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Sì è con BBVA .. Come , non detto , per fortuna per le università non è così !!!Marco92 ha scritto:È con BBVA? Ti serve una proprietà nel Regno Unito o Spagna.
Lampo 13 ha scritto: P.S.
Una scrivania in radica è quanto di più cafone si possa immaginare!
Il boss ha un jet tutto suo un Learjet 70 mi pare , ma non c'è nessun flight departmentMarco92 ha scritto:La Burberry ha un flight department? Alessandro mi raccomando poi, ti voglio come mio referente con il Chief Pilot del flight department nel caso ce ne sia uno!
Non importa, fammi da referenteAlessandro97 ha scritto:Il boss ha un jet tutto suo un Learjet 70 mi pare , ma non c'è nessun flight departmentMarco92 ha scritto:La Burberry ha un flight department? Alessandro mi raccomando poi, ti voglio come mio referente con il Chief Pilot del flight department nel caso ce ne sia uno!![]()
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Lo so che non è facile , io punto a questo tipo di carriere , insomma voglio puntare al massimo in modo da ottenere qualcosa di soddisfacente perché chi punta al minimo indispensabile ottiene poco , detto questo , io non parto maldisposto con nessuno e non metto in dubbio la carriera di nessuno , ma c'è modo e modo di porsi e di esprimere dei dubbi , ovviamente io non lo conosco questo lampo e mi da fastidio il fatto che mi definisca figlio di papà (cosa che non sono assolutamente ..e se lo fossi non ne avrei colpa) senza conoscermi e che venga a dirmi che sparo ca**ate e cose varie ..senza contare il fatto che non ho capito bene quella dell'avvocato ...Marco92 ha scritto:Non importa, fammi da referenteAlessandro97 ha scritto:Il boss ha un jet tutto suo un Learjet 70 mi pare , ma non c'è nessun flight departmentMarco92 ha scritto:La Burberry ha un flight department? Alessandro mi raccomando poi, ti voglio come mio referente con il Chief Pilot del flight department nel caso ce ne sia uno!![]()
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Ora a parte gli scherzi... Tutto bello quello che hai scritto, sì davvero. Ma occhio, non è così facile.
E Lampo sa il fatto suo, ha volato su widebody un po' ovunque nella sua lunga carriera. Qualcosa da insegnarcela ogni giorno ce l'ha
Oh, ok... colpa mia! Non ho guardato sotto l'avatar gli anni che hai. 17. Ora è tutto chiaro.Alessandro97 ha scritto: E tu chi sei ? Chi ti conosce ? Che ne vuoi sapere tu ... Sai mia madre purtroppo non ricopre un incarico di dirigente altrimenti non stavo neanche qui a discutere dei prestiti , semplicemente è in quell'ambiente da più di 30 anni , la casa di moda in questione si chiama Burberry , non mi sono messo a spiegare tutta la situazione perché non pensavo che in questo forum ci fossero persone di una superficialità disarmante come te ... Secondo te quando verrò assunto inizierei a fare il manager ??? Ma come ragioni ?? allora ti spiego come funziona : Si inizia dalla base , e il ruolo che posso ottenere inizialmente io va dal commesso all'impiegato .. tutto questo non in Italia bensì a Londra dove con uno stipendio da impiegato seppur alto grazie alle tangenti , sei costretto a condividere la casa in cui vivi con altre persone e a fare sacrifici che neanche immagini , ma andiamo avanti , a Londra vorrei trascorrere l'anno dopo il diploma semplicemente lavorando e basta in modo da avere un inglese più fluido possibile , poi si fa l'application all'uni e per fare il manager serve o management oppure economia,non ti spiego le procedure perché sennò mi viene un poema ma ti dico di andarle a cercare visto che ti piace tanto fare le pulci , bene , dunque si fa l'università , la laurea specialistica in economia dura in tutto 4 anni (3+1 di spec.) e costa 9000£/anno e per pagarsela si possono ottenere questi LOANS la cui funzione è specificata nel primo messaggio del topic (basta scorrere in su la rotella del mouse eh ... ) , finita la laurea si fa il master , ovviamente sono richiesti ottimi voti altrimenti non ti cagano , dopo di che si va a lavorare per grandi società di consulenza (Boston Consulting Group, McKenzie ecc. ) per circa 2-3 anni ; queste società non pagano molto ma in compenso ti fanno girare il mondo e lavorare a contatto con grandi manager e in ambienti altolocati e in più ti pagano il secondo master , preferibilmente in America oppure di questi tempi è ancora meglio l'Asia (Cina India e Giappone ) ... Poi si può cominciare a fare il dirigente , e dal momento in cui conosco addirittura il patron dell'azienda che sarebbe molto disponibile a darmi una mano (non ti dico perché lo conosco , storia lunga e legata alla carriera di mia madre ) , avrei dei vantaggi in più , bene dopo 10 anni di studi e di mazzo vero posso iniziare a fare il dirigente e sì .. guadagnerei tanto e non è che li regalano : dai 50/60 mila annui netti per i manager degli store fino ai 30MLN in 5 anni per il CEO .
