Quello contenuto nel link sottoriportato è un'articolo su un incidente capitato nel 1990 ad un B 707 dell'Avianca, precipitato perchè rimasto senza carburante.
http://www.traffico-aereo.it/pages/sic/ ... /inc05.htm
Mi sembra molto interessante; come sempre è dovuto ad un insieme di cause concatenate (maltempo, fatica operazionale, ecc..) ma uno dei motivi principali è l'imperfetta comunicazione tra A/M e ATC, che ha provocato un equivoco sulle reali condizioni del volo, aiutato anche da una confusione sul significato dei termini.
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Paolo
B 707 precipitato nel 1990
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B 707 precipitato nel 1990
"La corsa di decollo è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in aeroplano per mezzo dell'aria. Ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano" (Staccando l'ombra da terra - D. Del Giudice)


- Giulio88
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Grazie. Interessantissimo. Come al solito vari fattori hanno contribuito all'incidente.
Chissà perchè non hanno dirottato subito su di un alternato che poteva essere dapprima Boston, e dopo, quando l'autonomia non rendeva boston raggiungibile, su un aeroprto più vicino. Infatti il report dice che l'Avianca nei voli per Jfk dava Boston come alternato(162 NM da Jfk) ma che altri aeroporti si trovavano, rispetto a jfk, ad una distanza minore.
Chissà perchè non hanno dirottato subito su di un alternato che poteva essere dapprima Boston, e dopo, quando l'autonomia non rendeva boston raggiungibile, su un aeroprto più vicino. Infatti il report dice che l'Avianca nei voli per Jfk dava Boston come alternato(162 NM da Jfk) ma che altri aeroporti si trovavano, rispetto a jfk, ad una distanza minore.
PPL (A)
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L'aspetto che colpisce di più in questo incidente è senz'altro, come ho detto prima, l'incomprensione nel dialogo a/m e ATC, con l'ATC che probabilmente non ha capito il reale stato di emergenza del volo, e i piloti che invece erano convinti che il controllo avesse capito la situazione e stesse operando in questo senso. E' interessante, in questo senso, capire il diverso significato atribuito al termine "priority" dalla Boeing e dai controllori, che è stato parte fondamentale dell'equivoco. E' comunque strano che i piloti abbiano accettato passivamente tutti quei ritardi, e come dice giustamente Giulio88, non abbiano pensato prima una soluzione alternativa, contattando anche il flight dispatcher.
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Paolo
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- fedex
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il motivo principale è l'incomprensione linguistica: se non mi ricordo male il pilota non sapeva l'inglese e il copilota era un novizio che volava per la prima volta con quel capitano.
in pratica il copilota non aveva chiarito con l'atc la vera gravità della situazione e, il capitano, non sapendo l'inglese aveva solo intuito questo.
inoltre data la situazione meteo l'aereo è stato rimbalzato su diversi atc, di cui uno era a fine turno, e tra i vari cambi gli atc non si erano comunicati lo stato di emergenza del volo avianca.
colpe sia dei piloti dell'avianca ma anche della gestione frenetica del JFK a causa del grande traffico.
in pratica il copilota non aveva chiarito con l'atc la vera gravità della situazione e, il capitano, non sapendo l'inglese aveva solo intuito questo.
inoltre data la situazione meteo l'aereo è stato rimbalzato su diversi atc, di cui uno era a fine turno, e tra i vari cambi gli atc non si erano comunicati lo stato di emergenza del volo avianca.
colpe sia dei piloti dell'avianca ma anche della gestione frenetica del JFK a causa del grande traffico.
It is practically impossible to teach good programming to students that have had a prior exposure to BASIC: as potential programmers they are mentally mutilated beyond hope of regeneration.
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Federico Rubagotti
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Federico Rubagotti