Due sensazioni e un dubbio per la testa

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lucciolina
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Due sensazioni e un dubbio per la testa

Messaggio da lucciolina »

Posto nuovamente e scusatemi se lo ritroverete doppio in S.O.S. fata :roll: :sorry:
Ciao a tutti :sign2: e in special modo a Luca Evangelisti :wave: , sono nuova di questo forum e data la presenza di un esperto vorrei approfittare dell'occasione per togliermi qualche dubbio/sensazione dalla testa.

Primo sensazione :
Innanzitutto sono 14 anni che volo quindi in teoria dovrei già essere vaccinata ma in fondo al mio cuor c'è sempre la tripla capriola :blob: ad ogni decollo e quella semplice :blob2: ad ogni atterraggio.
Premetto che come ex di un deltaplanista ho frequentato per ben 10 anni quell'ambiente e quindi diciamo che me ne intendo di bolle termiche, correnti ascensionali, portanza, stallo.... ecc. ma molto probabilmente mi porto appresso l'opinione che ognuno di loro vantava, e cioè "mi fido del mio mezzo e della mia persona, non salirei mai su un aereo perchè non mi fido a mettere la mia vita nella mano degli altri".
Io la pensavo esattamente il contrario e mi sentivo e mi sento più sicura su un mezzo dotato di sofisticatissime tecnologie che su un arnese dotato di 4 tubi e un lenzuolo (anche fatto in kevlar), infatti non sono mai riuscita a vincere la paura di allora di effettuare almeno un biposto con l'istruttore.

Quindi date le premesse posso complimentarmi con me stessa per essere riuscita invece a salire su un aereo, anche se il mio antidoto al decollo è di abbarbicarmi al mio lui e stritolargli la mano fino a bianco candido però vado e infatti in questi anni ho girato il mondo in lungo e in largo (corto e lungo raggio).

Però quest'anno causa Eurofly mi sembrava di essere tornata al primo volo....... un ansia pazzesca, una voglia di non partire.
Al ritorno addirittura 19 ore di ritardo, praticamente arrivati il giorno dopo, e qui viene il bello....... al decollo ho provato un desiderio vivido di slacciarmi le cinture e decollare praticamente sdraiata sul pavimento, :crazy: inutile dire che la notte prima avevo sognato il fuoco, non sull'aereo ma un fuocherello subito spento. :firestarter:
La mattina alla reception ci viene comunicato che il volo ha subito ritardo che poi si è protratto per tutta la giornata quindi notte in resort e partenza il giorno dopo.
La seconda notte invece tutto tranquillo, nessun sogno angosciante e quindi sapevo che il volo sarebbe andato bene, eppure salita sull'aereo mi è balenato nella testa questo desiderio di scinturarmi e sdraiarmi.
Certamente lo ho dominato anzi mi sono detta "ma cosa vado a pensare".
Non l'ho capita questa sensazione.....!!!!!!!

Seconda sensazione

Dopo aver letto il disastro di Linate non mi sento più sicura quando sono in pista, desidererei sempre che il pilota si spicciasse ad attraversare la pista e invece quest'anno a Colombo ci ha messo un eternità e io lì a patire mentre prima il problema non mi sfiorava nemmeno.

E' una cosa che nata quest'anno, ma devo dire che ero abbastanza assillata prima della partenza e poi dato il ritardo di Eurofly, la mia testa si è scatenata : ma quando parte, ma come parte, ma cosa ha l'aereo (19 ore di ritardo non sono uno scherzo)

Terzo dubbio

Avevamo saputo in forma non ufficiale che il ritardo era dovuto all'equipaggio, dovevano riposare.
Sgiracchiando sui forum scopro che ci sono o ci sono stati piloti che hanno fatto/fanno doppi turni quindi anche 18 ore consucutive di volo su 24.
Ora io mi chiedo come è possibile questa cosa, non è che perdono lucidità e quindi destrezza nel prendere decisioni che ripeto su un aereo credo sia fondamentali in caso di emergenza.

Comunque sono felice perchè nonostante la mia ansietà dovuta a codesto vettore aereo sono riuscita a volare lo stesso e sono ancora pronta per girare il mondo.
Avevo paura di andare in blocco come è successo a una mia conoscente che senza un motivo specifico da un giorno all'altro ha smesso di prendere l'aereo.
Io essendo ben consapevole che se non superavo questo blocco non avrei ma più volato ma siccome ci tengo troppo a girare il mondo....... questa volta ce l'ho fatta ma credo sia inutile dire che eviterò questo vettore aereo che pur avendo aerei nuovi, non mi ha dato garanzie di puntualità e affidabilità....... anzi è stato fonte di ansie e angosce.

