Sono tornato da Cartagena e sono vivo! Non voglio + volare
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Sono tornato da Cartagena e sono vivo! Non voglio + volare
Ciao ragazzi. Sono tornato dalla Colombia. Ce l'ho fatta a sopportare l'ansia di 13 ore di volo e devo essere sincero, anche grazie ai Vs. consigli (L'aereo è un autobus, è il mezzo più sicuro al mondo, bla, bla, bla) che mi hanno dato forza nei momenti di tensione nelle prime ore di volo e durante le turbolenze sulle Bermuda sia all'andata che al ritorno. Il problema GROSSO l'ho avuto al ritorno, alla fine del viaggio, 10 min. prima dell'atterraggio a NA sul volo della Easyjet, quando ormai ero convinto di avercela fatta, di essere a casa.
Quando il pilota ha iniziato la fase di atterraggio, subito dopo aver attraversato le nuvole, l'aereo si è inclinato di colpo sull'ala sinistra ed io ho dato una testata sul sediolino davanti. Poi il pilota ha cercato di rimetterlo in assetto e si è piegato sul lato destro a 90 gradi dopodicchè la punta è andata giù a picco, e così ha iniziato a scendere in caduta libera x circa 40 secondi. All'interno dell'aereo volava di tutto e la gente (io x primo) a gridare come pazzi, qualcuno pregava e si sentiva quel classico rumore dell'aereo che precipita, quello ch si sente nei film!
Ad un certo punto è andata via anche la luce (DI NOTTE, TUTTO BUIO!) all'interno dell'abitacolo, e a quel punto ero convinto che stessimo x morire, mi sono solo domandato quanto tempo ci avremmo messo per toccare terra.
Dall'oblò si vedevano i palazzi sopra Napoli che si
avvicinavano ad una velocità impressionante. A 7-800 metri da terra,
quando si vedevano nitidamente anche le macchine giù ed io avevo quasi perso conoscenza, è finalmente riuscito a riportarlo su, dopodicchè è stato quasi mezzora a girare sopra Napoli prima di riprovare di nuovo a riatterrare. Ti posso garantire che quando è atterrato ho fatto fatica a trattenere le lacrime e il vomito, e sono arrivato a Salerno con un tremore nelle gambe e nelle braccia che si è calmato solo il giorno dopo.
Il pilota ci ha rassicurato solo dopo l'atterraggio dicendo che il problema era stato causato dal forte vento, ma a 10000 metri di quota no ci sono venti a 200 km l'ora? Lì l'aereo non fa una piega! Ed inoltre, se tutto fosse successo molto più in basso, quasi in fase di atterraggio, ci saremmo sicuramente schiantati al suolo!??! Ma l'aereo non ha un computer di bordo che controlla l'allineamento e la stabilità. E poi, se non ci sono stati problemi perchè è andata via la luce?
Io il coraggio di volare me lo son fatto venire, ma ora non riuscirei proprio a riprendere un'aereo, ora ha paura anche mia moglie!
Cartagena: bella ma il mare è sporco. Ho allegato una foto di un isola difronte Cartagena che invece è bellissima. Aspetto risposte, in quanto avevo progettato di aggregarmi ad alcuni amici a maggio x andare a Sharm, ma non ne ho più il coraggio.
Quando il pilota ha iniziato la fase di atterraggio, subito dopo aver attraversato le nuvole, l'aereo si è inclinato di colpo sull'ala sinistra ed io ho dato una testata sul sediolino davanti. Poi il pilota ha cercato di rimetterlo in assetto e si è piegato sul lato destro a 90 gradi dopodicchè la punta è andata giù a picco, e così ha iniziato a scendere in caduta libera x circa 40 secondi. All'interno dell'aereo volava di tutto e la gente (io x primo) a gridare come pazzi, qualcuno pregava e si sentiva quel classico rumore dell'aereo che precipita, quello ch si sente nei film!
Ad un certo punto è andata via anche la luce (DI NOTTE, TUTTO BUIO!) all'interno dell'abitacolo, e a quel punto ero convinto che stessimo x morire, mi sono solo domandato quanto tempo ci avremmo messo per toccare terra.
Dall'oblò si vedevano i palazzi sopra Napoli che si
avvicinavano ad una velocità impressionante. A 7-800 metri da terra,
quando si vedevano nitidamente anche le macchine giù ed io avevo quasi perso conoscenza, è finalmente riuscito a riportarlo su, dopodicchè è stato quasi mezzora a girare sopra Napoli prima di riprovare di nuovo a riatterrare. Ti posso garantire che quando è atterrato ho fatto fatica a trattenere le lacrime e il vomito, e sono arrivato a Salerno con un tremore nelle gambe e nelle braccia che si è calmato solo il giorno dopo.
Il pilota ci ha rassicurato solo dopo l'atterraggio dicendo che il problema era stato causato dal forte vento, ma a 10000 metri di quota no ci sono venti a 200 km l'ora? Lì l'aereo non fa una piega! Ed inoltre, se tutto fosse successo molto più in basso, quasi in fase di atterraggio, ci saremmo sicuramente schiantati al suolo!??! Ma l'aereo non ha un computer di bordo che controlla l'allineamento e la stabilità. E poi, se non ci sono stati problemi perchè è andata via la luce?
Io il coraggio di volare me lo son fatto venire, ma ora non riuscirei proprio a riprendere un'aereo, ora ha paura anche mia moglie!
Cartagena: bella ma il mare è sporco. Ho allegato una foto di un isola difronte Cartagena che invece è bellissima. Aspetto risposte, in quanto avevo progettato di aggregarmi ad alcuni amici a maggio x andare a Sharm, ma non ne ho più il coraggio.
