Per chi ha paura...
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- aponus
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Ahahah si sarà confuso devi pensare che i piloti si ritrovano al giorno con almeno 3 aeromobili diversi,( beati loro) quindi.aponus ha scritto:Questo è un altro bel punto. Mi sono fidato sempre. Pensa una volta in un volo Alitalia Roma Venezia il comandante comincia ..."benvenuti a bordo di questo MD-80...un attimo di interruzione...poi scusate Airbus 321..." cominciamo bene dissi!
Un consiglio che posso darti e di riabituarti al volo, magari quando farai nuovamente un volo chiedi ai piloti di fare il volo con loro nella cockpit, la paura ti passerà sicuramente e con il tempo ti riabituerai senz'altro,anche perchè non puoi volare sempre in cabina.
Comunque il corso Alitalia fallo, anche perchè il volo d'innaugurazione lo fanno su un 777.



Benvenuto sul forum spero di esserti stato di aiuto.
- Slowly
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Riccardo e gianluca sono due piloti Meridiana che collabornao con oi, leggi le loro risposte nell'area apposita del Forum, e posta lì i tuoi eventuali dubbi!
potresti venire anche tu nei prossimi incontri/raduno presso gli hangar delle Compagnie, potrebbe esserti utile ed è senz'altro divertente!
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SLOWLY
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- bruno
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Bhe innanzi tutto se i due motori ti piantano i piloti sono addestrati ad effettuare manovre per risolvere il problema, e quindi a portare l'aereo con i suoi passeggeri, a terra, nel miglio modo possibile ovviamente.
Secondo, io penso che per far smettere la paura di volare bisogna mostrare come fa a volare l'aereo, e ovviamente mostrare la manutenzione a cui è sottoposto un aereo, perchè penso che la maggior parte della paura sorge per il timore di incombere in inconvenienti tecnici durante il volo.
Quindi aponus, se hai occassione, frequenta il corso alitalia, e poi ti consiglio di andare dalla tua amica pilota, in modo da farti un volo in cabina con lei dove potrai vedere la sicurezza, l'autorevolezza e la professionalità che hanno i piloti nel portare un aereo.
Secondo, io penso che per far smettere la paura di volare bisogna mostrare come fa a volare l'aereo, e ovviamente mostrare la manutenzione a cui è sottoposto un aereo, perchè penso che la maggior parte della paura sorge per il timore di incombere in inconvenienti tecnici durante il volo.
Quindi aponus, se hai occassione, frequenta il corso alitalia, e poi ti consiglio di andare dalla tua amica pilota, in modo da farti un volo in cabina con lei dove potrai vedere la sicurezza, l'autorevolezza e la professionalità che hanno i piloti nel portare un aereo.
Se hai provato per una volta l'emozione del volo,camminerai per sempre sulla terra con gli occhi rivolti al cielo.


- Alien
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Per rispettare il principio di ridondanza, i motori sono sempre progettati come dei sistemi indipendenti tra loro.aponus ha scritto:ma se i motori si piantano in volo o in fase di decollo ci sono possibilità o cade come un pianoforte?
Questo significa che non esistono guasti singoli che influenzano tutti i motori di un velivolo allo stesso modo.
Talvolta accade che uno dei motori si pianti in fase di decollo. Se ció accade prima del raggiungimento di una certa velocitá, il pilota segue la procedura di frenata, che é prevista tenendo conto dello spazio residuo di pista. Se accade dopo il superamento della velocitá in questione, il pilota segue la procedura di decollo con un motore in meno. Bisogna sempre ricordare che tutti i pianoforti, pardon, i velivoli, devono essere progettati in modo da riuscire a decollare a pieno carico con un motore in meno. E se il velivolo é progettato per decollare con un motore in meno, si puó immaginare che possa anche tranquillamente volare in crociera con un motore in meno.
Bisogna anche sempre ricordare che se un motore si pianta in volo, la probabilitá che nello stesso volo mi accada un secondo guasto indipendente ad un secondo motore é bassissima. Ad un terzo, o ad un quarto motore, é ancora piú bassa (tipicamente, bisogna moltiplicare le probabilitá tra loro: se per esempio consideriamo una probabilitá su mille di perdere un motore, avremo che la probabilitá di perderne due é una su un milione, e di perderne tre é di una su un miliardo).
Giorgio
- bruno
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Per quanto riguarda la piantata di uno dei motori in volo, bisogna dire che ora la maggiorn parte degli aerei è certificato ETOPS.
Le norme ETOPS, emesse da vent’anni a questa parte, regolamentano gli aspetti tecnici ed operativi dei bimotori commerciali che operano su rotte che li possono portare a più di un’ora di volo e che quindi, in caso di piantata di uno dei due motori, hanno la capacità di volare con un motore solo fino all’aeroporto alternativo.
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- Slowly
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Io vedo la cosa sotto un'altra luce:
è più probabile che si guasti un motore su 4 o uno su 2???
Potremmo continuare all'infinito....................
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Potremmo continuare all'infinito....................
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Io la vedo così invece...se si rompe un motore su un quadrimotore il pilotaggio viene influenzato meno che se se ne rompe uno su un bimotore? Mi viene da pensare che se ho 4 motori e uno si rompe, spengo anche il corrispondente dall'altro lato e ho comunque l'aereo bilanciato, ma immagino sia solo una impressione!

