Dal 15/01 continuità territoriale estesa alle rotte minori

Area dedicata alla discussione sulle compagnie aeree. Si parla di Alitalia, Air One, Air Dolomiti, Meridiana e tutte le altre compagnie aeree italiane e straniere

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MiamiVice

Dal 15/01 continuità territoriale estesa alle rotte minori

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(AGI) - Cagliari, 6 dic. - Dal 15 gennaio prossimo partira' il regime di continuita' territoriale aerea anche su una decina di rotte cosiddette "minori" dagli aeroporti sardi di Cagliari, Olbia e Alghero e altrettante destinazioni della penisola. Per ora i sardi possono volare a tariffe scontate soltanto su Roma Fiumicino e Milano Linate. Lunedi' il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi ha firmato due decreti per ufficializzare l'assegnazione dei collegamenti a Meridiana ed Airone, che si erano aggiudicate una gara internazionale la scorsa primavera. I passi successivi - come ha spiegato l'assessore regionale ai Trasporti, Sandro Broccia, stamane in una conferenza stampa - saranno la registrazione del decreto alla Corte dei Conti e la firma della convenzione fra Enac e vettori. Meridiana assicurera' i collegamenti tra Cagliari e Torino, Firenze, Verona, Napoli, Bologna e Palermo, oltre che tra Olbia e Verona e Torino. AirOne garantira' i voli fra Alghero e Bologna e Torino. I sardi potranno volare a 55 euro a tratta (tariffa massima applicabile, tasse escluse), i non residenti a 97 euro. Il decreto prevede frequenze minime giornaliere: almeno un volo di andata e uno di ritorno tutto l'anno per ognuna delle tratte assegnate. D'estate e sotto le vacanze natalizie e pasquali i voli raddoppieranno sulle tratte Cagliari-Torino e ritorno, Cagliari-Bologna e viceveresa, e da Olbia su Bologna e su Verona e ritorno. I voli in uscita dalla Sardegna dovranno partire la mattina entro le 9.30, mentre quelli di rientro partiranno non prima delle 19, per consentire ai sardi, specie a quelli che volano per lavoro, di partire e tornare in giornata. I collegamenti Meridiana fra Cagliari e Verona, Bologna e Torino e fra Olbia e Bologna saranno garantiti senza compensazioni statali, mentre le altre beneficeranno di circa 10 dei 20 milioni assegnati alla Sardegna per la continuita' territoriale. Nel frattempo la Regione lavora per rispettare l'impegno con l'Unione europea per la "liberalizzazione" delle tratte fra la Sardegna e gli aeroporti di Milano Malpensa, Bergamo Orio al Serio e Roma Ciampino, che potrebbero essere aperte alla concorrenza, in particolare alle compagnie low cost come Easy Jet e Ryanair che avevano manifestato forte interesse per alcuni collegamenti da Alghero e da Olbia. Peraltro, il traffico di passeggeri con le compagnie a basso costo che operano in Sardegna e' vicino al milione, obiettivo che la Regione si era prefissata di raggiungere per il 2006. Il presidente della Regione, Renato Soru, inviera' presto una lettera al ministro Bianchi - ha preannunciato Broccia - per chiedere la delega a convocare una conferenza di servizi per modificare il decreto che ha introdotto la continuita' territoriale dalla Sardegna su Roma e Milano, in modo da tenere fuori dal nuovo regime di collegamenti con oneri di servizio pubblico, fin dalla prossima stagione estiva, i tre aeroporti di Malpensa, Orio al Serio e Ciampino, assecondando le richieste dell'Ue in tal senso. L'Unione europea, infatti, lavora a modifiche del regolamento della continuita' territoriale, fra le quali la possibilita' di convenzioni quinquennali invece che triennali con i vettori e la possibilita' di limitarle a collegamenti con singoli aeroporti e non con sistemi aeroportuali come previsto dall'attuale regime. I vettori impegnati nella continuita' territoriale della Sardegna - ha assicurato l'assessore Broccia - hanno manifestato disponibilita' a un ragionamento con la Regione per rimodulare il numero di rotte finora assicurate, se l'apertura alla concorrenza di collegamenti alternativi (con Malpensa, Bergamo e Ciampino), dovesse sottrarre traffico a quelli tradizionali finora assicurati. La Regione - hanno ricordato Broccia e Soru - e' in trattative con alcune compagnie per attivare cinque o sei collegamenti di linea internazionali, fra i quali Cagliari-Londra e Cagliari Bruxelles. L'assessore ai Trasporti ha difeso l'attuale modello di continuita' territoriale, sottolineando che le tariffe per i sardi sono mediamente piu' basse del 50% rispetto alla media nazionale: per esempio, da Cagliari a Roma un residente spende 61 euro, tasse comprese, contro i 133 euro richiesti in media per altri voli nazionali ai normali passeggeri. I dati emergono da uno studio di Assaeroporti pubblicato a novembre, che contiene un'indagine campionaria su 240 prezzi dei biglietti aerei nazionali fra giugno e luglio 2006. Broccia ha anche precisato che a novembre la puntualita' dei voli negli aeroporti sardi si e' attestata sull'88,9%, rispetto ai mesi iniziali della continuita' territoriali: a giugno la percentuale dei voli puntuali era stata del 64%, a luglio del 60%. "Sfido chiunque a dimostrare che non si trova posto sui voli da e per la Sardegna", ha poi aggiunto l'assessore. "Secondo il nostro monitoraggio quotidiano, i posti disponibili sono assolutamente al di sopra della domanda". Resta ancora in sospeso la possibilita' per i passeggeri di rivendicare l'indennizzo di 15 euro (come voucher da utilizzare su voli successivi) a carico delle compagnie in caso di ritardi nei voli della continuita' superiori ai 20 minuti, che siano imputabili a responsabilita' del vettore. "Il problema e' capire se l'Enac si fara' carico di verificare le responsabilita' dei ritardi", ha chiarito Broccia, indicando la condizione essenziale perche' possa scattare l'applicazione del controverso punto della convenzione con i vettori della continuita'. "Lunedi' pomeriggio ho convocato il comitato paritetico per il monitoraggio della continuita' territoriale. All'ordine del giorno", ha concluso Broccia, "c'e' proprio il regolamento per il pagamento delle sanzioni a carico delle compagnie in caso di ritardi nei voli". (AGI)
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blusky
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Messaggio da blusky »

