Quante ore
Moderatore: Staff md80.it
- Pinto TH
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Quante ore
Volevo fare vuna domanda,magari per molti è banale e mi scuso se è gia stata fatta nel forum!
In un volo intercontinentale di 10/12 ore quante di queste in realta il pilota comanda l'aereo e quante il pilota automatico!
Ciaoo
In un volo intercontinentale di 10/12 ore quante di queste in realta il pilota comanda l'aereo e quante il pilota automatico!
Ciaoo
La risposta è dentro di te...però è sbagliata!!!
Re: Quante ore
Crociera, parte della salita e discesa sono fatte con l'autopilota. Decollo e atterraggio tipicamente a mano.Pinto TH ha scritto:Volevo fare vuna domanda,magari per molti è banale e mi scuso se è gia stata fatta nel forum!
In un volo intercontinentale di 10/12 ore quante di queste in realta il pilota comanda l'aereo e quante il pilota automatico!
- I-FORD
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La terminologia è inesatta, nel mio ultimo volo di 11 ore ho pilotato l'aereo a mano per 1 minuto dopo il decollo e per 3 minuti prima dell'atterraggio.
L'aereo però l'ho comandato per 11 ore.
Se un pilota lascia che sia l'autopilota a comandare l'aereo primo o poi si fa male (e non supera gli esami che deve fare regolarmente, sia al simulatore che in linea)
L'aereo però l'ho comandato per 11 ore.
Se un pilota lascia che sia l'autopilota a comandare l'aereo primo o poi si fa male (e non supera gli esami che deve fare regolarmente, sia al simulatore che in linea)
- Bacione
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- I-FORD
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Ci sono stati incidenti, oggetto di studio durante i corsi di sicurezza e di Crew Resources Management, dove l'affidarsi in maniera acritica da parte dell'equipaggio agli automatismi ha portato al disastro.
Racconto una parabola letta molti anni fa su una rivista specializzata, che uso molto quando sono impegnato nella formazione di miei colleghi più giovani (così se sul forum c'è qualche mio "pupillo" mi riconosce).
Un vecchio comandante di quadrimotori ad elica fa la transizione sul B707 ed il giovane istruttore al simulatore gli spiega l'uso delle barre del Flight Director.
"Quando decolli, tu segui le barre di comando e vedrai che tutto verrà molto facile"
Il vecchio comandante tira indietro il sedile, si volta e dice:
"Senti ragazzo, qui c'è solo uno che comanda e sono io, quelle, al massimo, sono 'barre di suggerimento'".
Questo è il genere di approccio agli automatismi in cockpit che consente ai piloti di usarli e gestirli nel migliore dei modi, come un ausilio al Decision Making e come un alleviamento della fatica associata a compiti noiosi e di routine quali la condotta del volo a mano per lunghi periodi.
Racconto una parabola letta molti anni fa su una rivista specializzata, che uso molto quando sono impegnato nella formazione di miei colleghi più giovani (così se sul forum c'è qualche mio "pupillo" mi riconosce).
Un vecchio comandante di quadrimotori ad elica fa la transizione sul B707 ed il giovane istruttore al simulatore gli spiega l'uso delle barre del Flight Director.
"Quando decolli, tu segui le barre di comando e vedrai che tutto verrà molto facile"
Il vecchio comandante tira indietro il sedile, si volta e dice:
"Senti ragazzo, qui c'è solo uno che comanda e sono io, quelle, al massimo, sono 'barre di suggerimento'".
Questo è il genere di approccio agli automatismi in cockpit che consente ai piloti di usarli e gestirli nel migliore dei modi, come un ausilio al Decision Making e come un alleviamento della fatica associata a compiti noiosi e di routine quali la condotta del volo a mano per lunghi periodi.
Ultima modifica di I-FORD il 20 gennaio 2007, 17:07, modificato 1 volta in totale.
- Giulio88
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In realtà comandare un aereo non vuol dire "tenere le mani sul volante". Potrebbe guidarlo materialmente per pochi minuti ma in ogni caso:
A: non deve farlo andare contro altri aerei
B: comunicare con terra per le vie da seguire
c: sapere come impostare il pilota automatico.
d: essere sempre pronto all'imprevisto
e: verificare costantemente la presenza di anomalie
ecc.... ecc...ecc....
