Condizioni meteo per formazione contrails

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gjg_geranius
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Condizioni meteo per formazione contrails

Messaggio da gjg_geranius »

Buongiorno a tutti,
sono nuovo del forum e vi scrivo in quanto da un po' di tempo leggo
articoli sulla questione contrails/chemtrails.

Teorie delle scie chimiche e teorie delle semplici formazioni naturali di
condensa..

Ho letto un po' in materia meteo giusto per cercare di capire un po' in merito
come funzionassero certi fenomeni naturali e naturalmente ho letto e riletto
l'articolo che md80 ha scritto in merito alle scie chimiche.

Io preferirei vedere questo fenomeno come contrails (naturali) anomale piuttosto che
chemtrails (scie chimiche), resto però molto dubbioso sulla naturalezza di queste "contrails anomalie".

Leggo regolarmente i Radiosondaggi di milano e dintorni
(io abito a TORINO e vedo regolarmente questo fenomeno sopra la mia testa)

e resto dubbioso (radiosondaggio alla mano) sulla ovvietà della persistenza di queste scie in molte giornate dell'anno.

Chiedo a voi più esperti di me,
quali sono le condizioni meteo favorevoli alla persistenza di contrails per
diverse ore, e quali invece quelle per le quali è improbabile che si verifichi una persistenza così massiccia?

Intendo dire:
temperatura / umidità relativa / quota / ecc....

Giusto per iniziare a capirci qualcosa..

Purtroppo nell'articolo di http://www.md80.it ci sono un sacco di parolone e dettagli ma poi alla fine il succo del discorso è che quando dovrebbe descrivere tecnicamente le condizioni che favoriscono o sfavoriscono il formarsi, se ne lava un po' le mani con un paio di frasi generiche tipo:
"in particolari condizioni" o cose simili.

Chi mi può aiutare a capire meglio questo strano fenomeno?

Grazie,
Davide.
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Blackviper89
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Messaggio da Blackviper89 »

Ciao e Benvenuto nel forum!
Io non sono esperto in materia ma ti riporto quanto scritto nell'approfondimento trattato dallo staff di MD80.it:


Le scie “contrail” sono composte prevalentemente da acqua sotto forma di minuscoli cristalli di ghiaccio. Il motore (parliamo di quello a reazione, il più usato) emette durante il suo funzionamento un grande quantità di vapore acqueo nell’aria circostante. Questo vapore d’acqua è prodotto durante la combustione del carburante. Vengono anche emesse dal motore particelle minuscole (aerosol), che formano una superficie sulla quale possono formarsi le piccole gocce d’acqua. Si tratta comunque di una dose minima. Le contrails si formano quando queste gocce d’acqua gelano all’istante formando una lunga scia formata da aghi di ghiaccio. Un altro fattore che influisce sulla formazione delle scie è l’umidità atmosferica. Se c’è poca umidità le scie evaporano rapidamente; queste si chiamano scie di corta durata. Se c’è molta umidità, la scia continuerà a crescere: queste si chiamano scie persistenti. Queste ultime possono resistere per parecchie ore e possono crescere notevolmente in larghezza ed altezza. Possono anche espandersi notevolmente per effetto dei venti alla quota di volo, e quando succede queste scie divengono in seguito impossibili da distinguere da un Cirro naturale.
Le contrails, anche nella loro massima espansione e/o diffusione, sono comunque nuvole esigue che non hanno la capacità di trasformarsi (meglio dire “sostituirsi”) a un vera e propria formazione nuvolosa. In sostanza anche se fosse possibile saturare il cielo con migliaia di contrails non si innescherebbero mai fenomeni metereologici tipici dei fronti nuvolosi reali, quali perturbazioni, pioggia, neve, temporali, grandine, fulmini, raffiche di vento.


Spero ti possa essere d'aiuto ma penso che al'interno del forum ci sono persone + preparate di me che possono darti qualche dato tecnico di maggior rilievo...

