Ryanair TAR su CIAMPINO
Moderatore: Staff md80.it
-
- 00500 ft
- Messaggi: 93
- Iscritto il: 14 dicembre 2006, 13:13
Ryanair TAR su CIAMPINO
Ricorso Ryanair respinto: restano i limiti su Ciampino
http://www.borsaitaliana.it/bitApp/news ... 51&lang=it
La Ryanair attualmente nel Lazio non ha alternative, ragion per cui quei voli li perdi.
In quest'ottica non si capisce il rinvio per la scelta del terzo aeroporto del Lazio. Non credo che si possa bloccare una compagnia a cui si rivolgono anche numerosi utenti italiani senza dare altre possibilita'.
Certamente oggi piu' che ieri quando si progettano nuovi aeroporti si deve porre un'attenzione particolare alla sicurezza, ai fattori cosidetti ambientali e all'economicita' del progetto.
Perche' poi a rimetterci sono i lavoratori (licenziamenti) e gli utenti che sono costretti a rivolgersi altrove pagando profumatamente lo stesso servizio.
Ciao
http://www.borsaitaliana.it/bitApp/news ... 51&lang=it
La Ryanair attualmente nel Lazio non ha alternative, ragion per cui quei voli li perdi.
In quest'ottica non si capisce il rinvio per la scelta del terzo aeroporto del Lazio. Non credo che si possa bloccare una compagnia a cui si rivolgono anche numerosi utenti italiani senza dare altre possibilita'.
Certamente oggi piu' che ieri quando si progettano nuovi aeroporti si deve porre un'attenzione particolare alla sicurezza, ai fattori cosidetti ambientali e all'economicita' del progetto.
Perche' poi a rimetterci sono i lavoratori (licenziamenti) e gli utenti che sono costretti a rivolgersi altrove pagando profumatamente lo stesso servizio.
Ciao
- air.surfer
- FL 500
- Messaggi: 9498
- Iscritto il: 18 aprile 2007, 9:36
Re: Ryanair TAR su CIAMPINO
Bè i volo che perde li puo' tranquillamente spostare a FCO no?spazio ha scritto:Ricorso Ryanair respinto: restano i limiti su Ciampino
http://www.borsaitaliana.it/bitApp/news ... 51&lang=it
La Ryanair attualmente nel Lazio non ha alternative, ragion per cui quei voli li perdi.
In quest'ottica non si capisce il rinvio per la scelta del terzo aeroporto del Lazio. Non credo che si possa bloccare una compagnia a cui si rivolgono anche numerosi utenti italiani senza dare altre possibilita'.
Certamente oggi piu' che ieri quando si progettano nuovi aeroporti si deve porre un'attenzione particolare alla sicurezza, ai fattori cosidetti ambientali e all'economicita' del progetto.
Perche' poi a rimetterci sono i lavoratori (licenziamenti) e gli utenti che sono costretti a rivolgersi altrove pagando profumatamente lo stesso servizio.
Ciao
E poi non ho capito di quali lavoratori parli.
Tra le altre cose.. con l'indagine CE in corso sui presunti "aiuti di stato" e' meglio che MOL non si fa vedere a bruxelles..
-
- 00500 ft
- Messaggi: 69
- Iscritto il: 15 settembre 2007, 1:45
- Località: taranto
L'aereoporto di Ciampino è stato recentemente ingrandito nella zona partenze e questo perchè, mi spiegava un funzionario, lo scalo è passato, nel giro di pochi anni, da 6000 a 6000.000 di passeggeri. Un'altissima percentuale di questo incremento credo lo si debba a Ryan ed i benefici per la struttura e la città di Roma che tutto questo ha prodotto è inutile elencarli. Io batto sempre lo stesso chiodo; quando una compagnia aerea ti fa viaggiare sicuro e con tariffe concorrenziali con le ferrovie, questa deve essere incoraggiata e, badate bene, questo vele per tutte le altre compagnie.
-
- A320 Family First Officer
- Messaggi: 3659
- Iscritto il: 16 luglio 2007, 1:38
-
- 01000 ft
- Messaggi: 122
- Iscritto il: 29 agosto 2007, 18:48
- Località: Roma
100%
Concordo al 100%.Levando le altre 6/7 compagnie da CIA a FCO il primo riprenderà a essere lo scalo che era e le due Grandi U2 e FR rimangono la.Draklor ha scritto:Io proporrei che ADR facesse spostare le altre low-cost a FCO,lasciandogli le tariffe di CIA,lasciando a Ciampino solo Ryanair e Easyjet.
