Presentazione
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Presentazione
Salve a tutti! Mi chiamo Filippo, ho 27 anni e risiedo nella provincia di Firenze. Il mio è un caso "grave".....
Ho scoperto questo bellissimo sito vagando su vari motori di ricerca dopo aver digitato parole chiave come: "motore in fiamme", "paura di volare" ecc...
COMPLIMENTI, il sito è veramente ben fatto e credo che alla fine possa davvero portare dei benefici a qualcuno. Io da parte mia non volo dal 1999 nonostante in precedenza lo avessi fatto 4-5 volte con animo sempre agitato ma abbastanza contenuto: (era bellissimo volare, visuali incredibili ma anche tanta paura ahimè). Da allora non l'ho più fatto benchè non mi sia mai capitato niente di complicato in volo nonostante una perdita improvvisa di quota in fase di atterraggio mentre l'aereo era inclinato per allinearsi sulla pista del JFK a poche centinaia di metri da terra,,,tutti quanti urlammo ma la cosa si risolse solo con un bello spavento....non ho mai capito cosa fosse successo.....devo dire però che non mi è ricapitata neanche l'occasione di volare benchè questo non mi sia dispaiciuto
Comunque questo è il meno, la paura c'era già e non credo di aver smesso per il mio piccolo inconveniente dell'ultima volta, quanto piuttosto per fastidiosi meccanismi mentali che mi si sono instaurati Se non altro ho questa consapevolezza e so che la radice del mio "male" sta in me e nel mio inconscio....
Ho tanti dubbi e paure sul volo ma questo è parte delle mie fantasie o della mia ignoranza e almeno per queste spero che potrete darmi in futuro delle risposte.
Io vorrei farcela ragazzi prima o poi, anche con calma ma vorrei farcela.....si vive anche senza volare ma si può vivere meglio anche volando
Grazie a tutti per l'attenzione e a presto Filippo
Ho scoperto questo bellissimo sito vagando su vari motori di ricerca dopo aver digitato parole chiave come: "motore in fiamme", "paura di volare" ecc...
COMPLIMENTI, il sito è veramente ben fatto e credo che alla fine possa davvero portare dei benefici a qualcuno. Io da parte mia non volo dal 1999 nonostante in precedenza lo avessi fatto 4-5 volte con animo sempre agitato ma abbastanza contenuto: (era bellissimo volare, visuali incredibili ma anche tanta paura ahimè). Da allora non l'ho più fatto benchè non mi sia mai capitato niente di complicato in volo nonostante una perdita improvvisa di quota in fase di atterraggio mentre l'aereo era inclinato per allinearsi sulla pista del JFK a poche centinaia di metri da terra,,,tutti quanti urlammo ma la cosa si risolse solo con un bello spavento....non ho mai capito cosa fosse successo.....devo dire però che non mi è ricapitata neanche l'occasione di volare benchè questo non mi sia dispaiciuto
Comunque questo è il meno, la paura c'era già e non credo di aver smesso per il mio piccolo inconveniente dell'ultima volta, quanto piuttosto per fastidiosi meccanismi mentali che mi si sono instaurati Se non altro ho questa consapevolezza e so che la radice del mio "male" sta in me e nel mio inconscio....
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Grazie a tutti per l'attenzione e a presto Filippo
Ciao Filippo, benvenuto.
Mi piace molto la tua conclusione, "si può vivere meglio volando", credo che sia un'ottima motivazione per sconfiggere la paura.
Risposte tecniche in questo forum ne trovi quante ne vuoi, esplorando le altre aree, e ti saranno sicuramente di aiuto; però, come hai già capito, per vincere questa battaglia bisogna trovare qualche risposta anche dentro di sé. Se sei convinto di questo, i miglioramenti presto o tardi arrivano. Buona permanenza sul forum!

