Alitalia sceglie Air France
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ciao, incomincio con il salutarvi visto che questo è il mio primo post anche se è da parecchio che vi leggo.
Credo che la soluzione migliore per AZ sia AF, perchè AF ha le risorse economiche ed il know - how, cosa che airone non ha, ha forse il know-how.
Se avesse partecipato fino alla fine LH o TPG sarebbe stato molto meglio per tutti e sicuramente per AZ.
Quanto a Malpensa penso che i nostri politici, oltre a difendere i loro interessi, penso che come al solito guardino indietro invece che avanti.
Mi spiego,
1) con open skies, molte compagnie aeree apriranno voli diretti tra gli stati uniti e l'europa, ad esempio continental ha dichiarato l'interesse ad un volo iah - mxp.
2) LH- KL-BA stanno utlizzando i 737 di privatair per voli solo business da e per gli stati uniti e si parla di voli a breve verso l'asia.
3) Molti sostengono che nel futuro prossimo i voli punto a punto batteranno gli hub o in parte gli sotranno traffico.
Detto questo, se io fossi Prodi, Moratti o Formigoni, mi darei da fare per:
1) garantire un minimo di voli strategici da Mxp, eventualmente pagando, così come lo stato fa con i treni, per garantire quelle linee che attualmente non hanno reddittività ma che servono per lo sviluppo del paese, ad esempio; mumbay, shangai, o altri.
2) convincere quante più compagnie possibili a venire a Mxp, facendo le opere che mancano o aumentando la qualità dei servizi aeroportuali.
Tutto il resto mi ricorda putroppo il solito vecchio gioco del non cambiare niente.
Credo che la soluzione migliore per AZ sia AF, perchè AF ha le risorse economiche ed il know - how, cosa che airone non ha, ha forse il know-how.
Se avesse partecipato fino alla fine LH o TPG sarebbe stato molto meglio per tutti e sicuramente per AZ.
Quanto a Malpensa penso che i nostri politici, oltre a difendere i loro interessi, penso che come al solito guardino indietro invece che avanti.
Mi spiego,
1) con open skies, molte compagnie aeree apriranno voli diretti tra gli stati uniti e l'europa, ad esempio continental ha dichiarato l'interesse ad un volo iah - mxp.
2) LH- KL-BA stanno utlizzando i 737 di privatair per voli solo business da e per gli stati uniti e si parla di voli a breve verso l'asia.
3) Molti sostengono che nel futuro prossimo i voli punto a punto batteranno gli hub o in parte gli sotranno traffico.
Detto questo, se io fossi Prodi, Moratti o Formigoni, mi darei da fare per:
1) garantire un minimo di voli strategici da Mxp, eventualmente pagando, così come lo stato fa con i treni, per garantire quelle linee che attualmente non hanno reddittività ma che servono per lo sviluppo del paese, ad esempio; mumbay, shangai, o altri.
2) convincere quante più compagnie possibili a venire a Mxp, facendo le opere che mancano o aumentando la qualità dei servizi aeroportuali.
Tutto il resto mi ricorda putroppo il solito vecchio gioco del non cambiare niente.
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speriamo in LH!!!!!!!robbyy ha scritto:La soluzione per AZ era (è) LH
NN mi stupirei anzi se o fin da subito (il famoso partner) industriale...o tra qualche qualche tempo LH nn entri o rilevi tutto il pacchetto AZ+AP
Dico LH per quello che diconho ed hanno fatto ,nn vogliono l'annientamento di una comapagnia anzi...credono nel multi hub ..
I pax sono al NORD quelli biz quelli che viaggiano ogni giorno in J o F ..infatti LH ha sempre detto che su MXP si doveva incrementare l'offerta senza dimentacare FCO.
Le menti della Magliana vanno x la loro strada ...(cieca) ed annunciano pure il FCO/LAX tariffa di è'artenza 700€.....ora come lo pagano un volo del genere senza cargo (sta a nord) e cn un LF che già 10 anni fa faceva stop a MXP e caricava i 2/3 dei pax.
io nn guardo le cose per nazionalità o opportunità,convenieza.
Si fanno solo 2 conti MXP è nata per prendere i pax che fuggivano via ZHR FRA CDG MUN HTR AMS....fino ad allora i pax AZ cercava di andarselia prendere al nord ...
ma volendo gestire 2 HUBS cn 20 aerei si notò da subito qualche problemuccio....comprare aerei ???no cash....tagliare i costi???apriti cielo i sindacati mai e poi mai (oggi buoni buoni e cn AF si taglia az service 8000+ 2000 di fly).....si è dato contro LIN certo ma il decreto Bersani è l' pronto...e se nn sbaglio il PADRONE di AZ è il governo ,quale soluzion emigliore puo' fare tutto cio' che vuoi dettando i tempi imponendo i tempo i e cercando di trarre il massimo (x i cttadini ..intendo)..m ann è così
Quindi le colpe sono politiche xchè i managers cn amni legati li hanno messi loro ,xhèchè la libertà ai sidsacati l'hanno lasciata loro .
Il piamo di Prato poi nn è altro che il piano dettato da AF ...ma che ne sapeva Prato di AZ x arne un piano in un mese...stiamo scherzando..
Si è detto che i feeder su MXP sono in perdita ..xchè se spostati a FCO saranno in utile?Visto che normalemte sono operati da XM ed il suo personale ha base a MXP..
In tutto il calderone ci sono talmente tante sciocchezze fatte passare come il grasso che cola che viene la nausea.