Questo per farti rendere conto del fatto che qui quello che spara ca**ate sei tu , già perché tutto questo che ho scritto qui sopra non mi sembra una cosa da figlio di papà o di mammà , ci vuole ambizione , idee chiare e tanto mazzo e bisogna essere anche un po' meno superficiali , già perché soffermarsi sulla scrivania in radica su un post dove parlo di una mia passione di alcune mie opportunità ... Beh la dice lunga .. ma puoi migliora' !!! Tanti saluti .
Penso che tu debba fare il manager....Alessandro97 ha scritto: Detto ciò , voi che pensate ? io ci starei seriamente ripensando , certo fare il manager di una casa di alta moda in un ufficio con la scrivania in radica e con uno stipendio da brivido non dispiacerebbe (sempre ammesso che ci arrivi .. ma le carte ci sono ) ... ma il fatto è che la cabina mi attira molto di più anche con la metà dei soldi
Capito....oggettivamente hai una scrivania in radica....Limosky91 ha scritto:Lampo 13 ha scritto: P.S.
Una scrivania in radica è quanto di più cafone si possa immaginare!
Penso che sia un concetto soggettivo...io ad esempio trovo molto più cafone ciò che hai scritto ad Alessandro.
Dunque da quando ero bambino ho questo pallino dei motori in generale , principalmente aerei e macchine ed è una passione che non mi è mai passata , a tutto ciò si è aggiunta la passione per la moda e per il mondo del lusso , purtroppo per me non potendo puntare sulla passione per gli aerei in quanto è brutto dirlo ma ... Non ci sono gli euroLampo 13 ha scritto:Poiché la mia risposta ad Alessandro ha suscitato "orrore" in qualcuno, credo sia giusto spiegare il mondo aeronautico da cui io provengo, quali erano le regole che si seguivano ed i modi che vigevano.
Quel mondo mi ha "creato" Pilota, mi ha "cresciuto" Pilota e mi ha anche dato i mezzi per salvarmi il c**o!
Non affermo che sia il solo mondo possibile, ma è quello che ho conosciuto io.
Tralasciamo di entrare troppo nei particolari del periodo da Allievi Piloti, fatto di punizioni che andavano dalle decine di giri di corsa del piazzale alle ore di studio obbligatorio serale (le uniche 2 ore libere della giornata), ai giorni di cancellazione della libera uscita, ne avevamo 1 e 1/2 a settimana e che ci costringevano a settimane di clausura senza neanche 1/2 ora libera per noi. C'erano solo i telefoni a gettone, usabili solo nelle ore di libertà...
Tralasciamo le punizioni per chi, interrogato come ogni mattina, sbagliava una voce di una delle procedure di emergenza (da sapere tutte a memoria) recitata ad alta voce di fronte a tutti.
Lasciamo perdere il farsi tutta la linea volo a calci in c**o, veri, non metaforici, per aver dimenticato l'aerofreno aperto ed avendo fatto così stabilizzare la vite per 15 giri prima dell'intervento dell'istruttore.
Lasciamo stare le cassette di vino da portare al Gruppo per farsi perdonare qualche mancanza...
ma quando, finalmente, con i miei fiammanti gradi di Sotto Tenente Pilota Militare arrivai al Reparto e fui assegnato alla mia Squadriglia (la 313), fui preso da parte e mi fu spiegata la regola principale:
"Tu devi stare zitto, sempre, non puoi aprire bocca, mai, nemmeno per fare domande perché faresti solo domande stupide. Stai sempre in silenzio e guardati intorno, cerca di capire quali sono le regole ed i comportamenti, chi fa cosa e come, esegui ciò che ti viene richiesto e meno ti fai notare, meglio è..."
Dopo tre mesi mi fu detto: "Ok, ora puoi cominciare a fare le domande, ma non troppe e non ti azzardare a esprimere le tue opinioni, sarebbero solo stupidaggini."