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Francesco, ho aspettato un po' prima di risponderti.
Mi dispiace che il tuo volo non sia stato un granchè.
Però c'è un però. Su questo ci sono tantissimi studi e se ti interessa approfondire posso fornirti bibliografia.
In aula faccio un giochino: chiedo a chi ha paura di volare di indicarmi qual'è un angolo normale di virata durante un qualsiasi viaggio in aereo. Prendo una riga e la inclino secondo quanto mi dicono di fare. Risultato: praticamente tutti mi indicano un angolo di virata normale che oscilla tra i 60 e i 70 gradi. Sai a quanti gradi vira al massimo un'aereo di linea? Trenta gradi (30). Questo vuol dire che, in media, chi ha paura di volare raddoppia l'angolo di inclinazione immaginandoselo ad un grado assolutamente irreale. Questo perchè la paura modifica in maniera molto sensibile tutte le percezioni: quelle relative allo spazio, quelle acustiche, quelle visive, quelle relative alla durata della turbolenza. Sempre durante il corso, in aereo, ho chiesto quanto era durata una piccola turbolenza che avevo cronometrato: mi è stato detto tra i cinque ed i dieci minuti; era durata 45 secondi.
Insomma, io non discuto sul fatto che ci sia stata parecchia turbolenza e non ho nessunissimo problema a crederti; credo anche, però, che la tua paura abbia amplificato, come un mantice soffia sul fuoco, tutte le percezioni che tu hai vissuto. Probabilmente, se non avessi avuto affatto paura, l'avresto raccontata in maniera diversa.
Sappi, però, che se tutto quello che hai descritto è successo esattamente così....beh hai vissuto un evento abbastanza raro. Io volo, in media, una ventina di volte al mese e, perlomeno come l'hai descritta tu, non mi è mai successo. E tu sei qui a raccontarlo...vorrà dire qualcosa?
Piccolo consiglio: torna a volare presto. Andrà tutto molto bene e recupererai fiducia rapidamente.
Luca
Mi dispiace che il tuo volo non sia stato un granchè.
Però c'è un però. Su questo ci sono tantissimi studi e se ti interessa approfondire posso fornirti bibliografia.
In aula faccio un giochino: chiedo a chi ha paura di volare di indicarmi qual'è un angolo normale di virata durante un qualsiasi viaggio in aereo. Prendo una riga e la inclino secondo quanto mi dicono di fare. Risultato: praticamente tutti mi indicano un angolo di virata normale che oscilla tra i 60 e i 70 gradi. Sai a quanti gradi vira al massimo un'aereo di linea? Trenta gradi (30). Questo vuol dire che, in media, chi ha paura di volare raddoppia l'angolo di inclinazione immaginandoselo ad un grado assolutamente irreale. Questo perchè la paura modifica in maniera molto sensibile tutte le percezioni: quelle relative allo spazio, quelle acustiche, quelle visive, quelle relative alla durata della turbolenza. Sempre durante il corso, in aereo, ho chiesto quanto era durata una piccola turbolenza che avevo cronometrato: mi è stato detto tra i cinque ed i dieci minuti; era durata 45 secondi.
Insomma, io non discuto sul fatto che ci sia stata parecchia turbolenza e non ho nessunissimo problema a crederti; credo anche, però, che la tua paura abbia amplificato, come un mantice soffia sul fuoco, tutte le percezioni che tu hai vissuto. Probabilmente, se non avessi avuto affatto paura, l'avresto raccontata in maniera diversa.
Sappi, però, che se tutto quello che hai descritto è successo esattamente così....beh hai vissuto un evento abbastanza raro. Io volo, in media, una ventina di volte al mese e, perlomeno come l'hai descritta tu, non mi è mai successo. E tu sei qui a raccontarlo...vorrà dire qualcosa?
Piccolo consiglio: torna a volare presto. Andrà tutto molto bene e recupererai fiducia rapidamente.
Luca
Luca Evangelisti
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Chi vuole sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa.
Proverbio africano
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- Annalisa
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- Iscritto il: 2 febbraio 2006, 17:41
Bravo Luca, un discorso perfetto che fa benissimo a tutti i paurosi e non!!!!
Paggine.....chi ha paura è vero che amplifica tutto!!! lo so perchè ad esempio anch'io prima di salire in aereo.....mi immaginavo un decollo lunghissimo.....e che l'aereo restava sempre inclinato senza mai tornare orizzontale!! la mia testa diceva questo perchè la paura era tantissima...però nonostante tutto, ho sempre pensato che l'aereo è sicuro ed è costruito PER VOLARE.....quindi anche per affrontare qualsiasi disagio possa esserci. Volano tantissimi aerei al giorno.....e sicuramente anche se difficile, può darsi che a qualcun'altro sia successo la stessa cosa tua.....ma non è successo niente, perchè altrimenti lo avremmo saputo.
Come abbiamo detto tante volte, ogni pilota e tecnico non vuol rischiare la propria vita e nemmeno quella degli altri.
Si rischia moltissimo nella vita quotidiana.....si può essere al settimo cielo anche stando per terra, ma la vita riserva molte sorprese.....e dal settimo cielo purtroppo da un giorno all'altro ci si può ritrovare a tutto l'opposto.
Perchè penarsi per una turbolenza? è stato un caso che come ho detto può essere successo anche ad altri.....ma sempre con un risultato assolutamente positivo.
Ciao ciao