Nn sono ne pro MXP ne contro FCO due ottimi aereoporti cn un bellissimo futuro davanti ma ad entrambe serve una Compagnia che nn sarà per nessuno di loro ne l'attulae ne quella prevista dal piano "catalessi rilancio" del Sig. Prato e da Monsieur Spinetta
- araial14
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Anche io ero( e sono per LH) e sinceramente in cuor mio spero che possa rientrare in gioco...Chimera? Ma tra AF ed AP ora non ho dubbi su chi vorrei in AZ...Monsieur Spinetta!stev ha scritto:speriamo in LH!!!!!!!robbyy ha scritto:La soluzione per AZ era (è) LH
NN mi stupirei anzi se o fin da subito (il famoso partner) industriale...o tra qualche qualche tempo LH nn entri o rilevi tutto il pacchetto AZ+AP
Dico LH per quello che diconho ed hanno fatto ,nn vogliono l'annientamento di una comapagnia anzi...credono nel multi hub ..
I pax sono al NORD quelli biz quelli che viaggiano ogni giorno in J o F ..infatti LH ha sempre detto che su MXP si doveva incrementare l'offerta senza dimentacare FCO.
Le menti della Magliana vanno x la loro strada ...(cieca) ed annunciano pure il FCO/LAX tariffa di è'artenza 700€.....ora come lo pagano un volo del genere senza cargo (sta a nord) e cn un LF che già 10 anni fa faceva stop a MXP e caricava i 2/3 dei pax.
io nn guardo le cose per nazionalità o opportunità,convenieza.
Si fanno solo 2 conti MXP è nata per prendere i pax che fuggivano via ZHR FRA CDG MUN HTR AMS....fino ad allora i pax AZ cercava di andarselia prendere al nord ...
ma volendo gestire 2 HUBS cn 20 aerei si notò da subito qualche problemuccio....comprare aerei ???no cash....tagliare i costi???apriti cielo i sindacati mai e poi mai (oggi buoni buoni e cn AF si taglia az service 8000+ 2000 di fly).....si è dato contro LIN certo ma il decreto Bersani è l' pronto...e se nn sbaglio il PADRONE di AZ è il governo ,quale soluzion emigliore puo' fare tutto cio' che vuoi dettando i tempi imponendo i tempo i e cercando di trarre il massimo (x i cttadini ..intendo)..m ann è così
Quindi le colpe sono politiche xchè i managers cn amni legati li hanno messi loro ,xhèchè la libertà ai sidsacati l'hanno lasciata loro .
Il piamo di Prato poi nn è altro che il piano dettato da AF ...ma che ne sapeva Prato di AZ x arne un piano in un mese...stiamo scherzando..
Si è detto che i feeder su MXP sono in perdita ..xchè se spostati a FCO saranno in utile?Visto che normalemte sono operati da XM ed il suo personale ha base a MXP..
In tutto il calderone ci sono talmente tante sciocchezze fatte passare come il grasso che cola che viene la nausea.
Nn sono ne pro MXP ne contro FCO due ottimi aereoporti cn un bellissimo futuro davanti ma ad entrambe serve una Compagnia che nn sarà per nessuno di loro ne l'attulae ne quella prevista dal piano "catalessi rilancio" del Sig. Prato e da Monsieur Spinetta

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Spero proprio per aza che non cada il governo prima di fine gennaio perchè se no temo che sarebbe veramente una brutta situazione.
Ovviamente il governo dimissionario non potrebbe permettersi di prendere una decisione di amministrazione straordinaria come quella della cessione di alitalia e passerebbe ulteriore tempo non certo positivo per le casse della società...
stiamo a vedere cosa combina Dini...
Ovviamente il governo dimissionario non potrebbe permettersi di prendere una decisione di amministrazione straordinaria come quella della cessione di alitalia e passerebbe ulteriore tempo non certo positivo per le casse della società...
stiamo a vedere cosa combina Dini...
- araial14
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Il ""caro"" Dini, non vede l'ora di raggiungere il centro destra, la solita altalena russa all'italianaciaofede ha scritto:Spero proprio per aza che non cada il governo prima di fine gennaio perchè se no temo che sarebbe veramente una brutta situazione.
Ovviamente il governo dimissionario non potrebbe permettersi di prendere una decisione di amministrazione straordinaria come quella della cessione di alitalia e passerebbe ulteriore tempo non certo positivo per le casse della società...
stiamo a vedere cosa combina Dini...





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Io che omunque per natura sono veramente un ottimista che cerca di vedere il meglio in tutto qua proprio non ci riesco.
Comunque vada, come aveva anticipato ottimamante Prato, qualcuno scontento ci sarà e credo che questo qualcuno possa fare molto male alla compagnia.
In Sostanza:
- se va ad airfrance si preannunciano scioper di az service sotto la guida dei sindacati confeerati
- Se va ad airone, cosa secondo me improbabilissima perchè vorrebbe dire che l' attuale esecutivo si prende la responsabilità di fare il contrario di quanto hanno consigliato Prato, Roland Berger e citi, avranno seriamente da ridire i piloti e gli assistenti di volo (scioperi??). In ogni caso comunque secondo me fra 2 o 3 anni siamo al punto di partenza
- Cade il governo e non c' è più un soggett che si può assumere la responsabilità su quello che bisogna fare. A quel punto la trattativa potrebbe slittare di mesi a dopo le elezioni e alitalia avrebbe pronto un orrendo scaffale presso il tribunale fallimentare di roma
Ditemi voi in questo caso come faccio a essere ottimista.