Se qualcuno sa spiegarmi queste sensazioni, anzi il signor Luca in persona ve ne sarò molto grata....... in attesa dei miei giri per il mondo.

Un grazie a tutti :grouphuuug: e ciao :hello2:
Lucciolina (le sue lucette brillano di notte come quelle degli aerei)
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Re: Due sensazioni e un dubbio per la testa

Messaggio da Fearless flyer »

lucciolina ha scritto:Posto nuovamente e scusatemi se lo ritroverete doppio in S.O.S. fata :roll: :sorry:
Ciao a tutti :sign2: e in special modo a Luca Evangelisti :wave: , sono nuova di questo forum e data la presenza di un esperto vorrei approfittare dell'occasione per togliermi qualche dubbio/sensazione dalla testa.

Primo sensazione :
Innanzitutto sono 14 anni che volo quindi in teoria dovrei già essere vaccinata ma in fondo al mio cuor c'è sempre la tripla capriola :blob: ad ogni decollo e quella semplice :blob2: ad ogni atterraggio.
Premetto che come ex di un deltaplanista ho frequentato per ben 10 anni quell'ambiente e quindi diciamo che me ne intendo di bolle termiche, correnti ascensionali, portanza, stallo.... ecc. ma molto probabilmente mi porto appresso l'opinione che ognuno di loro vantava, e cioè "mi fido del mio mezzo e della mia persona, non salirei mai su un aereo perchè non mi fido a mettere la mia vita nella mano degli altri".
Io la pensavo esattamente il contrario e mi sentivo e mi sento più sicura su un mezzo dotato di sofisticatissime tecnologie che su un arnese dotato di 4 tubi e un lenzuolo (anche fatto in kevlar), infatti non sono mai riuscita a vincere la paura di allora di effettuare almeno un biposto con l'istruttore.

Quindi date le premesse posso complimentarmi con me stessa per essere riuscita invece a salire su un aereo, anche se il mio antidoto al decollo è di abbarbicarmi al mio lui e stritolargli la mano fino a bianco candido però vado e infatti in questi anni ho girato il mondo in lungo e in largo (corto e lungo raggio).

Però quest'anno causa Eurofly mi sembrava di essere tornata al primo volo....... un ansia pazzesca, una voglia di non partire.
Al ritorno addirittura 19 ore di ritardo, praticamente arrivati il giorno dopo, e qui viene il bello....... al decollo ho provato un desiderio vivido di slacciarmi le cinture e decollare praticamente sdraiata sul pavimento, :crazy: inutile dire che la notte prima avevo sognato il fuoco, non sull'aereo ma un fuocherello subito spento. :firestarter:
La mattina alla reception ci viene comunicato che il volo ha subito ritardo che poi si è protratto per tutta la giornata quindi notte in resort e partenza il giorno dopo.
La seconda notte invece tutto tranquillo, nessun sogno angosciante e quindi sapevo che il volo sarebbe andato bene, eppure salita sull'aereo mi è balenato nella testa questo desiderio di scinturarmi e sdraiarmi.
Certamente lo ho dominato anzi mi sono detta "ma cosa vado a pensare".
Non l'ho capita questa sensazione.....!!!!!!!

Seconda sensazione

Dopo aver letto il disastro di Linate non mi sento più sicura quando sono in pista, desidererei sempre che il pilota si spicciasse ad attraversare la pista e invece quest'anno a Colombo ci ha messo un eternità e io lì a patire mentre prima il problema non mi sfiorava nemmeno.

E' una cosa che nata quest'anno, ma devo dire che ero abbastanza assillata prima della partenza e poi dato il ritardo di Eurofly, la mia testa si è scatenata : ma quando parte, ma come parte, ma cosa ha l'aereo (19 ore di ritardo non sono uno scherzo)

Terzo dubbio

Avevamo saputo in forma non ufficiale che il ritardo era dovuto all'equipaggio, dovevano riposare.
Sgiracchiando sui forum scopro che ci sono o ci sono stati piloti che hanno fatto/fanno doppi turni quindi anche 18 ore consucutive di volo su 24.
Ora io mi chiedo come è possibile questa cosa, non è che perdono lucidità e quindi destrezza nel prendere decisioni che ripeto su un aereo credo sia fondamentali in caso di emergenza.

