ciao, vorrei condividere con voi le sensazioni che ho provato durante l'ultimo lungo volo con un A330:
Positive:
- la voce del comandante, tranquillissima e rassicurante, parlava del volo con una normalità che mi ha stupito, ma che mi ha messo completamente a mio agio
- la grandezza del motore che vedevo dal finestrino
- la bellezza e la potenza dell’aereo
- il fascino di essere su una macchina che va a 11.000 metri e poi ti riporta a terra, magari in una altro continente…
Negative:
- la solita ansia al decollo, che non è più terrore ma che non mi fa stare tranquilla: la sensazione del vuoto sotto l’aereo, quando si stacca dal suolo, continua a turbarmi….
- Il pensiero di andare così veloci, così in alto, con tutto quel carburante….
- Le turbolenze, che non riesco a digerire dopo tantissimi voli
Sensazioni contrastanti
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Beh, non vorrei dire le solite cose trite e ritrite, su ansia, turbolenze e menate varie, che si scrive tanto sull'argomento ogni giorno, quindi su questi punti, passo.
Andare alti e veloci? Sono le due RICCHEZZE del volo; fino a che si è alti e veloci si è in sicurezza.
E' quando si gioca lenti e a bassa quota che succedono i guai.
Quota e velocità possono essere spese in mille modi utili: più tempo per risolvere eventuali problemi, meno tempo in zone metereologicamente sfavorevoli, più possibilità di raggiungere un aeroporto alternato se qualcosa va storto, meno tempo per arrivarci e via dicendo.
Ricordati l'equazione +velocità+quota = +sicurezza e magari ti farà un po' meno paura l'idea di esserea 11000 metri e a quasi mille all'ora.
Andare alti e veloci? Sono le due RICCHEZZE del volo; fino a che si è alti e veloci si è in sicurezza.
E' quando si gioca lenti e a bassa quota che succedono i guai.
Quota e velocità possono essere spese in mille modi utili: più tempo per risolvere eventuali problemi, meno tempo in zone metereologicamente sfavorevoli, più possibilità di raggiungere un aeroporto alternato se qualcosa va storto, meno tempo per arrivarci e via dicendo.
Ricordati l'equazione +velocità+quota = +sicurezza e magari ti farà un po' meno paura l'idea di esserea 11000 metri e a quasi mille all'ora.

- Fearless flyer
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Sissi, per ora portati questo a casa.
Le nonne dicono che il meglio è nemico del bene ed io credo che sia abbastanza vero.
Abbiamo sempre detto insieme che superare la paura è un percorso, più si fa meno resta da fare. Però bisogna avere pazienza. Alcune cose sono più difficili di altre da scardinare. Il che non vuol dire che non sia possibile, vuol dire solo che c'è bisogno di un po' più di tempo e di pazienza.
L'ansia è un'emozione utile (ora non mi picchiare eh...) perchè identifica ciò che per te è una minaccia. Sottolineando le situazioni minacciose l'organismo reagisce modificando alcuni pattern fisiologici in modo tale da permettere a te di affrontare meglio la situazione. Naturalmente l'insieme generale di queste sensazioni è parecchio fastidioso.
Lo capisco.
Però un conto è l'angoscia che c'era prima, altro è il fastidio.
Il fastidio si riesce a gestire abbastanza bene no?
E tanto, prima o poi, anche il fastidio se ne andrà. Sicuro
Luca
Le nonne dicono che il meglio è nemico del bene ed io credo che sia abbastanza vero.
Abbiamo sempre detto insieme che superare la paura è un percorso, più si fa meno resta da fare. Però bisogna avere pazienza. Alcune cose sono più difficili di altre da scardinare. Il che non vuol dire che non sia possibile, vuol dire solo che c'è bisogno di un po' più di tempo e di pazienza.
L'ansia è un'emozione utile (ora non mi picchiare eh...) perchè identifica ciò che per te è una minaccia. Sottolineando le situazioni minacciose l'organismo reagisce modificando alcuni pattern fisiologici in modo tale da permettere a te di affrontare meglio la situazione. Naturalmente l'insieme generale di queste sensazioni è parecchio fastidioso.
Lo capisco.
Però un conto è l'angoscia che c'era prima, altro è il fastidio.
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Luca Evangelisti
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Sucsate la parentesi, ma quoto Sissi, il 330 in livrea Livingston è vero: è bellissimo!