Paggine.....chi ha paura è vero che amplifica tutto!!! lo so perchè ad esempio anch'io prima di salire in aereo.....mi immaginavo un decollo lunghissimo.....e che l'aereo restava sempre inclinato senza mai tornare orizzontale!! la mia testa diceva questo perchè la paura era tantissima...però nonostante tutto, ho sempre pensato che l'aereo è sicuro ed è costruito PER VOLARE.....quindi anche per affrontare qualsiasi disagio possa esserci. Volano tantissimi aerei al giorno.....e sicuramente anche se difficile, può darsi che a qualcun'altro sia successo la stessa cosa tua.....ma non è successo niente, perchè altrimenti lo avremmo saputo.
Come abbiamo detto tante volte, ogni pilota e tecnico non vuol rischiare la propria vita e nemmeno quella degli altri.
Si rischia moltissimo nella vita quotidiana.....si può essere al settimo cielo anche stando per terra, ma la vita riserva molte sorprese.....e dal settimo cielo purtroppo da un giorno all'altro ci si può ritrovare a tutto l'opposto.
Perchè penarsi per una turbolenza? è stato un caso che come ho detto può essere successo anche ad altri.....ma sempre con un risultato assolutamente positivo.
Ciao ciao

Il senno di poi è un grande traditore.
Ti fa vedere il giusto nel tempo sbagliato.
- la franci
- FL 200
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- Iscritto il: 9 maggio 2006, 20:26
Ciao paggine, innanzi tutto bentornato, ma non in Italia (di quello ne ero certa!) bensì bentornato qui nel forum! Mi dispiace per la brutta esperienza che hai vissuto...perchè so che anche se noi ti convinceremo che volare è sicuro, tu avrai sempre questo brutto ricordo che ti impedirà di sentirti tranquillo...non mi vengono parole di conforto perchè ho avuto un'esperienza simile alla tua..l'unica cosa che ti dico è di aspettare un po', vedrai che con il tempo la ragione avrà la meglio sulla paura e ti accorgerai che quello che hai vissuto non è realmente quello che è successo...ma torna subito a volare, ti aiuterà!!!!
Un consiglio da paurosa a pauroso...compra la rivista VOLARE numero 279 del mese di marzo 2007 a pagina 10 c'è un bellissimo articolo che si intitola "Prove estreme"...parla dei test che deve fare un aereo prima di poter volare con dei passeggeri...Il nuovissimo A380 (l'aereo per passeggeri più grande in assolto) è dovuto atterrare con un vento di 50 nodi (e di solito un aeroporto con quel vento lo chiudono-credo) e con un angolazione di 90° rispetto all'asse della pista...
Io non sono un'esperta, ma se è vero quello che ho capito leggendo questo articolo è stata davvero una prova estrema... ma non è l'unica...nell'articolo sono elencate tutte le prove estreme che un aereo deve superare prima di essere pronto per portarci in vacanza... forse leggendo capirai che quello che è successo sul tuo volo è stata un'emergenza che in cabina è stata gestita con la massima freddezza dai piloti, magari solo con un po' di adrenalina nel sangue... e che l'aereo era collaudato e preparato per simili emergenze... proprio come quando in frenata sulla tua macchina entra in funzione l'ABS...un po' di tremore sul pedale, un po' di adrenalina...magari quello che c'è sul sedile scivola sul tappeto...ma l'ABS è fatto per questo... e tu sei preparato ad una simile evenienza!!!! E ricorda che mentre tu hai imparato a guidare in poche guide...i piloti degli aerei si possono paragonare (TUTTI) ad un campione di formula UNO!!!!
Un consiglio da paurosa a pauroso...compra la rivista VOLARE numero 279 del mese di marzo 2007 a pagina 10 c'è un bellissimo articolo che si intitola "Prove estreme"...parla dei test che deve fare un aereo prima di poter volare con dei passeggeri...Il nuovissimo A380 (l'aereo per passeggeri più grande in assolto) è dovuto atterrare con un vento di 50 nodi (e di solito un aeroporto con quel vento lo chiudono-credo) e con un angolazione di 90° rispetto all'asse della pista...
Io non sono un'esperta, ma se è vero quello che ho capito leggendo questo articolo è stata davvero una prova estrema... ma non è l'unica...nell'articolo sono elencate tutte le prove estreme che un aereo deve superare prima di essere pronto per portarci in vacanza... forse leggendo capirai che quello che è successo sul tuo volo è stata un'emergenza che in cabina è stata gestita con la massima freddezza dai piloti, magari solo con un po' di adrenalina nel sangue... e che l'aereo era collaudato e preparato per simili emergenze... proprio come quando in frenata sulla tua macchina entra in funzione l'ABS...un po' di tremore sul pedale, un po' di adrenalina...magari quello che c'è sul sedile scivola sul tappeto...ma l'ABS è fatto per questo... e tu sei preparato ad una simile evenienza!!!! E ricorda che mentre tu hai imparato a guidare in poche guide...i piloti degli aerei si possono paragonare (TUTTI) ad un campione di formula UNO!!!!
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Esperienza devo dire molto particolare, l'aereo che cade in picchiata???
ps: luca ora non volo più
No davvero strano, comunque hai dato come al solito un'ottima risposta, sarei felice però di cogliere l'occasione per comprendere meglio sia da chi l'ha vissuta che dai tecnici, l'esperienza riportata.
Ciao a tutti
ps: luca ora non volo più

No davvero strano, comunque hai dato come al solito un'ottima risposta, sarei felice però di cogliere l'occasione per comprendere meglio sia da chi l'ha vissuta che dai tecnici, l'esperienza riportata.
Ciao a tutti
- Fearless flyer
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frasper ha scritto:Esperienza devo dire molto particolare, l'aereo che cade in picchiata???
ps: luca ora non volo più![]()
No davvero strano, comunque hai dato come al solito un'ottima risposta, sarei felice però di cogliere l'occasione per comprendere meglio sia da chi l'ha vissuta che dai tecnici, l'esperienza riportata.
Ciao a tutti
Si, vabbè......ti ci lego sull'aereo!!!

Luca
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Chi vuole sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa.
Proverbio africano
Infatti, con un aereo in caduta libera per 40 secondi credo che sarebbe stata aperta un'inchiesta tecnica ma da una rapida ricerca non mi risulta nulla del genere. Non voglio mettere in dubbio il racconto dell'accaduto, ma probabilmente come osservato da Luca alcune sensazioni sono state amplificate.Annalisa ha scritto:...ma non è successo niente, perchè altrimenti lo avremmo saputo.
Sul fatto che la cabina sia rimasta al buio ricordo che in alcune fasi del volo le luci vengono volutamente spente, quindi non si è trattato necessariamente di un problema tecnico; qui forse ci può essere d'aiuto qualche viaggiatore più esperto.
@Frasper: ritieni davvero chiusa la tua esperienza

- Maximilian91
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situazioni simili....
Ciao a tutti
X PAggine: anche io, come altri qui del forum, ho vissuto un'esperienza identica alla tua,magari non si sono spente le luci,m a per il resto è andata come è capitato a te e da li ho iniziato ad avere un misto di rabbia/paura che non mi ha piu' lasciato....e devo dire la verità ogni volo adesso la vedo come un'occasione per avere uno scarico di ADRENALINA dentro il mio corpo......
Il mio pen-ultimo volo era andato bene come avevo descritto con un post di circa 3 settimane fa....il mio ultimo volo non era andato bene,dico la verità,ho avuto paura ancora, LO DEVO AMMETTERE!!!! Ho ballato per turbolenze tutto il viaggio e vi assicuro che la paura era venuta per una sorta di SFIDUCIA dei miei pensieri!! Ho constatato quanto sia difficile a volte credere in se stessi......
Eppure una volta a terra (ma io sono piu' preoccupato per mia moglie che anche l'ultima volta aveva cominciato a piangere,ed ora non vuole mettere piu' piede sull'aereo per davvero!!!.......), la prima cosa che ho pensato è stata: ECCO,HO AVUTO PAURA MA ALLA FINE SONO ATTERRATO,QUINDI VUOL DIRE CHE IL VOLO E' STATO REGOLARE!!!
E allora ti dico (e dico a me stesso!): L'aereo è fatto per volare e vola in tutte le situazioni,anche in quelle in cui per i passeggeri diventa piu' fastidioso!!! Quindi bisogna farsene una ragione, paura o non paura, e se uoi continuare a vedere il mondo in aereo, ti devi abituare alla comodità e alle scomodità delle situazioni che fanno parte di un viaggio aereo.Ora sai anche fino a che punto DELICATO arrivino certe situazioni,pero' alla fine si risolvono perchè l'aereo è una macchina SICURA,pilotato da PILOTI affidabili (che possono avere piu' o meno il piede pesante
) ,ma sicuramente PREPARATI!!!
Bisogna ragionare su questo.......spero di averti fatto capire il mio pensiero!
Ciao
Un semi-pauroso!

