il discorso dell'affidabilità

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iol
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il discorso dell'affidabilità

Messaggio da iol »

Cari tutti,

oggi leggevo qualcosa in un altro post e volevo aprire una disucssione apposta su questo punto. Se è già stata aperta in passato chiedo perdono e se i moderatori vogliono chiudere questo post e rimandare al vecchio non c'è problema (ho cercato ma non ne ho trovato uno).

Qualcuno rispondeva a un viaggiatore impaurito che gli aerei sono tutti affidabili perchè o boeing o airbus, e che non ha senso portsi il problema della livrea.

Io vi chiedo, in completa ignoranza si intende: ma perchè alcune compagnie allora hanno un più alto numero di incidenti? perchè ormai i disastri più grandi si sentono avvenire in oscure parti dell'Africa, della Russia, della Tasmania (se ben ricordo)? Perchè esiste una black list di compagnie sotto controllo per le miseure di sicurezza?

Non sono domande polemiche ma vere, cioè da ignorante in materia vorrei sapere di più..

un abbraccio a tutti

:D
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Davide618
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Messaggio da Davide618 »

Dipende sempre dalla manutenzione che viene fatta...
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Ospite

Re: il discorso dell'affidabilità

Messaggio da Ospite »

Vedo che c'è solo una risposta a questo post, ti dico il mio punto di vista.
iol ha scritto:Io vi chiedo, in completa ignoranza si intende: ma perchè alcune compagnie allora hanno un più alto numero di incidenti?
Come ha detto Davide, dipende tutto dalla manutenzione, ma avvolte è anche questione di fortuna, sfortuna.
Magari ti capitano due inconvenienti nell'arco di tre giorni con una manuenzione fatta bene ed eseguita regolarmente, può capitare.
iol ha scritto:perchè ormai i disastri più grandi si sentono avvenire in oscure parti dell'Africa, della Russia, della Tasmania (se ben ricordo)?
Proprio perchè nei posti da te citati la manutenzione non viene eseguita come si dovrebbe.
iol ha scritto:Perchè esiste una black list di compagnie sotto controllo per le miseure di sicurezza?
Perchè evidentemente gli enti nazionali delle compagnie in questione reputano necessario tenerle sotto controllo, magari hanno avuto qualche inconveniente di troppo.

Cià. :)
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Aldus
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Messaggio da Aldus »

E' un discorso complesso.
Gli incidenti hanno numerose cause che vanno analizzate una per una, e non è affatto detto che il responsabile diretto sia per forza l'aereo.
Spesso l'anello debole della catena è l'errore umano, non l'aeroplano.
E' vero anche l'opposto, ossia che un aeroplano mal mantenuto è statisticamente più a rischio di uno ben mantenuto, ma dire "statisticamente" non vuol comunque dire "e' certo al 100% che si rompe e casca, rispetto a un aereo nuovo".
C'è anche la meteorologia avversa, gli imprevisti, la sfortuna, etc etc.
Come dicevo, è un discorso troppo complesso da rispondere su due piedi.
Bisogna analizzare ogni incidente e capire il perchè e cosa l'ha causato. :roll:
iol
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Messaggio da iol »

grazie per le risposte!

beh, era quello che intendevo per affidabilità, cioè la manutenzione per me fa parte di questo concetto, ed evidentemente ci sono compagnie più ligie di altre...

per cui la domanda su coms sia una o l'altra compagnia alla fine è lecita...

e da brava fifona, una battuta di aldus mi ha sconvolta: la meteorologia avversa.

Ma non avevamo sempre detto che un aereo non può cadere per un episodio meteorologico...che sono progettati per sopportare di tutto?

:shock: :shock: paura...
Otaku

Messaggio da Otaku »

iol ha scritto:...e da brava fifona, una battuta di aldus mi ha sconvolta: la meteorologia avversa.

Ma non avevamo sempre detto che un aereo non può cadere per un episodio meteorologico...che sono progettati per sopportare di tutto?