Cosa deve succedere perchè vada tutto bene ?
Comunque vada, come aveva anticipato ottimamante Prato, qualcuno scontento ci sarà e credo che questo qualcuno possa fare molto male alla compagnia.
In Sostanza:
- se va ad airfrance si preannunciano scioper di az service sotto la guida dei sindacati confeerati
- Se va ad airone, cosa secondo me improbabilissima perchè vorrebbe dire che l' attuale esecutivo si prende la responsabilità di fare il contrario di quanto hanno consigliato Prato, Roland Berger e citi, avranno seriamente da ridire i piloti e gli assistenti di volo (scioperi??). In ogni caso comunque secondo me fra 2 o 3 anni siamo al punto di partenza
- Cade il governo e non c' è più un soggett che si può assumere la responsabilità su quello che bisogna fare. A quel punto la trattativa potrebbe slittare di mesi a dopo le elezioni e alitalia avrebbe pronto un orrendo scaffale presso il tribunale fallimentare di roma
Ditemi voi in questo caso come faccio a essere ottimista.
Cosa deve succedere perchè vada tutto bene ?
- air4you
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- Iscritto il: 5 novembre 2006, 21:00
fresca fresca di giornata......
Alitalia: il rapporto di Citi, Roland Berger e Grimaldi sul tavolo di tutti i ministri
(27 Dicembre 2007 - 08:24)
MILANO (Finanza.com) - Da qualche giorno il rapporto dei consulenti Citi, Roland Berger e Grimaldi & associati è sul tavolo di tutti i ministri interessati alla cessione di Alitalia. Ce l'hanno innanzitutto il titolare dell'Economia, Tommaso Padoa Schioppa, e il sottosegretario alla presidenza Enrico Letta. Ma il presidente del Consiglio Romano Prodi ne ha fatta recapitare una copia anche al vicepremier Francesco Rutelli, ministro dei Beni culturali con delega per il turismo il quale non ha nascosto di preferire AirOne ad Air France-Klm. Un'altra è stata inviata al vicepremier Massimo D'Alema, ministro degli Esteri.
ma se non bastasse......
eccone un'altra....
ILSOLE24ORE.COM > Finanza e Mercati ARCHIVIO
Prato: «Ultima spiaggia per Alitalia»
di Gianni Dragoni
|
27 DICEMBRE 2007
«Questa è l'ultimissima spiaggia per Alitalia. Non ci sarà più tempo per altri tentativi». Maurizio Prato, presidente dell'aviolinea pubblica, assiste con preoccupazione al «clima ostile», alla «campagna mediatica», al «sindacato di merito» determinati dalle reazioni alla scelta di Air France-Klm per la privatizzazione. Molti politici, imprenditori e i sindacati confederali preferirebbero la soluzione «italiana», Air One-Intesa. Dopo la delibera del cda Alitalia, la decisione definitiva spetta al Governo. «Sono due fasi distinte e autonome», sottolinea Prato in quest'intervista.
Come si è arrivati a Air France?
Non intendo entrare nel merito della decisione del cda che è ampiamente motivato nel comunicato. Il cda unanime ha valutato che l'offerta di Air France è la più idonea per la salvaguardia del complessivo patrimonio aziendale. Si deve avviare un risanamento rapido e duraturo. Solo una rete mondiale ne è garanzia. Abbiamo valutato anche i ritorni derivanti dalle sinergie. Piuttosto vorrei riposizionare i termini della vicenda.
Cioè?
Il cda insediato il primo agosto ha ricevuto un mandato dal ministero dell'Economia: individuare in tempi rapidi un partner in grado di assicurare il risanamento, al quale cedere il 49,9% del capitale. A questo ci siamo attenuti, pur in una immanente situazione di grave criticità economico-finanziaria. Purtroppo in tutte le discussioni permane il rifiuto di prendere coscienza della realtà in cui si trova l'azienda, come se ci fosse tutto il tempo... In prossimità dell'esame del cda si è creato un clima ostile, polemico e provocatorio, da più parti alimentato, teso a ritardare e quasi a voler influenzare le decisioni.
A chi si riferisce?
Sindacati, politici, il fronte del Nord. Nonostante questo clima il cda ha assunto la sua decisione in piena autonomia, con serenità e consapevolezza. Dopo il 21 dicembre è ripartita una nuova campagna mediatica nella quale si assiste allo sconvolgimento delle regole che governano i processi decisionali e le autonomie proprie di una società di capitali quotata. Sembra si stia avviando un sindacato di merito dell'operato del cda di Alitalia che, per quanto mi concerne, è inaccettabile. Se si ritiene che il consiglio abbia commesso gravi violazioni la sede propria per discuterne è una sola, l'assemblea.
Malpensa non è recuperabile?
Con il nostro piano abbiamo detto già in settembre che l'azienda non è in grado di alimentare due hub, e soprattutto non è in grado di alimentare Malpensa. Accanto al problema evidente di Alitalia, c'era un problema sopito, Malpensa. Molti ne sono divenuti coscienti solo dopo il nostro piano. Non è colpa della compagnia se il sistema aeroportuale del Nord Italia è frammentato e l'80% del traffico viene aspirato dai vettori stranieri.
L'ultima parola è del Governo. Si sente scavalcato?
