Qual'e' stata la peggiore turbolenza incontrata?

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Aldus
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Messaggio da Aldus »

La peggiore turbolenza? :eeeeek:
Boeing 737 della Air Sicilia decollato da Milano per Palermo il giorno 27/9/1998.

Andavamo a Palermo per un tour musicale con tutta la band annessa.
Alle ore 17.00 il Comandante del velivolo ci informa che su Palermo è in corso un forte temporale e che aspetteremo in quota che il tempo migliori.
Tutto abbastanza normale, tranne per il fatto che pirlando sopra Palermo incontriamo nuvole di granito attraverso le quali bisogna per forza passare. :roll:
Il risultato è facilmente immaginabile, si è ballato parecchio, ma tutto sommato ancora in modo sopportabile.
Passano venti minuti di pilotaggio, il Comandante ne annuncia altri venti, e...siamo tutti "molto felici"! :blink1:
Dopo questo annuncio comincia a serpeggiare il malcontento tra i passeggeri: chi legge con fare finto incurante, che legge ma in realtà è eccitato dal fatto che finalmente su questi noiosi voli di linea succede qualcosa, che grida "yehaaaa" ad ogni imbardata e si gusta l'adrenalina che scorre a fiumi (salvo mettersi a pensare alle cose buone o cattive fatte nella vita, nell'eventualità che...).
In realtà la maggior parte dei passeggeri ha un caga che metà basta!
Si riallacciano le cinture di sicurezza, il personale di bordo commenta con tono per niente rassicurante che non si era mai vista una cosa del genere su Palermo, ed infatti il giorno dopo ne parlano tutti i giornali ed i notiziari....non c'è neanche tempo di imprecare contro qualcuno che l'aereo sembra voler scappare da questo inferno: movimenti di tutti i tipi e in tutte le direzioni, colpi da tutte le parti, rombo continuo e crescente, semiali che semi avvolte dall'oscurità delle nubi sembrano di gomma molle, tanto flettono.
E' difficile rimanere indifferenti e fiduciosi se anche le hostess e lo steward hanno palesemente paura. :blink2:
Infatti quando una botta tremenda sposta letteralmente di lato l'aereo scoppia il panico: strilli di donne, proteste isteriche, "maronnamiabbella!", e chi più ne ha più ne metta. :confused2:
Un mio amico socio cubano (un tipo tosto, duro, tutto d'un pezzo) perde completamente il senno, si alza dal suo sedile cadaverico come l'ultimo lifting di Michael Jackson, e urlando "voglio scendere, voglio scendere" si dirige deciso e convinto verso la maniglia del portellone in prossimità della semiala, ma viene "placcato" in tempo dallo Steward che lo rimette a posto. :pain10:
Si risiede con la testa tra le mani e ce la tiene fino ad atterraggio avvenuto.
E' già più di un'ora che giriamo su Palermo, si vocifera che verremo dirottati a Catania (cosa mai avvenuta), ma in quel mentre un ulteriore messaggio del Comandante gela il sangue ai passeggeri.
"TENTEREMO un atterraggio!!!!" :shock: :shock:

27/9 ore 18.30 circa: LANDING!!!
Finalmente! [-o<
Applausi scoscianti per il pilota, scongiuri vari, ringraziamenti a Santi protettori e guru vari.
Leo, il nostro amico cubano, si alza gridando "trentuno, trentuno!" -essendo atterrato il 27 e dovendo ripartire la mattina del 28, il cubano si era assicurato la certezza di passare la mezzanotte tra i due giorni, potendo quindi compiere effettivamente i trentun anni il giorno 28- .
Ormai non ci sperava più, e non è stato l'unico del gruppo ad essersi cagato sotto. :baaaby:
Il bassista è cadaverico ed appena sceso dall'aereo si fuma tre sigarette in fila, i coristi non hanno più parole e colore, il chitarrista era diventato piccolo come un topolino, anche il batterista non riusciva a mascherare lo sconforto pur tentandovi con battutine isteriche prive di vera convinzione che suscitavano tra l'altro le occhiatacce dei passeggeri che sentendole toccavano rispettosamente ma con decisione le palle proprie o del vicino.
Ed è qui che si riconoscono gli uomini veri! :headbang:
Nominiamoli uno per uno questi impavidi cavalcatori di nubi, questi custodi della saggezza aeronautica o del segreto del coraggio (o dell'incosciente e incontrollabile fiducia nel prossimo e nel futuro...).
Sassofonista e tastierista (Aldus Aldus).
Due uomini che sapevano già tutto, che sdrammatizzavano, che ironizzavano con la calma della consapevolezza o della faccia tosta.
Uomini che con virile compostezza si tenevano dentro l'angoscia della vita appesa a....un paio d'ali, a beneficio della psiche facilmente labile dei compari....due eroi, due cavalieri d'altri tempi....forse solo due deficienti che non avevano ben capito quello che sarebbe potuto capitare! :scratch:

Onestamente mi auguro di non provarlo mai più. 8-[
Ma....anche nelle cose brutte bisogna saper guardare il lato buono.
Ossia?
Che nonostante quel B737 abbia subito un simile inferno, guarda caso siamo tutti qui ancora a raccontarci di questa esperienza.
E se questo non è stato un test di estrema SICUREZZA, non so proprio come chiamarlo!
Meditate gente, meditate. :wink: :wink:
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Messaggio da aurum »

skytiger ha scritto:All'aereo non succede niente di niente perchè è stato progettato e collaudato in situazioni estreme.
Il pilota si diverte come un matto! Ma quando dico che il pilota si diverte non significa che fa qualcosa da rendere il volo insicuro...è lo stesso per un automobilista che deve percorrere una strada con le curve.