X PAggine: anche io, come altri qui del forum, ho vissuto un'esperienza identica alla tua,magari non si sono spente le luci,m a per il resto è andata come è capitato a te e da li ho iniziato ad avere un misto di rabbia/paura che non mi ha piu' lasciato....e devo dire la verità ogni volo adesso la vedo come un'occasione per avere uno scarico di ADRENALINA dentro il mio corpo......
Il mio pen-ultimo volo era andato bene come avevo descritto con un post di circa 3 settimane fa....il mio ultimo volo non era andato bene,dico la verità,ho avuto paura ancora, LO DEVO AMMETTERE!!!! Ho ballato per turbolenze tutto il viaggio e vi assicuro che la paura era venuta per una sorta di SFIDUCIA dei miei pensieri!! Ho constatato quanto sia difficile a volte credere in se stessi......
Eppure una volta a terra (ma io sono piu' preoccupato per mia moglie che anche l'ultima volta aveva cominciato a piangere,ed ora non vuole mettere piu' piede sull'aereo per davvero!!!.......), la prima cosa che ho pensato è stata: ECCO,HO AVUTO PAURA MA ALLA FINE SONO ATTERRATO,QUINDI VUOL DIRE CHE IL VOLO E' STATO REGOLARE!!!
E allora ti dico (e dico a me stesso!): L'aereo è fatto per volare e vola in tutte le situazioni,anche in quelle in cui per i passeggeri diventa piu' fastidioso!!! Quindi bisogna farsene una ragione, paura o non paura, e se uoi continuare a vedere il mondo in aereo, ti devi abituare alla comodità e alle scomodità delle situazioni che fanno parte di un viaggio aereo.Ora sai anche fino a che punto DELICATO arrivino certe situazioni,pero' alla fine si risolvono perchè l'aereo è una macchina SICURA,pilotato da PILOTI affidabili (che possono avere piu' o meno il piede pesante

Bisogna ragionare su questo.......spero di averti fatto capire il mio pensiero!
Ciao
Un semi-pauroso!


- stefano7
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Non metto in dubbio il racconto e anch'io credo che certe sensazioni o comportamenti del velivolo vengano amplificati o interpretati sempre come una situazione di imminente pericolo.E' una cosa abbastanza normale per tutti quelli che volano,anche spesso...Sono sicuro però che certe manovre o movimenti dell'aereo,vengano effettuate in determinate zone,altitutidini e in totale sicurezza proprio al fine di evitare inconvenienti e incidenti.Ti voglio rassicurare dicendoti che se il pilota ha effettuato quelle manovre magari così brusche,è semplicemente perchè ha avuto la possibilità di farlo e il fatto che abbia fatto un G/A ti dovrebbe far pensare che sia svolto tuttto in piena sicurezza. 

Fai di tutto affinchè il numero dei tuoi atterraggi sia uguale al numero dei tuoi decolli.
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Fearless flyer ha scritto:frasper ha scritto:Esperienza devo dire molto particolare, l'aereo che cade in picchiata???
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No davvero strano, comunque hai dato come al solito un'ottima risposta, sarei felice però di cogliere l'occasione per comprendere meglio sia da chi l'ha vissuta che dai tecnici, l'esperienza riportata.
Ciao a tutti
Si, vabbè......ti ci lego sull'aereo!!!![]()
Luca












- Galaxy
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Ciao! Ben tornato e complimenti per il tuo viaggio!paggine ha scritto:Ciao ragazzi. Sono tornato dalla Colombia. Ce l'ho fatta a sopportare l'ansia di 13 ore di volo e devo essere sincero, anche grazie ai Vs. consigli (L'aereo è un autobus, è il mezzo più sicuro al mondo, bla, bla, bla) che mi hanno dato forza nei momenti di tensione nelle prime ore di volo e durante le turbolenze sulle Bermuda sia all'andata che al ritorno. Il problema GROSSO l'ho avuto al ritorno, alla fine del viaggio, 10 min. prima dell'atterraggio a NA sul volo della Easyjet, quando ormai ero convinto di avercela fatta, di essere a casa.
Quando il pilota ha iniziato la fase di atterraggio, subito dopo aver attraversato le nuvole, l'aereo si è inclinato di colpo sull'ala sinistra ed io ho dato una testata sul sediolino davanti. Poi il pilota ha cercato di rimetterlo in assetto e si è piegato sul lato destro a 90 gradi dopodicchè la punta è andata giù a picco, e così ha iniziato a scendere in caduta libera x circa 40 secondi. All'interno dell'aereo volava di tutto e la gente (io x primo) a gridare come pazzi, qualcuno pregava e si sentiva quel classico rumore dell'aereo che precipita, quello ch si sente nei film!
Ad un certo punto è andata via anche la luce (DI NOTTE, TUTTO BUIO!) all'interno dell'abitacolo, e a quel punto ero convinto che stessimo x morire, mi sono solo domandato quanto tempo ci avremmo messo per toccare terra.
Dall'oblò si vedevano i palazzi sopra Napoli che si
avvicinavano ad una velocità impressionante. A 7-800 metri da terra,
quando si vedevano nitidamente anche le macchine giù ed io avevo quasi perso conoscenza, è finalmente riuscito a riportarlo su, dopodicchè è stato quasi mezzora a girare sopra Napoli prima di riprovare di nuovo a riatterrare. Ti posso garantire che quando è atterrato ho fatto fatica a trattenere le lacrime e il vomito, e sono arrivato a Salerno con un tremore nelle gambe e nelle braccia che si è calmato solo il giorno dopo.
Il pilota ci ha rassicurato solo dopo l'atterraggio dicendo che il problema era stato causato dal forte vento, ma a 10000 metri di quota no ci sono venti a 200 km l'ora? Lì l'aereo non fa una piega! Ed inoltre, se tutto fosse successo molto più in basso, quasi in fase di atterraggio, ci saremmo sicuramente schiantati al suolo!??! Ma l'aereo non ha un computer di bordo che controlla l'allineamento e la stabilità. E poi, se non ci sono stati problemi perchè è andata via la luce?
Io il coraggio di volare me lo son fatto venire, ma ora non riuscirei proprio a riprendere un'aereo, ora ha paura anche mia moglie!

