Avian radar in Italia: anno zero
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Avian radar in Italia: anno zero
Dando un'occhiata ai proceedings dei seminari internazionali sui wildlife strikes, da ultimo il Joint Meeting Canada-USA dei giorni scorsi, si osserva che l'uso di appositi radar per la gestione tattica del problema degli impatti con l'avifauna è sempre più diffuso negli aeroporti del mondo intero ed è anzi diventato "normale". Anzi, nuove sfide e nuovi compiti si pongono già ora con il prossimo utilizzo a scopo commerciale degli UAV, che opereranno a quote dove è più probabile la presenza di avifauna. Solo in Italia la questione degli "avian radar" sembra non destare alcun interesse né tra gli aeroporti né tra i regolatori: l'ultima relazione dell'ENAC-BSCI menziona una sola volta i radar, però a proposito di quelli degli altri. Forse (senza forse) sarebbe il caso che si cominciasse a discuterne seriamente anche da noi, che su questo specifico aspetto al momento siamo totalmente assenti.
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Re: Avian radar in Italia: anno zero
Pienamente d'accordo. Attualmente si parla troppo poco di Bird Strike (non solo in Italia) e, sensazione mia, più passa il tempo meno se ne parla. Nonostante rimanga una delle minacce più rilevanti per la safety e una di quelle più complesse da contrastare.sardinian aviator ha scritto: 15 settembre 2023, 16:33 Dando un'occhiata ai proceedings dei seminari internazionali sui wildlife strikes, da ultimo il Joint Meeting Canada-USA dei giorni scorsi, si osserva che l'uso di appositi radar per la gestione tattica del problema degli impatti con l'avifauna è sempre più diffuso negli aeroporti del mondo intero ed è anzi diventato "normale". Anzi, nuove sfide e nuovi compiti si pongono già ora con il prossimo utilizzo a scopo commerciale degli UAV, che opereranno a quote dove è più probabile la presenza di avifauna. Solo in Italia la questione degli "avian radar" sembra non destare alcun interesse né tra gli aeroporti né tra i regolatori: l'ultima relazione dell'ENAC-BSCI menziona una sola volta i radar, però a proposito di quelli degli altri. Forse (senza forse) sarebbe il caso che si cominciasse a discuterne seriamente anche da noi, che su questo specifico aspetto al momento siamo totalmente assenti.
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- sardinian aviator
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Re: Avian radar in Italia: anno zero
Quando si dice la tempistica... il giorno dopo questo post di bird strike se ne parla eccome! L'aereo della PAN caduto a Caselle eccita i commenti di pancia ma finora non ha prodotto riflessioni serie sulle cause. Ora c'è un'indagine penale... qui il problema sarà fare le domande giuste (alle persone giuste) per avere giuste risposte.JT8D ha scritto: 15 settembre 2023, 21:58Pienamente d'accordo. Attualmente si parla troppo poco di Bird Strike (non solo in Italia) e, sensazione mia, più passa il tempo meno se ne parla. Nonostante rimanga una delle minacce più rilevanti per la safety e una di quelle più complesse da contrastare.sardinian aviator ha scritto: 15 settembre 2023, 16:33 Dando un'occhiata ai proceedings dei seminari internazionali sui wildlife strikes, da ultimo il Joint Meeting Canada-USA dei giorni scorsi, si osserva che l'uso di appositi radar per la gestione tattica del problema degli impatti con l'avifauna è sempre più diffuso negli aeroporti del mondo intero ed è anzi diventato "normale". Anzi, nuove sfide e nuovi compiti si pongono già ora con il prossimo utilizzo a scopo commerciale degli UAV, che opereranno a quote dove è più probabile la presenza di avifauna. Solo in Italia la questione degli "avian radar" sembra non destare alcun interesse né tra gli aeroporti né tra i regolatori: l'ultima relazione dell'ENAC-BSCI menziona una sola volta i radar, però a proposito di quelli degli altri. Forse (senza forse) sarebbe il caso che si cominciasse a discuterne seriamente anche da noi, che su questo specifico aspetto al momento siamo totalmente assenti.
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Re: Avian radar in Italia: anno zero
Si chiama : blood priority…
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.