Comunque sono felice perchè nonostante la mia ansietà dovuta a codesto vettore aereo sono riuscita a volare lo stesso e sono ancora pronta per girare il mondo.
Avevo paura di andare in blocco come è successo a una mia conoscente che senza un motivo specifico da un giorno all'altro ha smesso di prendere l'aereo.
Io essendo ben consapevole che se non superavo questo blocco non avrei ma più volato ma siccome ci tengo troppo a girare il mondo....... questa volta ce l'ho fatta ma credo sia inutile dire che eviterò questo vettore aereo che pur avendo aerei nuovi, non mi ha dato garanzie di puntualità e affidabilità....... anzi è stato fonte di ansie e angosce.

Se qualcuno sa spiegarmi queste sensazioni, anzi il signor Luca in persona ve ne sarò molto grata....... in attesa dei miei giri per il mondo.

Un grazie a tutti :grouphuuug: e ciao :hello2:
Lucciolina (le sue lucette brillano di notte come quelle degli aerei)
Ciao Lucciolina!

Ho dovuto leggere e rileggere perchè faticavo a capire i tuoi dubbi; se rispondo, non avendo correttamente interpretato quanto da te scritto, correggimi.

1) Le cose non hanno valore in sè, lo hanno soltanto in funzione del modo in cui noi le interpretiamo e costruiamo.
Dici che voli da tanti anni e che, avendo frequentato ambienti aeronautici, hai una buona conoscenza dei meccanismi legati all'aerodinamica.
Ma questo dovrebbe spostare qualcosa relativamente alla tua paura di volare? Credi che se una persona che ha la fobia dei serpenti ascoltasse delle lezioni universitarie sugli usi e costumi di quest'animale questo attenuerebbe la sua paura?
Un conto sono le strade della testa altro conto le strade della pancia.
Una cosa messa in testa non è detto che arrivi nella pancia...o no? :wink:
Se hai fatto qualche passo indietro nella tua paura è perchè nella tua vita, PROBABILMENTE, si sono rotti degli equilibri....e mi fermo qui.

Il desiderio di sdrairsi sul pavimento dell'aereo non dico che è comune ma l'ho sentito più di una volta. Probabilmente fa riferimento al desiderio di controbilanciare virtualmente la sensazione di instabilità con cui si vive il volo. E' come se, sdraiandomi, mi sentissi un pizzichino più stabile ed ANCORATO a qualcosa di solido.

2) Chi vive con difficoltà il volo presenta, praticamente sempre, aspetti legati alla difficoltà di vivere le situazioni di attesa, di non controllo e di ambiguità. Probabilmente, per come te la sei costruita tu, la fase di rullaggio è molto pericolosa e non vedi l'ora che termini velocemente e che si arrivi ad una fase che, sempre secondo te, è maggiormente gestibile dalle tue risorse. Altre persone che hanno paura rullerebbero in pista per delle ore pur di non arrivare al decollo.....è tutto nel modo in cui ti costruisci le cose :wink:

3) Parlo per Alitalia perchè ne so di più; l'impiego di piloti e Assistenti di Volo è regolamentato da contratti di lavoro che ne assicurano la piena efficienza fisica e psichica. Utilizzando la funzione "cerca" troverai alcuni interessanti thread su questo argomento.

Lucciolina ti faccio i complimenti perchè, nonostante la paura, non hai mai smesso di continuare a volare.

Luca
Luca Evangelisti
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Chi vuole sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa.
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Messaggio da lucciolina »

Grazie Luca,

ci tenevo molto ad avere una interpretazione delle mie sensazioni anche in vista dei miei futuri voli che, anche se non frequenti ci sono :roll: anzi quest'anno, impegni di lavoro permettendo, volerò con Alitalia dopo tanti anni di charter così proverò anche il volo di linea.

