Atlanta, trovato cadavere in vano carrello Boeing 767
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Atlanta, trovato cadavere in vano carrello Boeing 767
ATLANTA (Stati Uniti) - Un cadavere e' stato trovato nel vano carrello di un Boeing 767 della compagnia aerea americana Delta proveniente dall'Africa. E' stata la Delta stessa a rendere nota la notizia. Secondo l'emittente statunitense Cbs, il volo proveniva da Johannesburg, nel Sud Africa, via Dakar, in Senegal, ed e' atterrato ad Atlanta questa mattina. (Agr)
ByRavish
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Non è un fatto isolato, a volte capita che dei poveri ragazzi come questo cechino di scampare alla povertà e alle guerre dei loro Paesi nascondendosi nel vano carrello di un velivolo diretto in qualche Paese più fortunato; ahimé, io non ho mai avuto modo di sentire qualcuno che ce l'abbia fatta (considerando le temperature che si raggiungono alla quota di crociera).
Sempre che il motivo sia questo...
Ciaooooo.
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McGyver
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Mi dispiace molto per lui, ma temo che sia stato un'omicidio 

LINO
Quando uno urla, lo fa soltanto perchè ha paura
Perché gli aerei volano? Perché c'è stato qualcuno che non ha mai detto "è impossibile" far volare un ammasso di ferro con a bordo delle persone.
E se vi è capitato di pensare di essere dei codardi in un mondo di guerrieri, ricordatevi sempre che è successo anche ai vostri nemici. Grazie a questa consapevolezza sarete in grado di nascondere lo smarrimento e di non abbassare mai lo sguardo.
Quando uno urla, lo fa soltanto perchè ha paura
Perché gli aerei volano? Perché c'è stato qualcuno che non ha mai detto "è impossibile" far volare un ammasso di ferro con a bordo delle persone.
E se vi è capitato di pensare di essere dei codardi in un mondo di guerrieri, ricordatevi sempre che è successo anche ai vostri nemici. Grazie a questa consapevolezza sarete in grado di nascondere lo smarrimento e di non abbassare mai lo sguardo.
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Sì, esatto, va be', per il primo secondo e mezzo mi sono rotolato dalle risate, poi però mi sono irritato, cerchiamo di non buttare là quelle che per fortuna sono PALESI frescacce.Bacione ha scritto:O spieghi perché lanci un'accusa da codice penale, oppure sarebbe meglio evitare simili affermazioni, secondo me.Limosky91 ha scritto:Mi dispiace molto per lui, ma temo che sia stato un'omicidio
Grazie.
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fatto non isolato
Trovato un corpo in un aereo SNBA
lun 15 genn 2007, 12:36
Il corpo senza vita di una persona è stato ritrovato lunedì mattina verso le ore 8, nel
vano carrello di un A 330 della compagnia SN Brusseles.
Le autorità avvisate immediatamente hanno aperto un’inchiesta, come riferito dal portavoce della compagnia.
Il velivolo atterrato all’ aeroporto di Bruxelles tappa finale della rotta Banjul- Dakar, Bruxelles.
- Le soir
lun 15 genn 2007, 12:36
Il corpo senza vita di una persona è stato ritrovato lunedì mattina verso le ore 8, nel
vano carrello di un A 330 della compagnia SN Brusseles.
Le autorità avvisate immediatamente hanno aperto un’inchiesta, come riferito dal portavoce della compagnia.
Il velivolo atterrato all’ aeroporto di Bruxelles tappa finale della rotta Banjul- Dakar, Bruxelles.
- Le soir
I-SMTN. Mauro

Cerca sempre di mantenere uguale il numero degli atterraggi che fai, rispetto ai decolli

