La mia paura di volare
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La mia paura di volare
Ciao a tutti,
mi chiamo Antonella e sono nuova del forum anche se in realtà è da un pò che vi leggo, ma ora credo di avere proprio bisogno del vostro supporto.
Vi racconto la storia della mia paura di volare.
Il mio primo volo è stato quattro anni fa ed avevo paura perchè mi sentivo completamente impotente e perchè non lo conoscevo: non ne conoscevo le fasi, i rumori e le sensazioni ecc.
Infatti ho pianto per tutto il tempo, mentre il mio povero fidanzato, oggi marito, cercava di farmi coraggio:per fortuna il viaggio era Roma-Trapani e durava solo di 45 minuti!!!
Il ritorno era andato già meglio, anche perchè ero seduta accanto a un bimbo di circa 4 anni tutto tranquillo che giocava e mi sono controllata.
Da qui ci sono stati diversi viaggi, compreso quello molto lungo negli Stati Uniti e Venezuela, dove ho persino viaggiato su un aereo piccolissimo da Caracas per le isole, e le cose sono andate sempre più migliorando, tanto è vero nel mio penultimo viaggio ho anche dormito!!!
Poi però c'è stato il mio ultimo viaggio Goteborg-Stoccolma....
All'inizio c'è stato il mio primo vuoto d'aria e mi sono molto spaventata non avendone mai "vissuto" uno, ma il problema più grande è stata la turbolenza che abbiamo incontrato dopo.
Innazitutto le hostess erano in giro col carrellino ed è caduto tutto creando una situazione di panico che per loro era di sicuro dovuto al fatto che avevano rovesciato il caffè ovunque, ma per me sembrava che la situazione non fosse più sotto controllo, dato che i piloti non ci avevano avvisato!
Poi da lì mille paure per l'aereo che ballava, tutti erano spaventati, si sentivano rumori e tutto si muoveva ed io ho urlato e pianto e nel momento in cui ho messo piede a terra ho realizzato che avevo di nuovo paura di volare...
Ora il mio problema è tra neanche 20 gg devo viaggiare di nuovo, per tornare in Italia, ma ho molta paura.
Poi come se non bastasse ho costretto mio marito a prendere un volo della SAS (anzichè della Sterling) e stamattina vedo dell'incidente a Copenaghen... panico!
Allora da dove inizio?
Scusate se sono stata lunga, ma avevo tanto bisogno di sfogarmi!
Vi ringrazio anticipatamente
Anto
mi chiamo Antonella e sono nuova del forum anche se in realtà è da un pò che vi leggo, ma ora credo di avere proprio bisogno del vostro supporto.
Vi racconto la storia della mia paura di volare.
Il mio primo volo è stato quattro anni fa ed avevo paura perchè mi sentivo completamente impotente e perchè non lo conoscevo: non ne conoscevo le fasi, i rumori e le sensazioni ecc.
Infatti ho pianto per tutto il tempo, mentre il mio povero fidanzato, oggi marito, cercava di farmi coraggio:per fortuna il viaggio era Roma-Trapani e durava solo di 45 minuti!!!
Il ritorno era andato già meglio, anche perchè ero seduta accanto a un bimbo di circa 4 anni tutto tranquillo che giocava e mi sono controllata.
Da qui ci sono stati diversi viaggi, compreso quello molto lungo negli Stati Uniti e Venezuela, dove ho persino viaggiato su un aereo piccolissimo da Caracas per le isole, e le cose sono andate sempre più migliorando, tanto è vero nel mio penultimo viaggio ho anche dormito!!!
Poi però c'è stato il mio ultimo viaggio Goteborg-Stoccolma....
All'inizio c'è stato il mio primo vuoto d'aria e mi sono molto spaventata non avendone mai "vissuto" uno, ma il problema più grande è stata la turbolenza che abbiamo incontrato dopo.
Innazitutto le hostess erano in giro col carrellino ed è caduto tutto creando una situazione di panico che per loro era di sicuro dovuto al fatto che avevano rovesciato il caffè ovunque, ma per me sembrava che la situazione non fosse più sotto controllo, dato che i piloti non ci avevano avvisato!
Poi da lì mille paure per l'aereo che ballava, tutti erano spaventati, si sentivano rumori e tutto si muoveva ed io ho urlato e pianto e nel momento in cui ho messo piede a terra ho realizzato che avevo di nuovo paura di volare...
Ora il mio problema è tra neanche 20 gg devo viaggiare di nuovo, per tornare in Italia, ma ho molta paura.
Poi come se non bastasse ho costretto mio marito a prendere un volo della SAS (anzichè della Sterling) e stamattina vedo dell'incidente a Copenaghen... panico!
Allora da dove inizio?
Scusate se sono stata lunga, ma avevo tanto bisogno di sfogarmi!
Vi ringrazio anticipatamente
Anto
Ciao omonima, benvenuta nel forum.
Se ci leggi da un po' avrai già dato un'occhiata alle "quattro regole" per volare tranquilli... che ne dici?
Per quanto riguarda le turbolenze, credo tu abbia assistito al massimo danno che possono causare... il rovesciamento del caffè (naturalmente se ci si alzasse in piedi si farebbe la fine del caffè...). Sono soltanto un po' fastidiose, ma non pericolose se si è seduti al proprio posto.
Se non sbaglio esistono turbolenze che non vengono "viste" in anticipo e questo è il motivo per cui è bene tenere le cinture allacciate, anche se il segnale è spento (eventualmente gli addetti ai lavori mi correggeranno
).