:shock: :shock: paura...
Non per sopportare di tutto: sono progettati per volare in sicurezza nelle condizioni previste dal loro inviluppo di volo, con la manutenzione programmata eseguita correttamente.
Se l'aereo non è a posto e vola scompensato, ogni irregolarità del meteo va ad aggravare un quadro già di per sè compromesso.
Viceversa, una macchina in condizioni di efficienza è in grado di lavorare secondo le previsioni del costruttore con costanza, affidabilità e sicurezza.
deltagolf

Messaggio da deltagolf »

Non per sopportare di tutto: sono progettati per volare in sicurezza nelle condizioni previste dal loro inviluppo di volo, con la manutenzione programmata eseguita correttamente.
Completamente d'accordo con Otaku; vorrei aggiungere che, ovviamente, ogni aereo viene progettato e "pensato" per le condizioni nelle quali mediamente si troverà, anche dal punto di vista metereologico.
Per cui è chiaro che nessun liner cadrà mai perché attraversa le nubi, trova turbolenza, pioggia o ghiaccio.
Insomma Iol, non cadrai di certo per il "brutto tempo".

Ogni pilota prima di mettersi in volo analizza con attenzione le previsioni meteo sull'aeroporto di partenza, di destinazione e lungo la rotta e, sulla base di questo, decide di partire o meno, o di variare la rotta o l'altitudine.

E' chiaro che se c'è un uragano, non c'è aereo che lo sopporti; in questo caso in volo non si va e stop, ma ci vuole molto meno: domenica una mia amica è arrivata con due ore di ritardo da Madrid, semplicemente perché al decollo il vento era troppo forte e il pilota ha deciso di rimandare la partenza.

Eppure era un vero macho spagnolo, di quelli che abbattono i tori con un pugno, bevono sangria e fischiano alle mujer!
Tra le quattro regole "magiche" di Aldus, che tanti casi di paura hanno brillantemente risolto, io proporrei di aggiungerne una quinta: "neanche i piloti hanno voglia di morire", perché troppo spesso l'opinione pubblica o magari anche l'iconografia classica ci descrive come strani soggetti, tutti coraggio e avventura, che vivono solo se si trovano a un millimetro dalla morte.
Siamo persone come tutte le altre, teniamo famiglia e di morire sul lavoro abbiamo la stessa voglia che ha un muratore di cascare dall'impalcatura, persino il Dominguin de la Plaza de Toros che riportava a casa la mia amica.

Tranquilla: nel momento in cui si sbatte le manetta avanti, è perché si è visto che tutto quaglia, anche se magari piove, c'è il vento o si incontra un po' di ballo.

Che fai? Sei ancora qui? Non vai a volare? GUARDA CHE VENGO LI' EH???
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Re: il discorso dell'affidabilità

Messaggio da air.surfer »

iol ha scritto: Perchè esiste una black list di compagnie sotto controllo per le miseure di sicurezza?
Perche' manutenzione aeromobili e addestramento piloti sono due voci che in bilancio hanno un peso notevole. Le compagnie serie investono in questo molti soldi, quelle meno serie un po' meno.

L'addestramento dei piloti è fondamentale dal momento che la quasi totalità degli incidente avviene per errore umano.
E qui entrano in gioco tanti fattori.
Nelle piccole compagnie si tende a sfruttare in maniera sistematica il personale di volo erodendo quei margini di sicurezza che garantisce un equipaggio riposato. Si investe poco nella formazione e si prendono i piloti un po' dappertutto, senza conoscere il loro background e magari di lingua diversa, basta solo che abbiano una licenza. Si vessa il personale di volo se per due nodi di vento in piu' l'equipaggio decide di andare all'alternato, cosicchè la prossima volta questi fara' di tutto per atterrare..

Nelle compagnie piu' blasonate, tutto questo non succede. Nessuno chiederà mai al Comandante perchè ha portato l'aereo all'alternato.
In tal modo, per lui, due nodi di vento fuori limite saranno sempre un muro invalicabile.
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Fearless flyer
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Messaggio da Fearless flyer »

Il mio personale suggerimento è di scegliere Compagnie IATA.

Ti do un dato: nel 2006 il tasso di incidentalità mondiale è sceso a 0,65 per milione di voli ( la progressione è stata questa: 1996: 1,32 - 2003: 0,87 - 2004: 0,78 - 2005: 0,76), praticamente l'anno più sicuro nella storia del traffico aereo.

Per le compagnie IATA il tasso è 0,45 per milione di voli.

Sempre la IATA comunica che, purtroppo, la Russia e gli altri stati ex-sovietici che oggi sono membri della Federazione degli Stati Indipendenti hanno un numero di incidenti di 13 volte superiore della media mondiale.

Anche in aula io suggerisco sempre di volare, se possibile, con Compagnie IATA.