Oppure si spostano i voli che Ryan dovrebbe cancellare a FCO,ma sempre facendogli pagare le tariffe di CIA.
- air.surfer
- FL 500
- Messaggi: 9498
- Iscritto il: 18 aprile 2007, 9:36
- Bafio
- 05000 ft
- Messaggi: 850
- Iscritto il: 20 febbraio 2007, 11:33
- Località: LIDF
Avere un' Air France italiana non mi farebbe per niente schifo.Scusate.. non per fare il polemico, io sono per AZ si sa, ma avere una grossa compagnia ITALIANA come AF (non necessariamente AZ) che detta legge in giro per il mondo vi farebbe schifo invece di elemosinare passaggi all'unno di turno come gli ultimi dei mendicanti ?
Ma credo che dire ad una Compagnia di successo: "Adesso non voli più" non sia corretto. Anche perché la Compagnia ha successo perché la gente ci vola, non per qualche strano ed arcano motivo. E se in tanti scelgono di volare Ryanair piuttosto che Alitalia, quello che secondo me dovrebbe essere fatto è prendere atto del fatto ed adeguarsi, non proibire la cosa, imporre alla gente di tornare a volare Alitalia. Si chiama concorrenza.
Sono stato a Londra quest' Estate: all' andata ho volato con Ryanair ed al ritorno con British Airways. Perché sono tornato con British Airways ? Perché costava meno. Costava meno perché British Airways ha preso atto del fatto che sui voli point-to-point su Londra ha una concorrenza fortissima, sia di Ryanair che di easyJet, e si è adeguata. Perché Alitalia non può fare la stessa cosa: prendere atto della concorrenza ed adeguarsi, invece di imporre ai passeggeri scelte che non vogliono fare ? Perché se un volo Gatwick - Bologna di British Airways costa meno di un Stansted - Forlì di Ryanair, un Fiumicino - Heathrow di Alitalia non può costare meno di un Ciampino - Stansted di Ryanair ?
- air.surfer
- FL 500
- Messaggi: 9498
- Iscritto il: 18 aprile 2007, 9:36
Ti faccio una domanda io. Perchè l'italia è l'unico paese al mondo dove l'incidenza delle lowcost è cosi' alta? 138 (Centotrenntotto!) voli FR solo a Ciampino. Perchè secondo te? Noi italiani siamo piu' furbi o piu' idioti?Bafio ha scritto: Avere un' Air France italiana non mi farebbe per niente schifo.
Ma credo che dire ad una Compagnia di successo: "Adesso non voli più"
- Bafio
- 05000 ft
- Messaggi: 850
- Iscritto il: 20 febbraio 2007, 11:33
- Località: LIDF
Noi italiani chi ? Chi paga le Compagnie straniere per volare su aeroporti secondari e portare turismo per la gioia di albergatori, ristoratori e quant' altro oppure chi vola a prezzi che sono anche un decimo di quelli delle Compagnie tradizionali ? (Bergamo - Valladolid Ryanair / Malpensa - Valladolid Iberia, peraltro diretto invece che via Barcellona).Noi italiani siamo piu' furbi o piu' idioti?
Paghiamo le Compagnie lowcost straniere e quindi siamo idioti ? Va bene. Io mi permetto viaggi che altrimenti non mi potrei permettere, per cui sono contento, e come me sono in tantissimi. Come è tante la gente che adesso prende un aereo invece di sobbarcarsi 15 ore di treno per andare dal Nord al Sud e viceversa.
Se Windjet, o Myair, od anche Alitalia od AirOne mi portassero a Londra o dove devo andare ai prezzi di Ryanair sarebbero le benevenute. Ma non lo fanno. Forse perché loro non sono sovvenzionate ? Va bene, sarà così. Ma capisci che questo all' utente finale interessa ben poco...
