Finalmente sono tornato dopo 20 giorni dal Venezuela, un paese ricchissimo e bellissimo quanto sfortunatissimo. L'ultima volta che ci sono stato (nel 1980) era molto diverso e molto più ricco. Ora purtroppo la bellezza del paesaggio e il caldo tropicale non sono bastati a farmi digerire l'estrema arretratezza e povertà (anche culturale) di questo bellissimo paese.
Ma quello che mi interessa di più raccontare in realtà è il viaggio milano-caracas-maracaibo e ritorno. Mentre mio padre ha utilizzato Air France (scomodissimo con partenza da torino per la tappa a Parigi CDG) io ho
viaggiato con Alitalia che costa anche leggermente meno. Andata e ritorno compreso il biglietto per Conviasa (da Caracas a Maracaibo) mi è costato poco più di 800 euro in classe economy.
1. Il viaggio di andata
La partenza da Malpensa è stata buona e veloce. Così come l'imbarco sul B-763 EI-CRO (AZ666 - che numero) per Caracas: check-in fulmineo e solo un pochino di coda al metal detector.
Il posto che avevo prenotato era il 16K che mi consentiva di vedere il motore destro e parte dell'ala e anche un po di panorama. E' una delle mie posizioni preferite perchè adoro vedere i meccanismi delle ali e dei motori.
L'allestimento interno del 767 della classe economy non è male a parte per il servizio degli AAVV a ridosso della classe magnifica che occupa la fila centrale dell'aereo per circa 6 posti in lunghezza. La sensazione (ce l'avevo li a fianco) era un po da scompartimento di treno. Mi chiedo come mai non abbiano scelto invece una configurazione trasversale...
Il decollo è stato dolcissimo e rapido e il volo non ha presentato particolari turbolenze ed il tempo era infatti complessivamente buono per tutto il tragitto oceanico. Bellissima la rotta che esegue AZ in partenza sull'europa: virata verso la Svizzera, sorvolo di Piemonte, parte di Francia e Spagna ed infine l'oceano.
Il servizio a bordo consiste in un pranzo (a scelta carne o pesce: primo e secondo, dolce, formaggio, pane e crackers, bevanda e caffè - bellissime le confezioni delle vivande, un bel packaging) e uno snack offerto circa due ore prima dell'atterraggio. Ho trovato il catering all'andata soddisfacente, un po meno al ritorno. I più cortesi e disponibili sono stati gli assistenti di volo maschi (e non lo dico per spirito di parte) con la sola eccezione di una hostess molto molto cortese (mi ha spiegato con pazienza come compilare un foglietto idiotissimo che va consegnato all'immigrazione a Caracas).
L'atterraggio è stato bellissimo e la rotta che si segue per avvicinarsi a Caracas consente di avere uno splendido panorama delle isolette turistiche vicino. Tempo sereno e pochissima turbolenza, si è atterrato come scendere il gradino di casa.
Uscito dal 763 AZ e superata l'immigrazione e la dogana (c'era un ilarissimo signore di colore che non mi ha chiesto nulla a parte mettere zaino e valigia agli rx) mi avvio nell'aerostazione nazionale di Maiquetia (a 500 metri da quella internazionale) facendo lo slalom degli aiutanti abusivi che mi chiedono se voglio cambiare gli Euro (in Venezuela non si può cambiare gli Euro in moneta locale) e mi avvio al check-in di Conviasa e al pagamento della tassa di ingresso. Fortunatamente è stato tutto molto rapido (avevo 1h e 45 min di tempo per la coincidenza) e mi sono goduto un po di relax in aerostazione nella sezione imbarchi. Molti negozi anche se non lussuosissimi e sopratutto un ottimo bar con una sala fumatori: dopo 10 ore senza una sigaretta sembrava tutto molto bello...
Ultima parte del viaggio a bordo di un 733 Conviasa con un allestimento modesto ma pulito. Le assistenti di volo tutte rigorosamente in pantalone elasticizzato cachi, anche se non magre ma in Venezuela sono così: tutte coi pantaloni anche se obese.
Il servizio Conviasa è spartano ma nel complesso buono. Viene offerto nell'ora di volo per Maracaibo un paninazzo con UNA fetta di prosciutto e UNA di formaggio, alcune bevande e caffè.
C'era un po di turbolenza a mezza quota e l'aereo aveva problemi di assetto in tutti e 3 gli assi e alcuni passeggeri erano un po tesi. Ma in ogni caso è stato un buon viaggio e decollo e atterraggio sono stati morbidissimi.
2. Il viaggio di ritorno
Per tornare ho usato sempre Conviasa con solito 733 ma stavolta ho chiesto il posto vicino al finestrino e ho potuto anche fare alcune foto con la digitale.
Viaggio tranquillo con il solito paninazzo offerto (che ho mangiato a Caracas molto dopo) e un caffè tutto sommato buono. Pochissima turbolenza e un bellissimo giro attorno al lago di maracaibo.
Bellissimo anche l'avvicinamento a Caracas con la vista delle spiagge sulla costa.
Sceso a Caracas mi avvio alle 9 del mattino al check-in Alitalia fiducioso (il volo è alle 16:15). Sorpresa: apre alle 12!!! Nessun sedile nulla di nulla e tutti a bivacco davanti al check-in come alla stazione centrale a ferragosto... Anche Air France stessa cosa.
Superato il check-in, compilati i foglietti di immigrazione e altre sciocchezzuole similari (duemila passaggi e perquisizioni anche all'imbarco sull'aereo!!), entro nella zona di imbarco dell'aerostazione internazionale che è molto lussuosa. Aspetto e finalmente ci si imbarca.
Con mio grande disappunto, lo stesso posto dell'andata non coincideva con quello del ritorno: il 16k andava a coincidere con gli unici due punti del 767 privi di finestrino. Provo a chiedere a una hostess biondazza se era possibile cambiare e costei, molto cafonamente mi risponde che "ora non si può e si vedrà dopo, se no nUn partiamo pppiù".
Avrei dovuto simulare un'attacco di panico da mancanza di visuale sull'esterno. Son stato troppo gentile e la signorina in verde non si è più vista. Morale della favola son rimasto dov'ero e ho sbirciato per tutto il viaggio nel finestrino successivo che era praticamente coincidente con lo schienale del passeggero davanti. Ovviamente era pieno di passeggeri di fianco al finestrino che lo tenevano otturato perchè "non glie ne può fregà de meno".
A parte questo "empasse" L'aereo era diverso effettivamente, sempre un B-763 ma stavolta I-DEIB.
Viaggio supertranquillo, pochissima turbolenza, cena e colazioni non eccelse ma accettabili. Come all'andata, ad eccezione di una donna, molto più gentile e disponibile l'equipaggio maschile.
All'atterraggio a Malpensa (dolcissimo) la brutta sorpresa del freddo... non ci pensavo nemmeno più. Una mezz'ora di attesa per le valigie ed ero finalmente fuori, dove mi aspettava mio fratello con cui son tornato a Torino.
In ogni caso... vorrei volare molto più spesso. Mi emozionano sempre le sensazioni di salita e discesa, i rumori che si sentono in aereo, il panorama che si vede. E' un modo bellissimo di viaggiare, quasi come se fosse una costosissima giostra, ma bellissimo.
Spero di poter prendere presto un altro aereo perchè volare è come na droga!!!

