Panico da volo
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Panico da volo
Dalla nascita del mio primo figlio, concomitante con gli eventi dell'11 settembre, e vari incidenti aerei da quella data in poi, pian piano ho sviluppatp una vera fobia da volo. Con risultati che al momento del decollo ho tutti i sintomi del tipico attacco di panico che svanisce non appena l'aereo si stabilizza per poi però riprendere qualora ci siano delle turbolenze. Ciò mi causa apprensione tanto che evito di volare, ergo è debilitante. tuttavia per lavoro e per motivi familiari DEVO prendere l'aereo. Ma 15 giorni prima comincio a non dirmire e ad avere incubi in cui sogno incidenti aerei etc. Il 19 dicembre devo volare in Norvegia con mio marito e i miei 3 bambini: è la prima volta che volo con loro 3 e sono TERRORIZZATA che mi vedano sudare e tremare! Prendo lo Xanax, ma non mi fa nulla! Ma non accetto che una medicina controlli il mio cervello e le mie emozioni voglio solo eliminare la paura e poi so che andranno via anche i suoi effetti (attacco di panico). ho letto i 4 punti e sono d'accordo ma allora se volare è cos' sicuro perchè il Concord si disintegrò in aria a Parigi nel 98 o 99? Perchè un aereo era caduto sopra Qeens a NY nell'ottobre 2001? Perchè un paio di estati fa in europa ci sono stati diversi incidenti aerei? Io volerò Ryanair per necessità ma non mi dà fiducia, com'è possibile che in 5 paghiamo solo 200 €? Non paghiamo nemmeno la benzina!
Grazie
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Ciao Paola!
Qual'è la tua definzione di "sicuro"?
Ad esempio, prima che ti nascesse il tuo primo figlio il mondo aeronautico era sicuro e ora non lo è più?
Premesso che qui non si parla di medicine, nè principi attivi, perchè pensi che CONTROLLINO il tuo cervello e le tue emozioni? Allora anche la cioccolata lo fa, visto che stimola la produzione di endorfine...
Mettiti comoda Paola e togliti l'armatura.
Luca
Qual'è la tua definzione di "sicuro"?
Ad esempio, prima che ti nascesse il tuo primo figlio il mondo aeronautico era sicuro e ora non lo è più?
Premesso che qui non si parla di medicine, nè principi attivi, perchè pensi che CONTROLLINO il tuo cervello e le tue emozioni? Allora anche la cioccolata lo fa, visto che stimola la produzione di endorfine...
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Re: Panico da volo
Sicuro perche' stasticamente è improbabile che accada qualcosa...niente e' impossibile!paola74 ha scritto: ma allora se volare è cos' sicuro perchè il Concord si disintegrò in aria a Parigi nel 98 o 99? Perchè un aereo era caduto sopra Qeens a NY nell'ottobre 2001? Perchè un paio di estati fa in europa ci sono stati diversi incidenti aerei? Io volerò Ryanair per necessità ma non mi dà fiducia, com'è possibile che in 5 paghiamo solo 200 €? Non paghiamo nemmeno la benzina!
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Interessante....po-paolo ha scritto:umilmente mi affaccio![]()
la casa è uno dei posti statisticamente meno sicuri, a causa dei frequenti incidenti domestici
solo che la conosci meglio... l'aeroporto invece non lo conosco affatto
E se una cosa la si conosce meglio si pensa sia molto più sicura indipendentemente dal grado reale di rischio

Luca
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penso che più o meno il concetto sia questo. l'aereo, per chi non lo usa frequantemente, non è un mezzo familiare, come la macchina usata tutti i giorni, che anche se pericolosa, la si conosce in ogni minimo particolare e funzionamento (in più puoi aprire il finestrino....Fearless flyer ha scritto:Interessante....po-paolo ha scritto:umilmente mi affaccio![]()
la casa è uno dei posti statisticamente meno sicuri, a causa dei frequenti incidenti domestici
solo che la conosci meglio... l'aeroporto invece non lo conosco affatto
E se una cosa la si conosce meglio si pensa sia molto più sicura indipendentemente dal grado reale di rischio![]()
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Ok Ok mi sta già molto bene.
La cosa interessante era il legame tra familiarità e sicurezza, indipendentemente dal reale grado di rischio.
