







Moderatore: Staff md80.it
Ma a quale tariffa però? Quella di una low-cost con volo quasi pieno (e quindi a prezzo piuttosto caro) oppure ad una tariffa stracciata? Lo chiedo perché devo capire di che morte morirebbe l'amministrazione locale, che se dovesse pagare 150/200 Euro a biglietto per coprire i posti liberi si troverebbe alla fine del mese di gennaio di un anno qualsiasi senza neppure un soldo per il resto delle attività degli 11 mesi restanti.pippo682 ha scritto:Magari, si limitano a pagare i biglietti mancanti...
Ho ritenuto che le amministrazioni locali intendano sviluppare il territorio promuovendo ad esempio il turismo incoming, e non il contrario... non ho mai pensato che gliene fregasse qualcosa di far viaggiare a basso costo un cittadino che va a spendere altrove i suoi dindini... sul vetro lui magari ci semina, tu lo mangi...Eretiko ha scritto:MiamiVice,MiamiVice ha scritto:Blusky ti ho spiegato la continuità territoriale in tutte le salse, usa la funzione cerca del forum e leggi quanto già detto e ridetto. In questo forum la continuità territoriale c'entra di striscio...
![]()
lassa perde stai a seminà sul vetro!!!!
![]()
ciao
Mac considera anche che in pratica in Sardegna hanno agevolazioni che abbattono anche i costi di handling, ora non so quanto questi possano "pesare" in soldoni, ma comunque immagino che siano una bella cifretta.mcgyver79 ha scritto:Ma se la sovvenzione degli aeroporti alle low-cost si aggira sulla cifra citata da MiamiVice (5 € per passeggero... ma facciamo anche 10) non si capisce comunque dove sta la differenza di prezzo spesso spropositata tra low-cost e compagnie tradizionali. Non è più solo una questione di favorire qualcuno, perché anche con 5/10 € in più sul prezzo del biglietto le low-cost sarebbero comunque molto più economiche.
Quindi o le cifre sono superiori oppure continuo a non capire.
Ciaooooo.
E' più o meno chiaro, in pratica è un'alleanza per guadagnarci entrambi (la Sardegna sacrifica soldi propri sperando in un load-factor sempre più elevato delle low-cost che possa reintegrare quanto speso... e dall'altra parte la low-cost che in cambio di qualche agevolazione promette di portare turisti in quantità che precedentemente non erano nemmeno pensabili.MiamiVice ha scritto:Mac considera anche che in pratica in Sardegna hanno agevolazioni che abbattono anche i costi di handling, ora non so quanto questi possano "pesare" in soldoni, ma comunque immagino che siano una bella cifretta.
Oltretutto ocme diceva Pippo aiutano ad accrescere il load factor perchè la promozione è gratuita, sia in Sardegna che all'estero, dove si pubblicizza la regione più i voli che ti ci portano...
Eretiko ha scritto:A BBBBBelllo,blusky ha scritto: Ho ritenuto che le amministrazioni locali intendano sviluppare il territorio promuovendo ad esempio il turismo incoming, e non il contrario... non ho mai pensato che gliene fregasse qualcosa di far viaggiare a basso costo un cittadino che va a spendere altrove i suoi dindini... sul vetro lui magari ci semina, tu lo mangi...
io me magno er vetro ,a lui e a te co tutte le scarpe, pedalini puzzolenti compresi!!!!
Solo Meridiana ha qualche volo internazionale, precisamente un bisettimanale da Cagliari a Parigi CdG, e da Olbia alcuni voli per Parigi con scalo a CAG e stagionali per Londra.mcgyver79 ha scritto: Ora mi/ti/vi pongo una domanda in più: le compagnie italiane tradizionali hanno rotte dalla Sardegna all'estero (e viceversa, ovviamente)? Se sì, quante? E nel caso che fossero poche: perché non si sviluppano tratte di questo tipo, che sembrano potenzialmente redditizie, e magari si riescono ad ottenere anche lì dei privilegi (in fin dei conti a me sembra che alla Regione Sardegna interessi un upgrade di turisti a pescindere da chi li porta... non avrebbe potuto un'Alitalia o una Meridiana anticipare le mosse delle low-cost, ottenendo magari gli stessi privilegi di cui gode ora una Ryanair a caso?)?
