Controlli..controlli...controlli....
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Controlli..controlli...controlli....
Un modo per scricare la tensione post esame universitario (almeno per me) è anche quella di andare in riva al litorale laziale di fiumicino e godersi atterraggi e decolli....praticamente non me lo hanno permesso.
Polizia, addetti alla sicurezza interna ed esterna sulla pista....mi hanno fatto andar via da almeno tre (ottimi) postazioni....d'altronde in questo periodo di allarme attentati...bisogna sopportare....
Polizia, addetti alla sicurezza interna ed esterna sulla pista....mi hanno fatto andar via da almeno tre (ottimi) postazioni....d'altronde in questo periodo di allarme attentati...bisogna sopportare....
- giulianofs
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Per me è un po' paranoia, un po' desiderio di far valere la propria autorità.Luke3 ha scritto:secondo me ormai queste misure di sicurezza stanno diventando eccessive e pesanti...
Un amico appassionato di treni mi ha raccontato che stava facendo fotografie ai treni lungo la linea, non in stazione, e la polizia è intervenuta con due volanti e un elicottero, forse avvisata da qualche macchinista. Forse doveva passare un treno militare o la famosa "Littorina cellulare" (dicono che se il conducente di quella vede uno che la fotografa, fosse pure in piena linea, si può fermare e far scendere la scorta che può persino usare le armi. Forse è solo una bufala, ma gira anche questa) ma un simile spiegamento di mezzi e uomini francamente è esagerato.
La questione è: ci sono cartelli che indicano che non si può andare lì e vedere gli aerei? Che legge lo vieta? Questo i poliziotti non lo dicono e minacciano di arresto se lo si chiede!
Attento: in Italia abbiamo sempre il vizio chi creare albi e ordini...Draklor ha scritto:Ma vogliamo parlare del poliziotto che mi è venuto a rompere le scatole perchè stavo facendo una foto agli aerei attaccati al terminal A a FCO?
Quando gli ho detto che non solo non esiste da nessuna parte che non si possono fare le foto,ma anche che ero un Allievo Pilota della Marina,mi ha detto "vabbè,lo so,però poi ci sono i miei superiori che rompono le scatole".
Allora io finchè non vedo un cartello con scritto "vietato fotografare gli aerei" continuerò a fotografare sempre gli aerei.
Perchè sappiamo tutti che per vedere come è fatto un terminal di un aeroporto basta andare sul sito dell'aeroporto stesso e che per vedere come è fatto un aereo dentro e fuori basta andare su Airliners.net o simili.
Quindi non mi vengano a dire che non si può fotografare per motivi di sicurezza. Un aeroporto civile non è mica una rampa per il lancio di missili balistici!
Perchè non si crea una associazione degli spotters italiani con cui cercare di regolamentare la fotografia aeronautica e evitare problemi del genere?
PS: le rampe per missili balistici sono costruite per non essere viste (sono sottoterra)...

- giulianofs
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- giulianofs
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Esatto, sono delle automotrici, le diesel che si trovano ad esempio in composizione ai Roma Termini - Campobasso, con il solo fatto che hanno 2 finestrini e sono riverniciate di bianco sporco.scrittore ha scritto:Il DAP (l'amministrazione penitenziaria) ha fatto costruire delle automotrici ferroviarie per il trasporto dei detenuti. Non sono immatricolate FS ma DAP.Draklor ha scritto:Ah,cos'è la "Littorina Cellulare"?
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- Ben
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Se qualcuno riesce a ritrovare il link farebbe un grosso favoreDraklor ha scritto:Comunque mi sembra di ricordare che in un altro topic ci fosse il link con cui ti potevi stampare la legge che regolamentava la fotografia aeronautica che diceva che era sempre autorizzata a meno di specifiche ordinanze.
Lo ritroviamo questo link?

- Challenger3
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http://www.md80.it/bbforum/viewtopic.php?t=13721Ben ha scritto:Se qualcuno riesce a ritrovare il link farebbe un grosso favoreDraklor ha scritto:Comunque mi sembra di ricordare che in un altro topic ci fosse il link con cui ti potevi stampare la legge che regolamentava la fotografia aeronautica che diceva che era sempre autorizzata a meno di specifiche ordinanze.
Lo ritroviamo questo link?
Tieni conto che però la legge regolamenta la fotografia "dagli aerei" e non "agli aerei" (a quanto pare)!