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Re: Presentazione
Ciao Filippo, benvenuto!Schuman375 ha scritto: ... quanto piuttosto per fastidiosi meccanismi mentali che mi si sono instaurati Se non altro ho questa consapevolezza e so che la radice del mio "male" sta in me e nel mio inconscio....
Racconta se vuoi, parlaci dei tuo "fastidiosi meccanismi mentali".
Luca
Luca Evangelisti
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Chi vuole sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa.
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Ciao Antonella e ciao Luca! Vedere già due risposte mi ha fatto molto piacere e per quanto possa servire, mi ha incoraggiato a riscrivere. Vi ringrazio! Beh, che dire? Sai com'è Luca, la gente spesso non chiacchera volentieri di se ma io sono abbastanza spudorato
quindi raccolgo il tuo invito.
Ad oggi la mia paura principale è di schiantarmi e la fase che mi fa più paura è il decollo....(sarà un caso che spesso mi preoccupa l'idea di non riuscire a "decollare" anche nella vita???).
Quando sono stato su, sono sempre stato tranquillo, a tratti rilassato, ma l'idea di partire e il prepararmi a farlo mi inquieta tantissimo (N.B. sono anche un poltrone, un faticone e un abitudinario anche se questo non mi dispiace troppo in fin dei conti, è la mia indole)
La sensazione di staccare i piedi da terra che si prova decollando (mi ricordo il mio cercare il pavimento del mezzo con i piedi) è pure inebriante ma mi fa una paura fottuta,,,
Potrebbe essere interessante dire che al mio primo viaggio con i miei genitori(Guardacaso su un MD83 dell'Eurofly diretto in Egitto) arrivai abbastanza rilassato ma il decollo da Malpensa in direzione delle Alpi e i minuti successivi sopra l'appennino furono "durissimi" quanto bellissimi....poi ricordo la grande inquietudine che provavo spesso mentre ero laggiù in vacanza del tipo: "Oddio, ora mi casca l'aereo a tornare e non rivedo casa, fratelli e la mia vita"..... come se coi miei fratelli avessi un bel rapporto !!!
Comunque come vedete andò tutto bene...
Il guaio più grosso deve essere successo qualche mese più tardi, quando da solo andai in viaggio studio in Inghilterra....mamma mia che patire!!! Lì quest'idea era decuplicata e passai tre settimane da inferno telefonando ogni giorno per farmi venire a prendere (in treno ovviamente).
Beh, alla fine, ma solo alla fine i miei vennero davvero ma in aereo e in aereo con loro tornai (in Bae 146 Meridiana in atterraggio notturno su Peretola.....carino, si vedeva la televsione accesa nelle case dei peretolesi).
Dopo circa due anni, un secondo viaggio a Londra da solo (con la scuola) che incredibilmemte andò benissimo e pochi mesi più tardi un lungo viaggio negli States che riacutizzò i problemi (mi ero appena fidanzato e credevo di non rivederla più)....sarebbe stato meglio
Che devo aggiungere? Forse ho detto anche troppo ma era necessario sfogarmi...
Lo so, sono un tipo un po' sul pazzoide che di problemini di testa ne ha avuti e che qualcosa per cercare di risolverli ha fatto (sennò non avrei neanche tanta chiarezza su dinamiche e coscienza del problema) ma per ora mi ha portato poco lontano.....
Io a domanda vado anche più nel profondo eh, oppure appena organizzo meglio le idee mi rifaccio vivo da solo......grazie per la pazienza

Ad oggi la mia paura principale è di schiantarmi e la fase che mi fa più paura è il decollo....(sarà un caso che spesso mi preoccupa l'idea di non riuscire a "decollare" anche nella vita???).
Quando sono stato su, sono sempre stato tranquillo, a tratti rilassato, ma l'idea di partire e il prepararmi a farlo mi inquieta tantissimo (N.B. sono anche un poltrone, un faticone e un abitudinario anche se questo non mi dispiace troppo in fin dei conti, è la mia indole)
La sensazione di staccare i piedi da terra che si prova decollando (mi ricordo il mio cercare il pavimento del mezzo con i piedi) è pure inebriante ma mi fa una paura fottuta,,,
Potrebbe essere interessante dire che al mio primo viaggio con i miei genitori(Guardacaso su un MD83 dell'Eurofly diretto in Egitto) arrivai abbastanza rilassato ma il decollo da Malpensa in direzione delle Alpi e i minuti successivi sopra l'appennino furono "durissimi" quanto bellissimi....poi ricordo la grande inquietudine che provavo spesso mentre ero laggiù in vacanza del tipo: "Oddio, ora mi casca l'aereo a tornare e non rivedo casa, fratelli e la mia vita"..... come se coi miei fratelli avessi un bel rapporto !!!

Il guaio più grosso deve essere successo qualche mese più tardi, quando da solo andai in viaggio studio in Inghilterra....mamma mia che patire!!! Lì quest'idea era decuplicata e passai tre settimane da inferno telefonando ogni giorno per farmi venire a prendere (in treno ovviamente).
Beh, alla fine, ma solo alla fine i miei vennero davvero ma in aereo e in aereo con loro tornai (in Bae 146 Meridiana in atterraggio notturno su Peretola.....carino, si vedeva la televsione accesa nelle case dei peretolesi).
Dopo circa due anni, un secondo viaggio a Londra da solo (con la scuola) che incredibilmemte andò benissimo e pochi mesi più tardi un lungo viaggio negli States che riacutizzò i problemi (mi ero appena fidanzato e credevo di non rivederla più)....sarebbe stato meglio

