Fearless flyer ha scritto:Ciao Paolo, di nuovo "Buon compleanno!!".
Ti prego di prestare più attenzione, in questa sezione del forum, agli aggettivi che utilizzi. ll rischio è che alcune parole possano essere non comprese nello stesso modo in cui le hai scritte tu.
L'MD80 non ha una salita "paurosa", non la ha affatto. Alcuni la trovano addirittura più dolce di quella di un 321...
L'aeroporto invece un pochino conta. Se la pista è più corta probabilmente il decollo sarà un po' più brusco.
Luca
Di sicuro la pista di Pisa è più lunga di Linate.
Comunque da un lato sono felice e anche molto e non vedo l'ora, dall'altro me la sto facendo sotto
Se la pista è più corta non c'è necessità di una maggiore accelerazione?
Visto che la forte accelerazione è una delle cose che dà maggiormente fastidio a chi ha paura di volare, con una pista più corta il fastidio aumenterà.
Naturalmente è un'informazione che ho appreso da un tuo collega; se c'è qualcosa che non torna, sarò felice di rettificarla.
Luca
Luca Evangelisti
Responsabile "Voglia di Volare"
A L I T A L I A
Fearless flyer ha scritto:
Naturalmente è un'informazione che ho appreso da un tuo collega; se c'è qualcosa che non torna, sarò felice di rettificarla.
No, tecnicamente è corretto. E' che mi sembra strano che ci sia qualcuno che da dietro percepisce se si sta usando una spinta ridotta oppure piena. Io non ci riesco.
Fearless flyer ha scritto:
Naturalmente è un'informazione che ho appreso da un tuo collega; se c'è qualcosa che non torna, sarò felice di rettificarla.
No, tecnicamente è corretto. E' che mi sembra strano che ci sia qualcuno che da dietro percepisce se si sta usando una spinta ridotta oppure piena. Io non ci riesco.
Anche io di solito non noto grande differenza tra le accelerazioni. Però spesso i partecipanti di Voglia di volare mi dicono che l'accelerazione da Linate è stata maggiore rispetto a quella di Fiumicino... forse è l'effetto placebo al contrario.
Luca
Luca Evangelisti
Responsabile "Voglia di Volare"
A L I T A L I A
Beh, ripeto che la mia esperienza è limitata agli unici due voli che ho fatto: FLR-FRA e FRA-FLR.
La pista di Peretola (FLR, Firenze) è notoriamente corta, confinata tra Monte Morello da una parte e l'autostrada dall'altra. L'impressione che ho avuto io è che in partenza da FLR l'areomobile s'è impennato con una certa "convinzione" guadagnando quota piuttosto rapidamente; ho dovuto fare qualche piccolo sforzo per compensare. L'atterraggio a Francoforte è stato lento, dolce e molto tranquillo. Così come la partenza da FRA è avvenuta dolcemente, mi sono ritrovato in quota senza nemmeno dover compensare, per contro l'atterraggio a Firenze è stato un po più repentino. La sensazione in discesa a FLR è stata simile alla salita.
Fearless flyer ha scritto:
Naturalmente è un'informazione che ho appreso da un tuo collega; se c'è qualcosa che non torna, sarò felice di rettificarla.
No, tecnicamente è corretto. E' che mi sembra strano che ci sia qualcuno che da dietro percepisce se si sta usando una spinta ridotta oppure piena. Io non ci riesco.
Si sente, si sente.... mi ricordo un decollo da Budapest con un MD80 AZ... il tuo collega fece un decollo in pieno stile "scrambling"! Non so gli altri, a me piacque tantissimo!
Andrea
Dilige et quod vis fac
Sant'Agostino
La libertà è una forma di disciplina
C.S.I.
Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti
Nanni Moretti (in Palombella rossa)
aeb ha scritto:
Si sente, si sente.... mi ricordo un decollo da Budapest con un MD80 AZ... il tuo collega fece un decollo in pieno stile "scrambling"! Non so gli altri, a me piacque tantissimo! [/color]
A parita di peso, la differenza di spinta, non si percepisce.
Quello che fa la differenza è il peso.. al 747 scarico, anche con un rating III, mi ricordo che si doveva limitare la velocità variometrica, perchè limitando la IAS e lasciando i motori in climb thrust avrebbe causato il distacco dell'autopilota.
