Il 50% della popolazione ha paura di volare e più di un terzo soffre di una vera e propria fobia. Dall'analisi di questi dati è nata l'iniziativa della Ausl6 e della Gesap rivolta a chi vive in prima persona questa limitazione.
“Paura di volare no problem” è il progetto realizzato dal Laboratorio per i disturbi psicosomatici dell'Azienda sanitaria palermitana e dalla Società che gestisce l'aeroporto “Falcone e Borsellino
Attraverso un attento e specializzato supporto, l'obiettivo è di dare la possibilità di affrontare serenamente il volo senza assunzione di farmaci, ma anche di fornire un'informazione corretta ed aggiornata sull'aviazione civile.
L'iniziativa, realizzata in collaborazione con la compagnia Wind Jet, è stata presentata questa mattina presso la “sala vip” dell' Aeroporto di Palermo dal Direttore generale dell'Ausl 6, Salvatore Iacolino,, dall'Amministratore delegato della Gesap, Giacomo Terranova e dall'Amministratore delegato della Wind Jet Stefano Rantuccio.
“Ci rivolgiamo a tutte quelle persone che hanno paura di volare o hanno smesso di volare - ha sottolineato il manager dell'azienda sanitaria - attraverso uno specifico percorso terapeutico che si svilupperà in 10 incontri, si darà la possibilità di superare questa limitazione. Per accedere al servizio bisognerà soltanto pagare il ticket sanitario”.
I partecipanti effettueranno,sia un percorso individuale con incontri settimanali, sia un percorso di gruppo con incontri mensili. Saranno seguiti da uno psicologo del Laboratorio per i disturbi psicosomatici dell'Ausl 6,che lii guiderà al superamento del disturbo fobico, e dal personale della Gesap che seguirà i pazienti in programma di visite alla struttura operativa aeroportuale fornendo informazioni su tutte le norme di sicurezza vigenti in aeroporto.
“La Gesap - ha spiegato Giacomo Terranova - curerà la parte dedicata al volo e soprattutto agli aspetti della sicurezza. Forniremo tutte le informazioni utili a capire quali siano gli standard applicati consentendo così a chi ha paura di volare, di avere maggiori conoscenze e, quindi, maggiori certezze. L'aereo è il mezzo più comodo, veloce e sicuro e superando la paura di volare si migliora sicuramente la qualità di vita dell'individuo e per noi siciliani, data la condizione di insularità della nostra terra, muoversi in aereo diventa in molti casi, indispensabile”.
Dopo sei mesi dalla fine del percorso terapeutico, lo psicologo dell'Ausl 6, effettuerà un'approfondita verifica su tutti i partecipanti che ritenuti idonei, all termine delle attività, potranno compiere un vero e proprio “battesimo dell'aria” ovvero un volo gratuito per una tratta breve su aeromobili Wind Jet, partner ufficiale dell'iniziativa.
“Un intervento terapeutico mirato - ha affermato Iacolino - riduce anche gravi disagi e disservizi per altri passeggeri che possono essere spesso contagiati dalla crisi di panico altrui” e, come ha sottolineato Terranova,“consente di incrementare la sicurezza negli aeroporti e soprattutto durante i voli, perché un paziente affetto da crisi di panico, può essere un problema per la sicurezza tale, da costringere il pilota a fare scalo immediato”.
(fonte http://www.aeroporto.palermo.it)
aeroporto di Palermo, Wind Jet e AUSL contro la paura..
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secondo me è una splendida iniziativa! sono molto contento oltretutto che questa stia prendnedo luogo qui a palermo; speriamo che chi ne ha bisogno si faccia avanti! certo...dobbiamo anche vedere se il progetto verrà portato a termine. Purtroppo qui in sicilia di parole se ne spendono tante...sono i fatti concreti che mancano 

"...e mentre la mente, in silenziosa ascesa, superava l'alto, inviolato santuario dello spazio, levai in alto la mano e sentii il volto di Dio." - J.G.Magee Junior
Virtute Siderum Tenus!
controlli pre-acro fatti, virata di sicurezza, riferimento, 7000 ft, motore a 10 di PDA...85 nodi...83...82..81...80....TUTTO PEDALE E BARRA ALLA PANCIA!!
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Secondo me, l'idea è sicuramente buona ma l'impostazione non lo è altrettanto.
E comunque, vi risulta che si legga almeno una volta a settimana sul giornale di aerei che hanno dovuto fare uno scalo imprevisto perché un passeggero era preso dal panico? A me no.
Ripeto: idea ottima, spero comunque che sia utile, ma... partita con un'impostazione che mi sembra sbagliata.
Come ci ha spiegato Luca Evangelisti in questo intervento, il panico è una cosa che non deve essere confusa con una paura profonda.sestogrado ha scritto:“Un intervento terapeutico mirato, come ha sottolineato Terranova,“consente di incrementare la sicurezza negli aeroporti e soprattutto durante i voli, perché un paziente affetto da crisi di panico, può essere un problema per la sicurezza tale, da costringere il pilota a fare scalo immediato”.
E comunque, vi risulta che si legga almeno una volta a settimana sul giornale di aerei che hanno dovuto fare uno scalo imprevisto perché un passeggero era preso dal panico? A me no.
Ripeto: idea ottima, spero comunque che sia utile, ma... partita con un'impostazione che mi sembra sbagliata.
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D'accordo con Bacione.
Porto l'esperienza di Voglia di Volare: 2000 persone. Mai e poi mai è stato fatto un extrascalo per problemi legati alla paura.
L'extrascalo è previsto SOLTANTO in caso di pericolo di vita per passeggeri od equipaggio (evidentemente escludendo problemi alla macchina); e di disturbi d'ansia sicuramente non si muore....
Per il resto l'iniziativa è sicuramente lodevole. E spero che vada a buon fine.
Luca
Porto l'esperienza di Voglia di Volare: 2000 persone. Mai e poi mai è stato fatto un extrascalo per problemi legati alla paura.
L'extrascalo è previsto SOLTANTO in caso di pericolo di vita per passeggeri od equipaggio (evidentemente escludendo problemi alla macchina); e di disturbi d'ansia sicuramente non si muore....
Per il resto l'iniziativa è sicuramente lodevole. E spero che vada a buon fine.
Luca
Luca Evangelisti
Responsabile "Voglia di Volare"
A L I T A L I A
Sito ufficiale "Voglia di volare".
VADO VIA DAL FORUM
evangelisti.luca@alitalia.it
Chi vuole sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa.
Proverbio africano
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