- air.surfer
- FL 500
- Messaggi: 9498
- Iscritto il: 18 aprile 2007, 9:36
(Italiani nel senso di paese. Abbiamo lasciato che le compagnie aeree lowcost straniere agissero indisturbate.)Bafio ha scritto: Paghiamo le Compagnie lowcost straniere e quindi siamo idioti ? Va bene. Io mi permetto viaggi che altrimenti non mi potrei permettere, per cui sono contento, e come me sono in tantissimi. Come è tante la gente che adesso prende un aereo invece di sobbarcarsi 15 ore di treno per andare dal Nord al Sud e viceversa.
Quindi , ripeto la domanda, secondo te noi italiani non ostacolando le lowcost come hanno fatto in altri paesi europei siamo stati piu' furbi?
-
- 02000 ft
- Messaggi: 201
- Iscritto il: 8 settembre 2007, 14:36
Involontariamente si.
Per l'economia, i consumatori, il turismo molto ma molto meglio averle, le low cost.
Per l'industria e le compagnie nazionali il discorso e' diverso.
La cosa desiderabile ma difficile sarebbe avere tanta offerta a basso costo, e quindi tanto traffico, pero' salvaguardando l'industria aereonautica nazionale e garantendo ai dipendenti delle low cost stipendi non low e buone condizioni di lavoro, perche' dopotutto sono una piccola percentuale del costo complessivo .... se ci si limita al solo personale che serve per volare.
Gli UK ci sono quasi riusciti, anche se favoriti dalla geografia, hanno aereoporti trafficatissimi, hanno sia BA che U2, fanno i motori di meta' dei jet civili del mondo...... Il nostro modello dovrebbero essere loro, non i franzesi.
Se pero' continuate a dire che FR e' sovvenzionata e AZ no mi devo far ridurre le fratture alla mascella sganasciata, vi mando il conto dell'ortopedico.
Per l'economia, i consumatori, il turismo molto ma molto meglio averle, le low cost.
Per l'industria e le compagnie nazionali il discorso e' diverso.
La cosa desiderabile ma difficile sarebbe avere tanta offerta a basso costo, e quindi tanto traffico, pero' salvaguardando l'industria aereonautica nazionale e garantendo ai dipendenti delle low cost stipendi non low e buone condizioni di lavoro, perche' dopotutto sono una piccola percentuale del costo complessivo .... se ci si limita al solo personale che serve per volare.
Gli UK ci sono quasi riusciti, anche se favoriti dalla geografia, hanno aereoporti trafficatissimi, hanno sia BA che U2, fanno i motori di meta' dei jet civili del mondo...... Il nostro modello dovrebbero essere loro, non i franzesi.
Se pero' continuate a dire che FR e' sovvenzionata e AZ no mi devo far ridurre le fratture alla mascella sganasciata, vi mando il conto dell'ortopedico.
- air.surfer
- FL 500
- Messaggi: 9498
- Iscritto il: 18 aprile 2007, 9:36
Quindi, in Francia non hanno turismo e i Francesi non possono uscire dai confini nazionali perchè AF è troppo cara? In sostanza.. stanno morendo di stenti per questa sorta di autoembargo e i giovani sono in rivolta perchè non riescono a farsi un viaggio di piacere?indaco1 ha scritto:Involontariamente si.
Sto solo cercando di capire quale sia il modello migliore, eh? Per la mascella ti consiglio la colla artiglio.. è piu' economica.
-
- 02000 ft
- Messaggi: 201
- Iscritto il: 8 settembre 2007, 14:36
In Francia hanno uno stato fortissimo e si muovono coesi. Avere cose statali quando lo stato e' efficiente puo' essere un buon affare.
Pero' si muovono coesi a schiacciasassi ... e' tutto centralizzato su Parigi, tirano i colpi bassi agli altri (meglio di noi che ce li tiriamo a vicenda), e' un discorso lungo....ma temo che non riusciremmo mai ad essere come loro.
E poi, come esempio spero non troppo OT, nel settore alberghiero la situazione e' invertita. In Francia ti trovi gli alberghi ETAP, praticamente self service, che con la carta di credito e digitando un codice sulla porta esterna e quella della camera...ti danno una tripla con aria condizionata, standardizzata ma perfetta, per 40-50 euro a notte. Mentre da noi per le leggi antiterrorismo (quello degli anni '70) non si puo' fare.
