Quei pensieri che mi tornano in mente...
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Quei pensieri che mi tornano in mente...
Salve a tutti.
La faccenda è questa: devo andare a Londra per qualche giorno. Prenderò un volo Ryanair.
Io in genere sono una persona abbastanza equilibrata (almeno credo) e cerco di tenere sotto controllo le paure irrazionali.Ho volato solo un'altra volta quando ero più piccolo:da Pescara a Roma.La cosa mi divertì abbastanza all'epoca (l'unico ricordo spiacevole è il male alle orecchie quando cercavo di stapparle...non si può fare niente immagino).
In sè questo viaggio,la sua prospettiva intendo,mi incuriosisce e mi attira anche.
Però...sono rimasto profondamente turbato da due tragici episodi recentissimi: l'incidente vicino Buffalo in America e quello in Olanda del Boeing Turkish Airline.
Soprattutto il primo mi induce a pensare questo:le persone che erano in quell'aereo erano pendolari,gente che prende l'aereo come io posso prendere un autobus.Quindi mi dico: se avessi confidato loro le mie paure, mi avrebbero sicuramente ripetuto la maggior parte dei pur sensati consigli che leggo qui.
Un volo di mezzora! Si può morire per mezz'ora di volo nel tragitto per ritornare a casa? Cioè, il pensiero di questa tragedia mi fa crollare tutte le convinzioni che ho cercato di costruire a fatica. Il fatto poi che ancora non si riesca neanche a spiegare IL PERCHE', mi manda subito il messaggio che l'aereo è un mezzo insicuro! Non c'è un motivo per questi dannati guasti! (sempre se di guasti si possa parlare)
E la vicenda dell'aereo in Olanda? Un aereo che NON PLANA, ma cade come un sasso dopo che era stato annunciato ai passeggeri l'atterraggio imminente.E anche qui l'aereo era stato oggetto di un intervento di manutenzione alcuni giorni prima!! Come può essere, se ci sono tutte quelle regole ferre,quelle procedure?
Poi mi viene da pensare che questi episodi(dove sono morte delle persone-altra frase che mi compare all'improvviso e non mi si toglie dalla testa) sono accaduti in Europa,in America, non in uno stato sperduto del terzo mondo!
Ditemi cosa sto sbagliando,
Grazie.
La faccenda è questa: devo andare a Londra per qualche giorno. Prenderò un volo Ryanair.
Io in genere sono una persona abbastanza equilibrata (almeno credo) e cerco di tenere sotto controllo le paure irrazionali.Ho volato solo un'altra volta quando ero più piccolo:da Pescara a Roma.La cosa mi divertì abbastanza all'epoca (l'unico ricordo spiacevole è il male alle orecchie quando cercavo di stapparle...non si può fare niente immagino).
In sè questo viaggio,la sua prospettiva intendo,mi incuriosisce e mi attira anche.
Però...sono rimasto profondamente turbato da due tragici episodi recentissimi: l'incidente vicino Buffalo in America e quello in Olanda del Boeing Turkish Airline.
Soprattutto il primo mi induce a pensare questo:le persone che erano in quell'aereo erano pendolari,gente che prende l'aereo come io posso prendere un autobus.Quindi mi dico: se avessi confidato loro le mie paure, mi avrebbero sicuramente ripetuto la maggior parte dei pur sensati consigli che leggo qui.
Un volo di mezzora! Si può morire per mezz'ora di volo nel tragitto per ritornare a casa? Cioè, il pensiero di questa tragedia mi fa crollare tutte le convinzioni che ho cercato di costruire a fatica. Il fatto poi che ancora non si riesca neanche a spiegare IL PERCHE', mi manda subito il messaggio che l'aereo è un mezzo insicuro! Non c'è un motivo per questi dannati guasti! (sempre se di guasti si possa parlare)
E la vicenda dell'aereo in Olanda? Un aereo che NON PLANA, ma cade come un sasso dopo che era stato annunciato ai passeggeri l'atterraggio imminente.E anche qui l'aereo era stato oggetto di un intervento di manutenzione alcuni giorni prima!! Come può essere, se ci sono tutte quelle regole ferre,quelle procedure?
Poi mi viene da pensare che questi episodi(dove sono morte delle persone-altra frase che mi compare all'improvviso e non mi si toglie dalla testa) sono accaduti in Europa,in America, non in uno stato sperduto del terzo mondo!
Ditemi cosa sto sbagliando,
Grazie.
- Troy
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Re: Quei pensieri che mi tornano in mente...
Non sbagli nulla, hai descritta la realtà fedelmente...tutto qui. Purtroppo è quanto accaduto. Nulla è sicuro al 100%
- Peretola
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Re: Quei pensieri che mi tornano in mente...