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Anni fa un amico era in Corsica, durante delle manovre militari l'Armee de l'Aire usava un aereoporto civile come rischieramento. Lui si ferma in testata pista a fare foto insieme ad altri: arriva la Gendarmerie e si ferma a parlare con ciascun spotter, arrivato dal mio amico gli chiedono se aveva avuto problemi e se qualcuno lo aveva disturbato!!! Da noi avrebbero già sparato!!
China su fronte chi ses sezzidu pesa! Ch'es passende sa Brigata Tattaresa!
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- Ben
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Grazie per il link, ma come dici tu non parla delle fotografie agli aerei. Per cui non credo sia molto utile.Challenger3 ha scritto:http://www.md80.it/bbforum/viewtopic.php?t=13721Ben ha scritto:Se qualcuno riesce a ritrovare il link farebbe un grosso favoreDraklor ha scritto:Comunque mi sembra di ricordare che in un altro topic ci fosse il link con cui ti potevi stampare la legge che regolamentava la fotografia aeronautica che diceva che era sempre autorizzata a meno di specifiche ordinanze.
Lo ritroviamo questo link?
Tieni conto che però la legge regolamenta la fotografia "dagli aerei" e non "agli aerei" (a quanto pare)!
La legge specifica esiste si o no?

- Andrea1988
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Due giorni fa sono andato a Fiumicino. NON avevo neppure la macchina fotografica perchè l'avevo lasciata a casa ed ero a FCO più per caso che per altro, avevo deciso di andarci quando già ero fuori casa...
Solito giro: Testata pista 16C, tutto ok, "angolo" dove si vedono i decolli per 25 e gli aerei atterrati sempre per 15C, tutto ok.
Poi andiamo in testata 16R, a mio parere uno dei posti migliori da quanto passano bassi gli aerei. Rimaniamo lì un po', finchè ad un certo punto ci si ferma dietro un'auto della polizia, esce un agente, viene da noi e si fa dare i documenti. Noi eseguiamo, l'agente si prende i documenti e li fa analizzare dal suo collega, via radio. Qualche minuto dopo ce li restituisce dicendo che dovevamo andarcene. Abbiamo chiesto se non si potesse MAI stare lì, e ci ha risposto: "No, qui non si può proprio stare, è VIETATO, anche se vengono sempre un sacco di persone". Ce ne siamo andati.
Però NON HA SENSO. NON avevamo macchine fotografiche nè nulla, e quella è una semplice piazzola al lato della strada dove NESSUNO mi dovrebbe impedire di fermarmi, io potrei benissimo essere lì solo per riposarmi, o per cavoli miei, NON C'E' SCRITTO da NESSUNA parte che NON si può stare. E ovviamente (anche se non è valido per quest'ultimo caso) non c'è neppure scritto che non si può fotografare.
MAH! Secondo me bisogna provare a fare qualcosa... è assurdo tutto ciò!
Solito giro: Testata pista 16C, tutto ok, "angolo" dove si vedono i decolli per 25 e gli aerei atterrati sempre per 15C, tutto ok.
Poi andiamo in testata 16R, a mio parere uno dei posti migliori da quanto passano bassi gli aerei. Rimaniamo lì un po', finchè ad un certo punto ci si ferma dietro un'auto della polizia, esce un agente, viene da noi e si fa dare i documenti. Noi eseguiamo, l'agente si prende i documenti e li fa analizzare dal suo collega, via radio. Qualche minuto dopo ce li restituisce dicendo che dovevamo andarcene. Abbiamo chiesto se non si potesse MAI stare lì, e ci ha risposto: "No, qui non si può proprio stare, è VIETATO, anche se vengono sempre un sacco di persone". Ce ne siamo andati.
Però NON HA SENSO. NON avevamo macchine fotografiche nè nulla, e quella è una semplice piazzola al lato della strada dove NESSUNO mi dovrebbe impedire di fermarmi, io potrei benissimo essere lì solo per riposarmi, o per cavoli miei, NON C'E' SCRITTO da NESSUNA parte che NON si può stare. E ovviamente (anche se non è valido per quest'ultimo caso) non c'è neppure scritto che non si può fotografare.
MAH! Secondo me bisogna provare a fare qualcosa... è assurdo tutto ciò!
Ultima modifica di Andrea1988 il 4 luglio 2007, 17:18, modificato 1 volta in totale.