Sono due ben distinte sfere di competenza, quella dell'organo di governo di Alitalia che ha individuato il partner e quella dell'azionista pubblico, che deve esprimersi sulla disponibilità o meno a cedere la quota di controllo al soggetto individuato dall'azienda. Sono fasi completamente autonome. La scelta dell'azienda non rappresenta alcun vincolo per il ministero dell'Economia, che poteva vendere a chiunque la propria quota, come può farlo ora in qualsiasi momento.
Cosa si aspetta?
Senza interferire in decisioni che non mi competono, auspico che la decisione, qualunque essa sia, sia rapida. Siamo in una fase di importanza vitale per Alitalia e, a mio avviso, è l'ultimissima spiaggia. Non ci sarà più tempo per altri tentativi.
Si dimetterà se il Governo sconfessa il cda o non decide entro metà gennaio?
Ho sentito dire che le dimissioni si danno e non si preannunciano. Mi sembra un principio corretto.
Se viene confermata Air France cosa avverrà?
Si andrà alla due diligence. Hanno indicato entrambi un termine di un mese e mezzo, due mesi, riducibile. In questa fase ci dovrebbero essere una serie di approfondimenti, in particolare il confronto con i sindacati.
Il destino di Az Servizi?
Sarà uno dei nodi nella due diligence e nel confronto con i sindacati. Air France ha dichiarato di aderire pienamente al piano Alitalia, che prevede una holding al 51% di Alitalia, con le attività in società a valle, cedute per il 49% a partner qualificati che si assumano la gestione. Ho l'impressione che i sindacati vogliano qualcosa di più.
Qual è il vero motivo del ritiro di Lufthansa?
Hanno spiegato che l'operazione comportava rischi elevati e avrebbe potuto peggiorare il rating. Mayrhuber mi ha scritto una bellissima lettera, nella quale dice: «Esprimo grande apprezzamento per il lavoro professionale, la sincerità e il contatto umano che si è instaurato con lei e i membri del suo team».
Secondo Corrado Passera dare Alitalia ai francesi significa buttarla via.
Mi astengo dal fare commenti, richiamando la criticità della situazione aziendale. Sorprende semmai perché tanto interesse delle banche sia maturato soltanto negli ultimi mesi. Prima dove stavano?
questo articolo la dice lunga ed esprime una grande verità......
leggetelo bene soprattutto in fondo
S’INCRINA IL FRONTE DEL NORD
Penati: «Formigoni? Basta proclami»
Il presidente della Provincia di Milano: Air France, scelta di mercato per salvare la compagnia e Malpensa
MILANO - Filippo Penati spariglia. La Lombardia ribolle per la scelta di Alitalia a favore di Air France? Lui, l’uomo forte del centrosinistra sotto alla Madonnina, rompe i ranghi: «L’importante è che l’operazione segua gli interessi del Paese e risponda a logiche di mercato». E pazienza se da queste parti tutti son convinti — a partire dal governatore Roberto Formigoni—che un accordo con Air France sarebbe la pietra tombale per Malpensa. Secondo Penati, «Malpensa sarà senz’altro strategica, ma come ho letto nel commento di Giavazzi sul Corriere, le perdite di Alitalia quest’anno sono costate 30 euro a ciascuna famiglia italiana. È ammissibile? Lo si dica. Si abbia il coraggio di dire che il servizio deve essere assistito. Per me, l’importante è disporre di un vettore che funzioni». Come dire che le richieste del Nord che si sono ascoltate in questi giorni sono di sapore assistenzialista? «Io dico che il Nord deve chiedere che l’operatore sia quello che dà le migliori garanzie. Il Nord deve esigere che se ci saranno slot non più utilizzati da Alitalia, siano rapidamente liberati e messi a disposizione di chi è interessato» Penati, insomma, non vede così nero: «Certo, lo scalo dovrà affrontare un periodo complicato. I numeri però dicono che qui il mercato c’è ed è in espansione. Quello che senz’altro eviterei è il rifare gli errori del passato, scelte politiche insostenibili dal punto di vista economico». Sembra una critica a Malpensa: è l’hub in sé che fu un errore? «L’errore è stato tenere in vita artificialmente Alitalia, non il realizzare Malpensa. Se Alitalia fosse fallita quando doveva fallire, oggi avremmo più compagnie sullo scalo, più posti di lavoro, più concorrenza e dunque prezzi più bassi per i cittadini e i consumatori». Quanto all’ «italianità», il presidente milanese neppure ne vuol sentir parlare: «È una sciocchezza grande. La verità, l’unica, è che abbiamo bisogno di una compagnia di riferimento al servizio dei consumatori. Il resto è strumentale ». Di certo, Penati non si iscrive al partito dei sostenitori dell’offerta AirOne: «Tutti dicono che quella prospettata da Air France sia la soluzione peggiore per Malpensa. Ma neppure costoro riescono a dire che l’offerta di AirOne è meglio di quella di Air France». Veramente, Formigoni lo ha detto... «Il problema è che qui non servono proclami. Servono operatori economici disposti a rischiare i loro quattrini». È vero, però, che nell’offerta AirOne, i voli intercontinentali risultavano ripartiti tra Malpensa e Fiumicino: «La partita ancora non è chiusa. Io mi auguro che si apra una competizione vera, in cui il nodo centrale sia il ruolo da assegnare a Malpensa. Mi auguro dunque che AirOne rafforzi la sua proposta, magari allargando a nuovi partner. E mi auguro che il governo ponga paletti precisi a difesa del sistema Italia e dunque anche di Malpensa».
