Aiuto! Ho il terrore di volare!

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Quilodico
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Aiuto! Ho il terrore di volare!

Messaggio da Quilodico »

Ciao a tutti,
è la prima volta che scrivo su un forum, ma ho questa cosa del volo da risolvere e spero voi possiate aiutarmi!
Il mio problema con l'aereo non riguarda la paura degli incidenti, ma quella di stare male senza possibilità di essere "salvata". Credo sia una forma claustrofobica, anche se, in generale, pur soffrendo di attacchi di panico, non ho paura di ascensori, code in galleria etc.
Per lavoro viaggio molto, ma con la macchina (circa 1000 km a settimana); razionalmente so che è molto più rischioso dell'aereo, ma il 19 aprile devo andare a Boston (sempre per lavoro) con un volo diretto da Malpensa e sono già nel panico.
Grazie
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Galaxy
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Messaggio da Galaxy »

:welcome:

L'equipaggio a bordo è sempre a tua disposizione per assisterti e aiutarti ;)

In che senso temi di stare male a bordo?


Ciao
Federico
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Giulio88
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Messaggio da Giulio88 »

BEh credo sia il fatto di non poter scendere che ti metta paura. Come ha detto Galaxy l'equipaggio è pronto e ADDESTRATO per aiutarti in ogni modo.
Stai tranquilla.
PPL (A)
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Quilodico
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Messaggio da Quilodico »

grazie per le risposte.
Galaxy, Giulio, ho paura, chessò, di non riuscire a respirare all'improvviso, di svenire, di aver un'embolia...un bidone di donna, insomma!! :P
La sensazione di avere un qualche male terribile è abbastanza diffusa tra chi soffre di attachi di panico, però l'idea di essere in aria mi fa sentire completamente disarmata e succube della mia ansia, mentre di solito riesco anche a scherzarci sopra.
E poi, visto che piove sempre sul bagnato, l'anno scorso durante un volo Palermo-Verona ha cominciato ad uscirmi sangue dal naso e questa piccola cosa è bastata per "rafforzare" ancor di più la mia convinzione che starò male in un volo di 8 ore....
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Galaxy
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Messaggio da Galaxy »

Eh dai... Quella del sangue dal naso è stata una coincidenza... L'equipaggio è pronto a fronteggiare problemi ben maggiori ;)

In 8 ore di volo... Avrai tempo di fare tutto quello che vuoi tranne di "ricordarti di star male" :)
Federico
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capo.oro

viaggio a Boston

Messaggio da capo.oro »

forse su quel volo ci sarò anche io (anche io parto da MXP per boston lo stesso giorno, non ho controllato se ci sono altri voli di altre compagnie). Spero di poterti far coraggio anche se sarò con un amico che farà il suo primo volo. Magari ci sentiamo qualche giorno prima della partenza ed eventualmente ci troviamo al check in, OK?
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Messaggio da Fearless flyer »

Quilodico ha scritto:grazie per le risposte.
Galaxy, Giulio, ho paura, chessò, di non riuscire a respirare all'improvviso, di svenire, di aver un'embolia...un bidone di donna, insomma!! :P
La sensazione di avere un qualche male terribile è abbastanza diffusa tra chi soffre di attachi di panico, però l'idea di essere in aria mi fa sentire completamente disarmata e succube della mia ansia, mentre di solito riesco anche a scherzarci sopra.
E poi, visto che piove sempre sul bagnato, l'anno scorso durante un volo Palermo-Verona ha cominciato ad uscirmi sangue dal naso e questa piccola cosa è bastata per "rafforzare" ancor di più la mia convinzione che starò male in un volo di 8 ore....
E nelle tue fantasie alla fine di questa catena di immagini nelle quali sei dentro l'aereo e ti senti male cosa succede? Racconta tutte le tue fantasie dall'inizio alla fine.