Un consiglio...non dare ascolto a certi fanatici che mettono in giro teorie"SBAGLIATE" che non stanno nemmeno in piedi perchè non hanno alcuna prova reale su cui basarsi... sono solo supposizioni provocate dall'ignoranza... Basterebbe solo un pò d'informazione e di cultura per rendersi cono di ciò che ci succede intorno...(spero non si offenda nessuno)...Buona permanenza nel forum :D
D :Domanda ciò che vuoi! :?:
"L'aeroplano è uno strumento per imparare a comprendere il cielo e che tipo di persona sono quando volol.
Vuol dire libertà, gioia, capacità di capire e di dimostrare quella comprensione.
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Galaxy
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Messaggio da Galaxy »

:welcome: Concittadino :) ;)

Le condizioni variano in continuazione. E' difficilissimo affermare con certezza che si formano in quei determinati casi ed in altri no...

Ciao!
Federico
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gjg_geranius
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Messaggio da gjg_geranius »

[quote="Blackviper89"]
Se c’è poca umidità le scie evaporano rapidamente; queste si chiamano scie di corta durata.

..grazie per l'articolo riportato e proprio quello che scrive è poco coerente con quello che ho potuto notare, ovvero poca umidità relativa = scie che evaporano rapidamente..

Ok, mettiamoci anche un certo margine dato dalle condizioni instabili dell'atmosfera, ma comunque resterebbe sempre un certo margine..
mentre ho potuto osservare contrails indelebili per ore in giornate che avevano (oltre ovviamente gli 8000 metri) al massimo 15% di umidità relativa.

Siamo ben lontani in questi casi da quello che dice la teoria..
diciamo pure che più che una scenza questa metereologia, sembra un'alchimia.

Chi mi aiuta a capire?
Grazie,
Davide.
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Messaggio da Slowly »

Benvenuto, nell'area annunci trovi l'intervista fatta in proposito dal nostro JT8D.

:salute:
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Messaggio da aurum »

gjg_geranius ha scritto:
Blackviper89 ha scritto: Se c’è poca umidità le scie evaporano rapidamente; queste si chiamano scie di corta durata.

..grazie per l'articolo riportato e proprio quello che scrive è poco coerente con quello che ho potuto notare, ovvero poca umidità relativa = scie che evaporano rapidamente..

Ok, mettiamoci anche un certo margine dato dalle condizioni instabili dell'atmosfera, ma comunque resterebbe sempre un certo margine..
mentre ho potuto osservare contrails indelebili per ore in giornate che avevano (oltre ovviamente gli 8000 metri) al massimo 15% di umidità relativa.

Siamo ben lontani in questi casi da quello che dice la teoria..
diciamo pure che più che una scenza questa metereologia, sembra un'alchimia.

Chi mi aiuta a capire?
Grazie,
Davide.

Ti rimando un post gia' inviato al riguardo.
Per quanto concerne l'umidita',questa varia con la quota,come ad esempio all'arrivo di un fronte caldo.
L'aria umida presente negli alti strati,oltre a rendere visibili le contrails,e' la stessa che genera le nubi a carattere cirriforme(le nubi a "pecorelle"!)
premonitrici di piogge.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
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pippo682
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Messaggio da pippo682 »

E' corretto quello che afferma Aurum. Un fronte caldo non è un muro verticale che procede nell'atmosfera, ma si presenta fortemente inclinato in avanti. Questo significa che sopra di te l'aria ha caratteristiche completamente differenti da quelle che tu percepisci al suolo. vedi questa immagine ad esempio, che è molto esplicativa, dal sito http://www.meteo.it:

Immagine

Ed essendo il fronte caldo la situazione meteorologica che più delle altre permette la formazione delle scie di condensa, generalmente dalle condizioni al suolo non potrai prevedere la formazione delle scie, mentre è vero il contrario!

Nota nell'immagine l'altezza alla quale si formano i cirri, che è la stessa alla quale si formano le scie, che dal punto di vista meteorologio sono equivalenti, tanto che spesso le scie si trasformano proprio in cirri. Ecco perhè con il mio aeroplanino a pistoni non creo scie di condensa, volando all'altezza massima di 4.000 metri. E nota anche la distanza dal fronte freddo al suolo.
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domande

Messaggio da gjg_geranius »

Intanto grazie per le informazioni di cui cercherò di far fede (anche se non ho capito i numeri di umidità del grafico come vanno letti (cosa sono 0.02, 0.6 ecc.. ? ) e poi mi sembra manchino le quote della temperatura.. a che temperature si riferisce questo grafico?