Marco Cremonesi
24 dicembre 2007
Alitalia: il rapporto di Citi, Roland Berger e Grimaldi sul tavolo di tutti i ministri
(27 Dicembre 2007 - 08:24)
MILANO (Finanza.com) - Da qualche giorno il rapporto dei consulenti Citi, Roland Berger e Grimaldi & associati è sul tavolo di tutti i ministri interessati alla cessione di Alitalia. Ce l'hanno innanzitutto il titolare dell'Economia, Tommaso Padoa Schioppa, e il sottosegretario alla presidenza Enrico Letta. Ma il presidente del Consiglio Romano Prodi ne ha fatta recapitare una copia anche al vicepremier Francesco Rutelli, ministro dei Beni culturali con delega per il turismo il quale non ha nascosto di preferire AirOne ad Air France-Klm. Un'altra è stata inviata al vicepremier Massimo D'Alema, ministro degli Esteri.
ma se non bastasse......
eccone un'altra....
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Prato: «Ultima spiaggia per Alitalia»
di Gianni Dragoni
|
27 DICEMBRE 2007
«Questa è l'ultimissima spiaggia per Alitalia. Non ci sarà più tempo per altri tentativi». Maurizio Prato, presidente dell'aviolinea pubblica, assiste con preoccupazione al «clima ostile», alla «campagna mediatica», al «sindacato di merito» determinati dalle reazioni alla scelta di Air France-Klm per la privatizzazione. Molti politici, imprenditori e i sindacati confederali preferirebbero la soluzione «italiana», Air One-Intesa. Dopo la delibera del cda Alitalia, la decisione definitiva spetta al Governo. «Sono due fasi distinte e autonome», sottolinea Prato in quest'intervista.
Come si è arrivati a Air France?
Non intendo entrare nel merito della decisione del cda che è ampiamente motivato nel comunicato. Il cda unanime ha valutato che l'offerta di Air France è la più idonea per la salvaguardia del complessivo patrimonio aziendale. Si deve avviare un risanamento rapido e duraturo. Solo una rete mondiale ne è garanzia. Abbiamo valutato anche i ritorni derivanti dalle sinergie. Piuttosto vorrei riposizionare i termini della vicenda.
Cioè?
Il cda insediato il primo agosto ha ricevuto un mandato dal ministero dell'Economia: individuare in tempi rapidi un partner in grado di assicurare il risanamento, al quale cedere il 49,9% del capitale. A questo ci siamo attenuti, pur in una immanente situazione di grave criticità economico-finanziaria. Purtroppo in tutte le discussioni permane il rifiuto di prendere coscienza della realtà in cui si trova l'azienda, come se ci fosse tutto il tempo... In prossimità dell'esame del cda si è creato un clima ostile, polemico e provocatorio, da più parti alimentato, teso a ritardare e quasi a voler influenzare le decisioni.
A chi si riferisce?
Sindacati, politici, il fronte del Nord. Nonostante questo clima il cda ha assunto la sua decisione in piena autonomia, con serenità e consapevolezza. Dopo il 21 dicembre è ripartita una nuova campagna mediatica nella quale si assiste allo sconvolgimento delle regole che governano i processi decisionali e le autonomie proprie di una società di capitali quotata. Sembra si stia avviando un sindacato di merito dell'operato del cda di Alitalia che, per quanto mi concerne, è inaccettabile. Se si ritiene che il consiglio abbia commesso gravi violazioni la sede propria per discuterne è una sola, l'assemblea.
Malpensa non è recuperabile?
Con il nostro piano abbiamo detto già in settembre che l'azienda non è in grado di alimentare due hub, e soprattutto non è in grado di alimentare Malpensa. Accanto al problema evidente di Alitalia, c'era un problema sopito, Malpensa. Molti ne sono divenuti coscienti solo dopo il nostro piano. Non è colpa della compagnia se il sistema aeroportuale del Nord Italia è frammentato e l'80% del traffico viene aspirato dai vettori stranieri.
L'ultima parola è del Governo. Si sente scavalcato?
Sono due ben distinte sfere di competenza, quella dell'organo di governo di Alitalia che ha individuato il partner e quella dell'azionista pubblico, che deve esprimersi sulla disponibilità o meno a cedere la quota di controllo al soggetto individuato dall'azienda. Sono fasi completamente autonome. La scelta dell'azienda non rappresenta alcun vincolo per il ministero dell'Economia, che poteva vendere a chiunque la propria quota, come può farlo ora in qualsiasi momento.
Cosa si aspetta?
Senza interferire in decisioni che non mi competono, auspico che la decisione, qualunque essa sia, sia rapida. Siamo in una fase di importanza vitale per Alitalia e, a mio avviso, è l'ultimissima spiaggia. Non ci sarà più tempo per altri tentativi.
Si dimetterà se il Governo sconfessa il cda o non decide entro metà gennaio?
Ho sentito dire che le dimissioni si danno e non si preannunciano. Mi sembra un principio corretto.
Se viene confermata Air France cosa avverrà?
Si andrà alla due diligence. Hanno indicato entrambi un termine di un mese e mezzo, due mesi, riducibile. In questa fase ci dovrebbero essere una serie di approfondimenti, in particolare il confronto con i sindacati.
Il destino di Az Servizi?
Sarà uno dei nodi nella due diligence e nel confronto con i sindacati. Air France ha dichiarato di aderire pienamente al piano Alitalia, che prevede una holding al 51% di Alitalia, con le attività in società a valle, cedute per il 49% a partner qualificati che si assumano la gestione. Ho l'impressione che i sindacati vogliano qualcosa di più.
Qual è il vero motivo del ritiro di Lufthansa?