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Re: Sensazioni contrastanti
Il decollo anche per me è il momento peggiore. Non riesco a rilassarmi (anche se su aerei molto grandi e nei posti lontano dal finestrino mi agito meno). La parola giusta, per quanto desueta, è che sono inquieto, al decollo. Il peggio, è quando l'aereo vira. La prima virata dopo il decollo è sempre la sensazione peggiore del volo.Sissi ha scritto: - la solita ansia al decollo, che non è più terrore ma che non mi fa stare tranquilla: la sensazione del vuoto sotto l’aereo, quando si stacca dal suolo, continua a turbarmi….
- Le turbolenze, che non riesco a digerire dopo tantissimi voli
Sarò un pauroso strano ma a me le turbolenze non preoccupano. Ammetto di non averle mai prese a bassa quota durante il decollo. Ma nè in crociera nè in atterraggio (nonostante un atterraggio molto ballerino a Stansted) mi spaventano, anzi, un po' mi divertono (che poi bisognerebbe vedere cosa provo ad atterrare a Palermo con il vento...). Anche se quella volta a Stansted all'ennesima sbandata con già la pista sotto di noi, un brivido l'ho provato. Adesso forse, dopo aver visto 100 video su Youtube di aerei che atterrano storti avrei ancora meno paura. Ho idea che inconsciamente penso: "beh, insomma, ormai la terra è lì: se anche sbaglia atterraggio al massimo andiamo lunghi, o storti, ma almeno non ci disintegriamo"


Senza contare che se uno sbaglia atterraggio riattacca e lo si rifà, giusto?
PS: quello a Stanted è stato, comunque, uno dei migliori atterraggi che abbia fatto. Morbidissimo.
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Re: Sensazioni contrastanti
Certamente!spaceodissey ha scritto:Senza contare che se uno sbaglia atterraggio riattacca e lo si rifà, giusto?

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- Giulio88
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Se ti posso portare il mio umile contributo cara Sissi ti vorrei testimoniare come pensieri del genere siano normalissimi e che anzi faccio anche io. Ma ciò mi esalta anzichè mettermi paura. Anche a me batte il cuore, ma di emozione, di eccitazione. Quindi questo per dirti che quello che tu respingi forse lo affronteresti meglio se, con un po' di fantasia e ragionamento, lo provassi a portare sotto la collonna delle cose "positive".Ci provo io a darti una mano: l'aereo che si stacca, almeno per me, rappresenta un senso di libertà, di vittoria, di piena felicità.Negative:
- la solita ansia al decollo, che non è più terrore ma che non mi fa stare tranquilla: la sensazione del vuoto sotto l’aereo, quando si stacca dal suolo, continua a turbarmi….
- Il pensiero di andare così veloci, così in alto, con tutto quel carburante….
- Le turbolenze, che non riesco a digerire dopo tantissimi voli
La velocità, l'altezza ti fanno ancora più apprezzare le potenzialità del mezzo, la bravura degli uomini che lo conducono e di quelli che lo hanno costruito, proggettato. E poi sai, vedi il mondo da una prospettiva incredibile. Lo so sono cose banali ma a me sembra ogni volta così "miracoloso" stare lì sù e non avere altro intorno a te che aria e luce. Volare di notte è ancora più magico. Sai che lì fuori l'ambiente è estraneo, oscuro, quasi ostile. Ed è questo che lo rende così misteriosamente affascinante.
Le turbolenze. Beh a me piacciono. Sentire il vuoto alla pancia, l'ululato dei pax è spettacolare. Altrettanto divertente è quando, in un volo lungo, magari di notte, si accendono i segnali di "fasten seat belts". Non sai bene cosa ti aspetta...potrebbero essere pisccole turbolenze o turbolenze un po' più serie...l'attesa è il bello.
Tutto questo perchè cerco di farti vedere la stessa realtà con altri occhi, con i miei occhi, ma che potrebbero essere benissimo i tuoi.


PPL (A)