Poi volevo in realtà premettere che io non mi baso (come forse ho dato a pensare) sulle condizioni meteo a terra ma leggo i radiosondaggi di cuneo levaldigi e milano.. e quindi parlo già di temperature e umidità RELATIVE rilevate in quota.

Il discorso dell'umidità che aumenta con la quota se non ho capito male riguarda l'umidità ASSOLUTA e non quella RELATIVA che già tiene conto di tutte queste varianti..

Se sbaglio vi prego di correggermi, non sono del settore...

Grazie,
Davide.

P.S. Ho ascoltato anche l'intervista in radio che mi avete detto ma direi che non aggiunge nulla di nuovo anzi è estremamente vago...
quando parla di come si possono formare le scie dice solo:
"in presewnza di determinate condizioni climatiche"
e poi
"in presenza di particolari condizioni di temperatura e umidità"

Perchè ho l'impressione che abbiano tutti timore di dire quali temperature e quali percentuali di umidità relativa?

Grazie a tutti per l'aiuto alla comprensione.

Davide.
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Messaggio da pippo682 »

Forse nessuno lo dice semplicemente perchè non è un valore assoluto, nessuno teme niente. Le nubi, e quindi anche le scie di condensa, si formano quando l'aria umida si raffredda fino al punto di rugiada. Questi valori variano da luogo a luogo e da stagione a stagione. La stessa nebbia al suolo si verifica quando la temperatura di rugiada e la temperatura atmosferica sono simili. Non è quindi possibile dare una risposta assoluta alla domanda.

Non è un caso che i bollettini meteo aeronautici comunichino come informazione la temperatura di rugiada, per dar modo a chi li legge di sapere le probabilità di formazione di nebbia, foschia, nubi, pioggia, ecc. Più la temperatura dell'aria e la temperatura di rugiada sono simili, maggiori sono le probabilità che tali fenomeni si verifichino, comprese le scie di condensa.

Per quanto riguarda il grafico allegato, questa pagina ne riporta uno uguale e da alcune spiegazioni:

http://cimss.ssec.wisc.edu/wxwise/class/contrail.html

Ciao
Ultima modifica di pippo682 il 21 novembre 2006, 11:02, modificato 1 volta in totale.
gjg_geranius
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Messaggio da gjg_geranius »

Grazie infinite per la spiegazione.. ora mi rudimento bene sulla
"temperatura di rugiada" che mi pare di capire, sia importante per definire le
probabilità (forse questo termine è più corretto) di formazione delle contrails.

Davide.
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Messaggio da gjg_geranius »

OK, ci sono..
la la temperatura di rugiada corrisponde alla colonna
"DWPT" dei radiosondaggi.
Se non ho capito male.. più essa è simile alla temperatura reale in quota (colonna "TEMP") e più è probabile la formazione e persistenza di contrails.
Il rapporto di vicinanza viene espresso in umidità relativa (colonna "RELH")
che ho potuto notare, è direttamente proporzionale alle differenze tra TEMP e DWPT a parità di quota e temperatura.

Quindi per semplificare il tutto penso si possa dire (con il solito margine di errore comprensibile) che il parametro che meglio rappresenta la possibilità di formazione e persistenza di contrails è l' UMIDITA' RELATIVA
(a conferma di quello che ho praticamente letto fino ad oggi in tutti i siti che trattano la materia)

Se non ho capito male l' UMIDITA' RELATIVA è il risultato di un MIX di calcoli dei seguenti parametri:

-Quota
-pressione
-temperatura dell'aria
-umidità ASSOLUTA

L'unico parametro che penso venga tenuto fuori e che ad oggi so' essere influente sulla persistenza delle contrails è "il vento in quota"
anche se la sua presenza non puù che velocizzare la dissolvenza della contrail e quindi giocare a sfovare della sua persistenza.