Ora dopo le tue spiegazioni so che le mie sensazioni non sono così strane e quel desiderio di sdraiarmi sul pavimento non è l'immaginario di una pazza :roll: , ma come dici tu un desiderio di cercare stabilità ed è proprio vero, il mio inconscio cerca un riferimento solido durante lo stacco da terra e poiché non me lo dà la posizione verticale cerco con la mente quella orizzontale ma ovviamente non si può.
Ti immagini se tutti facessero come me, riesci a visualizzarla la scenetta del tutti sdraiati per terra, roba da ridere vero? :)

Comunque non si sono rotti gli equilibri nella mia vita ma solo ho avuto un po' la mano pesante nel cercare di approfondire la situazione Eurofly dopo il bombardamento mediatico e ovviamente ciò ha turbato la mia tranquillità e chiaramente sono partita sì informata di tutto punto su ciò che era accaduto in passato ma anche abbastanza stressata.
Resto comunque convinta che non si tratti di guasti aerei ma di una certa forma di resistenza fatta al limite anche con i ritardi al tentativo di riassetto aziendale.
Chissà che un domani invece di Eurofly avremo un'altra compagnia con un altro nome come è successo ad Air Europe.
(esiste ancora oppure è diventata Volare come mi hanno detto?)

Dimmi tu se è giusto questo mio approccio oppure è meglio partire ignari come fa tanta gente?
Nella vita tento sempre di controllare le cose e a volte anche le persone e quindi questa mia paura è dovuta, ora lo capisco alla mia personalità, ma la vedo dura cambiare ..... :(
Poiché sono la classica persona che non azzarda mai mentre chi azzarda (sempre che ci azzecca) a volte ottiene risultati migliori dei miei. Sigh!
Spesso mi dicono che chi non osa non va lontano! Io oso e vado lontano con gli aerei..... anche se questa volta purtroppo ho volato di pancia.

La temuta fase di rullaggio è giustamente interpretata da te come il forte desiderio di controllo ed infatti è così.

Mi disturbano le attese..... anche nella vita normale ad esempio lasciare passare del tempo dopo una litigata aspettando che l'altra persona si quieti oppure che una certa situazione prenda un'altra piega è fonte di frustrazione per me.
Quindi anche il rullaggio probabilmente mi trasmette l'ansia per quel attendere....... a volte imposto dalla torre di controllo, e la paura che qualcuno irrompa in pista si accresce.
Poi come si dice, via il dente via il dolore, quindi via il decollo via l'ansia, se una cosa va fatta è meglio che avvenga subito quindi detesto quella lunga attesa anzi quello stillicidio che, anche se sono pochi minuti a me sembrano interminabili!

Il dubbio dei doppi turni...... effettivamente nel mio ultimo viaggio la scusa, non ufficiale però, era che l'equipaggio doveva riposare e quindi per una sicurezza mia, loro e di tutti quelli a bordo, anche se mi fa tornare un giorno dopo, come di fatto poi è avvenuto, per me è OK.
Peccato che ciò comporta grandi disguidi, una coppia di ragazzi in vacanza con noi ha perso il volo di avvicinamento anzi il collegamento del ritorno su Bari proprio per questo.
Occorre migliore organizzazione fermo restando il periodo di riposo per l'equipaggio ma anche la tutela dei diritti dei viaggiatori, perdere 2 giorni di vacanza soprattutto in andata quando hai comprato solo 1 settimana magari pagata coi fiocchi disturba al quanto.
Il management dove sta in questi casi? E' qui che voglio l'affidabilità da parte loro.

Non ti tedio di più, anzi grazie per la risposta e buon week-end :hello2: :hello2:

Ultima cosa: mentre posto questo messaggio ho saputo dell'ultimo incidente di Kenya Airways ma devo dire che non mi impedirà di salire sull'aereo.... anzi mi è capitato in passato di partire una settimana dopo un disastro aereo e incredibile ce l'ho fatta.

E' vero quindi che il volo sta prima nella mente ma a volte si vola di pancia ed è una bella lotta far prevalere l'uno sull'altro (speriamo di riuscirci sempre in futuro) e magari di acquisire quella giusta tranquillità in fase decollo/atterraggio.... dici che ce la farò?

Scusa la lunghezza del messaggio e..... ciao da Lucciolina
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Messaggio da Fearless flyer »

Buon weekend anche a te!

...certo che ce la farai, d'altronde, come dico (troppo) spesso, la paura è nella testa non sull'aereo. :wink:

Ciao Lucciolina

Luca
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Re: Due sensazioni e un dubbio per la testa

Messaggio da Sara2007 »

Fearless flyer ha scritto: Il desiderio di sdrairsi sul pavimento dell'aereo non dico che è comune ma l'ho sentito più di una volta. Probabilmente fa riferimento al desiderio di controbilanciare virtualmente la sensazione di instabilità con cui si vive il volo. E' come se, sdraiandomi, mi sentissi un pizzichino più stabile ed ANCORATO a qualcosa di solido.
Davvero, Luca? A me viene l'ansia solo al pensiero, perché non si può vedere fuori e si perde il controllo della situazione...
Lo so, lo so, come se ce l'avessi!
Ma tieni conto che è la fobia che parla al posto mio...
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Messaggio da lucciolina »

Ciao Sara sai che per me invece è l'opposto, infatti nell'ultimo volo fatto 10 giorni fa mi hanno assegnato il posto a fianco ali e non ti dico che viaggio.