Che devo aggiungere? Forse ho detto anche troppo ma era necessario sfogarmi...
Lo so, sono un tipo un po' sul pazzoide che di problemini di testa ne ha avuti e che qualcosa per cercare di risolverli ha fatto (sennò non avrei neanche tanta chiarezza su dinamiche e coscienza del problema) ma per ora mi ha portato poco lontano.....
Io a domanda vado anche più nel profondo eh, oppure appena organizzo meglio le idee mi rifaccio vivo da solo......grazie per la pazienza
- spaceodissey
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E, di grazia, messere, per qual motivo l'aereo sul quale lei viaggia dovrbbe andare incontro a tal tragica evenienza?Schuman375 ha scritto:Ad oggi la mia paura principale è di schiantarmi e la fase che mi fa più paura è il decollo....
Gli aerei normalmente non si schiantano, gli aerei decollano. La fase del decollo è delicata e anch'io non mi trovo proprio a mio agio. Ma ci sono decine di sistemi di sicurezza che garantiscono che l'aereo faccia quello per cui è progettato: volare.
Ecco, questo mi pare un timore più fondato. Il timore magari di lasciare qualcuno o qualcosa a casa. Qualcosa di irrisolto?Schuman375 ha scritto:Quando sono stato su, sono sempre stato tranquillo, a tratti rilassato, ma l'idea di partire e il prepararmi a farlo mi inquieta tantissimo
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Perchè la sorte ria e avversa potrebbe abbattersi sulla mia nobil persona, gentile Spaceodissey....
comunque ti ringrazio molto per il tuo interessamento e anche incoraggiamento.
Come vedi sono un bel pessimista e questo ha le sue ragioni più profonde come giustamemte sottolinei anche te.....
Che fare? Conosco le statitistiche e le valutazioni di buon senso, che anche tu mi hai appena suggerito ma alla testa, come al cor....è difficile comandar!!!
So che è fattibile, anche per me, ma ad oggi ho una gran paura. So che le motivazioni sono più o meno quelle e che la vera paura non è l'aereo ma che faccio?? Per risolverle ce ne vuole....oppure credi che un bel voletto senza aspettare troppo potrebbe darmi un impulso utile anche a risolvere il"vero" probelma??? Help amici!!!

Come vedi sono un bel pessimista e questo ha le sue ragioni più profonde come giustamemte sottolinei anche te.....
Che fare? Conosco le statitistiche e le valutazioni di buon senso, che anche tu mi hai appena suggerito ma alla testa, come al cor....è difficile comandar!!!
So che è fattibile, anche per me, ma ad oggi ho una gran paura. So che le motivazioni sono più o meno quelle e che la vera paura non è l'aereo ma che faccio?? Per risolverle ce ne vuole....oppure credi che un bel voletto senza aspettare troppo potrebbe darmi un impulso utile anche a risolvere il"vero" probelma??? Help amici!!!
- MiticoJumbo
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Benvenuto anche da parte mia.
ci pensiamo noi a te
vedrai che diventerai un passeggero spericolato
.
ciao
MJ
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vedrai che diventerai un passeggero spericolato

ciao
MJ
Paolo
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art.3 Costituzione Repubblica Italiana
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art.3 Costituzione Repubblica Italiana
- Bacione
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Beh, a me sembra che ti sei un po' risposto da solo...Schuman375 ha scritto:So che è fattibile, anche per me, ma ad oggi ho una gran paura. So che le motivazioni sono più o meno quelle e che la vera paura non è l'aereo ma che faccio?? Per risolverle ce ne vuole....oppure credi che un bel voletto senza aspettare troppo potrebbe darmi un impulso utile anche a risolvere il"vero" probelma??? Help amici!!!