Il perchè del motivo per cui un aereo cade non può essere subito chiaro perchè si tratta di un mezzo "complicato" ed è proprio per questo che vengono svolte minuziose indagini prima di azzardare ipotesi! E tutte queste indagini sono fatte per rendere sempre più sicuro il volo. Paradossalmente, dopo ogni incidente aereo, volare è più sicuro perchè sono stati metabolizzati eventuali errori e sono state prese misure per evitare che accadano di nuovo.
Sai quanti incidenti accadono ogni giorno nei paesi cosiddetti "sviluppati"....la maggior parte sono stradali, ma nessun telegiornale viene a raccontarteli: il fatto è semplicemente questo. Al tg ti raccontano solo quello che "fa notizia", ergo che "rompe la quotidianità". E nella quotidianità gli aerei non cadono! Purtroppo come tutte le macchine sono soggetti a guasti più o meno gravi...ma a te salire in auto e prendere l'autostrada fa sentire tanto più sicuro? A me no...e te lo dice uno che quando prende l'aereo un po' di timore ce l'ha sempre
.
Spero di averti un po' tranquillizzato. Se hai bisogno di altre "parole di conforto" siamo qua per te!
Sai quanti incidenti accadono ogni giorno nei paesi cosiddetti "sviluppati"....la maggior parte sono stradali, ma nessun telegiornale viene a raccontarteli: il fatto è semplicemente questo. Al tg ti raccontano solo quello che "fa notizia", ergo che "rompe la quotidianità". E nella quotidianità gli aerei non cadono! Purtroppo come tutte le macchine sono soggetti a guasti più o meno gravi...ma a te salire in auto e prendere l'autostrada fa sentire tanto più sicuro? A me no...e te lo dice uno che quando prende l'aereo un po' di timore ce l'ha sempre

Spero di averti un po' tranquillizzato. Se hai bisogno di altre "parole di conforto" siamo qua per te!
"...One equal temper of heroic hearts - Made weak by time and fate, but strong in will - to strive, to seek, to find and not to yield"- Lord Alfred Tennyson
- Santa
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Re: Quei pensieri che mi tornano in mente...
Caro Carletto, mi piace il fatto che tu ti chieda "cosa sto sbagliando", la cosa lascia spazio a possibili ragionamenti; proviamoci!
Innanzitutto il concetto "morire per un volo di mezzora" è quantomeno strambo.
Tre settimane fa ho perso una persona cara in un incidente di auto e il viaggio era il viaggio fatto migliaia di volte e che lo portava a lavoro come tutte le mattine, un viaggio di venti minuti!
Per andare al suo funerale ho fatto quattrocentocinquanta chilometri e sono qui che scrivo; secondo la teoria della durata del viaggio dovrei essere morto due volte.
Non solo!
Cos'altro stai sbagliando? Al soffermarti su incidenti appena accaduti!
Giusto stamani sull'A8 Milano-Laghi c'era il consueto "serpentone" a causa del quotidiano incidente stradale.... quanti incidenti, quanti... non riesco nemmeno a far mente locale di quanti ne possa aver visti in... in un mese toh!
Eppure "fama di loro il mondo esser non lassa"; nessuno è mai sceso dall'auto rifiutando di rimettersi al volante perché c'era appena stato un incidente. È molto più probabile dimenticarsene allo svincolo dopo senza che ciò intacchi la nostra "autoimmagine" (passami il neologismo temporaneo) di geni del volante o le nostre convinzioni sulla sicurezza del mezzo o dei nostri impareggiabili riflessi.
Il fatto che le persone che prendono spesso l'aereo ti direbbero le stesse cose che leggi qui beh, è abbastanza naturale. Se tu, od io, potessi parlare con le persone che dall'autostrada non sono mai uscite confidandogli i dubbi sulla sicurezza dell'automobile, farebbero tutti i soliti discorsi "ma la strada la conosco", "a me non succede", "stai tranquillo"... (mi ci metto per primo!)
Però l'auto è una cosa conosciuta e fa meno paura. La paura attecchisce bene invece dove c'è un alone di mistero, anche se è perfettamente insensata!
Ti ricordi i sassi dal cavalcavia? Gli "individui" responsabili di quei gesti orribili erano ignoti, erano intangibili, sconosciuti e tutti ne avevano il terrore, Tutti almeno una volta passando sotto un ponte ci hanno pensato, hanno guardato, controllato, li hanno temuti.
Eppure la probabilità di "incapparci" era infinitamente più bassa di quella di fare un incidente in auto, magari proprio per guardare sul ponte!!!
Capisci che è assurdo?
Così l'aereo. È sconosciuto "ai più" e da buono sconosciuto è vulnerabile alle escalation mediatiche, esattamente come lo "straniero".
