Ancora su Firenze
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- beluga
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Ancora su Firenze
Stasera, con mia enorme sorpresa, il "mio" ATR72 è atterrato al Vespucci per pista 23, così come EI-DEZ di IG che ci seguiva di pochi minuti. Non volo spessissimo da/su Firenze, però, mentre ho fatto tanti decolli dalla 05, non mi era mai, proprio mai capitato di atterrare per pista 23. Pensavo addirittura che ne fosse stato proibito l'utilizzo dopo il noto incidente, ma evidentemente mi sbagliavo.
Ci sono limitazioni particolari? Oppure dopo l'allungamento della pista dell'anno scorso non ci sono più problemi?
PS. L'atterraggio per pista 23 va provato non fosse altro per il panorama incredibile di cui si gode se si è seduti a destra
Ci sono limitazioni particolari? Oppure dopo l'allungamento della pista dell'anno scorso non ci sono più problemi?
PS. L'atterraggio per pista 23 va provato non fosse altro per il panorama incredibile di cui si gode se si è seduti a destra
Fabrizio
Warnehmung / Constatazione
Als ich wiederkeherte / War mein Haar noch nicht grau / Da war ich froh. Die Muhen der Gebirge liegen hinter uns / Vor uns liegen die Muhen der Ebenen
Quando ritornai / i miei capelli non erano ancora grigi / ed ero contento. Le fatiche delle montagne sono alle nostre spalle / davanti a noi le fatiche delle pianure
Bertolt Brecht
Saltate pure e con coraggio di testa nel presente che non ritorna per ritrovarvi in un attimo nel cuore stesso dell'eternità...
Bohumil Hrabal (Brno 1914, Praha 1997)

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- beluga
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Draklor ha scritto:...
Comunque da quello che mi è stato raccontato a Firenze,l'incidente dell'ATR dell'Air Littoral aveva motivi un pò più nascosti ovvero il Comandante era stato incaricato dalla compagnia di esprimere una valutazione negativa sul Primo Ufficiale e quindi cercò di far sbagliare l'approccio al 1o Uff. facendogliene fare uno troppo ripido e veloce.
Il risultato,di cui l'unica vittima fu appunto il Comandante,è quello che sappiamo...










Fabrizio
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Re: Ancora su Firenze
Ciao Beluga , sono incuriosito dl fatto dell'atteraggio su pista 23 , a che ora sei atterrato ?beluga ha scritto:Stasera, con mia enorme sorpresa, il "mio" ATR72 è atterrato al Vespucci per pista 23, così come EI-DEZ di IG che ci seguiva di pochi minuti. Non volo spessissimo da/su Firenze, però, mentre ho fatto tanti decolli dalla 05, non mi era mai, proprio mai capitato di atterrare per pista 23. Pensavo addirittura che ne fosse stato proibito l'utilizzo dopo il noto incidente, ma evidentemente mi sbagliavo.
ciao
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Sono voci di corridoio, ma andiamoci piano a mettere in giro queste affermazioni. Direi che sono molto gravi e vanno ben documentate.Draklor ha scritto:Guarda,io sono sempre atterrato sia sulla 05 sia sulla 23 anche se non certo con una A319 o un ATR-72 ma con un ben più modesto TB-9...
In effetti mi è sempre sembrato che gli aerei di linea decollassero tutti dalla 23 e atterrassero per la 05.
Comunque da quello che mi è stato raccontato a Firenze,l'incidente dell'ATR dell'Air Littoral aveva motivi un pò più nascosti ovvero il Comandante era stato incaricato dalla compagnia di esprimere una valutazione negativa sul Primo Ufficiale e quindi cercò di far sbagliare l'approccio al 1o Uff. facendogliene fare uno troppo ripido e veloce.
Il risultato,di cui l'unica vittima fu appunto il Comandante,è quello che sappiamo...
Ultima modifica di pippo682 il 31 luglio 2007, 12:15, modificato 1 volta in totale.
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ciao beluga forte e l atterraggio per pista 23!!!! comunque il panorama te lo godi se sei seduto a sinistra altrimenti a destra ti vedi Case Passerini con i gabbiani che circuitano sopra la collina di immondizia!!!! se poi intendi destra quando entri in aereo.. allora sorry!! comunque riguardo all incidente del "97 avevo sentito anche io delle storie riguardanti una valutazione negativa del secondo pilota da parte del comandante ...bho chissà magari un fondo di verità può anche esserci certo che l atterraggio pe la 23 è molto inpegnativo ciao
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Draklor ha scritto:Infatti ho precisato che la fonte è quella che è ovvero voci di corridoio quindi và preso tutto con le pinze.
Le ho solo volute riportare.
Del resto è vero che,provando a capire quello che dice l'articolo in francese di cui ho messo il link sopra,sembra che l'inchiesta in qualche modo abbia fatto venire alla luce deficienze nell'addestramento e nella gestione dei piloti(troppe ore di volo) da parte della compagnia,l'inesperienza e la non perfetta attitudine al volo civile del copilota,un accoppiata di piloti non eccellente(nel senso che molte volte la presenza di un comandante molto esperto e di un copilota molto inesperto crea problemi di "crew coordination" in quanto il secondo pilota è renitente nel contraddire l'altro) e altre motivazioni più o meno reali(scarsa indicazione del vento e un paventato malfunzionamento dei freni).
