
PANICO IN ARIA
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PANICO IN ARIA
Ciao a tutti. Mi complimento con chi ha avuto la brillante idea di creare questo sito e con tutte le persone che qui dedicano il proprio tempo ad aiutare gli altri perchè vi assicuro che è molto interessante e, ho notato dai vari commenti post-volo letti, anche parecchio utile. Vorrei esporre la mia personale paura dell'aereo per capire se posso uscirne perchè per me sta diventando un vero incubo considerando che io lavoro in un'agenzia viaggi e che ho intrapreso questo mestiere proprio per la mia grandissima voglia di viaggiare, visitare paesi nuovi ed entrare in contatto con culture e popolazioni diverse. Non immaginate nemmeno la mia rabbia quando i clienti prenotano viaggi che comportano ore e ore di volo senza la minima esitazione e poi tornano raggianti a raccontare delle proprie magnifiche avventure! Premetto che io sono una combattiva e cerco sempre di non farmi sopraffarre da questa fobia ma devo ammettere che questa è stata la causa di molte rinunce o della scelta di andare a Parigi piuttosto che a New York! La mia paura è fortemente legata al disturbo di cui soffro ovvero la claustrofobia, parola che odio perchè mi sta letteralmente rovinando la vita. Tutto nasce da quel tremendo giorno in cui la metropolitana che mi porta al lavoro si è fermata per circa 10 minuti (che mi sono sembrati 10 ore) nel bel mezzo di una galleria e dentro di me è scattato un campanello d'allarme...battito cardiaco a mille, sudorazione, affanno, mille pensieri catastrofici per la testa, insomma ho creduto di morire e non vedevo l'ora di uscire da quel buco nero! Da quel giorno la mia vita non è stata più la stessa. Se programmo un viaggio in aereo sto male giorni prima, a bordo ho paura che mi manchi l'aria, comincio a sudare, non sono per nulla tranquilla, sono terrorizzata all'idea che non posso scendere quando voglio e comincio a pensare "e se sto male e ho bisogno d'aria come faccio?". Fin'ora ho fatto viaggi di al massimo un'ora e mezza ma adesso sono stufa di queste restrizioni autoimposte perchè voglio vedere il mondo e voglio essere in grado di restare su un aereo anche per 24 ore (il mio viaggio di nozze vorrei fosse in Polinesia!) senza farmi venire il panico! Preciso che io non ho alcuna paura del volo, non soffro di vertigini, non temo che l'aereo possa cadere nè penso agli attacchi terroristici, leggendo alcune discussioni sul forum ho notato che moltissimi di voi si informano sul vettore e sul fatto che l'aeromobile sia sicuro o meno, bhè a me queste cose assolutamente non importano...io temo gli spazi chiusi e non riesco a stare in luoghi così per più di un'ora senza farmi venire queste ansie! Io mi auguro che qualche esperto possa aiutarmi a capire come gestire questa fobia, io ho un grandissimo desidero di approfittare di uno di quei pacchetti super scontati per agenti di viaggio ma fin'ora mi sono sempre fatta bloccare da questa grande paura che mi frena e mi fa vivere male. Attendo fiduciosa qualche buon consiglio. Grazie tante. Un abbraccio a tutti gli amici volo si? o volo no? come me!!!! 

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A presto.
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SLOWLY
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Ciao Maxx, Slo e Mc !!! Grazie per la calorosa accoglienza! Maxx non immagini quanto infinitamente vorrei entrare nel tuo club VOLO SEMPRE! Sarebbe meraviglioso...non farsi sempre prendere da quella odiosa paura e decidere di rimandare, rimandare, rimandare come ormai troppo spesso sto facendo... McGyver mi rendo conto sia difficile da comprendere per chi non è claustrofobico ma io guardando fuori dal finestrino dell'aereo mi sento ancora peggio perchè mi arriva maggiormente la sensazione di essere bloccata in un luogo troppo opprimente per me...perchè il finestrino non si apre!!!! Il fatto di non avere il potere di decidere io quando aprire questo finestrino o quando scendere da quella scatoletta mi fa morire perchè mi sento "costretta" e mi manca l'aria.... è tremendo e io vivo gran parte del volo così. Su voli di un'ora e mezza la cosa è già piuttosto catastrofica per me, non immagino come possa essere su voli più lunghi! Stefania
- Maxx
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Ed infatti mi sono andato a rileggere un thread in cui Luca suggeriva un posto corridoio se claustrofobici... ecco, onde evitare di continuare a sparare ca**ate mi fermo qui, quando cerco di dare consigli dico sempre le cose al contrario.STEFY ha scritto:spesso sto facendo... McGyver mi rendo conto sia difficile da comprendere per chi non è claustrofobico ma io guardando fuori dal finestrino dell'aereo mi sento ancora peggio perchè mi arriva maggiormente la sensazione di essere bloccata in un luogo troppo opprimente per me...perchè il finestrino non si apre!!!!


Ti lascio al buon Luca Evangelisti... a cui chiedo di risparmiarmi la vita per l'errore del post precedente!!

Ciaooooo.
McGyver
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Ciao Stefy,nel leggere le tue righe vedo per filo e per segno tutte le mie paure fino a qualche tempo fa.Anch'io come te non ho alcuna paura di volare,mi fido ciecamente dell'aereo,ho fiducia in tutte le persone che ci sono dietro dai piloti,gli assistenti di volo,i tecnici di terra,inoltre adoro volare.Ma purtroppo il mio problema è stare chiuso nell'aereo.Solo e semplicemente chiusi nell'aereo.Il pensiero assillante di non poter scendere ne uscire quando voglio.Ormai disperato da questa mia fobia a marzo 2006 ho fatto il corso voglia di volare Alitalia,gestito da Luca,presente anche su questo forum,e sono riuscito a volare,certo non senza la mie paure,ma gestendole.Poi ognuno ha il suo modo e i suoi tempi,ma fino all'anno scorso avrei scommesso che non sarei mai più risalito su un aereo dopo le mie passate esperienze.Lascio parlare chi è del mestiere e ne sa molto più di me su come gestire gli attacchi di panico.
ciao.
ciao.
- Fearless flyer
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Ciao Stefania, benvenuta su md80!
Allora, claustrofobia. Paura dei luoghi chiusi. L'agorafobia, invece, sarebbe la paura dei luoghi TROPPO aperti. In realtà questa distinzione non si utilizza più e si tende a pensare che il filo rosso che unisce queste due situazioni sia il fatto di stare in un ambiente nel quale, se servisse, è difficile ricevere aiuto e gestire la situazione. E' così anche per te?
Il problema è che se tu ti sentissi male avresti voglia di scendere e non potresti farlo?
Altra domanda: ci racconti con un pochino di dettagli in più le sensazioni vissute dentro la metropolitana?
Una cosa si può dire subito però: paura vuol dire inevitabilmente fuga. E la fuga sappi che peggiora enormemente il problema.
Quindi ti aiuteremo sicuramente però, visto che lavori in una agenzia di viaggi, comincia a prenotare un viaggetto di almeno 3/4 ore; diciamo tra un mese? Diamoci fiducia a vicenda. Ci stai?
@ Michi: presentati prima nella sezione "New Users", poi vieni in questa sezione e fai un post con un nuovo argomento e raccontaci della tua paura
Luca

Allora, claustrofobia. Paura dei luoghi chiusi. L'agorafobia, invece, sarebbe la paura dei luoghi TROPPO aperti. In realtà questa distinzione non si utilizza più e si tende a pensare che il filo rosso che unisce queste due situazioni sia il fatto di stare in un ambiente nel quale, se servisse, è difficile ricevere aiuto e gestire la situazione. E' così anche per te?
Il problema è che se tu ti sentissi male avresti voglia di scendere e non potresti farlo?
Altra domanda: ci racconti con un pochino di dettagli in più le sensazioni vissute dentro la metropolitana?
Una cosa si può dire subito però: paura vuol dire inevitabilmente fuga. E la fuga sappi che peggiora enormemente il problema.
Quindi ti aiuteremo sicuramente però, visto che lavori in una agenzia di viaggi, comincia a prenotare un viaggetto di almeno 3/4 ore; diciamo tra un mese? Diamoci fiducia a vicenda. Ci stai?