Per quanto riguarda le turbolenze, credo tu abbia assistito al massimo danno che possono causare... il rovesciamento del caffè (naturalmente se ci si alzasse in piedi si farebbe la fine del caffè...). Sono soltanto un po' fastidiose, ma non pericolose se si è seduti al proprio posto.
Se non sbaglio esistono turbolenze che non vengono "viste" in anticipo e questo è il motivo per cui è bene tenere le cinture allacciate, anche se il segnale è spento (eventualmente gli addetti ai lavori mi correggeranno

Sì, direi che Antonella (ma quale? Hirundo, no?) abbia detto tutto. Hai visto il peggio che può capitare per una turbolenza: un caffé sul maglione di cachemere.
Si può immaginare che vi sia turbolenza dove ci sono formazioni nuvolose, dove le carte dei venti in quota segnalano determinate situazioni, a ridosso dei rilievi e altre cose simili, poi ce n'è qualcuna birichina che non si può preventivare.
A volte se la birichina imprevista e particolarmente vivace, i piloti ne danno informazione così quelli che arrivano dopo se possono la schivano, ma in genere non ce n'è bisogno: al massimo ci si ricorda solo di fare allacciare le cinture e mettere via il caffé.
La Scandinavia offre qualche botterella di vento vivace, talvolta, in compenso il panorama dell'atterraggio ad Arlanda, (o anche Skavsta è mica male) dove lo trovi? Vale la pena di un paio di scossoni.
Per cui se vivrai ancora l'esperienza della turbolenza, sappi che lì dentro ci puoi stare tranquillamente, se no si girava al largo; tutto sotto controllo.
A Copenaghen come hai visto, non è successo nulla; l'equivalente di un autobus che ha fatto una frenata brusca e gli è scoppiata una gomma, però siccome i giornalisti sanno che ci sono i fifoni come te, la mettono giù pesante e"vendono" bene la notizia.
Però, a differenza dell'autobus con la gomma floscia, da oggi una commissione è al lavoro affinché a nessuno di quei poveri Dash, che in Scandinavia si vanno a posare in posti veramente impossibili e con tempi orribili, capiti ancora.
Questa è la sicurezza del volo: niente succede per caso, niente si lascia al caso.
E i Dash si guadagnano la vita con un lavoro duro, ma duro, ma duro, sulle piste innevate in mezzo ai fiordi norvegesi, per esempio e in mille altri campi davvero difficili della Scandinavia.
Grandi macchine, forse non bellissime (io le adoro, forse perché adoro la Scandinavia) ma grandi macchine.
Vai tranquilla Anto (la fifona stavolta).
Se sei ancora a Stoccolma mangiati un pittypanna per me, con la salsa di barbabietola rossa (le kjottbollar si trovano anche qui all'Ikea, ma il pittypanna no, accidentaccio).
Si può immaginare che vi sia turbolenza dove ci sono formazioni nuvolose, dove le carte dei venti in quota segnalano determinate situazioni, a ridosso dei rilievi e altre cose simili, poi ce n'è qualcuna birichina che non si può preventivare.
A volte se la birichina imprevista e particolarmente vivace, i piloti ne danno informazione così quelli che arrivano dopo se possono la schivano, ma in genere non ce n'è bisogno: al massimo ci si ricorda solo di fare allacciare le cinture e mettere via il caffé.
La Scandinavia offre qualche botterella di vento vivace, talvolta, in compenso il panorama dell'atterraggio ad Arlanda, (o anche Skavsta è mica male) dove lo trovi? Vale la pena di un paio di scossoni.
Per cui se vivrai ancora l'esperienza della turbolenza, sappi che lì dentro ci puoi stare tranquillamente, se no si girava al largo; tutto sotto controllo.
A Copenaghen come hai visto, non è successo nulla; l'equivalente di un autobus che ha fatto una frenata brusca e gli è scoppiata una gomma, però siccome i giornalisti sanno che ci sono i fifoni come te, la mettono giù pesante e"vendono" bene la notizia.
Però, a differenza dell'autobus con la gomma floscia, da oggi una commissione è al lavoro affinché a nessuno di quei poveri Dash, che in Scandinavia si vanno a posare in posti veramente impossibili e con tempi orribili, capiti ancora.
Questa è la sicurezza del volo: niente succede per caso, niente si lascia al caso.
E i Dash si guadagnano la vita con un lavoro duro, ma duro, ma duro, sulle piste innevate in mezzo ai fiordi norvegesi, per esempio e in mille altri campi davvero difficili della Scandinavia.
Grandi macchine, forse non bellissime (io le adoro, forse perché adoro la Scandinavia) ma grandi macchine.
Vai tranquilla Anto (la fifona stavolta).
Se sei ancora a Stoccolma mangiati un pittypanna per me, con la salsa di barbabietola rossa (le kjottbollar si trovano anche qui all'Ikea, ma il pittypanna no, accidentaccio).
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Benvenuta!!!
molti hanno commentato il video con un ..."che fortuna!!!"...pochi sanno quanto chi pilotava l'aereo, ha il merito di averlo portato a terra con tutti i passeggeri sani e salvi....
Cerca di stare tranquilla e pensare che sono inconvenienti rarissimi! ciao
più che vero!!!Per quanto riguarda le turbolenze, credo tu abbia assistito al massimo danno che possono causare... il rovesciamento del caffè (naturalmente se ci si alzasse in piedi si farebbe la fine del caffè...). Sono soltanto un po' fastidiose, ma non pericolose se si è seduti al proprio posto
Credo che spulciando tra i topic, troverai molte risposte confortanti...oltre a numerosi angeli custodi che verranno in tuo aiuto!Poi da lì mille paure per l'aereo che ballava, tutti erano spaventati, si sentivano rumori e tutto si muoveva ed io ho urlato e pianto e nel momento in cui ho messo piede a terra ho realizzato che avevo di nuovo paura di volare...
Oltre naturalmente a dirti che sono casi che succedono uno su mille...molti in questo forum ti confermeranno che la situazione di emergenza, non ha avuto conseguenze drastiche proprio grazie alla competenza dei piloti...che sono perfettamente addestrati a gestire situazioni del genere.Ora il mio problema è tra neanche 20 gg devo viaggiare di nuovo, per tornare in Italia, ma ho molta paura.
Poi come se non bastasse ho costretto mio marito a prendere un volo della SAS (anzichè della Sterling) e stamattina vedo dell'incidente a Copenaghen... panico!
molti hanno commentato il video con un ..."che fortuna!!!"...pochi sanno quanto chi pilotava l'aereo, ha il merito di averlo portato a terra con tutti i passeggeri sani e salvi....
Cerca di stare tranquilla e pensare che sono inconvenienti rarissimi! ciao
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Buongiorno a tutti e grazie per il vostro incoraggiamento!
Leggendo nei post dei miei "colleghi fifoni" ho capito che è meglio che io comprenda che cosa mi fa più paura e perchè altrimenti è una guerra contro i fantasmi...
ma ho ancora due settimane per riparare alla mia mancanza.
Adoro la Svezia (anche se l'ho visitata solo in parte) e adoro Stoccolma e mi si stringe il cuore a partire... in tutti i sensi!!!
Comunque quando si dice il caso (di nuovo!!):
ieri presa dalla smania di avere tutto sotto controllo ho guardato la prenotazione per sapere su che aereo viaggeremo per tornare in Italia ed è un MD80... che faccio sto tranquilla!!???!! Non credo di averne mai preso uno....
Ciao e buona giornata
Leggendo nei post dei miei "colleghi fifoni" ho capito che è meglio che io comprenda che cosa mi fa più paura e perchè altrimenti è una guerra contro i fantasmi...
pittypanna?? sono qui da 5 mesi ma non ne avevo mai sentito parlare...Se sei ancora a Stoccolma mangiati un pittypanna per me, con la salsa di barbabietola rossa