Luca
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Messaggio da Dany80 »

La tua paura è probabilmente legata non tanto alla claustrofobia, dato che non hai paura di ascensori, gallerie, ecc...

Ho conosciuto molte persone che avevano questa convinzione di non poter essere aiutate e non poter materialmente scendere se fossero state male... questa convinzione credo sia molto legata alla mancanza di controllo e quindi all'impossibilità di scendere quando si vuole.

Naturalmente non è così... l'equipaggio è preparato e addestrato a rispondere a molti tipi di emergenza medica e a prestare soccorso ai passeggeri in difficoltà...

Naturalmente se l'emergenza è più grave l'aereo deve atterrare nel primo aeroporto disponibile dove già saranno allertati i mezzi di soccorso.... un aereo atterra anche per 1 sola persona che è ragionevolmente in pericolo grave.

Non bisogna aver paura di non essere assistiti, ci sono tante persone che vengono preparate proprio per queste situazioni e sono pronte a intervenire.
Daniele
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Re: viaggio a Boston

Messaggio da Quilodico »

capo.oro ha scritto:forse su quel volo ci sarò anche io (anche io parto da MXP per boston lo stesso giorno, non ho controllato se ci sono altri voli di altre compagnie). Spero di poterti far coraggio anche se sarò con un amico che farà il suo primo volo. Magari ci sentiamo qualche giorno prima della partenza ed eventualmente ci troviamo al check in, OK?


CHE BELLO! Mi farebbe molto piacere (anche io sarò accompagnata...da un collega un po' troppo chiacchierone per i miei gusti, ma simpatico)
:(
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Messaggio da Quilodico »

Fearless flyer ha scritto:
Quilodico ha scritto:grazie per le risposte.
Galaxy, Giulio, ho paura, chessò, di non riuscire a respirare all'improvviso, di svenire, di aver un'embolia...un bidone di donna, insomma!! :P
La sensazione di avere un qualche male terribile è abbastanza diffusa tra chi soffre di attachi di panico, però l'idea di essere in aria mi fa sentire completamente disarmata e succube della mia ansia, mentre di solito riesco anche a scherzarci sopra.
E poi, visto che piove sempre sul bagnato, l'anno scorso durante un volo Palermo-Verona ha cominciato ad uscirmi sangue dal naso e questa piccola cosa è bastata per "rafforzare" ancor di più la mia convinzione che starò male in un volo di 8 ore....
E nelle tue fantasie alla fine di questa catena di immagini nelle quali sei dentro l'aereo e ti senti male cosa succede? Racconta tutte le tue fantasie dall'inizio alla fine.

Luca
Devo ammetterlo: sono veramente imbarazzata nel descrivere le mie fantasie :oops:

Comunque: mi immagino la partenza, l'ansia che sale fino a farmi provare quella sensazione di "estraneità" tipica del panico, come se tutta la mia vita fosse concentrata solo in quell'istante in cui il cuore è a mille e la testa mi gira; dopodichè mi vedo alzarmi per cercare aiuto e non riuscirci (tipo che svengo o non riesco a camminare), oppure mettermi a piangere i mezzo all'aereo con addosso l'idea precisa che sto per morire.
Oppure, sono lì seduta e di punto in bianco mi viene in mente di aver letto da qualche parte di una tizia morta per embolia dopo un viaggio in aereo e PAM! si insinua l'idea che potrebbe succedere anche a me e da lì mi ricomincia a salire la paura.

Poi vedo anche tutto che sfuma, io che mi calmo e continuo il mio viaggio. E' quella mezz'ora di terrore che mi blocca a terra.
Ultima modifica di Quilodico il 24 marzo 2007, 9:08, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Quilodico »

Dany80 ha scritto:La tua paura è probabilmente legata non tanto alla claustrofobia, dato che non hai paura di ascensori, gallerie, ecc...