Nonostante le varie tecnologie per evitare il maltempo, a volte ci si ritrova in condizioni pessime in pochi minuti... L'aria non è statica.
Quando hai visto "andare via la luce", saranno state abbassate le luci in cabina, per abituare l'occhio umano a fronteggiare eventuali situazioni di pericolo, riconoscendo meglio gli ostacoli. La scomparsa totale dell'energia elettrica in aereo direi che è molto rara.. La rottura di entrambi i generatori dei motori, dell'APU, della RAT... sarebbe davvero impensabile...
Le brutte esperienze si vivono in qualsiasi campo. A mio avviso è meglio viverle "quasi subito" e prendere forza da esse: "Ecco..Ho superato pure questo ostacolo! Ho avuto paura ma alla fine mi sono accorto che sono atterrato in sicurezza"
Ancora complimenti!
Ciao
Federico
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Grazie x le mille risposte rincuoranti. Dopo qualche giorno, a mente fredda ho provato insieme a mia moglie a ricostruire cosa fosse realmente successo e, leggendo la risposta di Luca, ho provato ad esaminare obiettivamente l'accaduto ed i tempi. Devo confessare che ci ho messo un pò perchè non riuscivo più a ricordare nitidamente i singoli eventi, forse avevo rimosso il ricordo per il forte spavento. Ti spiego cosa obiettivamente è successo realmente in quegli attimi e cosa penso sia accaduto. Il volo MI/Cartagena, un 737 del BluPanorama, sia all'andata che al ritorno è stato relativamente tranquillo. Abbiamo ballato un pò sia all'andata che al ritorno sulle Bermuda per circa un paio d'ore; movimenti laterali e sussultori, accomagnati da un bel pò di vuoti d'aria. A parte i primi minuti, poi mi ci sono abituato anche se sempre con un pò di tensione; mia moglie tranquilla fin dalla partenza. Questo per chiarire che eravamo entrambi sereni nell'affrontare un volo di un'ora. Quello della Easyjet era un A319, per cui molto piccolo e "leggero" rispetto all'airbus nel quale ci ho passato 13+10 ore per A/R da Cartagena. Fino a quegli attimi ero comunque tranquillo anche perchè sapevo di essere a 10 minuti da casa ormai, mia moglie dormiva addirittura. Abbiamo iniziato la fase di discesa e siamo entrati tra le nuvole; a quel punto ho voltato lo sguardo dal lato opposto al finestrino perchè mi dà sempre un pò di oppressione l'attraversare le nuvole. Si è acceso il segnale di allacciare le cinture che fino a quel momento era spento e qualcuno ancora era in piedi, poi hanno abbassato le luci in cabina. L'aereo aveva rallentato di molto i motori e sembrava come i soliti atterraggi, sempre poco stabile - aveva già fuori i "FLAP" quei prolungamenti delle ali che vengono fuori in fase di atterraggio. Come ho iniziato a vedere nitidamente le luci giù, ho dato una testata al sediolino davanti a me ed ho provato un dolore al collo ed alla schiena per lo strattone. Mi sono aggrappato ai poggiagomiti ma mi son trovato il braccio di mia moglie dietro le mie spalle, che dormendo era caduta e non si riusciva a risollevare in quanto schiacciata verso il mio sediolino dalla forza centri.....(centrifuga o centripeda!?!) . L'aereo era di traverso sull'ala sinistra ad almeno 45%, tutto questo per x 4-5 secondi. Il pilota ha rimesso l'aereo in linea e tirato fuori i carrelli. Dopo qualche secondo però si è ripiegato ma sull'ala destra, con un angolo ancor più evidente e con anche la punta verso il basso. Si sono abbassate ancora di più le luci (Rettifico. Non si sono spente del tutto!), accese solo quelle del corridoio centrale e l'aereo ha iniziato a scendere giù di brutto. Urla di tutti i passeggeri, non grida di qualche secondo ma urla lunghissime a squarciagola (ti dico questo perchè ricordo nitidamente le urla, che non sono durate 2-3 secondi ma almeno 10-12), giornali che volavano ed una della cappelliere si è aperta riversando giù tutto. Vedevamo nitidamente i palazzi avvicinarsi e non vedevo più l'orizzonte perchè l'aereo era inclinato di brutto! Tutto accompagnato da quel sibilo in sottofondo che si sente nei film quando un aereo precipita! Questo è durato almeno 10-15 secondi, senza fiato. Sotto i piedi abbiamo avvertito dei forti colpi, molto rumorosi, almeno 5-6, suppongo i bagagli che rotolavano. Quando ho visto chiaramente le auto di sotto, ero convinto che mancasse poco allo schianto, mi chiedevo solo quanto, mentre mia moglie piangeva a dirotto! Qualcuno ha persino iniziato a pregare ad alta voce. Ho sentito chiaramente che il pilota ha rimesso i motori al massimo e l'aereo si è ristabilizzato risalendo di quota ma ci sono stati altri due vuoti d'aria ravvicinati, brevissimi, ma che in quel contesto non hanno per niente giovato! Poi tutto tranquillo e l'aereo ha girato sopra l'aeroporto x 7-10 minuti prima di riprovare ad atterrare, mentre continuavamo a piangere per lo spavento. L'idea che mi sono fatto io è che l'aereo, non avendo i motori in spinta, non sia riuscito a rimanere stabile difronte ad una forte raffica di vento laterale (a NA c'era un vento spaventoso) ed il pilota, nel tentativo di correggere, ha piegato sul lato opposto perdendo x un pò il controllo per poi dare potenza ai motori e ristabilizzare l'aereo. Ditemi se sbaglio, ma se la mia teoria è giusta, quello che mi chiedo è: se però tutto questo fosse successo a 7-800 metri da terra, prima che il pilota riuscisse ad intervenire, ci saremmo sicuramente schiantati? Capisco che sia un'evento eccezionale ma c'è pur sempre la probabilità che possa riaccadere. Mi fido comunque degli aerei e passata la paura penso che ritornerò a volare, ma non so che reazione potrò avere una volta a bordo. Semplice timore controllabile come sempre, o attacco incontrollabile di panico?
E' venuta un pò lunga ma ci tenevo a spiegare con precisione, anche a chi come me cerca un conforto su questo fantastico sito. Per tranquillizzare chi ha paura posso dire che è stato come andare sulle montagne russe all'Eurodisney di Parigi. Ho provato lo stesso panico!
Grazie.
Francesco.
P.s.: ma è possibile che un evento del genere non sia stato riportato da nessun organo di stampa, tantomeno su internet? Boh! Forse non fa notizia!
E' venuta un pò lunga ma ci tenevo a spiegare con precisione, anche a chi come me cerca un conforto su questo fantastico sito. Per tranquillizzare chi ha paura posso dire che è stato come andare sulle montagne russe all'Eurodisney di Parigi. Ho provato lo stesso panico!
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Ho dimenticato di precisare che l'aereo è partito da MI con circa un'ora e mezza di ritardo, non sò per quale motivo. Può significare qualcosa?
Ed infine dopo l'atterraggio il pilota non ha detto una parola. Uno degli stewart, per sdrammatizzare ha detto tramite microfono: 5 EURO IN PIU' A PERSONA PER IL BELLISSIMO GIRO SULLA GIOSTRA. Unica spiegazione dataci! Forse un pò poco.
Ed infine dopo l'atterraggio il pilota non ha detto una parola. Uno degli stewart, per sdrammatizzare ha detto tramite microfono: 5 EURO IN PIU' A PERSONA PER IL BELLISSIMO GIRO SULLA GIOSTRA. Unica spiegazione dataci! Forse un pò poco.
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Il ritardo non significa nulla, tu stesso hai precisato di aver volato la sera e quindi è molto probabile che il ritardo si sia accumulato nell'arco della giornata, tra una tratta e l'altra.
Tutto quanto hai spiegato prima invece ti fa capire in quale situazione eravata, e cioé poco prima dell'atterraggio e ad una quota già bassa (altrimenti non abbasserebbe i carrelli e le luci per permettere all'occhio di abituarsi all'oscurità esterna poco prima del touchdown).
Tutto ciò ti fa capire che la perdita di quota, per quanto l'evento possa essere stato shockante, è stata ridotta.
Non c'è nulla di anomalo che debba essere segnalato a chichessia, il pilota ha attuato le contromisure necessarie in caso di windshear e problematiche simili
Ciaooooo.
Tutto quanto hai spiegato prima invece ti fa capire in quale situazione eravata, e cioé poco prima dell'atterraggio e ad una quota già bassa (altrimenti non abbasserebbe i carrelli e le luci per permettere all'occhio di abituarsi all'oscurità esterna poco prima del touchdown).
Tutto ciò ti fa capire che la perdita di quota, per quanto l'evento possa essere stato shockante, è stata ridotta.
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McGyver
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Caro Paggine capisco benissimo quale possa essere stato il tuo stato d'animo in simile occasione! Qualche breve considerazione comunque la voglio fare, anche per sdrammatizzare un po' l'evento. Innanzittuo debbo riprenderti sul fatto dei "vuoti d'aria": questi NON ESISTONO! esistono solo correnti ascendenti e discendenti che possono essere violenti o meno, ma l'aria c'è sempre! In fase di atterraggio, poi, situazioni simili non dico siano all'ordine del giorno, ma quasi. Tra l'estensione dei flap, l'usicta del carrello, i vari riporti finali che il pilota deve mantenere, con conseguenti brusche manovre e virate strette, per una persona abituata a volare sia come pax che pilota, sono, ripeto, situazioni abbastanza ricorrenti e quindi da tener presente in ogni viaggio. E' facile, poi, con un po' di turbolenza aggiuntiva che si creino quelle situazioni che ci hai raccontato. Sursum corda e torna presto a volare!!! 