Su questo è interessante seguire il filo...
Luca
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Re: Panico da volo
Purtroppo l'imprevisto può sempre capitare. Rimane il fatto che la statistica dice chiaramente che volare è il modo più sicuro per viaggiare e che la probabilità di avere un incidente in aereo è pari a quella di essere colpiti da un meteorite.paola74 ha scritto:Il 19 dicembre devo volare in Norvegia con mio marito e i miei 3 bambini: è la prima volta che volo con loro 3 e sono TERRORIZZATA che mi vedano sudare e tremare!
(cut)
ho letto i 4 punti e sono d'accordo ma allora se volare è cos' sicuro perchè il Concord si disintegrò in aria a Parigi nel 98 o 99? Perchè un aereo era caduto sopra Qeens a NY nell'ottobre 2001? Perchè un paio di estati fa in europa ci sono stati diversi incidenti aerei?
Si chiama marketing. E alla Ryanair lo sanno fare abbastanza benepaola74 ha scritto:Io volerò Ryanair per necessità ma non mi dà fiducia, com'è possibile che in 5 paghiamo solo 200 €? Non paghiamo nemmeno la benzina!


Battute a parte, Ryanair è sicurissima. Si possono dire le cose peggiori su questa compagnia: che è antipatica, che tratta male il personale, che sono sgarbati... ma una cosa è certa: è sicurissima, come tutte le altre compagnie europee.
Chuck Norris understands the ending of 2001: a space odyssey
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Se vogliamo definire in maniera semplicistica "paura", allora: si prova paura quando si valuta di non possedere gli strumenti per affrontare una situazione, o il suo variare. Ad es. al buio, non vedo, non so se sono in grado di affermarmi sull'ambiente, ho paura; di fronte ad uno straniero ho paura perché non lo conosco e non so che intenzioni può avere.
L'assenza di paura quindi definisce la piena padronanza della situazione - o controllo.
Andare in automobile può non provocare paura quando si è guidatori perché si ritiene di esercitarne il controllo (Sarà poi vero?), ma io - per esempio- sono terrorizzato se sono un passeggero (specie se seduto dietro)
In aereo sei seduto dietrissimo, separato, monitorato ed obbligato a fare o non fare un sacco di cose e non hai nessun controllo, ma quando entri in consapevolezza del significato e delle giustificazioni di queste regole, comportamenti dei vari rumori o movimenti", tutto assume una forma diversa, e il tuo rapporto col volo (o con l'aereo, in questo caso?) si ribalta.
Almeno così è successo per me: l'unica via per superare la fobia del volo era capire: tecnicamente sono un incompetente ma, credimi, non sai che passione per gli aerei mi è venuta!
Buon viaggi. F.
L'assenza di paura quindi definisce la piena padronanza della situazione - o controllo.
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Non condivido praticamente nulla di questo intervento.LIDT ha scritto:Se vogliamo definire in maniera semplicistica "paura", allora: si prova paura quando si valuta di non possedere gli strumenti per affrontare una situazione, o il suo variare. Ad es. al buio, non vedo, non so se sono in grado di affermarmi sull'ambiente, ho paura; di fronte ad uno straniero ho paura perché non lo conosco e non so che intenzioni può avere.
L'assenza di paura quindi definisce la piena padronanza della situazione - o controllo.
Andare in automobile può non provocare paura quando si è guidatori perché si ritiene di esercitarne il controllo (Sarà poi vero?), ma io - per esempio- sono terrorizzato se sono un passeggero (specie se seduto dietro)
In aereo sei seduto dietrissimo, separato, monitorato ed obbligato a fare o non fare un sacco di cose e non hai nessun controllo, ma quando entri in consapevolezza del significato e delle giustificazioni di queste regole, comportamenti dei vari rumori o movimenti", tutto assume una forma diversa, e il tuo rapporto col volo (o con l'aereo, in questo caso?) si ribalta.
Almeno così è successo per me: l'unica via per superare la fobia del volo era capire: tecnicamente sono un incompetente ma, credimi, non sai che passione per gli aerei mi è venuta!
Buon viaggi. F.
Se quello che descrivi è il TUO modo di vivere la paura ok.....se invece l'intento è quello di definire in linea generale, allora non sono affatto d'accordo.