Adoro la Svezia (anche se l'ho visitata solo in parte) e adoro Stoccolma e mi si stringe il cuore a partire... in tutti i sensi!!!
Comunque quando si dice il caso (di nuovo!!):
ieri presa dalla smania di avere tutto sotto controllo ho guardato la prenotazione per sapere su che aereo viaggeremo per tornare in Italia ed è un MD80... che faccio sto tranquilla!!???!! Non credo di averne mai preso uno....
Ciao e buona giornata
Vuoi rischiare il linciaggioAnto ha scritto:
è un MD80... che faccio sto tranquilla!!???!!



Questa domanda su questo forum non deve essere fatta





Scherzi a parte, l'MD80 è eccezionale. E' stato l'aereo con cui ho fatto il primo volo e l'ho preso centinaia di volte...E' sicurissimo, vai tranquilla...
- Fearless flyer
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Ciao Antonella!Anto ha scritto: Comunque quando si dice il caso (di nuovo!!):
ieri presa dalla smania di avere tutto sotto controllo ho guardato la prenotazione per sapere su che aereo viaggeremo per tornare in Italia ed è un MD80... che faccio sto tranquilla!!???!! Non credo di averne mai preso uno....
Ciao e buona giornata
Secondo te questa cosa di avere tutto sotto controllo che tipo di relazione ha con la tua paura?