- Fearless flyer
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Ciao Franceso, ti ringrazio per la tua analisi più dettagliata del racconto.paggine ha scritto:Grazie x le mille risposte rincuoranti. Dopo qualche giorno, a mente fredda ho provato insieme a mia moglie a ricostruire cosa fosse realmente successo e, leggendo la risposta di Luca, ho provato ad esaminare obiettivamente l'accaduto ed i tempi. Devo confessare che ci ho messo un pò perchè non riuscivo più a ricordare nitidamente i singoli eventi, forse avevo rimosso il ricordo per il forte spavento. Ti spiego cosa obiettivamente è successo realmente in quegli attimi e cosa penso sia accaduto. Il volo MI/Cartagena, un 737 del BluPanorama, sia all'andata che al ritorno è stato relativamente tranquillo. Abbiamo ballato un pò sia all'andata che al ritorno sulle Bermuda per circa un paio d'ore; movimenti laterali e sussultori, accomagnati da un bel pò di vuoti d'aria. A parte i primi minuti, poi mi ci sono abituato anche se sempre con un pò di tensione; mia moglie tranquilla fin dalla partenza. Questo per chiarire che eravamo entrambi sereni nell'affrontare un volo di un'ora. Quello della Easyjet era un A319, per cui molto piccolo e "leggero" rispetto all'airbus nel quale ci ho passato 13+10 ore per A/R da Cartagena. Fino a quegli attimi ero comunque tranquillo anche perchè sapevo di essere a 10 minuti da casa ormai, mia moglie dormiva addirittura. Abbiamo iniziato la fase di discesa e siamo entrati tra le nuvole; a quel punto ho voltato lo sguardo dal lato opposto al finestrino perchè mi dà sempre un pò di oppressione l'attraversare le nuvole. Si è acceso il segnale di allacciare le cinture che fino a quel momento era spento e qualcuno ancora era in piedi, poi hanno abbassato le luci in cabina. L'aereo aveva rallentato di molto i motori e sembrava come i soliti atterraggi, sempre poco stabile - aveva già fuori i "FLAP" quei prolungamenti delle ali che vengono fuori in fase di atterraggio. Come ho iniziato a vedere nitidamente le luci giù, ho dato una testata al sediolino davanti a me ed ho provato un dolore al collo ed alla schiena per lo strattone. Mi sono aggrappato ai poggiagomiti ma mi son trovato il braccio di mia moglie dietro le mie spalle, che dormendo era caduta e non si riusciva a risollevare in quanto schiacciata verso il mio sediolino dalla forza centri.....(centrifuga o centripeda!?!) . L'aereo era di traverso sull'ala sinistra ad almeno 45%, tutto questo per x 4-5 secondi. Il pilota ha rimesso l'aereo in linea e tirato fuori i carrelli. Dopo qualche secondo però si è ripiegato ma sull'ala destra, con un angolo ancor più evidente e con anche la punta verso il basso. Si sono abbassate ancora di più le luci (Rettifico. Non si sono spente del tutto!), accese solo quelle del corridoio centrale e l'aereo ha iniziato a scendere giù di brutto. Urla di tutti i passeggeri, non grida di qualche secondo ma urla lunghissime a squarciagola (ti dico questo perchè ricordo nitidamente le urla, che non sono durate 2-3 secondi ma almeno 10-12), giornali che volavano ed una della cappelliere si è aperta riversando giù tutto. Vedevamo nitidamente i palazzi avvicinarsi e non vedevo più l'orizzonte perchè l'aereo era inclinato di brutto! Tutto accompagnato da quel sibilo in sottofondo che si sente nei film quando un aereo precipita! Questo è durato almeno 10-15 secondi, senza fiato. Sotto i piedi abbiamo avvertito dei forti colpi, molto rumorosi, almeno 5-6, suppongo i bagagli che rotolavano. Quando ho visto chiaramente le auto di sotto, ero convinto che mancasse poco allo schianto, mi chiedevo solo quanto, mentre mia moglie piangeva a dirotto! Qualcuno ha persino iniziato a pregare ad alta voce. Ho sentito chiaramente che il pilota ha rimesso i motori al massimo e l'aereo si è ristabilizzato risalendo di quota ma ci sono stati altri due vuoti d'aria ravvicinati, brevissimi, ma che in quel contesto non hanno per niente giovato! Poi tutto tranquillo e l'aereo ha girato sopra l'aeroporto x 7-10 minuti prima di riprovare ad atterrare, mentre continuavamo a piangere per lo spavento. L'idea che mi sono fatto io è che l'aereo, non avendo i motori in spinta, non sia riuscito a rimanere stabile difronte ad una forte raffica di vento laterale (a NA c'era un vento spaventoso) ed il pilota, nel tentativo di correggere, ha piegato sul lato opposto perdendo x un pò il controllo per poi dare potenza ai motori e ristabilizzare l'aereo. Ditemi se sbaglio, ma se la mia teoria è giusta, quello che mi chiedo è: se però tutto questo fosse successo a 7-800 metri da terra, prima che il pilota riuscisse ad intervenire, ci saremmo sicuramente schiantati? Capisco che sia un'evento eccezionale ma c'è pur sempre la probabilità che possa riaccadere. Mi fido comunque degli aerei e passata la paura penso che ritornerò a volare, ma non so che reazione potrò avere una volta a bordo. Semplice timore controllabile come sempre, o attacco incontrollabile di panico?
E' venuta un pò lunga ma ci tenevo a spiegare con precisione, anche a chi come me cerca un conforto su questo fantastico sito. Per tranquillizzare chi ha paura posso dire che è stato come andare sulle montagne russe all'Eurodisney di Parigi. Ho provato lo stesso panico!
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Lascio ai tecnici ed ai piloti (UEEEEE, c'è nessuno qui???