A: non deve farlo andare contro altri aerei
B: comunicare con terra per le vie da seguire
c: sapere come impostare il pilota automatico.
d: essere sempre pronto all'imprevisto
e: verificare costantemente la presenza di anomalie
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- Matteonarzisi
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- vichinga
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noi aa/vv prendevamo sempre per i fondelli i nostri piloti dicendo loro che tanto il vero divo dell'aereo è il pilota automatico!! ovvio che nessuna di noi lo pensava veramente...credo invece(avendo un padre comandante) che sia un lavoro stressante, che non ci si possa e non ci si debba mai rilassare più di tanto e che il corso di pilotaggio è solo l'inizio....si impara continuamente! così mi dice babbo!!!

"dio ha inventato i comandanti perchè non poteva stare dappertutto...."

"dio ha inventato i comandanti perchè non poteva stare dappertutto...."
- Sissi
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- Iscritto il: 31 agosto 2006, 10:38
domanda molto interessante, speriamo che qualche pilota risponda, sono curiosissima!Matteonarzisi ha scritto:A proposito di comunicare con terra e altre mansioni,
quali sono di solito le principali funzioni del comandante e quali del primo ufficiale? Cioè, in che modo "si dividono i compiti"? E le ore effettive? Per caso si alternano una volta dopo il decollo?
ciao
-
- 00500 ft
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- Iscritto il: 10 dicembre 2006, 22:46
partiamo dal fatto che entrambi sanno pilotare un a/m..Sissi ha scritto:domanda molto interessante, speriamo che qualche pilota risponda, sono curiosissima!Matteonarzisi ha scritto:A proposito di comunicare con terra e altre mansioni,
quali sono di solito le principali funzioni del comandante e quali del primo ufficiale? Cioè, in che modo "si dividono i compiti"? E le ore effettive? Per caso si alternano una volta dopo il decollo?
ciao
detto questo si decide chi farà la tratta (nel senso di decidere chi materialmente decollerà ed atterrerà)..
l'altro indistintamente tiene le com..
il comandante interviene nelle questioni importanti di decision making (è comandante apposta..)
ma entrambi sanno come gestire un'emergenza,piuttosto che fasi normali di volo.
normalmente chi decolla ,atterra quindi non c'è alcuno scambio di comandi in volo..
puo' capitare però che a fronte di malessere improvviso o "sviste clamorose" il pnf (pilot not flying) prenda con l'emergency authirity i comandi al pf (pilot flying)
ciao
- I-FORD
- B777 Captain
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- Iscritto il: 11 luglio 2006, 1:43
Le abitudini moderne prevedono che in cockpit i due piloti si dividano i compiti tra chi "porta" l'aereo, sia a mano che con l'autopilota e chi lo "monitora" incaricandosi anche dei compiti secondari, come le comunicazioni radio, l'uso degli impianti (carrello, flaps, condizionamento ecc...) lettura delle checkilsts.
Di solito il comandante stabilisce chi "fa la tratta", cioè agisce da Pilot Flying e chi invece è il Pilot Monitoring (o Not Flying secondo la vecchia terminologia).
Normalmente ci si alterna sulle tratte.
In particolari condizioni è obbligatorio che sia il comandante il Pilot Flying, come ad esempio nei decolli ed atterraggi a bassa visibilità.
In crociera, sui voli lunghi, ci si può alternare nel ruolo di pilot flying, se ad esempio un pilota deve mangiare è ovviamente l'altro che controlla il velivolo, assumendo contemporaneamente anche alcuni compiti del PM, come ad esempio le comunicazioni radio.
Di solito il comandante stabilisce chi "fa la tratta", cioè agisce da Pilot Flying e chi invece è il Pilot Monitoring (o Not Flying secondo la vecchia terminologia).
Normalmente ci si alterna sulle tratte.
In particolari condizioni è obbligatorio che sia il comandante il Pilot Flying, come ad esempio nei decolli ed atterraggi a bassa visibilità.
In crociera, sui voli lunghi, ci si può alternare nel ruolo di pilot flying, se ad esempio un pilota deve mangiare è ovviamente l'altro che controlla il velivolo, assumendo contemporaneamente anche alcuni compiti del PM, come ad esempio le comunicazioni radio.
- Matteonarzisi
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