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Luca
Luca Evangelisti
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Chi vuole sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa.
Proverbio africano
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Ciao Michele, apri pure un nuovo thread tutto per te in quest'area.
benvenuto anche a te.
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Ciao Luca, grazie per la celere risposta
!
Hai centrato in pieno il mio problema, è assolutamente corretto quando dici che la mia claustrofobia possa essere associata all'agorafobia perchè io sto male in tutte quelle situazioni in cui mi sento "impotente" ovvero nelle circostante in cui non sono io a gestire la situazione e dunque non ho io il potere di decidere quando uscirne. Per darti meglio l'idea ti confido che io sto male, ad esempio, in auto quando si creano le colonne a causa del traffico intenso oppure ai concerti o spettacoli in genere cerco sempre di accaparrarmi il posto a sedere ed evitare così di stare in piedi oppressa dalla folla senza la possibilità di fuggire nel caso in cui dovessi sentirmi male. Il fatto è che questa situazione è un pò un gatto che si morde la coda perchè io parto già con l'idea "e se dovessi star male?" e quindi ovviamente poi sto male davvero! Quella volta in metropolitana è stata traumatica perchè io non sapevo di soffrire di una cosa del genere finchè non è successo quello che ho raccontato. Inizialmente stavo bene, poi, quando mi sono resa conto che il treno non accennava a ripartire, mi è presa la tachicardia, mi mancava l'aria, avevo caldissimo e mi sconvolgeva enormemente il fatto che tutto il resto della gente accanto a me sembrasse assolutamente tranquilla. Mille pensieri orribili hanno cominciato a girarmi in testa (pensavo...e se non ripartissimo più e fossimo bloccati qui dentro a tempo indefinito?). Io stavo morendo e mi veniva da piangere perchè avrei voluto uscire al più presto da lì ma mi rendevo conto di non poter far nulla e di essere vittima di quell'idiota (poveretto!) che in quel momento era alla guida del metrò. Da parte mia io ho cercato miliardi di volte di analizzare più profondamente il problema e di farmi entrare in testa il fatto che, comunque, le situazioni in cui io credo di morire, in realtà non costituiscono alcun pericolo perchè non si muore mica restando bloccati in autostrada! Ma tutte le mie analisi non sono servite a nulla perchè, immancabilmente, la volta successiva ci ricasco! Come dici tu Luca, il problema con l'aereo è che io mi faccio prendere dall'ansia che viene accresciuta dal fatto che so di non poter scendere quando voglio. Sto pensando ad una vacanzina nel Mar Rosso (circa 4 ore di volo da Mxp) ma non riesco a trovare il coraggio di prenotarla. Penso che, se dovessi farla, sarebbe meglio prenotarla all'ultimo momento per evitarmi sofferenze e notti in bianco da qui alla partenza, mi conosco e so che, una volta prenotata, scatterebbero le mie crisi e assolutamente non voglio vivere così male fino alla data della partenza! Luca mi affido a te e alla tua esperienza oltre che ai buoni consigli di tutti i ragazzi/e del forum e vi ringrazio anticipatamente. Io non posso accettare di essere sopraffatta da una cosa del genere e voglio assolutamente combattere e distruggere una volta per tutte la mia paura dell'aereo...Polinesia arrivoooo!!!

Hai centrato in pieno il mio problema, è assolutamente corretto quando dici che la mia claustrofobia possa essere associata all'agorafobia perchè io sto male in tutte quelle situazioni in cui mi sento "impotente" ovvero nelle circostante in cui non sono io a gestire la situazione e dunque non ho io il potere di decidere quando uscirne. Per darti meglio l'idea ti confido che io sto male, ad esempio, in auto quando si creano le colonne a causa del traffico intenso oppure ai concerti o spettacoli in genere cerco sempre di accaparrarmi il posto a sedere ed evitare così di stare in piedi oppressa dalla folla senza la possibilità di fuggire nel caso in cui dovessi sentirmi male. Il fatto è che questa situazione è un pò un gatto che si morde la coda perchè io parto già con l'idea "e se dovessi star male?" e quindi ovviamente poi sto male davvero! Quella volta in metropolitana è stata traumatica perchè io non sapevo di soffrire di una cosa del genere finchè non è successo quello che ho raccontato. Inizialmente stavo bene, poi, quando mi sono resa conto che il treno non accennava a ripartire, mi è presa la tachicardia, mi mancava l'aria, avevo caldissimo e mi sconvolgeva enormemente il fatto che tutto il resto della gente accanto a me sembrasse assolutamente tranquilla. Mille pensieri orribili hanno cominciato a girarmi in testa (pensavo...e se non ripartissimo più e fossimo bloccati qui dentro a tempo indefinito?). Io stavo morendo e mi veniva da piangere perchè avrei voluto uscire al più presto da lì ma mi rendevo conto di non poter far nulla e di essere vittima di quell'idiota (poveretto!) che in quel momento era alla guida del metrò. Da parte mia io ho cercato miliardi di volte di analizzare più profondamente il problema e di farmi entrare in testa il fatto che, comunque, le situazioni in cui io credo di morire, in realtà non costituiscono alcun pericolo perchè non si muore mica restando bloccati in autostrada! Ma tutte le mie analisi non sono servite a nulla perchè, immancabilmente, la volta successiva ci ricasco! Come dici tu Luca, il problema con l'aereo è che io mi faccio prendere dall'ansia che viene accresciuta dal fatto che so di non poter scendere quando voglio. Sto pensando ad una vacanzina nel Mar Rosso (circa 4 ore di volo da Mxp) ma non riesco a trovare il coraggio di prenotarla. Penso che, se dovessi farla, sarebbe meglio prenotarla all'ultimo momento per evitarmi sofferenze e notti in bianco da qui alla partenza, mi conosco e so che, una volta prenotata, scatterebbero le mie crisi e assolutamente non voglio vivere così male fino alla data della partenza! Luca mi affido a te e alla tua esperienza oltre che ai buoni consigli di tutti i ragazzi/e del forum e vi ringrazio anticipatamente. Io non posso accettare di essere sopraffatta da una cosa del genere e voglio assolutamente combattere e distruggere una volta per tutte la mia paura dell'aereo...Polinesia arrivoooo!!!
- Annalisa
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Quattro ore passano velocemente.....vai tranquilla in Mar Rosso.....prenotati una bella vacanza.....pensa che andrà tutto bene e che l'aereo ti porterà ovunque vuoi andare.
.
Per non avere più paura....devi fidarti di te stessa....si supera tutto Stefy!