Ho conosciuto molte persone che avevano questa convinzione di non poter essere aiutate e non poter materialmente scendere se fossero state male... questa convinzione credo sia molto legata alla mancanza di controllo e quindi all'impossibilità di scendere quando si vuole.

Naturalmente non è così... l'equipaggio è preparato e addestrato a rispondere a molti tipi di emergenza medica e a prestare soccorso ai passeggeri in difficoltà...

Naturalmente se l'emergenza è più grave l'aereo deve atterrare nel primo aeroporto disponibile dove già saranno allertati i mezzi di soccorso.... un aereo atterra anche per 1 sola persona che è ragionevolmente in pericolo grave.

Non bisogna aver paura di non essere assistiti, ci sono tante persone che vengono preparate proprio per queste situazioni e sono pronte a intervenire.

Lo so, ma ho paura lo stesso. :cry:

Cioè, mi sento meglio all'idea di essere soccorsa, ma in realtà questo non mi fa passare il vero timore, che è quello di stare male......

Sarò mica un caso disperato????
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Messaggio da Quilodico »

Ehm, Luca, perchè non mi rispondi? :crybaby:
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Messaggio da Fearless flyer »

Ascolta ma, nella vita normale (non in aereo voglio dire) soffri di ipocondria?
Non il timore di poter stare male legato agli attacchi di panico ma parlo proprio dell'ipocondria...tipo ti fai tutti i controlli medici molto spesso, ti senti il battito cardiaco...eccetera?

Un'altra cosa: mi spieghi bene qual'è la differenza tra poter star male a terra e poter star male in volo? Le due catene di fantasie sono differenti o tendenzialmente uguali?

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Messaggio da Quilodico »

Fearless flyer ha scritto:Ascolta ma, nella vita normale (non in aereo voglio dire) soffri di ipocondria?
Non il timore di poter stare male legato agli attacchi di panico ma parlo proprio dell'ipocondria...tipo ti fai tutti i controlli medici molto spesso, ti senti il battito cardiaco...eccetera?

Un'altra cosa: mi spieghi bene qual'è la differenza tra poter star male a terra e poter star male in volo? Le due catene di fantasie sono differenti o tendenzialmente uguali?

Luca

Non faccio esami specifici per questa o quella malattia. Non ho paure particolari legate al mio stato di salute, a parte quando sono in situazioni sconosciute, come nuove città, oppure posti isolati, almeno finchè non mi abituo (magari perchè devo andare spesso per lavoro nello stesso posto); a quel punto la situazione diventa familiare e quindi smette di spaventarmi.
Credo che ci sia un collegamento, quindi con la situazione dell'aereo: è nuova per me, quindi ho paura delle reazioni che potrei avere, sia fisicamente che psicologicamente. E' come se mi fossi creata un "recinto" sempre più stretto dentro il quale, però, mi sento libera (i paradossi!!!)
Per quanto riguarda la tua seconda domanda....La differenza sta nel fatto che non ho via di fuga, sull'aereo, mentre a terra posso sempre cambiare strada (se sono dentro posso uscire e viceversa) e l'idea di poter scegliere mi fa stare meglio già di suo.
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Messaggio da Fearless flyer »

L'idea del recinto è interessante e varrebbe la pena approfondirla. E' abbastanza frequente il caso di "paurosi del volo" che attribuiscano una importanza decisiva alle variabili "costrizione-libertà", avvertendo frequentemente nel corso della vita oscillazioni improvvise tra l'una e l'altra polarità.

E' anche abbastanza evidente che l'aereo, simbolicamente e non, ti conduce da un luogo che conosci bene e sul quale hai parecchi punti di riferimento, ad un altro luogo totalmente nuovo e sconosciuto, quindi... pericoloso. In questi casi, però, i viaggi di andata vengono vissuti in maniera drammatica mentre quelli di ritorno sono assolutamente tranquilli.