- Kitano
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Per quanto ne so, l'industria aeronautica ha quasi del tutto smesso di fabbricare velivoli a 4 motori poiché, come il calcolo delle probabilità suggerisce, è più probabile che su 4 motori se ne guasti 1 piuttosto che su 2 motori se ne guasti uno.è più probabile che si guasti un motore su 4 o uno su 2???

Zeno Guarienti _ md80.it _ Administrator
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Slowly,Slowly ha scritto:Io vedo la cosa sotto un'altra luce:
è più probabile che si guasti un motore su 4 o uno su 2???
Potremmo continuare all'infinito....................
senza arrivare all'infinito, puoi considerare questo: la probabilitá che si guasti uno qualunque di n motori é la somma delle n probabilitá singole, mentre la probabilitá che si guastino uno dopo l'altro n motori (nello stesso volo) é il prodotto delle n probabilitá singole.
Quindi, se ipotizziamo (come prima) uguale a 1/1000 la probabilitá di perdere un motore, abbiamo che la probabilitá che si guasti un motore qualunque vale
2/1000 su un bimotore
3/1000 su un trimotore
4/1000 su un quadrimotore
Peró, la probabilitá di perdere tutti i motori é
2/1000 * 1/1000 (cioé 3 su un milione) in un bimotore
3/1000 * 2/1000 * 1/1000 (cioé 6 su un miliardo) in un trimotore
4/1000 * 3/1000 * 2/1000 * 1/1000 (cioé 24 su mille miliardi) in un quadrimotore
Conclusione: é senz'altro piú probabile che io perda un motore su un plurimotore, ma arrivare a perderli tutti é molto molto meno probabile. La differenza, la stessa tra le due prospettive di luci di cui parla Slowly, é quella tra "affidabilitá" e "sicurezza".
PS: scusa, non eri tu quello interessato a sapere tutto sull'AM-X? Se vuoi, ti spiego i comandi di volo (il sistema su cui ho lavorato).

Giorgio
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Giá! Ma ovviamente tutto questo é un discorso teorico...
Nella pratica, purtroppo, abbiamo avuto dei casi in cui un plurimotore ha perso tutti i motori nello stesso volo. E le cause, in effetti, erano al di fuori di ogni considerazione statistica. Conosco tre casi diversi:
- rimasto senza carburante (avevano confuso i litri con i galloni!). Era successo in Canada, credo, dove parlano sia inglese che francese.
- attraversato la colonna di fumo di un vulcano attivo (non era l'Etna, per fortuna!!!! era nelle Filippine o giú di lí); le ceneri furono ingoiate dai motori.
- perso l'olio per strada (la manutenzione a terra aveva fatto lo stesso errore su tutti i motori, installando un tappo sbagliato per l'olio. Risultato: grippaggio). Era a Miami.
Comunque, in tutti e tre i casi, il pilota é riuscito ad atterrare senza conseguenze (tanto di cappello!!)


Nella pratica, purtroppo, abbiamo avuto dei casi in cui un plurimotore ha perso tutti i motori nello stesso volo. E le cause, in effetti, erano al di fuori di ogni considerazione statistica. Conosco tre casi diversi:
- rimasto senza carburante (avevano confuso i litri con i galloni!). Era successo in Canada, credo, dove parlano sia inglese che francese.
- attraversato la colonna di fumo di un vulcano attivo (non era l'Etna, per fortuna!!!! era nelle Filippine o giú di lí); le ceneri furono ingoiate dai motori.
- perso l'olio per strada (la manutenzione a terra aveva fatto lo stesso errore su tutti i motori, installando un tappo sbagliato per l'olio. Risultato: grippaggio). Era a Miami.
Comunque, in tutti e tre i casi, il pilota é riuscito ad atterrare senza conseguenze (tanto di cappello!!)