Di seguito riporto il RADIOSONDAGGIO di oggi su MILANO

16080 LIML Milano Observations at 12Z 06 Nov 2006

-----------------------------------------------------------------------------
PRES HGHT TEMP DWPT RELH MIXR DRCT SKNT THTA THTE THTV
hPa m C C % g/kg deg knot K K K
-----------------------------------------------------------------------------
400.0 7410 -27.1 -31.2 68 0.71 355 35 319.7 322.3 319.8
359.0 8182 -32.5 -37.2 63 0.44 355 38 322.5 324.1 322.6
331.0 8742 -37.5 -42.0 63 0.29 355 40 323.2 324.4 323.3
300.0 9420 -43.5 -47.8 62 0.17 20 47 323.9 324.6 324.0
275.0 9998 -48.1 -52.3 62 0.11 30 52 325.4 325.9 325.4
271.0 10096 -48.9 -53.1 61 0.10 27 52 325.6 326.1 325.7
261.0 10340 -51.0 -56.1 55 0.07 20 51 326.0 326.3 326.0
250.0 10620 -53.5 -59.5 48 0.05 30 53 326.4 326.6 326.4
239.0 10904 -56.1 -62.1 47 0.04 40 51 326.7 326.9 326.8
222.0 11369 -60.3 -66.3 45 0.02 35 56 327.2 327.3 327.2
207.0 11799 -63.5 -70.2 40 0.01 30 60 328.8 328.8 328.8
200.0 12010 -65.1 -72.1 37 0.01 40 66 329.5 329.6 329.5


Ho tagliato solo la sezione di interesse (ovvero in canale nel quale volano gli aerei di linea 8000-12000 m)

Ora la domanda culmine di tutta questa mia ricerca:

A partire da quale percentuale di UMIDITA' RELATIVA si può
avvertire l'effetto contrail?

Esistono altri fattori (come quota o temperatura) non ancora menzionati nel mio post che sono DETERMINANTI o per lo meno INFLUENTI per la persistenza delle contrails?

Grazie infinite,
Davide.
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Messaggio da pippo682 »

Lascia perdere l'umidità relativa e continua ad osservare la differenza tra le due temperature. L'umidità relativa non fornisce indicazioni sulla quantità di vapore presente nell'aria. Si tratta infatti di un rapporto tra la quantità effettiva di vapore contenuto e la quantità massima che quella massa d’aria potrebbe contenere nelle stesse condizioni di temperatura e pressione. Ma siccome al variare della temperatura e della pressione cambia molto la quantità di vapore che una massa d'aria può assorbire, ecco che non ho indicazioni sulla effettiva presenza di vapore. Detto questo, però, non so darti indicazioni sulla temperatura di rugiada e la sua inflluenza sulla formazione delle scie.

Come curiosità ti riporto il metar (osservazione meteo aeronautica) di Venezia:

METAR LIPZ 211220Z VRB01KT 1300 R04R/P1500N BR SCT008 SCT040 10/09 Q1009=

Ti ho evidenziato due parametri BR sta per Brume (foschia) e 10/09 sono la temperatura ed il punto di rugiada. Infatti qui da noi stamani c'era nebbia ed ora permane una forte foschia (che altro non sono che "nuvole"). Probabilmente stamani sopra Milano non ci sono scie, o comunque se ci sono la loro persistenza probabilmente sarà bassa. Le due temperature sono infatti abbastanza differenti.
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Messaggio da gjg_geranius »

[quote="pippo682"]Lascia perdere l'umidità relativa e continua ad osservare la differenza tra le due temperature. L'umidità relativa non fornisce indicazioni sulla quantità di vapore presente nell'aria. Si tratta infatti di un rapporto tra la quantità effettiva di vapore contenuto e la quantità massima che quella massa d’aria potrebbe contenere nelle stesse condizioni di temperatura e pressione.

Scusa ma i conti non mi tornano..

se leggo la prima riga vedo che:
a quota 7410 m
ci sono -27.1 gradi di temperatura
mentre la temperatura di ruguada in quel preciso posto è di -31.2
e di conseguenza l'umidità relativa è del 68%

Guardare la differenza tra le due temperature o guardare l'umidità relativa
è pressochè identico, con la sola differenza che l'umidità relativa
oltre a tener presente del fattore temperatura dell'aria e temperatura di rugiada, tiene anche presente la quota alla quale è stata misurata e la pressione atmosferica dell'aria.. quindi direi più preciso come riferimento.

Non mi pare che a noi serva sapere la quantità di vapore presente nell'aria,
piuttosto dobbiamo valutare quanto manca alla saturazione dell'aria e questo parametro è proprio l'umidità relativa.

Forse sbaglio ma mi sembra che sia così che va' letta..