Però hai detto una cosa fondamentale, secondo me: è fattibile. Ed è vero che lo è.
Se ti domandi se in questo quadro un voletto ti potrebbe essere utile, forse anche in questo caso mezza risposta te la sei già data...
Magari sentiamo che ne pensa doc.
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Grazie anche a MiticoJumbo ed a Bacione......è molto piacevole trovare il post di qualcuno di voi ogni volta che mi riconnetto e sicuramente questo mi incoraggia nella battaglia...........
Nella fattispecie, caro Bacione, hai ragione! Certe risposte me le sto già dando. Forse si tratterebbe "solo" di tovare la forza ma ti assicuro che a me sembra il più in questo momento.
Spaceodissey mi chiedeva: "Qualcosa di irrisolto"? Beh, direi proprio di si o qualcosa di molto simile che si materializza con questa fobia e che in aereo mi fa (mi farebbe) sentire la mia vita appesa ad un filo. Spero di non dover aspettare di risolvere proprio tutte le magagne sennò dovrò rimandare un bel po' il mio ri-decollo..........
Quello che mi infastidisce di più non è il rinunciare al volo ma il "DOVER" rinunciare al volo con la sensazione di frustrazione e limitazione che ne consegue.....però d'altronde è autoimposta e come si dice dalle mie parti (a Firenze) "il mal vorsuho (voluto) unnè mai troppo!!!
Si, aspettiamo qualche idea del doc
Nella fattispecie, caro Bacione, hai ragione! Certe risposte me le sto già dando. Forse si tratterebbe "solo" di tovare la forza ma ti assicuro che a me sembra il più in questo momento.
Spaceodissey mi chiedeva: "Qualcosa di irrisolto"? Beh, direi proprio di si o qualcosa di molto simile che si materializza con questa fobia e che in aereo mi fa (mi farebbe) sentire la mia vita appesa ad un filo. Spero di non dover aspettare di risolvere proprio tutte le magagne sennò dovrò rimandare un bel po' il mio ri-decollo..........
Quello che mi infastidisce di più non è il rinunciare al volo ma il "DOVER" rinunciare al volo con la sensazione di frustrazione e limitazione che ne consegue.....però d'altronde è autoimposta e come si dice dalle mie parti (a Firenze) "il mal vorsuho (voluto) unnè mai troppo!!!

Si, aspettiamo qualche idea del doc
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Proviamo a ribaltare tutto, magari facciamo una strada più corta: quali altre cose della vita ti provano un fastidio paragonabile a quello che provi in aereo?
E poi: i viaggi di andata sono stati più/meno traumatici dei viaggi di ritorno o non c'è una regola?
Luca
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Ciao Foggy, vedo che sei toscano come me...BENE! Io non so se il problema risieda dove dici te ma prendo in seria considerazione la tua riflessione! Posso dire che la paura c'era già da prima che conoscessi lei, era una cosa pregressa e più profonda secondo me! Sicuramente è vero che da quell'ultimo viaggio in poi mi sono rinchiuso troppo in me stesso e questo non ha certamente favorito il mio ritorno al volo.
PER LUCA: Si inizia ad andare abbastanza sul personale, tant'è che sarei tentato di risponderti privatamente ma credo che possa dare più benefici a me e a tutti coloro che possono provare cose simili se resto alla luce del sole. pertanto:
Allora, io non provavo fastidio in volo ma piuttosto tensione! E' diverso per me! Il volare, che può essere piano piano banalizzato resta pur sempre un'esperienza particolare e divertente benchè per me carica di tensione. A volte sono riuscito anche a rilassarmi, a dormire ed a fare lo spaccone su in cielo (durante la crociera) ma non ti dico prima di partire.....tralascio le immagini terrifiche che mi inquietano prima di salire sull'aereo per non farti perder tempo
Quali situazioni mi provocano fastidio nella vita?? Beh, di interessante posso dirti che fino a poco tempo fa (ma in parte ancora), lo stacco da casa era un problema! Andare a dormire fuori anche solo per tre giorni mi scombussolava un pò (SIGNIFICATIVO NO?). Poi potrei aggiungerti che altro motivo di fastidio è molto spesso il rapporto con i miei familiari (tutta brava gente per carità, ma non ci troviamo per nulla). Ti ho citato queste due cose ma potrei citarne altre. Ahhhhh, la cosa che (in questo momento) mi infastidisce di più è la mia mancata definizione. Mi spiego: sono ancora all'università (e non sono tutte rose e fiori) e il lavoro che svolgo saltuariamente (scrivo per un giornale) pur piacendomi tantissimo non mi consente ancora di essere indipendente e quindi realizzato: INSOMMA, AVREI UNA GRAN VOGLIA DI SPICCARE IL VOLO, TI SUGGERISCE QUALCOSA QUESTO????
Per rispondere alla tua seconda domanda: direi che i viaggi A/R sono in sostanziale parità ma questo mi pare importante: al mio primo viaggio in Inghilterra, avevo 17 anni, provai l'esperienza più dura. Prima di partire un po' di sana tensione (un po'troppa) ma tutto rientrva nei limiti della norma. Un volta lì cominciai a preoccuparmi del viaggio di ritorno ed a pensare che non avrei mai più rivisto la famiglia, qualche amico e le mie realtà perchè il mio aereo sarebbe precipitato....
Come avrai facilmente intuito, non sono un tipo proprio facile
e in seguito (ma per altri motivi) mi rivolsi anche ad un analista che così riassunse a suo dire il mio traumatico viaggio in Inghilterra: "Laggiù volevi stare male, pensando a quel tragico viaggio di ritorno, perchè non volevi ammettere a te stesso che stavi meglio lontano da casa che con la tua famiglia)....Boh, non ho mai saputo se avesse ragione ma di certo c'è che lì riseiede gran parte dei miei malesseri....il bello è che sono sempre stato un mammone!!!! Più della già alta media italiana.....
Altre cose interessanti??? Forse sì ma aspetto una tua prima risposta e poi magari mi rimetto un altro po' a nudo.....grazie ed a presto
PER LUCA: Si inizia ad andare abbastanza sul personale, tant'è che sarei tentato di risponderti privatamente ma credo che possa dare più benefici a me e a tutti coloro che possono provare cose simili se resto alla luce del sole. pertanto:
Allora, io non provavo fastidio in volo ma piuttosto tensione! E' diverso per me! Il volare, che può essere piano piano banalizzato resta pur sempre un'esperienza particolare e divertente benchè per me carica di tensione. A volte sono riuscito anche a rilassarmi, a dormire ed a fare lo spaccone su in cielo (durante la crociera) ma non ti dico prima di partire.....tralascio le immagini terrifiche che mi inquietano prima di salire sull'aereo per non farti perder tempo
Quali situazioni mi provocano fastidio nella vita?? Beh, di interessante posso dirti che fino a poco tempo fa (ma in parte ancora), lo stacco da casa era un problema! Andare a dormire fuori anche solo per tre giorni mi scombussolava un pò (SIGNIFICATIVO NO?). Poi potrei aggiungerti che altro motivo di fastidio è molto spesso il rapporto con i miei familiari (tutta brava gente per carità, ma non ci troviamo per nulla). Ti ho citato queste due cose ma potrei citarne altre. Ahhhhh, la cosa che (in questo momento) mi infastidisce di più è la mia mancata definizione. Mi spiego: sono ancora all'università (e non sono tutte rose e fiori) e il lavoro che svolgo saltuariamente (scrivo per un giornale) pur piacendomi tantissimo non mi consente ancora di essere indipendente e quindi realizzato: INSOMMA, AVREI UNA GRAN VOGLIA DI SPICCARE IL VOLO, TI SUGGERISCE QUALCOSA QUESTO????