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Il senno di poi è un grande traditore.
Ti fa vedere il giusto nel tempo sbagliato.
-
- Rullaggio
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Ciao Annalisa...
grazie per l'incoraggiamento ma ho notato che sull'aereo un'ora e mezza per me non passa mai...figurati 4 ore ma devo farlo! Io parto sempre ottimista poi, col passare dei giorni che precedono la partenza, mi smonto sempre di più fino a pensare che non ce la farò, non ti dico con quale accelerazione batta il mio cuore nelle 2 ore in cui gironzoli per il terminal aspettando di salire a bordo! Io mi fido di me stessa ma non altrettanto delle mie reazioni...e della mia testolina che viaggia, viaggia....
Sono un caso da psicoanalisi temo.
grazie per l'incoraggiamento ma ho notato che sull'aereo un'ora e mezza per me non passa mai...figurati 4 ore ma devo farlo! Io parto sempre ottimista poi, col passare dei giorni che precedono la partenza, mi smonto sempre di più fino a pensare che non ce la farò, non ti dico con quale accelerazione batta il mio cuore nelle 2 ore in cui gironzoli per il terminal aspettando di salire a bordo! Io mi fido di me stessa ma non altrettanto delle mie reazioni...e della mia testolina che viaggia, viaggia....
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- Nicolino
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Più frequento questo sito più capisco quanto sia bello ed importante il suo lavoro..Fearless flyer ha scritto:Ciao Stefania, benvenuta su md80!
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Allora, claustrofobia. Paura dei luoghi chiusi. L'agorafobia, invece, sarebbe la paura dei luoghi TROPPO aperti. In realtà questa distinzione non si utilizza più e si tende a pensare che il filo rosso che unisce queste due situazioni sia il fatto di stare in un ambiente nel quale, se servisse, è difficile ricevere aiuto e gestire la situazione. E' così anche per te?
Il problema è che se tu ti sentissi male avresti voglia di scendere e non potresti farlo?
Altra domanda: ci racconti con un pochino di dettagli in più le sensazioni vissute dentro la metropolitana?
Una cosa si può dire subito però: paura vuol dire inevitabilmente fuga. E la fuga sappi che peggiora enormemente il problema.
Quindi ti aiuteremo sicuramente però, visto che lavori in una agenzia di viaggi, comincia a prenotare un viaggetto di almeno 3/4 ore; diciamo tra un mese? Diamoci fiducia a vicenda. Ci stai?![]()
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Luca
Grazie
Nicolino
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Grazie Nicolino, il mio lavoro piace molto anche a meNicolino ha scritto:Più frequento questo sito più capisco quanto sia bello ed importante il suo lavoro..Fearless flyer ha scritto:Ciao Stefania, benvenuta su md80!
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Allora, claustrofobia. Paura dei luoghi chiusi. L'agorafobia, invece, sarebbe la paura dei luoghi TROPPO aperti. In realtà questa distinzione non si utilizza più e si tende a pensare che il filo rosso che unisce queste due situazioni sia il fatto di stare in un ambiente nel quale, se servisse, è difficile ricevere aiuto e gestire la situazione. E' così anche per te?
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Grazie
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Però magari se non mi dai del lei io mi sento meno vecchio

Luca
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Stefi, ti ringrazio per il racconto, molto dettagliato; immagino anche che il solo raccontarlo ti sia costato un po' di tensione.STEFY ha scritto:Ciao Luca, grazie per la celere risposta!
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Secondo me dovremmo concentraci su due temi: il primo è relativo alla tua percezione relativa all'impossibilità di ricevere aiuto se fosse necessario. Il secondo ruota intorno al fatto che tendi a sentirti sicura soltanto nelle situazioni sulle quali puoi esercitare un certo grado di controllo, indipendentemente dal grado oggettivo di rischio.
Infatti tu sei molto serena sulla sicurezza dell'aereo. Se invece molto più pessimista sul fatto di stare male tu.
Non ti concentrare per ora sull'ansia anticipatoria....nel momento in cui ridimensionerai il grado do minaccia l'ansia anticipatoria scomparirà.
Quindi, inevitabilmente

- Sei assolutamente sicura che sull'aereo se tu stessi male potresti non ricevere l'aiuto necessario?
- Tu come ti spieghi che stai bene solo quando controlli? (immagino quindi che se in macchina non guidi tu, sulle sciovie, ecc ecc sia un po' un problema..)
Luca
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- Annalisa
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senta oh lei.....complimentoni!!Fearless flyer ha scritto:Grazie Nicolino, il mio lavoro piace molto anche a meNicolino ha scritto:Più frequento questo sito più capisco quanto sia bello ed importante il suo lavoro..Fearless flyer ha scritto:Ciao Stefania, benvenuta su md80!
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Allora, claustrofobia. Paura dei luoghi chiusi. L'agorafobia, invece, sarebbe la paura dei luoghi TROPPO aperti. In realtà questa distinzione non si utilizza più e si tende a pensare che il filo rosso che unisce queste due situazioni sia il fatto di stare in un ambiente nel quale, se servisse, è difficile ricevere aiuto e gestire la situazione. E' così anche per te?
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Quindi ti aiuteremo sicuramente però, visto che lavori in una agenzia di viaggi, comincia a prenotare un viaggetto di almeno 3/4 ore; diciamo tra un mese? Diamoci fiducia a vicenda. Ci stai?![]()
@ Michi: presentati prima nella sezione "New Users", poi vieni in questa sezione e fai un post con un nuovo argomento e raccontaci della tua paura
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- Annalisa
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lo so.....il cuore batte forte, ma tu sarai sempre più forte e riuscirai a vincere la tua paura. Io sono partita con l'idea di non riuscire a volrae.....poi pensavo ad un volo breve, Pisa-Roma, e invece quattro ore subito....e se mi avessero detto di fare prima un volo più breve, avrei rinunciato. Per me era una sfida......e va presa un pò così, devi pensare che sei più forte......è difficile lo so, ma una volta che salirai e ti sarai fatta le quattro ore che passano veloci...credimi, non solo ti sarai goduta la vacanza al meglio, ma sarai anche orgogliosa di te stessa e potrai dirlo a tutto il mondo. Quello che è servito principalmente per me è stato il coraggio.......caricati di coraggio.....e tutte le difficoltà saranno superate, ma devi trovarlo dentro di te....STEFY ha scritto:Ciao Annalisa...
grazie per l'incoraggiamento ma ho notato che sull'aereo un'ora e mezza per me non passa mai...figurati 4 ore ma devo farlo! Io parto sempre ottimista poi, col passare dei giorni che precedono la partenza, mi smonto sempre di più fino a pensare che non ce la farò, non ti dico con quale accelerazione batta il mio cuore nelle 2 ore in cui gironzoli per il terminal aspettando di salire a bordo! Io mi fido di me stessa ma non altrettanto delle mie reazioni...e della mia testolina che viaggia, viaggia....
Sono un caso da psicoanalisi temo.

