Forlì - Caldo, panico, famiglie sconvolte, bambini in lacrime, malori e tanta rabbia, sorda, incapace di trovare uno sfogo se non nella rassegnazione o nell’appello alle forze dell’ordine a fare giustizia. Non è l’avventura della solita “carretta del mare” carica di disperati, ma l’assurda odissea occorsa ad oltre cento passeggeri del volo della “Wind Jet” in partenza sabato sera dall’aeroporto “Ridolfi” alla volta di Catania. Un volo nato male, visto che l’orario delle 21.40 previsto dalla compagnia era già stato posticipato alle 23.40. Alle 23.15 l’arrivo sulla pista del velivolo che si sarebbe, di lì a poco, trasformato in una prigione irrespirabile. Una volta imbarcati, infatti, i passeggeri si sono accorti che il sistema dell’aria condizionata era fuori uso. Paradossalmente forse nella notte più rovente dell’estate. Alle prime rimostranze rivolte all’equipaggio, inascoltate, sono subentrati il disagio e poi il panico. Quaranta lunghi minuti, immobili sulla pista, prima che l’intervento degli agenti della Polaria obbligasse all’apertura dei portelloni, fino a quel momento incredibilmente non autorizzata. Da questi sono usciti passeggeri inferociti e sfiniti. Uno si è accasciato, cadendo, mentre scendeva la scaletta, per un altro un piccolo collasso. Immediato l’intervento del personale medico dello scalo. La rabbia contro la totale mancanza di organizzazione e informazioni è montata al punto da dover chiedere rinforzi alle pattuglie di Carabinieri, 113 e Finanza in servizio a quell’ora: ormai quasi l’una di notte. Nessun ristoro, se non un distributore di bottigliette d’acqua. Dell’equipaggio neppure l’ombra. L’apertura di un bar all’interno dell’aerostazione ha lenito solo in parte la nuova attesa, durata fino alle 5.30 di ieri mattina, quando un aereo, finalmente funzionante, ha portata a destinazione famiglie e persone, tra le quali anche due portatori d’handicap, ormai allo stremo. Il tutto per 68 euro e 2 centesimi, il costo del biglietto.


