La paura fa' 90
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La paura fa' 90
Ciao a tutti!
Sono un novellino di queste parti...nei giorni in attesa dell'attivazione dell'account ho girato in lungo ed in largo per il forum leggendo le esperienze di tanti sfortunelli che, come me, si precludono la possibilità di vedere posti stupendi nel mondo.
La mia storia è un po' atipica...ho sempre avuto la passione per gli aerei e per il volo, da piccolo (come la maggior parte dei bambini) avrei voluto fare il pilota...solo che, al contraio di tanti, stavo per far realizzare il mio sogno. Mi ero gia informato sull'iter da seguire per poter entrare in accademia aeronautica, avevo gia parlato con istruttori in varie occasioni...poi...mi si è formattato il cervello...all'atto di cocludere, la paura si è presa possesso del mio corpo!
Premetto che conosco bene tutte le caratteristiche di un aereo e la fisica che lo circonda e non è il fatto di stare a penzoloni nell'aria che mi disturba. Diciamo che la cosa che mi blocca di più è la sensazione "del topo in gabbia" ma non nel senso di non avere il controllo della situazione, ma nel senso di essere consapevole che in caso di inconvenienti seri, che si sia piloti o passeggeri, non ci siano molte speranze di sopravvivenza. So che l'auto è meno sicura, la moto ancora di più (pensate ho meno paura in moto che ad andare a piedi...) ma, penso, con mezzi "terrestri" ho la speranza e possibiltà di riuscire a cavarmela (credo molto nel destino, quindi, se mi tocca, mi tocca anche mentre sto mangiando una caramella e mi va di traverso), però il fatto di dire "potrei uscire" gia mi da sicurezza. Purtroppo l'aere non mi da questa sensazione...se si pensa alla maggior parte degli incidenti avvenuti (in fase di decollo emolti di più in fase di atterraggio) chi è riuscito a sopravvivere all'impatto con il suolo è stato fregato dallo scoppio dell'aereo...forse sono stato un po contorto, ma spero di essere riuscito a far capire cosa provo...aspetto consigli utili da parte di tutti ed una seduta da un ipnotizzatore!
Sono un novellino di queste parti...nei giorni in attesa dell'attivazione dell'account ho girato in lungo ed in largo per il forum leggendo le esperienze di tanti sfortunelli che, come me, si precludono la possibilità di vedere posti stupendi nel mondo.
La mia storia è un po' atipica...ho sempre avuto la passione per gli aerei e per il volo, da piccolo (come la maggior parte dei bambini) avrei voluto fare il pilota...solo che, al contraio di tanti, stavo per far realizzare il mio sogno. Mi ero gia informato sull'iter da seguire per poter entrare in accademia aeronautica, avevo gia parlato con istruttori in varie occasioni...poi...mi si è formattato il cervello...all'atto di cocludere, la paura si è presa possesso del mio corpo!
Premetto che conosco bene tutte le caratteristiche di un aereo e la fisica che lo circonda e non è il fatto di stare a penzoloni nell'aria che mi disturba. Diciamo che la cosa che mi blocca di più è la sensazione "del topo in gabbia" ma non nel senso di non avere il controllo della situazione, ma nel senso di essere consapevole che in caso di inconvenienti seri, che si sia piloti o passeggeri, non ci siano molte speranze di sopravvivenza. So che l'auto è meno sicura, la moto ancora di più (pensate ho meno paura in moto che ad andare a piedi...) ma, penso, con mezzi "terrestri" ho la speranza e possibiltà di riuscire a cavarmela (credo molto nel destino, quindi, se mi tocca, mi tocca anche mentre sto mangiando una caramella e mi va di traverso), però il fatto di dire "potrei uscire" gia mi da sicurezza. Purtroppo l'aere non mi da questa sensazione...se si pensa alla maggior parte degli incidenti avvenuti (in fase di decollo emolti di più in fase di atterraggio) chi è riuscito a sopravvivere all'impatto con il suolo è stato fregato dallo scoppio dell'aereo...forse sono stato un po contorto, ma spero di essere riuscito a far capire cosa provo...aspetto consigli utili da parte di tutti ed una seduta da un ipnotizzatore!
Ciao Toca, benvenuto!
Se ti sei già messo al lavoro leggendo le esperienze di altri "paurosi" avrai visto che la sensazione del "topo in gabbia" è abbastanza frequente, così come abbondano le esperienze positive di persone che hanno vinto la paura.
Mi sorprende un po' da parte di un appassionato di aviazione il discorso:
. La nostra personale percezione del rischio spesso c'entra poco con i rischi effettivi! 

Se ti sei già messo al lavoro leggendo le esperienze di altri "paurosi" avrai visto che la sensazione del "topo in gabbia" è abbastanza frequente, così come abbondano le esperienze positive di persone che hanno vinto la paura.