onestamente in tutta la mia ignoranza trovo la norma non giusta e non favorisce la concorrenza!!!
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Silver1982
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Messaggio da Silver1982 »

..concordo con blusky, si deve garantire la continuità teritoriale....e le rotte vs roma e vs milano garantiscono in modo più che soddisfacente questa continuità!
MiamiVice

Messaggio da MiamiVice »

Non sono tra quelli che hanno apprezzato questo sistema di continuità territoriale, che a mio avviso è completamente sbagliato, e non offre le migliori condizioni ai consumatori.
Circa l'obiezione di Silver, sono abbastanza d'accordo: le rotte su Roma e Milano sarebbero state sufficienti. Con quanto afferma blusky sulla libera concorrenza posso anche essere d'accordo, ma a tal proposito vorrei sottolineare che il regime di tratte onerate (quindi la continuità territoriale) è di fatto un regime di oligopolio (o monopolio come ad Olbia e d Alghero) paraticamente voluto da legislatore; cioè il mercato è volutamente chiuso in modo da garantire il servizio pubblico, una garanzia sia dal punto di vista di chi ne usufruisce, sia dal punto di vista di chi offre il servizio stesso. Quindi nella volontà di chi ha introdotto la norma, la preoccupazione non era quella di garantire un sistema di concorrenza o libero mercato, quanto di lasciare che vi fosse un servizio efficiente.
Condivisibile o meno, un sistema di trasporto aereo regolamentato da oneri di servizio, è molto importante (direi vitale) per un'isola che dista parecchi chilometri dal resto del paese, per cui quello che da altre parti è un business, qui è una necessità.
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blusky
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Messaggio da blusky »

domanda: se ora per caso a queste compagnie non riesono a riempire i voli per le tratte che cosa succede??? non partono i voli??? partono mezzi vuoti perdendo soldi??? i soldi dei posti non occupati vengono pagati dai contribuenti???
in ultimo luogo mi pareva che il traffico aereo su quell'isola fosse in forte espansione, soprattutto il low cost... mi puzza di protezionismo...
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MiamiVice