Per rispondere alla tua seconda domanda: direi che i viaggi A/R sono in sostanziale parità ma questo mi pare importante: al mio primo viaggio in Inghilterra, avevo 17 anni, provai l'esperienza più dura. Prima di partire un po' di sana tensione (un po'troppa) ma tutto rientrva nei limiti della norma. Un volta lì cominciai a preoccuparmi del viaggio di ritorno ed a pensare che non avrei mai più rivisto la famiglia, qualche amico e le mie realtà perchè il mio aereo sarebbe precipitato....
Come avrai facilmente intuito, non sono un tipo proprio facile

Altre cose interessanti??? Forse sì ma aspetto una tua prima risposta e poi magari mi rimetto un altro po' a nudo.....grazie ed a presto
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Come dico nel mio "fondamentale" scritto "Il volo del fifone" la tua dose di sfiga, per quanto corposa, sarà compensata dalla dose di c**o di qualcun'altroSchuman375 ha scritto:Perchè la sorte ria e avversa potrebbe abbattersi sulla mia nobil persona, gentile Spaceodissey....

Non sei poi tanto pessimista. Ad esempio non citi il fatto che l'aereo potrebbe essere colpito da un meteorite. O da un maiale volante.Schuman375 ha scritto:Come vedi sono un bel pessimista e questo ha le sue ragioni più profonde come giustamemte sottolinei anche te.....

Quando si parla di cose serie, come queste, non mi piace essere pessimista, ma nemmeno ottimista. Siamo realisti: volare è il modo più sicuro di viaggiare. Certo, le botte di sfiga ci sono anche lì ma tendenzialmente possiamo dire che se non ti è capitato nulla nel tratto casa-aeroporto, puoi volare tranquillo.
Se tu fossi me ti risponderei: vai e vola! Siccome tu sei tu, non mi sento di darti questo consiglio, perchè potrebbe peggiorare la tua situazione, anzichè migliorarla.Schuman375 ha scritto:oppure credi che un bel voletto senza aspettare troppo potrebbe darmi un impulso utile anche a risolvere il"vero" probelma???
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Ciao ad I-TOPR e un bel grazie a spaceodissey......
Caro spaceodissey apprezzo molto la prudenza con la quale affronti il mio caso, hai ragione a dire che ogni caso è una storia a se. Posso dirti che questa storia del volo è un bel cruccio per me....però talvolta mi ritrovo a dire anche convintamente: "Accidenti!!! Ora prendo un aereo e come la va la va" alte volte invece (la maggior parte) sono atterrito....(e non atterrato purtroppo
)
Comunque mi rassicura un po'parlare con tutti voi....chissà magari con alcuni ex paurosi del vostro calibro salirei anche più volentieri mentre mi prendete in giro.......un giorno magari......
Caro spaceodissey apprezzo molto la prudenza con la quale affronti il mio caso, hai ragione a dire che ogni caso è una storia a se. Posso dirti che questa storia del volo è un bel cruccio per me....però talvolta mi ritrovo a dire anche convintamente: "Accidenti!!! Ora prendo un aereo e come la va la va" alte volte invece (la maggior parte) sono atterrito....(e non atterrato purtroppo