Ciaooooo.
Esatto, sono d'accordo con te. Credo che sarebbe stata una buona scelta. Anche se c'è da dire che IG aveva i Bae 146, che erano pochini e usati principalemtne sul territorio nazionale, principalmente su Firenze. In linea di massima credo che sia stata una assenza di lungimiranza, recuperabile almeno in parte, perchè vi sono tuttora diverse fasce di mercato scoperte.mcgyver79 ha scritto:Forse il trucco stava nell'arricchire la flotta con qualche CRJ-900 o simile (non mi sembra un'idea stupida quella che hanno avuto di recente AirOne e ora Myair), operare con quelli nella bassa stagione e integrare con un volo in più al giorno nell'alta stagione (o qualcosa di questo tipo). Certo l'occasione è stata ghiotta, ne può approfittare pure l'utenza business che ora ha qualche sbocco in più all'estero.
Ciaooooo.
Ne ho scoperto più ora in due post che in tutti quei thread di pro e contro che ci sono statiMiamiVice ha scritto:Esatto, sono d'accordo con te. Credo che sarebbe stata una buona scelta. Anche se c'è da dire che IG aveva i Bae 146, che erano pochini e usati principalemtne sul territorio nazionale, principalmente su Firenze. In linea di massima credo che sia stata una assenza di lungimiranza, recuperabile almeno in parte, perchè vi sono tuttora diverse fasce di mercato scoperte.
Per rispondere meglio alla tua domanda precedente, se una qualsiasi compagnia attiva una rotta internazionale con i parametri stabiliti dal decreto regionale, può comunque usufruire dei finanziamenti e delle agevolazioni, quindi non è un provvedimento mirato solo alle low cost.
Beh Alitalia ha cercato di implmenatre un sistema hub and spoke per cui tenta di raggruppare i pax su MXP e FCO per poi farli volare da li per altre destinazione.mcgyver79 ha scritto:Ora mi/ti/vi pongo una domanda in più: le compagnie italiane tradizionali hanno rotte dalla Sardegna all'estero (e viceversa, ovviamente)? Se sì, quante? E nel caso che fossero poche: perché non si sviluppano tratte di questo tipo, che sembrano potenzialmente redditizie, e magari si riescono ad ottenere anche lì dei privilegi (in fin dei conti a me sembra che alla Regione Sardegna interessi un upgrade di turisti a pescindere da chi li porta... non avrebbe potuto un'Alitalia o una Meridiana anticipare le mosse delle low-cost, ottenendo magari gli stessi privilegi di cui gode ora una Ryanair a caso?)?Ciaooooo.
Però tu, passeggero europeo NON BUSINESS della Nazione X, ti trovi a dover fare i conti con un viaggio con due tratte per cui AZ non ha beneficiato di nessuna agevolazione e che indirettamente tu ti trovi a pagare più del volo con la compagnia di un imprenditore scaltro che ha fiutato l'affare e ha aperto una tratta non solo portando turismo e quindi denaro in una località italiana... ma ne ha tratto ricchezza personalmente perché ha usufruito di tutta una serie di benefici previsti per coloro che, come diceva MiamiVice oggi, rispettano i parametri definiti da un decreto Regionale (nel caso della Sardegna, ma credo che più o meno valga così un po' ovunque.. vedi Orio per gli stranieri che vengono a sciare, ecc ecc).Emiliano ha scritto:Beh Alitalia ha cercato di implmenatre un sistema hub and spoke per cui tenta di raggruppare i pax su MXP e FCO per poi farli volare da li per altre destinazione.
Al di là del semplice esempio della Sardegna, è palese che le low cost si attivino dove hanno una certa garanzia di successo... e lo fanno a testa bassa; IG, in quanto libera dai vincoli della compagnia di bandiera, avrebbe secondo me potuto espandersi in maniera diversa: invece si scopre che nessun aeroporto italiano in cui opera ha più (sempre se ce l'ha) di un collegamento diretto con una città europea... tutt'al più ci sono collegamenti con scalo a Firenze; e soprattutto sembrano tratte studiate per gli italiani, non per possibili stranieri in Italia (basti vedere i 5 collegamenti per CDG, per i quali ho la sensazione che siano più gli italiani che vanno per turismo a Parigi che i transalpini da noi).Emiliano ha scritto:Per Meridiana l'osservazione è calzante, in quanto ha base in Sardegna, ma credo che non avesse le risorse per svilupparsi oltre l'operativo garantito sin'ora.
