Mi chiamo Vanessa e sono un'alcolista... Ah no, devo aver sbagliato gruppo

A parte la citazione a Umbrella Academy, ho deciso di scrivervi stasera perché sono di cattivo umore e ho realizzato che succede perché ultimamente sono alquanto nervosa per i numerosi voli che dovrò prendere a breve.
Come ho scritto nella presentazione, ho sempre volato, numerose volte e senza nessun problema, anche per lunghe tratte, sono stata in Giappone a quindici anni. Sono stata una volatrice frequente fino a diciotto/diciannove anni e poi, per ragioni di tempo e denaro, ho dovuto smettere.
Da un momento imprecisato (anche se posso sicuramente fare una stima, visto che dopo il diploma mi sono successe cose un po' "traumatiche", non gravi eh, però difficili da gestire per me) ho iniziato ad avere paura di volare, e ho evitato in cinque occasioni di prendere un aeroplano quando invece avrei potuto. Da allora ho volato solo tre volte.
Ora, io credo che questo sia accaduto per una serie di fattori, tra cui, soprattutto, un'ansia terrificante di cui ho iniziato a soffrire appena cominciata l'università fuori sede, un po' per il cambio d'ambiente (e la caoticità conosciuta del mondo universitario), un po' perché non sapevo fare un ca**o di nulla ragazzi, manco cucinarmi una pasta, pulire... Insomma, ho capito che non ero minimamente in grado di occuparmi di me stessa, e questo mi ha buttata giù di brutto, e so che la scarsa autostima purtroppo è un fattore chiave nella genesi della paura di volare. In più, sempre più o meno nello stesso periodo è morta mia nonna, con cui avevo vissuto in casa da quando ero bambina. Noi non andavamo d'accordo, e forse anche questo ha contribuito a destabilizzarmi, facendomi venire una terribile paura della morte, che ho risolto leggendo saggi di antropologia sull'argomento, e devo dire che farlo mi ha tranquillizzata molto.
Credo abbia anche contribuito un uso più pervasivo da parte mia di internet; ho ricevuto uno smartphone abbastanza tardi, ma, inutile che vi dica che quando ci sono sciagure aeree, la pervasività delle notizie sull'argomento si fa sentire con una certa arroganza, cosa che quando ero più giovane non succedeva: sapevo dell'attentato alle Torri Gemelle, della Strage di Linate, la Strage di Ustica, ma non avevo accesso a questa mole di informazioni quasi pornografica sugli incidenti, le vittime, ecc. ecc.
Ho comprato anche un libro sulla paura di volare, che mi ha aiutata abbastanza in realtà, però ho sempre questa ansia che cerco di scacciare con il mio pensiero ragionevole (perché lo so che se un aereo vola è perché può volare, e se ho la sfiga di morire in aereo, non c'erano santi), ma sapete come siamo noi esseri umani, così pervicacemente e stupidamente irragionevoli nelle nostre paure fantasiose.

Devo partire tra un mese per Barcellona, poi a Parigi (spero di restarci, sto cercando di trasferirmici) e poi dovrò fare due voli, da sola, andata e ritorno in e dalla Sicilia.
Mi farebbe piacere parlare con voi per trovare un compromesso con il mio cervello: parlare di quello che mi spaventa, ma in modo costruttivo, non cercando informazioni catastrofiche. E se volte darmi consigli, opinioni sul mio "caso", tutto è ben accetto, ho visto che in questo forum ci sono operatori di volo e persone che conoscono da vicino l'ambiente a vario titolo, immagino avrete visto molte altre persone come me.
Buona serata, allora.
