annacoci ha scritto: 13 luglio 2020, 20:42
Per quanto riguarda le relazioni, le relazioni non sono mai tossiche "per x persona", sono tossiche e basta. Non lo dico io, ma quintali di letteratura.
A questo punto dovresti specificare cosa intendi esattamente per relazione "tossica". Ci sono quintali di letteratura anche sul nostro ruolo nel "rovinarci la vita" e, soprattutto, permettere che qualcuno ce la rovini.
annacoci ha scritto: 13 luglio 2020, 20:42
Rapporti che causano gravi danni psicosomatici quando non su altri fronti - ma credevo di essere su un forum sul volo, e non sulle manipolazioni mentali.
Le manipolazioni mentali ed affettive passano tramite il sistema limbico ed il cervello rettiliano. Se oggi molti uomini continuano a far violenza (anche quando non alzano le mani) è perché c'è troppa ignoranza, in Italia: siccome è quello di cui mi occupo a livello di studio, attualmente, apro e chiudo subito una parentesi perché non credo sia il caso di colpevolizzare una persona già vittima.
La manipolazione prevede un manipolatore e un manipolato. Io non ho colpevolizzato nessuno. Attribuire un ruolo non significa necessariamente giudicare o colpevolizzare. I danni psicosomatici certo che esistono...ma non ho capito il nesso con ciò che ho detto io. Comunque sì....sorpresa delle sorprese, negli anni si è manifestato che la paura di volare è spesso , se non in rari eventi traumatici, proprio la proiezione di altre problematiche che nulla hanno a che vedere con il volo. Come puoi vedere, sebbene forse tu abbia deciso che ci fosse un nesso casuale invece di causale, anche nel tuo caso il peggioramento non era dovuto all'aereo...ma tutto ciò che ti circondava in quel momento ti ha appesantito la già non piacevole , dal tuo punto di vista, esperienza legata al volo.
annacoci ha scritto: 13 luglio 2020, 20:42
Probabilmente è un argomento che non conosci e invito, pertanto, a non entrare in questioni che ho citato esclusivamente "a corredo" del mio post. Con la massima educazione, comunque.
Quindi il fatto che non condividi il mio punto di vista o il mio approccio ti porta automaticamente a dire che sia un argomento che non conosco?
annacoci ha scritto: 13 luglio 2020, 20:42
Non mi sembra di avere mai scritto che la mia vita sia votata alla sofferenza; anzi, ho realizzato pur essendo giovane tante cose, e ho dei princìpi molto forti, come non è vero neanche che non avessi autostima in passato. Chiedere aiuto è un atto di umiltà e non mi aspetto affatto che ALTRI facciano per me, se sono stata in terapia è stato perché da sola ritenevo di non farcela.
Non l'hai scritto. Ma la sofferenza è un concetto soggettivo. Non mi sembra una esistenza allegra. Dal mio punto di vista un'esistenza che si sviluppa tra ansie e fobie non la definirei né felice, né rilassata né funzionale a sviluppare il potenziale di ciascuno di noi. L'avere principi molto forti non ha particolare attinenza con la qualità della vita. Mi fa piacere che tu abbia dei principi molto forti che ti guidano...ma, evidentemente, non sono la chiave.
Ho da qualche parte criticato o messo in discussione la tua scelta di andare in terapia? Non mi pare. Chiedere aiuto è un atto di saggezza qualora servisse...non necessariamente di umiltà. Ci sono persone che "smarcano" la richiesta di aiuto tanto per potersi imbastire l'alibi del "ho fatto di tutto ma...."....ma non mi pare di averti attribuito questo. Non l'ho fatto semplicemente perchè ancora non era emerso nulla a riguardo. E' emersa la poca autostima...sia dalle parole che dalle tue dichiarazioni "esplicite" in tal senso. Difficilmente una forte autostima basata sul rapporto con noi stessi viene abbattuta da un'altra persona. Io parlo delle esperienze dirette o indirette che ho avuto modo di vivere...se per te non è così...ok.
annacoci ha scritto: 13 luglio 2020, 20:42
I farmaci ansiolitici e via dicendo sono aspetti che valuta il medico, di cui non dibattere a mio avviso, fra noi. In ogni caso posso concordare sul fatto che aiutino a "dissociarsi", ma vorrei vedere chiunque, se non riuscisse ad alzarsi dal letto per la tachicardia, o avessi i conati di vomito per mangiare, con un lavoro da portare avanti, cosa dovrebbe fare se non prendere qualcosa che appunto AIUTI
Beh ma ne hai parlato tu mica io....hai usato tu il passato mica io. Mi rallegravo che non ne facessi più uso legato alla paura di volare...perchè raramente hanno effetto o rappresentano una soluzione in tal senso.
annacoci ha scritto: 13 luglio 2020, 20:42
In genere chi accantona, non va dal terapeuta e non sviscera proprio niente... gestire

, credo che sia l'unica soluzione, invece, su tutto. Perché non esistono bacchette magiche e, se fosse tutto semplice come dici tu, nessuno scriverebbe su questo forum e neanche altrove.