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Luca ci ho pensato tanto e provo a dare una risposta alle tue domande.Stefi, ti ringrazio per il racconto, molto dettagliato; immagino anche che il solo raccontarlo ti sia costato un po' di tensione.
Secondo me dovremmo concentraci su due temi: il primo è relativo alla tua percezione relativa all'impossibilità di ricevere aiuto se fosse necessario. Il secondo ruota intorno al fatto che tendi a sentirti sicura soltanto nelle situazioni sulle quali puoi esercitare un certo grado di controllo, indipendentemente dal grado oggettivo di rischio.
Infatti tu sei molto serena sulla sicurezza dell'aereo. Se invece molto più pessimista sul fatto di stare male tu.
Non ti concentrare per ora sull'ansia anticipatoria....nel momento in cui ridimensionerai il grado do minaccia l'ansia anticipatoria scomparirà.
Quindi, inevitabilmente ti provoco:
- Sei assolutamente sicura che sull'aereo se tu stessi male potresti non ricevere l'aiuto necessario?
- Tu come ti spieghi che stai bene solo quando controlli? (immagino quindi che se in macchina non guidi tu, sulle sciovie, ecc ecc sia un po' un problema..)
Luca
- non riesco a spiegarmi per quale strano motivo io salgo sull'aereo già convinta che starò male e mi faccio prendere dall'ansia perchè la mia testolina bacata è sicura che, se questo dovesse accadere, io non potrei ricevere un aiuto adeguato per il semplice fatto che non siamo in una situazione "normale" ma ci troviamo in aria a svariati km di distanza dalla terraferma dunque la mia mente pensa che sia impossibile trovare l'aiuto di cui necessito in una situazione del genere. Io sono sicura del fatto che, se sapessi di poter mettere i piedi a terra nel caso di un qualche malessere che mi colga durante il volo, per me si ridimensionerebbe tutto il contesto delle emozioni e sensazioni con cui io affronto la cosa, sono sicura che sarei molto più tranquilla...non so...è come se considerassi la terra una specie di oasi felice in cui poter trovare l'aiuto che cerco mentre in volo tra le nuvole mi viene il panico perchè sono sicura che lì invece non potrò trovare aiuto!
- non so spiegarmi il perchè io stia bene solo quando controllo...bhò...totale mancanza di fiducia nell'operato del resto del mondo?!? Forse io credo di essere l'unica in grado di trovare una soluzione ai miei problemi per cui se sono in una situazione in cui non ho io il controllo (come ad esempio l'aereo) mi viene il panico. C'è da dire che in auto sono tranquilla anche quando non guido io ma, analizzando la cosa, credo che possa essere ricondotta al primo punto, ovvero se sono in auto e ritengo di essere "in pericolo" posso scendere quando voglio mentre, effettivamente, sulla sciovia sono più agitata ma riesco a controllarmi meglio che sull'aereo perchè so che il tutto durerà solo qualche minuto.
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Stefania, temo che sia necessario qualche ulteriore sforzo.STEFY ha scritto:
Luca ci ho pensato tanto e provo a dare una risposta alle tue domande.
- non riesco a spiegarmi per quale strano motivo io salgo sull'aereo già convinta che starò male e mi faccio prendere dall'ansia perchè la mia testolina bacata è sicura che, se questo dovesse accadere, io non potrei ricevere un aiuto adeguato per il semplice fatto che non siamo in una situazione "normale" ma ci troviamo in aria a svariati km di distanza dalla terraferma dunque la mia mente pensa che sia impossibile trovare l'aiuto di cui necessito in una situazione del genere. Io sono sicura del fatto che, se sapessi di poter mettere i piedi a terra nel caso di un qualche malessere che mi colga durante il volo, per me si ridimensionerebbe tutto il contesto delle emozioni e sensazioni con cui io affronto la cosa, sono sicura che sarei molto più tranquilla...non so...è come se considerassi la terra una specie di oasi felice in cui poter trovare l'aiuto che cerco mentre in volo tra le nuvole mi viene il panico perchè sono sicura che lì invece non potrò trovare aiuto!
- non so spiegarmi il perchè io stia bene solo quando controllo...bhò...totale mancanza di fiducia nell'operato del resto del mondo?!? Forse io credo di essere l'unica in grado di trovare una soluzione ai miei problemi per cui se sono in una situazione in cui non ho io il controllo (come ad esempio l'aereo) mi viene il panico. C'è da dire che in auto sono tranquilla anche quando non guido io ma, analizzando la cosa, credo che possa essere ricondotta al primo punto, ovvero se sono in auto e ritengo di essere "in pericolo" posso scendere quando voglio mentre, effettivamente, sulla sciovia sono più agitata ma riesco a controllarmi meglio che sull'aereo perchè so che il tutto durerà solo qualche minuto.
Stefania
- Comunque, per tua conoscenza: se dovessi sentirti male sull'aereo gli assistenti di volo sono preparati a fronteggiare la situazione. A bordo c'è un kit di medicinali che può essere somministrato. Per le crisi d'ansia e gli attacchi di panico ci sono le benzodiazepine (Valium, nello specifico). Se ci fossere problemi di altro tipo gli assistenti di volo chiederebbero se a bordo è presente un medico (cosa che, statisticamente, è praticamente certa). Se non fosse presente un medico a bordo, il Comandante si metterebbe in contatto radio con un centro di assistenza medica a terra spiegando la situazione e ricevendo indicazioni sul da farsi. Nel caso in cui fosse necessario (pericolo per la persona) il Comandante atterrerebbe nell'aeroporto più vicino. Non so se sei di Roma, ma se fossi in Agosto al mare ad Ostia (tanto per dirne una) non saresti così sicura di ricevere un'assistenza così efficace in così poco tempo.
- Su questo devi riflettere un po' di più. Devi chiederti ad esempio perchè la tua sensazione personale di sicurezza viaggia in maniera diametralmente opposta al grado oggettivo di rischio. Sull'aereo non piloti tu