Purtroppo non e' sempre cosi!
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Bacione
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Messaggio da Bacione »

Aurum, però ci segnali un incidente di 41 anni fa.
Non è cambiato niente da allora?

(domanda da profana: dubbiosissima visto il link segnalato da un Capitano...)
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Messaggio da skytiger »

aurum ha scritto:
skytiger ha scritto:All'aereo non succede niente di niente perchè è stato progettato e collaudato in situazioni estreme.
Il pilota si diverte come un matto! Ma quando dico che il pilota si diverte non significa che fa qualcosa da rendere il volo insicuro...è lo stesso per un automobilista che deve percorrere una strada con le curve.

Purtroppo non e' sempre cosi!

E' del 1966 e riguarda un B 707!
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Daniele77
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Messaggio da Daniele77 »

Bacione ha scritto:Aurum, però ci segnali un incidente di 41 anni fa.
Non è cambiato niente da allora?

(domanda da profana: dubbiosissima visto il link segnalato da un Capitano...)
anche io rimango un po' perplesso.. :?: . ma non ci siamo sempre detti che gli aerei sono progettati e colladauti per situazioni estreme, poi però un piltota e non un profano come me, ci segnala un incidente in cui un aereo si e' sfasciato per le turbolenze.
ma allora? speriamo di avere una parola definitiva :!:
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skytiger
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Messaggio da skytiger »

Daniele77 ha scritto:
Bacione ha scritto:Aurum, però ci segnali un incidente di 41 anni fa.
Non è cambiato niente da allora?

(domanda da profana: dubbiosissima visto il link segnalato da un Capitano...)
anche io rimango un po' perplesso.. :?: . ma non ci siamo sempre detti che gli aerei sono progettati e colladauti per situazioni estreme, poi però un piltota e non un profano come me, ci segnala un incidente in cui un aereo si e' sfasciato per le turbolenze.
ma allora? speriamo di avere una parola definitiva :!:
Daniele77 è proprio così gli aerei sono progettati e collaudati in situazioni estreme. Se durante il volo si incontra una turbolenza, che non si può evitare, si allaccia la cintura e non si va in bagno!!!!! Spero tu non abbia problemi alla prostata! :lol:
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Messaggio da gpaterno »

A me e' capitato su un volo Roma Fiumicino-Monaco il 19 Gennaio, ore 20.30 circa. Sono partito stranamente da Roma, anziche' da Milano (dove abito) perche' ero a Roma da un cliente e dovevo andare a Monaco per un esame.
Piccolo particolare: l'aereo e' partito ma non sapevo di trovare a Monaco una bella sorpresa:

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSez ... girata.asp
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cron ... rill.shtml

devo dire che le turbolenze non erano niente male, in atterraggio dovevamo avere raffiche di circa 50-60 nodi, non penso al traverso completamente. Non sapevo assolutamente niente dell'uragano e mi sono beccato delle lecche in atterraggio allucinanti ... per fortuna non mi si e' "riproposta" la cena, pero' speravo in quei momenti che il pilota riattaccasse e andasse all'alternato.

Solo dopo essere atterrato, ho scoperto che c'era l'uragano .... i trenini per Monaco centro erano tutti sopressi. Il mio collega, che doveva arrivare in treno da Milano, una volta arrivato in stazione quella sera ha scoperto che tutti i treni per la Germania erano soppressi. Insomma, non ho passato un bel momento. Pero' ho passato l'esame :-)

Continuo ancora a volare e ormai "l'autobus" Milano-Roma non ha piu' segreti .... e (con un po' di fortuna) torno a pilotare.
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Messaggio da Aldus »

Gli aerei vengono sì progettati per resistere a condizioni operative gravose, però ciò non va confuso con "io sono indistruttibile!".
Anche una automobile da rally è costruita con materiali e componenti fatti per sopportare situazioni estreme di guida, tra cui sassi, buchi, e anche salti, etc etc...ma se durante un percorso si trova una buca profonda mezzo metro e ci si finisce dentro con una ruota, vi si tronca tutto il semiasse di netto.
L'aereo non fa distintinzione.
E' progettato per sopportare carichi ed accelerazioni molto pesanti, ma se questi limiti vengono superati a causa di una turbolenza davvero mostruosa (chessò, un uragano o un temporale particolarmente violento) può succedere (raramente, ma è possibile) che quei limiti vengano superati, con le conseguenze che non sto a spiegare.
La cosa da fare è quindi evitare di infilarsi con un aereo in un simile pasticcio, ed è prassi quotidiana che i piloti non entrano nei temporali, bensì ci passano intorno, proprio come una automobile non si butta dentro buche profonde, ma le schiva.
Qualora poi la perturbazione interessa la zona di atterraggio si cerca di aspettare in quota che il tempo migliori, e se questa attesa diventa troppo lunga è preferibile dirigere verso un "alternato".
L'esempio che ho riportato io l'ho trovato "strano" tra virgolette proprio per la sua dinamica, ossia mi è sembrato un controsenso restare per ben 1 ora e 15 minuti sopra Palermo prendendosi scossoni terrificanti, anzichè dirigere dopo 20-30 minuti verso Catania e buonanotte suonatori. :roll:
In merito mi piacerebbe sentire il parere di uno dei nostri piloti.
Vi è sembrata una normale procedura?
Voi cosa avreste fatto?

