Condivido i link a questi 2 siti contenenti immagini di aerei di compagnie italiane del passato.
http://www.alimages.it/liners/otherold/otherold.htm
http://digilander.libero.it/flymxp/Italiners.html
Foto di compagnie italiane del passato
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Re: Foto di compagnie italiane del passato
Ho modificato leggermente il titolo. 

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Re: Foto di compagnie italiane del passato
LE COMPAGNIE AEREE PRIVATE ALL' ASSALTO DEI CIELI ITALIANI
Repubblica — 19 marzo 1987 pagina 44 sezione: ECONOMIA
ROMA - A dodici mesi esatti dalla approvazione dei decreti ministeriali che sancivano la definitiva apertura dei cieli italiani alle compagnie di volo private, quello del terzo livello del trasporto aereo si sta rivelando un business di tutto rispetto. Il fenomeno delle richieste di autorizzazione alla copertura di tratte regionali ed interregionali sta infatti assumendo proporzioni rilevanti. In vista della piena "deregulation" dei cieli che dovrebbe scattare a partire dal 1992, moltissime compagnie private stanno attrezzandosi per il grande appuntamento. Al ministero dei trasporti piovono le richieste di autorizzazione mentre diverse compagnie straniere stanno potenziando servizi e flotte aeree, destinate al nostro Paese. Il monopolio di Alitalia ed Ati volge dunque al termine anche se il presidente della nostra compagnia di bandiera, Nordio, insiste sulla necessità di una concentrazione in due o tre grandi aziende in grado di reggere alla concorrenza dei giganti americani. "La comunità europea - ha spiegato Nordio intervenendo ieri a Londra - insiste perchè le compagnie aeree rinuncino agli accordi di cartello e si facciano più concorrenza. Ma la logica di questo processo è che le aziende meno efficienti spariscano e le altre si rafforzino. Ora, quale governo europeo sarebbe disposto a rinunciare alla compagnia di bandiera? Il risultato sarebbe che i meno bravi fra noi non verrebbero assorbiti da quelli più bravi, ma otterrebbero sovvenzioni dagli Stati. Lungi dall' essere privatizzata, l' industria europea dei trasporti aerei finirebbe per essere tutta sovvenzionata. Diventerebbe come le ferrovie dello stato italiane". Ma vediamo come si presenta oggi la situazione. Compagnie italiane. Ce ne sono più di una ma poche in effetti sono in grado di contendere gli spazi ora appannaggio di società con capitale straniero. Nel settore interregionale le compagnie che già operano sono infatti solo tre: l' Ati, la Transavio di Milano, e l' Alinord. Per quanto riguarda la società di Milano si sa che effettua collegamenti tra Pisa, Firenze e Bastia, e tra Pisa, Firenze, Milano e l' Isola d' Elba. La Transavio è presente anche sulla Pisa-Grosseto. L' Alinord, ex Cadabo, esercita la Parma-Roma, la Roma-Perugia e la Perugia-Milano. Nell' anticamera delle compagnie private in attesa di autorizzazione ad operare troviamo l' Airsardinia di Oristano, l' Aliblu di Napoli (dove c' è anche una partecipazione minoritaria dell' Alitalia), l' Aliadriatica di Pescara che intende collegare il capoluogo abruzzese con Torino, Napoli, Bologna e Bari oltre che con Bologna. L' Alinord vorrebbe integrare i propri servizi anche con tratte internazionali come la Firenze-Monaco, la Firenze-Ginevra e la Bergamo-Dusseldorf. Sempre in lista d' attesa troviamo anche la Mistralair che vorrebbe collegare Roma e Milano con Foggia e Crotone ma anche con Lugano e Basilea. Per l' Aliblu invece le richieste riguardano i collegamenti tra il capoluogo campano e Bari, Bologna, Roma e Rimini oltre ad alcune linee internazionali come la Milano-Hannover, la Torino-Hannover, insieme alla Napoli-Marsiglia. L' Avianova di Cagliari attende per luglio la consegna di tre Atr 42 per poter coprire alcune tratte come la Firenze-Venezia, la Olbia-Forlì, la Bologna-Trieste, la Catania-Palermo, la Trieste-Vienna, la Bologna-Stoccarda. Ma anche gli stranieri hanno dimostrato di saperci fare. Sul nostro territorio infatti operano già ben nove compagnie straniere. Vediamole. Fortissimi i francesi. Lavorano con quattro compagnie: la Air Littoral, la Tat, la Air Corse, e la stessa Air France. Forte presenza anche dei tedeschi che volano su tratte interne con la Lufthansa (Stoccarda-Torino e Monaco-Torino), con la Nfd, una compagnia di Norimberga che vola su Milano, e la Suedavia che effettua collegamenti Monaco-Pisa e Monaco-Verona. La svizzera Crossai copre la Lugano-Venezia mentre la britannica Bea arriva a Milano da Birmingham. - di ENZO CIRILLO