Luca
Luca Evangelisti
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Sito ufficiale "Voglia di volare".
VADO VIA DAL FORUM
evangelisti.luca@alitalia.it
Chi vuole sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa.
Proverbio africano
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« Anto » ha scritto:
è un MD80... che faccio sto tranquilla!!???!!
Vuoi rischiare il linciaggio ??
Ehheheheheh scherzavo Lucky Luke!!!
Per quanto riguarda te Luca mmmm bella domanda!
Probabilmente mi spaventa non avere nessun tipo di controllo diretto su quello che accade, dove per controllo intendo anche il non saperne abbastanza di aerei: come sono fatti, come fanno a volare, che strumenti possiedono, quali sono emergenze che possono affrontare ecc...
Non conoscendo come funzionano veramente una parte di me immagina che da un momento all'altro possano "rompersi" e fermarsi come accade per l'auto o per un elettrodomestico....
Quando vado dal dentista una delle cose più importanti per me è che mi dica che cosa sta per per fare, della serie ora sentirai un pò di dolore, ora trapano, ora sentirai tanto dolore, ora non sentirai niente... così sono preparata.
Diciamo che nell'ambito delle mie paure (e solo in questo) non mi piacciono affatto le sorprese!!!
Certo ora non mi metterò a studiare ingneria aereospaziale o mi siederò in braccio al pilota per chiedergli esattamente cosa sta facendo, però mi rendo conto che finchè le cose sono andate bene sono stata tranquilla, ma nel momento in cui è accaduto qualcosa di diverso, come una perturbazione o un vuoto d'aria, mi sono appanicata!!
Magari il fatto di averli già vissuti li renderà meno "tragici" se mi dovessero accadere di nuovo, ma questo non posso saperlo ora!
Ma la cosa che mi da più fastidio è di salire di nuovo su un aereo con quell'ansia che mi fa chiudere lo stomaco, che mi fa sudare freddo e che mi fa stare tutto il tempo tesa ad ascoltare ogni rumore o ogni vibrazione in attesa che qualcosa di terribile accada... e scendere con tre chili di meno e tutta innervata come se avessi fatto una gara di tiro alla fune per tre ore...
Che faccio? Oltretutto qui mi danno al massimo la valeriana o il braccialetto con le palline da mettere ai polsi!!!

A presto
Antonella
Nel forum puoi trovare risposta a tutte queste domande; ma per stare davvero tranquilla concentrati sul panorama (o chiacchiera con i compagni di viaggio, ascolta musica o leggi...) e lascia perdere il monitoraggio dei rumori; a controllare la situazione ci pensa l'equipaggio, a bordo ci sono tutta l'esperienza e la tecnologia necessaria.Anto ha scritto:Probabilmente mi spaventa non avere nessun tipo di controllo diretto su quello che accade, dove per controllo intendo anche il non saperne abbastanza di aerei: come sono fatti, come fanno a volare, che strumenti possiedono, quali sono emergenze che possono affrontare ecc...

Ultima modifica di hirundo il 11 settembre 2007, 18:10, modificato 1 volta in totale.
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ciao Antonella ben'arrivata 
..come diceva Delta Golf.."l'incidente" di Copenaghen è un evento di piccole dimensioni. E aggiungo che molto difficilmente poteva mettere a rischio la vita dei passeggeri..i piloti daltrone sono addestrati a tutto e sanno mantenere la massima calma perchè sanno che il loro airbus, boeing o embraer che sia, non li abbandonerà grazie alla loro capacità di risoluzione.
..i vuoi d'aria..bè l'unica volta che mi è capitato ero nel bagno dell'aereo ed è stato un pò sconvolgente ..ma tutto sommato divertente veder entrare le persone in bagno dopo di me con diffidenza eheh
Per le turbolenze..sono le cose più divertenti..l'aereo non si rompe!..e poi finchè le hostess non sono richiamate ai propri posti tutto va ok!..non che se vengono richiamate a sedere ci sia una situazione di pericolo, ma è per evitare che gli assistenti di volo vadano a sbattere la testa essendo in piedi.
..ti dò un consiglio, per affrontare le turbolenze, che è lo stesso che diedi a mio papà sul volo parigi metz-nancy (di cui vi ho proposto un video)..siccome l'aereo segue principalmente i vor durante la rotta, le indicazioni degli atc in app e successivamente, incaso di mal tempo, ils o vor (o anche altra strumentazione)..immagina l'aereo guidato da DUE ROTAIE..che se viene sbalottato a sinistra e a destra..su e giù da folate di vento ..subito dopo rientrerà sulle sue "rotaie"...per poco tempo l'aereo è lasciato "in balia" dei piloti se il tempo non è nulla di buono..ma segue i segnali radio di affidate strumentazioni che creano le rotaie virtuali all'aereo, che verranno seguite...il vantaggio delle rotaie immaginare è che non si può deragliare.
Per rendere meglio l'idea..turbolenze, vento, pioggia, grandine, lampi e quant'altro la natura ci possa offrire..no preoccupazione ..immagina tutta la carlinga dell'aereo, se non ti riesce l'idea delle rotaie, sostenuta da fili e comandata da questa (come una marionetta)..i fili però sono flessibili e se c'è vento faranno spostare la cosa attaccata che però ritornerà nella posizione originale..
ciao da Francesco

..come diceva Delta Golf.."l'incidente" di Copenaghen è un evento di piccole dimensioni. E aggiungo che molto difficilmente poteva mettere a rischio la vita dei passeggeri..i piloti daltrone sono addestrati a tutto e sanno mantenere la massima calma perchè sanno che il loro airbus, boeing o embraer che sia, non li abbandonerà grazie alla loro capacità di risoluzione.
..i vuoi d'aria..bè l'unica volta che mi è capitato ero nel bagno dell'aereo ed è stato un pò sconvolgente ..ma tutto sommato divertente veder entrare le persone in bagno dopo di me con diffidenza eheh