Ciao :wink:
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Messaggio da domenico »

La mia peggiore è stata nel lontanissimo ottobre 1983, ma me la ricordo ancora benissimo!
  • Volo Caracas-Malpensa con un DC10 Viasa-
    Inizio delle danze dopo circa tre ore dal decollo, durata meno di un'ora.
    Turbolenza fortissima, ricordo alcuni AAVV, costretti ad alzarsi per soccorrere diversi passeggeri che vomitavano, battere delle gran testate al soffitto della cabina (bella alta) del DC10.
    Non mi sono divertito nemmeno un po'!
Ripensandoci mi rimane un dubbio che mi piacerebbe veder chiarito da qualcuno che ne sa più di me: la turbolenza è capitata in piena notte mentre volavamo sull'Atlantico, quando ci hanno svegliato per avvertirci di allacciare le cinture le hostess hanno chiuso tutte le tendine dei finestrini e si arrabbiavano molto con quei passeggeri, come me, che le tiravano su per guardare fuori, eppure era una bella notte stellata senza neanche una nuvola. Perchè volevano che tenessimo abbassate le tende dei finestrini??
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Messaggio da Aldus »

dodullo ha scritto:
e buonanotte suonatori.

...e mai affermazione fu più azzeccata!!! :lol:
Intendevo in senso positivo. :D
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Messaggio da Sissi »

domenico ha scritto:La mia peggiore è stata nel lontanissimo ottobre 1983, ma me la ricordo ancora benissimo!
  • Volo Caracas-Malpensa con un DC10 Viasa-
    Inizio delle danze dopo circa tre ore dal decollo, durata meno di un'ora.
    Turbolenza fortissima, ricordo alcuni AAVV, costretti ad alzarsi per soccorrere diversi passeggeri che vomitavano, battere delle gran testate al soffitto della cabina (bella alta) del DC10.
    Non mi sono divertito nemmeno un po'!
Ripensandoci mi rimane un dubbio che mi piacerebbe veder chiarito da qualcuno che ne sa più di me: la turbolenza è capitata in piena notte mentre volavamo sull'Atlantico, quando ci hanno svegliato per avvertirci di allacciare le cinture le hostess hanno chiuso tutte le tendine dei finestrini e si arrabbiavano molto con quei passeggeri, come me, che le tiravano su per guardare fuori, eppure era una bella notte stellata senza neanche una nuvola. Perchè volevano che tenessimo abbassate le tende dei finestrini??
ciao, anche a me è successo, durante una fortissima turbolenza due mesi fa, che gli a/v ci facessero chiudere gli oscuranti, e la scusa non era per vedere il film, ma a causa della turbolenza, come ci ha detto uno steward...perchè? Qualcuno lo sa? Era per non vedere le ali che oscillavano...???

ciao
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Messaggio da Aldus »

Cosa intendi per "oscuranti"?
Le tende sul corridoio, o i parasole a tendina degli oblò?
Dubito comunque che qualsiasi cosa fosse aveva lo scopo di non far vedere le ali che flettono.
Le ali flettono sempre quindi anche a vederle non cambia niente. :wink:
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Messaggio da Daniele77 »

Aldus ha scritto:Cosa intendi per "oscuranti"?
Le tende sul corridoio, o i parasole a tendina degli oblò?
Dubito comunque che qualsiasi cosa fosse aveva lo scopo di non far vedere le ali che flettono.
Le ali flettono sempre quindi anche a vederle non cambia niente. :wink:
Allora, fatemi capire meglio. Le turbolenze brutte, insomma quelle potenti, si evitano. Le altre, se si puo' si evitano, e se non si puo' cinture allacciate e via...inoltre esistono i jet stream che fanno ballare l'aereo ma che permettono di consumare meno e guadagnare tempo e quindi vengono sfruttate. Esistono anche le Cat, che non essendo asscociate a fenomeni atmosferici evidenti, non sempre e' possibile evitare..
Bene, ma allora vi chiedo a cosa corrispondono i racconti di coloro intervenuti in questo topic e che parlano di situazioni in cui era impossibile rimanere in piedi??
se poteste illuminarmi :idea:
grazie
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Messaggio da Bacione »

Daniele77 ha scritto:vi chiedo a cosa corrispondono i racconti di coloro intervenuti in questo topic e che parlano di situazioni in cui era impossibile rimanere in piedi??
Daniele, nel caso che ho raccontato io si concluse per una probabile CAT.
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Messaggio da Aldus »

Daniele, sono semplicemente fenomeni turbolenti di una certa entità.
Quello che bisogna capire è che nell'aria si possono generare perturbazioni o correnti che la rendono più turbolenta.
Ma questo è un concetto assolutamente normale in natura: pensa a una nave!
Quando vai in nave ti preoccupi delle onde?
Ti preoccupi se l'ondeggio della nave ti rende difficoltoso restare in piedi in equilibrio?
No.
Sai benissimo che il mare ha le onde e a seconda che il mare è calmo o un po' più agitato la nave si comporta di conseguenza.
L'aereo è come una nave, "naviga" su un fluido, ci galleggia sopra e ne segue i movimenti.
E' logico che chi sta in piedi durante una turbolenza fa fatica a restare in equilibrio e si sente ondeggiare da tutte le parti, destra, sinistra, sù, e giù.
Ma ciò è esattamente quanto accade su una nave.
Ne risulta che i racconti che abbiamo espresso sulle turbolenze sono normalissimi racconti che può capitare di vivere, proprio come a un turista che va in crociera può capitare di trovare mare mosso anzichè calmo.
Che si fa in quei casi di turbolenza?
Niente, si accetta la realtà, si evita di stare in piedi, e ci si prende qualche "onda".
Tral'altro l'aereo è molto più veloce di una nave.
Se una nave trova mare mosso se lo prende tutto e ci rimane a sbattacchiare per ore e ore.
Un aereo no, può trovare una zona turbolenta, ma grazie alla sua velocità ci rimane all'interno poco, poi la passa e torna tutto alla normalità. :wink:
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Messaggio da Daniele77 »