Scrambling è il decollo su allarme di una caccia intercettore... ovvero, prima sei in aria meglio è! Diciamo che andò su molto deciso, e la corsa di decollo mi sembrò più breve del solito... comunque decollo da manuale! Forse era solo un ex-AM con un improvviso attacco di nostalgia
Andrea
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Nanni Moretti (in Palombella rossa)
aeb ha scritto:Scrambling è il decollo su allarme di una caccia intercettore... ovvero, prima sei in aria meglio è! Diciamo che andò su molto deciso, e la corsa di decollo mi sembrò più breve del solito... comunque decollo da manuale! Forse era solo un ex-AM con un improvviso attacco di nostalgia
So che cosa è uno scrambling, ma le sensazioni in aereo sono ingannevoli percio', senza strumenti, impossibile fare valutazioni.
Te lo sta a dimostrare il fatto che i partecipanti di voglia di volare hanno riferito che i decolli da Roma e Linate sono differenti, mentre in realtà (per l'80 ma credo anche per il treeventi) la spinta è, nella maggior parte dei casi, identica.
Mai fidarsi del proprio fondoschiena perchè, la maggior parte delle volte, sbaglia..
Perfettamente d'accordo: ma stiamo appunto parlando di "sensazioni". In quel caso la mia sensazione (piacevole) fu di un decollo più "deciso" del solito - appunto, stile scrambling, come mi venne in mente subito (..."Ma dove stanno i MIG?"... ). Sicuramente per i piloti fu un decollo assolutamente normale!
Andrea
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Nanni Moretti (in Palombella rossa)
Ciao Paolo, di nuovo "Buon compleanno!!".
Ti prego di prestare più attenzione, in questa sezione del forum, agli aggettivi che utilizzi. ll rischio è che alcune parole possano essere non comprese nello stesso modo in cui le hai scritte tu.
L'MD80 non ha una salita "paurosa", non la ha affatto. Alcuni la trovano addirittura più dolce di quella di un 321...
L'aeroporto invece un pochino conta. Se la pista è più corta probabilmente il decollo sarà un po' più brusco.
Luca
ok scusatemi, , non sempre il cervello è connesso alla tastiera, a volte scrivo di getto senza pensarci, in effetti il termine pauroso può essere frainteso, comunque io intendevo che spesso, esperienza personale, l'md abbia ratei di v/s abbastanza elevati, non che la sua ascesa fosse più spaventosa e/o pericolosa. sull'aeroporto, volando abbastanza spesso non ho mai fatto caso a spinte diverse, tra linate e malpensa con gli 80 e i 321 alitalia, però forse se uno ha paura ci fa molto più attenzione, oppure è semplicemente autosuggestionato.
se sono stato frainteso scusatemi, la prossima volta starò più attento quando scrivo in questa sezione.
scusate ancora
Paolo
BSc in Aerospace Eng. (PoliMi)
Student at MSc in Aeronautical Eng. - Flight Mechanics (PoliMi)
Erasmus+ Experience at ENAC, in Toulouse.
---
O siamo capaci di sconfiggere le idee contrarie con la discussione, o dobbiamo lasciarle esprimere. Non è possibile sconfiggere le idee con la forza, perché questo blocca il libero sviluppo dell'intelligenza.
Morale della favola io lunedi parto da Pisa con un A320 della clickair e atterrerò a ELPRAT di Barcellona.
I giorni passano e mi stasalendo un po' di agitazione e di ansia (forse anche un po' di più di un po') anche se è mista alla curiosità e alla voglia di provare.
Cosa mi devo aspettare? Io quello che spero è una salita e uno stacco dolci perchè sinceramente ora che sono a terra (poi in volo non so) la cosa che temo di più è il decollo e l'accelerazione iniziale.
Sinceramente guardando da terra i decolli quelli di Pisa mi sono sempre sembrati con un'inclinazione minore rispetto a quelli che vedo a Linate, però anche qui non si può fare bene il paragone perchè guardando la pista da angolazioni diverse come si fa a fare paragoni?