Hanno spiegato che l'operazione comportava rischi elevati e avrebbe potuto peggiorare il rating. Mayrhuber mi ha scritto una bellissima lettera, nella quale dice: «Esprimo grande apprezzamento per il lavoro professionale, la sincerità e il contatto umano che si è instaurato con lei e i membri del suo team».
Secondo Corrado Passera dare Alitalia ai francesi significa buttarla via.
Mi astengo dal fare commenti, richiamando la criticità della situazione aziendale. Sorprende semmai perché tanto interesse delle banche sia maturato soltanto negli ultimi mesi. Prima dove stavano?
questo articolo la dice lunga ed esprime una grande verità......
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S’INCRINA IL FRONTE DEL NORD
Penati: «Formigoni? Basta proclami»
Il presidente della Provincia di Milano: Air France, scelta di mercato per salvare la compagnia e Malpensa
MILANO - Filippo Penati spariglia. La Lombardia ribolle per la scelta di Alitalia a favore di Air France? Lui, l’uomo forte del centrosinistra sotto alla Madonnina, rompe i ranghi: «L’importante è che l’operazione segua gli interessi del Paese e risponda a logiche di mercato». E pazienza se da queste parti tutti son convinti — a partire dal governatore Roberto Formigoni—che un accordo con Air France sarebbe la pietra tombale per Malpensa. Secondo Penati, «Malpensa sarà senz’altro strategica, ma come ho letto nel commento di Giavazzi sul Corriere, le perdite di Alitalia quest’anno sono costate 30 euro a ciascuna famiglia italiana. È ammissibile? Lo si dica. Si abbia il coraggio di dire che il servizio deve essere assistito. Per me, l’importante è disporre di un vettore che funzioni». Come dire che le richieste del Nord che si sono ascoltate in questi giorni sono di sapore assistenzialista? «Io dico che il Nord deve chiedere che l’operatore sia quello che dà le migliori garanzie. Il Nord deve esigere che se ci saranno slot non più utilizzati da Alitalia, siano rapidamente liberati e messi a disposizione di chi è interessato» Penati, insomma, non vede così nero: «Certo, lo scalo dovrà affrontare un periodo complicato. I numeri però dicono che qui il mercato c’è ed è in espansione. Quello che senz’altro eviterei è il rifare gli errori del passato, scelte politiche insostenibili dal punto di vista economico». Sembra una critica a Malpensa: è l’hub in sé che fu un errore? «L’errore è stato tenere in vita artificialmente Alitalia, non il realizzare Malpensa. Se Alitalia fosse fallita quando doveva fallire, oggi avremmo più compagnie sullo scalo, più posti di lavoro, più concorrenza e dunque prezzi più bassi per i cittadini e i consumatori». Quanto all’ «italianità», il presidente milanese neppure ne vuol sentir parlare: «È una sciocchezza grande. La verità, l’unica, è che abbiamo bisogno di una compagnia di riferimento al servizio dei consumatori. Il resto è strumentale ». Di certo, Penati non si iscrive al partito dei sostenitori dell’offerta AirOne: «Tutti dicono che quella prospettata da Air France sia la soluzione peggiore per Malpensa. Ma neppure costoro riescono a dire che l’offerta di AirOne è meglio di quella di Air France». Veramente, Formigoni lo ha detto... «Il problema è che qui non servono proclami. Servono operatori economici disposti a rischiare i loro quattrini». È vero, però, che nell’offerta AirOne, i voli intercontinentali risultavano ripartiti tra Malpensa e Fiumicino: «La partita ancora non è chiusa. Io mi auguro che si apra una competizione vera, in cui il nodo centrale sia il ruolo da assegnare a Malpensa. Mi auguro dunque che AirOne rafforzi la sua proposta, magari allargando a nuovi partner. E mi auguro che il governo ponga paletti precisi a difesa del sistema Italia e dunque anche di Malpensa».
Marco Cremonesi
24 dicembre 2007
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Si può, ma a che prezzo?taxidriver ha scritto: AirOne si affida alle banche...e allora? non si può?
Non so cosa pensi tu delle banche, io %&$£=?£$%/&%$£ bip bip biiiip
Anch'io sarei felice se Az andasse a gente come LH, ma se non ne vogliono (giustamente) sapere che si fa?
Tra un calcio nel sedere e uno in bocca...beh prendiamo quello che fa meno male.



Ciao
Massimo
- araial14
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Parole SANTE!!!Maxlanz ha scritto:Si può, ma a che prezzo?taxidriver ha scritto: AirOne si affida alle banche...e allora? non si può?
Non so cosa pensi tu delle banche, io %&$£=?£$%/&%$£ bip bip biiiip
Anch'io sarei felice se Az andasse a gente come LH, ma se non ne vogliono (giustamente) sapere che si fa?
Tra un calcio nel sedere e uno in bocca...beh prendiamo quello che fa meno male.![]()
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Ciao
Massimo

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Le banche entrerebberonel capitale nn farebbero solo prestito cn fideussione ma sarebbero soci veri e propri.
Certo il loro interesse è di capitalizzare e vendere (ma questo è il lavoro dei fondi ...e nn li si è mai dioscriminalizzati o no?)
Con AF ahimè il futuro (se ci sarà) sarà da regional riducendoci ad una provincia da cui prendere il meglio e lasciata lì ion un angolo.
Il piano AF è subdolo ,per iniziare viene annunciato a pezzetti ed ogni volta è una mazzata esempio?