Comunque mi rassicura un po'parlare con tutti voi....chissà magari con alcuni ex paurosi del vostro calibro salirei anche più volentieri mentre mi prendete in giro.......un giorno magari......
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Mi sa che l'unico modo per essere atterrato, è quello di decollare, prima. Ma questo pare essere il nostro problema, no? Decollare.Schuman375 ha scritto:Caro spaceodissey apprezzo molto la prudenza con la quale affronti il mio caso, hai ragione a dire che ogni caso è una storia a se. Posso dirti che questa storia del volo è un bel cruccio per me....però talvolta mi ritrovo a dire anche convintamente: "Accidenti!!! Ora prendo un aereo e come la va la va" alte volte invece (la maggior parte) sono atterrito....(e non atterrato purtroppo)

Fossi in te, quando hai i momenti "Ora prendo l'aereo", andrei in aeroporto e prenderei il primo volo disponibile per Chissadove.
Il "come la va, la va", non esiste, invece. Come vuoi che vada? Vai su, traballi un po' se ci sono delle turbolenze, vieni giù

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Salve amici....è un po'che non ci si sente!!! Voi continuate pure ad inondarmi dei vostri messaggi eh, che la cosa mi faceva piuttosto piacere. Inoltre, vorrei sapere come fare a contattare direttamente il Dr Evangelisti, magari al suo indirizzo e-mail, perchè attendevo una sua risposta ma comprendendo perfettamente i mille impegni che avrà mi pare poco carino bussargli da questo post...così magari riesco a spiegarmi meglio anche con lui....GRAZIE
Ciao Filippo! La discussione era scivolata un po' in basso perchè ferma da qualche giorno, vedrai che ora arrivano nuove risposte. 
Come va? Averne parlato qui ha "smosso" qualcosa o tutto come prima?
Puoi provare a contattare Luca tramite i messaggi privati del forum, cliccando il tasto "mp" sotto uno qualunque dei suoi post.

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Ciao Filippo!
E' che mi sembrava si entrasse molto nel personale e non ero sicuro che fosse un percorso che ti andava di fare fino in fondo.
Se vuoi puoi mandarmi un messaggio privato (MP sotto questo messaggio), altrimenti si continua qui.
Luca
E' che mi sembrava si entrasse molto nel personale e non ero sicuro che fosse un percorso che ti andava di fare fino in fondo.
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Ciao Antonella. Beh, direi che non è cambiato molto dato che non ho ancora ripreso un aereo
ma sicuramente cresce pian pianino la voglia di vincere la battaglia con la paura
Per Luca: apprezzo la delicatezza ma avevo scritto io stesso che sarebbe risultato più utile restare alla luce del sole almeno per il momento. Qualche post più in alto ho risposto alla tua domanda della scorsa volta. Fammi sapere che ne pensi ed io ti risponderò...se necessario anche con mp..GRAZIE