A me piacciono le low cost perche' vanno nella direzione che in tutti gli altri settori ha portato al benessere diffuso e alla crescita dell'economia, ovvero:
- efficienza
- organizzazione
- standardizzazione
- eliminazione dei costi accessori non necessari
- si guadagna sui volumi e tenendo i prezzi bassi
Poi, secondo me FR esagera, e' veramente la compagnia cheap e dei disgraziati, quando l'effetto novita' sara' passato faranno fatica a scrollarsi di dosso questa immagine. Se si fa un viaggetto, i pochi euro in piu' che rappresentno il 5% del costo complessivo del viaggio, per non essere trattati come bestiame li paga volentieri anche un'operaio...
Resta il fatto che dobbiamo togliere tutte quei milioni di persone dai treni a lunga percorrenza, altri carri bestiame ma dove devi starci 16 ore..... e l'unico modo per farlo e' applicare i metodi delle low cost....in congrui tempi di avviamento perche' la gente si abitui a volare invece che strisciare per terra su bave di ferro e asfalto.
Comunque, per gli obbiettivi di cui sopra, e' sbagliato, sbagliatissimo impedire ad altri di offrire un servizio ai cittadini.
C'e' da dire che CIA dovrebbe costare di piu', e' troppo vicino alla citta' per essere low cost..... E' come avere un Linate a prezzo regalato.
Pero' si muovono coesi a schiacciasassi ... e' tutto centralizzato su Parigi, tirano i colpi bassi agli altri (meglio di noi che ce li tiriamo a vicenda), e' un discorso lungo....ma temo che non riusciremmo mai ad essere come loro.
E poi, come esempio spero non troppo OT, nel settore alberghiero la situazione e' invertita. In Francia ti trovi gli alberghi ETAP, praticamente self service, che con la carta di credito e digitando un codice sulla porta esterna e quella della camera...ti danno una tripla con aria condizionata, standardizzata ma perfetta, per 40-50 euro a notte. Mentre da noi per le leggi antiterrorismo (quello degli anni '70) non si puo' fare.
A me piacciono le low cost perche' vanno nella direzione che in tutti gli altri settori ha portato al benessere diffuso e alla crescita dell'economia, ovvero:
- efficienza
- organizzazione
- standardizzazione
- eliminazione dei costi accessori non necessari
- si guadagna sui volumi e tenendo i prezzi bassi
Poi, secondo me FR esagera, e' veramente la compagnia cheap e dei disgraziati, quando l'effetto novita' sara' passato faranno fatica a scrollarsi di dosso questa immagine. Se si fa un viaggetto, i pochi euro in piu' che rappresentno il 5% del costo complessivo del viaggio, per non essere trattati come bestiame li paga volentieri anche un'operaio...
Resta il fatto che dobbiamo togliere tutte quei milioni di persone dai treni a lunga percorrenza, altri carri bestiame ma dove devi starci 16 ore..... e l'unico modo per farlo e' applicare i metodi delle low cost....in congrui tempi di avviamento perche' la gente si abitui a volare invece che strisciare per terra su bave di ferro e asfalto.
Comunque, per gli obbiettivi di cui sopra, e' sbagliato, sbagliatissimo impedire ad altri di offrire un servizio ai cittadini.
C'e' da dire che CIA dovrebbe costare di piu', e' troppo vicino alla citta' per essere low cost..... E' come avere un Linate a prezzo regalato.
- Take Off
- 00500 ft
- Messaggi: 67
- Iscritto il: 6 gennaio 2007, 13:16
- Località: Roma/Bruxelles
Perchè insistere solo sulla Francia...
Non mi pare che in Inghilterra, Spagna e Germania (tanto per fare un esempio) la penetrazione delle low-cost sia inferiore che da noi... Sono davvero tutti più stupidi (o "meno furbi")?
Da http://www.ryanair.com/site/IT/dests.ph ... k&pos=HEAD mi risulta che Ryanair abbia 3 basi in Italia, 1 in Francia, ma ben 7 nel Regno Unito, 4 in Spagna e 3 in Germania. Ripeto, tutti poco furbi?
Magari la differenza è che loro hanno compagnie low-cost forti "in casa" mentre le nostre sono ancora deboli a livello europeo.