Luca
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Proverbio africano
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Ciao Annalisa,lo so.....il cuore batte forte, ma tu sarai sempre più forte e riuscirai a vincere la tua paura. Io sono partita con l'idea di non riuscire a volrae.....poi pensavo ad un volo breve, Pisa-Roma, e invece quattro ore subito....e se mi avessero detto di fare prima un volo più breve, avrei rinunciato. Per me era una sfida......e va presa un pò così, devi pensare che sei più forte......è difficile lo so, ma una volta che salirai e ti sarai fatta le quattro ore che passano veloci...credimi, non solo ti sarai goduta la vacanza al meglio, ma sarai anche orgogliosa di te stessa e potrai dirlo a tutto il mondo. Quello che è servito principalmente per me è stato il coraggio.......caricati di coraggio.....e tutte le difficoltà saranno superate, ma devi trovarlo dentro di te....
ho letto e riletto le tue parole e ti ringrazio perchè sei riuscita a caricarmi un pò! Coraggio... questa parola che mi ripeto mentalmente migliaia di volte prima di affrontare una situazione che mi incute paura ma che sembra non voler uscire fuori! In ogni caso voglio chiederti una cortesia...dici di aver avuto paura di volare ma di essere riuscita ad affrontare al meglio il tuo primo volo di 4 ore...mi descriveresti le tue sensazioni durante il volo, partendo dal decollo fino all'atteraggio? Ti ringrazio in anticipo.
Luca ho letto le tue risposte.
Voglio rifletterci bene su... sono rimasta un pò spiazzata alla domanda..."sulla fiducia verso te stessa come va?". Io non mi sono mai posta questa domanda e direi che il nocciolo del problema sta lì ma voglio pensarci bene prima di risponderti. Grazie mille per l'aiuto che mi stai offrendo, non ti conosco ma già ti voglio bene!!
Stefania
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Ciao StefySTEFY ha scritto:Ciao Annalisa,lo so.....il cuore batte forte, ma tu sarai sempre più forte e riuscirai a vincere la tua paura. Io sono partita con l'idea di non riuscire a volrae.....poi pensavo ad un volo breve, Pisa-Roma, e invece quattro ore subito....e se mi avessero detto di fare prima un volo più breve, avrei rinunciato. Per me era una sfida......e va presa un pò così, devi pensare che sei più forte......è difficile lo so, ma una volta che salirai e ti sarai fatta le quattro ore che passano veloci...credimi, non solo ti sarai goduta la vacanza al meglio, ma sarai anche orgogliosa di te stessa e potrai dirlo a tutto il mondo. Quello che è servito principalmente per me è stato il coraggio.......caricati di coraggio.....e tutte le difficoltà saranno superate, ma devi trovarlo dentro di te....
ho letto e riletto le tue parole e ti ringrazio perchè sei riuscita a caricarmi un pò! Coraggio... questa parola che mi ripeto mentalmente migliaia di volte prima di affrontare una situazione che mi incute paura ma che sembra non voler uscire fuori! In ogni caso voglio chiederti una cortesia...dici di aver avuto paura di volare ma di essere riuscita ad affrontare al meglio il tuo primo volo di 4 ore...mi descriveresti le tue sensazioni durante il volo, partendo dal decollo fino all'atteraggio? Ti ringrazio in anticipo.
Mi fa piacere che me lo chiedi e spero di poterti aiutare il più possibile. Allora.....io ho cercato di schivare il volo per 25 anni della mia vita, ogni volta che vedevo una scia in cielo mi prendeva veramente male e dentro di me dicevo che non ce l'avrei mai fatta....MAI. Invece quest'anno mi sono decisa e sono partita per Tenerife. La cosa più brutta per me sono stati i due giorni precedenti, perchè non avendo mai volato, la mia testa lavorava contro di me.......facendomi immaginare chissà che situazioni.
E ti capisco anche la claustrofobia....io ne soffro, e di vertigini ne soffrivo ...credo. dopo capirai perchè te lo dico.
Il giorno della partenza...arrivata all'imbarco ero distrutta.....mi sentivo in trappola, ma dentro di me sapevo che dovevo farlo.....non potevo perdere quell' occasione.
Appena salita a bordo.....ho visto che l'aereo era abbastanza grande e gli oblò abbastanza "piccoli" ......quindi subito la sensazione di claustrofobia e vertigini sono scomparse. Ho visto le altre persone che erano sopra....tranquille e serene....un sacco di bimbi piccoli. Mi sono seduta naturalmente lato corridoio




Quando l'aereo ha iniziato a muoversi, sinceramente ho detto come io dico sempre " Annalì...ormai ci sei questa cosa va fatta cerca di farla nel migliore dei modi!!!".
Appena l'aereo ha iniziato a prendere velocità.....non so dirti.....sono rimasta senza fiato volontariamente....stavo attenta a cosa succedeva ma sempre molto tranquilla....poi quando ha staccato.....mi è venuto un sorrisone in faccia......un'emozione bellissima e una serenità che nemmeno io mi sarei aspettata. Poco dopo ho iniziato a parlare con una signora dall'altra parte del corridoio! ha iniziato ad attaccare bottone non la finiva più.....e io che volevo vedere fuori dall'oblò

Quindi se devo riassumere........il decollo è stata una sensazione nuova...che mi ha fatto patire le pene dell'inferno prima....ma un'emozione bella e unica dopo.
L'atterraggio sarà che non mi ha mai preoccupato nemmeno prima che salissi.........l'atterraggio non mi ha dato emozioni particolari.....a parte la bellissima sensazione di avvicinarsi alla terra e vedere le cose nuove.....l'idea di essere arrivata e di dire " è andato tutto bene e ho viaggiato serena".
Non avere paura.....non ce n'è motivo. e vedrai che se riesci a volare tranquilla supererai anche tutte le altre cose.
Per me volare è stato la sfida più grande della mia vita.....con tutte le fobie che anch'io mi portavo appresso....ma una volta passata....sono salita in ascensore di vetro dal primo al 5 piano da sola. Cosa che tre settimane fa....facevo con il fiato sospeso o evitavo direttamente

Sull'aereo sei stra comoda e coccolata......soprattutto se fai tratte lunghe. Non so darti chiarimenti sulla meccanica, ma posso dirti che, chi lavora in aeroporto, piloti, tecnici, assistenti di volo....sono persone che sanno fare il suo lavoro. anche perchè ora mentre ti scrivo....sai quanti aerei volano? ( si lo so che dici "si si " ma poi pensi a tutt'altro

Quindi Stefy oltretutto hai già anche volato......quindi non pensare a star male....non succederà.....devi dirti, "no non succederà perchè a me piace volare!!" fallo...almeno provaci e vedrai andrà tutto bene, fidati di te stessa e della tua testa questa volta…..cambieranno molte cose, e ti accorgerai che nella vita ci sono cose in cui di coraggio ne serve 100.000 volte di più.
Puoi farcela benissimo…ma devi VOLERLO e tutto si risolve.