Non si sa ancora il "perché" di un incidente di ieri (caspita, calma!) perché in aereonautica non c'è spazio per ipotesi da bar! Quando una persona ci lascia le penne per un incidente d'auto, il perché il più delle volte non lo si sa con precisione, si tirano là delle ipotesi ed ipotesi rimangono, nessuno fa un'indagine approfondita per eliminare gli elementi deboli del trasporto su gomma!
In aereonautica sì, e questo fa si che una cosa che è andata storta, non succederà mai più. Ma le indagini non si fanno in un giorno!
Spesso (quasi sempre) però, i media non aiutano. Non danno spazio ai risultati delle indagini, perché il "botto" fa ascolti, le lacrime tengono la gente incollata al "tubo", i rapporti scientifici no!
L'aereo non è un mezzo insicuro, i "guasti" di cui parli tu non portano mai di per sé a catastrofi. Su un aereoplano ogni singolo sistema, "importante" (certo, magari non il bracciolo del sedile) è triplicato, quadruplicato, ed ogni sistema è completamente indipendente dall'altro (si chiama principio della ridondanza, in aereonautica è peggio di un'ossessione
).
Gli incidenti, proprio perché seguiti da indagini, hanno portato ad eliminare praticamente ogni elemento debole.
Il fatto è che ci possono essere degli errori. La probabilità che essi ci siano è infinitesimale ma fa tanta paura perché, come già detto, ha eco mediatico ed è parte di un sistema sconosciuto.
Non sono stato tecnico, non è questo il punto.
Potrei dirti che i piloti sono i primi a voler tornare a casa, potrei dirti che un aereo commerciale medio costa circa 100 milioni di euro e che non è interesse di nessuno perderlo, potrei dirti che il volo non è una cosa da pionieri ma una cosa normale per persone normali... potrei anche dirti che l'11 settembre, per mettere al sicuro Bush da una minaccia al momento sconosciuta, lo hanno portato nel posto statisticamente più sicuro del mondo... l'aereoplano;
ma forse in questo caso è inutile, è meglio cercare di capire "la paura"
Ah dimenticavo... per le orecchie tappate c'è la sempreverde "manovra di valsalva"; ti tappi il naso e "spingi"
Tecnicamente riequilibri la pressione tra orecchio interno ed aria esterna attraverso le trombe di eustachio, semplicemente invece, ti stappi le orecchie
PS
È vero, sono monotono, porto spesso come esempio il mezzo su gomma ma da automobilista convinto, è il paragone più immediato e comune che mi viene in mente, inoltre mi scuso per la lungaggine ma non sono riuscito davvero a "comprimere" di più.

Innanzitutto il concetto "morire per un volo di mezzora" è quantomeno strambo.
Tre settimane fa ho perso una persona cara in un incidente di auto e il viaggio era il viaggio fatto migliaia di volte e che lo portava a lavoro come tutte le mattine, un viaggio di venti minuti!
Per andare al suo funerale ho fatto quattrocentocinquanta chilometri e sono qui che scrivo; secondo la teoria della durata del viaggio dovrei essere morto due volte.
Non solo!
Cos'altro stai sbagliando? Al soffermarti su incidenti appena accaduti!
Giusto stamani sull'A8 Milano-Laghi c'era il consueto "serpentone" a causa del quotidiano incidente stradale.... quanti incidenti, quanti... non riesco nemmeno a far mente locale di quanti ne possa aver visti in... in un mese toh!
Eppure "fama di loro il mondo esser non lassa"; nessuno è mai sceso dall'auto rifiutando di rimettersi al volante perché c'era appena stato un incidente. È molto più probabile dimenticarsene allo svincolo dopo senza che ciò intacchi la nostra "autoimmagine" (passami il neologismo temporaneo) di geni del volante o le nostre convinzioni sulla sicurezza del mezzo o dei nostri impareggiabili riflessi.
Il fatto che le persone che prendono spesso l'aereo ti direbbero le stesse cose che leggi qui beh, è abbastanza naturale. Se tu, od io, potessi parlare con le persone che dall'autostrada non sono mai uscite confidandogli i dubbi sulla sicurezza dell'automobile, farebbero tutti i soliti discorsi "ma la strada la conosco", "a me non succede", "stai tranquillo"... (mi ci metto per primo!)
Però l'auto è una cosa conosciuta e fa meno paura. La paura attecchisce bene invece dove c'è un alone di mistero, anche se è perfettamente insensata!
Ti ricordi i sassi dal cavalcavia? Gli "individui" responsabili di quei gesti orribili erano ignoti, erano intangibili, sconosciuti e tutti ne avevano il terrore, Tutti almeno una volta passando sotto un ponte ci hanno pensato, hanno guardato, controllato, li hanno temuti.