Per le turbolenze..sono le cose più divertenti..l'aereo non si rompe!..e poi finchè le hostess non sono richiamate ai propri posti tutto va ok!..non che se vengono richiamate a sedere ci sia una situazione di pericolo, ma è per evitare che gli assistenti di volo vadano a sbattere la testa essendo in piedi.
..ti dò un consiglio, per affrontare le turbolenze, che è lo stesso che diedi a mio papà sul volo parigi metz-nancy (di cui vi ho proposto un video)..siccome l'aereo segue principalmente i vor durante la rotta, le indicazioni degli atc in app e successivamente, incaso di mal tempo, ils o vor (o anche altra strumentazione)..immagina l'aereo guidato da DUE ROTAIE..che se viene sbalottato a sinistra e a destra..su e giù da folate di vento ..subito dopo rientrerà sulle sue "rotaie"...per poco tempo l'aereo è lasciato "in balia" dei piloti se il tempo non è nulla di buono..ma segue i segnali radio di affidate strumentazioni che creano le rotaie virtuali all'aereo, che verranno seguite...il vantaggio delle rotaie immaginare è che non si può deragliare.
Per rendere meglio l'idea..turbolenze, vento, pioggia, grandine, lampi e quant'altro la natura ci possa offrire..no preoccupazione ..immagina tutta la carlinga dell'aereo, se non ti riesce l'idea delle rotaie, sostenuta da fili e comandata da questa (come una marionetta)..i fili però sono flessibili e se c'è vento faranno spostare la cosa attaccata che però ritornerà nella posizione originale..

ciao da Francesco
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Ok, inizia ad imparare il testo della Haka, così puoi controbattere!Anto ha scritto:Ps La gara di tiro alla fune vede me da una parte e la squadra di rugby neozelandese degli All Blacks dall'altra... compresa Haka iniziale!!!
"Kia rite, ka rite tonu !"
(Get ready, when you are ready; In posizione, quando siete pronti !)
Hi!!!
(Hi!!!; Hi!!!)
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(Slap the hands against the thighs; Colpite le coscie con le mani)
Uma tiraha
(Puff out the chest; Petto in fuori)
Turi whatia
(Bend the knees; Piegate le ginocchia)
Hope whai ake
(Let the hip follow; Fatele seguire dall'anca)
Waewae takahia kia kino
(Stamp the feet as hard as you can; Sbattete i piedi piu' forte che potete)
Ka mate, Ka Mate
(It is death, It is death; Io Muoio, Io Muoio)
Ka ora, Ka ora
(It is life, It is life; Io Vivo, Io Vivo)
Ka mate, Ka mate
(It is death, It is death; Io Muoio, Io Muoio)
Ka ora, Ka ora
(It is life, It is life; Io Vivo, Io Vivo)
Tenei Te Tangata Puhuruhuru
(This is the hairy man; Questo e' l'uomo peloso)
Nana i tiki mai
(who persuade the Sun; Che ha persuaso il Sole)
whakawhiti te ra
(to shine again; a splendere di nuovo)
Upa...ne, Upa...ne
(One upward step! Another upward step! ; Un passo verso l'alto! Ancora un altro!)
Upane, Kaupane
(Up to the top; ancora un passo in su, fino in cima)
Whiti te ra
(the sun shines; il sole brilla)
Hi!!!
(Hi!!!; Hi!!!)
Per il filmato http://web.tiscali.it/e_wave/AllBlacks/Haka.html
Fai esercizio, mi raccomando!

Andrea
Dilige et quod vis fac
Sant'Agostino
La libertà è una forma di disciplina
C.S.I.
Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti
Nanni Moretti (in Palombella rossa)
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Ti piacerebbe!!!!....ti passavano subito tutte le paure!mi siederò in braccio al pilota per chiedergli esattamente cosa sta facendo,

sarai seduta su un gioiellino....fidati!Comunque quando si dice il caso (di nuovo!!):
ieri presa dalla smania di avere tutto sotto controllo ho guardato la prenotazione per sapere su che aereo viaggeremo per tornare in Italia ed è un MD80... che faccio sto tranquilla!!???!! Non credo di averne mai preso uno....
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Visto che ci sono continuo con le domande (e tu con le risposte).Anto ha scritto:« Anto » ha scritto:
è un MD80... che faccio sto tranquilla!!???!!
Vuoi rischiare il linciaggio ??
Ehheheheheh scherzavo Lucky Luke!!!
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Probabilmente mi spaventa non avere nessun tipo di controllo diretto su quello che accade, dove per controllo intendo anche il non saperne abbastanza di aerei: come sono fatti, come fanno a volare, che strumenti possiedono, quali sono emergenze che possono affrontare ecc...
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Quando vado dal dentista una delle cose più importanti per me è che mi dica che cosa sta per per fare, della serie ora sentirai un pò di dolore, ora trapano, ora sentirai tanto dolore, ora non sentirai niente... così sono preparata.
Diciamo che nell'ambito delle mie paure (e solo in questo) non mi piacciono affatto le sorprese!!!
Certo ora non mi metterò a studiare ingneria aereospaziale o mi siederò in braccio al pilota per chiedergli esattamente cosa sta facendo, però mi rendo conto che finchè le cose sono andate bene sono stata tranquilla, ma nel momento in cui è accaduto qualcosa di diverso, come una perturbazione o un vuoto d'aria, mi sono appanicata!!
Magari il fatto di averli già vissuti li renderà meno "tragici" se mi dovessero accadere di nuovo, ma questo non posso saperlo ora!
Ma la cosa che mi da più fastidio è di salire di nuovo su un aereo con quell'ansia che mi fa chiudere lo stomaco, che mi fa sudare freddo e che mi fa stare tutto il tempo tesa ad ascoltare ogni rumore o ogni vibrazione in attesa che qualcosa di terribile accada... e scendere con tre chili di meno e tutta innervata come se avessi fatto una gara di tiro alla fune per tre ore...
Che faccio? Oltretutto qui mi danno al massimo la valeriana o il braccialetto con le palline da mettere ai polsi!!!![]()
A presto
Antonella
Pensi che ci sia un collegamento tra CONTROLLO e (S)FIDUCIA?