Repubblica — 19 marzo 1987 pagina 44 sezione: ECONOMIA
ROMA - A dodici mesi esatti dalla approvazione dei decreti ministeriali che sancivano la definitiva apertura dei cieli italiani alle compagnie di volo private, quello del terzo livello del trasporto aereo si sta rivelando un business di tutto rispetto. Il fenomeno delle richieste di autorizzazione alla copertura di tratte regionali ed interregionali sta infatti assumendo proporzioni rilevanti. In vista della piena "deregulation" dei cieli che dovrebbe scattare a partire dal 1992, moltissime compagnie private stanno attrezzandosi per il grande appuntamento. Al ministero dei trasporti piovono le richieste di autorizzazione mentre diverse compagnie straniere stanno potenziando servizi e flotte aeree, destinate al nostro Paese. Il monopolio di Alitalia ed Ati volge dunque al termine anche se il presidente della nostra compagnia di bandiera, Nordio, insiste sulla necessità di una concentrazione in due o tre grandi aziende in grado di reggere alla concorrenza dei giganti americani. "La comunità europea - ha spiegato Nordio intervenendo ieri a Londra - insiste perchè le compagnie aeree rinuncino agli accordi di cartello e si facciano più concorrenza. Ma la logica di questo processo è che le aziende meno efficienti spariscano e le altre si rafforzino. Ora, quale governo europeo sarebbe disposto a rinunciare alla compagnia di bandiera? Il risultato sarebbe che i meno bravi fra noi non verrebbero assorbiti da quelli più bravi, ma otterrebbero sovvenzioni dagli Stati. Lungi dall' essere privatizzata, l' industria europea dei trasporti aerei finirebbe per essere tutta sovvenzionata. Diventerebbe come le ferrovie dello stato italiane". Ma vediamo come si presenta oggi la situazione. Compagnie italiane. Ce ne sono più di una ma poche in effetti sono in grado di contendere gli spazi ora appannaggio di società con capitale straniero. Nel settore interregionale le compagnie che già operano sono infatti solo tre: l' Ati, la Transavio di Milano, e l' Alinord. Per quanto riguarda la società di Milano si sa che effettua collegamenti tra Pisa, Firenze e Bastia, e tra Pisa, Firenze, Milano e l' Isola d' Elba. La Transavio è presente anche sulla Pisa-Grosseto. L' Alinord, ex Cadabo, esercita la Parma-Roma, la Roma-Perugia e la Perugia-Milano. Nell' anticamera delle compagnie private in attesa di autorizzazione ad operare troviamo l' Airsardinia di Oristano, l' Aliblu di Napoli (dove c' è anche una partecipazione minoritaria dell' Alitalia), l' Aliadriatica di Pescara che intende collegare il capoluogo abruzzese con Torino, Napoli, Bologna e Bari oltre che con Bologna. L' Alinord vorrebbe integrare i propri servizi anche con tratte internazionali come la Firenze-Monaco, la Firenze-Ginevra e la Bergamo-Dusseldorf. Sempre in lista d' attesa troviamo anche la Mistralair che vorrebbe collegare Roma e Milano con Foggia e Crotone ma anche con Lugano e Basilea. Per l' Aliblu invece le richieste riguardano i collegamenti tra il capoluogo campano e Bari, Bologna, Roma e Rimini oltre ad alcune linee internazionali come la Milano-Hannover, la Torino-Hannover, insieme alla Napoli-Marsiglia. L' Avianova di Cagliari attende per luglio la consegna di tre Atr 42 per poter coprire alcune tratte come la Firenze-Venezia, la Olbia-Forlì, la Bologna-Trieste, la Catania-Palermo, la Trieste-Vienna, la Bologna-Stoccarda. Ma anche gli stranieri hanno dimostrato di saperci fare. Sul nostro territorio infatti operano già ben nove compagnie straniere. Vediamole. Fortissimi i francesi. Lavorano con quattro compagnie: la Air Littoral, la Tat, la Air Corse, e la stessa Air France. Forte presenza anche dei tedeschi che volano su tratte interne con la Lufthansa (Stoccarda-Torino e Monaco-Torino), con la Nfd, una compagnia di Norimberga che vola su Milano, e la Suedavia che effettua collegamenti Monaco-Pisa e Monaco-Verona. La svizzera Crossai copre la Lugano-Venezia mentre la britannica Bea arriva a Milano da Birmingham. - di ENZO CIRILLO