Eppure la probabilità di "incapparci" era infinitamente più bassa di quella di fare un incidente in auto, magari proprio per guardare sul ponte!!!
Capisci che è assurdo?
Così l'aereo. È sconosciuto "ai più" e da buono sconosciuto è vulnerabile alle escalation mediatiche, esattamente come lo "straniero".
Non si sa ancora il "perché" di un incidente di ieri (caspita, calma!) perché in aereonautica non c'è spazio per ipotesi da bar! Quando una persona ci lascia le penne per un incidente d'auto, il perché il più delle volte non lo si sa con precisione, si tirano là delle ipotesi ed ipotesi rimangono, nessuno fa un'indagine approfondita per eliminare gli elementi deboli del trasporto su gomma!
In aereonautica sì, e questo fa si che una cosa che è andata storta, non succederà mai più. Ma le indagini non si fanno in un giorno!
Spesso (quasi sempre) però, i media non aiutano. Non danno spazio ai risultati delle indagini, perché il "botto" fa ascolti, le lacrime tengono la gente incollata al "tubo", i rapporti scientifici no!
L'aereo non è un mezzo insicuro, i "guasti" di cui parli tu non portano mai di per sé a catastrofi. Su un aereoplano ogni singolo sistema, "importante" (certo, magari non il bracciolo del sedile) è triplicato, quadruplicato, ed ogni sistema è completamente indipendente dall'altro (si chiama principio della ridondanza, in aereonautica è peggio di un'ossessione

Gli incidenti, proprio perché seguiti da indagini, hanno portato ad eliminare praticamente ogni elemento debole.
Il fatto è che ci possono essere degli errori. La probabilità che essi ci siano è infinitesimale ma fa tanta paura perché, come già detto, ha eco mediatico ed è parte di un sistema sconosciuto.
Non sono stato tecnico, non è questo il punto.
Potrei dirti che i piloti sono i primi a voler tornare a casa, potrei dirti che un aereo commerciale medio costa circa 100 milioni di euro e che non è interesse di nessuno perderlo, potrei dirti che il volo non è una cosa da pionieri ma una cosa normale per persone normali... potrei anche dirti che l'11 settembre, per mettere al sicuro Bush da una minaccia al momento sconosciuta, lo hanno portato nel posto statisticamente più sicuro del mondo... l'aereoplano;
ma forse in questo caso è inutile, è meglio cercare di capire "la paura"
Ah dimenticavo... per le orecchie tappate c'è la sempreverde "manovra di valsalva"; ti tappi il naso e "spingi"
Tecnicamente riequilibri la pressione tra orecchio interno ed aria esterna attraverso le trombe di eustachio, semplicemente invece, ti stappi le orecchie

PS
È vero, sono monotono, porto spesso come esempio il mezzo su gomma ma da automobilista convinto, è il paragone più immediato e comune che mi viene in mente, inoltre mi scuso per la lungaggine ma non sono riuscito davvero a "comprimere" di più.
- brutti
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Re: Quei pensieri che mi tornano in mente...
mitico Santa........
no no va bene così non comprimere...
ma al di là delle spiegazioni che dai da cui si capisce che sei una persona intelligente e razionale(insomma dai a tutto una spiegazione) c'è una cosa che vorrei chiederti...
ma tu avevi paura di volare?
oerchè per come spieghi e fai esempi molto precisi sembra quasi che l'hai vissuto sulla tua pelle...
poi chiuso OT, potevo farlo in MP però mi sembrava giusto dare i meriti a Santa in pubblico...
no no va bene così non comprimere...
ma al di là delle spiegazioni che dai da cui si capisce che sei una persona intelligente e razionale(insomma dai a tutto una spiegazione) c'è una cosa che vorrei chiederti...
ma tu avevi paura di volare?
oerchè per come spieghi e fai esempi molto precisi sembra quasi che l'hai vissuto sulla tua pelle...
poi chiuso OT, potevo farlo in MP però mi sembrava giusto dare i meriti a Santa in pubblico...
tremiamo ma non molliamo...
- Santa
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Re: Quei pensieri che mi tornano in mente...
ehm
no, non avevo paura di volare, mi piace provare a immedesimarmi nelle persone 


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Re: Quei pensieri che mi tornano in mente...
Sul volo ti hanno già detto tutto:-)FlyCarletto ha scritto:Salve a tutti.
La faccenda è questa: devo andare a Londra per qualche giorno. Prenderò un volo Ryanair.
Io in genere sono una persona abbastanza equilibrata (almeno credo) e cerco di tenere sotto controllo le paure irrazionali.Ho volato solo un'altra volta quando ero più piccolo:da Pescara a Roma.La cosa mi divertì abbastanza all'epoca (l'unico ricordo spiacevole è il male alle orecchie quando cercavo di stapparle...non si può fare niente immagino).