... con il tempo sono diventato un anziano e devo dire che, si, al 90% delle domande avevo potuto rispondermi da solo guardandomi in giro e che, si, le opinioni che avevo all'inizio erano stupidaggini."
Entrato in linea, con la vecchia scuola, ho volato con Comandanti che in 5 giorni di turno, per 15 tratte, non solo non mi facevano toccare i comandi, ma facevano da soli le comunicazioni radio, agivano da soli sui vari comandi e non ti facevano uno straccio di briefing neanche a pregarli... qualcuno non mi diceva nemmeno buongiorno la mattina... era sbagliato e pericoloso, ora si sa e le cose sono cambiate, per fortuna. Io sono stato un Comandante diverso, ho dovuto esserlo, per convinzione e comunque per imposizione, anche se a volte ero un po' paternalistico, che è un grosso difetto.
Il Comandante DEVE essere il punto di riferimento di tutto l'equipaggio, il parafulmine delle tensioni a bordo, la persona che da l'esempio e che gestisce le persone cercando di metterle nella condizione di esprimere il massimo delle loro abilità, mantenendo una atmosfera di professionalità ma anche di serenità. Non è facile per nulla. E' forse la cosa più difficile da fare, espletare le funzioni di Comandante è meno complesso, pilotare l'aeroplano è la parte divertente del lavoro...
Beh, se Alessandro si presentasse (ORA, NON 30 ANNI FA) a bordo di una aereo civile (NON MILITARE) con un atteggiamento così... "leggero", parlando di CEO, scrivanie, decine di migliaia di euro, mamme con conoscenze, certezze di carriere dirigenziali, etc. (ora so a causa della giovane età) si troverebbe davanti un muro invalicabile.
Tutto qui, purtroppo l'età lascia le vecchie abitudini incise nella mente come rughe nella pelle...
Come ti ho scritto più sotto, provaci, fai del tuo meglio e in bocca al lupo!Alessandro97 ha scritto:Dunque da quando ero bambino ho questo pallino dei motori in generale , principalmente aerei e macchine ed è una passione che non mi è mai passata , a tutto ciò si è aggiunta la passione per la moda e per il mondo del lusso , purtroppo per me non potendo puntare sulla passione per gli aerei in quanto è brutto dirlo ma ... Non ci sono gli euro... Ho dovuto , devo trovare un'alternativa perché diciamocelo, fare un lavoro che non mi piace mi farebbe stare male ... Detto ciò io voglio soddisfare tutte le mie passioni , devo quindi invertire le cose , voglio guadagnare abbastanza da potermi permettere un Cessnino da pilotare nel tempo libero, insomma il c**o su una cabina ce deve sta' ... Ora non lo posso fare , ma la cosa mi motiva ancora di più!!! E l'atteggiamento è tutt'altro che leggero dal momento in cui non ho mai cambiato idea e non ho mai detto che sará facile .
flyingbrandon ha scritto:Capito....oggettivamente hai una scrivania in radica....Limosky91 ha scritto:Lampo 13 ha scritto: P.S.
Una scrivania in radica è quanto di più cafone si possa immaginare!
Penso che sia un concetto soggettivo...io ad esempio trovo molto più cafone ciò che hai scritto ad Alessandro.
scusa se intervengo, se la tua passione è l'aviazione perchè non ti rimbocchi le maniche? mancano gli euro? guadagnali, lavora, le possiblità ci sono (visto anche che sei giovanissimo)...le supermegastrafighe università inglesi sono comunque troppo lontane dal tuo budget? studia qua in italia, ti prendi i tuoi bei titoli e poi vai a lavorare fuori...Alessandro97 ha scritto:Dunque da quando ero bambino ho questo pallino dei motori in generale , principalmente aerei e macchine ed è una passione che non mi è mai passata , a tutto ciò si è aggiunta la passione per la moda e per il mondo del lusso , purtroppo per me non potendo puntare sulla passione per gli aerei in quanto è brutto dirlo ma ... Non ci sono gli euroLampo 13 ha scritto:Poiché la mia risposta ad Alessandro ha suscitato "orrore" in qualcuno, credo sia giusto spiegare il mondo aeronautico da cui io provengo, quali erano le regole che si seguivano ed i modi che vigevano.
Quel mondo mi ha "creato" Pilota, mi ha "cresciuto" Pilota e mi ha anche dato i mezzi per salvarmi il c**o!
Non affermo che sia il solo mondo possibile, ma è quello che ho conosciuto io.