Dove ho parlato di facilità? In quale contesto? Di certo trovo più difficile il tuo stile di vita e di pensiero...
annacoci ha scritto: 13 luglio 2020, 20:42
Non capisco in sostanza quale sarebbe il consiglio, mi sembra un po' in generale la solita cosa che si dice a chi rompe le palle ed è complicato di suo. Se ragionassimo tutti così, arrivederci e grazie ai bambini plusdotati, agli autistici, alle persone HSP (di cui io faccio parte) ecc.
Scusa....ma proprio non mi è passato dall'anticamera del cervello che fossi una rompipalle...e mi sembra che tu abbia la tendenza ad interpretare un po' come pare a te...
Come puoi aspettarti un consiglio "in sostanza"? Cerchi qualcosa tipo "fa la pipì prima dell'imbarco contando fino a 7" ? Di solito si sviluppa un discorso...il consiglio comunque , in embrione c'era, ma non ti è arrivato...
annacoci ha scritto: 13 luglio 2020, 20:42
Io posso saltare 10 gradini senza necessariamente fratturarmi la tibia; ciò non vuol dire che se lo faccio una seconda volta non me la rompa, quindi: che c'entra il discorso che un volo sia andato bene, coi restanti voli della mia vita? Conosci la teoria del tacchino di Russell? Così puoi capire il perché della mia ansia. E siccome è presente, ti assicuro che non è qualcosa di "etereo", E' assolutamente realtà, come lo sono TUTTE le malattie mentali. Altrimenti continuiamo a pensare che contino solo i raffreddori...
Beh sai...non è solo il tuo volo ad essere andato bene. Se vuoi applicare il principio del tacchino e dell'empirismo ingenuo direi che l'aereo è l'ultimo dei problemi....non trovi? Dormi tutte le sere nel letto ma...chissà...un evento imprevisto , un cigno nero, potrebbe stravolgere le tue convinzioni basate sullo storico fino a quel momento. Ma questo non causa ansia...e proprio tu, con la tua preparazione, mi parli di "causa" della tua ansia basata sull'empirismo ingenuo? Oppure tu, di fatto, non vivi nessuna esperienza perchè chissà cosa potrebbe accadere. In base a cosa decidi ? La macchina la guidi? Una passeggiata la fai?
No...non è realtà. Tu lo vivi come se fosse reale ma se stai pensando ad un aereo che cade mentre sei seduta sul divano a 3 settimane di distanza dal volo è fisicamente evidente che non sia reale. Io non ho detto che non "soffri" realmente....che non stia male realmente...ma ho detto che "confondi" il tuo pensiero con la realtà. Il fatto che il tuo corpo reagisca alla "minaccia" non significa che la minaccia esista. Però se non riconosci neanche che l'evento non sia reale nonostante lo siano le tue reazioni fisiche...non so che dirti...
annacoci ha scritto: 13 luglio 2020, 20:42
Io stimo tante persone che non hanno avuto e non hanno una grande fiducia nelle loro capacità, quindi certe domande lasciano il tempo che trovano: ci sono meccanismi molto complessi a livello educativo, psicologico ecc.che infieriscono pesantemente sulle capacità della persona adulta. Ma ripeto, c'è tanta letteratura in merito e non doveva diventare un confronto di questo tipo. Son un pelo risentita poiché non sono affatto abituata a dare la colpa agli altri, ritengo di essere una persona molto obiettiva. Semplicemente non sono onnipotente, quindi se ho una difficoltà ne cerco le cause e vedo in primis cosa posso fare da sola. Ma son abituata a combattere mi son sempre fatta aiutare, dato che non mi ritengo medico tuttologo.
Continuo a non cogliere il nesso tra ciò che ho scritto e ciò che affermi. Cosa c'entra la stima che hai negli altri con la loro autostima? Il discorso era opposto...ovvero se non trovi tu dei motivi per stimarti perchè dovrebbero gli altri? Era provocatoria ma reale.