Marco83 ha scritto:
Siatemi di conforto che ne ho bisogno
La spinta non è cosi' eclatante, mica sei su di uno shuttle. Per l'inclinazione, basta che chiudi il finestrino. Se non hai riferimenti esterni, non puoi capire la posizione dell'aereo.
Come detto a qualcun'altro, pensa al tuo soggiorno a Barcellona. E' bellissima.
Dai Marco, spesso le cose sono molto meno fosche di come le abbiamo immaginate.
Se scoprirai che è una cosa fastidiosa ne parleremo qui e decideremo il da farsi.
Ora è tempo di provare però
Luca
Luca Evangelisti
Responsabile "Voglia di Volare"
A L I T A L I A
Su questa cosa ci penso anche io, magari è meno di quello che mi immagino ma di sicuro finchè non l'avrò testato sulla mia pelle non potrà passarmi la paura. Ormai manca veramente poco e sicuramente lunedi mi verrà la tentazione di non salire e di lasciare perdere ma la vincerò perchè se non provo starò così con ueta paura per sempre.
Stamattina c'erano due vecchiettini che parlavano ei loro viaggi in aereo con una guardia giurata fuori dalla banca. Se sopportano loro il decollo e non provano fastidio tanto da viaggiare con piacere in aereo non sarà così traumatico. Mi consolo pensando/sperando che se il decollo fosse più potente di un'ascensore rapido (o almeno la sensazione percepita) molto vecchietti non lo prenderebbero e viaggerebbero in mete più vicine.
Mi dico: ascensore, va su più piano ma va su in verticale; aereo va su più forte ma non in verticale...la sensazione sarà più o meno la stessa!!!!
Ciao Marco! Anche io sono arrivata qui da poco e mi sento un po' vicina a te...Vedrai che la solidarietà che si crea qui e i saggi consigli di tutti ci aiuteranno sicuramente!
In bocca al lupo anche a te!
Ragazzi è andato tutto bene, volo fantastico e volare mi è anche piaciuto. Ora fino a martedi sono a casa della mia ragazza ma quando martedi torno a Milano vi farò una descrizione dettagliatissima di tutto il volo.
Marco83 ha scritto:Ragazzi è andato tutto bene, volo fantastico e volare mi è anche piaciuto. Ora fino a martedi sono a casa della mia ragazza ma quando martedi torno a Milano vi farò una descrizione dettagliatissima di tutto il volo.
GO, GO, GO!
Andrea
Dilige et quod vis fac
Sant'Agostino
La libertà è una forma di disciplina
C.S.I.
Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti
Nanni Moretti (in Palombella rossa)
Grazie Marco
Ho seguito la tua storia come fosse la mia. Sembri il mio gemello...
Ho aspettato con ansia la tua risposta sul volo e quando l'ho vista mi hai aperto un mondo.
Ho le tue stesse ansie... Non sò come hai fatto a fare il grande passo.
Aspetto la descrizione di tutti i momenti della tua esperienza.
Io a differenza tua non ho mai volato.
Le tue sensazioni saranno le + fedeli e mi aiuteranno a capire se riuscirò ad eguagliarti.
Sei grande fratello/gemello...
Benvenuto Franco. Certo che puoi riuscire a volare, esattamente come Marco: smettendo di pensarci e... provando. Ad occhio e croce le sue sensazioni sono state molto migliori di quello che immaginava... Aspettiamo il suo racconto dettagliato e poi se ne parla?
Ciao ragazzi, come promesso vi racconterò per filo e per segno il mio volo A/R per Barcellona.
Cercherò di essere quanto più esaustivo possibile e magari di strutturare il racconto in modo schematico.
Innanzitutto il motivo che mi ha spinto a prendere l'aereo è stato un motivo molto forte, ovvero il fatto che la mia ragazza a gennaio partirà per gli Stati Uniti per fare la tesi e il solo pensiero di non vederla per mesi mi faceva impazzire. Per me il solo pensiero di una vacanza anche nel posto più bello del mondo non è mai stato un motivo abbastanza forte per convincermi a prendere l'aereo.
Era da tempo che mi arrovellavo il cervello con questo aereo e alla fine la mia ragazza si sveglia una mattina e mi fa: prenoto!!! Io vado un po' nel panico ma la lascio fare perchè mi accorgo che come un treno che passa quell'occasione non sarebbe mai più tornata, io da solo non ce l'avrei mai fatta a prenotare.