Se l'idea di poter scegliere ti fa, in generale, stare meglio, la componente costrittiva e di scarso controllo sulle situazioni.....esercita il suo ruolo nella cosa :roll:

Però se ne continua a parlare eh... 8)

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Messaggio da madeline »

Quilodico ha scritto:grazie per le risposte.
Galaxy, Giulio, ho paura, chessò, di non riuscire a respirare all'improvviso, di svenire, di aver un'embolia...un bidone di donna, insomma!! :P
La sensazione di avere un qualche male terribile è abbastanza diffusa tra chi soffre di attachi di panico, però l'idea di essere in aria mi fa sentire completamente disarmata e succube della mia ansia, mentre di solito riesco anche a scherzarci sopra.
E poi, visto che piove sempre sul bagnato, l'anno scorso durante un volo Palermo-Verona ha cominciato ad uscirmi sangue dal naso e questa piccola cosa è bastata per "rafforzare" ancor di più la mia convinzione che starò male in un volo di 8 ore....
per l'embolia dovresti leggere quella sotto specie di libricino che si trova negli aerei,comunque io per l'embolia prima dei voli 1 aspirina 03 e muoversi!
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Messaggio da Boeing747 »

Ciao a tutti, io ti racconto le mie esperienze con la speranza che possano aiutarti. Volo tantissimo durante quasi tutto l'anno e in special modo su voli intercontinentali, all'inizio avevo paura anche di magiare le noccioline che ti fanno a bordo pensando che sarei potuto morire soffocato e lo ste, ma poi se ci ragioni e ti fai forza delle tue capacità vedrai che tutte queste paure svaniscono, un'altro consiglio e quello di interpellare un dottore che ti possa prescrivere un farmaco anti-panico tipo lo XANAX in gocce che ha effetto immediato.
Poi pensa sempre al calcolo delle probabilità che quello ti aiuta sempre tantissimo ed è in grado di sfatare migliaia di dubbi e paure. Pensa a quante persone muoiono di embolia in aereo ogni anno?? penso quasi nessuna. nonostante in aereo viaggino milioni di pesone ogni giorno, quindi fatti forza e pensa positivo che alla fine dirai.....ma quanto sono stata sciocca. :occasion9:
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Messaggio da madeline »

Xanax:Alprazolam è una benzodiazepina a breve emivita circa 2,3 ore
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madeline ha scritto:Xanax:Alprazolam è una benzodiazepina a breve emivita circa 2,3 ore
Evitiamo di parlare di farmaci, grazie.
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Messaggio da Quilodico »

GRAZIE A TUTTI!!! Siete così gentili....mi sento già molto meglio :sunny:
Madeline: seguirò il tuo consiglio!

Boeing 747: in realtà mi sento mooolto sciocca già adesso. Una volta scesa mi sentirò una perfetta imbecille, semmai :crazy:
Comunque, visto che voglio arrivare al giorno X un po' più allenata, ho prenotato un volo privato con uno dei piloti di MD80!!! Così comincio ad abituarmi...
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Messaggio da Quilodico »

madeline ha scritto:Xanax:Alprazolam è una benzodiazepina a breve emivita circa 2,3 ore
Lo conosco, anche se non l'ho mai preso.
Diciamo che prediligo altre strade, tipo frequentare questo forum :lol: !!!

Ovviamente questo riguarda me, senza giudizio alcuno verso chi fa altre scelte!
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Messaggio da Boeing747 »

MiamiVice ha scritto:
madeline ha scritto:Xanax:Alprazolam è una benzodiazepina a breve emivita circa 2,3 ore
Evitiamo di parlare di farmaci, grazie.
Qualè la ragione?
la lebbra, il vaiolo, e tutte quelle migliaia di malattie non si sono mai curate solamente parlandone, purtroppo ci vogliono i farmaci ed è per questo che la scienza è sempre al lavoro, se fosse così semplice farebbero dei meeting dentro gli stadi per guarire la gente al posto di raccogliere sempre soldi per la ricerca e l'invio di farmaci spesso SCADUTI nei paesi poveri.
Ciaooooo

Comunque uno noto scienziato ha detto che ogniuno è il migior dottore di se stesso.
Quindi ogniuno faccia come crede, l'importante è arrivare al risultato.
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Messaggio da Fearless flyer »

madeline ha scritto:Xanax:Alprazolam è una benzodiazepina a breve emivita circa 2,3 ore
Madeline ho già detto che in questa sezione del forum non voglio discussioni sui farmaci.