In sè questo viaggio,la sua prospettiva intendo,mi incuriosisce e mi attira anche.
Però...sono rimasto profondamente turbato da due tragici episodi recentissimi: l'incidente vicino Buffalo in America e quello in Olanda del Boeing Turkish Airline.
Soprattutto il primo mi induce a pensare questo:le persone che erano in quell'aereo erano pendolari,gente che prende l'aereo come io posso prendere un autobus.Quindi mi dico: se avessi confidato loro le mie paure, mi avrebbero sicuramente ripetuto la maggior parte dei pur sensati consigli che leggo qui.
Un volo di mezzora! Si può morire per mezz'ora di volo nel tragitto per ritornare a casa? Cioè, il pensiero di questa tragedia mi fa crollare tutte le convinzioni che ho cercato di costruire a fatica. Il fatto poi che ancora non si riesca neanche a spiegare IL PERCHE', mi manda subito il messaggio che l'aereo è un mezzo insicuro! Non c'è un motivo per questi dannati guasti! (sempre se di guasti si possa parlare)
E la vicenda dell'aereo in Olanda? Un aereo che NON PLANA, ma cade come un sasso dopo che era stato annunciato ai passeggeri l'atterraggio imminente.E anche qui l'aereo era stato oggetto di un intervento di manutenzione alcuni giorni prima!! Come può essere, se ci sono tutte quelle regole ferre,quelle procedure?
Poi mi viene da pensare che questi episodi(dove sono morte delle persone-altra frase che mi compare all'improvviso e non mi si toglie dalla testa) sono accaduti in Europa,in America, non in uno stato sperduto del terzo mondo!
Ditemi cosa sto sbagliando,
Grazie.
Per le orecchie un consiglio da sub. Compensa. Non aspettare che il dolore si faccia sentire. Inizia la manovra di compensazione appena si comincia a scendere e ripetila spesso.
H
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Re: Quei pensieri che mi tornano in mente...
Francamente anche prima. Io la inizio già al gate e la ripeto X volte ogni tot minuti. Però io ho l'orecchio sinistro che compensa male di suo e devo "esagerare".


SLOWLY
MD80.it Admin
e-mail: slowly@interfree.it
MSN: slowly@md80.it
Skype: slo.ita
Scarica il mio (oh) mamma devo prendere l'aereo!
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Re: Quei pensieri che mi tornano in mente...
Tipico. Un mio amico comincia a compensare quando è ancora in barcaSlowly ha scritto:Francamente anche prima. Io la inizio già al gate e la ripeto X volte ogni tot minuti. Però io ho l'orecchio sinistro che compensa male di suo e devo "esagerare".

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Re: Quei pensieri che mi tornano in mente...
Non dovrei soffermarmi su incidenti appena accaduti.Il fatto è che mi viene in mente che siano come un "avvertimento": proprio quando devo partire io, dannazione!...ma poi perchè quando ne capita uno,puoi mettere la mano sul fuoco che ne succederanno a breve distanza almeno altri due o tre?
Una cosa che va storta non dovrebbe più ripetersi, e va bene.
Io però non ci tengo a sacrificarmi sull'altare del progresso, a maggior gloria della sicurezza in volo (lo dico a metà tra il serio e il faceto)!
Con l'esperienza viene sempre più azzerato il rischio di punti deboli, ok: ma in questi episodi recenti( eh lo so,ce ricasco) le prime ipotesi parlano non di cause sopravvenute inconoscibili e imprevedibili,ma di ghiaccio sulle ali e di mancanza di carburante...ma questi non sarebbero errori banali e per questo a maggior ragione tanto più gravi e inaccettabili?? (Ho un pò di tono polemico perchè mi immedesimo in quelle persone e nelle loro famiglie).
Il fatto che parlavo di un volo di mezz'ora era perchè mi sconcertava l'esiguità del tempo del viaggio: cioè, per mezz'ora anche io non mi sarei fatto problemi, nè preoccupazioni;non fai in tempo a salire che già sei sceso...e invece ciò mi fa pensare che neanche in questi casi mi potrei rilassare!!
p.s. per quanto riguarda le orecchie tappate,volevo dire che proprio mentre effettuavo la manovra di valsalva sentivo dolore! E' normale?
Una cosa che va storta non dovrebbe più ripetersi, e va bene.
Io però non ci tengo a sacrificarmi sull'altare del progresso, a maggior gloria della sicurezza in volo (lo dico a metà tra il serio e il faceto)!