Luca
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Anto ha scritto:Grazie Andrea mi sto allenando, con tanto di video...
Qui trovi tutto quanto ti serve....

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Non serve a nulla probabilmente dire che nel volo precedente hai in realtà avuto la prova che la turbolenza all'aereo non ha provocato alcun problema... E non è che te lo ha detto un'altro, lo hai visto tu stessa.Ma la cosa che mi da più fastidio è di salire di nuovo su un aereo con quell'ansia che mi fa chiudere lo stomaco
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aeb ha scritto:Anto ha scritto:Grazie Andrea mi sto allenando, con tanto di video...
Qui trovi tutto quanto ti serve....![]()
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Questo è interessante.Anto ha scritto: Quando vado dal dentista una delle cose più importanti per me è che mi dica che cosa sta per per fare, della serie ora sentirai un pò di dolore, ora trapano, ora sentirai tanto dolore, ora non sentirai niente... così sono preparata.
Diciamo che nell'ambito delle mie paure (e solo in questo) non mi piacciono affatto le sorprese!!!
Lo è perchè tutti quelli che hanno un forte bisogno al controllo motivano questa inclinazione nello stesso modo.
"Devo conoscere tutto quello che seccede e controllare, perchè se lo faccio, posso impedire che quello che temo si avveri". Cambia qualche parola nella frase ma il succo è questo.
Il presupposto di fondo che trascina con sè questa frase, però, è del tutto sbagliato; chi controlla pensa che il controllo sia la soluzione all'ansia: "se mi informo e controllo, mi preparo meglio a quello che mi può succedere, quindi sarò meno ansioso".
Purtroppo (per chi è ansioso) funziona esattamente al contrario. La tendenza al controllo è uno degli ingredienti fondamentali per preparare l'ansia non per sconfiggerla. Chi controlla non fa altro che monitorare costantemente la realtà con atteggiamento preoccupato, finendo per vedere minacce ovunque e ingigantendone i segnali.
Ci sono un sacco di studi su questa cosa che dimostrano come, alla fine, la prestazione finale "after controll" è nettamente peggiore di quella "no controll" da parte della stessa persona. Insomma chi controlla, pensando di essere poi molto più preparato ad affrontare il rischio, finisce per alimentare l'ansia molto prima e molto di più intensamente. Se, invece, vengo catapultato nella situazione per me minacciosa senza avere il tempo di "prepararmi" la mia prestazione di gestione dell'ansia sarà MOLTO più efficace.
Perchè "l'uomo timoroso vede minacce ovunque" (non è mia eh..