Eh il classico problmea delle regole.mcgyver79 ha scritto: Però tu, passeggero europeo NON BUSINESS della Nazione X, ti trovi a dover fare i conti con un viaggio con due tratte per cui AZ non ha beneficiato di nessuna agevolazione e che indirettamente tu ti trovi a pagare più del volo con la compagnia di un imprenditore scaltro che ha fiutato l'affare e ha aperto una tratta non solo portando turismo e quindi denaro in una località italiana... ma ne ha tratto ricchezza personalmente perché ha usufruito di tutta una serie di benefici previsti per coloro che, come diceva MiamiVice oggi, rispettano i parametri definiti da un decreto Regionale (nel caso della Sardegna, ma credo che più o meno valga così un po' ovunque.. vedi Orio per gli stranieri che vengono a sciare, ecc ecc).
AZ ha senz'altro studiato cosa è meglio e cosa è peggio, per talune situazioni il sistema "hub and spoke" sarà la giusta soluzione, ma d'altra parte chi offre poche tratte ma dirette si trova per forza di cose nella vantaggiosa posizione di poter offrire pur sempre una tariffa per una tratta e non per due (come accade sulle tratte nazionali per i voli in coincidenza), quindi più economica.
No questo non è vero, alcuni ce li hanno e credo che non possano aggiungerne altri per limiti fisici derivanti dal numero di aeromobili in flotta (però su questo non sono certissimo).mcgyver79 ha scritto:IG, in quanto libera dai vincoli della compagnia di bandiera, avrebbe secondo me potuto espandersi in maniera diversa: invece si scopre che nessun aeroporto italiano in cui opera ha più (sempre se ce l'ha) di un collegamento diretto con una città europea...
Se comunque esuli il discorso dagli incentivi che oggi ci possono essere e domani non più (e ad ogni modo come diceva MiamiVice non sono "ad-personam", valgono per chiunque decidesse di rispettare il decreto regionale) il raffronto si fa sempre su molti collegamenti (ma tanti di questi che necessitano di due tratte) contro pochi collegamenti mirati su singola tratta, per cui i prezzi sarebbero diversi lo stesso.Emiliano ha scritto:Eh il classico problmea delle regole.
Uno si fa un piano industriale scegliendo un sistema con hub e poi si vede incentivare da enti locali e aeroporti i voli point to point, che bella situazione!
Certo che li hanno, ma se vai nell'home page di IG ti accorgi che ad ogni aeroporto italiano corrisponde AL MASSIMO uno ed un solo collegamento europeo diretto.Emiliano ha scritto:No questo non è vero, alcuni ce li hanno e credo che non possano aggiungerne altri per limiti fisici derivanti dal numero di aeromobili in flotta (però su questo non sono certissimo).mcgyver79 ha scritto:IG, in quanto libera dai vincoli della compagnia di bandiera, avrebbe secondo me potuto espandersi in maniera diversa: invece si scopre che nessun aeroporto italiano in cui opera ha più (sempre se ce l'ha) di un collegamento diretto con una città europea...
Farlo fare ad Alitalia, no eh?Alfa207 ha scritto:"Il Messaggero", 10/1/2007 :
Sud : lo straniero si ferma a Eboli...
Enrico Paolini, coordinatore degli assessori regionali al turismo :
"Per attrare turisti stranieri al Sud, c'è un problema di distanza e di velocità di accesso, e il nodo decisivo è quindi costituito dagli aeroporti.
"Occorre portare più voli low-cost su Bari, Brindisi, Foggia, Reggio Calabria, Lamezia, Crotone, e in Sicilia. "Insomma, gli aeroporti piccoli e medi devono essere classificati come regionali, con diritti di arrivi e partenze internazionali.
Benvenuto Ryanair al Sud, se no al Nord ?
