Certo, forse fare delle congetture con "Il carro difronte ai buoi " non è fecondo...ma formulando delle ipotesi, leggendo a destra e a manca le varie notizie che si sono alternate sui vari quotidiani e mezzi d'informazione, si può intendere che l'incorporamento ad AF porterà benefici,ma anche costi molto alti; non per ultimo il declassamento probabile di Malpensa a "non hub". L'esatto contrario di quello che avrebbe voluto fare LH, almeno negli intenti propagandistici. Io personalmente vorrei un'AZ come compagnia che serve e che non ASSERVE! Mi piacerebbe sentire a tal proposito anche qualche considerazione di chi in AZ ci lavora, di coloro che in questo particolarissimo e delicatissimo momento sono alla mercè di scelte che vengono dall'alto (come forse è sempre stato) e che attendono di sapere che ne sarà del loro posto di lavoro.Fabri88 ha scritto:Da quanto ho capito MXP perde l'Hub!MiamiVice ha scritto:Qualche anticipazione del piano Air France in questo articolo.
Alitalia - Corsa a tre
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COlosso italiano si ma con poco lungo raggio.araial14 ha scritto:Con Airone diventerebbe il quarto colosso europeo dopo AF-KLM, LH, e BA... Un colosso interamente italianoaviation ha scritto:Io tifo per Airone... diventerebbe un bel colosso italiano. Speriamo bene.
^_^
Spero no Air France (forza italia!!!)
Inoltre sarebbe un colosso con le spalle d' argilla. Non ho idea, dal punto di vista finanziario, di come AirOne intenda farsi carico di Alitalia.
Anche con l' aiuto di Intesa San Paolo non può assolutamente permettersi di perdere 1 mln di euro al giorno neppure per 6 mesi...
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Non c'è solo Intesa San Paolo, c'è anche la giapponese Nomura Bank e, visto che per ora siamo solo in fase di congetture, riaggiungo che (pensiero emotivo personalissimo) l'ombra di LH con Airone in qualche modo faccia il suo gioco...Non mi è chiara la ritirata di LH, che sa perfettamente che se AF ingloba AZ può perdere una gran fetta del suo mercato, fortissimo soprattutto al nord.ciaofede ha scritto:COlosso italiano si ma con poco lungo raggio.araial14 ha scritto:Con Airone diventerebbe il quarto colosso europeo dopo AF-KLM, LH, e BA... Un colosso interamente italianoaviation ha scritto:Io tifo per Airone... diventerebbe un bel colosso italiano. Speriamo bene.
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Inoltre sarebbe un colosso con le spalle d' argilla. Non ho idea, dal punto di vista finanziario, di come AirOne intenda farsi carico di Alitalia.
Anche con l' aiuto di Intesa San Paolo non può assolutamente permettersi di perdere 1 mln di euro al giorno neppure per 6 mesi...
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Premesso: la cosa che sto per dire potrebbe risultare una cavolata enorme. Quindi siete liberissimi di correggermi, anzi, dovete farlo.
Se vincesse Air One, secondo me AZ potrebbe divetare una compagnia che opera soltanto voli internazionali ed intercontinentali ed i voli interni verrebbero interamente affidati ad Air One. Gli a/m per il corto raggio (Embraer ad esempio) venderli e con il ricavato prendere magari un paio di 340 ed un paio di 747 per aprire ad un paio di nuove rotte intercontinentali, ad esempio LAX e SYD.
Gli Airbus della famiglia A320 verrebbero in parte usati per i voli internazionali, aggiungendo magari nuove rotte ed in parte convertiti in aerei Air One per i voli nazionali.
Ripeto, correggetemi.
Se vincesse Air One, secondo me AZ potrebbe divetare una compagnia che opera soltanto voli internazionali ed intercontinentali ed i voli interni verrebbero interamente affidati ad Air One. Gli a/m per il corto raggio (Embraer ad esempio) venderli e con il ricavato prendere magari un paio di 340 ed un paio di 747 per aprire ad un paio di nuove rotte intercontinentali, ad esempio LAX e SYD.
Gli Airbus della famiglia A320 verrebbero in parte usati per i voli internazionali, aggiungendo magari nuove rotte ed in parte convertiti in aerei Air One per i voli nazionali.
Ripeto, correggetemi.
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Mi va bene chiunque purché la salvi.
Se ci saranno sacrifici da fare, si faranno...