La data della partenza è fissata da lì a 10 giorni. Il 29 novembre partirò da Pisa alla volta di Barcellona.
Meglio così perchè sinceramente mi ero rassegnato e volevo togliermi il dente il prima possibile, se la partenza fosse stata fissata dopo un mese ci sarei arrivato con un fegato ridotto a un nocciolino.
VOLO DI ANDATA (PISA-BARCELLONA - CLICKAIR - AIRBUS A320) 29 OTTOBRE 2007
Inutile dire che la sera prima ho dormito male ma tutto sommato mi aspettavo di non dormire affatto.
Il volo è fissato per le 13:10 e l'arrivo a Barcellona (aeroporto principale e non Girona) è previsto per le 14:40.
Il papà della mia ragazza decide che ci accompagnerà all'aeroporto e complice un po' di sua pigrizia o forse una sua mossa astuta mi ritrovo a guidare io l'auto fino all'aeroporto, una mezz'oretta di tragitto in cui concentrato nella guida non ho pensato troppo al fatto che di lì a poco avrei affrontato la mia più grossa paura.
Arriviamo alle 10:40 all'aeroporto (dovevamo essere lì due ore prima visto che si tratta di un volo internazionale) e la prima sensazione che ho avuto è stata quella di trovarmi disorientato nel vedere tutte le persone felici di partire tranne me, ma quello mi ha anche aiutato perchè quando vedevo bambini e vecchietti mi ripetevo: se ce la fanno loro allora posso farcela anche io.
Intanto che aspettiamo che apra il check-in facciamo un giro e chiedo alla mia ragazza di poter anadare in un punto in cui si vede la pista per vedere qualche aereo decollare ma niente, non ne decolla nemmeno uno nel giro di 20 minuti in cui sono stato lì.
Apre il check-in e andiamo a fare la fila. Io ho un misto di paura e di sorriso sulle labbra, sono curioso di tutto e soprattutto di me stesso. Ci dano i biglietti e i posti 20A e 20B.
Passiamo dal metal detector ed eccoci nella zona partenza. Qui c'è tantissima gente e si vede tutta la pista, ci sono anche dei negozi in cui la mia ragazza mi compra una lecca lecca: "marco te lo prendo?"...."Si fai pure ma non ti assicuro niente...". L'ansia monta e mi siedo a leggere le 4 regole d'oro per la prima volta (ho aspettato a leggerle appositamente per quell'istante) e la mail di un ragazzo che aveva le mie stesse paure e che mi diceva pensavo peggio ma non è stato poi un granchè.
Ci chiamano al gate per l'imbarco e vedo arrivare l'aereo clickair praticamente attaccato alla vetrata. E' grosso. Scendono le persone e a me sale l'ansia. Un bambino davanti a me, avrò avuto meno di 10 anni, viaggia da solo e io ho paura.
Esco fuori sulla pista, faccio una decina di metri, salgo le scalette, saluto le hostess metto piede dentro, guardo e scoppio a piangere.
Non mi ero reso conto di quello che stavo facendo fino all'istante in cui ho visto l'interno dell'aereo. Disposizione 3 e 3 e un corridoio piccolo come quello di un pullman, sedili in pelle molto vicini, non moltissima luce, il carrello di acciaio. Piangevo come un bambino, emozionato e impaurito.
Ci sediamo, poco dietro l'ala, lei vicino al finestrino ed io nel sedile centrale. Comincio a sfogliare nervosamente la mia rivista e la mia ragazza che mi prega di stare tranquillo e respirare, e a un certo punto perde anche la calma e si arrabbia.
Complice il fatto che eravamo di qualche minuto in ritardo le hostess chiudono il portellone e in quello stesso istante smetto di piangere, quasi mi fossi ormai rassegnato. L'ereo si muove in retromarcia e io lo avverto instabile perciò comincio a bloccarmi, stringendo ancora di più la cintura. Le hostess fanno la loro coreografia mentre l'aereo si mette in pista.
Si sente il rumore di una dinamo che si attiva, le luci si spengono per un attimo e poi si riaccendono. Siamo in pista, i motori danno potenza e fanno rumore, ma non così tanto come me lo avevano descritto e nel giro di 5-6 secondo non di più l'aereo si muove.