Beh se gli danno gli stessi incentivi che danno alle low-cost, magari...mcgyver79 ha scritto:Non credo abbia mai ricevuto veti in tal senso... se non l'ha fatto finora (convenienza e/o flotta già full) dubito possa subentrare adesso.Emiliano ha scritto:Farlo fare ad Alitalia, no eh?
Ciaooooo.
Sempre a fossilizzarsi sulla questione degli incentivi...Emiliano ha scritto:Beh se gli danno gli stessi incentivi che danno alle low-cost, magari...
Siii.. magari un LF dell'80% garantito... Handling aggratis e tasse d'atterraggio 0, e banner 15cm x 15cm a 500.000 euri l'uno.Emiliano ha scritto: Beh se gli danno gli stessi incentivi che danno alle low-cost, magari...
Doh, mo si scopre che alla Ryanair sta a cuore lo sviluppo delle regioni italiane...Titolo: Dowling-Ryanair: 'Va bene salvare Alitalia, ma Bianchi deve pensare anche alle regioni'.
"La riforma del trasporto aereo in Italia e le nuove regole sugli aeroporti sono chiaramente una misura salva-Alitalia, che il ministro Bianchi fa bene a valutare, ma deve pensare anche alla crescita delle regioni italiane". Esordisce così Bridget Dowling, direttore vendite e marketing di Ryanair alla domanda sul futuro della compagnia nel Paese che le ha dato le migliori soddisfazioni di crescita, dal maggio 1998 a oggi, e che potrebbe ridimensionare lo sviluppo futuro con le nuove misure di regolamentazione del settore, in primis quelle sugli aeroporti internazionali. "Sono proposte assolutamente ridicole - ha più volte sottolineato la manager -. Il ministro Bianchi ha certamente la responsabilità di salvare Alitalia, ma ha anche la responsabilità di pensare alle regioni italiane che con le low cost crescono".
Dowling ha spiegato che Ryanair non sta facendo pressioni sulla Commissione europea su questo argomento, ma parlando con l'organismo di altre questioni (l'Opa su Aer Lingus, ndr) non esclude che introdurrà l'argomento qualora le nuove regole italiane vadano avanti. "Ne abbiamo già accennato con la Commissione", ha aggiunto il direttore."
Emiliano ha scritto:Doh, mo si scopre che alla Ryanair sta a cuore lo sviluppo delle regioni italiane...Titolo: Dowling-Ryanair: 'Va bene salvare Alitalia, ma Bianchi deve pensare anche alle regioni'.
"La riforma del trasporto aereo in Italia e le nuove regole sugli aeroporti sono chiaramente una misura salva-Alitalia, che il ministro Bianchi fa bene a valutare, ma deve pensare anche alla crescita delle regioni italiane". Esordisce così Bridget Dowling, direttore vendite e marketing di Ryanair alla domanda sul futuro della compagnia nel Paese che le ha dato le migliori soddisfazioni di crescita, dal maggio 1998 a oggi, e che potrebbe ridimensionare lo sviluppo futuro con le nuove misure di regolamentazione del settore, in primis quelle sugli aeroporti internazionali. "Sono proposte assolutamente ridicole - ha più volte sottolineato la manager -. Il ministro Bianchi ha certamente la responsabilità di salvare Alitalia, ma ha anche la responsabilità di pensare alle regioni italiane che con le low cost crescono".
Dowling ha spiegato che Ryanair non sta facendo pressioni sulla Commissione europea su questo argomento, ma parlando con l'organismo di altre questioni (l'Opa su Aer Lingus, ndr) non esclude che introdurrà l'argomento qualora le nuove regole italiane vadano avanti. "Ne abbiamo già accennato con la Commissione", ha aggiunto il direttore."
Ma chi ce crede!![]()
![]()
Ciao
infatti la cosa PENOSA e' che non ci sia uno straccio di imprenditore italiano che sia in grado di fare quello che Ryan, Easy,... stanno facendo. In Italia il mercato c'e' (forse grazie alle Amministrazioni compiacenti...), mancano gli imprenditori.ad operatori esteri che non sono neppure in "regola" con i dipendenti italiani mi lascia molto perplesso...