Toto:Un Miliardo per la nuova Alitalia

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Toto:Un Miliardo per la nuova Alitalia

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Toto: un miliardo per la nuova Alitalia
«Faremo un aumento di capitale. Resteremo nella Sky Team. Per la flotta 2 nuovi aerei al mese»

MILANO — «La nostra nuova Alitalia nascerà dall'integrazione con Air One». «Sul fronte delle alleanze internazionali non vogliamo fare guerre inutili con nessuno». «Useremo ammortizzatori sociali per circa 2 mila persone ». «Rinnoveremo la flotta, con circa 26 nuovi aerei all'anno per tutta la durata del piano di rilancio ». «Sarà salvaguardata la concorrenza con il rilascio di alcuni slot». Carlo Toto, presidente di Air One, ha passato ieri l'intera giornata insieme agli advisor e ai consulenti delle banche che lo supportano nel progetto (Goldman Sachs, Intesa Sanpaolo, Morgan Stanley, Nomura e Boston Consulting) a definire gli ultimi dettagli del piano che domani consegnerà per conquistare Alitalia. Il tempo stringe. Ma Toto svela, in anticipo, le linee del suo progetto che sarà presentato da Ap Holding, cui fa capo Air One. Un progetto che prevede, con il risanamento e il rilancio di Alitalia, l'integrazione tra le prime due compagnie aeree italiane. E che prevede da subito un aumento di capitale per 1 miliardo e investimenti complessivi per 4,3 miliardi, in gran parte destinati al rinnovo della flotta a medio raggio, a cui si aggiungeranno quelli per il lungo raggio. Obiettivo: far diventare la nuova Alitalia la quarta compagnia europea, riuscire a chiudere i conti in pareggio già nel 2009 e portarla nel 2010 addirittura in utile.

«È una grande partita quella che stiamo giocando. E non è solo una sfida tra due pretendenti, ma riguarda il futuro del trasporto aereo italiano», dice Toto. Che aggiunge: «Il punto forte della nostra proposta sono gli aeroplani. Noi abbiamo lavorato partendo da cinque fattori fondamentali e dai quali è imprescindibile ogni ragionamento: il mercato, il personale, la finanza, gli aerei, il management». Quanto al personale («oggi forse un po' demotivato») il piano Air One prevede oltre ai 2 mila dipendenti per i quali si farà ricorso agli ammortizzatori sociali, leve socialmente compatibili. A fine piano vi sarà il mantenimento di 9.300 posti di lavoro in Alitalia Fly (la società impegnata nel trasporto aereo vero e proprio) rispetto ai circa 10.100 attuali, e la riduzione di circa mille posti in Az Service (società che opera nei servizi a supporto).

A questo proposito il presidente Air One intende rilanciare i servizi a terra, e, in particolare, costituire «un polo di eccellenza nella manutenzione, in grado di rispondere alle esigenze innanzitutto della nuova Alitalia e poi a quelle di clienti esterni». Il rinnovo della flotta è l'asso nella manica che intende calare Toto: «Ho motivo di pensare che questo discorso sia chiaro a pochi. Oggi Alitalia opera con aerei vecchi, che hanno costi di carburante e di manutenzione decisamente alti, oltre a offrire una qualità di servizio scadente. Noi intendiamo rinnovare la flotta con 130 nuovi aerei, al ritmo di 26 nuovi velivoli l'anno: saranno 90 Airbus A320, 20 A330 e 20 regionali (questi ultimi con contratti in corso di finalizzazione). Una forza che solo noi possiamo mettere in campo, visto che siamo il terzo maggior cliente al mondo di Airbus per ordini fermi di acquisto».

Pronto anche il nome del nuovo amministratore delegato: «Una sana gestione aziendale richiede le persone giuste al posto giusto. Abbiamo già stilato una lista e selezionato i nominativi per i posti di comando, tra cui c'è anche il nuovo amministratore delegato. Adesso, però, non posso proprio dire nulla di più». Dall'Antitrust non temete interventi? «Il problema esiste, ed è di competenza dell'Autorità italiana. Comunque ce ne siamo preoccupati: solo per citare un esempio, abbiamo anche messo nel conto una riduzione dei voli, circa il 20%, sui collegamenti oggi effettuati da Alitalia e Air One sulla tratta Milano-Roma». Resta la questione delle alleanze internazionali: oggi Alitalia fa parte di Sky Team, così come Air France, mentre Air One, dopo l'accordo commerciale con Lufthansa, è entrata nel network di Star Alliance. «Sappiamo che c'è un contratto in corso, che arriverà alla sua scadenza, nel 2010. Vedremo. Di certo non voglio fare guerre inutili su questo fronte». Un piano troppo ambizioso? «No, tutt'altro. È assolutamente di minima. Non potremo che far meglio».

Gabriele Dossena
Corriere della Sera
17 dicembre 2007

non so quanti di voi l'hanno già letta!Però la posto per chi non l'avesse letta!Questa notizia è del 17 ma non credo che sia cambiata!:D
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Della cessione di Alitalia stiamo attualmente già parlando in questo topic.
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