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Messaggio da Stephen Dedalus »

Boeing747 ha scritto:
MiamiVice ha scritto:
madeline ha scritto:Xanax:Alprazolam è una benzodiazepina a breve emivita circa 2,3 ore
Evitiamo di parlare di farmaci, grazie.
Qualè la ragione?
la lebbra, il vaiolo, e tutte quelle migliaia di malattie non si sono mai curate solamente parlandone, purtroppo ci vogliono i farmaci ed è per questo che la scienza è sempre al lavoro, se fosse così semplice farebbero dei meeting dentro gli stadi per guarire la gente al posto di raccogliere sempre soldi per la ricerca e l'invio di farmaci spesso SCADUTI nei paesi poveri.
Ciaooooo

Comunque uno noto scienziato ha detto che ogniuno è il migior dottore di se stesso.
Quindi ogniuno faccia come crede, l'importante è arrivare al risultato.
Il punto è che le reazioni ai farmaci sono totalmente soggettive e non è il caso, in un qualsiasi forum (sia esso di aviazione, musica o papere di cartone), di dire "prendi questo farmaco" o "prendi quel medicinale", o lasciar correre post su questa linea di pensiero.
Non è repressione, è che se qualche utente consiglia ad un altro un farmaco o fornisce, per sbaglio, informazioni errate, ne va di mezzo legalmente chi ha dato l'informazione e chi gestisce il forum, cioè noi.

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Messaggio da Fearless flyer »

Quilodico ha scritto:GRAZIE A TUTTI!!! Siete così gentili....mi sento già molto meglio :sunny:
Madeline: seguirò il tuo consiglio!
Ti invito a non seguire consigli sui farmaci.
Rivolgiti con serenità al tuo medico di famiglia che saprà consigliarti meglio di chiunque altro.

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Messaggio da Stephen Dedalus »

Fearless flyer ha scritto:
madeline ha scritto:Xanax:Alprazolam è una benzodiazepina a breve emivita circa 2,3 ore
Madeline ho già detto che in questa sezione del forum non voglio discussioni sui farmaci.

Luca
Vale per Madeline e per tutti.
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Fearless flyer ha scritto:L'idea del recinto è interessante e varrebbe la pena approfondirla. E' abbastanza frequente il caso di "paurosi del volo" che attribuiscano una importanza decisiva alle variabili "costrizione-libertà", avvertendo frequentemente nel corso della vita oscillazioni improvvise tra l'una e l'altra polarità.

E' anche abbastanza evidente che l'aereo, simbolicamente e non, ti conduce da un luogo che conosci bene e sul quale hai parecchi punti di riferimento, ad un altro luogo totalmente nuovo e sconosciuto, quindi... pericoloso. In questi casi, però, i viaggi di andata vengono vissuti in maniera drammatica mentre quelli di ritorno sono assolutamente tranquilli.