Cerca sempre di mantenere uguale il numero degli atterraggi che fai, rispetto ai decolli
Penso che a questo punto bisognerebbe iniziare a trovare dei metodi per impedire questi drammatici gesti.
Esistono già aerei con telecamere sulla coda, non vedo perché non montarne una nella zona carrello...
Ovvio, dotare di telecamere una flotta intera può diventare costoso, ma nulla se paragonato al valore di una vita umana.
Esistono già aerei con telecamere sulla coda, non vedo perché non montarne una nella zona carrello...
Ovvio, dotare di telecamere una flotta intera può diventare costoso, ma nulla se paragonato al valore di una vita umana.
- silvernik1
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...e come è noto tutte le aziende di questo mondo tengono un sacco a salvaguardare la vita umana....dicendo che è dispendioso ti sei dato la risposta da solo..le ca**ate come i monitor di intrattenimento e tutto il resto sono cose x attirare clienti PAGANTI le telecamere nel carrello direi che alla compagnia poco fregano..!!E comunque.. scusate,un problemino sottovalutato,con un ragionamento cinico,io mi preoccuperei più del controllo che c'è sotto l'aereo al pargheggio,questa volta si è infilato uno,la prossima volta possono metterci una bella bombetta e nessuno si accorge di nulla,non trovano un corpo umano,figuriamoci una bomba!!Sconcertante......proximo86 ha scritto:Penso che a questo punto bisognerebbe iniziare a trovare dei metodi per impedire questi drammatici gesti.
Esistono già aerei con telecamere sulla coda, non vedo perché non montarne una nella zona carrello...
Ovvio, dotare di telecamere una flotta intera può diventare costoso, ma nulla se paragonato al valore di una vita umana.
- Aldus
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In effetti avere un sistema di visualizzazione di ciò che avviene nei vani carrello non sarebbe una cattiva idea. Non solo per ciò che riguarda intrusioni illecite, ma anche perchè no, per un monitoraggio diretto in caso di avarie varie. Chessò rimane accesa una spia che indica che il portello non si è richiuso correttamente? Basta un'occhiata alla telecamera per capire "al volo" se è un falso allarme o no.
Il problema non è tanto fornire l'aereo di varie telecamere, bensì di fornirgliele dopo.
Una moderna telecamera CCD in B&N è grande come una moneta da 2 euro (per cui è minuscola e si può piazzare davvero dappertutto) e costa al pubblico meno di 30 euro. Al produttore, e acquistandola in stock, arriverebbe a malapena a costare 5 euro cadauna, per cui equipaggiare un aereo con telecamere costerebbe un'eresia.
Ma.....a patto che tale sistema venga predisposto di "default" durante la costruzione dell'aeroplano.
Diverso invece se si vuole "upgradare" ogni aereo già prodotto installando telecamere, modalità di visualizzazione sugli efis, e cavi vari che percorrono tutto l'aereo. Diventa difficile perchè questa modifica richiede lo smontaggio, l'adattamento, e rimontaggio di molte parti, e il tutto poi deve essere certificato e solido.
Anche con le automobili avverrebbe lo stesso problema.
Se l'auto nasce già predisposta di telecamere non ci vuole niente a stampare dei paraurti già sagomati appositamente per accoglere l'alloggiamento della camera. Così come i file che vengono già tirati all'interno dei cablaggi.
Ma se voglio fornire di telecamere un'auto che non le aveva sono guai (e soldi!). Devo smontare tutta la macchina da un carrozziere, modificare i paraurti, trovare il sistema di far correre i cavi elettrici, etc etc.
Il costo diventa pertanto molto salato, non tanto per il materiale che ho installato (quello costa davvero poco), ma per tutta la trafila che ho dovuto sudare per installarlo per bene (magari adattando alla benemeglio alcuni componenti).
Ribadisco tuttavia che se in fase progettuale e costruttiva si opta direttamente per avere telecamere piazzate dappertutto su un aereo, il costo di tale sistema è davvero minimo (costa più una gomma d'aereo di tutto il sistema visivo).
Mi risulta anche che le incursioni nei vani carrelli da parte di gente in preda alla disperazione non avvengono quasi mai mentre l'aereo è parcheggiato sulle piazzole e ben osservato da personale addetto, bensì avvengono dopo il taxing quando l'aereo si ferma prima di decollare. E' in quel frangente che solitamente queste persone sbucano fuori all'improvviso da un boschetto o vai tu a saperlo, e si infilano velocemente all'interno del vano. I piloti, dal loro punto di vista, non possono vedere queste intrusioni, e capita che decollino senza aver notato nulla.
Il problema non è tanto fornire l'aereo di varie telecamere, bensì di fornirgliele dopo.
Una moderna telecamera CCD in B&N è grande come una moneta da 2 euro (per cui è minuscola e si può piazzare davvero dappertutto) e costa al pubblico meno di 30 euro. Al produttore, e acquistandola in stock, arriverebbe a malapena a costare 5 euro cadauna, per cui equipaggiare un aereo con telecamere costerebbe un'eresia.
Ma.....a patto che tale sistema venga predisposto di "default" durante la costruzione dell'aeroplano.
Diverso invece se si vuole "upgradare" ogni aereo già prodotto installando telecamere, modalità di visualizzazione sugli efis, e cavi vari che percorrono tutto l'aereo. Diventa difficile perchè questa modifica richiede lo smontaggio, l'adattamento, e rimontaggio di molte parti, e il tutto poi deve essere certificato e solido.