Davide.
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Messaggio da pippo682 »

Siccome l'umidità relativa non ti indica la quantità di vapore acqueo contenuto nell'atmosfera, se anche arrivi al 100% (ovvero alla saturazione) ma il vapore è poco, le goccioline di condensa che si formano rendendolo visibile (ricordo che il vapore è invisibile) sono talmente labili che potresti non vederle affatto. Stesso discorso vale quindi per le scie di condensa, che altro non sono che nuvole.... se l'aria in cui l'aereo vola non è "umida", anche se satura o prossima alla saturazione, non vedrai scie, o comunque queste saranno estremamente labili. Al contrario se l'umidità contenuta nell'aria è elevata, e siamo prossimi alla saturazione, o arrivati alla saturazione, le scie saranno belle grandi e persistenti. La presenza del vento potrebbe in questo caso farle allargare, e non disperderle, fino a trasformarle in cirri veri e propri, che possono arrivare a velare il sole.
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Messaggio da gjg_geranius »

Caspita...
Grazie per la lezione, questa era una cosa che non sapevo proprio..
Davide.
Direi che rimando il discorso a quando avrò delle foto fatte alle contrails su torino
e ti chiederò un parere per commentarle (con radiosondaggi alla mano) per capire se siano davvero anomale o semplicemente nella norma.

Grazie di tutto,
Davide.
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Messaggio da marcoferrario »

Scusa se te lo dico, può essere che mi sbagli, ma mi puzzi parecchio di troll. So già come andrà: hai fatto finta di documentarti, ti prendi un paio di giorni per prepararti alla guerra, poi pubblicherai un paio di foto preso non so dove e non so quando asserendo che sono scie chimiche perchè il radiosondaggio dice che non ci sono le condizioni. Tutto già visto su questo sito...
Se mi sbaglio ti chiedo scusa, ma sono certo di non sbagliarmi
Marco
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Messaggio da pippo682 »

Caro gjg_geranius, spero proprio che tu non ci (mi) abbia preso in giro, come dice Marco.

Se devo essere sincero non mi sembra proprio necessario discutere di foto di scie di condensa per capire se sono anomale o no, in quanto non esistono scie anomale. Se le scie ci sono, le condimeteo lo permettono, altrimenti non ci sono. Ti sei mai chiesto, se il tuo dubbio riguarda le cosiddette scie chimiche, come mai stiamo settimane intere senza vederle e poi, ad un certo punto, in una giornata ne vediamo decine?
Solo questo dovrebbe far riflettere sul fatto che l'origine è naturale. Nelle giornate in cui la meteo lo permette, si visualizzano, nelle altre no. Se la loro origine fosse artificiale, ed avesse qualche strano scopo, sarebbero sempre presenti.
Adesso te ne dico una grossa. Se veramente ci fosse qualcuno che sparge in modo sistematico sostanze chimiche nell'aria (e, come per i delitti, vorrei il movente e l'arma del delitto, mai identificati in alcun sito di complottisti), lo farebbe di nascosto, scegliendo le giornate nelle quali la condensa non si può formare. Perchè di condensa si parla quando vedi qualunque "fumo" bianco nell'atmosfera, a parte l'olio bruciato dalle mitiche Frecce per le loro, uniche, vere scie chimiche. Le nuvole sono l'unica cosa che può persistere nell'atmosfera così a lungo. Se poi all'interno qualcuno immette altre sostanze, ebbene non capisco cosa c'entrino le scie di condensa, visto che se immetto sostanze nell'atmosfera posso farlo anche quando le scie non si formano. Quindi tieni gli occhi aperti quando il cielo è azzuro, non quando vedi le scie....
Ultima modifica di pippo682 il 22 novembre 2006, 18:15, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Slowly »

pippo682 ha scritto:Probabilmente stamani sopra Milano non ci sono scie, o comunque se ci sono la loro persistenza probabilmente sarà bassa. Le due temperature sono infatti abbastanza differenti.
Confermo, ieri e oggi manco una a pagarla oro.
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Re: domande

Messaggio da JT8D »

gjg_geranius ha scritto:P.S. Ho ascoltato anche l'intervista in radio che mi avete detto ma direi che non aggiunge nulla di nuovo anzi è estremamente vago...
quando parla di come si possono formare le scie dice solo:
"in presewnza di determinate condizioni climatiche"
e poi
"in presenza di particolari condizioni di temperatura e umidità"