Si certo che ci sono....il vantaggio è che abbiamo la possibilità di cambiare la percezione della nostra vita. Non siamo condannati a vivere con quello che ci hanno inculcato. Invece il confronto diventa proprio quello...altrimenti dimmi tu cosa ti aspetti.
annacoci ha scritto: 13 luglio 2020, 20:42

Che bypassi poi l’utilizzo della tua neo corteccia frontale e la utilizzi solo per vivere qualcosa che non è realtà
Mi spiace, ma non ci si sveglia una mattina decidendo di bypassare il pensiero. Ancora una volta, fosse come dici tu non esisterebbero psicologi, tecniche di respirazione, mindfulness ecc.ecc. Insomma, credo da come scrivo di averti fatto capire che non sono la prima scemina del villaggio:
Anche qua....quando mai avrei pensato che sei la scemina del villaggio?

Dimenticavo....sei evidentemente anche giudicante...ma non lo sono necessariamente gli altri eh...
Di come dico io... temo, probabilmente per mia incapacità comunicativa, non hai afferrato nulla. Proprio quelle tecniche hanno un ruolo specifico...e permettono di utilizzare al meglio i nostri pensieri...quindi se ciò è possibile significa che l'assunto logico che hai fatto è falso. Che tu ci possa impiegare 10 gg, 1 ora o un mese non sono io a dirlo....ma di solito, poi, ti svegli una mattina e non bypassi il pensiero...ma smetti di alimentare "le seghe mentali". Ci sono tanti modi e tante tecniche per evitare di alimentare pensieri poco funzionali....però passano dal fatto di riconoscere che si sta pensando di m***a...e questo non è un giudizio alla persona...ma l'evidenza data dall'osservazione.
annacoci ha scritto: 13 luglio 2020, 20:42
nella vita capita a tutti di avere momenti no, senza necessariamente dover essere puniti per questo o esser tacciati di pigrizia mentale, o peggio ancora di autocrogiolarsi nella sofferenza. Sono giudizi un po' faciloni, alla buona, che rimando al mittente per preservare appunto la parte di me che sto ricostruendo con molta fatica. Forse non hai però vissuto certe esperienze, e te lo dico senza rancore. Ci son persone che ti TOLGONO, sì, anni di vita. Se hai tempo, fatti un giro per forum dove si parla di relazioni tossiche, o fatti una chiacchierata con donne vittime di abuso psichico... che si sono ammalate ed hanno perso lavoro, amici e casa. Poi ne riparliamo.
La violenza psichica anche se non si vede ha tanti risvolti, e bisogna informarsi, senza minimizzare il problema di chi SA di essere uscito da un rapporto simile...
Buona riflessione

e grazie comunque.
Allora...io non ti ho attribuito nessuna ignoranza...nessuna "scemetta del villaggio"...non ho giudicato la tua vita di cui non conosco praticamente "nulla". ho letto ciò che hai scritto....e , soprattutto, come l'hai scritto. La tua mente non è pigra...magari lo fosse. Avere pensieri erronei non è pigrizia. Avere ansia è eccesso...non è difetto. Probabilmente ricostruisci con molta fatica perchè etichetti tutto in modo negativo...o, se preferisci, con me l'hai fatto. Al contrario ti ho attribuito tutte le capacità di arrivare a fare quello che ti pare e, perfino, divertirti in aereo. Certo che se pensi di aver ovviamente ragione ad avere ansia...perchè mi porti il tacchino di Russel a sostegno...quindi non c'è nulla che non va...difficilmente ti si apre lo spiraglio per una maggiore consapevolezza.
Detto questo...mi chiedo come tu possa decidere che esperienze ho fatto...cosa ho vissuto...cosa ho studiato...dando per scontato che la tua visione sia quella corretta. L'unico dubbio che non ti è venuto è che....come mai una persona....così preparata , tecnicamente, professionalmente....proprio su determinate dinamiche emotive....si ritrovi a vivere attacchi di panico e ansie incontrollabili che perdono anni di vita per un semplice volo. Il dubbio che la tua visione abbia una falla non ti è mai venuto?
Mi dispiace che la mia risposta ti sia arrivata come una serie di giudizi alla buona...faciloni...perchè di giudizio non c'era l'ombra. Non avrei il motivo di giudicarti...non ti conosco...e, alla fine, che tu riesca a volare o meno , non rappresenta per me un problema. La mia è una condivisione di esperienze...se le tue surclassano in quantità e qualità le mie...non mi rimane che augurarti di volare in serenità il più presto possibile...
Ciao!