In primis: NON si ha paura quando si pensa di non possedere strumenti per affrontare una situazione. O meglio, questa non è una condizione sufficiente per aver paura. Posso dover svolgere un compito, so di non avere strumenti per farlo...ergo posso sentirmi depresso. Oppure frustrato, oppure qualcos'altro.
Si ha paura SOLO se si pensa di doversi confrontare con una MINACCIA, con un PERICOLO. Questa è l'unica condizio sine qua non. E si ha paura anche se, confrontandosi con una minaccia, io so di avere tutti gli strumenti per farlo (quindi in antitesi con quello che hai detto tu). Devo sostenere un esame, so che la mia preparazione è eccellente EPPURE provo paura perchè per me quell'esame rappresenta una minaccia.
Dunque se ho paura al buio, è perchè temo che questo possa nascondere una minaccia. Se ho paura di uno straniero che non conosco è perchè temo che questa persona possa costituire un pericolo per me. Infatti se per strada vedo uno straniero con moglie e due figlie piccole probabilmente mi tranquillizzo e non provo paura. Non lo conosco, non so chi è ma, per gli stereotipi della mia mente, uno straniero con moglie e due figli al seguito...non può costituire una minaccia.
Poi: non sono d'accordo sul fatto che l'assenza di paura definisce la piena padronanza della situazione. Ho già fatto l'esempio dell'esame. Ho tutti gli strumenti per affrontare la situazione ma ho paura lo stesso. Prima di un concerto, magari il millesimo concerto, molti artisti hanno paura. Sono totalmente padroni della situazione ma hanno paura lo stesso. La hanno perchè temono che il concerto possa non andare bene (minaccia).
Poi se dal generale passiamo al particolare (quindi alla TUA paura), allora ti seguo meglio.
PER TE la paura coincide con la mancanza di controllo. Ma ti manca, comunque, ancora un passaggio. Hai paura perchè non controlli e temi che SE NON CONTROLLI QUESTO EQUIVALGA AD UNA MINACCIA.
Però la cosa importante è che tu consideri che è solo IL TUO MODO DI INTERPRETARE E COSTRUIRE LA TUA PAURA.
E se per te paura=mancanza di controllo, allora è normale che recuperare il controllo, attraverso l'aumento delle informazioni, possa farti sentire meglio. Ma ti assicuro che ci sono situazioni anche del tutto speculari e contrapposte. Ci sono persone che hanno PIU' PAURA se le informazioni in loro possesso sull'oggetto fobico aumentano. Fanno proprio una richiesta esplicita "vi prego non ditemi nulla della velocità, di quanto flettono le ali, dell'altitudine....sennò sto ancora peggio". Le paure sono centomila ed ognuna va interpretata nella sua complessità.
Luca
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Allora, facciamo un passo indietro. Prima del 2001 ho sempre volato e mi divertivo un sacco. Volavo per piacere o per lavoro, sono arrivata a prendere 11 voli in un mese senza alcun problema. E non posso nemmeno dire di aver avuto spiacevoli esperienza in volo. Poi piano piano è emersa un pò di paura fino a diventare panico e fino a impedirmi di volare tutte le volte che potrei. Sì la macchina statisticamente è meno sicura...però c'è una cosa che mi spaventa dell'aereo e non nella macchina. Forse è un luogo comune ma in macchina mi sento di avere controllo, e un incidente in macchina può anche non essere mortale. In areo mi immagino (perchè non lo so) che quando ti senti che stai per precipitare sai che non avrai scampo e l'idea non solo mi terrorizza, ma l'idea di essere lì intrappolata con i miei bambini e sentire che stiamo per precipitare e guardarli in faccia...insomma non riesco a togliermela dalla testa! E poi sì lo so anch'io che niente è sicuro, che statisticamente bla bla bla Ma che devo fare se quando sento che l'aereoplano stacca dalla pista mi viene la tachicardia e inizio a sudare e non riesco a neanche a parlare? Aggiungiamoci il fatto che dovrò intrattenere i bambini in qualche modo e NON dare segno di paura! Scusate lo sfogo...
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Paola, mi scuso se la spallata che volevo darti è arrivata troppo forte.
Avevo un obiettivo, naturalmente.