Luca
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Sono d'accordo con quello che dici Luca perchè spesso accade proprio questo, però spero che nel mio caso non sia così.La tendenza al controllo è uno degli ingredienti fondamentali per preparare l'ansia non per sconfiggerla. Chi controlla non fa altro che monitorare costantemente la realtà con atteggiamento preoccupato, finendo per vedere minacce ovunque e ingigantendone i segnali.
Non è nelle mie intenzioni impare sugli aerei e sul volo per stare tutto il tempo attenta al rumore dell'alettone o alla riduzione di potenza dei motori alla fine del decollo (ho studiato eh???) ma che semplicemente queste non siano cose nuove per me.
So che esistono, so che possono accadere, quindi nulla di nuovo.
Per esempio l'altra volta, durante la perturbazione, guardando fuori ho visto un'ala muoversi ed ho pensato " Ah ecco ora si stacca!", ma leggendo in questo sito ho scoperto che si devono muovere, che sono progettate per farlo e che possono farlo per metri!!
Così come nei primi voli ho imparato che quando si passa tra le nuvole si trema un pò, credo perchè ci sia una diversa "consistenza" dell'aria (o almeno a me piace immaginarlo così), ma che finisce presto e che passare nelle nuvole vuol dire che sono quasi arrivata...
Certo un filo d'ansietta c'è, ma non paura.
E' come se in un certo senso stessi imparando a volare...
La cosa che mi da più coraggio in tutto questo è io ho anche ho volato bene: ho visto film, ho mangiato, ho guardato i paesaggi (anche se soffro terribilmente di vertigini!), ho chiacchierato, ho perfino dormito sull'aereo....
Non è durato tanto, ma l'ho fatto!!!
La cosa che invece mi spaventa è che non so quale sarà il mio stato d'animo quando viaggerò di nuovo...
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Aspetta Antonella, forse mi sono spiegato male.Anto ha scritto:Sono d'accordo con quello che dici Luca perchè spesso accade proprio questo, però spero che nel mio caso non sia così.La tendenza al controllo è uno degli ingredienti fondamentali per preparare l'ansia non per sconfiggerla. Chi controlla non fa altro che monitorare costantemente la realtà con atteggiamento preoccupato, finendo per vedere minacce ovunque e ingigantendone i segnali.
Non è nelle mie intenzioni impare sugli aerei e sul volo per stare tutto il tempo attenta al rumore dell'alettone o alla riduzione di potenza dei motori alla fine del decollo (ho studiato eh???) ma che semplicemente queste non siano cose nuove per me.
So che esistono, so che possono accadere, quindi nulla di nuovo.
Per esempio l'altra volta, durante la perturbazione, guardando fuori ho visto un'ala muoversi ed ho pensato " Ah ecco ora si stacca!", ma leggendo in questo sito ho scoperto che si devono muovere, che sono progettate per farlo e che possono farlo per metri!!
Così come nei primi voli ho imparato che quando si passa tra le nuvole si trema un pò, credo perchè ci sia una diversa "consistenza" dell'aria (o almeno a me piace immaginarlo così), ma che finisce presto e che passare nelle nuvole vuol dire che sono quasi arrivata...
Certo un filo d'ansietta c'è, ma non paura.
E' come se in un certo senso stessi imparando a volare...
La cosa che mi da più coraggio in tutto questo è io ho anche ho volato bene: ho visto film, ho mangiato, ho guardato i paesaggi (anche se soffro terribilmente di vertigini!), ho chiacchierato, ho perfino dormito sull'aereo....
Non è durato tanto, ma l'ho fatto!!!
La cosa che invece mi spaventa è che non so quale sarà il mio stato d'animo quando viaggerò di nuovo...
Io non sono CONTRO l'informazione, non lo sono affatto.
Voglia di volare è strutturata come un modello "psico/aero-educativo", quindi sono convinto che l'informazione e la conoscenza dei fenomeni siano un presupposto decisivo nel combattere l'ansia.
Io mi riferivo alla tendenza reiterata e pervasiva al controllo. Alla necessità di dover controllare tutto per stare bene, al perfezionismo patologico, alla intolleranza dell'incertezza. Questi sono i temi che "generano" ansia.
L'informazione va benone, d'accordo con te.
Luca
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Caro Luca per iscritto è davvero molto difficile dare o cogliere il tono di una conversazione, ma la mia risposta non era assolutamente risentita.
Ho cercato solo di descriverti come di solito io faccio uso delle informazioni che immagazzino, anche se poi non è detto funzioni esattamente così anche questa volta (da qui la mia rinata paura di volare).
E che sono d'accordo con te sul fatto che la troppa attesa o la troppa preparazione ad un evento piuttosto che tranquillizzare possa generare l'effetto contrario.
Forse dovrei usare più faccine quando scrivo!!!
Grazie mille
Antonella
Ho cercato solo di descriverti come di solito io faccio uso delle informazioni che immagazzino, anche se poi non è detto funzioni esattamente così anche questa volta (da qui la mia rinata paura di volare).
E che sono d'accordo con te sul fatto che la troppa attesa o la troppa preparazione ad un evento piuttosto che tranquillizzare possa generare l'effetto contrario.
Forse dovrei usare più faccine quando scrivo!!!

Grazie mille
Antonella
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Le faccine non servono...penso che in fin dei conti vi siate capiti benissimoAnto ha scritto:.
Forse dovrei usare più faccine quando scrivo!!!![]()
Grazie mille
Antonella