Con l'esperienza viene sempre più azzerato il rischio di punti deboli, ok: ma in questi episodi recenti( eh lo so,ce ricasco) le prime ipotesi parlano non di cause sopravvenute inconoscibili e imprevedibili,ma di ghiaccio sulle ali e di mancanza di carburante...ma questi non sarebbero errori banali e per questo a maggior ragione tanto più gravi e inaccettabili?? (Ho un pò di tono polemico perchè mi immedesimo in quelle persone e nelle loro famiglie).
Il fatto che parlavo di un volo di mezz'ora era perchè mi sconcertava l'esiguità del tempo del viaggio: cioè, per mezz'ora anche io non mi sarei fatto problemi, nè preoccupazioni;non fai in tempo a salire che già sei sceso...e invece ciò mi fa pensare che neanche in questi casi mi potrei rilassare!!
p.s. per quanto riguarda le orecchie tappate,volevo dire che proprio mentre effettuavo la manovra di valsalva sentivo dolore! E' normale?
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Re: Quei pensieri che mi tornano in mente...
Come si diceva prima, un incidente aereo "fa notizia" proprio perchè è un evento raro. Ormai ci siamo abituati alle 24 (in molte zone di guerra il numero medio di decessisi giornaliero è inferiore)vite che ogni girono si perdono sulle starde d'Italia e nessuno viene più a raccontarcelo. Quando c'è un incidente aereo, poi, gli organi di informazione ci marciano ed ecco che dopo Amsterdam succede un bird strike a Napoli e tutti a parlare di miracolo, di tragedia sfiorata ecc. così si crea l'impressione che dopo il primo ne succedono altri tre o quattro in breve tempo.FlyCarletto ha scritto:Non dovrei soffermarmi su incidenti appena accaduti.Il fatto è che mi viene in mente che siano come un "avvertimento": proprio quando devo partire io, dannazione!...ma poi perchè quando ne capita uno,puoi mettere la mano sul fuoco che ne succederanno a breve distanza almeno altri due o tre?
Una cosa che va storta non dovrebbe più ripetersi, e va bene.
Io però non ci tengo a sacrificarmi sull'altare del progresso, a maggior gloria della sicurezza in volo (lo dico a metà tra il serio e il faceto)!
Con l'esperienza viene sempre più azzerato il rischio di punti deboli, ok: ma in questi episodi recenti( eh lo so,ce ricasco) le prime ipotesi parlano non di cause sopravvenute inconoscibili e imprevedibili,ma di ghiaccio sulle ali e di mancanza di carburante...ma questi non sarebbero errori banali e per questo a maggior ragione tanto più gravi e inaccettabili?? (Ho un pò di tono polemico perchè mi immedesimo in quelle persone e nelle loro famiglie).
Il fatto che parlavo di un volo di mezz'ora era perchè mi sconcertava l'esiguità del tempo del viaggio: cioè, per mezz'ora anche io non mi sarei fatto problemi, nè preoccupazioni;non fai in tempo a salire che già sei sceso...e invece ciò mi fa pensare che neanche in questi casi mi potrei rilassare!!
p.s. per quanto riguarda le orecchie tappate,volevo dire che proprio mentre effettuavo la manovra di valsalva sentivo dolore! E' normale?
Per uqel che concerne la compensazione poi è normale che se aspetti troppo il dolore aumenti. Devi cominciare a compensare subito. I sub cominciano già al primo metro di discesa (ovviamente fai le dovute proporzioni tra pressione di aria ed acqua)
Ciao
H
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Re: Quei pensieri che mi tornano in mente...
Anche a me fa male l'orecchio sinistro quando compenso, hai avuto otiti? Te lo chiedo perché ne ho avute due, credo sia abbastanza normale ma bisognerebbe che tu lo chiedessi ad un medico.
Ripeto, i media quando succede un incidente per qualche giorno stanno lì a depilare ogni più piccola cosa possa essere anche solo minimamente collegabile a quella.
La storia di Napoli è allucinante, non è proprio successo un bel niente e nemmeno s'è rischiato nulla!
Non puoi, o meglio te lo sconsiglio poi fai come ti pare
, a meno che tu non creda che ci sia una mente superiore che comanda tutto (legittimo eh, per carità) pensare che un incidente sia un avvertimento! In auto lo fai?
Inoltre lo sai quanti aerei sono in aria in questo preciso istante? quante persone? Il volo che dovresti prendere tu non è mica speciale o l'unico volo della giornata sai?!
Ripeto, i media quando succede un incidente per qualche giorno stanno lì a depilare ogni più piccola cosa possa essere anche solo minimamente collegabile a quella.
La storia di Napoli è allucinante, non è proprio successo un bel niente e nemmeno s'è rischiato nulla!
Non puoi, o meglio te lo sconsiglio poi fai come ti pare

Inoltre lo sai quanti aerei sono in aria in questo preciso istante? quante persone? Il volo che dovresti prendere tu non è mica speciale o l'unico volo della giornata sai?!