Mi sorprende un po' da parte di un appassionato di aviazione il discorso:
perchè probabilmente sai meglio di me che ci sono casi di evacuazioni d'emergenza concluse solo con un bello spavento o qualche ammaccatura per gli occupanti, anche se l'aereo è andato a fuoco. Di certo non sarebbe piacevole... ma un tamponamento in autostrada non dev'essere tanto megliochi è riuscito a sopravvivere all'impatto con il suolo è stato fregato dallo scoppio dell'aereo


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Re: La paura fa' 90
...mmm, approccio ottimista, non c'è che dire...tocafundo ha scritto: Purtroppo l'aere non mi da questa sensazione...se si pensa alla maggior parte degli incidenti avvenuti (in fase di decollo emolti di più in fase di atterraggio) chi è riuscito a sopravvivere all'impatto con il suolo è stato fregato dallo scoppio dell'aereo...


In ogni caso, benvenuto!

Andrea
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Antonella, mi bruci sempre sul tempo.... vabbé, la ridondanza è la chiave della sicurezza!!

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Che cosa intendi per "certe situazioni"? Emergenze?tocafundo ha scritto:So razionalmente che tutto quello che dite è vero, però tra il dire ed il fare...mi piacerebbe sentire l'opinione di qualcuno che si è trovato in certe situazioni per potersi confontare e sapere come la pensa al riguardo
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In questo caso devo lasciare la parola ad altri: io al massimo ho vissuto una riattaccata un po' brusca in finalissimo ad Helsinki, su un MD80 Finnair.... poi siamo rimasti in aria oltre un'ora, prima di atterrare (condizioni meteo pessime). Per fortuna vista l'attesa prevista hanno riaperto il servizio bar... quando siamo atterrati, con un paio di cognac in corpo ero mooolto rilassato

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L'alcool è l'amico dell'uomo teso...In questo caso devo lasciare la parola ad altri: io al massimo ho vissuto una riattaccata un po' brusca in finalissimo ad Helsinki, su un MD80 Finnair.... poi siamo rimasti in aria oltre un'ora, prima di atterrare (condizioni meteo pessime). Per fortuna vista l'attesa prevista hanno riaperto il servizio bar... quando siamo atterrati, con un paio di cognac in corpo ero mooolto rilassato
E poi tu ci hai messo anche l'esempioaeb ha scritto:vabbé, la ridondanza è la chiave della sicurezza!!![]()

Tocafundo, ovviamente non gradirei trovarmi in una di queste sistuazioni e ne uscirei comprensibilmente spaventata come chiunque altro, però la chiave di tutto è capire perchè ci si preoccupa di un fatto tanto improbabile e si viaggia tranquilli in autostrada, dove non ci sono sistemi ridondandi e personale ben addestrato ma tutto è lasciato all'iniziativa (e spesso all'incoscienza) delle persone


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Beh, a volte il buon vecchio C2H5OH fa miracoli......tocafundo ha scritto:L'alcool è l'amico dell'uomo teso...In questo caso devo lasciare la parola ad altri: io al massimo ho vissuto una riattaccata un po' brusca in finalissimo ad Helsinki, su un MD80 Finnair.... poi siamo rimasti in aria oltre un'ora, prima di atterrare (condizioni meteo pessime). Per fortuna vista l'attesa prevista hanno riaperto il servizio bar... quando siamo atterrati, con un paio di cognac in corpo ero mooolto rilassato

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penso che le possibilità che capiti qualcosa in auto a se stessi, siano pari a quelle che capitano in aereo...per statisctica...se poi si parla di iella, quello è un'altro discorso...Un amico di un mio collega è morto mentre era fermo ad un semaforo perchè gli si è ribaltato sopra un tir...se fosse stato in aereo sarebbe caduto...perchè a iella così grande non si comanda...
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credo che il viaggio in aereo si possa paragonare ad un intervento di appendicite...banale, di routin, ma sempre qualcosa di potenzialmente pericoloso...e...non sempre, ma accade che non tutto vada nel verso giusto...chi può dire di sottoporsi ad un intevento anche banale a quor leggero (perchè sono medici, hanno studiato e sanno cosa fare)...in fondo non ne siamo tutti un po terrorizzati?penso che come paragone sia azzeccato...
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Beh, se vuoi metterla così, allora tutta la vita si può paragonare ad un intervento di appedicectomia..... non solo il volo.
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Mi...ia, di qui a San Valentino facciamo in tempo a trasformarti in un pilota acrobatico!