Tralasciamo di entrare troppo nei particolari del periodo da Allievi Piloti, fatto di punizioni che andavano dalle decine di giri di corsa del piazzale alle ore di studio obbligatorio serale (le uniche 2 ore libere della giornata), ai giorni di cancellazione della libera uscita, ne avevamo 1 e 1/2 a settimana e che ci costringevano a settimane di clausura senza neanche 1/2 ora libera per noi. C'erano solo i telefoni a gettone, usabili solo nelle ore di libertà...
Tralasciamo le punizioni per chi, interrogato come ogni mattina, sbagliava una voce di una delle procedure di emergenza (da sapere tutte a memoria) recitata ad alta voce di fronte a tutti.
Lasciamo perdere il farsi tutta la linea volo a calci in c**o, veri, non metaforici, per aver dimenticato l'aerofreno aperto ed avendo fatto così stabilizzare la vite per 15 giri prima dell'intervento dell'istruttore.
Lasciamo stare le cassette di vino da portare al Gruppo per farsi perdonare qualche mancanza...
ma quando, finalmente, con i miei fiammanti gradi di Sotto Tenente Pilota Militare arrivai al Reparto e fui assegnato alla mia Squadriglia (la 313), fui preso da parte e mi fu spiegata la regola principale:
"Tu devi stare zitto, sempre, non puoi aprire bocca, mai, nemmeno per fare domande perché faresti solo domande stupide. Stai sempre in silenzio e guardati intorno, cerca di capire quali sono le regole ed i comportamenti, chi fa cosa e come, esegui ciò che ti viene richiesto e meno ti fai notare, meglio è..."
Dopo tre mesi mi fu detto: "Ok, ora puoi cominciare a fare le domande, ma non troppe e non ti azzardare a esprimere le tue opinioni, sarebbero solo stupidaggini."
... con il tempo sono diventato un anziano e devo dire che, si, al 90% delle domande avevo potuto rispondermi da solo guardandomi in giro e che, si, le opinioni che avevo all'inizio erano stupidaggini."
Entrato in linea, con la vecchia scuola, ho volato con Comandanti che in 5 giorni di turno, per 15 tratte, non solo non mi facevano toccare i comandi, ma facevano da soli le comunicazioni radio, agivano da soli sui vari comandi e non ti facevano uno straccio di briefing neanche a pregarli... qualcuno non mi diceva nemmeno buongiorno la mattina... era sbagliato e pericoloso, ora si sa e le cose sono cambiate, per fortuna. Io sono stato un Comandante diverso, ho dovuto esserlo, per convinzione e comunque per imposizione, anche se a volte ero un po' paternalistico, che è un grosso difetto.
Il Comandante DEVE essere il punto di riferimento di tutto l'equipaggio, il parafulmine delle tensioni a bordo, la persona che da l'esempio e che gestisce le persone cercando di metterle nella condizione di esprimere il massimo delle loro abilità, mantenendo una atmosfera di professionalità ma anche di serenità. Non è facile per nulla. E' forse la cosa più difficile da fare, espletare le funzioni di Comandante è meno complesso, pilotare l'aeroplano è la parte divertente del lavoro...
Beh, se Alessandro si presentasse (ORA, NON 30 ANNI FA) a bordo di una aereo civile (NON MILITARE) con un atteggiamento così... "leggero", parlando di CEO, scrivanie, decine di migliaia di euro, mamme con conoscenze, certezze di carriere dirigenziali, etc. (ora so a causa della giovane età) si troverebbe davanti un muro invalicabile.
Tutto qui, purtroppo l'età lascia le vecchie abitudini incise nella mente come rughe nella pelle...... Ho dovuto , devo trovare un'alternativa perché diciamocelo, fare un lavoro che non mi piace mi farebbe stare male ... Detto ciò io voglio soddisfare tutte le mie passioni , devo quindi invertire le cose , voglio guadagnare abbastanza da potermi permettere un Cessnino da pilotare nel tempo libero, insomma il c**o su una cabina ce deve sta' ... Ora non lo posso fare , ma la cosa mi motiva ancora di più!!! E l'atteggiamento è tutt'altro che leggero dal momento in cui non ho mai cambiato idea e non ho mai detto che sará facile .
Che Oxford e CTC hanno degli 'agganci' con certe compagnie è risaputo però. Io alla fine ho lasciato perdere queste academy anche perché non ho molto interessa nella linea.zodiarkh ha scritto:Vi giuro io non capisco... Perché pagare due volte il prezzo di un foglio di carta??