dragoIV84 ha scritto:Anni fa un amico era in Corsica, durante delle manovre militari l'Armee de l'Aire usava un aereoporto civile come rischieramento. Lui si ferma in testata pista a fare foto insieme ad altri: arriva la Gendarmerie e si ferma a parlare con ciascun spotter, arrivato dal mio amico gli chiedono se aveva avuto problemi e se qualcuno lo aveva disturbato!!! Da noi avrebbero già sparato!!
Mah... va be'... naturalmente all'estero e' sempre meglio.... tra un po' ti danno anche la macchina con cui fotografare.... peccato che su airliners gli spotters americani facciano discorsi identici a queli che si fanno qui, leggevo un po' di tempo fa di uno spotters americano arrestato solo per fare semplici fotografie vicino alla rete aereoportuale....
D'accordissimo sul fatto che le battaglie contro gli spotters siano buffonate e che sarebbe auspicabile un'alleanza spotters autorita' di sicurezza aereoportuali, ma insomma non so.... a linate nessuno mi ha mai e ripeto mai da 30 anni a questa parte detto assolutamente nulla (polizia, finanza, cc, militari ecc ecc ecc.... tranne una volta in cui i cc mi hanno chiesto i documenti....

- Andrea1988
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Io di principio non avrei niente in contrario sul fatto che vengano fatti mille controlli in più piuttosto che uno in meno.
Ben vengano i controlli, non a caso anche noi piloti andiamo avanti a controlli di cose che abbiamo magari controllato un minuto prima.
Il problema è che questi non sono controlli di sicurezza: sono "antiaeroplanismo" e basta.
Si può fotografare quello che si vuole dei bersagli a rischio; puoi fare il pic nic sotto un acquedotto, davanti a un ospedale o a un asilo pieno di bambini e nessuno ti dice niente.
Però reprimere tutto quello che sta intorno agli aerei piace all'opinione pubblica e quindi piace ai politici.
Fine. Facessero un attentato ad uno stadio, vedreste che in quindici giorni torna tutto come prima, perché quale politico sano di mente (ammesso che le due cose siano compatibili) priverebbe l'italiano medio del dio pallone?
Ben vengano i controlli, non a caso anche noi piloti andiamo avanti a controlli di cose che abbiamo magari controllato un minuto prima.
Il problema è che questi non sono controlli di sicurezza: sono "antiaeroplanismo" e basta.
Si può fotografare quello che si vuole dei bersagli a rischio; puoi fare il pic nic sotto un acquedotto, davanti a un ospedale o a un asilo pieno di bambini e nessuno ti dice niente.
Però reprimere tutto quello che sta intorno agli aerei piace all'opinione pubblica e quindi piace ai politici.
Fine. Facessero un attentato ad uno stadio, vedreste che in quindici giorni torna tutto come prima, perché quale politico sano di mente (ammesso che le due cose siano compatibili) priverebbe l'italiano medio del dio pallone?
Questa l'ha fatta un amico dalla rete della RAF Greenham:

copyright bertopinal @italianvipers.com
Come quest'altra...

copyright oxcart @italianvipers.com
Ok...direte; l'habu era operativo, quindi era prima del 11/09...
beccatevi questa!

RAF Lakenheath aprile 2006.

copyright max di mele @italianvipers.com
Proprio come in italia...