Non mi pare che in Inghilterra, Spagna e Germania (tanto per fare un esempio) la penetrazione delle low-cost sia inferiore che da noi... Sono davvero tutti più stupidi (o "meno furbi")?
Da http://www.ryanair.com/site/IT/dests.ph ... k&pos=HEAD mi risulta che Ryanair abbia 3 basi in Italia, 1 in Francia, ma ben 7 nel Regno Unito, 4 in Spagna e 3 in Germania. Ripeto, tutti poco furbi?
Magari la differenza è che loro hanno compagnie low-cost forti "in casa" mentre le nostre sono ancora deboli a livello europeo.
- MiticoJumbo
- 10000 ft
- Messaggi: 1166
- Iscritto il: 6 giugno 2006, 13:36
- Località: ROMA
non credo che si tratti di furbizia penso che la penetrazione delle low in italia sia stata così massiccia perché gli italiani sono storicamente distratti- leggi disinteressati
-alle proprie questioni economico-finanziarie e su questa distrazione chi deteneva il management -leggi consiglio di amministrazione- di alitalia ha agito senza disturbo e senza sostanziali critiche portando la compagnia dritta dritta nel pantano.le agitazioni sindacali sono state l'unico deterrente però malvisto dall'opinone pubblica.una buona reazione iniziale di alitalia alle compagnie low cost avrebbe arginato gli effetti.
non guardiamo solo il campo dell'aviazione ,l'ingresso della francia -ad esempio- si è avuto in campo della grande distribuzione alimetare Auchan(che detiene anche il 100% GS supermercati -fonte Wikipedia-),Carrefour,o bancario si pensi alla Bnp Paribas che controllla Bnl.
E' frutto del mercato globale è vero ma anche di una scarsissima propensione a difendere i marchi nazionali
in quanto tali-come fanno i cugini d'oltralpe .Al contrario non ho notizie di aziende italiane penetrate in questo modo negli altri Paesi UE.
Io prima di parlare in termini trionfalistici delle low cost aspetterei un pò.non hanno storia.alitalia ha un know-how ancora invidiabile.
cia
MJ

non guardiamo solo il campo dell'aviazione ,l'ingresso della francia -ad esempio- si è avuto in campo della grande distribuzione alimetare Auchan(che detiene anche il 100% GS supermercati -fonte Wikipedia-),Carrefour,o bancario si pensi alla Bnp Paribas che controllla Bnl.
E' frutto del mercato globale è vero ma anche di una scarsissima propensione a difendere i marchi nazionali

Io prima di parlare in termini trionfalistici delle low cost aspetterei un pò.non hanno storia.alitalia ha un know-how ancora invidiabile.
cia
MJ
Paolo
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art.3 Costituzione Repubblica Italiana
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art.3 Costituzione Repubblica Italiana
-
- 05000 ft
- Messaggi: 543
- Iscritto il: 21 settembre 2007, 20:01
- Località: Alghero
Sono d'accordo su tutto tranne che su questo...il libero mercato è il primo metodo di "selezione naturale" per qualsiasi attività...anche a me piacerebbe vedere la compagnia di bandiera primeggiare sulle altre ma questo non deve essere fatto con il metodo del protezionismo ma con una gestione ottimale della compagnia stessa...personalmente preferirei un ridimensionamento temporaneo di Alitalia per poi vederla rinascere come l'araba fenice...Draklor ha scritto:Se si deve fare una battaglia per aiutare AZ questa deve essere nel limitare gli scali su cui queste compagnie arrivano,impedire che aprano voli nazionali e limitare l'accesso delle altre major europee sugli scali secondari italiani.

-
- 02000 ft
- Messaggi: 201
- Iscritto il: 8 settembre 2007, 14:36
Scusate, sto per farvi un megapistolotto e nella mia incompetenza, continuo a insistere sul cambiamento epocale del mezzo aereo che deve diventare di massa.
Qualcosa simile ad altre epoche, in cui le ferrovie o la motorizzazione individuale sono diventati fenomeni di massa.