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sinceramente io preferisco e spero che vinca AIR FRANCE-KLM!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Per alitalia sarebbe molto meglio e più internazionale!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! la possibilità del hub a schiphol sarebbe un bene x az. inoltre verrebbe a crearsi un asse AIR FRANCE_KLM_ALITALIA, ricordo che air france-klm è una delle compagnie più ricche al mondo perciò di conseguenza..............lo si immagina da soli. air one non ce la farebbe economicamente.........
Per alitalia sarebbe molto meglio e più internazionale!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! la possibilità del hub a schiphol sarebbe un bene x az. inoltre verrebbe a crearsi un asse AIR FRANCE_KLM_ALITALIA, ricordo che air france-klm è una delle compagnie più ricche al mondo perciò di conseguenza..............lo si immagina da soli. air one non ce la farebbe economicamente.........
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A prescindere da chi acquisterà il 49% di AZ. Insomma, non si tratta di comprare patatine al bar. Chiunque abbia fatto delle offerte, le avrà fatte facendo qualche conticino, avrà simulato per giorni e nottate intere costi e benefici, non vi pare? Se si son mossi , vuol dire che un piano di risanamento ce l'hanno, si parla pur sempre di milioni e milioni di euro.Vuol dire che comunque, perdite comprese, AZ fa gola eccome, altrimenti non avrebbero neppure speso i centesimi che vale la carta sulla quale hanno stampato la proposta di acquisizione. Una potenza come banca Intesa e la Namura si sarebbero mai fatte garanti di un'operazione anche e solo lontanamente fallimentare?peterfly 65 ha scritto:Mi butto anch'io nella discussione ...ma air one ha la solidità finanziaria oppure spera di prendere l'alitalia cosi i suoi debiti vanno nel calderone generale???? come si dice dalle mie parti la buttano in caciara


Io penso proprio di NO!
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Sicuramente, ma non mi sembra il caso di Toto, lo dico nel bene e nel non bene( "male" mi pare eccessivo) in fondo AP è una buona compagnia e non è nata l'altr'anno...Banca Intesa San Paolo, con tutti gli umori legati alle banche, è una potenza con basi solidissime...non mi pare che abbian le pezze al c... I bulletti del quartiere esistono ovunque, d'accordo che l'Italia spesso ne è una vera fucina, ma sulla serietà, anche solo propositiva di chi si è esposto mi pare sulla carta una garanzia non assoluta, ma da prendere in considerazione.peterfly 65 ha scritto:Hai ragione ma la nostra storia italiana economica è piena di imprenditori di dubbia professionalità..........
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Mi piace! E poi l'italianità è una cosa che ho sempre sperato di vedere mantenuta in Alitalia... però mi piacerebbe conoscere anche gli scheletri nell'armadio, tagli, soppressione di rotte, tempi di cambio flotta e soprattutto che ne pensano i sindacati.Alitalia, Ap Holding: piano rilancio prevede 4 mld investimenti
ROMA (Reuters) - Il gruppo di Carlo Toto, proprietario di AirOne, ha presentato un piano industriale che prevede un investimento di 4 miliardi di euro per Alitalia (Milano: AZA.MI - notizie) , il raggiungimento del pareggio di bilancio nel 2009 e l'utile nel 2010 della società che nascerà dalla fusione delle due compagnie aeree.
Lo si legge in una nota diffusa da ApHolding, la società che ha condotto le trattative con Alitalia.
Il progetto, scrive la società, prevede "investimenti complessivi nell'arco di piano di oltre 4 miliardi di euro, in gran parte destinati al rinnovo della flotta di medio raggio. Ulteriori investimenti saranno realizzati per gli aerei di lungo raggio".
Il piano quinquennale 2008-2012 "prevede il risanamento e il rilancio della compagnia, che diventerà il quarto vettore europeo, raggiungendo il pareggio già nel 2009 e l'utile nel 2010. AP Holding è supportata nell'operazione da un core banking group di cui fanno parte Intesa Sanpaolo (Milano: ISP.MI - notizie) , Morgan Stanley (SPU - notizie) , Nomura e Goldman Sachs (NYSE: GS - notizie) (advisor finanziario).
L'Italia, continua la nota, potrà "mantenere la sua compagnia di bandiera con i due hub intercontinentali di Roma Fiumicino e Milano Malpensa e con un network focalizzato sui collegamenti dall'Italia verso il mondo e dal mondo verso l'Italia".