Per Luca: apprezzo la delicatezza ma avevo scritto io stesso che sarebbe risultato più utile restare alla luce del sole almeno per il momento. Qualche post più in alto ho risposto alla tua domanda della scorsa volta. Fammi sapere che ne pensi ed io ti risponderò...se necessario anche con mp..GRAZIE
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Hai praticamente fatto la summa dei contenuti tipici più ricorrenti nell'"atteggiamento ansioso". Praticamente ti sei risposto da solo ed hai scagionato l'aereo da responsabilità non sue.Schuman375 ha scritto: Allora, io non provavo fastidio in volo ma piuttosto tensione! E' diverso per me! Il volare, che può essere piano piano banalizzato resta pur sempre un'esperienza particolare e divertente benchè per me carica di tensione. A volte sono riuscito anche a rilassarmi, a dormire ed a fare lo spaccone su in cielo (durante la crociera) ma non ti dico prima di partire.....tralascio le immagini terrifiche che mi inquietano prima di salire sull'aereo per non farti perder tempo
Quali situazioni mi provocano fastidio nella vita?? Beh, di interessante posso dirti che fino a poco tempo fa (ma in parte ancora), lo stacco da casa era un problema! Andare a dormire fuori anche solo per tre giorni mi scombussolava un pò (SIGNIFICATIVO NO?). Poi potrei aggiungerti che altro motivo di fastidio è molto spesso il rapporto con i miei familiari (tutta brava gente per carità, ma non ci troviamo per nulla). Ti ho citato queste due cose ma potrei citarne altre. Ahhhhh, la cosa che (in questo momento) mi infastidisce di più è la mia mancata definizione. Mi spiego: sono ancora all'università (e non sono tutte rose e fiori) e il lavoro che svolgo saltuariamente (scrivo per un giornale) pur piacendomi tantissimo non mi consente ancora di essere indipendente e quindi realizzato: INSOMMA, AVREI UNA GRAN VOGLIA DI SPICCARE IL VOLO, TI SUGGERISCE QUALCOSA QUESTO????![]()
Per rispondere alla tua seconda domanda: direi che i viaggi A/R sono in sostanziale parità ma questo mi pare importante: al mio primo viaggio in Inghilterra, avevo 17 anni, provai l'esperienza più dura. Prima di partire un po' di sana tensione (un po'troppa) ma tutto rientrva nei limiti della norma. Un volta lì cominciai a preoccuparmi del viaggio di ritorno ed a pensare che non avrei mai più rivisto la famiglia, qualche amico e le mie realtà perchè il mio aereo sarebbe precipitato....
Come avrai facilmente intuito, non sono un tipo proprio facilee in seguito (ma per altri motivi) mi rivolsi anche ad un analista che così riassunse a suo dire il mio traumatico viaggio in Inghilterra: "Laggiù volevi stare male, pensando a quel tragico viaggio di ritorno, perchè non volevi ammettere a te stesso che stavi meglio lontano da casa che con la tua famiglia)....Boh, non ho mai saputo se avesse ragione ma di certo c'è che lì riseiede gran parte dei miei malesseri....il bello è che sono sempre stato un mammone!!!! Più della già alta media italiana.....
Altre cose interessanti??? Forse sì ma aspetto una tua prima risposta e poi magari mi rimetto un altro po' a nudo.....grazie ed a presto
1) Stacco da casa problematico: questo aspetto è presente molto spesso nelle fobie. L'idea di fondo è che se si pensa di non avere un carattere sufficientemente strutturato per affrontare situazioni nuove o impreviste (o non controllabili) ci si ritrova sì al sicuro, ma all'interno di un territorio piuttosto circoscritto e limitato nel quale si hanno ben presenti una serie di punti di riferimento. L'idea di abbandonare il territorio "amico" allora, spaventa per la necessità di dover cercare nuovi riferimenti. E l'aereo quasi sempre porta da un posto conosciuto (ed amico) ad un posto sconosciuto, ignoto e tutto da decifrare. Mi sono spiegato vero?

2) Mancanza di definzione: anche questo tema è un classico. Tecnicamente viene chiamato in un altro modo: "Intolleranza all'incertezza", ma la sostanza è praticamente la stessa. Si fa riferimento alla difficoltà di convivere con situazioni che non siano chiare in termini definitive, bianche o nere, sicure o incerte, safe o unsafe. Anche in questo caso, lo sfondo è quello di una scarsa sensazione di sicurezza in sè e di confidenza sul fatto di poter gestire le situazioni che, non essendo state previste, non è stato possibile pianificare al meglio. Ed anche in questo caso all'aereo vengono attribuite caratteristiche di non "definizione" non tanto in sè (perchè per chi pilota le situazioni sono sempre molto chiare) quanto nella percezione di di chi è seduto dietro: non so nulla, devo affidarmi, passerò in una zona turbolenta, ecc ecc.
In sintesi, come puoi vedere, all'interno dell'aereo vengono convogliate problematiche che fanno riferimento soltanto alla nostra testa ma scegliamo un posto comodo dove metterle e non occuparcene...almeno per un po'.
Scegli tu dove continuare.
Luca
Luca Evangelisti
Responsabile "Voglia di Volare"
A L I T A L I A
Sito ufficiale "Voglia di volare".
VADO VIA DAL FORUM
evangelisti.luca@alitalia.it
Chi vuole sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa.
Proverbio africano
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- DELTA TANGO
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Ciao
eccomi come consigliato da Mr. Evangelisti stò leggendo i vari argomenti del forum .
Mitico il racconto del "volo del fifone " alla fine mi è venuto il crampo tipo allo stomaco che non provavo più dall'ultimo volo .......
comunque per tutti avete provato ad andare sul sito di "You Tube " e cliccare " decollo o atterraggio o il nome di qualche compagnia aerea ? "
bè andate e poi mi raccontate che effetto fa .
Io purtroppo peggioro alla vista ;
ariciao
eccomi come consigliato da Mr. Evangelisti stò leggendo i vari argomenti del forum .
Mitico il racconto del "volo del fifone " alla fine mi è venuto il crampo tipo allo stomaco che non provavo più dall'ultimo volo .......