Ma alla Oxford ve la stampano su carta dorata e nell'anonima fto su carta igienica della lidl??
Premetto che non ho manco uno straccio di ppl.. però mi vien da far due conti.Marco92 ha scritto:Che Oxford e CTC hanno degli 'agganci' con certe compagnie è risaputo però. Io alla fine ho lasciato perdere queste academy anche perché non ho molto interessa nella linea.zodiarkh ha scritto:Vi giuro io non capisco... Perché pagare due volte il prezzo di un foglio di carta??
Ma alla Oxford ve la stampano su carta dorata e nell'anonima fto su carta igienica della lidl??
Probabilmente sono poco informato. Ma vorrei capire in cosa consiste il "prestigio" di queste scuole.Marco92 ha scritto:Non mi sembri molto informato al riguardo, non si parla di raccomandazione, ma di prestigio della scuola di volo.
È lo stesso discorso delle università. Bocconi vs Bicocca, LUISS vs Roma Tre e così via.
Sì, sei decisamente poco informato.zodiarkh ha scritto:Probabilmente sono poco informato. Ma vorrei capire in cosa consiste il "prestigio" di queste scuole.
Per quanto riguarda le università che hai citato, a livello internazionale, sono considerate zero. Solo in Italia siamo convinti valgano qualcosa e se non per la differenza che la retta annuale della Bocconi Ad esempio costa sui 11-12k euro, ti stampano lo stesso foglio che prenderesti al politecnico ecc ecc. Con cui vai a fare la fila tra i disoccupati prodotti da tutte le altre uni private o pubbliche. Quindi onestamente non ne capisco il prestigio.
Sì, confermo che sei poco informato. Anche per quanto riguarda le università, sia in Italia che all'estero...zodiarkh ha scritto:Probabilmente sono poco informato. Ma vorrei capire in cosa consiste il "prestigio" di queste scuole.Marco92 ha scritto:Non mi sembri molto informato al riguardo, non si parla di raccomandazione, ma di prestigio della scuola di volo.
È lo stesso discorso delle università. Bocconi vs Bicocca, LUISS vs Roma Tre e così via.
Per quanto riguarda le università che hai citato, a livello internazionale, sono considerate zero. Solo in Italia siamo convinti valgano qualcosa e se non per la differenza che la retta annuale della Bocconi Ad esempio costa sui 11-12k euro, ti stampano lo stesso foglio che prenderesti al politecnico ecc ecc. Con cui vai a fare la fila tra i disoccupati prodotti da tutte le altre uni private o pubbliche. Quindi onestamente non ne capisco il prestigio.
Io concordo con Zod...sia a livello universitario sia a livello aeronautico. È vero...ci sono scuole più blasonate ma che non dicono niente di particolare sulla preparazione individuale. Ci sono scuole molto più piccole e che ti seguono in un modo , spesso, più proficuo per lo sviluppo del tuo potenziale. Se vali...non ha nessuna importanza da dove provieni. Personalmente non avrei speso quei soldi per avere questa possibilità di colloquio...ma capisco anche che qualcuno,spesa per spesa, preferisca avere la certezza di avere il titolo di una scuola prestigiosa...io,con quei soldi di differenza, punterei su altro o spenderei in altro modo...Marco92 ha scritto:Stiamo parlando di istituzioni che hanno addestrato piloti per British Airways e altre major per anni e anni. La KLM Flight Academy costa €118.000 solo di corso ad esempio e non tutti finiscono in KLM.
Ribadisco...a me interessa solo la preparazione...le opportunità me le creo io...e, fino ad oggi, mi è andata bene.bulldog89 ha scritto:Eh, allora mi spiace due volte...
Perché se pensate veramente che il servizio di placement della Bicocca sia allo stesso livello della Bocconi siete davvero minimamente informati.
Che poi la preparazione sia più o meno la stessa non ci piove, ma alla fine uno si ritrova con certe opportunità e l'altro no.
bulldog89 ha scritto:della spiace due volte...
Perché se pensate veramente che il servizio di placement della Bicocca sia allo stesso livello della Bocconi siete davvero minimamente informati.
Che poi la preparazione sia più o meno la stessa non ci piove, ma alla fine uno si ritrova con certe opportunità e l'altro no.