Giorgio
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Giusto, resta solo un fatto: un 747 è certificato per volare... Senza quanti motori? Potrebbe volare con solo 2 motori? Nel caso in cui il 747 sia certificato per la peridita di, massimo, UN solo motore, statisticamente è meno sicuro. E un MD-11 ? Vola ugualmente senza il motore posteriore? E senza i due anteriori?Conclusione: é senz'altro piú probabile che io perda un motore su un plurimotore, ma arrivare a perderli tutti é molto molto meno probabile
Sappiamo che un MD-80, come qualsiasi altro bimotore, può volare in massima sicurezza con solo un motore... Quindi a "metà" della sue potenzialià... Nel caso di aerei con più di due motori, com'è la situazione? Io presumo che un 747 possa volare con 3 motori, non con due.. Di conseguenza si può concludere che i quadrimotori siano, statisticamente, "meno sicuri" dei bimotori (odio usare la parola "meno sicuri", ma in questo caso non saprei che altra parola usare).

Zeno Guarienti _ md80.it _ Administrator
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è vero.(così so io).aponus ha scritto:Scusate è vera la storia che il volo d'inaugurazione del corso Alitalia lo fai su un B-777?
Secondo: come faccio a chiedere ai piloti di andare con loro in cabina durante un volo normale?

Durante un volo normale ti consiglierei di salutare il comandante immediatamente salito a bordo ,e lì chiedergli gentilmente se una volta livellatiti potrebbe farti visitare la cabina. Chiederlo durante il volo ad un a/v è sconveniente.

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Non conosco i dettagli della certificazione dei velivoli per quanto riguarda le avarie ai motori. So solamente che fino a qualche anno fa le trasvolate atlantiche erano proibite con i bimotori. Ora che l'affidabilitá dei motori é migliorata ulteriormente, i bimotori vengono utilizzati nell'Atlantico con l'esclusione di un piccolo triangolino nel centro dell'oceano. Si tratta di volare su rotta polare (dove abbiamo Islanda e Groenlandia) e/o equatoriale (Bermuda, Azzorre).Zeno ha scritto:Giusto, resta solo un fatto: un 747 è certificato per volare... Senza quanti motori? Potrebbe volare con solo 2 motori? Nel caso in cui il 747 sia certificato per la peridita di, massimo, UN solo motore, statisticamente è meno sicuro. E un MD-11 ? Vola ugualmente senza il motore posteriore? E senza i due anteriori?Conclusione: é senz'altro piú probabile che io perda un motore su un plurimotore, ma arrivare a perderli tutti é molto molto meno probabile
Sappiamo che un MD-80, come qualsiasi altro bimotore, può volare in massima sicurezza con solo un motore... Quindi a "metà" della sue potenzialià... Nel caso di aerei con più di due motori, com'è la situazione? Io presumo che un 747 possa volare con 3 motori, non con due.. Di conseguenza si può concludere che i quadrimotori siano, statisticamente, "meno sicuri" dei bimotori (odio usare la parola "meno sicuri", ma in questo caso non saprei che altra parola usare).
Sono quasi certo peró che nel Pacifico, tra California e Hawaii, dove non c'é niente di niente, ci voglia un trimotore almeno.
Tecnicamente, comunque, un velivolo puó continuare a volare e poi atterrare in sicurezza anche con un solo motore. Se si tratta di un bimotore, significa semplicemente che ne aveva precedentemente perso uno (niente di gravissimo); se si tratta di un 747 potrebbe averne persi tre (molto inusuale, per il discorso che facevo).
Un solo motore é sufficiente per volare in quanto mi basta una piccola spinta per contrastare la resistenza aerodinamica che tende ad aumentare il mio angolo di discesa. Cioé, mi basta un motore acceso per non perdere quota. Anche per avere generazione elettrica ed idraulica é sufficiente un motore solo.
La differenza é al decollo, dove invece il velivolo deve essere progettato (non solo certificato) per poter proseguire il decollo e la salita con un motore in meno, non contemplando ovviamente tale manovra con un motore solo superstite nel caso si tratti di un trimotore o quadrimotore (se ce la fa, tanto meglio). La probabilitá di perdere simultaneamente piú di un motore al decollo é considerata sufficientemente bassa da non essere contemplata nel progetto.
In conclusione, io non direi che i bimotori siano meno sicuri dei trimotori, e questi dei quadrimotori, eccetera. Dipende dall'utilizzo.
Il punto é che il tempo a rischio di un bimotore che ha perso un motore in volo sull'oceano deve essere inferiore ad un certo valore. È solo una questione di probabilitá. Un MD80 a metá strada tra Fiumicino e Cagliari, per esempio, puó perdere un motore ed avere ancora un buon livello di sicurezza perché si trova a (invento i numeri) 20 minuti dall'aeroporto piú vicino. Ma un bimotore a metá strada tra Los Angeles e Honolulu, se perde un motore si trova a due ore e mezza dalla salvezza. E viaggiare due ore e mezza con un motore solo sull'oceano non é molto sicuro (io non ci starei)...