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Re: Quei pensieri che mi tornano in mente...
Non è che penso che ci sia una mente che ha voluto intenzionalmente far accadere questi episodi per avvertire...sarebbe mostruoso tutto ciò!
Dico solo che il tempismo con cui sono avvenuti me li fa (forse erroneamente) interpretare come un campanello d'allarme.
Ripeto solo questo concetto
"Con l'esperienza viene sempre più azzerato il rischio di punti deboli, ok: ma in questi episodi recenti( eh lo so,ce ricasco) le prime ipotesi parlano non di cause sopravvenute inconoscibili e imprevedibili,ma di ghiaccio sulle ali e di mancanza di carburante...ma questi non sarebbero errori banali e per questo a maggior ragione tanto più gravi e inaccettabili?? (Ho un pò di tono polemico perchè non posso fare a meno di immedesimarmi in quelle persone e nelle loro famiglie)."
p.s Se si riesce a trarre esperienza dagli episodi passati, c'è una qualche statistica che dimostri il progressivo ridursi degli incidenti in aereo?
Dico solo che il tempismo con cui sono avvenuti me li fa (forse erroneamente) interpretare come un campanello d'allarme.
Ripeto solo questo concetto
"Con l'esperienza viene sempre più azzerato il rischio di punti deboli, ok: ma in questi episodi recenti( eh lo so,ce ricasco) le prime ipotesi parlano non di cause sopravvenute inconoscibili e imprevedibili,ma di ghiaccio sulle ali e di mancanza di carburante...ma questi non sarebbero errori banali e per questo a maggior ragione tanto più gravi e inaccettabili?? (Ho un pò di tono polemico perchè non posso fare a meno di immedesimarmi in quelle persone e nelle loro famiglie)."
p.s Se si riesce a trarre esperienza dagli episodi passati, c'è una qualche statistica che dimostri il progressivo ridursi degli incidenti in aereo?
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Re: Quei pensieri che mi tornano in mente...
Beh, non ho adesso cifre alla mano ma per esempio di incidenti per causa squisitamente tecnica non ce ne sono da tempo immemorabile, mi pare dall'Alaska airlines.
Lì si "ruppe" un sistema di controllo in coda, la cosa ovviamente non accadrà mai più.
Non si può parlare di mancanza di carburante, è presto, non è stato stabilito nulla.
Il ghiaccio sulle ali invece di per sé non è pericoloso, solo che sui turboelica il sistema di sghiacciamento è pneumatico, un po' meno efficace del sistema dei jet, da manuale non bisogna lasciar gestire la situazione agli autopiloti, bisognerebbe prenderlo "a mano" e tastare la situazione. Se la causa dell'incidente è stata un errore di questo tipo, sicuramente la procedura standard cambierà e la cosa non si ripeterà più.
Ogni volta che succede qualcosa anche gli iter addestrativi del personale di condotta subiscono cambiamenti.
Comunque ser la cosa ti può servire a stare più tranquillo, sui Jet c'è un sistema di sghiacciamento che spilla aria caldissima direttamente dai motori, e di problemi non ce ne sono mai stati.
Il discorso che fai tu, "non voglio immolarmi nel nome dell'aereonautica" non sta in piedi.
Le probabilità di farsi male in aereo sono circa una su un milione mentre è provato che il 25% della popolazione occidentale (il 25%!! è tantissimo) muore di cancro.
È una cosa orribile, fa molta impressione, ma è la verità, eppure io non voglio immolarmi nel nome della ricerca!
Lì si "ruppe" un sistema di controllo in coda, la cosa ovviamente non accadrà mai più.
Non si può parlare di mancanza di carburante, è presto, non è stato stabilito nulla.
Il ghiaccio sulle ali invece di per sé non è pericoloso, solo che sui turboelica il sistema di sghiacciamento è pneumatico, un po' meno efficace del sistema dei jet, da manuale non bisogna lasciar gestire la situazione agli autopiloti, bisognerebbe prenderlo "a mano" e tastare la situazione. Se la causa dell'incidente è stata un errore di questo tipo, sicuramente la procedura standard cambierà e la cosa non si ripeterà più.
Ogni volta che succede qualcosa anche gli iter addestrativi del personale di condotta subiscono cambiamenti.
Comunque ser la cosa ti può servire a stare più tranquillo, sui Jet c'è un sistema di sghiacciamento che spilla aria caldissima direttamente dai motori, e di problemi non ce ne sono mai stati.
Il discorso che fai tu, "non voglio immolarmi nel nome dell'aereonautica" non sta in piedi.
Le probabilità di farsi male in aereo sono circa una su un milione mentre è provato che il 25% della popolazione occidentale (il 25%!! è tantissimo) muore di cancro.