Lo stato, nei casi di cui sopra, ha investito a fondo perduto, e parecchio. E continua a investire, un bel po' delle nostre tasse vengono spese, giustamente, per la manutenzione delle strade, per Trenitalia e le ferrovie regionali, e non voglio sapere quanto sara' il conto della TAV, alla fine. Sono servizi pubblici. Fanno crescere l'economia e il turismo. Offrono opportunita' di studio e lavoro alle persone che altrimenti non ci sarebbero state. Se non ci fossero le comunicazioni saremmo ancora una massa di bifolchi spalmati sul territorio... e' un modo colorito per dirlo ma e' cosi'.
Ora,quello che questi signori delle Low Cost ci stanno dimostrando, e' che senza sovvenzioni,o con poche sovvenzioni, l'aereo sopra i 400-500 km di distanza COSTA DI MENO che spostarsi in auto o in treno. MOLTO meno, se uno va a fare i conti di quanto investe lo stato in strade e ferrovie, e quanto meno di cosi' investe in aereoporti.
Perche' lo stato non dovrebbe quindi investire anche a fondo perduto nei trasporti aerei? (piu' sotto accenno qualche risposta).
Quello che sembra che si chieda per favorire l'industria nazionale e' che lo stato intervenga per DIMINUIRE L'OFFERTA e AUMENTARE I COSTI per il passeggero.
Questa e' follia.
Invece e' vero il contrario, bisogna FAR AUMENTARE L'OFFERTA e rendere accessibili a larghi strati della popolazione i costi.
Perche' oggi nascere, diciamo, nel Crotonese significa avere molte meno opportunita' di studio e di lavoro, e quindi di vita, che nascere a Cesano Boscone o a Ostia.... e questi a loro volta hanno meno opportunita' di avere uno stipendio vagamente paragonabile a quelli che nascono,diciamo, a Hatfield (poco a nord di Londra)
Quando l'Italia e' cresciuta, quando c'e' stato il boom, anni '50 e '60, c'erano uomini che si rimboccavano le maniche e si sbatevano per fare le autostrade, per far studiare tutti, per unire la nazione anche con cavolate utili come la televisione, o per dargli l'energia di cui aveva bisogno, come Mattei con l'Eni, che potrebbe rappresentare il prototipo di quegli uomini. Si facevano le porcheri e e ammanicamenti con la politica anche allora, ma eravamo piu' "francesi", perche' c'era un senso del bene comune e di dare piu' speranze e futuro ai propri figli.
Ora, quando l'intervento dello stato per la "continuita territoriale" nel trasporto aereo ha come risultato di ridurre l'offerta e aumentare a dismisura i costi per i cittadini, magari di regioni isolate,vuol dire che c'e' qualcosa che non va.
Non vado avanti con gli esempi, ho gia' pistolottato abbastanza.
Ora, quando lo stato, in epoche virtuose e meno virtuose, sovvenziona i trasporti ferroviari....ovviamente gli enti beneficiari sono Italiani, in quanto vengono in parte finanziati con i soldi dei contribuenti italiani.
Quello che oggi sta succedendo e' che qualche ente pubblico sovvenziona gli aereoporti e quindi, indirettamente, i vettori che li utilizzano.
Un vettore italiano che ha un rapporto qualita' prezzo vagamente nello stesso ordine di grandezza delle low cost semplicemente non esiste.
E poi le compagnie aeree per definizione possono competere molto piu' a lungo raggio. Probabilmente se fosse altrettanto facile, che so, per le ferrovie tedesche offrire la linea ferroviaria Milano-Venezia... avremmo esattamente lo stesso problema che con Ryanair. Nessuno vorrebbe viaggiare con le FFSS.
Ma una ferrovia e' un monopolio strutturale, mentre le linee aeree non lo sono piu'.....
La soluzione non so quale sia.... La prima sarebbe avere persone, dappertutto, che hanno senso dello stato e etica del lavoro, che adeguandosi ai nuovi standard con cui si fanno le cose, offrano un servizio nazionale non troppo peggiore, a parita' di prezzo, di quanto e' possibile reperire all'estero (o prezzi piu' bassi che e' lo stesso).
Se la nostra capacita' di lavorare e produrre valore, soprattutto nei settori contigui allo stato, e' invece cosi' deteriorata.....non vedo alternative.
Si lasci tutto ai privati, si abbattano tutte le barriere. E tutti i soldi pubblici li si investa nella rete, che nel caso dell'aviazione civile sono gli aereoporti e le infrastrutture per raggiungerli.