1. piano Prato (scritto da AF se qualcuno nn lo avesse ancora capito se così fosse allora nn ci sono speranze) definito dallo stesso di sopravvivenza
2. Il piano AF è definito di rilancio Monsieur Spinetta è concorde con quello di MR Prato ...ma nn lo aveva definito di sopravvivenza??
3. A terra subito 35 aerei ..ok va bene!!! Problema il rinnovo avverrà tra il 2012 e il 2017 ????cio' vuo dire che gli MD80 che vengono messi alla gogn aèerchè consumano ,rumore eccessivo,fonte di perdite!!!!certrto tutto giusto ma allora perchè attende 10 anni????
4. Esuberi tutto calmo....poi paino piano escono ma di AZ service tutto tace ci si chiesto perchè???Chiediamocelo
5.FCO hub non ci sarebbe nulla di male se i pax ed il cargo fosse lì....ma ahimè questi stanno a MXP!!!!!!!!!Sarà mica che la volpe Monsier Spinetta guardi un po' più avanti di noi????e che tradiciamo un anno (sempre che AF abbia AZ) visti i LF visti i ricavi dei voli LR da FCO inizi a tagliargli un po' alla volta e portare tutto a CDG?????
6. AF ha dichiarato che vuole lo sviluppo di AZ così come h afatto con KLM!!!
Peccato che cn KLM il governo avesse messo dei paletti forti (NN cancellazione di rotte ,sviluppo del traffico da SHipol,brand,eccecc)...IL nostro siè fattoscrivere il piano da loro c'è differenza no???
E poi andiamoa vedere KLM ,aveva una situazione di LR già sviluppata e poi se gaurdiamo gli aerei presi da AF per gliolandesi si contano sulle dita i LR ,viaggiano ancora cn i vecchi MD11 che saranno sostituito solo nel 2012.
AF prende A380 nuovi 777 ed a KLM 3 B737
Analizzando un po' tutto nn mi pare ci sia da essere felici.
Perchè nn mi piace ?Perchè vorrei veere un abella AZ e nn mi va che mi si racconti sempre delle BALLE.....nn mi piace l'arroganza,la menzogna,la superficialità...ecco perechè nn mi piace
Certo il loro interesse è di capitalizzare e vendere (ma questo è il lavoro dei fondi ...e nn li si è mai dioscriminalizzati o no?)
Con AF ahimè il futuro (se ci sarà) sarà da regional riducendoci ad una provincia da cui prendere il meglio e lasciata lì ion un angolo.
Il piano AF è subdolo ,per iniziare viene annunciato a pezzetti ed ogni volta è una mazzata esempio?
1. piano Prato (scritto da AF se qualcuno nn lo avesse ancora capito se così fosse allora nn ci sono speranze) definito dallo stesso di sopravvivenza
2. Il piano AF è definito di rilancio Monsieur Spinetta è concorde con quello di MR Prato ...ma nn lo aveva definito di sopravvivenza??
3. A terra subito 35 aerei ..ok va bene!!! Problema il rinnovo avverrà tra il 2012 e il 2017 ????cio' vuo dire che gli MD80 che vengono messi alla gogn aèerchè consumano ,rumore eccessivo,fonte di perdite!!!!certrto tutto giusto ma allora perchè attende 10 anni????
4. Esuberi tutto calmo....poi paino piano escono ma di AZ service tutto tace ci si chiesto perchè???Chiediamocelo
5.FCO hub non ci sarebbe nulla di male se i pax ed il cargo fosse lì....ma ahimè questi stanno a MXP!!!!!!!!!Sarà mica che la volpe Monsier Spinetta guardi un po' più avanti di noi????e che tradiciamo un anno (sempre che AF abbia AZ) visti i LF visti i ricavi dei voli LR da FCO inizi a tagliargli un po' alla volta e portare tutto a CDG?????
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Peccato che cn KLM il governo avesse messo dei paletti forti (NN cancellazione di rotte ,sviluppo del traffico da SHipol,brand,eccecc)...IL nostro siè fattoscrivere il piano da loro c'è differenza no???
E poi andiamoa vedere KLM ,aveva una situazione di LR già sviluppata e poi se gaurdiamo gli aerei presi da AF per gliolandesi si contano sulle dita i LR ,viaggiano ancora cn i vecchi MD11 che saranno sostituito solo nel 2012.
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26-12-2007 23:56
Alitalia: Bossi, quella su Malpensa 'madre tutte battaglie'

(ANSA) -ROMA, 26 DIC -'Schiavi di Roma eravamo e schiavi restiamo. Per questo quella di Malpensa e' la madre di tutte le battaglie.Cosi' il leader della Lega, Bossi.Bossi sottolinea inoltre che 'e' necessaria una reazione forte, dura, a questa nuova violenza dello Stato romano' che con Malpensa 'ha alzato il tiro'. 'Ora piu' che mai - conclude - e' necessario che scenda in campo al nostro fianco anche la societa' civile'. Il dossier Alitalia approda venerdi' 28 dicembre in Consiglio dei ministri.











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Appunto!robbyy ha scritto:Le banche entrerebberonel capitale nn farebbero solo prestito cn fideussione ma sarebbero soci veri e propri.
Tutti sanno che c'è questo rischio, purtroppo.robbyy ha scritto: Con AF ahimè il futuro (se ci sarà) sarà da regional riducendoci ad una provincia da cui prendere il meglio e lasciata lì ion un angolo.
Ma sono ormai con l'acqua alla gola e non c'è più tempo, occorre decidere.