Se l'idea di poter scegliere ti fa, in generale, stare meglio, la componente costrittiva e di scarso controllo sulle situazioni.....esercita il suo ruolo nella cosa :roll:

Però se ne continua a parlare eh... 8)

Luca

Questa cosa del recinto descrive proprio come mi sento: guardo il mondo dal mia postazione "sicura", anche se voglio uscire per scoprire quello che c'è fuori (o dentro di me?). Forse, però, serve una precisazione: non mi tiro MAI indietro. Oggettivamente, la paura non preclude nessun aspetto della mia vita, perchè ogni volta, pur con l'ansia del caso, faccio lo stesso quello che mi spaventa e pian piano mi passa.
Nel caso specifico di questo viaggio, per esempio, potevo scegliere di non andare e di non prenotare il biglietto: invece mi sono fatta forza ed ho confermato il volo, vincolandomi così ad una scelta che non è quella istintiva della fuga. Ed eccomi qui, :shock: terrorizzata ma convinta! :lol:
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Messaggio da Boeing747 »

Forse avete saltato un pezzo del mio messaggio "un'altro consiglio e quello di interpellare un dottore" la mia era un'ipotesi e comunqua la sentenza sarebbe stata quella di un professore e non la mia, quindi rassicuratevi che non va di mezzo nessuno specialmente legalmente.
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Messaggio da Castorp »

Maurice Ohana ha scritto: Il punto è che le reazioni ai farmaci sono totalmente soggettive e non è il caso, in un qualsiasi forum (sia esso di aviazione, musica o papere di cartone), di dire "prendi questo farmaco" o "prendi quel medicinale", o lasciar correre post su questa linea di pensiero.
Non è repressione, è che se qualche utente consiglia ad un altro un farmaco o fornisce, per sbaglio, informazioni errate, ne va di mezzo legalmente chi ha dato l'informazione e chi gestisce il forum, cioè noi.
Non intendo assolutamente fare polemica :D

Mi sembra comunque un po' eccessivo pensare che gli amministratori del forum sarebbero coinvolti nel caso in cui qualcuno avesse problemi per avere assunto un farmaco di cui si è parlato qui. Gli psicofarmaci devono essere prescritti da un medico che si assume la responsabilità della prescrizione e nel caso in cui un farmacista li venda senza ricetta, la responsabilità è sua.

Detto questo condivido il principio di non fare riferimento a specifici farmaci. D'altra parte, non c'è niente di male a dare un consiglio del tipo "chiedi al tuo medico se è il caso di farsi prescrivere qualcosa"! :wink:
Il treno, ah, un treno è sempre così banale se non è un treno della prateria
o non è un tuo Orient Express speciale, locomotiva di fantasia.
L'aereo, ah, l'aereo è invece alluminio lucente, l'aereo è davvero saltare il fosso,
l' aereo è sempre The Spirit of Saint Louis ,Barone Rosso
e allora ti prende quella voglia di volare che ti fa gridare in un giorno sfinito,
di quando vedi un jumbo decollare e sembra che s'innalzi all'infinito.
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Messaggio da Stephen Dedalus »

Boeing747 ha scritto:Forse avete saltato un pezzo del mio messaggio "un'altro consiglio e quello di interpellare un dottore" la mia era un'ipotesi e comunqua la sentenza sarebbe stata quella di un professore e non la mia, quindi rassicuratevi che non va di mezzo nessuno specialmente legalmente.
Boeing747, avevo preso spunto dal tuo messaggio solo per far presente una cosa che abbiamo già fatto presente in passato.
Purtroppo le clausole di manleva non ci sollevano del tutto dall'essere responsabili dei contenuti postati dagli utenti e quindi preferiamo abbondare in sicurezza.

L.
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Fearless flyer ha scritto:
Quilodico ha scritto:GRAZIE A TUTTI!!! Siete così gentili....mi sento già molto meglio :sunny:
Madeline: seguirò il tuo consiglio!
Ti invito a non seguire consigli sui farmaci.
Rivolgiti con serenità al tuo medico di famiglia che saprà consigliarti meglio di chiunque altro.