L'obiettivo era quello di spostare il focus della tua riflessione dall'esterno, dall'aereo all'interno (la tua testa) . Una cosa che dico sempre, e che chi sta qui da un po' di tempo si è ormai stancato di sentire, è che "la paura dell'aereo è nella testa, non sull'aereo".
Ed il mio modo di risponderti aveva proprio quell'intento: spostare la tua attenzione.
Certo che il mondo aeronautico non è perfetto: è sicuro ma non è perfetto.
Se però prima di avere figli volavi serena ed ora non più - ed il mondo aeronautico è rimasto lo stesso - evidentemente è qualcosa dentro di te che si è spostato, ed è su questo che dovremmo riflettere.
Paola in macchina non hai controllo, non lo hai affatto. Non hai controllo di te (che puoi essere stanca, puoi distrarti e chissà quante altre variabili), non hai il controllo del mezzo (non conosci l'usura delle varie parti, non sai in un determinato momento la pressione dei pneumatici quali sia...e chissà quante altre variabili) e non hai il controllo dell'ambiente (altri guidatori stanchi o distratti, altre vetture con parti usurate o pneumatici sgonfi e chissà quante altre variabili).
Hai l'illusione del controllo, ma questo è un altro discorso e l'ILLUSIONE è una cosa che sta nella tua testa, non sull'aereo o sull'automobile.
Non è neanche vero che in aereo gli incidenti sono mortali ed in macchina no. Potrei farti mille esempi di incidenti aeronautici nei quali non ci sono stati neanche feriti....
In aereo, però, hai il fastidio di NON CONTROLLARE TU DIRETTAMENTE. Ma l'idea del controllo/non controllo è nella tua testa.
Sai che capita spesso che assistenti di volo, dopo la nascita del loro primo figlio, inizino ad aver paura dell'aereo? E tu pensi che loro temano che il mezzo non sia sicuro?
Luca
Avevo un obiettivo, naturalmente.
L'obiettivo era quello di spostare il focus della tua riflessione dall'esterno, dall'aereo all'interno (la tua testa) . Una cosa che dico sempre, e che chi sta qui da un po' di tempo si è ormai stancato di sentire, è che "la paura dell'aereo è nella testa, non sull'aereo".
Ed il mio modo di risponderti aveva proprio quell'intento: spostare la tua attenzione.
Certo che il mondo aeronautico non è perfetto: è sicuro ma non è perfetto.
Se però prima di avere figli volavi serena ed ora non più - ed il mondo aeronautico è rimasto lo stesso - evidentemente è qualcosa dentro di te che si è spostato, ed è su questo che dovremmo riflettere.
Paola in macchina non hai controllo, non lo hai affatto. Non hai controllo di te (che puoi essere stanca, puoi distrarti e chissà quante altre variabili), non hai il controllo del mezzo (non conosci l'usura delle varie parti, non sai in un determinato momento la pressione dei pneumatici quali sia...e chissà quante altre variabili) e non hai il controllo dell'ambiente (altri guidatori stanchi o distratti, altre vetture con parti usurate o pneumatici sgonfi e chissà quante altre variabili).
Hai l'illusione del controllo, ma questo è un altro discorso e l'ILLUSIONE è una cosa che sta nella tua testa, non sull'aereo o sull'automobile.
Non è neanche vero che in aereo gli incidenti sono mortali ed in macchina no. Potrei farti mille esempi di incidenti aeronautici nei quali non ci sono stati neanche feriti....
In aereo, però, hai il fastidio di NON CONTROLLARE TU DIRETTAMENTE. Ma l'idea del controllo/non controllo è nella tua testa.
Sai che capita spesso che assistenti di volo, dopo la nascita del loro primo figlio, inizino ad aver paura dell'aereo? E tu pensi che loro temano che il mezzo non sia sicuro?