Air Littoral comunque non è Air France.
Era una compagnia regionale francese fallita qualche anno fa.
Ciao si ho stampato L'articolo ma ancora nn ho avuto il tempo di tradurlo, se interessa lo posterò altrmenti lo tengo per me. In ogni caso ho letto la dichiarazione ufficiale da parte di colui che ha fatto l'inchiesta su questo incidente e ha parlato con il coopilota ( purtroppo il pilota non è stato possibile per ovvi motivi ) è interessante appena ritrovo il link lo posto, in sintesi dice che potrebbe esserci un fattore che innescato questo incidente che se non ricordo male era "la sindrome del team leader" nel senso che tanto qualcuno, il leader appunto , avrebbe ripreso in mano la situazione di sicuro. purtroppo no è andata così . domani vi posto l'articolo.
ciao
Max
- pippo682
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E' una cosa subdola che ho sperimentato durante il corso. Avere a bordo l'istruttore in alcuni casi mi portava ad abbassare un po' la soglia di attenzione, proprio per la presenza rassicurante a bordo di una persona infinitamente più competente di me. Probabilmente nel volo con un istruttore, che sembra che stia lì a far niente ed invece controlla tutto quello che fai, non è "pericoloso", mentre potrebbe diventarlo, come pare sia successo, se voli con un pilota che non ha questa qualifica."la sindrome del team leader" nel senso che tanto qualcuno, il leader appunto , avrebbe ripreso in mano la situazione di sicuro. purtroppo no è andata così . domani vi posto l'articolo.
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Ciao Ecco l'articolo
Ciao max
fonte : http://www.airmanshiponline.com/21marzo ... labria.htm
Una nota di human factor
Ritengo, a questo proposito, opportuno richiamare l'attenzione su un possibile problema di rapporto tra membri d'equipaggio, in fasi addestrative, che può emergere in condizioni di anomalia del sentiero di volo e di evidenti problemi sulla sua evoluzione.
L'intervento correttivo del pilota con funzione di istruttore, quindi con riconosciuta maggior autorità sostanziale e capacità di condotta, può tardare per consentire all'addestrando di recuperare la condizione corretta.
Per la stessa ragione l'addestrando può permanere nell'errore confidando su un margine apparente che il non intervento del membro di equipaggio più esperto sembra confermare. Una forma di "complacency" in entrambi i casi. Anche in virtù di tale considerazione venne deciso che la fase addestrativa di familiarizzazione su Reggio Calabria fosse fatta con voli locali senza passeggeri a bordo.
A conferma di tale comportamento ricorrente in piloti impegnati in operazioni addestrative desidero ricordare un incidente avvenuto nell’aeroporto di Firenze Peretola il 30 luglio 1997, che vide coinvolto un A.T.R.-42 della Compagnia AIR LITTORAL, e conclusosi con un "overrun" della pista, la fuoruscita dell’aeromobile dalla recinzione aeroportuale fino ad invadere una delle carreggiate dell’autostrada Firenze-Mare e la morte del Comandante.
La composizione di quell’equipaggio era di un primo ufficiale in addestramento al comando seduto nel posto di sinistra e di un istruttore di grande esperienza seduto nel posto di destra, quest’ultimo Comandante del volo.
Le condizioni meteorologiche erano eccellenti: vento variabile di 5 kts e CAVOK, tanto da indurre i piloti ad effettuare, su loro richiesta, un avvicinamento a vista per pista 23.
La destabilizzazione avvenuta nella parte finale dell’avvicinamento ed innescata dalla presenza dei noti ostacoli ivi esistenti, si concluse con un pendenza molto ripida dell’ultima fase dell’avvicinamento, con conseguente, notevole aumento della velocità e toccata, con tre successivi lunghi sobbalzi, ben oltre la testata pista.
Nessuno dell’equipaggio di condotta intervenne in tempo utile ed in modo adeguato.
Il Primo Ufficiale, col quale ebbi due lunghi colloqui, uno in ospedale a Firenze ed uno in un centro ortopedico specializzato nei pressi di Nizza (nella mia qualità di investigatore inserito nella Commissione di inchiesta), mi confermò l’instaurarsi, in cabina di pilotaggio, di una forma di "complacency" che lo indusse a minimizzare la consapevolezza di essere in una situazione critica, a causa della fiducia in un eventuale intervento correttivo del Comandante istruttore, vista l’esperienza di quest’ultimo, decisamente superiore.
Non ho potuto purtroppo conoscere il pensiero del Comandante, deceduto a causa delle ferite riportate, dopo pochi giorni, senza mai riaversi dal coma.
In ogni caso questo tipo di comportamento, che dipende in definitiva da ciò che viene definito un eccessivo "gradiente d'autorità" è presente anche in equipaggi che non stanno effettuando addestramento ma operazioni normali, di routine. Molti incidenti che hanno funestato l'aviazione di tutti i tempi hanno visto il comandante infilarsi in condizioni di "tunnel", senza margine di recupero, e gli altri membri d'equipaggio assistere senza reagire, preda della cosiddetta "follow the leader syndrome".