Perche', e' il servizio pubblico che e' al servizio dei cittadini, non sono i cittadini al servizio del servizio pubblico.
Se deve essere cosi', fancala il servizio pubblico (come diceva il comico Bracardi).
Per fortuna nel privato c'e' qualcuno che ancora si fa il mazzo e produce, quindi senon siamoin grado di essere efficienti come stato, l'unico modo per essere efficienti come nazione e' ridurre ai minimi termini lo stato, come nei paesi anglosassoni.
Ci siamo ben lontani, ma in quella direzione dobbiamo andare....se non riusciamo a diventare di nuovo come i Francesi, i Tedeschi o i Danesi...
Qualcosa simile ad altre epoche, in cui le ferrovie o la motorizzazione individuale sono diventati fenomeni di massa.
Lo stato, nei casi di cui sopra, ha investito a fondo perduto, e parecchio. E continua a investire, un bel po' delle nostre tasse vengono spese, giustamente, per la manutenzione delle strade, per Trenitalia e le ferrovie regionali, e non voglio sapere quanto sara' il conto della TAV, alla fine. Sono servizi pubblici. Fanno crescere l'economia e il turismo. Offrono opportunita' di studio e lavoro alle persone che altrimenti non ci sarebbero state. Se non ci fossero le comunicazioni saremmo ancora una massa di bifolchi spalmati sul territorio... e' un modo colorito per dirlo ma e' cosi'.
Ora,quello che questi signori delle Low Cost ci stanno dimostrando, e' che senza sovvenzioni,o con poche sovvenzioni, l'aereo sopra i 400-500 km di distanza COSTA DI MENO che spostarsi in auto o in treno. MOLTO meno, se uno va a fare i conti di quanto investe lo stato in strade e ferrovie, e quanto meno di cosi' investe in aereoporti.
Perche' lo stato non dovrebbe quindi investire anche a fondo perduto nei trasporti aerei? (piu' sotto accenno qualche risposta).
Quello che sembra che si chieda per favorire l'industria nazionale e' che lo stato intervenga per DIMINUIRE L'OFFERTA e AUMENTARE I COSTI per il passeggero.
Questa e' follia.
Invece e' vero il contrario, bisogna FAR AUMENTARE L'OFFERTA e rendere accessibili a larghi strati della popolazione i costi.
Perche' oggi nascere, diciamo, nel Crotonese significa avere molte meno opportunita' di studio e di lavoro, e quindi di vita, che nascere a Cesano Boscone o a Ostia.... e questi a loro volta hanno meno opportunita' di avere uno stipendio vagamente paragonabile a quelli che nascono,diciamo, a Hatfield (poco a nord di Londra)
Quando l'Italia e' cresciuta, quando c'e' stato il boom, anni '50 e '60, c'erano uomini che si rimboccavano le maniche e si sbatevano per fare le autostrade, per far studiare tutti, per unire la nazione anche con cavolate utili come la televisione, o per dargli l'energia di cui aveva bisogno, come Mattei con l'Eni, che potrebbe rappresentare il prototipo di quegli uomini. Si facevano le porcheri e e ammanicamenti con la politica anche allora, ma eravamo piu' "francesi", perche' c'era un senso del bene comune e di dare piu' speranze e futuro ai propri figli.
Ora, quando l'intervento dello stato per la "continuita territoriale" nel trasporto aereo ha come risultato di ridurre l'offerta e aumentare a dismisura i costi per i cittadini, magari di regioni isolate,vuol dire che c'e' qualcosa che non va.
Non vado avanti con gli esempi, ho gia' pistolottato abbastanza.
Ora, quando lo stato, in epoche virtuose e meno virtuose, sovvenziona i trasporti ferroviari....ovviamente gli enti beneficiari sono Italiani, in quanto vengono in parte finanziati con i soldi dei contribuenti italiani.
Quello che oggi sta succedendo e' che qualche ente pubblico sovvenziona gli aereoporti e quindi, indirettamente, i vettori che li utilizzano.
Un vettore italiano che ha un rapporto qualita' prezzo vagamente nello stesso ordine di grandezza delle low cost semplicemente non esiste.