Ciao ciao


Il senno di poi è un grande traditore.
Ti fa vedere il giusto nel tempo sbagliato.
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Ciao Luca.Stefania, temo che sia necessario qualche ulteriore sforzo.
- Comunque, per tua conoscenza: se dovessi sentirti male sull'aereo gli assistenti di volo sono preparati a fronteggiare la situazione. A bordo c'è un kit di medicinali che può essere somministrato. Per le crisi d'ansia e gli attacchi di panico ci sono le benzodiazepine (Valium, nello specifico). Se ci fossere problemi di altro tipo gli assistenti di volo chiederebbero se a bordo è presente un medico (cosa che, statisticamente, è praticamente certa). Se non fosse presente un medico a bordo, il Comandante si metterebbe in contatto radio con un centro di assistenza medica a terra spiegando la situazione e ricevendo indicazioni sul da farsi. Nel caso in cui fosse necessario (pericolo per la persona) il Comandante atterrerebbe nell'aeroporto più vicino. Non so se sei di Roma, ma se fossi in Agosto al mare ad Ostia (tanto per dirne una) non saresti così sicura di ricevere un'assistenza così efficace in così poco tempo.
- Su questo devi riflettere un po' di più. Devi chiederti ad esempio perchè la tua sensazione personale di sicurezza viaggia in maniera diametralmente opposta al grado oggettivo di rischio. Sull'aereo non piloti tu ok, ma ci sono piloti che hanno dedicato praticamente una vita ad esercitarsi per fare questo. Magari se tu viaggiassi accanto a loro (in cockpit) staresti molto più tranquilla. Perchè secondo te? Il livello di rischio non è esattamente lo stesso? La sfiducia verso gli altri. Sulla fiducia verso te stessa come va?
Luca
Ho riflettuto sulle questioni che mi poni e ho pensato che fosse opportuno rivelarti una cosa. Io ho vissuto un periodo terrificante dopo quell'evento in metropolitana perchè quotidianamente ero costretta a tornarci non avendo altre alternative per raggiungere la sede di lavoro. Mi ricordo che, una sera, al rientro dal lavoro, non ho addirittura avuto il coraggio di prenderla, ne è passata una e l'ho lasciata andare, un'altra e un'altra ancora finchè disperata e in preda alle lacrime non sono risalita all'aria aperta e ho chiamato il mio ragazzo per farmi venire a prendere!! In quel periodo avrei addirittura cambiato lavoro per non avere più il problema di prendere la metropolitana. Bhè io ho superato o quasi questo problema prendendo ogni giorno, all'andata e al ritorno, la prima carrozza, quella dove c'è il conducente e lo faccio perchè questo mi tranquillizza perchè io penso che, se dovesse accadere nuovamente che il treno si fermi dentro una galleria, io potrei andare da lui, dirgli che sto male, e così far ripartire il treno!! Dunque mi chiedi se, viaggiando accanto ai piloti potrei sentirmi meglio? La mia risposta è si, penso proprio di si, mi sentirei più ascoltata, più protetta, non so bene come spiegarlo ma avrei senz'altro qualcuno di importante (il tizio che sta pilotando l'aereo dentro cui sono io!) a cui afferrarmi in caso di problemi o malesseri. A questo punto direi che la fiducia in me stessa è quasi pari allo zero, ma perchè??? Avevo una vita così meravigliosa prima dell'incidente della metropolitana e invece la mia testa mi haa tradita e mi ha complicato la vita...ora ho paura del metrò, degli aerei, delle navi, delle gallerie e delle colonne in autostrada! Ma come posso uscire da questa cosa? Io non riesco proprio a trovare una via di fuga, l'unica cosa che mi viene in mente è l'evitamento ma anche questo non risolve alcun problema perchè è un benessere momentaneo, schivato quel problema poi se ne presenta un altro e ricomincia tutto da capo.
Luca io abito a Milano, credi che partecipare al corso VOGLIA DI VOLARE potrebbe aiutarmi a superare questo problema?
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Buon Sabato a tutti!!
Annalisa...ieri ho passato mezz'ora a scriverti per rispondere al tuo msg ma, ad un certo punto, è venuto fuori un avviso di errore di connessione e ovviamente è scomparso tutto...che sfiga uffiiii!
Mi sapresti dire che aereo era con a bordo quell'assistente di volo così carino e simpatico? Ahhhh ecco dove sta il mio problema...come mai nei voli fatti io ho sempre trovato assistenti di volo donne?!??
Comunque riassumo la mia pappardella di ieri. Ti ringrazio moltissimo per la tua dettagliata descrizione e ti faccio i miei complimenti perchè hai gestito alla grande il tuo primo volo nemmeno tanto corto nonostante ne avessi avuto paura per 25 anni! Leggendo quello che hai scritto ho pensato che probabilmente io sbaglio...sicuramente sbaglio atteggiamento nell'affrontare il problema e poi forse faccio troppo la spavalda perchè, ad esempio, per timore e vergogna, non mi sono mai minimamente sognata di informare gli assistenti di volo della mia paura, anzi ti dirò che io vedo questa cosa come un'ammissione di mancanza di coraggio e avrei addirittura timore della reazione dell'assistente! Tu sei stata bravissima, hai ammesso di aver paura e hai fatto bene ad informare l'assistente e probabilmente la sua battuta ti ha aiutata tantissimo a rilassarti e a prendere coscienza del fatto che volare è normale e che sarebbero tutti lì ad aiutarti nel caso dovessi averne bisogno. Tu hai un'atteggiamento così positivo che io invidio e che a me manca totalmente, io affronto il volo con spirito totalmente diverso capisci? Io parto già con l'idea che non può andare tutto bene, non posso riuscire a volare tranquilla senza sentirmi a disagio e dunque immancabilmente durante il volo sto male. Pensa che viaggio sempre col mio ragazzo che non ha la minima paura di nulla, si siede sul suo bel sedile, ovunque l'abbiano messo, e si addormenta candidamente subito dopo il decollo, resistendo eh perchè già prima del decollo a lui prende il sonno ma il decollo lo emoziona tantissimo quindi ci tiene a non perderselo, e poi si sveglia tranquillo e beato all'atterraggio giusto perchè viene disturbato dalla voce del pilota che informa che siamo arrivati altrimento penso che non si sveglierebbe neppure! Non immagini come lo invidio, io mi torturo per tutto il volo mentre lui dorme beato...ma come si fa a diventare come lui??????
Annalisa...ieri ho passato mezz'ora a scriverti per rispondere al tuo msg ma, ad un certo punto, è venuto fuori un avviso di errore di connessione e ovviamente è scomparso tutto...che sfiga uffiiii!
Mi sapresti dire che aereo era con a bordo quell'assistente di volo così carino e simpatico? Ahhhh ecco dove sta il mio problema...come mai nei voli fatti io ho sempre trovato assistenti di volo donne?!??
Comunque riassumo la mia pappardella di ieri. Ti ringrazio moltissimo per la tua dettagliata descrizione e ti faccio i miei complimenti perchè hai gestito alla grande il tuo primo volo nemmeno tanto corto nonostante ne avessi avuto paura per 25 anni! Leggendo quello che hai scritto ho pensato che probabilmente io sbaglio...sicuramente sbaglio atteggiamento nell'affrontare il problema e poi forse faccio troppo la spavalda perchè, ad esempio, per timore e vergogna, non mi sono mai minimamente sognata di informare gli assistenti di volo della mia paura, anzi ti dirò che io vedo questa cosa come un'ammissione di mancanza di coraggio e avrei addirittura timore della reazione dell'assistente! Tu sei stata bravissima, hai ammesso di aver paura e hai fatto bene ad informare l'assistente e probabilmente la sua battuta ti ha aiutata tantissimo a rilassarti e a prendere coscienza del fatto che volare è normale e che sarebbero tutti lì ad aiutarti nel caso dovessi averne bisogno. Tu hai un'atteggiamento così positivo che io invidio e che a me manca totalmente, io affronto il volo con spirito totalmente diverso capisci? Io parto già con l'idea che non può andare tutto bene, non posso riuscire a volare tranquilla senza sentirmi a disagio e dunque immancabilmente durante il volo sto male. Pensa che viaggio sempre col mio ragazzo che non ha la minima paura di nulla, si siede sul suo bel sedile, ovunque l'abbiano messo, e si addormenta candidamente subito dopo il decollo, resistendo eh perchè già prima del decollo a lui prende il sonno ma il decollo lo emoziona tantissimo quindi ci tiene a non perderselo, e poi si sveglia tranquillo e beato all'atterraggio giusto perchè viene disturbato dalla voce del pilota che informa che siamo arrivati altrimento penso che non si sveglierebbe neppure! Non immagini come lo invidio, io mi torturo per tutto il volo mentre lui dorme beato...ma come si fa a diventare come lui??????
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Stefy....era la Futura.....un assistente di volo spagnolo! ma io ho un debole per gli spagnoli quindi potrei non fare testo!.Mi sapresti dire che aereo era con a bordo quell'assistente di volo così carino e simpatico? Ahhhh ecco dove sta il mio problema...come mai nei voli fatti io ho sempre trovato assistenti di volo donne?!??
No vabbè parlando seriamente....non ha importanza se trovi uomini o donne, sono lì a posta per aiutarti in caso di bisogno. AL ritorno invece una ragazza è stata molto carina e gentile.....ogni volta che passava dal corridoio mi chiedeva se era tutto a posto....non era proprio bella....ma molto carina in tutti i sensi, ma doveva essere di una simpatia unica.....già dalla faccia ti metteva a suo agio. quindi non stare a vedere uomini o donne.....