Secondo Ap Holding "saranno rilanciati i servizi di terra e, in particolare, sarà costituito un polo di eccellenza nella manutenzione che risponderà alle esigenze prima della nuova Alitalia e poi di clienti esterni"..
La mia paura è che i bilanci alitalia anche se pessimi sono certificati in quanto quotata in borsa quelli di air one non sò.....mi sembra che il valore della società sia passato da circa meno di 100milioni a più di 800milioni...miracoli della finanza. Comunque io spero che chiunque la prenda non la faccia fallire tutto quà.
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Per peterfly65: i tuoi dubbi potrebbero anche essere fondati però ricorda che a differenza di quanto successo nella prima gara di privatizzazione, intesa non appoggiava direttamente airone ma solo indirettamente. Ora invece, Intesa è parte integrante del gruppo per la priv di AZ e dubito che una banca di fama internazionale si accordi con un gruppo di piccole dimensioni senza sapere nemmeno il suo andamento finanziario...
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flyforever 85 hai ragione ma è evidente che difficilmente la verità è alla portata di tutti. Bisogna anche vedere se banca intesa non abbia dei crediti con air one e quindi se non si fonde con alitalia difficilmente rivedrebbe quei soldi. POi bisognerebbe sapere la maggior parte delle obbligazioni az in mano a chi stanno....e poi, e sicuramente mi sbaglio, dal punto di vista strettamente industriale air france è meglio. E poi per finire iniziamo a dire che non è air one che compra az ma banca intesa,,,,nel mondo non è mai successo che pesce piccolo mangia pesce grosso
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morgan Stanley se non sbaglio tempo fa ha detto che AirOne sarebbe stata la soluzione migliore, non tanto per piano industriale e fondi, quelli volendo si potrebbero trovare basta presentare un buon modo per investirli, ma più che altro perché AirOne conosce molto bene il mondo del lavoro italiano, consoce i sindacati, ha già avuto modo di contrattare e loro e soprattutto (cosa da non trascurare) l'impatto mediatico sarebbe molto forte se AirFrance andasse in mano francese.
Vi immaginate la TV: da domani si passerà per Parigi per andare a Bari da Roma!!
Ovvio che non sarà vero, ma i giornalisti da che mondo e mondo per fare scoop inventato storie....
Spero solo che vinca chi veramente vuole risollevare Alitalia... se poi è italiano tutto di guadagnato!!
Vi immaginate la TV: da domani si passerà per Parigi per andare a Bari da Roma!!
Ovvio che non sarà vero, ma i giornalisti da che mondo e mondo per fare scoop inventato storie....
Spero solo che vinca chi veramente vuole risollevare Alitalia... se poi è italiano tutto di guadagnato!!
Se l'ha detto morgan stanley....ma ste c....di società di revisione e di ratings non sono le stesse che davano parmalat come solida e tripla aaa ...e non sono questi stessi maghi della finanza che hanno inventato i mutui sub prime e poi far cadere il rischio nel gioco delle scatole cinesi? sarà ma una società che ha un load factor molto inferiore a quello di alitalia come fa ad essere un modello industriale???? Le ditte costruttrici di aerei non considerano l'oppurtinità di comprare aerei quando il load factor è inferiore al 75% in quanto sarebbe un remissione di soldi per la compagnia
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mi hai tolto le parole di boccapeterfly 65 ha scritto:Se l'ha detto morgan stanley....ma ste c....di società di revisione e di ratings non sono le stesse che davano parmalat come solida e tripla aaa ...


[
e se il vero interesse fosse una maxi speculazione ..ed il vero affare sia il buisiness in se e per se, a prescindere dai bilanci dell' Azienda Alitalia ?
Ammetto che è un storia un po inverosimile, ma in Italia ne abbiam viste di tutti i colori ...quindi una più, o una meno ....
Ultima modifica di wing05 il 6 dicembre 2007, 22:40, modificato 2 volte in totale.
I-SMTN. Mauro

Cerca sempre di mantenere uguale il numero degli atterraggi che fai, rispetto ai decolli

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Questa è la proposta per esteso di AP holding - Airone
ALITALIA: AIRONE PRESENTA OFFERTA, 4 MLD DI INVESTIMENTI
Ap Holding, societa' che controlla AirOne, ha depositato la propria offerta non vincolante per l'Alitalia con un piano industriale 2008-2012 che prevede 4 miliardi di investimenti a fine periodo e il pareggio gia' nel 2009.