È una cosa orribile, fa molta impressione, ma è la verità, eppure io non voglio immolarmi nel nome della ricerca!
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Re: Quei pensieri che mi tornano in mente...
Eccomi qua!
Sono andato e sono tornato da Londra! Ce l'ho fatta,a quanto pare!
All'andata il tempo era ottimo, non mi sono quasi accorto di nulla.Atterraggio iperdelicato.
Il ritorno è stato un pò più movimentato,dopo il decollo ho avuto come l'impressione che la salita in quota fosse interminabile...in ogni caso mi ha un pò messo in ansia il fatto che il permesso di slacciare le cinture non arrivasse mai! Le turbolenze pure ci sono state...però ho cercato di smontare razionalmente il significato che tendevo ad attribuire loro.Devo dire che le hostess hanno contribuito a rasserenarmi:oltre ad essere carine erano simpaticissime...stavano sempre a ridere e a scherzare!
L'atterraggio al ritorno è stato abbastanza brusco...all'inizio ci sono rimasto un pò male...però scendendo dalla scaletta ho notato che tirava un vento decisamente sostenuto. Mi sa che gli atterraggi delicati, in generale, rappresentano più l'eccezione che la regola,vero?
Una cosa su cui ho riflettuto prima di salire in aereo e subito dopo essere sceso al ritorno: mi ha impensierito il fatto che l'aereo su cui viaggiamo avesse comunque effettuato già una diversa serie di viaggi in quella giornata...cioè, voglio dire,con tutta quella potenza ed energia che viene richiesta ai motori,quelle sollecitazioni alle apparecchiature e alle strumentazioni..non sarebbe meglio farli riposare questi bestioni? non effettuare più di un tot molto limitato di traversate al giorno? Inoltre i controlli ad ogni atterraggio da parte del personale non mi sono sembrati così accurati...cioè a me pare di aver visto solo un tecnico o due che si aggiravano sotto l'aereo a dargli una guardata...non c'è il rischio di una certa superficialità in queste procedure di routine?
In ogni caso, l'esperienza mi è piaciuta.
Sono andato e sono tornato da Londra! Ce l'ho fatta,a quanto pare!
All'andata il tempo era ottimo, non mi sono quasi accorto di nulla.Atterraggio iperdelicato.
Il ritorno è stato un pò più movimentato,dopo il decollo ho avuto come l'impressione che la salita in quota fosse interminabile...in ogni caso mi ha un pò messo in ansia il fatto che il permesso di slacciare le cinture non arrivasse mai! Le turbolenze pure ci sono state...però ho cercato di smontare razionalmente il significato che tendevo ad attribuire loro.Devo dire che le hostess hanno contribuito a rasserenarmi:oltre ad essere carine erano simpaticissime...stavano sempre a ridere e a scherzare!
L'atterraggio al ritorno è stato abbastanza brusco...all'inizio ci sono rimasto un pò male...però scendendo dalla scaletta ho notato che tirava un vento decisamente sostenuto. Mi sa che gli atterraggi delicati, in generale, rappresentano più l'eccezione che la regola,vero?
Una cosa su cui ho riflettuto prima di salire in aereo e subito dopo essere sceso al ritorno: mi ha impensierito il fatto che l'aereo su cui viaggiamo avesse comunque effettuato già una diversa serie di viaggi in quella giornata...cioè, voglio dire,con tutta quella potenza ed energia che viene richiesta ai motori,quelle sollecitazioni alle apparecchiature e alle strumentazioni..non sarebbe meglio farli riposare questi bestioni? non effettuare più di un tot molto limitato di traversate al giorno? Inoltre i controlli ad ogni atterraggio da parte del personale non mi sono sembrati così accurati...cioè a me pare di aver visto solo un tecnico o due che si aggiravano sotto l'aereo a dargli una guardata...non c'è il rischio di una certa superficialità in queste procedure di routine?
In ogni caso, l'esperienza mi è piaciuta.

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Re: Quei pensieri che mi tornano in mente...
gli atterraggi delicati si fanno quando si possono fare, se piove o c'è vento, la procedura richede una "toccata" più decisa, perché star lì a galleggiare per dar più gusto ai passeggeri significa mangiarsi metri preziosi di pista, e non conviene. Se piove inoltre una "toccata" più "brusca" è necessaria per evitare aquaplaning e per poter avere una maggior azione frenante.
per il resto
Tu fai riposare l'automobile ogni 100km??
le smonti il motore e lo rimonti ogni volta che la parcheggi?
sono contento che ti sia piaciuta l'esperienza
per il resto
Tu fai riposare l'automobile ogni 100km??
le smonti il motore e lo rimonti ogni volta che la parcheggi?
sono contento che ti sia piaciuta l'esperienza