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Grazie, non ti scusare. Capisco il concetto e so che l'ansia è spesso portata dal senso di responsabilità etc. Il fatto che se succede qualcosa a me non m'importa ma se succede qualcosa a loro non potrei più vivere etc. In qualche modo l'ansia di essere genitori si scarica nella paura di volare. Che ti devo dire? Ti occupi anche di ansie genitoriali? A parte gli scherzi. Ho sempre sofferto vagamente di claustrofobia, sicuramente di vertigini in montagna perciò non mi piace fare roccia o percorsi che richiedono l'imbragatura etc e non ho mai amato quelle giostre che ti fanno cadere con quella sensazione di vuoto. Non ho mai voluto fare bungee jumping o nessuno di questi sport simili. Addirittura mi rifiuto di guardare film che propongano tali contesti (non mi vengono in mente i titoli in questo momento ma ce ne sono stati diversi in cui mi sono quasi sentita male). Quindi sì forse qualcosa di latente c'è sempre stato ma non era mai sfociato nell'attacco di panico, semplicemente era un "fastidio". Bastava evitare di sporgersi da un balcone o di affacciarsi ad un precipizio. Ora però devo gestire l'attacco di panico (forse mi infarcirò di pillore anche questa volta ma se non funzionano?), ma il mio obiettivo sarebbe quello invece di essere completamente serena tanto da poter dormire o leggere o non accorgermi nemmeno di essere in volo. Una volta era così per me. Ma soprattutto come già detto non voglio che i bambini respirino questa paura e diventino a loro volta paurosi. Ogni genitore vuole infondere fiducia nei proprio figli no?
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Carissima Paola, credo che già chi mi ha preceduto ti abbia detto le cose adatte per queste discussioni. Vai tranquilla, Ryanair è più che affidable. Pensa in positivo, se è una delle compagnie aeree più in voga in questo momento qualcosa vorrà pure significare!!
E poi....ma ci pensi, vai in Norvegia, una delle zona più belle del mondo, e per di più nel periodo natalizio.wow....tutti ti stiamo invidiando!!
Vai e divertiti!!!
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bene... allora incasserò l'appunto e ci rimuginerò in po' sopraNon condivido praticamente nulla di questo intervento

Vorrei però chiarire che non c'era nessuno scopo... "didascalico" nel mio intervento. Ma solo ed esclusivamente l'intento di raccontare la MIA via per il superamento della paura... probabilmente rovinato dalla necessità di essere strasintetico.
alla prossima
Fabrizio

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LIDT ha scritto:bene... allora incasserò l'appunto e ci rimuginerò in po' sopraNon condivido praticamente nulla di questo intervento![]()
Vorrei però chiarire che non c'era nessuno scopo... "didascalico" nel mio intervento. Ma solo ed esclusivamente l'intento di raccontare la MIA via per il superamento della paura... probabilmente rovinato dalla necessità di essere strasintetico.
alla prossima
Fabrizio

Però capisci che per chi legge, immaginare che tutte le paure si possano risolvere informandosi rischia di trarre parecchio in inganno. E' per questo che ci ho tenuto a specificare.
Però è interessante continuare a ragionare sulla tua paura.
Se ti va puoi aprire un thread tuo e ne parliamo lì

Luca
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Ciao Paola, capisco perfettamente le tue paure in primis per l'aereo, ma soprattutto perchè legate al fatto di essere genitore! scrivo per esprimere il mio pensiero che può anche non essere condiviso, però se parliamo di "controllo" su quello che ci circonda ci illudiamo che sia tutto gestibile, vedi automobile, allora seguendo questo filo conduttore asilo e scuola sono i posti più insicuri al mondo perchè non solo non puoi controllare quello che succede, ma addirittura non sei neanche presente! il peggio del peggio! quello che voglio dirti è che sicuramente tu come tutti i genitori ti fidi delle maestre, lo stesso dovrebbe succedere con l'aereo i politi sanno quello che fanno semplicemente ti devi fidare di loro.
Tutti hanno paura di qualcosa è normale, meno normale è averla quando non ce n'è motivo, nel senso che (cita il buon Luca) chi ha paura dei ragni a volte li teme anche se sono in televisione...perchè???? chi come noi ha paura dell'aereo ne soffre anche se stà andando tutto bene!!! è questo che dobbiamo capire e riuscire così a tranquillizzarci senza bisogno di farmaci. Se poi nella remota ipotesi l'aereo precipiti sfido chiunque a non aver paura, ma lì ha senso averla!!
Ah! per la cronaca dal 1903 (primo aereo) ad oggi nessun velivolo è mai precipitato per cause atmosferiche (vedi turbolenze) in fase di crociera.