Perchè ho l'impressione che abbiano tutti timore di dire quali temperature e quali percentuali di umidità relativa?
Prima cosa: non temo proprio niente, sono ben altre le cose da temere nella vita :wink:
Seconda cosa: l'intervista aveva dei tempi ben precisi, dettati da esigenze radiofoniche: per forza di cose ho dovuto sintetizzare; lo scopo era di tranquillizzare il pubblico sull'innocuità delle scie di condensazione. Se potevo dire tutto sarei stato lì un'ora, ma l'articolo sul nostro sito è lì apposta per spiegare, a chi è incuriosito e ha voglia di approfondire SERIAMENTE, quello che c'è da sapere.

Per quanto riguarda le temperature e umidità, come ti è già stato detto, l'atmosfera non è qualcosa di statico, ma di estremamente variabile e complesso; le condizioni variano continuamente. Rileggiti tutto quanto ti è stato spiegato in questo topic e il nostro articolo. Comunque confermo, oggi su Milano di scie neanche l'ombra.

Paolo
"La corsa di decollo è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in aeroplano per mezzo dell'aria. Ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano" (Staccando l'ombra da terra - D. Del Giudice)

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Messaggio da pippo682 »

Vorrei aggiungere una testimonianza che spiega che le scie di condensa si conoscevano da molto tempo, e che la loro presenza e permanenza non è una novità. Leggetevi il racconto a questo link:

http://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=12010

Evidentemente quel giorno non solo l'aria era satura, ma il contenuto di umidità era talmente elevato che provocò la pioggia.
gjg_geranius
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Messaggio da gjg_geranius »

Buongiorno a tutti,
intanto rispondo subito a "pippo682" e a “marcoferrario” che non sono un “troll” ne tantomeno un complottista.
Il mio interesse per questo fenomeno delle contrails/chemtrails nasce puramente dalla curiosità di capire tecnicamente (sono il classico pignolorompipalle) come si creano e se può essere calcolata la loro persistenza con un certo margine di errore.

Premetto subito che così come in questo sito parlo e chiedo di contrails, allo stesso modo faccio in quelli complottasti ma parlando di Chemtrails. Questo perché penso che il miglior modo di comunicare sia quello di parlare la stessa lingua e quindi cercare di capire i vari punti di vista della discussione. E’ vero anche che venni a conoscenza del fenomeno dai siti complottisti e quindi all’inizio ebbi un approccio complottistico ma questo è durato poco.

Poi aggiungo che non ho nessuna foto di scie lunghe nella giornata di ieri e sono convinto che anche a Milano non c’erano. Ieri il cielo di Torino era una tavola azzurra e i pochissimi aerei che ho intravisto avevano una scietta cortissima, al contrario questa mattina è un foglio a quadretti.. ma non ho ancora letto i radiosondaggi e come finisco questo post me li vado a leggere con calma.

La mia posizione riguardo le contrails/chetrails( se mai a qualcuno potesse interessare) è completamente neutra, in quanto in entrambi i modi di vedere il fenomeno trovo ancora situazioni poco chiare e convincenti.

Ringrazio “JT8D” per essere intervenuto in questo post e ne approfitto per fare presente che in questo post sono stati trattati proprio quegli argomenti per i quali nell’articolo sulle scie chimiche c’erano carenze. Ovvero cos’è e come si legge un radiosondaggio, come valutarlo, ecc…
Sarebbe una cosa molto bella e professionale da parte tua integrare una sezione che spieghi bene queste cose (magari con grafici ed esempi di radiosondaggi) che sono poi fondamentali per l’interpretazione delle condizioni meteo che favoriscono le contrails.
Ne converrai con me che è forse la sezione più interessante e delicata da trattare..

Ok, per oggi ho scritto un romanzo, ora vado a leggermi i radiosondaggi..
Alla prossima e grazie a tutti coloro che mi stanno aiutando a comprendere il fenomeno.

Davide.
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Messaggio da pippo682 »

Mi interesserebbe sapere quali sono i dubbi che hai legati alle scie di condensa, per poterne discutere.