Aldus ha scritto:Daniele, sono semplicemente fenomeni turbolenti di una certa entità.
Quello che bisogna capire è che nell'aria si possono generare perturbazioni o correnti che la rendono più turbolenta.
Ma questo è un concetto assolutamente normale in natura: pensa a una nave!
Quando vai in nave ti preoccupi delle onde?
Ti preoccupi se l'ondeggio della nave ti rende difficoltoso restare in piedi in equilibrio?
No.
Sai benissimo che il mare ha le onde e a seconda che il mare è calmo o un po' più agitato la nave si comporta di conseguenza.
L'aereo è come una nave, "naviga" su un fluido, ci galleggia sopra e ne segue i movimenti.
E' logico che chi sta in piedi durante una turbolenza fa fatica a restare in equilibrio e si sente ondeggiare da tutte le parti, destra, sinistra, sù, e giù.
Ma ciò è esattamente quanto accade su una nave.
Ne risulta che i racconti che abbiamo espresso sulle turbolenze sono normalissimi racconti che può capitare di vivere, proprio come a un turista che va in crociera può capitare di trovare mare mosso anzichè calmo.
Che si fa in quei casi di turbolenza?
Niente, si accetta la realtà, si evita di stare in piedi, e ci si prende qualche "onda".
Tral'altro l'aereo è molto più veloce di una nave.
Se una nave trova mare mosso se lo prende tutto e ci rimane a sbattacchiare per ore e ore.
Un aereo no, può trovare una zona turbolenta, ma grazie alla sua velocità ci rimane all'interno poco, poi la passa e torna tutto alla normalità. :wink:
chiaro Aldus. puo' succedere che un aereo si trovi ad infilarsi in una turbolenza(temporale o uragano) che potrebbe andare i propri limiti?
grazie per la pazienza ma pian piano ci sto riuscendo... :D
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Messaggio da Aldus »

Non credo Daniele. Gli aeroplani sono progettati con standard di sicurezza veramente elevati. Pensa che ci sono aerei (forse l'A320, ma non ricordo bene) che hanno le ali che possono flettere oltre i 5 metri!
Nell'episodio che mi è capitato sopra Palermo le avrò viste flettere al massimo di 1 metro, forse 2, e già mi sembrava tanto.
Tieni poi presente che i piloti non sono stupidi ed evitano accuratamente di buttarsi con un aereo passeggeri dentro tempeste tanto forti da divenire veramente pericolose alla struttura.
Per quanto il nostro B737 "orbitasse" intorno a Palermo e ha subito diversi scossoni forti, non si trovava tuttavia al centro della tempesta, bensì ne rimaneva ben fuori.
Sfortunatamente la tempesta era molto estesa, e quindi anche non trovandoci nel punto "caldo" avvertivamo comunque la presenza di turbolenza forte, ma sarebbe stato molto peggio se anzichè restare a distanza ci fossimo buttati nel cuore di quel temporale.
I piloti non lo fanno, e se lo fanno significa che possono farlo, cioè che la tempesta è (per quanto turbolenta) sicura dal punto di vista strutturale per essere attraversata, altrimenti nisba: se il radar meteo segnala situazioni troppo gravose, i piloti ci girano intorno, oppure (in caso di atterraggio) attendono in quota lontani dai punti caldi oppure fanno prua verso un altro aeroporto (lo chiamano "alternato") su cui atterrare.
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Messaggio da domenico »

Bacione ha scritto:Daniele, nel caso che ho raccontato io si concluse per una probabile CAT.
Cos'è una CAT ?
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Messaggio da aurum »

Bacione ha scritto:Aurum, però ci segnali un incidente di 41 anni fa.
Non è cambiato niente da allora?

(domanda da profana: dubbiosissima visto il link segnalato da un Capitano...)
NO! L'aereo caduto 41 anni fa era costruito secondo gli stessi criteri(coefficiente di raffica) degli aerei di oggi.
E comunque gli incidenti dovuti alla turbolenza e alle sue conseguenze(upset) sono diversi fino ai giorni nostri.Per questo motivo va prestata sempre la massima attenzione ai fenomeni di CAT(clear air turbulence) e Mountain Waves segnalati dagli avvisi meteo (SIGMET) oltre che a tutte quelle condizioni associate a nuvolosita' di tipo temporalesca(evitabile questa con un oculato uso del radar meteo).Pero magari spostiamo questa discussione su un altra area! : :wink:

Ciao
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Messaggio da aurum »

Questi sono alcuni incidenti associati a fenomeni di turbolenza
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Messaggio da Sissi »

Aldus ha scritto:Cosa intendi per "oscuranti"?
Le tende sul corridoio, o i parasole a tendina degli oblò?
Dubito comunque che qualsiasi cosa fosse aveva lo scopo di non far vedere le ali che flettono.
Le ali flettono sempre quindi anche a vederle non cambia niente. :wink:
ciao, intendo proprio gli oscuranti, le tendine rigide che si abbasano sugli oblò. Lo steward ci ha detto di abbassarli perchè, avendo 320 km/h di vento di coda era meglio chiuderli. Il perchè non lo so, lo chiedo a voi, forse ha visto la mia faccia terrorizzata (e probabilmente non solo la mia, visto la turbolenza) e ci ha detto così per tranquillizarci e non farci vedere le ali? non ne ho idea...illuminatemi. Volevo solo dirti che è vero che le ali flettono, ne ho parlato anche con un pilota, ma da povera semplice passeggera vederlo fare a 10.000m di altezza e a 1300 km/h di velocità un po' di ansia me la mette, e credo non solo a me.

