Storia Alitalia
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Storia Alitalia
Visto che in questi giorni i giornali sono pieni sulle vicende Alitalia; qualcuno mi sa spiegare quando le cose hanno cominciato a girare male e le cause di ciò? Fino ad un certo punto, se non ho capito male, Alitalia era una delle compagnie migliori e più grandi? Cos'è successo? Chi dirigeva la compagnia in quegli anni?
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la dirigevano i politici che hanno avuto la fortuna di non fare danni alla compagnia fino a quando il mercato del trasporto aereo ha subito un repentino cambiamento e l assistenzialismo ai dipendenti (a loro volta non privi di responsabilità) ed il voto di scambio hanno portato alla situazione attuale...certo vedere ancora che manager strapagati si danno puntualmente il cambio e dipendenti che scioperano non capiscono a cosa andranno in contro ......ma tanto anche questo governo lo ha già fatto capire :appena privatizzata gli esuberi li "pagheremo" noi......ciaooo
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Re: Storia Alitalia
ALITALIA: VITTORIE E SCONFITTE DA BALBO A OGGI (NOTIZIARIO LIBRI)Viaggiatore ha scritto:Visto che in questi giorni i giornali sono pieni sulle vicende Alitalia; qualcuno mi sa spiegare quando le cose hanno cominciato a girare male e le cause di ciò? Fino ad un certo punto, se non ho capito male, Alitalia era una delle compagnie migliori e più grandi? Cos'è successo? Chi dirigeva la compagnia in quegli anni?
(ANSA) - ROMA, 16 NOV - GIUSEPPE D'AVANZO - LA FRECCIA ALATA (3D MEDIA -
PAG.388) - Dalla nascita come compagnia aerea pubblica, voluta nel 1928
dall'allora sottosegretario Italo Balbo e chiamata ''Societa' aerea
mediterranea'', poi ribattezzata da Mussolini ''Ala littoria'' e fiore
all'occhiello del sistema fascista, sino all'agonia degli ultimi anni e al
tentativo di privatizzazione di questi giorni, l'Alitalia ha fatto parte
dello storia d'Italia. ''La freccia Alata'' ripercorre politica e gestione
della compagnia, la cui storia fatta di lunghi periodi di difficolta' e
brevi parentesi felici, e' stata sempre contrassegnata da privilegi e
interferenze negative: dalla imposizione di velivoli non ottimali per
l'impiego commerciale, alla concorrenza da parte della piccola ma
aggressiva compagnia aerea della Fiat, alle intromissioni politiche, alla
difficolta' di ottenere le necessarie risorse economiche per la sua
attivita'. Problemi antichi ma anche attuali, determinati da scelte che non
sempre possono esserle addebitati, ma che certamente ne hanno segnato, in
modo negativo, le sorti. Rinominata Alitalia nel 1947 e affermatasi negli
anni nel panorama aeronautico internazionale grazie anche alla ripresa
economica, negli Sessanta e' stata proiettata verso traguardi mondiali ma
ha dovuto fare i conti con la perenne sottocapitalizzazione e
indebitamento, una politica molto attenta ad assicurare posti di lavoro
spesso a scopo clientelare, intemperanze sindacali e ricapitalizzazioni. Il
libro si apre con ''il pasticciaccio di Malpensa'', ancora attuale per la
strenua difesa da parte della politica locale di fronte al piano di
ridimensionamento del numero uno della compagnia, Maurizio Prato, per
tornare indietro alle ''Ceneri della disfatta'' dopo la seconda guerra
mondiale e per celebrarne la ripresa con ''La grande Alitalia'' e tornare
alla ''Discesa'' dei nostri giorni. Giuseppe D'Avanzo, giornalista ma anche
pilota, in un certo senso fa l'omaggio all'Alitalia e alla sua epopea con
un libro che non e' soltanto la ricostruzione del cammino della compagnia,
ma soprattutto un affresco delle speranze e dell'orgoglio che essa ha
saputo fare nascere in un intero Paese e delle illusioni che ha quindi
creato. Un libro che puo' diventare anche un utile strumento per chi cerchi
di orizzontarsi in un panorama, come quello dell'aviazione civile in Italia
e nel resto del mondo, che potrebbe essere difficile da capire sino in
fondo, e non solo al neofita. (ANSA). DR 16-NOV-07
20 euri
Saluti