Anche con le automobili avverrebbe lo stesso problema.
Se l'auto nasce già predisposta di telecamere non ci vuole niente a stampare dei paraurti già sagomati appositamente per accoglere l'alloggiamento della camera. Così come i file che vengono già tirati all'interno dei cablaggi.
Ma se voglio fornire di telecamere un'auto che non le aveva sono guai (e soldi!). Devo smontare tutta la macchina da un carrozziere, modificare i paraurti, trovare il sistema di far correre i cavi elettrici, etc etc.
Il costo diventa pertanto molto salato, non tanto per il materiale che ho installato (quello costa davvero poco), ma per tutta la trafila che ho dovuto sudare per installarlo per bene (magari adattando alla benemeglio alcuni componenti).
Ribadisco tuttavia che se in fase progettuale e costruttiva si opta direttamente per avere telecamere piazzate dappertutto su un aereo, il costo di tale sistema è davvero minimo (costa più una gomma d'aereo di tutto il sistema visivo).
Mi risulta anche che le incursioni nei vani carrelli da parte di gente in preda alla disperazione non avvengono quasi mai mentre l'aereo è parcheggiato sulle piazzole e ben osservato da personale addetto, bensì avvengono dopo il taxing quando l'aereo si ferma prima di decollare. E' in quel frangente che solitamente queste persone sbucano fuori all'improvviso da un boschetto o vai tu a saperlo, e si infilano velocemente all'interno del vano. I piloti, dal loro punto di vista, non possono vedere queste intrusioni, e capita che decollino senza aver notato nulla.
Quoto interamente quello che hai detto!Aldus ha scritto:In effetti avere un sistema di visualizzazione di ciò che avviene nei vani carrello non sarebbe una cattiva idea. Non solo per ciò che riguarda intrusioni illecite, ma anche perchè no, per un monitoraggio diretto in caso di avarie varie. Chessò rimane accesa una spia che indica che il portello non si è richiuso correttamente? Basta un'occhiata alla telecamera per capire "al volo" se è un falso allarme o no.
Il problema non è tanto fornire l'aereo di varie telecamere, bensì di fornirgliele dopo.
Una moderna telecamera CCD in B&N è grande come una moneta da 2 euro (per cui è minuscola e si può piazzare davvero dappertutto) e costa al pubblico meno di 30 euro. Al produttore, e acquistandola in stock, arriverebbe a malapena a costare 5 euro cadauna, per cui equipaggiare un aereo con telecamere costerebbe un'eresia.
Ma.....a patto che tale sistema venga predisposto di "default" durante la costruzione dell'aeroplano.
Diverso invece se si vuole "upgradare" ogni aereo già prodotto installando telecamere, modalità di visualizzazione sugli efis, e cavi vari che percorrono tutto l'aereo. Diventa difficile perchè questa modifica richiede lo smontaggio, l'adattamento, e rimontaggio di molte parti, e il tutto poi deve essere certificato e solido.
Anche con le automobili avverrebbe lo stesso problema.
Se l'auto nasce già predisposta di telecamere non ci vuole niente a stampare dei paraurti già sagomati appositamente per accoglere l'alloggiamento della camera. Così come i file che vengono già tirati all'interno dei cablaggi.
Ma se voglio fornire di telecamere un'auto che non le aveva sono guai (e soldi!). Devo smontare tutta la macchina da un carrozziere, modificare i paraurti, trovare il sistema di far correre i cavi elettrici, etc etc.
Il costo diventa pertanto molto salato, non tanto per il materiale che ho installato (quello costa davvero poco), ma per tutta la trafila che ho dovuto sudare per installarlo per bene (magari adattando alla benemeglio alcuni componenti).
Ribadisco tuttavia che se in fase progettuale e costruttiva si opta direttamente per avere telecamere piazzate dappertutto su un aereo, il costo di tale sistema è davvero minimo (costa più una gomma d'aereo di tutto il sistema visivo).
Mi risulta anche che le incursioni nei vani carrelli da parte di gente in preda alla disperazione non avvengono quasi mai mentre l'aereo è parcheggiato sulle piazzole e ben osservato da personale addetto, bensì avvengono dopo il taxing quando l'aereo si ferma prima di decollare. E' in quel frangente che solitamente queste persone sbucano fuori all'improvviso da un boschetto o vai tu a saperlo, e si infilano velocemente all'interno del vano. I piloti, dal loro punto di vista, non possono vedere queste intrusioni, e capita che decollino senza aver notato nulla.
Ho letto altrove che in alcuni aeroporti, gli aerei vengono scortati fino alla fine del taxi per evitare queste "incursioni"...
Avrei una domanda un po' "cruda" da fare: Ma la persona muore schiacciata dal carrello durante la ritrazione o muore per la mancanza di ossigeno e per il freddo? C'è abbastanza posto nell'alloggiamento del carrello per contenere una persona e il carrello retratto? Ha abbastanza forza il motore che lo solleva per schiacciare una persona?
- Aldus
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Posso solo dirti che sicuramente si muore per mancanza di ossigeno e di freddo. Deve essere un'esperienza terribile trovarsi lì dentro al buio e in uno spazio angusto, e sentirti lentamente congelare e mancare il fiato.
Riguardo alla forza schiacciante del carrello....beh dipende dall'aereo.
Meglio lasciare la parola ai nostri tecnici.
Loro sapranno sicuramente rispondere alla tua domanda.
ciao