ciao!
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Messaggio da Daniele77 »

aurum ha scritto:Questi sono alcuni incidenti associati a fenomeni di turbolenza
interessante, anche se non molto rassicurante... :?
o no? :?:
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Messaggio da Daniele77 »

allora, un capitano ci dice che le turbolenze possono causare l'irreparabile (vedi link quotato) cio', in parte un po' mi confonde, perche' entra in contraddizione con quanto ho letto su questo topic fino ad ora. e' anche vero che leggendo il link di cui sopra, emerge che quegli incidenti sono dovuti principalmente al fatto che l'equipaggio ha tentato di affrontare stuazioni meteo che andavano oltre i limiti consenstiti dalle loro macchine.
spero davvero di leggervi per fare un punto di qunto emerso fino ad ora, ammesso che sia possibile naturalmente...
Se amiamo tutti gli animali perche' alcuni li chiamiamo 'amoruccio santo' e altri 'cena' ?
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Messaggio da Daniele77 »

aurum ha scritto:
Bacione ha scritto:Aurum, però ci segnali un incidente di 41 anni fa.
Non è cambiato niente da allora?

(domanda da profana: dubbiosissima visto il link segnalato da un Capitano...)
NO! L'aereo caduto 41 anni fa era costruito secondo gli stessi criteri(coefficiente di raffica) degli aerei di oggi.
E comunque gli incidenti dovuti alla turbolenza e alle sue conseguenze(upset) sono diversi fino ai giorni nostri.Per questo motivo va prestata sempre la massima attenzione ai fenomeni di CAT(clear air turbulence) e Mountain Waves segnalati dagli avvisi meteo (SIGMET) oltre che a tutte quelle condizioni associate a nuvolosita' di tipo temporalesca(evitabile questa con un oculato uso del radar meteo).Pero magari spostiamo questa discussione su un altra area! : :wink:

Ciao
Domanda secca: cosa significa cio? una smentita della sicurezza degli aerei e di tutto quello che e' stato affermato a proposito della loro capacità a subire turbolenze anche molto! estreme? :?: :?:
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Messaggio da pippo682 »

Daniele77 ha scritto:
aurum ha scritto:Questi sono alcuni incidenti associati a fenomeni di turbolenza
interessante, anche se non molto rassicurante... :?
o no? :?:
Concentrati sugli incidenti degli ultimi 10 anni:
7
Guardiamo quanti erano aerei di linea
5
Tra questi, quanti hanno provocato delle vittime:
2
E stiamo parlando di 10 anni....

Direi quindi MOLTO RASSICURANTE, considerato i milioni di voli di linea fatti negli ultimi 10 anni!

Non nascondiamoci dietro ad un dito, gli incidenti possono accadere, ma la sicurezza è a livelli clamorosamente elevati.
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Messaggio da Aldus »

Sissi ha scritto:
Aldus ha scritto:Cosa intendi per "oscuranti"?
Le tende sul corridoio, o i parasole a tendina degli oblò?
Dubito comunque che qualsiasi cosa fosse aveva lo scopo di non far vedere le ali che flettono.
Le ali flettono sempre quindi anche a vederle non cambia niente. :wink:
ciao, intendo proprio gli oscuranti, le tendine rigide che si abbasano sugli oblò. Lo steward ci ha detto di abbassarli perchè, avendo 320 km/h di vento di coda era meglio chiuderli. Il perchè non lo so, lo chiedo a voi, forse ha visto la mia faccia terrorizzata (e probabilmente non solo la mia, visto la turbolenza) e ci ha detto così per tranquillizarci e non farci vedere le ali? non ne ho idea...illuminatemi. Volevo solo dirti che è vero che le ali flettono, ne ho parlato anche con un pilota, ma da povera semplice passeggera vederlo fare a 10.000m di altezza e a 1300 km/h di velocità un po' di ansia me la mette, e credo non solo a me.

ciao!
Ti ripeto Sissi la chiusura dei parasole non ha niente a che vedere col vento in quota, e non serve neppure per impedire di vedere le ali.
Ci sono persone che si spaventano anche solo quando vedono i flap-slat che si estendono sull'ala (credono che l'ala stia perdendo dei pezzi!). Ciononostante durante l'atterraggio gli assistenti di volo non impediscono di guardare l'ala che si "modifica" e anzi fanno sempre tirare sù i parasole.
Se sul tuo volo hanno fatto abbassare i parasole era sicuramente per altri motivi, chessò magari per evitare di rimanere abbagliati da un fulmine o dal sole stesso (che ore erano?), ma di sicuro non per impedire di vedere l'ala che flette (tanto flette sempre e comunque, e prima o poi la si vede). :wink:
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Aldus
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Messaggio da Aldus »

Daniele77 ha scritto:
aurum ha scritto:
Bacione ha scritto:Aurum, però ci segnali un incidente di 41 anni fa.
Non è cambiato niente da allora?