Giorgio
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Alien, ritengo sia assolutamente impossibile che un 747, con la sua stazza, possa rimanere in aria con 1 SOLO MOTORE su 4...Tecnicamente, comunque, un velivolo puó continuare a volare e poi atterrare in sicurezza anche con un solo motore. Se si tratta di un bimotore, significa semplicemente che ne aveva precedentemente perso uno (niente di gravissimo); se si tratta di un 747 potrebbe averne persi tre (molto inusuale, per il discorso che facevo).

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Mmmmmhhh, puó senz'altro essere come dici tu, ma vorrei allora fare due calcoletti. Il mio era un discorso di principio, qualitativo e non quantitativo.Zeno ha scritto:Alien, ritengo sia assolutamente impossibile che un 747, con la sua stazza, possa rimanere in aria con 1 SOLO MOTORE su 4...
In linea di principio, non si puó esserne certi senza avere dei dati e fare dei conti.
Leggo che un motore del 747 spinge sui 21000 kg. Se questi 21000 kg fossero anche appena sufficienti a contrastare la resistenza aerodinamica, il nostr 747 starebbe ancora in aria. Cioé, intendo dire, manterrebbe il volo livellato.
Quello che non conosco, é il coefficiente di resistenza aerodinamica (di crociera) del 747....
PS: mi ricordo vagamente che dei Lancaster inglesi (quadrimotori) riuscivano a ritornare in Inghilterra da missioni di bombardamento dopo che i Tedeschi riuscivano a scassargli tre motori su quattro.

Giorgio
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Dei Lancaster me lo ricordo anche io di aver letto qualcosa del genere, mi sembra che con due motori riuscissero anche a mantenere il volo livellato, con uno perdevano quota ma riuscivano a volare.
A proposito del 747 invece avevo letto da qualche parte, quindi fonte assolutamente non attendibile (magari era una storia di Topolino??!), di test condotti spegnendo tre motori, erano atterrati con un motore interno.
Però a scanso di querele ripeto, la sto proprio sparando così senza alcun riscontro....
Miyomoooo....!!???? Sei mai scivolato in cabina spegnendo per sbaglio 2 o meglio ancora, 3 motori??
A proposito del 747 invece avevo letto da qualche parte, quindi fonte assolutamente non attendibile (magari era una storia di Topolino??!), di test condotti spegnendo tre motori, erano atterrati con un motore interno.
Però a scanso di querele ripeto, la sto proprio sparando così senza alcun riscontro....