Comunque, se leggi il link che ti ho riportato, puoi vedere che si tratta di un fenomeno ben noto fin dagli anni 40, quando nessuno neanche lontanamente parlava di scie chimiche. Anzi, durante la II Guerra Mondiale era uno dei principali nemici di chi aveva il brutto compito di pilotare un bombardiere, in quanto lo rendeva visibile a decine di km di distanza. Già questo, da solo, dovrebbe far vedere con occhio critico l'affermazione scia chimica. Per quale motivo le scie di condensa si siano trasformate in scie chimiche negli ultimi anni non lo so immaginare, anzi sì... potenza del passaparola su internet. Qualunque affermazione diventa vera se un numero elevato di persone la fa sua, indipendentemente dalla sua fondatezza. Questa non è una cosa nuova, è un classico aforismo, che internet ha elevato all'ennesima potenza.

Vorrei comunque chiarire, per non dare adito a dubbi, che io non sono un metorologo. Quello che so lo ho appreso un po' con ricerche in internet (su siti di meteorologia), un po' per gli studi fatti per ottenere il brevetto.
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GIGI
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Messaggio da GIGI »

Ciao a tutti, una curiosita': in che modo si possono ottenere i radio sondaggi?


Thank's Steve
Se scrivo una min***ta, evitate la flagellazione.

MD80.IT: SE NON CI FOSSE BISOGNEREBBE INVENTARLO




La teoria è quando si sa tutto ma non funziona niente.
La pratica è quando funziona tutto ma non si sa il perchè.
In ogni caso si finisce sempre a coniugare la teoria con la pratica:
Non funziona niente e non si sa il perchè.

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Messaggio da gjg_geranius »

GIGI ha scritto:Ciao a tutti, una curiosita': in che modo si possono ottenere i radio sondaggi?


Thank's Steve
Vai su:
http://meteo.altervista.org/radiosondaggi.htm
a questo link ti fai un'idea di cosa sono e a cosa servono,
in basso sulla cartina dell'europa puoi cliccare sulle varie stazioni e leggere
il loro radiosondaggio..
se non ti funziona quello usa questo link:
http://weather.uwyo.edu/upperair/europe.html
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GIGI
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Messaggio da GIGI »

Grazie mille,



Buona serata, Steve
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La teoria è quando si sa tutto ma non funziona niente.
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Messaggio da aurum »

gjg_geranius ha scritto:
pippo682 ha scritto:Scusa ma i conti non mi tornano..

se leggo la prima riga vedo che:
a quota 7410 m
ci sono -27.1 gradi di temperatura
mentre la temperatura di ruguada in quel preciso posto è di -31.2
e di conseguenza l'umidità relativa è del 68%

.
Torno brevemente sul grafico di cui sopra.
Come gia acccennato da Pippo 682,solo alcune condizioni possono favorire la formazione e la persistenza delle scie.
Come vedi dalla figura (che altro non e' che un diagramma termodinamico) vedrai che in un solo punto dove la retta e' tangente alla curva di stato,si avranno le condizioni di temperatura e umidita' che daranno origine alle scie (e alle nubi cirriformi).A temperature piu' basse le particelle di umidita' congeleranno troppo in fretta mentre a temperature piu' alte, le stesse rimarranno allo stato gassoso.
I motori dell'aereo altro non fanno che "fornire" i nuclei di condensazione attraverso i gas di scarico,e a volte la depressione formata dalle scie aerodinamiche(diminuzione di pressione) portano all'abbassamento di temperatura che determina poi la condizione di condensazione dell'aria umida .

Ti cito inoltre alcune note di uno studio della NASA:

"Gli scarichi dei motori contengono sia particelle gassose che solide, e ambedue contribuiscono alla formazione delle scie. Alcuni componenti dei gas di scarico non contribuiscono alla formazione delle scie, ma contengono elementi inquinanti."

"Le scie si formano tutte nello stesso modo, e a partire dagli stessi elementi, ma si possono presentare in due forme diverse: a vita breve, persistenti (che non si allargano), e persistenti che si allargano."

"Le scie a vita breve sono piccole e corte, e seguono l'aereo a breve distanza, scomparendo praticamente nel tempo che l'aereo ci mette ad attraversare il cielo, qualche minuto al massimo. In questi casi, l'aria è appena umida, è c'è solo una piccola quantità di vapor acqueo disponibile per formare la scia. Le particelle di ghiaccio che si formano tornano rapidamente allo stato gassoso".