Guardare fuori non si poteva poichè si vedeva solo lamiera (le ali), e i flap quando si aprivano per l'atterraggio, e il rumore del carrello e la vibrazione quando si apriva.
Del paesaggio di sotto neanche l'ombra ma solo il metallo, ho fatto il viaggio praticamente con il finestrino chiuso, un po' perchè proiettavano il film, un po' perchè ho dormito e un po' perchè tanto non c'era niente da guardare.
Che schifo! la prox volta vedrò di farmi assegnare un posto lontano dalle ali infatti solitamente viaggio in coda e guardando fuori il paesaggio di sotto posso, come dice Luca, tenere sotto controllo la situazione ma così proprio no!

Comunque non ti preoccupare di perdere il controllo perchè questo si domina, infatti se non mi sono stesa per terra io (pensa alla scena, anzi no!!! tutti per terra come me) come avrai letto nel post sopra e vedrai che ci riuscirai.

E te lo dice una che notoriamente è abbastanza fifona.

Coraggio, ce la farai

Ciao da Lucciolina
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Messaggio da Annalisa »

Il desiderio di sdrairsi sul pavimento dell'aereo non dico che è comune ma l'ho sentito più di una volta. Probabilmente fa riferimento al desiderio di controbilanciare virtualmente la sensazione di instabilità con cui si vive il volo. E' come se, sdraiandomi, mi sentissi un pizzichino più stabile ed ANCORATO a qualcosa di solido.
in aereo non ci pensavo nemmeno...perchè non hai la sensazione di essere sospesa, ma in funivia si...mi viene l'istinto di farlo...comunque in tutti i posti in cui soffro di vertigini.
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Il senno di poi è un grande traditore.
Ti fa vedere il giusto nel tempo sbagliato
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Messaggio da Sara2007 »

L'ultimo volo che ho fatto, in effetti, mi sono comportata bene (per i miei standard) grazie ai consigli di Luca e di tutti gli amici del forum...
Lucciolina, animo! Ce la faremo senz'altro, anch'io sono nota per il terrore dell'aereo ed è ora di scrollarsi di dosso questa brutta fama...
Comunque, sull'incidente in Kenia, vale per me la stessa cosa. Qualche mese fa mi sarei sentita male solo al vedere la notizia e avrei iniziato a farmi paranoie sul fatto che l'aereo è una macchina da morte e scemenze simili. Ora, invece, sono riuscita spontaneamente a prendere la notizia come si prende quella degli incidenti stradali: dolore, sempre, per le vittime e per le loro famiglie, ma senza più pensare 'ecco cosa succede a salire su quei trabiccoli'.
Forse siamo sulla strada buona.....
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Messaggio da Fearless flyer »

Si Sara, questo sicuramente è un buon segnale che sei sulla strada giusta!

Gli incidenti purtroppo accadono: in aereo, in moto, in auto...a casa.
Non per questo iniziamo a pensare "ecco vedi cosa succede a stare in casa!" :lol:

A proposito ma tu quando lo prendi l'aereo Sara? 8)

Luca
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Messaggio da Sara2007 »

Al momento non ho l'occasione né di una vacanza né altro, quindi per un po' resterò con i piedi per terra...
Ma non si sa mai, potrei avere qualche giorno di vacanza in estate (se va tutto bene) e allora sarei tentata di scegliere apposta qualche meta da raggiungere in aereo. Perché un conto è parlare dalla sedia di casa mia, un conto dalla poltroncina di un aereo, devo arrivare a farcela con la stessa tranquillità....
Ho visto diversi incidenti di moto, ma questo non mi dissuaderà dal proposito di prendere la patente A: idem per l'aereo, ci sto provando con costanza, Luca!
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Messaggio da zksimo »

pensa che dopo un massacrante volo potrai distenderti sulle sabbie polinesiane...quindi o diventi un marinaio scaricatore di porto..o non vedrai mai di persona la polinesia...o il tibet se non sei tipo da mare...
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