E poi le compagnie aeree per definizione possono competere molto piu' a lungo raggio. Probabilmente se fosse altrettanto facile, che so, per le ferrovie tedesche offrire la linea ferroviaria Milano-Venezia... avremmo esattamente lo stesso problema che con Ryanair. Nessuno vorrebbe viaggiare con le FFSS.
Ma una ferrovia e' un monopolio strutturale, mentre le linee aeree non lo sono piu'.....
La soluzione non so quale sia.... La prima sarebbe avere persone, dappertutto, che hanno senso dello stato e etica del lavoro, che adeguandosi ai nuovi standard con cui si fanno le cose, offrano un servizio nazionale non troppo peggiore, a parita' di prezzo, di quanto e' possibile reperire all'estero (o prezzi piu' bassi che e' lo stesso).
Se la nostra capacita' di lavorare e produrre valore, soprattutto nei settori contigui allo stato, e' invece cosi' deteriorata.....non vedo alternative.
Si lasci tutto ai privati, si abbattano tutte le barriere. E tutti i soldi pubblici li si investa nella rete, che nel caso dell'aviazione civile sono gli aereoporti e le infrastrutture per raggiungerli.
Perche', e' il servizio pubblico che e' al servizio dei cittadini, non sono i cittadini al servizio del servizio pubblico.
Se deve essere cosi', fancala il servizio pubblico (come diceva il comico Bracardi).
Per fortuna nel privato c'e' qualcuno che ancora si fa il mazzo e produce, quindi senon siamoin grado di essere efficienti come stato, l'unico modo per essere efficienti come nazione e' ridurre ai minimi termini lo stato, come nei paesi anglosassoni.
Ci siamo ben lontani, ma in quella direzione dobbiamo andare....se non riusciamo a diventare di nuovo come i Francesi, i Tedeschi o i Danesi...
-
- 00500 ft
- Messaggi: 93
- Iscritto il: 14 dicembre 2006, 13:13
http://www.repubblica.it/supplementi/af ... rport.html
Quest'articolo apre delle riflessioni sui network regionali e quello del Lazio con un target nel 2030 di 115 milioni di pax e' un punto di forza per l'Italia.
Con questi numeri certamente Fiumicino "contro" Malpensa ha senso, ma a maggior ragione ha senso parlare di sinergia dei network regionali come quello Lombardo o quello Laziale.
La mia opinione e' quella che con due o tre aeroporti regionali differenziati per offerta e nelle mani di una sola societa' l'Italia possa persino competere a livello europeo ad armi pari.
Che ne pensate?
Ciao
Quest'articolo apre delle riflessioni sui network regionali e quello del Lazio con un target nel 2030 di 115 milioni di pax e' un punto di forza per l'Italia.
Con questi numeri certamente Fiumicino "contro" Malpensa ha senso, ma a maggior ragione ha senso parlare di sinergia dei network regionali come quello Lombardo o quello Laziale.
La mia opinione e' quella che con due o tre aeroporti regionali differenziati per offerta e nelle mani di una sola societa' l'Italia possa persino competere a livello europeo ad armi pari.
Che ne pensate?
Ciao
- dirk
- 10000 ft
- Messaggi: 1424
- Iscritto il: 14 luglio 2007, 19:59
- Località: DIXER 5000 ft or above
A tutti piacerebbe avere una compagnia di bandiera forte e che produca ricchezza.air.surfer ha scritto:Scusate.. non per fare il polemico, io sono per AZ si sa, ma avere una grossa compagnia ITALIANA come AF (non necessariamente AZ) che detta legge in giro per il mondo vi farebbe schifo invece di elemosinare passaggi all'unno di turno come gli ultimi dei mendicanti ?
Ma ce la deve fare da sola, senza "l'aiuto" dello stato che limiti in qualche modo la concorrenza. Non si può invocare il libero mercato e la concorrenza solo quando fa comodo.
Cosa mi offre Alitalia in più di Easyjet per giustificare i prezzi che ha? Nulla.
Mendicante perchè scelgo a parità di servizi un prodotto che costa meno? Si, allora sono un mendicante, e sono felice di esserlo.
Evidentemente non siamo tutti ricchi come te...

- Bafio
- 05000 ft
- Messaggi: 850
- Iscritto il: 20 febbraio 2007, 11:33
- Località: LIDF