"Alitalia è la peggiore al mondo"
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Visto che i russi iniziano a tentennare, e che alla fine dovremo pregare perchè qualcuno la prenda. Mi è venuta in mente un idea fantaeconomica.
In alcune aziende a volte i dipendenti rilevano l'azienda.
Quanto fa il debito alitalia diviso per il numero di dipendenti?
I dipendenti potrebbero rilevare alitalia?
In alcune aziende a volte i dipendenti rilevano l'azienda.
Quanto fa il debito alitalia diviso per il numero di dipendenti?
I dipendenti potrebbero rilevare alitalia?
- Flyfree
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Furbacchione, sai che i dipendenti AZ sono più di 20.000 e vorresti far pagare i debiti a loro anche con i TFR. E poi che fai, dopo un mese dividi gli utlli tra i 20.000 dipendenti? Troppo facile per essere vero, cioè gliil ricavo utili. Sarebbe meglio far pagare il debito ai 17,5 milioni di Italiani e ripartire in attivo o al limite in pareggio se fosse possibile. Purtroppo è come il cane che si morde la coda se non si interviene, radicalmente?RussianIce ha scritto:Visto che i russi iniziano a tentennare, e che alla fine dovremo pregare perchè qualcuno la prenda. Mi è venuta in mente un idea fantaeconomica.
In alcune aziende a volte i dipendenti rilevano l'azienda.
Quanto fa il debito alitalia diviso per il numero di dipendenti?
I dipendenti potrebbero rilevare alitalia?