Guarda stefy che non è uno sbaglio il tuo!! voglio dire la paura di volare non è una cosa fuori dal mondo.....non devi colpevolizzarti e minimizzarti perchè hai paura di volare. innanzi tutto perchè comunque è una parte di te! non devi avere paura di comunicare il tuo disagio a qualcuno che può aiutarti, perchè se te lo tieni dentro....si alimenterà sempre di più. Quindi.....appena sali a bordo parlane subito con un assistente di volo...sono lì anche per questo mica solo per portarti la coca cola tesoroComunque riassumo la mia pappardella di ieri. Ti ringrazio moltissimo per la tua dettagliata descrizione e ti faccio i miei complimenti perchè hai gestito alla grande il tuo primo volo nemmeno tanto corto nonostante ne avessi avuto paura per 25 anni! Leggendo quello che hai scritto ho pensato che probabilmente io sbaglio...sicuramente sbaglio atteggiamento nell'affrontare il problema e poi forse faccio troppo la spavalda perchè, ad esempio, per timore e vergogna, non mi sono mai minimamente sognata di informare gli assistenti di volo della mia paura, anzi ti dirò che io vedo questa cosa come un'ammissione di mancanza di coraggio e avrei addirittura timore della reazione dell'assistente! Tu sei stata bravissima, hai ammesso di aver paura e hai fatto bene ad informare l'assistente e probabilmente la sua battuta ti ha aiutata tantissimo a rilassarti e a prendere coscienza del fatto che volare è normale e che sarebbero tutti lì ad aiutarti nel caso dovessi averne bisogno.

è chiaro che parti con l'idea che andrà tutto male....altrimenti esisterebbe la tua paura di volareTu hai un'atteggiamento così positivo che io invidio e che a me manca totalmente, io affronto il volo con spirito totalmente diverso capisci? Io parto già con l'idea che non può andare tutto bene, non posso riuscire a volare tranquilla senza sentirmi a disagio e dunque immancabilmente durante il volo sto male. Pensa che viaggio sempre col mio ragazzo che non ha la minima paura di nulla, si siede sul suo bel sedile, ovunque l'abbiano messo, e si addormenta candidamente subito dopo il decollo, resistendo eh perchè già prima del decollo a lui prende il sonno ma il decollo lo emoziona tantissimo quindi ci tiene a non perderselo, e poi si sveglia tranquillo e beato all'atterraggio giusto perchè viene disturbato dalla voce del pilota che informa che siamo arrivati altrimento penso che non si sveglierebbe neppure! Non immagini come lo invidio, io mi torturo per tutto il volo mentre lui dorme beato...ma come si fa a diventare come lui??????

Il fatto che provi invidia nei miei confronti lo sai cosa significa? che tu vuoi volare.....lo so perchè per me è stata la stessa cosa. sai quando senti dire " Ciao come stai? lo sai che tra una settimana vado a Santo Domingo





Per me ha funzionato così....non volevo essere ormai l'unica persona tra parenti e amici che non avevo volato.... mi sentivo veramente un handicap mentale irrisolvibile. però poi ho trovato la forza per combatterla la mia paura, e così dovresti fare te......ognuno di noi è diverso.....e cercare di rassicurare una persona penso che sia una delle cose più difficili da fare. Infatti......sarebbe meglio che quell' orso (per fare una battuta senza offesa naturalmente


Stefy....io ti dico questo: Come ho detto sopra rassicurare le persone non è semplice, però credimi che se ce l'ho fatta io che non avevo la minima idea di cosa significasse volare.....tu che hai già volato hai una marcia in più. Sali tranquilla......l'aereo è spazioso e sicuro.....pensa che ogni singola persona che è con te non rischierebbe mai la propra vita.......e soprattutto per quanto riguarda lo spazio chiuso a me ha aiutato pensare così " ok devo stare qui per x ore.....ma come passano i giorni anche queste x ore passeranno presto e io avrò superato la mia paura ( e aggiungo "alla faccia di tutti "

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Stefy, aspetta un attimo per il corso, c'è sempre tempo per iscriversi.STEFY ha scritto: Ciao Luca.
Ho riflettuto sulle questioni che mi poni e ho pensato che fosse opportuno rivelarti una cosa. Io ho vissuto un periodo terrificante dopo quell'evento in metropolitana perchè quotidianamente ero costretta a tornarci non avendo altre alternative per raggiungere la sede di lavoro. Mi ricordo che, una sera, al rientro dal lavoro, non ho addirittura avuto il coraggio di prenderla, ne è passata una e l'ho lasciata andare, un'altra e un'altra ancora finchè disperata e in preda alle lacrime non sono risalita all'aria aperta e ho chiamato il mio ragazzo per farmi venire a prendere!! In quel periodo avrei addirittura cambiato lavoro per non avere più il problema di prendere la metropolitana. Bhè io ho superato o quasi questo problema prendendo ogni giorno, all'andata e al ritorno, la prima carrozza, quella dove c'è il conducente e lo faccio perchè questo mi tranquillizza perchè io penso che, se dovesse accadere nuovamente che il treno si fermi dentro una galleria, io potrei andare da lui, dirgli che sto male, e così far ripartire il treno!! Dunque mi chiedi se, viaggiando accanto ai piloti potrei sentirmi meglio? La mia risposta è si, penso proprio di si, mi sentirei più ascoltata, più protetta, non so bene come spiegarlo ma avrei senz'altro qualcuno di importante (il tizio che sta pilotando l'aereo dentro cui sono io!) a cui afferrarmi in caso di problemi o malesseri. A questo punto direi che la fiducia in me stessa è quasi pari allo zero, ma perchè??? Avevo una vita così meravigliosa prima dell'incidente della metropolitana e invece la mia testa mi haa tradita e mi ha complicato la vita...ora ho paura del metrò, degli aerei, delle navi, delle gallerie e delle colonne in autostrada! Ma come posso uscire da questa cosa? Io non riesco proprio a trovare una via di fuga, l'unica cosa che mi viene in mente è l'evitamento ma anche questo non risolve alcun problema perchè è un benessere momentaneo, schivato quel problema poi se ne presenta un altro e ricomincia tutto da capo.
Luca io abito a Milano, credi che partecipare al corso VOGLIA DI VOLARE potrebbe aiutarmi a superare questo problema?
Prova a passare un po' tempo qui con noi e vediamo se si riesce a sbloccare la situazione.
L'incidente della metro ha infranto un equilibrio che, seppure instabile, funzionava bene. Ora si tratta di trovare un nuovo equilibrio che funzioni meglio.
Ci vuole un po' di pazienza e di buona volontà. Continua a scrivere qui ed a parlarci di te.
L'evitamento è assolutamente da "evitare"