Ciao max
fonte : http://www.airmanshiponline.com/21marzo ... labria.htm
Una nota di human factor
Ritengo, a questo proposito, opportuno richiamare l'attenzione su un possibile problema di rapporto tra membri d'equipaggio, in fasi addestrative, che può emergere in condizioni di anomalia del sentiero di volo e di evidenti problemi sulla sua evoluzione.
L'intervento correttivo del pilota con funzione di istruttore, quindi con riconosciuta maggior autorità sostanziale e capacità di condotta, può tardare per consentire all'addestrando di recuperare la condizione corretta.
Per la stessa ragione l'addestrando può permanere nell'errore confidando su un margine apparente che il non intervento del membro di equipaggio più esperto sembra confermare. Una forma di "complacency" in entrambi i casi. Anche in virtù di tale considerazione venne deciso che la fase addestrativa di familiarizzazione su Reggio Calabria fosse fatta con voli locali senza passeggeri a bordo.
A conferma di tale comportamento ricorrente in piloti impegnati in operazioni addestrative desidero ricordare un incidente avvenuto nell’aeroporto di Firenze Peretola il 30 luglio 1997, che vide coinvolto un A.T.R.-42 della Compagnia AIR LITTORAL, e conclusosi con un "overrun" della pista, la fuoruscita dell’aeromobile dalla recinzione aeroportuale fino ad invadere una delle carreggiate dell’autostrada Firenze-Mare e la morte del Comandante.
La composizione di quell’equipaggio era di un primo ufficiale in addestramento al comando seduto nel posto di sinistra e di un istruttore di grande esperienza seduto nel posto di destra, quest’ultimo Comandante del volo.
Le condizioni meteorologiche erano eccellenti: vento variabile di 5 kts e CAVOK, tanto da indurre i piloti ad effettuare, su loro richiesta, un avvicinamento a vista per pista 23.
La destabilizzazione avvenuta nella parte finale dell’avvicinamento ed innescata dalla presenza dei noti ostacoli ivi esistenti, si concluse con un pendenza molto ripida dell’ultima fase dell’avvicinamento, con conseguente, notevole aumento della velocità e toccata, con tre successivi lunghi sobbalzi, ben oltre la testata pista.
Nessuno dell’equipaggio di condotta intervenne in tempo utile ed in modo adeguato.
Il Primo Ufficiale, col quale ebbi due lunghi colloqui, uno in ospedale a Firenze ed uno in un centro ortopedico specializzato nei pressi di Nizza (nella mia qualità di investigatore inserito nella Commissione di inchiesta), mi confermò l’instaurarsi, in cabina di pilotaggio, di una forma di "complacency" che lo indusse a minimizzare la consapevolezza di essere in una situazione critica, a causa della fiducia in un eventuale intervento correttivo del Comandante istruttore, vista l’esperienza di quest’ultimo, decisamente superiore.
Non ho potuto purtroppo conoscere il pensiero del Comandante, deceduto a causa delle ferite riportate, dopo pochi giorni, senza mai riaversi dal coma.
In ogni caso questo tipo di comportamento, che dipende in definitiva da ciò che viene definito un eccessivo "gradiente d'autorità" è presente anche in equipaggi che non stanno effettuando addestramento ma operazioni normali, di routine. Molti incidenti che hanno funestato l'aviazione di tutti i tempi hanno visto il comandante infilarsi in condizioni di "tunnel", senza margine di recupero, e gli altri membri d'equipaggio assistere senza reagire, preda della cosiddetta "follow the leader syndrome".
- beluga
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alle 19 circa, ma diversi voli fa....il 22 giugno!Ciao Beluga , sono incuriosito dl fatto dell'atteraggio su pista 23 , a che ora sei atterrato ?
ciao
No il panorama più bello per me, se si atterra per pista 23, è quello di cui si gode se si è seduti a destra, sia prima che durante la virata base, dato che si vede tutta la città! Ah, nell'ATR si accede dalla parte postierore, pertanto quando si entra e quando si sta seduti i riferimenti destra e sinistra coincidonociao beluga forte e l atterraggio per pista 23!!!! comunque il panorama te lo godi se sei seduto a sinistra altrimenti a destra ti vedi Case Passerini con i gabbiani che circuitano sopra la collina di immondizia!!!! se poi intendi destra quando entri in aereo.. allora sorry!!

Fabrizio
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Quando ritornai / i miei capelli non erano ancora grigi / ed ero contento. Le fatiche delle montagne sono alle nostre spalle / davanti a noi le fatiche delle pianure
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beluga ha scritto:No il panorama più bello per me, se si atterra per pista 23, è quello di cui si gode se si è seduti a destra, sia prima che durante la virata base, dato che si vede tutta la città!
Concordo pienamente con Beluga.
Inoltre vedo benissimo casa mia visto l'A/M che passa quasi sopra il mio tetto.