Il Piano industriale proposto da Ap Holding prevede inoltre il ritorno all'utile per l'Alitalia nel 2010, con l'obiettivo di far divenire la compagnia il quarto vettore europeo. Per quanto riguarda gli investimenti, i 4 miliardi saranno destinati in gra parte al rinnovo della flotta di medio raggio, mentre ulteriori investimenti saranno realizzati per gli aerei di lungo raggio. ''L'Italia - afferma Ap Holding - potra' cosi' mantenere la sua Compagnia di bandiera con i due hub intercontinentali di Roma Fiumicino e Milano Malpensa e con un network focalizzato sui collegamenti dall'Italia verso il mondo e dal mondo verso l'Italia. L'integrazione tra le prime due compagnie italiane rafforzera' la leadership della nuova Alitalia sul mercato domestico, consolidera' la sua presenza sulle rotte point to point a livello internazionale e consentira' uno sviluppo rilevante delle attivita' di lungo raggio. Saranno rilanciati i servizi di terra e, in particolare, sara' costituito un polo di eccellenza nella manutenzione che rispondera' alle esigenze prima della nuova Alitalia e poi di clienti esterni''.
Supportano l'operazione Intesa Sanpaolo, Morgan Stanley, Nomura e Goldman Sachs (advisor finanziario).
Il piano, definito ''a salvaguardia degli interessi del paese'', prevede poi l'integrazione tra AirOne e Alitalia, per raggiungere massa critica sul mercato domestico, ''pur mantenendo una concorrenza effettiva su tutte le rotte''. La conduzione strategica e le funzioni gestionali ed operative della Compagnia saranno tutte mantenute in Italia ''e saranno cosi' tutelati, in coerenza con il Piano, migliaia di posti di lavoro qualificati, diretti ed indiretti''. Un accenno e' riservato anche ai sindacati, ai quali Ap Holding chiede una ''indispensabile collaborazione'' per lo sviluppo del piano di ristrutturazione e di rilancio Le linee guida del piano AP Holding, fa poi notare la societa' di Carlo Toto, tengono anche conto di alcuni indirizzi strategici definiti nel ''Piano Prato'' di Alitalia. Il piano prevede infatti il recupero della competitivita' e della qualita' del servizio attraverso la ridefinizione del modello di network, il rinnovo della flotta ed un forte incremento dell'efficienza operativa, che raggiungera' gli standard dei migliori vettori presenti sul mercato. A fine piano, stima poi Ap Holding, la nuova Alitalia avra' la flotta passeggeri piu' giovane d'Europa (la maggioranza degli aerei avra' un'eta' inferiore a 4 anni) con 215 aeromobili, di cui 40 per il lungo raggio. I nuovi aerei consentiranno una forte riduzione dei costi di gestione e di manutenzione, una consistente diminuzione delle emissioni inquinanti di CO2 e un notevole miglioramento della qualita' del servizio ai passeggeri. ''La nuova Alitalia, forte del posizionamento che avra' acquisito con l'attuazione del piano AP Holding - conclude la societa' di Carlo Toto -, potra' sostenere, con nuovo impulso e nuova forza, la sfida competitiva sui mercati internazionali ed intercontinentali, il che le permettera' di realizzare, al momento piu' opportuno, anche importanti partnership internazionali, nel pieno rispetto del suo disegno industriale''.
PASSERA: IL PIANO PREVEDE UN'AZIENDA DI SUCCESSO.
Il Piano AirOne per l'Alitalia prevede la creazione di un'azienda di successo. Questo il commento dell'ad di Intesa SanPaolo, istituto che fa parte del core banking group a sostegno del Piano presentato da Carlo Toto, Corrado Passera.
''Risanamento gestionale, investimenti importanti nella flotta e nelle strutture, sviluppo focalizzato sui bisogni del mercato italiano, alleanze internazionali: sono questi quattro degli elementi portanti del piano di Air One per Alitalia - afferma Passera -. Si tratta di un progetto imprenditoriale di lungo periodo che sosteniamo e che, se accolto, porterebbe alla creazione di un'azienda di successo e funzionale allo sviluppo del nostro Paese''.
TOTO: E' UN PIANO SOLIDO E CREDIBILE.
Il piano industriale presentato a sostegno dell'offerta avanzata da AirOne per la privatizzazione dell'Alitalia e' solido e credibile e consente il rilancio del vettore preservandone l'italianita'.