Andrea
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Rieccomi qua dopo due giorni di rimurginamenti e di alti e bassi e finalmente il mio stato d'animo è più sereno... stranamente...
Penso che vivere male queste mie due ultime settimane a Stoccolma non mi facciano per niente bene, perciò l'ansia mettiamola un pò da parte.
Ora bisogna riorganizzare il rientro senza lasciare cose da fare (o da rifare) qui: cioccolato caldo in piazzetta a gamla, dolci e torte di cui sentirò tanto la mancanza, saluti con annessi scambi gastro-culturali con i nuovi amici, passeggiate notturne (anche se fa già freschino) e perchè no un pò di sano shopping!!
Il rientro sarà un pò difficile, ma ci saranno le famiglie e gli amici con i loro bimbi nuovi di zecca ad aspettarci e a cui raccontare tutto di questi sei fantastici mesi.
Ma soprattutto ci sarà da pensare alla nuova partenza: a novembre Madrid, lì però ci posso arrivare in nave e treno ehehehe, ma spero che non sia necessario!!!
Grazie ancora a tutti per esserci costantemente.
Antonella
Penso che vivere male queste mie due ultime settimane a Stoccolma non mi facciano per niente bene, perciò l'ansia mettiamola un pò da parte.
Ora bisogna riorganizzare il rientro senza lasciare cose da fare (o da rifare) qui: cioccolato caldo in piazzetta a gamla, dolci e torte di cui sentirò tanto la mancanza, saluti con annessi scambi gastro-culturali con i nuovi amici, passeggiate notturne (anche se fa già freschino) e perchè no un pò di sano shopping!!
Il rientro sarà un pò difficile, ma ci saranno le famiglie e gli amici con i loro bimbi nuovi di zecca ad aspettarci e a cui raccontare tutto di questi sei fantastici mesi.
Ma soprattutto ci sarà da pensare alla nuova partenza: a novembre Madrid, lì però ci posso arrivare in nave e treno ehehehe, ma spero che non sia necessario!!!
Grazie ancora a tutti per esserci costantemente.
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Grazie a te..statistica!Anto ha scritto:Rieccomi qua dopo due giorni di rimurginamenti e di alti e bassi e finalmente il mio stato d'animo è più sereno... stranamente...
Penso che vivere male queste mie due ultime settimane a Stoccolma non mi facciano per niente bene, perciò l'ansia mettiamola un pò da parte.
Ora bisogna riorganizzare il rientro senza lasciare cose da fare (o da rifare) qui: cioccolato caldo in piazzetta a gamla, dolci e torte di cui sentirò tanto la mancanza, saluti con annessi scambi gastro-culturali con i nuovi amici, passeggiate notturne (anche se fa già freschino) e perchè no un pò di sano shopping!!
Il rientro sarà un pò difficile, ma ci saranno le famiglie e gli amici con i loro bimbi nuovi di zecca ad aspettarci e a cui raccontare tutto di questi sei fantastici mesi.
Ma soprattutto ci sarà da pensare alla nuova partenza: a novembre Madrid, lì però ci posso arrivare in nave e treno ehehehe, ma spero che non sia necessario!!!
Grazie ancora a tutti per esserci costantemente.
Antonella

Insomma va molto meglio mi sembra? O è dissimulazione?
Luca
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Ciao a tutti e scusate per la latitanza, ma ho avuto talmente tanto da fare che non ho trovato abbastanza tempo per tornare sul forum.... nè per pensare al volo di domenica prossima
L'intenzione di vivere al meglio i miei ultimi giorni qui mi ha aiutata molto e così tra un giro e l'altro e tra una cena e una merenda con gli amici da salutare mi sono ritrovata a pochi giorni dalla partenza!!!
E ormai si inizia a pensare a cosa fare una volta a casa, dove andare, parenti amici ecc ecc e il volo da terribile nemico diventa un passaggio tra la bellissima esperienza a Stoccolma e il ritorno a casa....
Spero di mantenere questo stesso stato d'animo almeno fino a domenica, intanto scrivo solo cose belle così in caso me le rileggo se dovessero servire!!!
Scherzi a parte, mi è servito molto parlarne anche perchè ho scoperto che non è una paura solo mia, ma molto più comune di quanto pensassi e che più ci si concentra sul viaggio e più si perdono particolari di ciò che accade intorno ad esso...
X Luca: possibile che in fondo in fondo la mia rinnovata paura è data anche dal fatto che io non me andrei da qui??!??
Buona giornata a tutti
Antonella

L'intenzione di vivere al meglio i miei ultimi giorni qui mi ha aiutata molto e così tra un giro e l'altro e tra una cena e una merenda con gli amici da salutare mi sono ritrovata a pochi giorni dalla partenza!!!
E ormai si inizia a pensare a cosa fare una volta a casa, dove andare, parenti amici ecc ecc e il volo da terribile nemico diventa un passaggio tra la bellissima esperienza a Stoccolma e il ritorno a casa....
Spero di mantenere questo stesso stato d'animo almeno fino a domenica, intanto scrivo solo cose belle così in caso me le rileggo se dovessero servire!!!

Scherzi a parte, mi è servito molto parlarne anche perchè ho scoperto che non è una paura solo mia, ma molto più comune di quanto pensassi e che più ci si concentra sul viaggio e più si perdono particolari di ciò che accade intorno ad esso...
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Si!Anto ha scritto:Ciao a tutti e scusate per la latitanza, ma ho avuto talmente tanto da fare che non ho trovato abbastanza tempo per tornare sul forum.... nè per pensare al volo di domenica prossima![]()
L'intenzione di vivere al meglio i miei ultimi giorni qui mi ha aiutata molto e così tra un giro e l'altro e tra una cena e una merenda con gli amici da salutare mi sono ritrovata a pochi giorni dalla partenza!!!
E ormai si inizia a pensare a cosa fare una volta a casa, dove andare, parenti amici ecc ecc e il volo da terribile nemico diventa un passaggio tra la bellissima esperienza a Stoccolma e il ritorno a casa....
Spero di mantenere questo stesso stato d'animo almeno fino a domenica, intanto scrivo solo cose belle così in caso me le rileggo se dovessero servire!!!![]()
Scherzi a parte, mi è servito molto parlarne anche perchè ho scoperto che non è una paura solo mia, ma molto più comune di quanto pensassi e che più ci si concentra sul viaggio e più si perdono particolari di ciò che accade intorno ad esso...
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