comunque per tutti avete provato ad andare sul sito di "You Tube " e cliccare " decollo o atterraggio o il nome di qualche compagnia aerea ? "
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Ciao Luca, grazie per la risposta.
Allora: un po'me lo aspettavo di averci azzeccato perchè che l'aereo fosse un "transfert", come lo chiamo io, era chiaro. (Certo continuo a pensare con sommo fastidio che anche il rompersi di un pezzetto del valore di 10 euro possa trascinare giù il mio aereoplano e questo mi angoscia ma lasciamo stare ora....)
Questi due aspetti della vita, purtroppo, mi appartengo e forse so anche individuare esattamente il momento a cui farli risalire, cioè da quando hanno iniziato ad essere presenti o comunque a dare fastidio. Probabilmente da molto tempo ormai
Lo stacco è più o meno sempre stato un problema...solo che ora ne ho anche più coscienza (e questo forse è un bene)
La mancanza di definizione ha iniziato ad assalirmi, probabilmemente, da quando ho terminato le superiori e ho iniziato l'università (e anche qui i conti tornano) (e anche qui la consapevolezza forse non è poi un male)
Resta il fatto: E ORA CHE SI FA??? Probabilmemte il problema dell'aereo si risolverebbe da solo, come effetto domino, una volta iniziato a risolvere il resto ma poterbbe volerci moltissimo tempo per risolvere il resto!!!
Ogni tanto, ma così solo per dire, ho pensato anche che potrebbe aiutarmi fare un voletto ma adesso lo sentirei sinceramente come una violenza...anche se non lo è (oggi in treno, mentre cercavo posto, mi è venuto in mente un "flash" cioè mi immaginavo di camminare lungo il corridoio dell'aereo/anzichè del treno e guardando fuori dal finestrino vedo la pista/ anzichè la stazione....GASP
)...ci penso veramente tanto ultimamente....
Penso ad una politica dei piccoli passi ma se tu avessi qualche altro suggerimento.....ben venga. Di sicuro condivido la tua affermazione: "all'interno dell'aereo vengono convogliate problematiche che fanno riferimento soltanto alla nostra testa ma scegliamo un posto comodo dove metterle e non occuparcene...almeno per un po'"
Beh, io avrei voglia di occuparmene e farle scendere dall'aereo, magari per fare posto a me (lato finestrino)
Allora: un po'me lo aspettavo di averci azzeccato perchè che l'aereo fosse un "transfert", come lo chiamo io, era chiaro. (Certo continuo a pensare con sommo fastidio che anche il rompersi di un pezzetto del valore di 10 euro possa trascinare giù il mio aereoplano e questo mi angoscia ma lasciamo stare ora....)
Questi due aspetti della vita, purtroppo, mi appartengo e forse so anche individuare esattamente il momento a cui farli risalire, cioè da quando hanno iniziato ad essere presenti o comunque a dare fastidio. Probabilmente da molto tempo ormai
Lo stacco è più o meno sempre stato un problema...solo che ora ne ho anche più coscienza (e questo forse è un bene)
La mancanza di definizione ha iniziato ad assalirmi, probabilmemente, da quando ho terminato le superiori e ho iniziato l'università (e anche qui i conti tornano) (e anche qui la consapevolezza forse non è poi un male)
Resta il fatto: E ORA CHE SI FA??? Probabilmemte il problema dell'aereo si risolverebbe da solo, come effetto domino, una volta iniziato a risolvere il resto ma poterbbe volerci moltissimo tempo per risolvere il resto!!!
Ogni tanto, ma così solo per dire, ho pensato anche che potrebbe aiutarmi fare un voletto ma adesso lo sentirei sinceramente come una violenza...anche se non lo è (oggi in treno, mentre cercavo posto, mi è venuto in mente un "flash" cioè mi immaginavo di camminare lungo il corridoio dell'aereo/anzichè del treno e guardando fuori dal finestrino vedo la pista/ anzichè la stazione....GASP

Penso ad una politica dei piccoli passi ma se tu avessi qualche altro suggerimento.....ben venga. Di sicuro condivido la tua affermazione: "all'interno dell'aereo vengono convogliate problematiche che fanno riferimento soltanto alla nostra testa ma scegliamo un posto comodo dove metterle e non occuparcene...almeno per un po'"
Beh, io avrei voglia di occuparmene e farle scendere dall'aereo, magari per fare posto a me (lato finestrino)

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