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Ascolta Tocafundo, la sensazione è che il tuo concetto di destino cambi radicalmente in funzione del fatto che tu sei su un aereo, piuttosto che sotto i ferri per un'operazione oppure a casa a guardare la televisione.
Ho capito bene?
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..immagina di essere costretto a vedere per 24 ore di seguito Buona Domenica (o Domenica In, a scelta).... non preferiresti fiondarti all'istante su di un aereo?
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Mi sarebbe davvero piaciuto poter partecipare al corso "voglia di volare" perchè lo trovo (volo a parte) un'occasione per scoprire i "retroscena" del mondo degli aerei, cosa che mi incuriosice e mi appassiona. Purtroppo però Linate non è da me facilmente raggiungibile e defo fare l'auto didatta per salir sulla scaletta
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Ci sono anche Roma e Catania!tocafundo ha scritto:Mi sarebbe davvero piaciuto poter partecipare al corso "voglia di volare" perchè lo trovo (volo a parte) un'occasione per scoprire i "retroscena" del mondo degli aerei, cosa che mi incuriosice e mi appassiona. Purtroppo però Linate non è da me facilmente raggiungibile e defo fare l'auto didatta per salir sulla scaletta
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Ecco, il colpo di genio!!!tocafundo ha scritto:ah...behh..da Luino (confine con la svizzera) sono a 2 passi...dovrei prendere l'aereo per fare il corso per vincere la paura dell'aereo...

Andrea
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Non sono MAI stupidaggini, almeno per me.tocafundo ha scritto:Fearless flyer,
Più o meno...diciamo che l'idea di poter essere in aereo aggrava la situazione e la amplifica. Il problema è che sono ben conscio della stupidaggine dei miei limiti, ma mi è difficile accantonarli
Tutto sta a capirne la logica interna; magari se se ne parla un po'...prima o poi si capisce.
Non ti va di perdere un po' di tempo per spiegarci come mai il "modello del destino" secondo te non si applica all'aereo?
Luca
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Sono sempre stato convinto che il destino c'entri in molte cose...a chi mi scoraggiava quando ho voluto prendere la moto ho detto "se mi deve succedere qualcosa, mi può capitare anche a casa" e fin qui sono convintissimo. Il fatto è che, non so per quale ragione, se dipenda dal tubo chiuso, dal "non avere certezze" o dall'avere poche risorse per affrontare possibili problemi, l'aereso mi mette questa soggezione (se si affonda in barca c'è il canotto...)diciamo che su altri mezzi c'è una (anche se minima) più ampia possibilità di alternativeNon sono MAI stupidaggini, almeno per me.
Tutto sta a capirne la logica interna; magari se se ne parla un po'...prima o poi si capisce.
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Ne abbiamo parlato parecchie volte e se leggi con attenzione i post di questa sezione troverai un bel po' di informazioni interessanti PER TE.tocafundo ha scritto:Sono sempre stato convinto che il destino c'entri in molte cose...a chi mi scoraggiava quando ho voluto prendere la moto ho detto "se mi deve succedere qualcosa, mi può capitare anche a casa" e fin qui sono convintissimo. Il fatto è che, non so per quale ragione, se dipenda dal tubo chiuso, dal "non avere certezze" o dall'avere poche risorse per affrontare possibili problemi, l'aereso mi mette questa soggezione (se si affonda in barca c'è il canotto...)diciamo che su altri mezzi c'è una (anche se minima) più ampia possibilità di alternativeNon sono MAI stupidaggini, almeno per me.
Tutto sta a capirne la logica interna; magari se se ne parla un po'...prima o poi si capisce.
Non ti va di perdere un po' di tempo per spiegarci come mai il "modello del destino" secondo te non si applica all'aereo?
La differenza non è che sull'aereo non hai alternative.
La differenza è che sull'aereo non hai alternative SOTTO IL TUO CONTROLLO.
E' parecchio diverso non trovi?
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No, l'hai detto te. In treno ed in macchina hai un grado di controllo maggiore. O almeno hai la sensazione di averlo.tocafundo ha scritto:è difficile da spiegare, perchè se così fosse dovrei star male anche in treno o in macchina con altri, e non è così
Il problema è che c'è una bella differenza tra pensare di essere in pericolo perchè TU pensi di non poter fare nulla ed essere VERAMENTE in pericolo.
Prova a pensarci meglio (consiglio personale)
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Aspetta che inizia a diventare ingarbugliato questo discorsoNo, l'hai detto te. In treno ed in macchina hai un grado di controllo maggiore. O almeno hai la sensazione di averlo.
Il problema è che c'è una bella differenza tra pensare di essere in pericolo perchè TU pensi di non poter fare nulla ed essere VERAMENTE in pericolo.
Prova a pensarci meglio (consiglio personale)

io sono consapevole di questo, l'ho detto, è il solo nome "aereo" che mi sballe l'equazione. Poi so che, molto probabilmente, quando sarò su mi passeranno le paure. Il problema è aver la forza di metterci i piedi sopra