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blusky ha scritto:domanda: se ora per caso a queste compagnie non riesono a riempire i voli per le tratte che cosa succede??? non partono i voli??? partono mezzi vuoti perdendo soldi??? i soldi dei posti non occupati vengono pagati dai contribuenti???
in ultimo luogo mi pareva che il traffico aereo su quell'isola fosse in forte espansione, soprattutto il low cost... mi puzza di protezionismo...
Facciamo un pò il punto.

Penso sia necessario spiegarti cosa siano gli oneri di servizio pubblico, in poche e brevi parole, io Istituzione ti permetto di operare su tali rotte se tu Compagnia ti attieni a delle condizioni poste per norma (gli oneri di servizio appunto), tra queste condizioni "contrattuali" tra istituzione e aziende, vi sono clasuole anche sula cancellazione, sui ritardi e su molti disservizi che potrebbero nascere.
Accettando tali condizioni, le compagnie aeree si impegnano a garantire il servizio in qualsiasi condizione di carico; a tal proposito la Regione aveva previsto dei rimborsi alle compagnie che avrebbero operato sulle "tratte minori", per via del fatto che potrebbero non essere remunerative o che comunque le compagnie potrebbero operare i voli in perdita; ebbene molte di queste tratte minori sono state prese in carico dalle compagnie aeree senza ricorrere al rimborso, questo a mio avviso è un chiaro segnale di quanto tali rotte siano remunerative ed in parte rispondo al tuo discorso sull'espansione dei voli in Sardegna.
I soldi dei posti occupati sono pagati dalla Regione (quindi contribuenti), con un meccanismo molto simile a quello del finanziamento del trasporto locale; ma effettivamente le rotte rimborsate saranno solo 2 o 3, e le compagnie otterranno il rimborso solo se effettueranno il loro volo in perdita (quindi se l'aereo è pieno no rimborso).
Discorso low cost e la puzza di protezionismo.
Il low cost sta proseguendo la sua espansione: sull'aeroporto di Alghero, dove Ryanair ha incrementato i suoi voli ha il suo massimo successo, a Cagliari opera con ottimi risultati HLX, così come a Olbia dove operano anche Helvetic e EasyJet.
Solo i voli nazionali delle low cost ( un giornaliero Ryanair sulla AHO CIA e un OLB MXP operato da EasyJet) sono stati fatti chiudere dall'Enac perchè erano in contrasto col decreto, che prevedeva come rotte onerate, tutte le rotte dirette ai sistemi aeroportuali di Roma e Milano.
Tale provvedimento ha causato molte proteste, e si presume che abbia portato EasyJet a chiudere il volo Cagliari Londra e l'Olbia Londra (i maligni dicono per ripicca, ma non so fino a che punto abbia senso).
Nelle ultime settimane però l'UE ha riaperto la possibilità a chiunque di operare le rotte negli aeroporti di Ciampino Bergamo e Malpensa.

Tu parli di protezionismo, effettivamente come ho detto nel post precedente, questo sistema oltre a garantire i passeggeri deve anche garantire l'operatore che offre il servizio pubblico; ti ripeto non è una condizione di libero mercato. Nel caso specifico di Ciampino e Malpensa, vi è stata una mossa certamente protezionistica, che si è superata con una imposizione/compromesso proveniente dall'UE che ha di fatto riaperto i giochi negli altri aeroporti di Roma e Milano.
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blusky
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Messaggio da blusky »

ma se queste tratte minori erano cosi remunerative, perche mettere tale norma??? scusa sono decisamente tocco e non vedo perche mettere questa norma se non per protezionismo... in fin dei conti le low cost operavano con un biglietto medio di 40 euro piu tasse, quindi decisamente sotto i 55... non ne vedo la ragione...tanto valeva estendere la norma a tutta l'italia...
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blusky ha scritto:ma se queste tratte minori erano cosi remunerative, perche mettere tale norma??? scusa sono decisamente tocco e non vedo perche mettere questa norma se non per protezionismo... in fin dei conti le low cost operavano con un biglietto medio di 40 euro piu tasse, quindi decisamente sotto i 55... non ne vedo la ragione...tanto valeva estendere la norma a tutta l'italia...
Se leggo così o mi sono spiegato male oppure non hai ben chiaro cos'è un servizio pubblico.