Ulteriori supposizioni sull'origine delle scie sono solo mistficazioni!
Spero di essere stato abbastanza chiaro.
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Messaggio da aurum »

E adesso un documento sconvolgente!
Qui vedete un chiaro esempio di scie chimiche!
A destra l'amico di Aurum sta spargendo micidiali sostanze tossiche!(olio di vaselina).
A sinistra Aurum(che lo ha appena terminato :wink: )!
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Gubernator superfluus

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Messaggio da pippo682 »

Ehm... Aurum, ti serve altro olio di vaselina? Perchè in ufficio ne abbiamo sempre una buona scorta...
:lol:
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Messaggio da gjg_geranius »

portate pazienza sono un po' ottuso a capire i concetti..

Come avevo già scritto in precedenza sul grafico sopra,
i numeri di umidità del grafico come vanno letti (cosa sono 0.02, 0.6 ecc.. ? ) e poi mi sembra manchino le quote della temperatura.. a che temperature si riferisce questo grafico?

Quì ci sono i radiosondaggi dettagliati di oggi:
http://62.202.7.134/hpbo/sounding_create.aspx

mettendo come stazione la "16080" leggo quello di Milano.
Vedo la linea bru(punto di rugiada) e quella rossa(temperature), ecc..

Cosa devo guardare per valutare la possibilità di formazione di CONTRALIS?

Forse centra la linea viona?

Grazie,
Davide.
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Messaggio da pippo682 »

A parte che non vedo la linea viola, vale sempre il solito discorso. Se la temperatura di rugiada e quella dell'aria sono simili, ci sarà forte probabilità di condensazione. Quindi dove le linee si avvicinano, o dove si incontrano e la saturazione è al 100%. Nota inoltre che la temperatura di rugiada non può mai essere inferiore alla temperatura dell'aria.

I valori di umidità non li so leggere, mi dispiace.

(bello il link...)
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Messaggio da gjg_geranius »

pippo682 ha scritto:A parte che non vedo la linea viola, vale sempre il solito discorso. Se la temperatura di rugiada e quella dell'aria sono simili, ci sarà forte probabilità di condensazione. Quindi dove le linee si avvicinano, o dove si incontrano e la saturazione è al 100%. Nota inoltre che la temperatura di rugiada non può mai essere inferiore alla temperatura dell'aria.

I valori di umidità non li so leggere, mi dispiace.

(bello il link...)
Stiamo dicendo la stessa cosa..
Il rapporto di vicinanza tra temperatura di rugiada e temperatura dell'aria si chiama "UMIDITA' RELATIVA" e varia in base alla temperatura dell'aria.
Vedi i seguenti link:
http://www.meteoclick.it/umidita.html
http://www.nautica.it/meteo/docs/rugiada.htm

L'umidità assoluta (come anche ricordato in questi articoli.. non è un parametro importante, mentre l'umidità assoluta è fondamentale.

Detto questo mi ripongo la stessa domanda che mi feci qualdo iniziai a scrivere questo post ed ancora non avevo chiare queste nozioni:

Supponendo di essere a 9000 metri e 40 gradi sotto lo zero,
Da quale percentuale di umidità relativa inizio ad avere l'effetto contrails?
(Ovvero di quanti gradi deve scostarsi la temperatura di rugiada da quella dell'aria?)
Grazie,
Davide.
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Messaggio da pippo682 »

L'umidità assoluta (come anche ricordato in questi articoli.. non è un parametro importante, mentre l'umidità assoluta è fondamentale.
???

Comunque mi dispiace. Come detto prima, non so a quali valori di temperatura di rugiada per una data quota si formino le scie di condensa. Ho anche cercato in giro per internet ma non ho trovato indicazioni. Ho fatto la domanda in un forum di meteorologia. Se mi rispondono pubblico la risposta.
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Messaggio da gjg_geranius »

pippo682 ha scritto: Ho fatto la domanda in un forum di meteorologia. Se mi rispondono pubblico la risposta.
Grazie,
io sto' preparando una paginetta html con un po' di nozioni raccolte su internet (con tanto di riferimenti) proprio per cercare di venirne a capo in modo un po' tecnico.

a presto,
Davide.
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