Ciao
Tutti hanno paura di qualcosa è normale, meno normale è averla quando non ce n'è motivo, nel senso che (cita il buon Luca) chi ha paura dei ragni a volte li teme anche se sono in televisione...perchè???? chi come noi ha paura dell'aereo ne soffre anche se stà andando tutto bene!!! è questo che dobbiamo capire e riuscire così a tranquillizzarci senza bisogno di farmaci. Se poi nella remota ipotesi l'aereo precipiti sfido chiunque a non aver paura, ma lì ha senso averla!!
Ah! per la cronaca dal 1903 (primo aereo) ad oggi nessun velivolo è mai precipitato per cause atmosferiche (vedi turbolenze) in fase di crociera.
Ciao
"meraviglioso come a volte ciò che sembra non è!"
- ostinelli
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Re: Panico da volo
carissima paola,
ho frequentato il corso di luca, mi è servito molto e permettermi di darti due spunti di riflessione.
1. sei dovuta andare a pescare incidenti del 98 e 99. questo la dice lunga sulla frequenza degli incidenti.
so che a luca non da fastidio che io riporti queste cifre, pertanto eccole qui. se per incidente aereo definiamo un incidente con almeno un morto oppure un incidente dove l'aereo è stato costretto a terra per riparazioni per un periodo di tempo superiore a due mesi, ebbene a livello mondiale la statistica riporta un incidente ogni due milioni di voli, per essere precisi lo 0,46 PER MILIONE di voli di probabilità di vivere un incidente.
questo, ripeto:
- tutte compagni incluse [ovvero anche AIR APEDALI di paesi poverissimi];
- per incidenti definiti sia con morti che senza.
2. in realtà, di questo 0,46 per milione [se non erro ad esempio circa 50 incidenti nel 2002], ebbene 2 voli sono stati veramente tragici.
3. dai tempi dei fratelli wright, non è MAI avvenuto un incidente in crociera [a meno che l'aereo non sia stato volutamente abbattuto].
luca, se ho sparato esimie fesserie ti prego di correggermi il mio intento qui è quello di fare del bene esprimendo alcuni dati che mi hanno aiutato molto, e non vorrei dire castronate.
ovviamente questo, solo per la tua parte 'razionale' che necessita di un supporto 'di controllo'. per quanto riguarda le paure collegate ai tuoi bambini... lascio luca a parlartene che sicuramente è più indicato di me per questo, che non sono nemmeno padre [ancora!]
un abbraccio, sali su quel volo e GODITELA!! chissà, potrebbe tornarti il piacere di volare.. a me sta succedendo gradualmente.
r.
ho frequentato il corso di luca, mi è servito molto e permettermi di darti due spunti di riflessione.
1. sei dovuta andare a pescare incidenti del 98 e 99. questo la dice lunga sulla frequenza degli incidenti.
so che a luca non da fastidio che io riporti queste cifre, pertanto eccole qui. se per incidente aereo definiamo un incidente con almeno un morto oppure un incidente dove l'aereo è stato costretto a terra per riparazioni per un periodo di tempo superiore a due mesi, ebbene a livello mondiale la statistica riporta un incidente ogni due milioni di voli, per essere precisi lo 0,46 PER MILIONE di voli di probabilità di vivere un incidente.
questo, ripeto:
- tutte compagni incluse [ovvero anche AIR APEDALI di paesi poverissimi];
- per incidenti definiti sia con morti che senza.
2. in realtà, di questo 0,46 per milione [se non erro ad esempio circa 50 incidenti nel 2002], ebbene 2 voli sono stati veramente tragici.
3. dai tempi dei fratelli wright, non è MAI avvenuto un incidente in crociera [a meno che l'aereo non sia stato volutamente abbattuto].
luca, se ho sparato esimie fesserie ti prego di correggermi il mio intento qui è quello di fare del bene esprimendo alcuni dati che mi hanno aiutato molto, e non vorrei dire castronate.
ovviamente questo, solo per la tua parte 'razionale' che necessita di un supporto 'di controllo'. per quanto riguarda le paure collegate ai tuoi bambini... lascio luca a parlartene che sicuramente è più indicato di me per questo, che non sono nemmeno padre [ancora!]

un abbraccio, sali su quel volo e GODITELA!! chissà, potrebbe tornarti il piacere di volare.. a me sta succedendo gradualmente.
r.
roberto.