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- MiticoJumbo
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io non credo che mettersi a fare discussione con un poliziotto sia un atteggiamento molto costruttivo,soprattutto perché a lui è demandato l'onere dell'ordine pubblico;evidentemente si risparmierebbe volentieri discussioni con questo che vuole fotografare gli aerei o con quello che si accende la sigaretta ecc.Draklor ha scritto:Ma vogliamo parlare del poliziotto che mi è venuto a rompere le scatole perchè stavo facendo una foto agli aerei attaccati al terminal A a FCO?
Quando gli ho detto che non solo non esiste da nessuna parte che non si possono fare le foto,ma anche che ero un Allievo Pilota della Marina,mi ha detto "vabbè,lo so,però poi ci sono i miei superiori che rompono le scatole".
Allora io finchè non vedo un cartello con scritto "vietato fotografare gli aerei" continuerò a fotografare sempre gli aerei.
Perchè sappiamo tutti che per vedere come è fatto un terminal di un aeroporto basta andare sul sito dell'aeroporto stesso e che per vedere come è fatto un aereo dentro e fuori basta andare su Airliners.net o simili.
Quindi non mi vengano a dire che non si può fotografare per motivi di sicurezza. Un aeroporto civile non è mica una rampa per il lancio di missili balistici!
Perchè non si crea una associazione degli spotters italiani con cui cercare di regolamentare la fotografia aeronautica e evitare problemi del genere?
rampe di missili o no se c'è un emergenza o un clima critico si dovrebbe avere la comprensione di accettare che un addetto alla sicurezza dica che una determinata cosa non si può fare.l'italia sarà anche il fanalino di coda per lo spotting ma le regole vanno osservate anche quando non sono evidenti o sono controverse e vengono rappresentate proprio da chi le deve far rispettare.se fosse stato -per dire- il barista pure pure, ma da un poliziotto ci possiamo stare no?
quanto alla questione cartelli se ci dovesse essere un cartello per ogni cosa da fare o non fare non si camminerebbe più.

Paolo
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art.3 Costituzione Repubblica Italiana
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art.3 Costituzione Repubblica Italiana
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Sta scritto in una legge del periodo bellico (che non s'è mai trovato il tempo di modificare, visto il notorio carico di eccessivo lavoro del parlamentoGalaxy ha scritto:La prossima volta chiedi gentilmente dove sta scritto il divieto


- Galaxy
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Mah io comunque ho fatto foto in parecchi aeroporti: Fiumicino, Bruxelles, Amsterdam, Bari, Nairobi, Budapest, Tokyo e per citare quelli più "rigidi": anche a Mosca, San Pietroburgo e Newark standoci anche diversi minuti a scattare a destra e manca con la mia digitalina. Nessuno è venuto a dirmi niente. Sarà che ho sempre fatto foto da dentro l'aeroporto e non da fuori, dove forse potrei essere più esposto a "sospetti" infondati. Credo comunque che sia assurdo, insomma cosa può fare uno spotter armato di macchina fotografica contro la sicurezza nazionale? Se si vuole pianificare un attentato e si cercano informazioni sulle infrastrutture aeroportuali, c'è sempre google earth e tutti i siti come airliners.net. Che facciamo rendiamo tutto fuorilegge?
Secondo me come è stato detto si tratta di un accanimento contro l'aviazione, dato di fatto sta che lo stadio di Catania è stato riaperto poco dopo gli incidenti contro la polizia, per il semplice fatto che vietare il calcio per rischi di violenza sarebbe un "crimine contro tutti gli Italiani" (passatemi il termine, mi piace il calcio ma non credo sia essenziale
) che subito andrebbero a fare casino, mentre vietare la fotografia aeronautica fa solo rodere il c**o a noi poveri appassionat, ma senza grossi problemi.....
Secondo me bisognerebbe fare qualcosa, cercare di cambiare questa legge antiquata. Non dico liberalizzare, ma almeno creare delle terrazze spotting autorizzate, ovviamente controllate, ma dove puoi fotografare come ti pare, come è stato detto prima. Vorrei citare altri esempi: Amsterdam, Baden Baden con tanto di ombrelloni e tavolini, anche se il traffico è quello che si immagina
Secondo me come è stato detto si tratta di un accanimento contro l'aviazione, dato di fatto sta che lo stadio di Catania è stato riaperto poco dopo gli incidenti contro la polizia, per il semplice fatto che vietare il calcio per rischi di violenza sarebbe un "crimine contro tutti gli Italiani" (passatemi il termine, mi piace il calcio ma non credo sia essenziale

Secondo me bisognerebbe fare qualcosa, cercare di cambiare questa legge antiquata. Non dico liberalizzare, ma almeno creare delle terrazze spotting autorizzate, ovviamente controllate, ma dove puoi fotografare come ti pare, come è stato detto prima. Vorrei citare altri esempi: Amsterdam, Baden Baden con tanto di ombrelloni e tavolini, anche se il traffico è quello che si immagina