Riguardo alla forza schiacciante del carrello....beh dipende dall'aereo.
Meglio lasciare la parola ai nostri tecnici.
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ciao

- Ashaman
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- Iscritto il: 1 agosto 2005, 21:19
- Località: N40°54'53.57" E14°49'29.08"
Quando cerchi una via d'uscita dall'inferno, il paradiso (quello vero) alle volte può essere il male minore (dipendentemente dai punti di vista). Il problema è che quella gente che si produce in questi tentativi suicidi non sanno neppure che vanno incontro ad una morte orribile. Ci vorrebbe una campagna di informazione in merito nei paesi dove questo tipo di incidenti accade più spesso, ma a parte che è come chiedere una gazzosa nel bel mezzo del Sahara, il successo di detta ipotetica campagna sarebbe dubbio. 

Salva una pianta! Mangia un vegano!
"He who sacrifices freedom for security deserves neither."
-Benjamin Franklin
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- Aldus
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- Iscritto il: 25 luglio 2005, 22:06
- Località: Varese
Lo penso anch'io.
Chi si infila dentro un vano carrello è solo un disperato.
E un disperato non credo starebbe tanto a guardare eventuali avvisi che lo mettono al corrente del pericolo di morte.
Penserebbe che tali avvisi siano fatti di proprosito per nascondergli una scomoda verità, ossia che si può viaggiare nel vano carrello senza problemi, ma dato che le compagnie non lo vogliono, si sono inventate la storiella della morte affinchè nessuno ci provi.
Oppure molto più semplicemente questi disperati se ne infischiano della morte, e costi quel che costi ci provano lo stesso.
Dopotutto anche sui passaggi livello c'è scritto chiaro e tondo "Non altrepassare a barriere chiuse, pericolo di morte".
Ma c'è sempre qualcuno che se ne frega e decide di passare lo stesso.
L'unica vera alternativa alle intrusioni illecite nei carrelli degli aerei, sarebbe istituire un servizio di ronda che vigila continuamente sui movimenti degli aeroplani, soprattutto lungo la striscia di asfalto del taxing, fino alla testata pista dove gli aerei si fermano prima del decollo.
Qualora vedessero sbucare qualcuno che corre verso l'aereo darebbero l'ordine alla torre di BLOCCARE immediatamente il decollo del velivolo, e successivamente andrebbero a prelevare il disperato di turno affrendogli assistenza (nonchè salvarlo da una morte certa!).
Chi si infila dentro un vano carrello è solo un disperato.
E un disperato non credo starebbe tanto a guardare eventuali avvisi che lo mettono al corrente del pericolo di morte.
Penserebbe che tali avvisi siano fatti di proprosito per nascondergli una scomoda verità, ossia che si può viaggiare nel vano carrello senza problemi, ma dato che le compagnie non lo vogliono, si sono inventate la storiella della morte affinchè nessuno ci provi.
Oppure molto più semplicemente questi disperati se ne infischiano della morte, e costi quel che costi ci provano lo stesso.
Dopotutto anche sui passaggi livello c'è scritto chiaro e tondo "Non altrepassare a barriere chiuse, pericolo di morte".
Ma c'è sempre qualcuno che se ne frega e decide di passare lo stesso.

L'unica vera alternativa alle intrusioni illecite nei carrelli degli aerei, sarebbe istituire un servizio di ronda che vigila continuamente sui movimenti degli aeroplani, soprattutto lungo la striscia di asfalto del taxing, fino alla testata pista dove gli aerei si fermano prima del decollo.
Qualora vedessero sbucare qualcuno che corre verso l'aereo darebbero l'ordine alla torre di BLOCCARE immediatamente il decollo del velivolo, e successivamente andrebbero a prelevare il disperato di turno affrendogli assistenza (nonchè salvarlo da una morte certa!).