(domanda da profana: dubbiosissima visto il link segnalato da un Capitano...)
NO! L'aereo caduto 41 anni fa era costruito secondo gli stessi criteri(coefficiente di raffica) degli aerei di oggi.
E comunque gli incidenti dovuti alla turbolenza e alle sue conseguenze(upset) sono diversi fino ai giorni nostri.Per questo motivo va prestata sempre la massima attenzione ai fenomeni di CAT(clear air turbulence) e Mountain Waves segnalati dagli avvisi meteo (SIGMET) oltre che a tutte quelle condizioni associate a nuvolosita' di tipo temporalesca(evitabile questa con un oculato uso del radar meteo).Pero magari spostiamo questa discussione su un altra area! : :wink:

Ciao
Domanda secca: cosa significa cio? una smentita della sicurezza degli aerei e di tutto quello che e' stato affermato a proposito della loro capacità a subire turbolenze anche molto! estreme? :?: :?:
Assolutamente no, altrimenti io non dovrei essere qui a raccontare quell'ora e un quarto di turbolenza estrema sopra Palermo.
Guarda che quel giorno la tempesta era davvero forte, tanto che ha completamente allagato e messo in difficoltà tutta Palermo (ne hanno parlato tutti i giornali il giorno dopo!).
Quello che ha riportato il nostro Aurum è ciò che abbiamo riportato anche noi, ossia che gli aerei sono progettati per avere uno standar di sicurezza estrema, ma non sono certo indistruttibili.
Così come le navi.
In passato ci sono state super petroliere che si sono imbattute in mare talmente forte da spezzarle in due e farle colare a picco!
Ma questo non va mai interpretato come "ogni volta che c'è mare agitato io colo a picco!"
Dipende da quanto grave è la situazione meteorologica.
Idem con l'aereo.
Se con un Md80 ti tuffi dentro l'imbuto di un TORNADO classe F4 stai certo che finirai male, molto male.
Fortunatamente però i piloti queste cose le sanno e le EVITANO.
Certo può capitare l'imprevisto, una turbolenza inaspettata e molto forte che non si riesce ad evitare, ma si tratta di un imprevisto, e soprattutto non è assolutamente detto che tale imprevisto possa rappresentare per forza una catastrofe.
Magari si balla un po', ci si prende un po' di spavento, e basta.
La regola attuata dai piloti è "io evito sempre".
Questa è la regola.
Poi c'è l'imprevisto, ma anche con la automobile mi può succedere che mi scoppi una gomma.
Gli incidenti che hanno avuto quegli aerei della lista rientrano in situazioni molto estreme, ma come tali NON sono la regola di tutti i giorni, ossia bisogna imparare a far un distinguo tra la normale turbolenza che si trova quando c'è brutto tempo e che bene o male ci siamo presi tutti, e la situazione meteo troppo estrema che può diventare pericolosa.
Ebbene, tra il "normale" brutto tempo e la situazione catastrofica ci sono molti altri gradi di severità meteo, e tutti affrontabili senza conseguenze.
L'ultimo stadio della graduatoria è rappresentato dalla tempesta perfetta, quella che effettivamente può creare un pericolo serio al pilotaggio e all'aereo.
Ad esempio tra i fenomeni pericolosi si è soliti citare solo fortissime tempeste, uragani, etc, ma quasi mai nessuno (piloti esclusi naturalmente) si sofferma a pensare che ci sono altri fenomeni paradossalmente meno violenti che però rappresentano un pericolo.
Te ne cito due: la nebbia, e i windshear.
La prima è stata protagonista del più grosso incidente che la storia ricordi, quello di Tenerife, e pensa che il tutto è avvenuto a TERRA e non i volo (la nebbia ha avuto la sua parte, poi ci sono state altre cose che hanno portato al disastro).
Idem per l'incidente di Linate, anche lì con aerei a terra e...con la nebbia che ha fatto la sua dannata parte (figuriamoci poi con le automobili cosa combina la nebbia!).
Gli windshear invece sono correnti discendenti di aria che paradossalmente non rappresentano un pericolo in quota, ma posso diventare anche mortali se prese a bassa quota durante l'atterraggio.
L'aereo che si trova ad attraversare questa corrente subisce una perdita di quota troppo veloce e rischia di impattare sulla pista violentemente con tutte le conseguenze del caso.

Aldilà di tutto questo però appare evidente che stiamo parlando di situazioni estreme e rare che vanno sì considerate, ma non rappresentano il quotidiano.
Se proprio dobbiamo fasciarci la testa con tutti gli eventi negativi e pericolosi, allora non dovremmo mai più accendere la nostra automobile!
Perchè?
Perchè l'auto è mooolto peggio dal punto di vista degli eventi improvvisi, non calcolati, e altamente pericolosi.
Trovi una pozzanghera in curva?
Sbaaam.
Trovi un ostacolo improvviso?
Sbaaam.
Quello davanti a te frena di colpo?
Sbaaamm.
Qualche pazzo ti attraversa la strada col semaforo rosso?
Sbaaam.
Qualcuno si dimentica di mettere la freccia?
Sbaaamm.
Trovi un ubriaco del sabato sera che perde il controllo?
Sbaamm.
E potrei andare avanti ancora e ancora.
Una automobile è immersa nel pericolo quotidiano forse 1 milione di volte peggio rispetto a un aeroplano, e ogni anno le vittime in automobile si quantificano in centinaia di migliaia!
Praticamente un bollettino di guerra!!
E' quindi ingiusto fossilizzarsi solo sull'aeroplano cercando di trovare i suoi lati "pericolosi" nell'ambiente in cui opera.
Ci sono, sicuramente ci sono anche se rari, e ci saranno sempre.
Ma rispetto all'automobile sono un milione di volte meno. :wink:
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Messaggio da aurum »

Daniele77 ha scritto:

