
Un normale pomeriggio di fine settimana, di solito trascorso ad effettuare voli nella zona pedemontana, trasformato in tragedia. È accaduto ieri pomeriggio presso il campo di volo di Rivoli di Osoppo, gestito dalla A.V.R.O. (Associazione Volivolistica Rivoli di Osoppo): un aereo ultraleggero e autocostruito Sonex I-76 è precipitato fuori dalla pista di atterraggio, finendo all'interno di un vecchio maneggio di cavalli. Nella caduta hanno perso la vita entrambi i passeggeri: Roland Collino, 33 anni, di San Daniele, via Ragogna 54; e Loris Mozzi, 37 anni, di Mereto di Tomba (abitava in via Cesare Battisti 38 a Plasencis), rispettivamente tenente dell'aeronautica militare di stanza a Pisa e meccanico aeronautico, specializzato nelle riparazioni di motori aerei.
La tragedia è avvenuta verso le 17.30: Collino e Mozzi erano decollati poco dopo le 17, si erano diretti verso la zona di San Daniele e stavano rientrando, quando improvvisamente l'aereo è precipitato, sbattendo la parte anteriore al suolo di fronte ad un albero, all'interno di un vecchio maneggio di cavalli: a detta delle persone che si trovavano nella zona del campo di volo, l'ultraleggero stava effettuando la virata proprio per atterrare, così com'è di regola, nella zona nord del campo, situata a circa un centinaio di metri prima rispetto al luogo in cui l'aereo è precipitato. Il fragoroso schianto ha richiamato immediatamente sul posto una trentina di persone che si trovavano nella zona. Immediati anche i soccorsi: già verso le 17.40, sul luogo sono giunti la Volante del commissariato e i carabinieri di Tolmezzo, l'Elisoccorso, i Vigili del fuoco e il Pronto Soccorso di Gemona. Per i rilievi è intervenuta anche la scientifica di Udine, mentre le indagini sono coordinate dal pm Andrea Gondolo della Procura di Tolmezzo, che ha posto sotto sequestro i resti dell'ultraleggero che sono stati depositati nell'hangar dell'aerobase. Il magistrato dovrà ora affidare una perizia per capire quali siano state le cause del tragico schianto e, in quest'ottica, non si esclude che possa richiedere anche un'autopsia sui corpi delle due vittime, per stabilire se l'incidente possa essere imputato ad un malore.
Collino e Mozzi sembrano siano morti sul colpo, tanto che subito è stato steso un telo sui loro corpi: le rilevazioni e gli interventi per l'estrazione dei corpi sono proseguiti per diverse ore, oltre alle 21, resi ancor più difficoltosi per il fatto che nella caduta non è scattato il meccanismo del paracadute, e dunque c'era il rischio che scattasse nel momento dell'estrazione. Anche i parenti, delle vittime sono giunti sul luogo nel giro di poco tempo: «No, non è possibile, mio figlio, che cosa racconterò ora a mia moglie», ha detto Celso, padre di Roland Collino disperato, mentre correva verso i resti l'aereo precipitato. Nel giro di poco, è giunto sul campo anche Luciano, il padre di Loris Mozzi. Sulle cause dell'incidente sono ora impegnati gli inquirenti: difficile, per i soci del A.V.R.O., pensare ad un errore di Roland Collino (che sembra sia stato alla guida), pilota con una lunga esperienza alle spalle.
L'aereo precipitato, appartenente ad un amico dei due, Vanni Marcuzzi di Cornino, aveva avuto tutti i collaudi necessari: l'aereo sembra sia stato costruito nel 2005 direttamente da Marcuzzi, che per realizzarlo si era fatto mandare il kit dall'America.