Per ora....calma e nervi saldi

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Stefania sei sempre con noi, vero?
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Certo Luca sono qui!
Scusatemi se non mi sono più fatta viva ma qui in agenzia sono piena di lavoro...vogliono tutti andare in vacanza!
Ultimo viaggio venduto questa mattina...Zanzibar...9 ore di volo!!! Uffa quand'è che ce la potrò fare anch'io????
Appena avrò un attimo in più tornerò con le mie considerazioni sulle ultime risposte ricevute.
Intanto grazie a tutti, grazie Luca!
Un abbraccio.
Ste
Scusatemi se non mi sono più fatta viva ma qui in agenzia sono piena di lavoro...vogliono tutti andare in vacanza!
Ultimo viaggio venduto questa mattina...Zanzibar...9 ore di volo!!! Uffa quand'è che ce la potrò fare anch'io????
Appena avrò un attimo in più tornerò con le mie considerazioni sulle ultime risposte ricevute.
Intanto grazie a tutti, grazie Luca!
Un abbraccio.
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Re: PANICO IN ARIA
Dai, non è che Parigi faccia proprio schifo!STEFY ha scritto:o della scelta di andare a Parigi piuttosto che a New York!

A me capitò (in treno) di stare 60 minuti fermo in una galleria. Ero con la mia ex ragazza: per ammazzare il tempo attaccammo bottone con una tizia seduta di fianco a lei. Ma c'è da dire che io sono un caso patologico in questo: attacco bottone con chiunque.STEFY ha scritto:la metropolitana che mi porta al lavoro si è fermata per circa 10 minuti (che mi sono sembrati 10 ore) nel bel mezzo di una galleria (...)
"e se sto male e ho bisogno d'aria come faccio?"

Per venire al tuo problema: io oltre a chiederemo "se sto male come faccio?" mi chiederei "ma poi, perchè dovrei star male?"
In fondo sei una ragazza giovane (almeno, dici che sei ancora da maritare e che vorresti farlo, quindi non puoi essere una vecchia carampana, no?) e normale. Se non hai avuto episodi precedenti di malori improvvisi dovresti riuscire senza troppe difficoltà - e con l'aiuto di Luca - a superare i tuoi problemi, almeno razionalmente. E una volta che una paura la gestisci, l'hai quasi superata, secondo me.
PS: ognuno ha le sue, comunque. Io sono un donatore AVIS, ma non provate a farmi un'iniezione: potrei fare follie!

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Ciao a tutti...eccomi di nuovo tra voi, scusate l'assenza ma il lavoro chiama!
Ciao spaceodissey! Ti comunico che non sono una vecchia carampana fortunatamente perchè ho 26 anni...mamma mia...immagini arrivare ad essere una vecchia carampana con la paura di volare?
No no...io devo e voglio risolvere questo problema ora!!!! Tornando a quello che dici nel tuo messaggio è corretto, io ho pensato tante volte che dovrei chiedermi "ma perchè dovrei star male?" perchè è ovvio che non ci sono ragioni che spiegano il mio terrore di poter star male sull'aereo, sta di fatto che nonostante io sappia che non ci sono ragioni sto male lo stesso! La mia paura è totalmente irrazionale lo so ma è motivata dalla consapevolezza di dover star chiusa dentro quella scatoletta per tutto il volo e questa consapevolezza mi agita, mi mette l'ansia...è difficile gestirla! Voglio mettermi alla prova con un volo medio raggio per vedere cosa mi accade ma voglio essere certa di poterlo affrontare prima di prenotarlo! La mia esperienza è di 1 ora e mezza di volo vissuta con angoscia per cui voglio prima essere certa che, se mi metterò su un volo della durata di 4 ore, sarà perchè sono certa di poterlo affrontare con tranquillità perchè sinceramente...agitarmi, sudare, angosciarmi, farmi battere il cuore a mille fino a che non rischia di esplodermi il petto...no grazie BASTA...ho già dato e non voglio dare più!!!
Ciao spaceodissey! Ti comunico che non sono una vecchia carampana fortunatamente perchè ho 26 anni...mamma mia...immagini arrivare ad essere una vecchia carampana con la paura di volare?

- Annalisa
- FL 400
- Messaggi: 4058
- Iscritto il: 2 febbraio 2006, 17:41
Stefy.... non ti esplode proprio niente!. Io ho sempre detto che avrei evitato voli superiori ad un'ora e mezza, ma non ha senso. Per prima cosa perchè l'aereo è un pochino più grande, e seconda cosa....se dovessi avvertire un pò di disagio.....è solo per un momento limitato, poi tutto andrà bene....quindi per quello la durata non fa differenza.
Una volta che sei a bordo e in quota ti vedi un bel film, ti magni qualcosina e nemmeno te ne accorgi.....tsei arrivata.
Vai traquilla Stefy.....pensa a posto magnifico che visiterai e goditi la vacanza.
Comunque noi siamo sempre qui per qualsiasi cosa tu abbia bisogno.
Ciao ciao
Una volta che sei a bordo e in quota ti vedi un bel film, ti magni qualcosina e nemmeno te ne accorgi.....tsei arrivata.
Vai traquilla Stefy.....pensa a posto magnifico che visiterai e goditi la vacanza.
Comunque noi siamo sempre qui per qualsiasi cosa tu abbia bisogno.
Ciao ciao

Il senno di poi è un grande traditore.
Ti fa vedere il giusto nel tempo sbagliato.
- Fearless flyer
- FL 400
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- Iscritto il: 19 maggio 2006, 11:43
- Località: Roma - Milano - Catania - Venezia
D'accordo con Annalisa.
A volte ho avuto la sensazione che il tempo passasse molto più in fretta nei voli lungo raggio che in quelli di un'ora.
Nei voli lunghi hai la possibilità di mangiare, vedere film, videogiochi, ascoltare musica, dormire. Spesso il tempo mi è letteralmente volato.
Sai una cosa Stefania: tutto sta a provare
Luca
A volte ho avuto la sensazione che il tempo passasse molto più in fretta nei voli lungo raggio che in quelli di un'ora.
Nei voli lunghi hai la possibilità di mangiare, vedere film, videogiochi, ascoltare musica, dormire. Spesso il tempo mi è letteralmente volato.
Sai una cosa Stefania: tutto sta a provare

Luca
Luca Evangelisti
Responsabile "Voglia di Volare"
A L I T A L I A
Sito ufficiale "Voglia di volare".
VADO VIA DAL FORUM
evangelisti.luca@alitalia.it
Chi vuole sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa.
Proverbio africano
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Stefi?
Le tue riflessioni dove ti hanno portato?
Dai raccontaci...
Luca
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Luca Evangelisti
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