Ehehe il punto è che 1 non posso impiegarci troppo tempo , 2 dove lo trovo un lavoro che mi permetta di raccogliere cifre simili in un tempo non dico breve ma normale ( intendo 4-5 anni ) dal momento in cui avrei solo un diploma al liceo linguistico ? Di questi tempi .. Le uni inglesi non sono lontane dal mio budget per il semplice fatto che ci sono i loans e sono fondi europei che si possono ottenere una volta superati i test di ingresso ...pello ha scritto:scusa se intervengo, se la tua passione è l'aviazione perchè non ti rimbocchi le maniche? mancano gli euro? guadagnali, lavora, le possiblità ci sono (visto anche che sei giovanissimo)...le supermegastrafighe università inglesi sono comunque troppo lontane dal tuo budget? studia qua in italia, ti prendi i tuoi bei titoli e poi vai a lavorare fuori...Alessandro97 ha scritto:Dunque da quando ero bambino ho questo pallino dei motori in generale , principalmente aerei e macchine ed è una passione che non mi è mai passata , a tutto ciò si è aggiunta la passione per la moda e per il mondo del lusso , purtroppo per me non potendo puntare sulla passione per gli aerei in quanto è brutto dirlo ma ... Non ci sono gli euroLampo 13 ha scritto:Poiché la mia risposta ad Alessandro ha suscitato "orrore" in qualcuno, credo sia giusto spiegare il mondo aeronautico da cui io provengo, quali erano le regole che si seguivano ed i modi che vigevano.
Quel mondo mi ha "creato" Pilota, mi ha "cresciuto" Pilota e mi ha anche dato i mezzi per salvarmi il c**o!
Non affermo che sia il solo mondo possibile, ma è quello che ho conosciuto io.
Tralasciamo di entrare troppo nei particolari del periodo da Allievi Piloti, fatto di punizioni che andavano dalle decine di giri di corsa del piazzale alle ore di studio obbligatorio serale (le uniche 2 ore libere della giornata), ai giorni di cancellazione della libera uscita, ne avevamo 1 e 1/2 a settimana e che ci costringevano a settimane di clausura senza neanche 1/2 ora libera per noi. C'erano solo i telefoni a gettone, usabili solo nelle ore di libertà...
Tralasciamo le punizioni per chi, interrogato come ogni mattina, sbagliava una voce di una delle procedure di emergenza (da sapere tutte a memoria) recitata ad alta voce di fronte a tutti.
Lasciamo perdere il farsi tutta la linea volo a calci in c**o, veri, non metaforici, per aver dimenticato l'aerofreno aperto ed avendo fatto così stabilizzare la vite per 15 giri prima dell'intervento dell'istruttore.
Lasciamo stare le cassette di vino da portare al Gruppo per farsi perdonare qualche mancanza...
ma quando, finalmente, con i miei fiammanti gradi di Sotto Tenente Pilota Militare arrivai al Reparto e fui assegnato alla mia Squadriglia (la 313), fui preso da parte e mi fu spiegata la regola principale:
"Tu devi stare zitto, sempre, non puoi aprire bocca, mai, nemmeno per fare domande perché faresti solo domande stupide. Stai sempre in silenzio e guardati intorno, cerca di capire quali sono le regole ed i comportamenti, chi fa cosa e come, esegui ciò che ti viene richiesto e meno ti fai notare, meglio è..."
Dopo tre mesi mi fu detto: "Ok, ora puoi cominciare a fare le domande, ma non troppe e non ti azzardare a esprimere le tue opinioni, sarebbero solo stupidaggini."
... con il tempo sono diventato un anziano e devo dire che, si, al 90% delle domande avevo potuto rispondermi da solo guardandomi in giro e che, si, le opinioni che avevo all'inizio erano stupidaggini."
Entrato in linea, con la vecchia scuola, ho volato con Comandanti che in 5 giorni di turno, per 15 tratte, non solo non mi facevano toccare i comandi, ma facevano da soli le comunicazioni radio, agivano da soli sui vari comandi e non ti facevano uno straccio di briefing neanche a pregarli... qualcuno non mi diceva nemmeno buongiorno la mattina... era sbagliato e pericoloso, ora si sa e le cose sono cambiate, per fortuna. Io sono stato un Comandante diverso, ho dovuto esserlo, per convinzione e comunque per imposizione, anche se a volte ero un po' paternalistico, che è un grosso difetto.