Ultima modifica di Flyfree il 14 giugno 2007, 21:36, modificato 1 volta in totale.
- RussianIce
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certo dividere gli utili tra dipendenti!
guarda, qui la cosa è complessa. ma nella realtà succede spesso. i dipendenti non è che pagano il debito ma facendosi carico del debito e basta ma si prendono l'azienda aerei struttura e tutto il resto considerando che saranno loro a gestirla dovrebbero ripianare i debiti e ricevere utile. Se non sono loro a crederci perchè dovrebbero farlo altri? Ripeto molto spesso una società in crisi viene rilevata dai dipendenti costituiti in cooperativa.
Ma i dipendenti non sono molti di più di 20.000?
guarda, qui la cosa è complessa. ma nella realtà succede spesso. i dipendenti non è che pagano il debito ma facendosi carico del debito e basta ma si prendono l'azienda aerei struttura e tutto il resto considerando che saranno loro a gestirla dovrebbero ripianare i debiti e ricevere utile. Se non sono loro a crederci perchè dovrebbero farlo altri? Ripeto molto spesso una società in crisi viene rilevata dai dipendenti costituiti in cooperativa.
Ma i dipendenti non sono molti di più di 20.000?
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Perchè bisogna salvare airone non l'Alitalia.inflight ha scritto:E infatti...altro che Cimoli...o quest'ultimo arrivato...ma perchè non gli fanno una bella offerta???
Saprà sicuramente cosa fare...se lo ha fatto con una compagnia 4 o 5 volte più grande di AZ non vedo perchè non debba riuscirci con noi!!!
saluti
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Già quello che i piloti li comprava alla Standa!!!!aurum ha scritto:E chi non si ricorda il "texano"?Nicolino ha scritto:Oggi ho letto un articolo interessante su AZ. L'oggetto? Il ritorno degli Schisano's.....Air.surfer ed aurum se li ricordano. O meglio si ricordano Roberto e conoscono Giancarlo. Che ne pensate? Il quadretto tracciato non è dei più fantastici
saluti
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Già, quello che i piloti li comprava alla standa.aurum ha scritto:E chi non si ricorda il "texano"?Nicolino ha scritto:Oggi ho letto un articolo interessante su AZ. L'oggetto? Il ritorno degli Schisano's.....Air.surfer ed aurum se li ricordano. O meglio si ricordano Roberto e conoscono Giancarlo. Che ne pensate? Il quadretto tracciato non è dei più fantastici
Roberto Schisano (Foligno, 12 giugno 1943) è un dirigente d'azienda italiano.
Laureato in ingegneria elettronica presso l'Università di Napoli con specializzazioni a Parigi e Stati Uniti.
Nel 1968 inizia a lavorare alla General Instruments come progettista di circuiti integrati. Tre anni più tardi inizia a collaborare con la Texas Instruments, prima nella sede italiana, poi in quella di Dallas dove ricopre il ruolo di vicepresidente della società. Rientra nel 1991, a Bruxelles, come presidente della Texas Instruments Europe.
Nel 1994 il presidente dell'Iri, Romano Prodi lo vuole come nuovo amministratore delegato della compagnia aerea Alitalia. Resta al timone dell'azienda solo un anno, caratterizzatosi per le tensioni sindacali, in particolare con la categoria dei piloti. Nel 1995 la stessa Iri lo invita inutilmente a dimettersi. Si arriva ad un consiglio di amministrazione dove gli vengono ritirate le deleghe e la guida dell'azienda passa al presidente Renato Riverso. Dopo la ventilata possibilità che l'Iri promuova un'azione di responsabilità nei suoi confronti, decide di dimettersi e l'holding pubblica rinuncia alla via giudiziaria.
Nel 1997 è presidente della Piedmont International, la società che ha rilevato l'attività dei personal computer dall'Olivetti. Sei anni più tardi viene nominato presidente e amministratore delegato della Getronics Italia. Nel 2006 la sede centrale dell'azienda olandese verifica delle irregolarità contabili nella succursale italiana e lo rimuove dall'incarico.
Saluti
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Nicolino ha scritto:Non entrambi. Solo il fratello piccolo. Pare.....
E' già in Az da parecchio e dalla fine di aprile Giancarlo Schisano ha assunto in Alitalia, oltre al coordinamento della gestione operativa, anche il coordinamento della attività per gli aspetti economico-finanziari. Diventa così una sorta di superdirettore unico al fianco del presidente Berardino Libonati. Lo ha deciso Libonati, su mandato del Cda, affidando a Schisano anche le funzioni svolte in precedenza da Gabriele Spazzadeschi, il secondo dei "superdirettori" tecnici nominati lo scorso 27 febbraio per affiancare il nuovo presidente della compagnia di bandiera.
Saluti
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Mitica...immagino già la scena della carrozzina
http://it.wikipedia.org/wiki/La_corazzata_Potemkin
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Nicolino
E' vero, ma le logiche di gestione aziendale sono le stesse. Il cliente finale percepisce la qualità della vettura e, se è insoddisfatto, non va fino a Torino a lamentarsi con Marchionne, prende a schiaffi (virtuali) il concessionario. Quando compri un bene compri anche un servizio.krd ha scritto:Non è possibile mettere a confronto Fiat e AZ. Una produce beni e l'altra servizi.
Così come se una compagnia smarrisce un bagaglio il passeggero non se la prende con l'AD della compagnia, ma con l'impiegato allo sportello.
Il fatto di vendere servizi e non beni non inficia che un'azienda deve essere strutturata e dimensionata per il proprio business. Se, poniamo, si calcola che per il volume di affari (le tratte servite) sono necessari 5000 dipendenti "viaggianti", 10000 per i servizi di terra, 5000 nello staff centrale (acquisti, direzione commerciale etc.) allora devo avere max 5000+10000+5000 persone, le altre sono un surplus. E allora o si aprono nuove tratte (l'equivalente di nuovi modelli di automobili) finanziando il debito (come ha fatto Marchionne), o si riduce il personale (specialmente i manager) e i loro stipendi oppure l'azienda fallisce (come Alitalia)...Altre strade non ci sono.
Un articolo più completo.
Corriere della SeraAeroflot avrebbe intenzione di ritirarsi dalla gara per l'acquisto dell'Alitalia. Lo avrebbero rivelato fonti moscovite della compagnia aerea russa all'agenzia di stampa russa Interfax. Se confermata la notizia vorrebbe dire che in gara per assicurarsi la nostra compagnia di bandiera rimarrrebbe la sola Air One coadiuvata da Inesa San Paolo. A meno che anche quest'ultima non giudichi troppo onerose le condizioni poste dal governo per la cessione della quota di controllo di Alitalia. E che l'esecutivo resti con il proverbiale cerino in mano: obbligato o a tenersi l'azienda o a modificare in senso più favorevole ai possibili compratori modificando il bando di gara a cui a questo punto potrebbero aggiungersi concorrenti diversi rispetto a quelli che hanno partecipato alla prima selezione.
PROBLEMI DI ANTITRUST - Del resto anche la possibilità che Air One alla fine acquisti Alitalia pone dei problemi reali. Soprattutto di Antitrust dato che inevitabilemente l'Autorità garante per la concorrenza e il mercato costringerebbe Air One dopo la fusione a cedere numerose rotte soprattutto quelle sul tratto Roma-Milano il più remunerativo nel nostro Paese. Facendo rientrare dalla finestra quelle compagnie straniere a cui di fatto si è chiusa la porta principale.
- Bacione
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E adesso sul Corriere si legge questa news:
"18 giu 08:41
Alitalia: Aeroflot si ritira da asta, ma portavoce smentisce
ROMA - Aeroflot non ha intenzione di ritirarsi dall'asta per Alitalia. Un portavoce della compagnia ha subito smentito le indiscrezioni circolate stamane secondo le quali la russa Aeroflot avrebbe annunciato il ritiro dall'asta per l'acquisizione della quota di Alitalia che il Tesoro ha messo in vendita a privati. (Agr)"

"18 giu 08:41
Alitalia: Aeroflot si ritira da asta, ma portavoce smentisce
ROMA - Aeroflot non ha intenzione di ritirarsi dall'asta per Alitalia. Un portavoce della compagnia ha subito smentito le indiscrezioni circolate stamane secondo le quali la russa Aeroflot avrebbe annunciato il ritiro dall'asta per l'acquisizione della quota di Alitalia che il Tesoro ha messo in vendita a privati. (Agr)"

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E' tutto già scritto... figuratevi se ammazzano la gallina dalle uova d'oro.Bacione ha scritto:E adesso sul Corriere si legge questa news:
"18 giu 08:41
Alitalia: Aeroflot si ritira da asta, ma portavoce smentisce
Ci mettono a capo la testa di legno (in bancarotta) e rimane tutto come prima.
Stanno solo cercando il modo per infinocchiare Bruxelles...