Questo il commento di Carlo Toto, patron di AirOne. ''La Compagnia di bandiera - afferma Toto - e' un asset irrinunciabile per la competitivita' del nostro Paese e delle imprese impegnate a concorrere su mercati sempre piu' globali, oltre ad essere un fattore determinante per l'industria del turismo e per le necessita' di viaggio degli italiani''.
''Con il supporto di quattro primari Istituti di credito nazionali e internazionali - conclude Toto -, abbiamo predisposto un progetto imprenditoriale solido e credibile, che consentira' il risanamento e rilancio della Compagnia preservandone l'identita' italiana. Potremo cosi' restituire al nostro Paese la possibilita' di avere collegamenti diretti con il mondo e a migliaia di lavoratori l'orgoglio di far parte di un'azienda sana e competitiva''.
ALITALIA: AIRONE PRESENTA OFFERTA, 4 MLD DI INVESTIMENTI
Ap Holding, societa' che controlla AirOne, ha depositato la propria offerta non vincolante per l'Alitalia con un piano industriale 2008-2012 che prevede 4 miliardi di investimenti a fine periodo e il pareggio gia' nel 2009.
Il Piano industriale proposto da Ap Holding prevede inoltre il ritorno all'utile per l'Alitalia nel 2010, con l'obiettivo di far divenire la compagnia il quarto vettore europeo. Per quanto riguarda gli investimenti, i 4 miliardi saranno destinati in gra parte al rinnovo della flotta di medio raggio, mentre ulteriori investimenti saranno realizzati per gli aerei di lungo raggio. ''L'Italia - afferma Ap Holding - potra' cosi' mantenere la sua Compagnia di bandiera con i due hub intercontinentali di Roma Fiumicino e Milano Malpensa e con un network focalizzato sui collegamenti dall'Italia verso il mondo e dal mondo verso l'Italia. L'integrazione tra le prime due compagnie italiane rafforzera' la leadership della nuova Alitalia sul mercato domestico, consolidera' la sua presenza sulle rotte point to point a livello internazionale e consentira' uno sviluppo rilevante delle attivita' di lungo raggio. Saranno rilanciati i servizi di terra e, in particolare, sara' costituito un polo di eccellenza nella manutenzione che rispondera' alle esigenze prima della nuova Alitalia e poi di clienti esterni''.
Supportano l'operazione Intesa Sanpaolo, Morgan Stanley, Nomura e Goldman Sachs (advisor finanziario).
Il piano, definito ''a salvaguardia degli interessi del paese'', prevede poi l'integrazione tra AirOne e Alitalia, per raggiungere massa critica sul mercato domestico, ''pur mantenendo una concorrenza effettiva su tutte le rotte''. La conduzione strategica e le funzioni gestionali ed operative della Compagnia saranno tutte mantenute in Italia ''e saranno cosi' tutelati, in coerenza con il Piano, migliaia di posti di lavoro qualificati, diretti ed indiretti''. Un accenno e' riservato anche ai sindacati, ai quali Ap Holding chiede una ''indispensabile collaborazione'' per lo sviluppo del piano di ristrutturazione e di rilancio Le linee guida del piano AP Holding, fa poi notare la societa' di Carlo Toto, tengono anche conto di alcuni indirizzi strategici definiti nel ''Piano Prato'' di Alitalia. Il piano prevede infatti il recupero della competitivita' e della qualita' del servizio attraverso la ridefinizione del modello di network, il rinnovo della flotta ed un forte incremento dell'efficienza operativa, che raggiungera' gli standard dei migliori vettori presenti sul mercato. A fine piano, stima poi Ap Holding, la nuova Alitalia avra' la flotta passeggeri piu' giovane d'Europa (la maggioranza degli aerei avra' un'eta' inferiore a 4 anni) con 215 aeromobili, di cui 40 per il lungo raggio. I nuovi aerei consentiranno una forte riduzione dei costi di gestione e di manutenzione, una consistente diminuzione delle emissioni inquinanti di CO2 e un notevole miglioramento della qualita' del servizio ai passeggeri. ''La nuova Alitalia, forte del posizionamento che avra' acquisito con l'attuazione del piano AP Holding - conclude la societa' di Carlo Toto -, potra' sostenere, con nuovo impulso e nuova forza, la sfida competitiva sui mercati internazionali ed intercontinentali, il che le permettera' di realizzare, al momento piu' opportuno, anche importanti partnership internazionali, nel pieno rispetto del suo disegno industriale''.