Il Comandante DEVE essere il punto di riferimento di tutto l'equipaggio, il parafulmine delle tensioni a bordo, la persona che da l'esempio e che gestisce le persone cercando di metterle nella condizione di esprimere il massimo delle loro abilità, mantenendo una atmosfera di professionalità ma anche di serenità. Non è facile per nulla. E' forse la cosa più difficile da fare, espletare le funzioni di Comandante è meno complesso, pilotare l'aeroplano è la parte divertente del lavoro...
Beh, se Alessandro si presentasse (ORA, NON 30 ANNI FA) a bordo di una aereo civile (NON MILITARE) con un atteggiamento così... "leggero", parlando di CEO, scrivanie, decine di migliaia di euro, mamme con conoscenze, certezze di carriere dirigenziali, etc. (ora so a causa della giovane età) si troverebbe davanti un muro invalicabile.
Tutto qui, purtroppo l'età lascia le vecchie abitudini incise nella mente come rughe nella pelle...... Ho dovuto , devo trovare un'alternativa perché diciamocelo, fare un lavoro che non mi piace mi farebbe stare male ... Detto ciò io voglio soddisfare tutte le mie passioni , devo quindi invertire le cose , voglio guadagnare abbastanza da potermi permettere un Cessnino da pilotare nel tempo libero, insomma il c**o su una cabina ce deve sta' ... Ora non lo posso fare , ma la cosa mi motiva ancora di più!!! E l'atteggiamento è tutt'altro che leggero dal momento in cui non ho mai cambiato idea e non ho mai detto che sará facile .
ps: in ogni caso il primo post non fa una bella impressione scritto così
Non è vero , la Bocconi risulta la 17a uni di economia migliore al mondo e per stabilire ciò viene preso in considerazione anche il job placement oltre che all'insegnamento l'ambiente di studio e così via , concordo invece sulla Luiss che nella classifica in cui vengono contate 670 uni ... NON APPARE NEMMENOzodiarkh ha scritto:Probabilmente sono poco informato. Ma vorrei capire in cosa consiste il "prestigio" di queste scuole.Marco92 ha scritto:Non mi sembri molto informato al riguardo, non si parla di raccomandazione, ma di prestigio della scuola di volo.
È lo stesso discorso delle università. Bocconi vs Bicocca, LUISS vs Roma Tre e così via.
Per quanto riguarda le università che hai citato, a livello internazionale, sono considerate zero. Solo in Italia siamo convinti valgano qualcosa e se non per la differenza che la retta annuale della Bocconi Ad esempio costa sui 11-12k euro, ti stampano lo stesso foglio che prenderesti al politecnico ecc ecc. Con cui vai a fare la fila tra i disoccupati prodotti da tutte le altre uni private o pubbliche. Quindi onestamente non ne capisco il prestigio.
quanti anni hai? hai mai provato a cercarlo un lavoro, prima di pensare a questo progetto?Alessandro97 ha scritto:Ehehe il punto è che 1 non posso impiegarci troppo tempo , 2 dove lo trovo un lavoro che mi permetta di raccogliere cifre simili in un tempo non dico breve ma normale ( intendo 4-5 anni ) dal momento in cui avrei solo un diploma al liceo linguistico ? Di questi tempi .. Le uni inglesi non sono lontane dal mio budget per il semplice fatto che ci sono i loans e sono fondi europei che si possono ottenere una volta superati i test di ingresso ...pello ha scritto:scusa se intervengo, se la tua passione è l'aviazione perchè non ti rimbocchi le maniche? mancano gli euro? guadagnali, lavora, le possiblità ci sono (visto anche che sei giovanissimo)...le supermegastrafighe università inglesi sono comunque troppo lontane dal tuo budget? studia qua in italia, ti prendi i tuoi bei titoli e poi vai a lavorare fuori...Alessandro97 ha scritto:Dunque da quando ero bambino ho questo pallino dei motori in generale , principalmente aerei e macchine ed è una passione che non mi è mai passata , a tutto ciò si è aggiunta la passione per la moda e per il mondo del lusso , purtroppo per me non potendo puntare sulla passione per gli aerei in quanto è brutto dirlo ma ... Non ci sono gli euroLampo 13 ha scritto:Poiché la mia risposta ad Alessandro ha suscitato "orrore" in qualcuno, credo sia giusto spiegare il mondo aeronautico da cui io provengo, quali erano le regole che si seguivano ed i modi che vigevano.
Quel mondo mi ha "creato" Pilota, mi ha "cresciuto" Pilota e mi ha anche dato i mezzi per salvarmi il c**o!
Non affermo che sia il solo mondo possibile, ma è quello che ho conosciuto io.