Hai notato che sei passato da 90° di virata a sinistra a "un po' più accentuato di 45°"? Ovviamente non è una critica, so come lavora la memoria, soprattutto sotto stress. Il problema è che non soltanto la memoria funziona in maniera "anomala" sotto stress, ma anche tutti i meccanismi percettivi subiscono pesanti distorsioni. Ed è per questo che mi ero permesso di "stuzzicarti "un po' sul tuo racconto.

Ti rinnovo, però, l'invito: torna a volare prima che puoi

Se serve sono qui.
Ciao
Luca
Luca Evangelisti
Responsabile "Voglia di Volare"
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Sito ufficiale "Voglia di volare".
VADO VIA DAL FORUM
evangelisti.luca@alitalia.it
Chi vuole sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa.
Proverbio africano
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Francesco, i piloti non hanno MAI perso il controllo del tuo velivolo, neppure per un momento! Esistono manovre coordinate di motore/i, timone di direzione, alettoni ed elevatore per ristabilizzare l'aereo e questo, anche se imbardato a causa di forti venti al traverso, continua a volare seguendo una traiettoria diritta.
Non devi spaventarti ed alimentare le tue paure, le persone sono "abituate" ad esempio a i viaggi in treno, auto, autobus, ecc. ove la traiettoria e l'"assetto" del veicolo sono sempre longitudinali alla direzione.
In aereo al contrario, esiste una "dimensione" in più nella quale muoversi a piacimento: quindi l'aereo, scivola d'ala, perde quota abbassando il muso, vola diritto pur essendo tutto imbardato.
Gli scossoni, che una persona mai e poi mai si aspetterebbe di trovare, ci sono e causati non da vuoti d'aria, che non esistono, ma da turbolenze e diverse temperature delle masse d'aria attraversate. Se in auto passi su un manto asfaltato molto danneggiato, l'auto sobbalza, tu rallenti istintivamente e cerchi, sterzando con il volante e compatibilmente con il traffico presente, di evitare le buche ed i rappezzi...Per farti capire, più o meno è la medesima cosa in aereo...
D'accordo con te sulle ultime parole: a volte se i piloti spendessero un paio di parole per spiegare l'accaduto, senza necessaramente scendere in particolari incomprensibili ai più, molti si sentirebbero rincuorati dal sapere che non hanno corso rischi e che del loro comandante possono sicuramente fidarsi.
Vai...ooppss...vola tranquillo!
Ciao! Auguri er i prossimi voli!
Non devi spaventarti ed alimentare le tue paure, le persone sono "abituate" ad esempio a i viaggi in treno, auto, autobus, ecc. ove la traiettoria e l'"assetto" del veicolo sono sempre longitudinali alla direzione.
In aereo al contrario, esiste una "dimensione" in più nella quale muoversi a piacimento: quindi l'aereo, scivola d'ala, perde quota abbassando il muso, vola diritto pur essendo tutto imbardato.
Gli scossoni, che una persona mai e poi mai si aspetterebbe di trovare, ci sono e causati non da vuoti d'aria, che non esistono, ma da turbolenze e diverse temperature delle masse d'aria attraversate. Se in auto passi su un manto asfaltato molto danneggiato, l'auto sobbalza, tu rallenti istintivamente e cerchi, sterzando con il volante e compatibilmente con il traffico presente, di evitare le buche ed i rappezzi...Per farti capire, più o meno è la medesima cosa in aereo...
D'accordo con te sulle ultime parole: a volte se i piloti spendessero un paio di parole per spiegare l'accaduto, senza necessaramente scendere in particolari incomprensibili ai più, molti si sentirebbero rincuorati dal sapere che non hanno corso rischi e che del loro comandante possono sicuramente fidarsi.
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Purtroppo devo dargli ragione, il purtroppo Luca l'ha capito.Ciao Franceso, ti ringrazio per la tua analisi più dettagliata del racconto.
Lascio ai tecnici ed ai piloti (UEEEEE, c'è nessuno qui???![]()
) la risposta alle tue domande però un provocazione devo fartela; hai notato quante differenze ci sono tra il tuo primo racconto ed il secondo?
Hai notato che sei passato da 90° di virata a sinistra a "un po' più accentuato di 45°"? Ovviamente non è una critica, so come lavora la memoria, soprattutto sotto stress. Il problema è che non soltanto la memoria funziona in maniera "anomala" sotto stress, ma anche tutti i meccanismi percettivi subiscono pesanti distorsioni. Ed è per questo che mi ero permesso di "stuzzicarti "un po' sul tuo racconto.![]()
Ti rinnovo, però, l'invito: torna a volare prima che puoi![]()
Se serve sono qui.
Ciao
Luca
Io speravo che per una volta avesse torto.
Comunque sarei curioso di vedere risposte tecniche a questo racconto.
OT: Luca mica sei intervenuto sulla sospensione del pilota Alitalia per droga??
Sarei curioso di conoscere il tuo parere in merito.
Ciao a tutti.
Staff: corretta la citazione....(Pippo682)
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pippo682 ha scritto:Mi sembra una domanda un po' inopportuna, non credi?OT: Luca mica sei intervenuto sulla sospensione del pilota Alitalia per droga??
ma no...
perché "fearless flyer", in realtà, è...