PASSERA: IL PIANO PREVEDE UN'AZIENDA DI SUCCESSO.
Il Piano AirOne per l'Alitalia prevede la creazione di un'azienda di successo. Questo il commento dell'ad di Intesa SanPaolo, istituto che fa parte del core banking group a sostegno del Piano presentato da Carlo Toto, Corrado Passera.
''Risanamento gestionale, investimenti importanti nella flotta e nelle strutture, sviluppo focalizzato sui bisogni del mercato italiano, alleanze internazionali: sono questi quattro degli elementi portanti del piano di Air One per Alitalia - afferma Passera -. Si tratta di un progetto imprenditoriale di lungo periodo che sosteniamo e che, se accolto, porterebbe alla creazione di un'azienda di successo e funzionale allo sviluppo del nostro Paese''.
TOTO: E' UN PIANO SOLIDO E CREDIBILE.
Il piano industriale presentato a sostegno dell'offerta avanzata da AirOne per la privatizzazione dell'Alitalia e' solido e credibile e consente il rilancio del vettore preservandone l'italianita'.
Questo il commento di Carlo Toto, patron di AirOne. ''La Compagnia di bandiera - afferma Toto - e' un asset irrinunciabile per la competitivita' del nostro Paese e delle imprese impegnate a concorrere su mercati sempre piu' globali, oltre ad essere un fattore determinante per l'industria del turismo e per le necessita' di viaggio degli italiani''.
''Con il supporto di quattro primari Istituti di credito nazionali e internazionali - conclude Toto -, abbiamo predisposto un progetto imprenditoriale solido e credibile, che consentira' il risanamento e rilancio della Compagnia preservandone l'identita' italiana. Potremo cosi' restituire al nostro Paese la possibilita' di avere collegamenti diretti con il mondo e a migliaia di lavoratori l'orgoglio di far parte di un'azienda sana e competitiva''.
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flyforever85 ha scritto:morgan Stanley se non sbaglio tempo fa ha detto che AirOne sarebbe stata la soluzione migliore
ALITALIA: AIRONE PRESENTA OFFERTA, 4 MLD DI INVESTIMENTI
...Supportano l'operazione Intesa Sanpaolo, Morgan Stanley, Nomura e Goldman Sachs ...
A Napoli si dice "acquaio' l'acqua è fresca?"

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Una domanda agli admin:
è possibile cambiare il titolo di questo blog in: "Alitalia - Corsa a tre"?
Aggiungo: Stamattina Bianchi ha detto che la vendita terminerà entro l'anno ma ci credo poco... se uso l'ottimismo andrà a finire entro il 31 Gennaio e con non poche polemiche da parte di politica, sindacati e tanti tanti altri...
è possibile cambiare il titolo di questo blog in: "Alitalia - Corsa a tre"?
Aggiungo: Stamattina Bianchi ha detto che la vendita terminerà entro l'anno ma ci credo poco... se uso l'ottimismo andrà a finire entro il 31 Gennaio e con non poche polemiche da parte di politica, sindacati e tanti tanti altri...
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Da Repubblica.it
Analisi
La migliore delle tre rotte
di Diogenis Papiomytis *
Fra i tre potenziali acquirenti quello più adatto sarebbe proprio Air France/Klm, già insieme ad Alitalia nell'alleanza SkyTeam. Air One la soluzione più rischiosa
(06 dicembre 2007)
Alitalia ha continuato a registrare perdite nel corso degli ultimi anni (nel 2006 la perdita netta era stata pari a 626 milioni di euro) fino al punto che la Commissione europea era dovuta intervenire invitando il governo italiano a interrompere ogni forma di sovvenzione nei confronti della compagnia di bandiera. Questo aveva dato una spinta alla ritrutturazione immediata della societa' a rischio di bancarotta e chiusura.
Tuttavia, ritrutturare Alitalia non ha mai rappresentato un'operazione semplice dal momento che implica un rischio politico a causa di riduzione dei costi e, di conseguenza, taglio del numero dei dipendenti. A questo punto la soluzione piu' semplice, da parte del ministero dell'Economia, che attualmente detiene il 49,9% del capitale della società, era quella di riuscire a trovare un investitore che volesse acquisire la quota di controllo di Alitalia.