- Bafio
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Ad un mio amico è capitato di fermarsi con la macchina vicino alla recinzione dell' aeroporto di Ancona; quando è passata la ronda dei militari gli hanno chiesto di andare via; ha risposto che vedeva un decollo e se ne andava, ed allora ha ottenuto un: "Va bene, allora muoviti piano piano ma muoviti, non puoi stare fermo". D' accordo, saranno stati militari di leva che eseguivano gli ordini, però è assurdo, ridicolo...
- Andrea1988
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Ma io in quel caso neanche stavo fotografando! Di solito lo faccio, ma non in questo caso! Ero solo FERMO con l'auto nella piazzola in testata pista e mi hanno detto di andarmene! Ma dove sta scritto??super33 ha scritto:Sta scritto in una legge del periodo bellico (che non s'è mai trovato il tempo di modificare, visto il notorio carico di eccessivo lavoro del parlamentoGalaxy ha scritto:La prossima volta chiedi gentilmente dove sta scritto il divieto) che vieta fotografie e riprese in porti, aeroporti e stazioni, sia delle infrastrutture che dei mezzi di trasporto militari e civili. aveva un senso (forse) all'epoca, ora con google...

Forse molto dipende dalle sigole esperienze personali no? Drak a te e' capitato cosi' in usa a me no.... la tua esperienza e' la mia esperienza quotidiana a linate ... insomma e' tutto molto soggettivo non credete?
Sono d'accordissimo nel cambiare una legge preistorica, ma il discorso dei cartelli su' dai.... allora se mi metto ad orinare in aereoprto ed un poliziotto mi dice che non va bene che faccio, continuo (sempre che non mi sia passato lo stimolo) e chiedo di mostrarmi dove sono i cartelli vietato orinare o defecare sul pavimento???? Credo ci voglia un po' di ragionevolezza in tutto. Ripeto pienamente a favore dello spotting.... se sto vendendo la mia k100 per una k10 e' proprio per la velocita' della raffica per lo spotting
e conto di usarla in piu' aereoporti possibile!
Sono d'accordissimo nel cambiare una legge preistorica, ma il discorso dei cartelli su' dai.... allora se mi metto ad orinare in aereoprto ed un poliziotto mi dice che non va bene che faccio, continuo (sempre che non mi sia passato lo stimolo) e chiedo di mostrarmi dove sono i cartelli vietato orinare o defecare sul pavimento???? Credo ci voglia un po' di ragionevolezza in tutto. Ripeto pienamente a favore dello spotting.... se sto vendendo la mia k100 per una k10 e' proprio per la velocita' della raffica per lo spotting