Allora elenco alcuni punti, ma non perchè cerco il tuo consenso, ma solo perchè vorrei che si capisse appiena il discorso.

1) Le low cost sulle rotte minori non c'entrano, le rotte sono sempre state operate da Meridiana o da altri vettori, non credo che qualcun'altro avese intenzioni di entrarci.

2) La norma sulle rotte minori è stata voluta perchè i costi di trasporto su tali rotte erano molto alti, con la continuità territoriale i costi per i consumatori si abbassano. Non tutti i voli sulle rotte minori osno remunerativi, tant'è che per certe rotte si è ricorso al rimborso; il vantaggio sta nel fatto che se prima il collegamento per alcune città non era quotidiano ma a giorni alterni dal 15 gennaio, si avrà un collegamento continuato, con orari certi e rpezzi garantiti. Non credo siano cose secondarie.

3) Le low cost potevano benissimo partecipare al bando (europeo), ma solo Air One e Meridiana vi hanno partecipato (la stessa Alitalia non ha partecipato).

4) Il discorso di un mercato chiuso è stato una scelta voluta dalla attuale giunta regionale, condivisibile o meno (io non la condivido nel metodo ad esempio), ma la regolamentazione è oggettivamente necessaria. Il protezionismo è il modo per garantire la compagnia X che opera in regime di oneri di servizio una rotta, rischiando di volare in perdita (ripeto che solo 2 o 3 rotte sono rimborsabili, non di certo quelle per Roma e Milano)

5) Il discorso dei prezzi ha una sua valenza, perchè la legge dice che se sei un residente in Sardegna o un emigrante (o comunque appartenente ad una delle categorie "protette") hai dirtto a prenotare un volo in continuità pagando semrpe la stessa tariffa, anche poche ore prima di prendere l'aereo; oltretutto la legge impone un calmiere di prezzi anche per chi non è residente. Le low cost non vendono tutti i loro posti a 40 euro...

6) Le low cost operano un business, operano i voli a seconda dei periodi, sopprimono i voli meno remunerativi, non preoccupandosi di quelle che sono le valenze "sociali" che può avere un collegamento aereo.

7) La Sardegna è un isola, e il mezzo aereo è l'unico che permette di spostarsi con tempi relativamente brevi, con tutto ciò che essi implicano per l'economia e per la collettività. Anche nell'Italia peninsulare vi sono dei regimi di rotte onerate.

8) La regolamentazione dei voli è necessaria, il libero mercato (come è stato fino a qualche mese fa) non ha dato grandi frutti. Alcuni esempi, il costo medio dei biglietti era più alto, molti voli venivano soppressi o comunque venivano appaiati (il famoso volo di metà sera da Roma a Cagliari ne era l'esempio più eclatante), se si prenotava il volo qualche ora prima della partenza erano botte da centinaia di euro... Insomma un bel pò di disservizi che si ripercuotevano sui passeggeri che non hanno un minimo di potere contrattuale. Tutto questo va inquadrato nell'ottica della quasi obbligarietà di prendere l'aereo per uno che vive in un'isola pure piuttosto lontana dal resto del paese.

In Sardegna, il libero mercato in condizioni di deregulation non ha il potere di garantire un servizio efficiente.
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blusky
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Messaggio da blusky »

continuo a non essere d'accordo perche e contro la logica del mercato...
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blusky ha scritto:continuo a non essere d'accordo perche e contro la logica del mercato...
Liberissimo. L'importante è che capisca che la logica di mercato è volutamente scavalcata.
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