Se è vero che Alitalia non è un'azienda proficua e se è vero che l'acquisto non è un vero e proprio affare per qualunque investitore, c'è da dire, pero', che Alitalia è un possesso di un network molto forte, in Italia, in Europa e in tutto il mondo, con centinaia di destinazioni che certamente sono appetibili e rappresenterebbero un grande beneficio per la societa' che si aggiudicasse la quota.
Oggi sono scaduti i termini per la presentazione delle offerte e sappiamo chi sono i potenziali acquirenti. Vediamo, quindi, quali sono i possibili scenari nel caso in cui Alitalia sia acquisita da uno di loro.
Scenario 1 (AirFrance/KLM acquisisce la quota governativa): Questo sarebbe l'investitore piu' adatto, dal momento che ha gia' operato la fusione di altre due importanti compagnie aeree con differenti strutture. Nel caso in cui dovessero acquisire Alitalia, il risultato finale sarebbe la nascita di una mega compagnia aerea europea che essenzialmente dominerebbe le rotte regionali e avrebbe una posizione molto forte a livello internazionale. Fra l'altro, AirFrance/KLM e Alitalia fanno gia' parte della stessa alleanza, SkyTeam, la qual cosa renderebbe molto piu' semplice qualunque possibile fusione. La pessima situazione finanziaria di Alitalia sarebbe, inoltre, assorbita da una grande entita', e questo garantirebbe un raggiungimento piu' veloce della profittabilita'.
Scenario 2 (Lufthansa acquisisce la quota governativa): Situazione simile a quella appena descritta: Lufthansa è uno dei piu' grandi gruppi a livello globale, ma gli manca l'esperienza delle fusioni con compagnie dello spessore e della grandezza pari a quella di Alitalia.
In aggiunta, le due societa' fanno parte di alleanze aeree diverse, e questo vorrebbe dire che, nel caso in cui Lufthansa acquisisse Alitalia, Alitalia dovrebbe abbandonare l'affiliazione esistente. E' vero, pero', che Lufthansa ha gia' una presenza molto buona in Italia e ha gia' investito in una delle compagnie sorelle (per esempio il gruppo per la manutenzione di Alitalia), il che vuol dire che esiste gia' una certa familiarita' con il governo italiano e una migliore comprensione tra le due parti e' possibile.
Tuttavia, presentare un'offerta nei confronti di Alitalia, per Lufthansa è piu' una contromossa reattiva alla discesa in campo di AirFrance/KLM che un interesse vero e proprio. Nel caso di una fusione, il periodo necessario per la ritrutturazione di Alitalia sarebbe piu' lungo, ma il risultato finale sarebbe simile alla creazione di una mega compagnia aerea in grado di competere con AirFrance/KLM per la posizione dominante in Europa.
Scenario 3 (AirOne acquisisce la quota governativa): Nonostante abbia alle spalle grossi gruppi bancari italiani, AirOne e' la meno adatta fra i potenziali offerenti ad assorbire le passivita' di Alitalia. Tuttavia, soddisfa uno dei criteri fissati dal governo dal momento che si tratta di un investitore italiano. Una potenziale fusione si potrebbe dimostrare disastrosa per entrambe le compagnie dal momento che lo stesso processo di fusione si presenterebbe difficile e richiedere comunque molto piu' tempo. Nel caso in cui la fusione si dimostrasse di successo, ci sarebbe un leader indiscusso in Italia e un competitore piuttosto grande in Europa
Analisi
La migliore delle tre rotte
di Diogenis Papiomytis *
Fra i tre potenziali acquirenti quello più adatto sarebbe proprio Air France/Klm, già insieme ad Alitalia nell'alleanza SkyTeam. Air One la soluzione più rischiosa
(06 dicembre 2007)
Alitalia ha continuato a registrare perdite nel corso degli ultimi anni (nel 2006 la perdita netta era stata pari a 626 milioni di euro) fino al punto che la Commissione europea era dovuta intervenire invitando il governo italiano a interrompere ogni forma di sovvenzione nei confronti della compagnia di bandiera. Questo aveva dato una spinta alla ritrutturazione immediata della societa' a rischio di bancarotta e chiusura.
Tuttavia, ritrutturare Alitalia non ha mai rappresentato un'operazione semplice dal momento che implica un rischio politico a causa di riduzione dei costi e, di conseguenza, taglio del numero dei dipendenti. A questo punto la soluzione piu' semplice, da parte del ministero dell'Economia, che attualmente detiene il 49,9% del capitale della società, era quella di riuscire a trovare un investitore che volesse acquisire la quota di controllo di Alitalia.