L'accelerazione non è poi così forte, me la immaginavo peggiore. Una macchina sportiva può fare di peggio. La sensazione è più quella di una partenza sull'aliscafo perchè sembra che un po' l'aereo alzi il muso anche se è solo una sensazione perchè non credo che lo alzi.
Si corre sulla pista per una decina o una ventina di secondi e io che dico, ora si stacca, ora si stacca, è il momento che temevo di più e mi scorrono davanti ali occhi le centinaia di immagini di decolli che ho visto su youtube, mi sembra di conoscere a memoria quella situazione, mi sembra anche di prevedere il momento in cui l'aereo si staccherà, guardo con la coda dell'occhio fuori dl finestrino e vedo l'orizzonte sparire dietro l'ala. Contemporaneamente sento la sensazione di un'ascensore rapido ma molto più forte, una pressione alla testa e mi scappa un urletto che soffoco nella felpa che avevo in mano. Istintivamente mi butto all'indietro incollando la testa al sedile e la sensazione svanisce in un attimo, penso che ce l'ho fatta, per me sono già belle che arrivato, la mia ragazza mi dice guarda guarda i campi e il mare, guarda bello e io però sono ancora incollato al sedile e guardo con la coda dell'occhio, ogni tanto qualche scossetta o qualche leggera sensazione di vuoto ma leggerissima, davvero leggerissima e man mano che si sale sento l'aereo più stabile, ma le sensazioni a parte lo stacco sono tutte leggerissime. L'aereo si rimette dritto dopo nemmeno 3 minuti e di nuovo una leggerissima sensazione di vuoto. Virata e intanto le persone vanno al bagno, passa il carrello delle bevande e il comandante in italiano dice che il tempo è bello e stiamo sorvolando Albenga: rimango allibito perchè saranno passati si e no dieci minuti dalla partenza. Guaridamo il mare sulla sinistra e la costa ligure, poi quell francese correre sotto di noi. Il sentire i signori parlare in toscano dietro di me mi fa stare bene, mi sento tranquillo ma ho un caldo allucinante e la testa come nel pallone.
Ogni tanto qualche leggera scossetta ma niente di che, infatti nemmeno si è mai acceso il segnale delle cinture.
Ovviamente non ho mai levato la cintura ma in poco più di un'ora si riaccende il segnale e stiamo atterrando. Le orecchie mi si tappano tantissimo e sento una pressione forte aumentare sulle tempie ma niente di insopportabile e tutte sensazioni che ho legato al fatto che ero parecchio raffreddato, sensazioni che infatti al ritorno non ho avvertito.
Ogni tanto una leggera sensazione di vuoto, ma veramente leggerissima, cose che se sei tranquillo nemmeno le senti, molto molto meno di quando si prende un cavalcavia veloce.
Superiamo Barcellona, viriamo tornando indietro, escono i flap, si alzano altri pannelli sulle ali, l'aereo rallenta e in un attimo mi sembra di stare ad un'altezza ragionevole (nel senso di molto bassa), colpetto al sedere con un rumore (tipo buca nella strada ma nemmeno sta gran buca) il carrello ha toccato e si sente l'aereo frenare. La frenata non è nemmeno particolarmente forte, l'eurostar quando tira le inchiodate lo senti molto molto di più. L'aereo ci fa da taxi fino ai pulmini, si scende e in un attimo sono a telefonare ai miei che è andato tutto bene.
Stasera racconterò anche il ritorno che è stato veramente favoloso e anche le lievissime sensazioni sgradevoli che ho avuto all'andata non le ho più avute.
Ho una domanda però: la sensazione di schiacciamento alla testa che ho avuto al decollo e la pressione alle orecchie possono essere imputabili al raffreddore e al fatto che non fossi bene attaccato con la testa al sedile durante il decollo? Perchè al ritorno non avevo il raffreddore e le orecchie non mi si sono tappate, le tempie non mi premevano. Inolre con la testa attaccata al sedile il decollo non l'ho avverito né più né meno di come avvertivo l'accelerazione dell'ascensore dell'albergo.