- Ashaman
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- Località: N40°54'53.57" E14°49'29.08"
Aldus ha scritto:
omissis
Qualora vedessero sbucare qualcuno che corre verso l'aereo darebbero l'ordine alla torre di BLOCCARE immediatamente il decollo del velivolo, e successivamente andrebbero a prelevare il disperato di turno affrendogli assistenza (nonchè salvarlo da una morte certa!).
Per quanto l'idea sia fondamentalmente buona, io non credo che... beh siamo franchi. In quei paesi, se beccano un chiunque a infrangere la legge, più o meno similarmente a quento accade dalle nostre parti (solo un po più esasperato), a meno che questo chiunque non sia immanicato di brutto, l'unica assistenza che sui ritrova è dalla parte sbagliata di un bastone.
Non critico la tua idea, mi limito a puntare un difetto di forma. Uno che non è risolvibile da questa parte e che potrebbe inasprire la situazione sotto altri punti di vista.
Salva una pianta! Mangia un vegano!
"He who sacrifices freedom for security deserves neither."
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- Aldus
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- Iscritto il: 27 maggio 2006, 22:40
Come ho già tdetto tempo fa una volta su "La Stampa" era venuto un articolo di due fratelli che avevano fatto il viaggio dall'India e Londra nel vano carrello di un 747. Uno dei due era morto ma l'altro diceva che si era salvato. Tra l'altro diceva pure (forse qualche giorno dopo) che la sua richiesta di immigrazione non era stata accettata e sarebbe stato rimpatriato.
Comunque diceva che si fa freddo e non c'è aria, ma quando il carrello viene su, lo spazio c'è ma è caldissimo. Quindi oltre al freddo, nella prima fase del volo c'è anche il problema del caldo del carrello.
Comunque diceva che si fa freddo e non c'è aria, ma quando il carrello viene su, lo spazio c'è ma è caldissimo. Quindi oltre al freddo, nella prima fase del volo c'è anche il problema del caldo del carrello.
- silvernik1
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- Iscritto il: 16 settembre 2005, 18:46
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bah ..io continuo a essere convinto che mancano completamente i controlli..e sinceramente credo che ci possano piazzare qualsiasi cosa nel vano carrello!!Ipotizzando che uno si attraversa di corsa il campo,salta nel carrello dell'aereo in taxi..nessuno lo vede,a questo punto,ci può pure incastrare una bomba nel carrello o qualsiasi altra cosa e poi scappare via tranquillo..tanto..nessuno se lo caga...!!!Bah...
- Aldus
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Condivido.
Già il fatto che un uomo si infili in un vano andando incontro a una morte orribile, è di per sè scandaloso.
Ma soprattutto oggi come oggi con tutti i problemi di sicurezza relativi al terrorismo non c'è da dare per scontato nulla.
E si sa, il terrorismo cerca sempre nuove strade e nuove idee per ledere qualcuno.
Se non si può oltrepassare la sicurezza che c'è sulle piazzole, ci vuole poco a immaginare di entrare in azione nel modo descritto da silvernik.
Una bombetta nel vano carrello prima del decollo, e ti saluto suonatori.
E' necessario che ci siano più controlli, perchè come ci si può infilare un uomo, ci si può infilare anche una bomba.
E questo deve essere rigorosamente impedito con qualunque mezzo.
Già il fatto che un uomo si infili in un vano andando incontro a una morte orribile, è di per sè scandaloso.
Ma soprattutto oggi come oggi con tutti i problemi di sicurezza relativi al terrorismo non c'è da dare per scontato nulla.
E si sa, il terrorismo cerca sempre nuove strade e nuove idee per ledere qualcuno.
Se non si può oltrepassare la sicurezza che c'è sulle piazzole, ci vuole poco a immaginare di entrare in azione nel modo descritto da silvernik.
Una bombetta nel vano carrello prima del decollo, e ti saluto suonatori.
E' necessario che ci siano più controlli, perchè come ci si può infilare un uomo, ci si può infilare anche una bomba.
E questo deve essere rigorosamente impedito con qualunque mezzo.

- Tixio
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Mah...gli aeroporti maggiori e più frequentati sono in genere zeppi di controlli, tanto che anche un ingegnere di compagnia aerea senza precedenti autorizzazioni deve fare una trafila non proprio breve per entrare anche solo nei propri hangar (esperienza vissuta...).
Se poi in aeroporti più "poveri" questo avviene non bisogna generalizzare quello che, comunque, è e rimane un problema.
Se poi in aeroporti più "poveri" questo avviene non bisogna generalizzare quello che, comunque, è e rimane un problema.
Tixio®
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