- Carla
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ma la regola infatti non vieta la fotografia, ma in primis la sosta vicino alla "recinzione" aeroportuale...la fotografia è una conseguenza e un'aggravante della sosta, perchè potrebbe implicare un sospetto monitoraggio delle operazioni sul piazzale...
è un controsenso perchè ormai su internet trovi di tutto, però è inutile...dura lex sed lex
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- scrittore
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- Iscritto il: 29 maggio 2007, 14:47
Riprendo il topic perchè stamattina ho parlato con un amico che negli anni 80 era stato militare professionista (volontario, cioè) e mi ha raccontato che nelle zone dove si trovavano opere fortificate (in gergo militare solo "opere"), i cartelli di divieto di fare riprese e persino rilievi, schizzi e disegni e pure di accedere coi binocoli vi erano, eccome! Alcuni, arrugginiti e solo parzialmente leggibili, ci sono ancora adesso che le "opere" sono state dismesse.
Siccome la legge che viene sfruttata per vessare chi fotografa navi, treni e aerei è la stessa che regolava quello di cui sopra, non è per nulla scontato che i cartelli non ci siano! Se è vietato fare riprese i cartelli vanno messi!
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A proposito di controlli di sicurezza volevo portarvi la mia esperienza di quest'inverno in Israele e poi fare qualche riflessione.
Va beh non è che sono andato proprio lungo la rete dell'aeroporto con teleobiettivi vari, però insomma vi dico quanto ho fatto.
Dunque io dovevo partire dall'aeroporto di Tel Aviv verso le 16.00. Arrivo verso l'una e cerco subito di andare a fare il chek in e controlli vari. Seguo i percorsi i più standard possibili per i viaggiatori in partenza e alla fine riesco a fare tutto quanto. Dopo aver fatto il check-in e prima di dirigermi alla sala d'imbarco decido che vorrei ancora uscire un attimo fuori dal terminal e magari fae delle foto a delle bandiere che avoveo visto entrando.
Andando contro la corrente naturale che dal piazzale esterno porta i passeggeri in partenza alla sala d'imbarco con cautela esco dal terminal e faccio due passi fuori. Fuori faccio anche alcune foto in particolare a delle bandiere che c'erano, ma forse ne è scappata a nche qualcuna a qualche aereo in lontananza.
Fatto questo faccio per tornare dentro l'aerostazione. Sull'ingresso mi trovo una guardia aeroportuale (che tra l'altro prima, quando sono entrato per la prima volta non c'era). Già penso che mi farà il cazziatone per essere uscito dopo il chek-in e per di più a fare anche delle foto: cosa non vietata ma comunque contro-corrente rispetto al normale flusso dei viaggiatori. Non ho altra scelta comunque,. devo per forza entrare nell'aerostazione altrimenti perdo l'aereo.
Mi avvicino all guardia, la guardia mi si avvicina. Mi chiede chi sono e cosa sto facendo lì, a quel punto prendo la strada della sincerità e gli racconto tutto. Che avevo fatto il check-in e che ero uscito un attimo a fare delle foto a delle bandiere. Parlando nto che a questa guardia non interessa tanto quello che dico, sul fatto che sono uscito, che ho fatto delle foto ecc.. ma così il suo obiettivo è in generale farmi parlare, farmi chiacchierare un po' e così lo accontento. Mi rilasso e gli dico tutto quello che mi viene in mente su di me, su quello che ho fatto, sul volo che devo prendere ecc.. La guadia così non si sofferma su quello che ho fatto, sulla foto, o sul mio comportamento "anomalo" ma milascvia parlare tranquillamente. Dopo circa cinque minuti di colloquio mi dice "Arrivederci" e mi lascia passare tranquillamente.
Da questo deduco varie cose sugli addestramenti che dovrebbero avere i poliziotti e sulla differenza di attaggiamento tra questa in Israele e in Italia.
In Italia interessa fare rispettare certe norme. Sono andato contro corrente? Non dovevevo punto. Ho nominato la parola "fotografia"? Grandissimo pericolo.
In Israele evidentmente sanno che il rischio non è legato a comportamenti particolari ma sono pronti un po' a tutto. pertanto non erano tanto interessati a quello che avevo fatto, perchè in realtà il terrorista può fare qualsiasi cosa e comportarsi in qualsiasi modo. (il terrorista non è necessariamente quello con la macchina foto) Mi lasciano parlare e vedono un po' come mi comporto, com'è il mio atteggiamento, se sono disponibile, se sono agitato ecc... e dop di chè mi hanno lasciato tranquillo.
Insomma questo è un episodio, ma per esempio sempre in Israele a volte ho fotografato anche dei treni. Magari ti osservano, magari ti fanno chiacchierare un po'. L'importante è essere tranquilli e disponibili a qualsiasi domanda.
Insomma sanno che il terrorista può essere chiunque e dovunque, non interessa tanto quello che fate, ma come lo fate. Basta non agitarsi e non essere aggressivi.