Se è vero che Alitalia non è un'azienda proficua e se è vero che l'acquisto non è un vero e proprio affare per qualunque investitore, c'è da dire, pero', che Alitalia è un possesso di un network molto forte, in Italia, in Europa e in tutto il mondo, con centinaia di destinazioni che certamente sono appetibili e rappresenterebbero un grande beneficio per la societa' che si aggiudicasse la quota.
Oggi sono scaduti i termini per la presentazione delle offerte e sappiamo chi sono i potenziali acquirenti. Vediamo, quindi, quali sono i possibili scenari nel caso in cui Alitalia sia acquisita da uno di loro.
Scenario 1 (AirFrance/KLM acquisisce la quota governativa): Questo sarebbe l'investitore piu' adatto, dal momento che ha gia' operato la fusione di altre due importanti compagnie aeree con differenti strutture. Nel caso in cui dovessero acquisire Alitalia, il risultato finale sarebbe la nascita di una mega compagnia aerea europea che essenzialmente dominerebbe le rotte regionali e avrebbe una posizione molto forte a livello internazionale. Fra l'altro, AirFrance/KLM e Alitalia fanno gia' parte della stessa alleanza, SkyTeam, la qual cosa renderebbe molto piu' semplice qualunque possibile fusione. La pessima situazione finanziaria di Alitalia sarebbe, inoltre, assorbita da una grande entita', e questo garantirebbe un raggiungimento piu' veloce della profittabilita'.
Scenario 2 (Lufthansa acquisisce la quota governativa): Situazione simile a quella appena descritta: Lufthansa è uno dei piu' grandi gruppi a livello globale, ma gli manca l'esperienza delle fusioni con compagnie dello spessore e della grandezza pari a quella di Alitalia.
In aggiunta, le due societa' fanno parte di alleanze aeree diverse, e questo vorrebbe dire che, nel caso in cui Lufthansa acquisisse Alitalia, Alitalia dovrebbe abbandonare l'affiliazione esistente. E' vero, pero', che Lufthansa ha gia' una presenza molto buona in Italia e ha gia' investito in una delle compagnie sorelle (per esempio il gruppo per la manutenzione di Alitalia), il che vuol dire che esiste gia' una certa familiarita' con il governo italiano e una migliore comprensione tra le due parti e' possibile.
Tuttavia, presentare un'offerta nei confronti di Alitalia, per Lufthansa è piu' una contromossa reattiva alla discesa in campo di AirFrance/KLM che un interesse vero e proprio. Nel caso di una fusione, il periodo necessario per la ritrutturazione di Alitalia sarebbe piu' lungo, ma il risultato finale sarebbe simile alla creazione di una mega compagnia aerea in grado di competere con AirFrance/KLM per la posizione dominante in Europa.
Scenario 3 (AirOne acquisisce la quota governativa): Nonostante abbia alle spalle grossi gruppi bancari italiani, AirOne e' la meno adatta fra i potenziali offerenti ad assorbire le passivita' di Alitalia. Tuttavia, soddisfa uno dei criteri fissati dal governo dal momento che si tratta di un investitore italiano. Una potenziale fusione si potrebbe dimostrare disastrosa per entrambe le compagnie dal momento che lo stesso processo di fusione si presenterebbe difficile e richiedere comunque molto piu' tempo. Nel caso in cui la fusione si dimostrasse di successo, ci sarebbe un leader indiscusso in Italia e un competitore piuttosto grande in Europa
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Tanto sapete come va a finire?
se vincono i Francesi si sentirà dire (anche fuori dal nostro blog):
"Ecco lo Stato vuole svendere la compagnia in cambio dell'energia... soliti trammacci di politica internazionale ce la farà ma non avremo più una compagnia..." bla bla bla
se vince airone: "ecco, soliti agganci politici, favori tra amici, fallirà.."
Scomettiamo?
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io punto 1000€ (di monopoliflyforever85 ha scritto:Tanto sapete come va a finire?
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BSc in Aerospace Eng. (PoliMi)
Student at MSc in Aeronautical Eng. - Flight Mechanics (PoliMi)
Erasmus+ Experience at ENAC, in Toulouse.
---
O siamo capaci di sconfiggere le idee contrarie con la discussione, o dobbiamo lasciarle esprimere. Non è possibile sconfiggere le idee con la forza, perché questo blocca il libero sviluppo dell'intelligenza.
(Ernesto Che Guevara)
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