Tralasciamo di entrare troppo nei particolari del periodo da Allievi Piloti, fatto di punizioni che andavano dalle decine di giri di corsa del piazzale alle ore di studio obbligatorio serale (le uniche 2 ore libere della giornata), ai giorni di cancellazione della libera uscita, ne avevamo 1 e 1/2 a settimana e che ci costringevano a settimane di clausura senza neanche 1/2 ora libera per noi. C'erano solo i telefoni a gettone, usabili solo nelle ore di libertà...
Tralasciamo le punizioni per chi, interrogato come ogni mattina, sbagliava una voce di una delle procedure di emergenza (da sapere tutte a memoria) recitata ad alta voce di fronte a tutti.
Lasciamo perdere il farsi tutta la linea volo a calci in c**o, veri, non metaforici, per aver dimenticato l'aerofreno aperto ed avendo fatto così stabilizzare la vite per 15 giri prima dell'intervento dell'istruttore.
Lasciamo stare le cassette di vino da portare al Gruppo per farsi perdonare qualche mancanza...
ma quando, finalmente, con i miei fiammanti gradi di Sotto Tenente Pilota Militare arrivai al Reparto e fui assegnato alla mia Squadriglia (la 313), fui preso da parte e mi fu spiegata la regola principale:
"Tu devi stare zitto, sempre, non puoi aprire bocca, mai, nemmeno per fare domande perché faresti solo domande stupide. Stai sempre in silenzio e guardati intorno, cerca di capire quali sono le regole ed i comportamenti, chi fa cosa e come, esegui ciò che ti viene richiesto e meno ti fai notare, meglio è..."
Dopo tre mesi mi fu detto: "Ok, ora puoi cominciare a fare le domande, ma non troppe e non ti azzardare a esprimere le tue opinioni, sarebbero solo stupidaggini."
... con il tempo sono diventato un anziano e devo dire che, si, al 90% delle domande avevo potuto rispondermi da solo guardandomi in giro e che, si, le opinioni che avevo all'inizio erano stupidaggini."
Entrato in linea, con la vecchia scuola, ho volato con Comandanti che in 5 giorni di turno, per 15 tratte, non solo non mi facevano toccare i comandi, ma facevano da soli le comunicazioni radio, agivano da soli sui vari comandi e non ti facevano uno straccio di briefing neanche a pregarli... qualcuno non mi diceva nemmeno buongiorno la mattina... era sbagliato e pericoloso, ora si sa e le cose sono cambiate, per fortuna. Io sono stato un Comandante diverso, ho dovuto esserlo, per convinzione e comunque per imposizione, anche se a volte ero un po' paternalistico, che è un grosso difetto.
Il Comandante DEVE essere il punto di riferimento di tutto l'equipaggio, il parafulmine delle tensioni a bordo, la persona che da l'esempio e che gestisce le persone cercando di metterle nella condizione di esprimere il massimo delle loro abilità, mantenendo una atmosfera di professionalità ma anche di serenità. Non è facile per nulla. E' forse la cosa più difficile da fare, espletare le funzioni di Comandante è meno complesso, pilotare l'aeroplano è la parte divertente del lavoro...
Beh, se Alessandro si presentasse (ORA, NON 30 ANNI FA) a bordo di una aereo civile (NON MILITARE) con un atteggiamento così... "leggero", parlando di CEO, scrivanie, decine di migliaia di euro, mamme con conoscenze, certezze di carriere dirigenziali, etc. (ora so a causa della giovane età) si troverebbe davanti un muro invalicabile.
Tutto qui, purtroppo l'età lascia le vecchie abitudini incise nella mente come rughe nella pelle...... Ho dovuto , devo trovare un'alternativa perché diciamocelo, fare un lavoro che non mi piace mi farebbe stare male ... Detto ciò io voglio soddisfare tutte le mie passioni , devo quindi invertire le cose , voglio guadagnare abbastanza da potermi permettere un Cessnino da pilotare nel tempo libero, insomma il c**o su una cabina ce deve sta' ... Ora non lo posso fare , ma la cosa mi motiva ancora di più!!! E l'atteggiamento è tutt'altro che leggero dal momento in cui non ho mai cambiato idea e non ho mai detto che sará facile .
ps: in ogni caso il primo post non fa una bella impressione scritto così
Per l'età , la sua, è scritta sotto il Nick...ma, per curiosità....stessa università del "quote" voi due?pello ha scritto:
quanti anni hai? hai mai provato a cercarlo un lavoro, prima di pensare a questo progetto?