Va beh non è che sono andato proprio lungo la rete dell'aeroporto con teleobiettivi vari, però insomma vi dico quanto ho fatto.
Dunque io dovevo partire dall'aeroporto di Tel Aviv verso le 16.00. Arrivo verso l'una e cerco subito di andare a fare il chek in e controlli vari. Seguo i percorsi i più standard possibili per i viaggiatori in partenza e alla fine riesco a fare tutto quanto. Dopo aver fatto il check-in e prima di dirigermi alla sala d'imbarco decido che vorrei ancora uscire un attimo fuori dal terminal e magari fae delle foto a delle bandiere che avoveo visto entrando.
Andando contro la corrente naturale che dal piazzale esterno porta i passeggeri in partenza alla sala d'imbarco con cautela esco dal terminal e faccio due passi fuori. Fuori faccio anche alcune foto in particolare a delle bandiere che c'erano, ma forse ne è scappata a nche qualcuna a qualche aereo in lontananza.
Fatto questo faccio per tornare dentro l'aerostazione. Sull'ingresso mi trovo una guardia aeroportuale (che tra l'altro prima, quando sono entrato per la prima volta non c'era). Già penso che mi farà il cazziatone per essere uscito dopo il chek-in e per di più a fare anche delle foto: cosa non vietata ma comunque contro-corrente rispetto al normale flusso dei viaggiatori. Non ho altra scelta comunque,. devo per forza entrare nell'aerostazione altrimenti perdo l'aereo.
Mi avvicino all guardia, la guardia mi si avvicina. Mi chiede chi sono e cosa sto facendo lì, a quel punto prendo la strada della sincerità e gli racconto tutto. Che avevo fatto il check-in e che ero uscito un attimo a fare delle foto a delle bandiere. Parlando nto che a questa guardia non interessa tanto quello che dico, sul fatto che sono uscito, che ho fatto delle foto ecc.. ma così il suo obiettivo è in generale farmi parlare, farmi chiacchierare un po' e così lo accontento. Mi rilasso e gli dico tutto quello che mi viene in mente su di me, su quello che ho fatto, sul volo che devo prendere ecc.. La guadia così non si sofferma su quello che ho fatto, sulla foto, o sul mio comportamento "anomalo" ma milascvia parlare tranquillamente. Dopo circa cinque minuti di colloquio mi dice "Arrivederci" e mi lascia passare tranquillamente.
Da questo deduco varie cose sugli addestramenti che dovrebbero avere i poliziotti e sulla differenza di attaggiamento tra questa in Israele e in Italia.
In Italia interessa fare rispettare certe norme. Sono andato contro corrente? Non dovevevo punto. Ho nominato la parola "fotografia"? Grandissimo pericolo.
In Israele evidentmente sanno che il rischio non è legato a comportamenti particolari ma sono pronti un po' a tutto. pertanto non erano tanto interessati a quello che avevo fatto, perchè in realtà il terrorista può fare qualsiasi cosa e comportarsi in qualsiasi modo. (il terrorista non è necessariamente quello con la macchina foto) Mi lasciano parlare e vedono un po' come mi comporto, com'è il mio atteggiamento, se sono disponibile, se sono agitato ecc... e dop di chè mi hanno lasciato tranquillo.
Insomma questo è un episodio, ma per esempio sempre in Israele a volte ho fotografato anche dei treni. Magari ti osservano, magari ti fanno chiacchierare un po'. L'importante è essere tranquilli e disponibili a qualsiasi domanda.
Insomma sanno che il terrorista può essere chiunque e dovunque, non interessa tanto quello che fate, ma come lo fate. Basta non agitarsi e non essere aggressivi.
Stava facendo profilingDNL-SGR ha scritto:il suo obiettivo è in generale farmi parlare, farmi chiacchierare un po' e così lo accontento. Mi rilasso e gli dico tutto quello che mi viene in mente su di me, su quello che ho fatto, sul volo che devo prendere ecc.. La guadia così non si sofferma su quello che ho fatto, sulla foto, o sul mio comportamento "anomalo" ma milascvia parlare tranquillamente. Dopo circa cinque minuti di colloquio mi dice "Arrivederci" e mi lascia passare tranquillamente.

- Luke3
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Ti è andata beneDa questo deduco varie cose sugli addestramenti che dovrebbero avere i poliziotti e sulla differenza di attaggiamento tra questa in Israele e in Italia.
In Italia interessa fare rispettare certe norme. Sono andato contro corrente? Non dovevevo punto. Ho nominato la parola "fotografia"? Grandissimo pericolo.

Ho letto su commento di una foto di qualche TR di uno che quando stava facendo le foto agli aerei da dentro il terminal prima di imbarcarsi, è arrivata una signorina della El Al che molto sgarbatamente lo ha cazziato e l'ha obbligato a cancellare tutte le foto, altrimenti vigeva il sequestro della macchinetta. Lui è comunque riuscito a tenersene una che ha poi postato

Credo che alla fine non si possa generalizzare, dipende dalla persona che ti trovi davanti, in qualunque paese c'è chi ti lascia fotografare anche se ti vede, e chi ti cazzia subito, è come una roulette russa, vige la stessa regola di quando vuoi entrare in cockpit