Come ho detto ora mi è venuta paura di cadere...cosa succede se non si richiude il carrello? E se non si apre? Possibilità di sopravvivere?
Dite sempre che l'aereo è in grado di planare anche senza motori...e si può arrivare a terra sani e salvi?
Se non si chiude il carrello si torna indietro e si vede perché; che non si apra il carrello è estremamente improbabile, nel senso che ogni aereo ha meccanismi che consentono l'estrazione d'emergenza (a volte per semplice gravità) se non funzionano gli attuatori.
Comunque ci sono procedure per il contatto in caso di "gear unsafe", cioé se non si sa se è bloccato completamente e anche in caso di constatazione della mancata estrazione di una o più gambe del carrello.
In questi casi una strisciata sul muso è inevitabile se non è uscito il carrello anteriore o una bella imbardata se non c'è una gamba laterale.
E' successo qualche giorno fa ad Aalborg - Danimarca (bellissima, tra l'altro) e non è successo nulla di male salvo l'aereo un po' acciaccato.
I piloti hanno semplicemente attuato le procedure e i servizi di terra idem; non era ancora fermo che era già coperto di schiuma antincendio.
Gli aerei planano, ognuno secondo un rapporto di planata caratteristico.
Ad ogni aereo corrisponde una velocità di best glide che consente di coprire la massima distanza a motori spenti.
Certo che si può arrivare a terra sani e salvi; l'addestramento agli atterraggi senza motore comincia nelle primissime fasi del corso di pilotaggio.
Pensa che stimiamo che un pilota novellino debba essere in grado di decollare da solo (senza un istruttore a bordo, quindi) entro le prime 10/12 ore di volo.
Per lasciarlo andar via da solo significa che abbiamo potuto appurare che è in grado di decollare, volare, atterrare e gestire le emergenze, in primis le emergenze motore.
Parlo ovviamente di aerei semplici come sono gli addestratori di primo periodo, ma è proprio in quella fase che noi istruttori ci sforziamo di creare una precisa mentalità: a bordo non si va "sperando che il motore non si rompa".
A bordo si va "con l'assoluta certezza che il motore si romperà" e ci si comporta di conseguenza.
L'emergenza non è quindi considerata come un'eccezione, ma si vola come se fosse un'eccezione il fatto che si arrivi senza che si rompa niente.
Questa è la base della sicurezza del volo; chi non sviluppa questa mentalità, almeno nella mia scuola di volo, lo fermiamo e gli diciamo che non è mestiere per lui, anche magari se con i comandi è bravissimo.
La sicurezza del volo è come prima cosa una faccenda di approccio mentale, quindi va tranquillo: ci sono già i due tizi là davanti a preoccuparsi di un eventuale carrello birichino o di un motore che non va più.
E sono così impregnati di storielle sulla sicurezza che continuano a preoccuparsene per tutta la vita, anche se probabilmente non capiterà mai