Luca

Noo! Il consiglio di madeline (il primo) era di leggere il libercolo sull'embolia!!!
Ho già precisato che non ho intenzione di prendere ansiolitici, perchè sono convinta che la paura, come tutte le emozioni, sia una "parabola" che si spegne così come è nata. Bloccarla con le benzodiazepine significa non superare mai lo scoglio. E ripeto: è una considerazione che vale per me.
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Boeing747 ha scritto:
MiamiVice ha scritto:
madeline ha scritto:Xanax:Alprazolam è una benzodiazepina a breve emivita circa 2,3 ore
Evitiamo di parlare di farmaci, grazie.
Qualè la ragione?
la lebbra, il vaiolo, e tutte quelle migliaia di malattie non si sono mai curate solamente parlandone, purtroppo ci vogliono i farmaci ed è per questo che la scienza è sempre al lavoro, se fosse così semplice farebbero dei meeting dentro gli stadi per guarire la gente al posto di raccogliere sempre soldi per la ricerca e l'invio di farmaci spesso SCADUTI nei paesi poveri.
Ciaooooo

Comunque uno noto scienziato ha detto che ogniuno è il migior dottore di se stesso.
Quindi ogniuno faccia come crede, l'importante è arrivare al risultato.

Sono d'accordo con te, però è difficie paragonare l'ansia (e quindi, bada bene, non tutti i disturbi psicologici) ad altre malattie tipo il vaiolo o anche una semplice influenza; può succedere che l'uso di ansiolitici generi una specie di circolo vizioso, dove non si sperimenta mai la fine naturale di questa brutta emozione, ma la si blocca con il farmaco :wink: .
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Messaggio da Fearless flyer »

Quilodico ha scritto:
Fearless flyer ha scritto:L'idea del recinto è interessante e varrebbe la pena approfondirla. E' abbastanza frequente il caso di "paurosi del volo" che attribuiscano una importanza decisiva alle variabili "costrizione-libertà", avvertendo frequentemente nel corso della vita oscillazioni improvvise tra l'una e l'altra polarità.

E' anche abbastanza evidente che l'aereo, simbolicamente e non, ti conduce da un luogo che conosci bene e sul quale hai parecchi punti di riferimento, ad un altro luogo totalmente nuovo e sconosciuto, quindi... pericoloso. In questi casi, però, i viaggi di andata vengono vissuti in maniera drammatica mentre quelli di ritorno sono assolutamente tranquilli.

Se l'idea di poter scegliere ti fa, in generale, stare meglio, la componente costrittiva e di scarso controllo sulle situazioni.....esercita il suo ruolo nella cosa :roll:

Però se ne continua a parlare eh... 8)

Luca

Questa cosa del recinto descrive proprio come mi sento: guardo il mondo dal mia postazione "sicura", anche se voglio uscire per scoprire quello che c'è fuori (o dentro di me?). Forse, però, serve una precisazione: non mi tiro MAI indietro. Oggettivamente, la paura non preclude nessun aspetto della mia vita, perchè ogni volta, pur con l'ansia del caso, faccio lo stesso quello che mi spaventa e pian piano mi passa.
Nel caso specifico di questo viaggio, per esempio, potevo scegliere di non andare e di non prenotare il biglietto: invece mi sono fatta forza ed ho confermato il volo, vincolandomi così ad una scelta che non è quella istintiva della fuga. Ed eccomi qui, :shock: terrorizzata ma convinta! :lol:
Ok, riprendiamo a lavorare dopo l'intervallo farmacologico :roll: .

Da cosa è composta la tua "postazione sicura"?

Funziona su per giù così per caso: decidi di abbandonare la postazione sicura inizia l'ansia; mentre stai per abbandonare la postazione sicura per uno scenario più pericoloso l'ansia aumenta ancora molto. Quando inizi a fare la cosa che ti spaventa l'ansia raggiunge il suo picco più alto. Dopo un po' che hai iniziato a fare la cosa che ti spaventa l'ansia diminuisce molto ma nella tua testa si insinua il pensiero: "Stavolta è andata su per giù bene ma probabilmente la prossima volta andrà molto peggio...".
Insomma la fisiologia della tua ansia è questa o funziona in maniera diversa?