Ultima modifica di Marco83 il 7 novembre 2007, 23:23, modificato 1 volta in totale.
Ciao Marco, grazie del tuo racconto, molto preciso ed articolato.
Ti rinnovo nuovamente i complimenti.
Però voglio farti una domanda, a freddo questa volta: alla luce di quello che è successo DOPO, quanto pensi ti sia stato utile il fatto di fare mille domande a tutti gli utenti che passavano da queste parti affinchè ti descrivessero le sensazioni provate in volo? Pensi possa essere stato utile, inutile, o addirittura negativo?
Luca
Luca Evangelisti
Responsabile "Voglia di Volare"
A L I T A L I A
Fearless flyer ha scritto:Ciao Marco, grazie del tuo racconto, molto preciso ed articolato.
Ti rinnovo nuovamente i complimenti.
Però voglio farti una domanda, a freddo questa volta: alla luce di quello che è successo DOPO, quanto pensi ti sia stato utile il fatto di fare mille domande a tutti gli utenti che passavano da queste parti affinchè ti descrivessero le sensazioni provate in volo? Pensi possa essere stato utile, inutile, o addirittura negativo?
Luca
Ti dirò che mi viene la tentazione di chiedere come è la sensazione di un vuoto d'aria o di una turbolenza ma lo farei, e non escludo che lo possa fare, solamente perchè sono una persona ansiosa e apprensiva ma non credo che servirebbe.
Effettivamente le sensazioni sono individuali e solamente se trovi una persona molto molto simile a te potrebbe provare a raccontartele e probabilmente sarebbero simili ma non identiche.
In effetti però ad una cosa mi sono servite e il venire qui mi ha aiutato in una situazione. Contrariamente a quanto pensavo, in aria mentre si vola non è come starsene nel salotto di casa: l'aereo vibra, fa rumori, si muove, tutte cose che mi avrebbero sicuramente messo particolarmente in ansia se non avessi imparato qui che sono tutte cose normali. Quell'aereo lo stavo quasi pilotando, me lo avete insegnato voi a farlo e io sono stato bravo ad imparare.
Tirando le somme: le parole altrui quando hanno a che fare con percezioni personali vanno prese con le pinze e sono utili solo in questo modo. Si può valutare le migliori o le più simili alle proprie solo dopo aver testato di persona le proprie.
Fearless flyer ha scritto:Ciao Marco, grazie del tuo racconto, molto preciso ed articolato.
Ti rinnovo nuovamente i complimenti.
Però voglio farti una domanda, a freddo questa volta: alla luce di quello che è successo DOPO, quanto pensi ti sia stato utile il fatto di fare mille domande a tutti gli utenti che passavano da queste parti affinchè ti descrivessero le sensazioni provate in volo? Pensi possa essere stato utile, inutile, o addirittura negativo?
Luca
Ti dirò che mi viene la tentazione di chiedere come è la sensazione di un vuoto d'aria o di una turbolenza ma lo farei, e non escludo che lo possa fare, solamente perchè sono una persona ansiosa e apprensiva ma non credo che servirebbe.
Effettivamente le sensazioni sono individuali e solamente se trovi una persona molto molto simile a te potrebbe provare a raccontartele e probabilmente sarebbero simili ma non identiche.
In effetti però ad una cosa mi sono servite e il venire qui mi ha aiutato in una situazione. Contrariamente a quanto pensavo, in aria mentre si vola non è come starsene nel salotto di casa: l'aereo vibra, fa rumori, si muove, tutte cose che mi avrebbero sicuramente messo particolarmente in ansia se non avessi imparato qui che sono tutte cose normali. Quell'aereo lo stavo quasi pilotando, me lo avete insegnato voi a farlo e io sono stato bravo ad imparare.
Tirando le somme: le parole altrui quando hanno a che fare con percezioni personali vanno prese con le pinze e sono utili solo in questo modo. Si può valutare le migliori o le più simili alle proprie solo dopo aver testato di persona le proprie.
Grazie per la risposta Marco!
E' da un po' che sto riflettendo su questa cosa e la tua risposta è interessante.
Aspettiamo la descrizione del viaggio di ritorno, allora.
Luca
Luca Evangelisti
Responsabile "Voglia di Volare"
A L I T A L I A