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- aponus
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Si potrebbe ragionare al contrario, e vedere quale coefficiente di resistenza aerodinamica dovrebbe avere il nostro 747 per volare livellato con un motore solo.
La superficie alare del 747 é S = 525 m2
La spinta di un motore solo (vedo in Internet una versione ancora migliore) vale T = 260 kN
Faccio un'ipotesi di partenza: stimo la velocitá minima a cui dovrebbe sostenersi in V = 150 nodi (sono 77 m/s)
La pressione dinamica corrispondente a 150 nodi vale q = 3650 N/m2
La pressione dinamica riferita alla superficie alare vale quindi q*S = 3650*525 = 1916 kN
Uguagliando la spinta T del mio unico motore superstite alla resistenza aerodinamica globale in queste condizioni, posso calcolare il coefficiente di resistenza aerodinamica Cd (drag coefficient) come rapporto tra T e q*S, cioé
Cd = 260 / 1916 = 0,135
come massimo valore tollerabile.
Ora, la domanda essenziale é: riesce un 747 in quelle condizioni ad avere un Cd massimo di 0,135? Non sono uno specialista in aerodinamica, ma vi posso dire che a occhio e croce un valore di 0,135 non mi sembra troppo basso, e quindi forse possibile.
Potrebbe anche farcela, Zeno!
La fregatura é che, essendo il 747 fortemente imbardato per via della spinta asimmetrica, potrebbe avere un peggioramento del Cd molto grave dovuto all'imbardata stessa. Sempre ad occhio, si potrebbe quasi dire che se il motore superstite fosse quello interno, potrebbe forse ancora farcela (visto la minore imbardata), mentre se il superstite fosse l'esterno, la maggiore imbardata aumenterebbe il Cd di molto, e buonanotte al secchio.
Considerando in chiusura che se il peso del nostro 747 fosse tale da costringere a volare a una V = 180 nodi invece che 150 (ipotesi di partenza), avremmo una pressione dinamica maggiore q = 5293 N/m2, ed un conseguente Cd massimo di 0,093. Se volassimo a 30 nodi in piú avremmo quindi bisogno di una resistenza aerodinamica del 31% migliore (da un massimo tollerabile di 0,135 dovremmo passare a 0,093), e saremmo in pasticci piú grossi. La dipendenza della nostra salvezza dalla velocitá é notevole in quanto la resistenza aerodinamica va con il quadrato della velocitá stessa!
PS: il tutto salvo errori numerici....
La superficie alare del 747 é S = 525 m2
La spinta di un motore solo (vedo in Internet una versione ancora migliore) vale T = 260 kN
Faccio un'ipotesi di partenza: stimo la velocitá minima a cui dovrebbe sostenersi in V = 150 nodi (sono 77 m/s)
La pressione dinamica corrispondente a 150 nodi vale q = 3650 N/m2
La pressione dinamica riferita alla superficie alare vale quindi q*S = 3650*525 = 1916 kN
Uguagliando la spinta T del mio unico motore superstite alla resistenza aerodinamica globale in queste condizioni, posso calcolare il coefficiente di resistenza aerodinamica Cd (drag coefficient) come rapporto tra T e q*S, cioé
Cd = 260 / 1916 = 0,135
come massimo valore tollerabile.
Ora, la domanda essenziale é: riesce un 747 in quelle condizioni ad avere un Cd massimo di 0,135? Non sono uno specialista in aerodinamica, ma vi posso dire che a occhio e croce un valore di 0,135 non mi sembra troppo basso, e quindi forse possibile.
Potrebbe anche farcela, Zeno!
La fregatura é che, essendo il 747 fortemente imbardato per via della spinta asimmetrica, potrebbe avere un peggioramento del Cd molto grave dovuto all'imbardata stessa. Sempre ad occhio, si potrebbe quasi dire che se il motore superstite fosse quello interno, potrebbe forse ancora farcela (visto la minore imbardata), mentre se il superstite fosse l'esterno, la maggiore imbardata aumenterebbe il Cd di molto, e buonanotte al secchio.
Considerando in chiusura che se il peso del nostro 747 fosse tale da costringere a volare a una V = 180 nodi invece che 150 (ipotesi di partenza), avremmo una pressione dinamica maggiore q = 5293 N/m2, ed un conseguente Cd massimo di 0,093. Se volassimo a 30 nodi in piú avremmo quindi bisogno di una resistenza aerodinamica del 31% migliore (da un massimo tollerabile di 0,135 dovremmo passare a 0,093), e saremmo in pasticci piú grossi. La dipendenza della nostra salvezza dalla velocitá é notevole in quanto la resistenza aerodinamica va con il quadrato della velocitá stessa!
PS: il tutto salvo errori numerici....

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Ciao a tutti!
Ho fatto il corso "Voglia di Volare" con Alitalia e gli indescrivibili (per la loro bravura, disponibilità, simpatia, etc...) Luca Evangelista e Ilaria Petrini. Ho volato, e ho voglia di volare oggi!
E' da quando ho lasciato l'ultimo aereomobile domenica che sono estasiato dall'esperienza! Avevo volato prima mi venisse la paura del volo e ora volo ancora meglio di prima!
Grazie Luca, grazie Ilaria, grazie comandante!
Ho fatto il corso "Voglia di Volare" con Alitalia e gli indescrivibili (per la loro bravura, disponibilità, simpatia, etc...) Luca Evangelista e Ilaria Petrini. Ho volato, e ho voglia di volare oggi!
E' da quando ho lasciato l'ultimo aereomobile domenica che sono estasiato dall'esperienza! Avevo volato prima mi venisse la paura del volo e ora volo ancora meglio di prima!
Grazie Luca, grazie Ilaria, grazie comandante!