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Messaggio da Quilodico »

Fearless flyer ha scritto:
Quilodico ha scritto:
Fearless flyer ha scritto:L'idea del recinto è interessante e varrebbe la pena approfondirla. E' abbastanza frequente il caso di "paurosi del volo" che attribuiscano una importanza decisiva alle variabili "costrizione-libertà", avvertendo frequentemente nel corso della vita oscillazioni improvvise tra l'una e l'altra polarità.

E' anche abbastanza evidente che l'aereo, simbolicamente e non, ti conduce da un luogo che conosci bene e sul quale hai parecchi punti di riferimento, ad un altro luogo totalmente nuovo e sconosciuto, quindi... pericoloso. In questi casi, però, i viaggi di andata vengono vissuti in maniera drammatica mentre quelli di ritorno sono assolutamente tranquilli.

Se l'idea di poter scegliere ti fa, in generale, stare meglio, la componente costrittiva e di scarso controllo sulle situazioni.....esercita il suo ruolo nella cosa :roll:

Però se ne continua a parlare eh... 8)

Luca

Questa cosa del recinto descrive proprio come mi sento: guardo il mondo dal mia postazione "sicura", anche se voglio uscire per scoprire quello che c'è fuori (o dentro di me?). Forse, però, serve una precisazione: non mi tiro MAI indietro. Oggettivamente, la paura non preclude nessun aspetto della mia vita, perchè ogni volta, pur con l'ansia del caso, faccio lo stesso quello che mi spaventa e pian piano mi passa.
Nel caso specifico di questo viaggio, per esempio, potevo scegliere di non andare e di non prenotare il biglietto: invece mi sono fatta forza ed ho confermato il volo, vincolandomi così ad una scelta che non è quella istintiva della fuga. Ed eccomi qui, :shock: terrorizzata ma convinta! :lol:
Ok, riprendiamo a lavorare dopo l'intervallo farmacologico :roll: .

Da cosa è composta la tua "postazione sicura"?

Funziona su per giù così per caso: decidi di abbandonare la postazione sicura inizia l'ansia; mentre stai per abbandonare la postazione sicura per uno scenario più pericoloso l'ansia aumenta ancora molto. Quando inizi a fare la cosa che ti spaventa l'ansia raggiunge il suo picco più alto. Dopo un po' che hai iniziato a fare la cosa che ti spaventa l'ansia diminuisce molto ma nella tua testa si insinua il pensiero: "Stavolta è andata su per giù bene ma probabilmente la prossima volta andrà molto peggio...".
Insomma la fisiologia della tua ansia è questa o funziona in maniera diversa?

Luca
Luca: io non avrei saputo descriverla in maniera così ESATTA! :hello1:
E' lei! Proprio il modo in cui vivo la mia ansia. In particolare, in merito all'ultima tua osservazione, si insinua in me un subdolo meccanismo per il quale ogni minima variante di un'esperienza già fatta rende tutto più difficile, perchè "chissà cosa potrebbe succedere...."
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Messaggio da Fearless flyer »

Ripeto la domanda: da cosa è composta la postazione sicura?

E ancora: come ti spieghi che, nonostante le numerose evidenze che la tua ansia ha esattamente questa struttura per cui è ansia ansia prima e ansietta-quasi niente dopo, tu continui a pensare che funzioni così solo perchè "stavolta è andata bene, ma chissà la prossima..."?
Potresti anche pensare che il problema è SOLO di tipo anticipatorio e, nel momento in cui inizi a fare una cosa, l'ansia scompare. In questo modo l'intervallo di tempo da gestire si contrarrebbe parecchio non pensi? :wink:

Luca

ps: lo sai che sul forum c'è una tua concittadina che, avendo problemi simili ai tuoi, è riuscita poi a volare molto bene?
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