Domanda secca: cosa significa cio? una smentita della sicurezza degli aerei e di tutto quello che e' stato affermato a proposito della loro capacità a subire turbolenze anche molto! estreme? :?: :?:
Gli aerei vengono sempre progettati per garantire la massima sicurezza e tenendo conto di situazioni limite.Nel caso della turbolenza viene considerato una valore statistico massimo di raffica;purtuttavia, come dice giustamente Aldus,esistono a volte condizioni particolari e straordinarie che non possono essere contemplate tra le situazioni cosiddette "estreme".
La difficolta' del pilotaggio di un aeroplano non dipende unicamente dalla padronanza tecnica del mezzo, ma anche dall'"ambiente" con il quale si interagisce e del mezzo di cui si dispone.
Per questo motivo un pilota deve essere messo sempre nelle condizioni di poter sempre conoscere e prevedere quale genere di "environment" dovra' affrontare oltre che degli strumenti necessari per contrastare eventuali situazioni sfavorevoli.
Il senso dei miei post era proprio questo;senza voler assolutamente mettere in discussione la sicurezza del "sistema" si deve tenere sempre presente l'imprevedibilta' di un ambiente esterno nel quale si opera e che per sua stessa natura risulta estremamente denso di variabili,quali possono essere la turbolenza come altre cause di altro genere,che debbono comunque essere sempre tenute in considerazione e comunque mediate dall'esperienza e dalle competenze professionali nei processi di valutazione.
Probabilmente nel caso dell'aereo inglese precipitato,le onde orografiche di eccezionale violenza presenti quel giorno e che provocarono la distruzione in volo del Boeing 707,non erano state segnalate a dovere,lasciando poi poche possibilita' all'equipaggio che si trovo' improvvisamente in quella condizione.
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Messaggio da Daniele77 »

aurum ha scritto:
Daniele77 ha scritto:

Domanda secca: cosa significa cio? una smentita della sicurezza degli aerei e di tutto quello che e' stato affermato a proposito della loro capacità a subire turbolenze anche molto! estreme? :?: :?:
Gli aerei vengono sempre progettati per garantire la massima sicurezza e tenendo conto di situazioni limite.Nel caso della turbolenza viene considerato una valore statistico massimo di raffica;purtuttavia, come dice giustamente Aldus,esistono a volte condizioni particolari e straordinarie che non possono essere contemplate tra le situazioni cosiddette "estreme".
La difficolta' del pilotaggio di un aeroplano non dipende unicamente dalla padronanza tecnica del mezzo, ma anche dall'"ambiente" con il quale si interagisce e del mezzo di cui si dispone.
Per questo motivo un pilota deve essere messo sempre nelle condizioni di poter sempre conoscere e prevedere quale genere di "environment" dovra' affrontare oltre che degli strumenti necessari per contrastare eventuali situazioni sfavorevoli.
Il senso dei miei post era proprio questo;senza voler assolutamente mettere in discussione la sicurezza del "sistema" si deve tenere sempre presente l'imprevedibilta' di un ambiente esterno nel quale si opera e che per sua stessa natura risulta estremamente denso di variabili,quali possono essere la turbolenza come altre cause di altro genere,che debbono comunque essere sempre tenute in considerazione e comunque mediate dall'esperienza e dalle competenze professionali nei processi di valutazione.
Probabilmente nel caso dell'aereo inglese precipitato,le onde orografiche di eccezionale violenza presenti quel giorno e che provocarono la distruzione in volo del Boeing 707,non erano state segnalate a dovere,lasciando poi poche possibilita' all'equipaggio che si trovo' improvvisamente in quella condizione.
ne risulta quindi, nel caso del Boeing 707 citato, che l'errore, se di errore si può parlare, e' stato la mancata segnalazione della eccezionale turbolenza all'equipaggio che, se dovutamente informato, non si sarebbe mai infilato in quella situazione meteo.
semplifico troppo? :?:
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Messaggio da Daniele77 »

aurum ha scritto:
Daniele77 ha scritto:

Domanda secca: cosa significa cio? una smentita della sicurezza degli aerei e di tutto quello che e' stato affermato a proposito della loro capacità a subire turbolenze anche molto! estreme? :?: :?:
Gli aerei vengono sempre progettati per garantire la massima sicurezza e tenendo conto di situazioni limite.Nel caso della turbolenza viene considerato una valore statistico massimo di raffica;purtuttavia, come dice giustamente Aldus,esistono a volte condizioni particolari e straordinarie che non possono essere contemplate tra le situazioni cosiddette "estreme".
La difficolta' del pilotaggio di un aeroplano non dipende unicamente dalla padronanza tecnica del mezzo, ma anche dall'"ambiente" con il quale si interagisce e del mezzo di cui si dispone.
Per questo motivo un pilota deve essere messo sempre nelle condizioni di poter sempre conoscere e prevedere quale genere di "environment" dovra' affrontare oltre che degli strumenti necessari per contrastare eventuali situazioni sfavorevoli.
Il senso dei miei post era proprio questo;senza voler assolutamente mettere in discussione la sicurezza del "sistema" si deve tenere sempre presente l'imprevedibilta' di un ambiente esterno nel quale si opera e che per sua stessa natura risulta estremamente denso di variabili,quali possono essere la turbolenza come altre cause di altro genere,che debbono comunque essere sempre tenute in considerazione e comunque mediate dall'esperienza e dalle competenze professionali nei processi di valutazione.
Probabilmente nel caso dell'aereo inglese precipitato,le onde orografiche di eccezionale violenza presenti quel giorno e che provocarono la distruzione in volo del Boeing 707,non erano state segnalate a dovere,lasciando poi poche possibilita' all'equipaggio che si trovo' improvvisamente in quella condizione.
In che misura il tenere in considerazione le eventuali variabili riscontrabili in volo lo rendono più sicuro? Insomma, in soldoni, che significa a livello operativo una volta in volo?
grazie per rsipondere
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Messaggio da MiticoJumbo »