Ogni informazione in merito è reperibile sul sito http://www.iata.org

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Messaggio da LH454fromBLQ »

Il post di deltagolf mi fa venire in mente uno dei miei primi voli, decollo da Monaco di Baviera, pomeriggio di un giorno estivo, e formazione di cumulonembi tipici della stagione. L'orizzonte era nero, si avvicinava un temporale, e io non ero tranquillissimo... Di fianco a me avevo un pilota LH che stava volando a Bologna per andare in ferie, ha capito il mio stato d'animo e mi ha spiegato per filo e per segno il perchè non dovevo avere timori. E ricordo proprio che disse "Noi piloti abbiamo una moglie e dei figli che ci aspettano a casa... non vogliamo rischiare nulla, e partiamo solo se siamo sicuri che è tutto OK".
Quella chiacchierata con quel signore biondo è stata una delle pietre miliari del mio rapporto con quelle tonnellate di metallo e plastica che, come per miracolo, si sollevano leggerissime nell' aria... :wink:
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Messaggio da air.surfer »

LH454fromBLQ ha scritto: "Noi piloti abbiamo una moglie e dei figli che ci aspettano a casa... non vogliamo rischiare nulla, e partiamo solo se siamo sicuri che è tutto OK".
Secondo me è un discorso che non regge. E' ovvio che nessuno vuole rischiare di lasciarci le penne, eppure ogni tanto qualcuno lo fa.
La differenza la fa qualcos'altro.

Ciao
Ultima modifica di air.surfer il 22 maggio 2007, 11:19, modificato 2 volte in totale.
hirundo

Messaggio da hirundo »

Fearless flyer ha scritto:Sempre la IATA comunica che, purtroppo, la Russia e gli altri stati ex-sovietici che oggi sono membri della Federazione degli Stati Indipendenti hanno un numero di incidenti di 13 volte superiore della media mondiale.
Premesso che concordo nel non ritenere ugualmente affidabili tutte le compagnie credo che valga la pena di sottolineare, prendendo spunto da questa precisazione della IATA, che nella valutazione del rischio non vanno considerati soltanto la compagnia ed il tipo di aeromobili che impiega, ma anche l'ambiente nel quale essa opera.
Il sistema-aviazione (inteso come insieme di strutture, servizi, regole, controlli) non è ugualmente evoluto in tutti i Paesi; da questo punto di vista il numero di incidenti occorsi ad una determinata compagnia (o il fatto di non averne mai avuti) può essere un'informazione incompleta, da rapportare alla situazione più generale del Paese o dell'area geografica.
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Daniele77
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Messaggio da Daniele77 »

C'è anche la meteorologia avversa,
Cosa intendi?
Se amiamo tutti gli animali perche' alcuni li chiamiamo 'amoruccio santo' e altri 'cena' ?
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Aldus
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Messaggio da Aldus »