Il treno, ah, un treno è sempre così banale se non è un treno della prateria
o non è un tuo Orient Express speciale, locomotiva di fantasia.
L'aereo, ah, l'aereo è invece alluminio lucente, l'aereo è davvero saltare il fosso,
l' aereo è sempre The Spirit of Saint Louis ,Barone Rosso
e allora ti prende quella voglia di volare che ti fa gridare in un giorno sfinito,
di quando vedi un jumbo decollare e sembra che s'innalzi all'infinito.
o non è un tuo Orient Express speciale, locomotiva di fantasia.
L'aereo, ah, l'aereo è invece alluminio lucente, l'aereo è davvero saltare il fosso,
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Inopportuna perchè è fuori topic, ma non di certo nella sua natura.pippo682 ha scritto:Mi sembra una domanda un po' inopportuna, non credi?OT: Luca mica sei intervenuto sulla sospensione del pilota Alitalia per droga??
Non stiamo nei topic paura di volare, non si parla del perchè si ha paura di volare, non si parla delle cause della paura di volare, non si parla di aver paura nella testa oppure dell'aereo.
Non dite sempre i piloti qua i piloti la,
la mia domanda era riferita al fatto che il pilota è una componente umana, ma che fa parte della globalità del volo, pertanto io avendo sfiducia in cio che non controllo (vedete il mio primo topic, il dialogo con Luca), ecco che la paura cresce nel vedere queste situazioni.
Ps: io dico che Luca gli beccava pure la c....na., scherzo.
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Ok, tranquilli, è tutto a posto...magari senza esagerare però.frasper ha scritto:Purtroppo devo dargli ragione, il purtroppo Luca l'ha capito.Ciao Franceso, ti ringrazio per la tua analisi più dettagliata del racconto.
Lascio ai tecnici ed ai piloti (UEEEEE, c'è nessuno qui???![]()
) la risposta alle tue domande però un provocazione devo fartela; hai notato quante differenze ci sono tra il tuo primo racconto ed il secondo?
Hai notato che sei passato da 90° di virata a sinistra a "un po' più accentuato di 45°"? Ovviamente non è una critica, so come lavora la memoria, soprattutto sotto stress. Il problema è che non soltanto la memoria funziona in maniera "anomala" sotto stress, ma anche tutti i meccanismi percettivi subiscono pesanti distorsioni. Ed è per questo che mi ero permesso di "stuzzicarti "un po' sul tuo racconto.![]()
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Ciao
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Io speravo che per una volta avesse torto.
Comunque sarei curioso di vedere risposte tecniche a questo racconto.
OT: Luca mica sei intervenuto sulla sospensione del pilota Alitalia per droga??
Sarei curioso di conoscere il tuo parere in merito.
Ciao a tutti.
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No Francesco non me ne sono occupato.
Luca
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Come sempre Grazie,Fearless flyer ha scritto:Ok, tranquilli, è tutto a posto...magari senza esagerare però.frasper ha scritto:Purtroppo devo dargli ragione, il purtroppo Luca l'ha capito.Ciao Franceso, ti ringrazio per la tua analisi più dettagliata del racconto.
Lascio ai tecnici ed ai piloti (UEEEEE, c'è nessuno qui???![]()
) la risposta alle tue domande però un provocazione devo fartela; hai notato quante differenze ci sono tra il tuo primo racconto ed il secondo?
Hai notato che sei passato da 90° di virata a sinistra a "un po' più accentuato di 45°"? Ovviamente non è una critica, so come lavora la memoria, soprattutto sotto stress. Il problema è che non soltanto la memoria funziona in maniera "anomala" sotto stress, ma anche tutti i meccanismi percettivi subiscono pesanti distorsioni. Ed è per questo che mi ero permesso di "stuzzicarti "un po' sul tuo racconto.![]()
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Ciao
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Io speravo che per una volta avesse torto.
Comunque sarei curioso di vedere risposte tecniche a questo racconto.
OT: Luca mica sei intervenuto sulla sospensione del pilota Alitalia per droga??
Sarei curioso di conoscere il tuo parere in merito.
Ciao a tutti.
Staff: corretta la citazione....(Pippo682)
No Francesco non me ne sono occupato.
Luca
si è vero me ne scuso, preso dalla concitazione mi ero dimenticato del ruolo di Luca in Azienda.

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Ragazzi, grazie per le numerose risposte. Proverò a volare di nuovo sicuramente, e quando sarà, sicuramente verrò a piangere di nuovo qui! Il mio unico terrore ora resta solo il momento prima del decollo. Che farò? Rimarrò seduto a tremare come al solito, persando come sempre che sto vivendo gli ultimi instanti dellamia vita o proverò addirittura a scappare fuori dall'aereo, magari provando ad aprire da solo il portellone in fase di rullaggio? Perchè posso garantirvi che ne sono capace! Spero di importunarvi presto x raccontarvi di qualche altro mio viaggio, spero meno movimentato! Francesco
Ma su,se l'aereo non è movimentato che volo è?paggine ha scritto:Spero di importunarvi presto x raccontarvi di qualche altro mio viaggio, spero meno movimentato! Francesco

Scherzo ovvio...ho letto le tue 2 versioni,molto diverse tra loro,
mi spiace per te e tua moglie,
ma penso che se ci fossero stati veri problemi,
il pilota avrebbe annunciato qualcosa.
A quanto vedi qua,volano in tanti,ci sono gli esperti e possono darti
tutte le risposte che vuoi.Perciò vai tranquillo,torna a volare,
e vedrai che ogni volo è sempre diverso ma sicuro!
Ciao!
- Sgt
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Peg ...già che di mio ce l'ho un pò d'ansia quando volo ..non vorrei agigungere alla mia ansiacheck list del decollo " passeggero che tenta di aprire un portellone durante rullaggio e/o decollo "paggine ha scritto:Ragazzi, grazie per le numerose risposte. Proverò a volare di nuovo sicuramente, e quando sarà, sicuramente verrò a piangere di nuovo qui! Il mio unico terrore ora resta solo il momento prima del decollo. Che farò? Rimarrò seduto a tremare come al solito, persando come sempre che sto vivendo gli ultimi instanti dellamia vita o proverò addirittura a scappare fuori dall'aereo, magari provando ad aprire da solo il portellone in fase di rullaggio? Perchè posso garantirvi che ne sono capace! Spero di importunarvi presto x raccontarvi di qualche altro mio viaggio, spero meno movimentato! Francesco

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ed evita easy jet!Fearless flyer ha scritto:Francesco, ho aspettato un po' prima di risponderti.
Mi dispiace che il tuo volo non sia stato un granchè.
Però c'è un però. Su questo ci sono tantissimi studi e se ti interessa approfondire posso fornirti bibliografia.
In aula faccio un giochino: chiedo a chi ha paura di volare di indicarmi qual'è un angolo normale di virata durante un qualsiasi viaggio in aereo. Prendo una riga e la inclino secondo quanto mi dicono di fare. Risultato: praticamente tutti mi indicano un angolo di virata normale che oscilla tra i 60 e i 70 gradi. Sai a quanti gradi vira al massimo un'aereo di linea? Trenta gradi (30). Questo vuol dire che, in media, chi ha paura di volare raddoppia l'angolo di inclinazione immaginandoselo ad un grado assolutamente irreale. Questo perchè la paura modifica in maniera molto sensibile tutte le percezioni: quelle relative allo spazio, quelle acustiche, quelle visive, quelle relative alla durata della turbolenza. Sempre durante il corso, in aereo, ho chiesto quanto era durata una piccola turbolenza che avevo cronometrato: mi è stato detto tra i cinque ed i dieci minuti; era durata 45 secondi.
Insomma, io non discuto sul fatto che ci sia stata parecchia turbolenza e non ho nessunissimo problema a crederti; credo anche, però, che la tua paura abbia amplificato, come un mantice soffia sul fuoco, tutte le percezioni che tu hai vissuto. Probabilmente, se non avessi avuto affatto paura, l'avresto raccontata in maniera diversa.
Sappi, però, che se tutto quello che hai descritto è successo esattamente così....beh hai vissuto un evento abbastanza raro. Io volo, in media, una ventina di volte al mese e, perlomeno come l'hai descritta tu, non mi è mai successo. E tu sei qui a raccontarlo...vorrà dire qualcosa?
Piccolo consiglio: torna a volare presto. Andrà tutto molto bene e recupererai fiducia rapidamente.
Luca
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EasyJet è uno dei pochi, pochissimi esempi di cosa significa applicare l'idea di Low Cost con stile, serietà e competenza.
Quindi volate, some sempre, con chi vi pare. Evitate chi vi pare ma non EasyJet che non se lo merita.
Tanto dovevo e tanto ho dato.

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Scarica il mio (oh) mamma devo prendere l'aereo!
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