Anche se in ritardo racconto la mia.era l’ottobre 1995 volo pomeridiano Alitalia TRN FCO con Super80.decollo e salita furono ok. a latitudini toscane cominciarono le danze.poi per un po’ di NM calma piatta.arrivati su Campagnano in concomitanza con l’inizio dell’holding i sussulti iniziarono a essere veramente violenti :blob8: .pioveva poderosamente, eravamo praticamente in virata costante, le ali dell’aereo, soprattutto le estremità, battevano parecchio.in cabina regnava un silenzio tombale con l’eccezione di rumori di oggetti sbattuti e cigolii vari. Fino a che una ragazza ,un paio di file dietro a me, è scoppiata in un pianto furioso -urlava- talmente forte che ha contagiato (leggi innervosito :x ) mezzo aereo, non c’era verso di calmarla.Detta così potrebbe sembrare cosa di poco conto ma sembrava di stare sul tagadà (è una giostra del luna park di Roma).Un mio collega nonché amico di vecchia data (noto per il suo sangue freddo) che mi sedeva accanto, ha iniziato a sudare di brutto :color: e mi chiedeva il motivo per cui il pilota in quelle condizioni continuava nella virata :banghead: .io cercavo di rassicurarlo dicendogli la verità ovvero che evidentemente una tale turbolenza rientrava nei parametri e che non c’era di che preoccuparsi.Poi dopo buoni dieci minuti in quelle condizioni a dir poco pesanti,il pilota è uscito dall’attesa ha intercettato l’avvicinamento e la discesa finale.atterraggio eccellente -forse un po’ lungo- con annesso applauso italiota :hello1: .Una volta arrivati al parcheggio tutto è rientrato e la ragazza si è scusata :oops: .Per quanto riguarda me non ho avuto paura grazie all’esperienza personale maturata e alle nozioni di meteo avute a scuola,ma mi sono reso conto che deve essere abbastanza traumatico sentirsi imprigionati e impotenti in una situazione di evidente rischio :shock: .

skytiger ha scritto:All'aereo non succede niente di niente perchè è stato progettato e collaudato in situazioni estreme.
Il pilota si diverte come un matto! Ma quando dico che il pilota si diverte non significa che fa qualcosa da rendere il volo insicuro...è lo stesso per un automobilista che deve percorrere una strada con le curve.
credo che il pilota non si sia divertito affatto.le immagini del pilota che si diverte “come un matto” sono più appropriate a scene da film :director2: .poi il paragone con l’automobilista che guida in curva mi dispiace ma non tiene, semmai potrebbe essere più calzante un autista di corriera che guida su una strada di montagna (magari su un percorso straconosciuto)…francamente anche in questo caso tutto questo divertimento non riesco ad immaginarlo…se parliamo di piloti con senso di responsabilità e non di squilibrati che pensano a divertirsi nei momenti di maggiore concentrazione :happy2: .
:)
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Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese
.
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Messaggio da Daniele77 »

aurum ha scritto:
Daniele77 ha scritto:

Domanda secca: cosa significa cio? una smentita della sicurezza degli aerei e di tutto quello che e' stato affermato a proposito della loro capacità a subire turbolenze anche molto! estreme? :?: :?:
Gli aerei vengono sempre progettati per garantire la massima sicurezza e tenendo conto di situazioni limite.Nel caso della turbolenza viene considerato una valore statistico massimo di raffica;purtuttavia, come dice giustamente Aldus,esistono a volte condizioni particolari e straordinarie che non possono essere contemplate tra le situazioni cosiddette "estreme".
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Domanda per il Pilota Aurum: in Alitalia, ad esempio, in quale modo il pilota e' messo a conoscenza dell' "environment" che dovra' afforntare?
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Messaggio da Luca._f »

domenico ha scritto:
Bacione ha scritto:Daniele, nel caso che ho raccontato io si concluse per una probabile CAT.
Cos'è una CAT ?
CLEAN AIR TURBOLENCE:
turbolenza in aria chiara, non visualizzabile dal radar meteo del velivolo, non essendo associata a un fenomeno meteorologico, come un Thunderstorm o simili.
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Messaggio da Luca._f »

Volo BARCELLONA - SIVIGLIA, maggio 2003
Non ricordo bene la durata, credo un'oretta circa, ebbene:
decollo buono salita decente, giunti in quota, improvvisamente, appena si spense il segnale delle cinture, l'aereo iniziò a scendere, non violentemente, ma evidentemente, come se il pilota dovesse cambiare altitudine, credo siamo scesi di un migliaio di metri. La situazione meteo no era ottima, ma non vierano neanche TS in giro o perturbazioni, solo qualche debole cumulonembo sterile.
Da quel momento iniziò una turbolenza media continua, e un continuo aumentare potenza e diminuire potenza ai motori, perchè :shock: non si è capito..
associato a questo saliscendi, turbolenze medie, a tratti forti, che non ci hanno fatto neanche fare colazione! :evil: e neanche andare la cesso!
si continuò così per tutta la durata del volo, fino all'inizio della discesa su Siviglia, allora la turbolenza come per incanto cessò, liscio come l'olio, fino a quando toccammo terra, moooolto violentemente, tanto che il 320 dell' IBERIA, rimbalzò sulla pista ed io il solito sfigato, che mi si è aperta la cappelliera che avevo sopra e miè caduto addosso uno zaino alpino con pentole e pentolette varie, che per poco non mi prendeva in testa!!!
Qualcuno sa spiegarmi quali potrebbero essere le cause di una simile continua turbolenza media?!!

grazie

luca
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Messaggio da Luca._f »

Ecco, se in rotta incontri una simile incudine, iniziano i problemi:


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