Daniele77 ha scritto:
C'è anche la meteorologia avversa,
Cosa intendi?
Intendo determinate situazioni che possono cogliere di sorpresa anche piloti di grande esperienza e/o aeromobili efficienti.
Con questo non voglio che la nostra cara amica IOL si spaventi inutilmente perchè, come ha già spiegato Andrea, gli aeroplani sono progettati per sopportare situazioni meteorologiche anche toste e i piloti sono tutti altamente addestrati, forniti di radar meteo, di informazioni continue da parte dei controllori di volo, etc etc, per cui si evita di buttarsi dentro un uragano o un temporalone cattivo solo per il gusto di farlo.
Semmai gli si gira attorno o si va ad atterrare su un alternato, oppure (in decollo) si aspetta tranquillamente a terra che il tempo migliori.
La sicurezza estrema c'è sempre.
Tuttavia non si può neppure fare a meno di notare come negli anni passati ci siano stati ahimè degli incidenti aerei riconducibili anche alla meteorologia avversa, o meglio, riconducibili al fatto che davanti a un determinato problema meteo l'equipaggio ha forse sbagliato qualcosa (se poi è vero che ha sbagliato!) o ha agito in modo errato (se poi è vero che ha agito in modo errato!). :roll:
E gli esempio purtroppo non mancano.
L'ATR caduto su Conca di Crezzo è caduto per una improvvisa e inusuale formazione di ghiaccio.
Altri numerosi aerei in america sono caduti misteriosamente durante decolli e atterraggi a causa di uno "strano" fenomeno meteorologico di natura ignota.
Il professor Fujita (il padre della "scala Fujita", ossia la scala che regola la forza dei Tornado) scopri poi che questo fenomeno era il WindShear, ossia una improvvisa corrente discendente che scaturiva dalle cellule temporalesche.
Poche settimane fa un B737 della 'Kenya Airways' (tra l'altro era nuovo) è caduto "forse" anche a causa del maltempo (si stanno ancora conducendo indagini su quell'incidente).
Anche l'incidente di Tenerife e di Linate, se vogliamo, possiamo dire che sia stato causato in parte dalla meteorologia avversa (la nebbia!).
E via di seguito.
Il discorso però non va ricondotto solo ed esclusivamente al METEO, bensì come ho detto a come ci si comporta in QUELLA particolare situazione.
Questo non solo con l'aeroplano, ma anche....con la macchina!
Se c'è nebbia o pioggia battente, e io vado a paletta con la macchina, è logico che sono a rischio incidente. :roll:
Ma in quel caso non si può incolpare soltanto il meteo avverso, bensì la colpa è forse più mia che ho sottovalutato apertamente il problema.
Quando ho detto "c'è anche la meteorologia avversa" mi riferivo proprio a questo stato di cose, ossia come ci si comporta in caso di meteorologia avversa.
Se la condotta dell'aereo e dell'equipaggio è precisa ed esemplare, non può succedere niente.
Ma se la si sottovaluta, allora la situazione "potrebbe" anche diventare pericolosa o addirittura critica.
Ma questo lo sappiamo bene e non è il caso di farsene una paura per l'aeroplano (capito IOL?). :wink:
Il brutto tempo ha effetto su tutto, sulle automobili, sulle navi, sugli aerei, persino su casa nostra, quindi a maggior ragione bisogna sempre prestargli molta attenzione.

Comunque IOL non ti preoccupare. :wink:
L'aeroplano, grazie al fatto di essere un mezzo molto veloce, trae numerosi vantaggi rispetto ad altri mezzi di trasporto.
Se c'è un temporale se lo schiva in un lampo.
Se si prende un fulmine non gli fa niente (è progettato per farlo).
Se c'è pioggia battente non ha bisogno di "stare attento" perchè rischia chessò di finire "fuori strada" come fanno le automobili. :D
Pensa ad esempio ad una nave.
Se c'è temporale, se lo prende tutto quanto e ci rimane nel mare a ballare per ore in balia di enormi ondate (logico, la nave è lenta e non può schivare niente)!
Inoltre sull'aereo c'è il radar meteo che permette di vedere anche di notte tutti i capricci del tempo a miglia di distanza da te.
Ci sono i continui bollettini meteo che i controllori trasmettono via radio.
Insomma c'è SICUREZZA.
Sempre.
Per cui vai tranquilla e non preoccuparti. :wink: :wink:
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Messaggio da Fearless flyer »

hirundo ha scritto:
Fearless flyer ha scritto:Sempre la IATA comunica che, purtroppo, la Russia e gli altri stati ex-sovietici che oggi sono membri della Federazione degli Stati Indipendenti hanno un numero di incidenti di 13 volte superiore della media mondiale.
Premesso che concordo nel non ritenere ugualmente affidabili tutte le compagnie credo che valga la pena di sottolineare, prendendo spunto da questa precisazione della IATA, che nella valutazione del rischio non vanno considerati soltanto la compagnia ed il tipo di aeromobili che impiega, ma anche l'ambiente nel quale essa opera.
Il sistema-aviazione (inteso come insieme di strutture, servizi, regole, controlli) non è ugualmente evoluto in tutti i Paesi; da questo punto di vista il numero di incidenti occorsi ad una determinata compagnia (o il fatto di non averne mai avuti) può essere un'informazione incompleta, da rapportare alla situazione più generale del Paese o dell'area geografica.
Vero Antonella. Però ci sono alcune compagnie aeree che, pur avendo avviato la procedura per diventare membro IATA, non sono state accettate perchè non offrivano sufficienti garanzie sotto il profilo o manutentivo o addestrativo o altro, questo indipendentemente dal paese di provenienza.
Ripeto, consiglio VIVAMENTE di andare a dare un'occhiata sul sito http://www.iata.org e di leggere con attenzione le compagnie che ne fanno
parte :wink:

Luca
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Messaggio da Daniele77 »

Aldus una volta hai fatto un esempio che ho trovato particolarmente convincente.
Un macchina da rally, contrariamente alle macchine "normali", è fatta per sopportare sollecitazioni molto significative ma ciò non significa che se a 80 km, dovesse prendere un buca da mezzo metro ne uscirebbe indenne.
Lo stesso vale per gli aerei, sono fatti per sopportare situazioni meteo gravose ma è chiaro che se dovessero incappare in un tornado probabilmente sarebbero guai. Ecco, per l'appunto, dove interviene la professionalità dei piloti e la tecnologia per supportarli...
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hirundo

Messaggio da hirundo »

Fearless flyer ha scritto:Vero Antonella. Però ci sono alcune compagnie aeree che, pur avendo avviato la procedura per diventare membro IATA, non sono state accettate perchè non offrivano sufficienti garanzie sotto il profilo o manutentivo o addestrativo o altro, questo indipendentemente dal paese di provenienza.
Senza dubbio, le informazioni a disposizione di IATA sono più complete di quelle accessibili al pubblico ed il tipo di valutazioni che essa può fare sono più accurate e veritiere di quelle degli utenti.
Quello che intendevo è che certi eventi possono dipendere da fattori non controllabili dalla compagnia, per cui è meglio evitare valutazioni "fai da te" basate soltanto sul numero di incidenti occorsi perchè potrebbe accadere di mettere sullo stesso piano, sulla base di numeri simili, una compagnia virtuosa ma operante in un ambiente critico con un'altra scalcinata ma operante in un ambiente più efficiente. Anche se poi una considerazione di questo tipo lascia il tempo che trova, perchè i rischi corsi dai passeggeri delle due compagnie sarebbero gli stessi. :wink:
Flory

Messaggio da Flory »

air.surfer ha scritto:
LH454fromBLQ ha scritto: "Noi piloti abbiamo una moglie e dei figli che ci aspettano a casa... non vogliamo rischiare nulla, e partiamo solo se siamo sicuri che è tutto OK".
Secondo me è un discorso che non regge. E' ovvio che nessuno vuole rischiare di lasciarci le penne, eppure ogni tanto qualcuno lo fa.
La differenza la fa qualcos'altro.

Ciao
A parte i piloti singles....quel'è la differenza? La conosci? La intuisci? La supponi? Diccelo.....dai.... :wink:
iol
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Messaggio da iol »

Grazie tantissimo per le risposte! :)

siete davvero una fonte di conoscenza incredibile...

Ora mi sono più chiare molte cose. Da quando ho deciso di affrontare questa paura, però, mi sono resa conto che non ha tanto a che fare con una sfiducia nei piloti o nel mezzo. Cioè, ci penso, ed ecco perchè ho fatto questa domanda, ma in realtà mi sono resa conto che la paura è dell'ignoto, dell'inevitabile, di qualche evento fuori controllo; e da quando ho capito cosa c'era dietro, o almeno ho inziato a capirlo, è come se la paura si fosse parzialmente esorcizzata, e mi sento più tranquilla.

Prima di volare a Dublino il mese scorso mi sono fatta mille problemi, quasi non ci dormivo la notte; ora sono relativamente tranquilla in previsione del mio volo lungo per New York a giugno. Credo di aver fatto progressi e il merito è anche di questo sito, in cui tante persone davvero appassionate ti fanno quasi (dico quasi :wink: ) amare il volo.

Detto ciò, sicuramente nella fase del decollo e per una buona mezzora successiva, e durante i momenti di turbolenza, suderò freddo come al solito, ma che ce posso fa'? Posso anche accettare questa mia debolezza.

GRazie a tutti voi per le vs spiegazioni dettagliatissime, e per il rassicurante dato sulla sicurezza...

anche se mi ha aperto le porte a una nuova pippa mentale: la Ryanair ho visto che non è membro dello IATA! :shock: vado subito a leggere nella sezione sulle compagnie...


embè che ce volemo fà, non ho detto di essere guarita completamente :roll:
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air.surfer
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Messaggio da air.surfer »

iol ha scritto: embè che ce volemo fà,
Anche te di Bolzano, eh? :-D
iol
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Messaggio da iol »

Ah ah ah!!

no sai, in realtà sono di Bergamo alta.... :lol: :lol: :lol:

perchè siamo tanti qui dentro ? :wink:
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