Anche questo è un rischio in parte previsto, ma ormai abbiamo capito tutti che MXP va sacrificata per questioni che io vedo più politiche e clientelari che economiche.robbyy ha scritto: FCO hub non ci sarebbe nulla di male se i pax ed il cargo fosse lì....ma ahimè questi stanno a MXP!!!!!!!!!Sarà mica che la volpe Monsier Spinetta guardi un po' più avanti di noi????e che tradiciamo un anno (sempre che AF abbia AZ) visti i LF visti i ricavi dei voli LR da FCO inizi a tagliargli un po' alla volta e portare tutto a CDG?????
Ma tant'è...c'è chi nega che la locomotiva dell'Italia sia il nord.

Ma comunque KLM rimane un bella realtà, non sarebbe male una simile sorte per AZ.robbyy ha scritto: AF ha dichiarato che vuole lo sviluppo di AZ così come h afatto con KLM!!!
Peccato che cn KLM il governo avesse messo dei paletti forti (NN cancellazione di rotte ,sviluppo del traffico da SHipol,brand,eccecc)...IL nostro siè fattoscrivere il piano da loro c'è differenza no???
Sul fatto del piano scritto a quattro mani: beh, era previsto visto chi c'è alla guida del Paese.
Mi pare che nessuno faccia salti di gioia, ribadisco il mio concetto espresso in un post precedente: prendiamoci il calcio che fa meno male.robbyy ha scritto: Analizzando un po' tutto nn mi pare ci sia da essere felici.
Perchè nn mi piace ?Perchè vorrei veere un abella AZ e nn mi va che mi si racconti sempre delle BALLE.....nn mi piace l'arroganza,la menzogna,la superficialità...ecco perechè nn mi piace

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ALITALIA: VENERDI' DOSSIER IN CDM; PRODI, ESAME ATTENTO/ANSA
di ANSA
IL PREMIER, VALUTAZIONE INTERESSI COMPAGNIA E ITALIA
(ANSA) - ROMA, 26 DIC - Approda venerdì prossimo, 28 dicembre, sul tavolo del consiglio dei ministri il dossier Alitalia. E sarà l'occasione per cominciare ad affrontare la vicenda in tutti i suoi aspetti, ha assicurato ieri il presidente del Consiglio Romano Prodi, in vista di una decisione sul futuro della compagnia che sarà presa entro metà gennaio, come annunciato nei giorni scorsi dallo stesso premier. Prodi ha ricordato che dopo il giudizio dell'azienda - il cui consiglio di amministrazione ha scelto il 21 dicembre scorso Air France-Klm per avviare la trattativa in esclusiva per la cessione della quota detenuta dall'azionista Tesoro (49,9%) - il governo esaminerà "non solo gli aspetti finanziari ed economici,ma anche quelli di influenza: la spinta o il freno nei confronti della società italiana" cioé "tenendo presente gli interessi della compagnia e dell'Italia". Mentre il vettore franco-olandese e l'esclusa ma non rassegnata AirOne (che partecipa con la finanziaria Ap Holding supportata da Intesa SanPaolo) in questi giorni hanno messo in atto una schermaglia per affermare i vantaggi del proprio piano industriale e finanziario per il futuro della disastrata Alitalia e i limiti di quello dell'avversario, il governo dovrà trovare una sintesi ma soprattutto un accordo al proprio interno, superando le divergenze che via via si sono manifestate nella maggioranza. Dal premier e dal ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa non c'é mai stata una esposizione esplicita ma si è sempre detto che vedono con favore Air France-Klm, posizione analoga a quella del ministro dello Sviluppo Economico, Pier Luigi Bersani. E' rimasto defilato, invece, il vice premier Massimo D'Alema che sarebbe più favorevole alla soluzione italiana. Soluzione per la quale si sono espressi apertamente il vice premier Francesco Rutelli, i ministri delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, dei Trasporti, Alessandro Bianchi, passando per il presidente del Senato, Franco Marini e, nelle file dell'opposizione, da Silvio Berlusconi a Gianfranco Fini, e, nel mondo economico, il numero uno di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo. Spaccato anche il fronte sindacale: dall'associazione dei piloti Anpac e da quelle degli assistenti di volo Anpav e Avia c'é il sostegno pieno al progetto d'oltralpe e l'Avia ha annunciato che lo dimostrerà con un referendum che partirà dal 3 gennaio nei centri equipaggio e i cui risultati saranno consegnati al governo. Resistenza alla soluzione Air France-Klm viene fatta da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl e Sdl che continuano a contestare il fatto di non aver avuto un confronto sul piano di Air France-Klm come invece avvenuto con il patron di AirOne Carlo Toto e di non aver ricevuto, da oltre un anno, né aggiornamenti né una convocazione da palazzo Chigi. Situazione che aveva fatto minacciare uno sciopero a Natale, rientrato dopo la decisione del cda Alitalia. Ma la possibilità di proteste potrebbe riaffiorare.(ANSA).
di ANSA
IL PREMIER, VALUTAZIONE INTERESSI COMPAGNIA E ITALIA
(ANSA) - ROMA, 26 DIC - Approda venerdì prossimo, 28 dicembre, sul tavolo del consiglio dei ministri il dossier Alitalia. E sarà l'occasione per cominciare ad affrontare la vicenda in tutti i suoi aspetti, ha assicurato ieri il presidente del Consiglio Romano Prodi, in vista di una decisione sul futuro della compagnia che sarà presa entro metà gennaio, come annunciato nei giorni scorsi dallo stesso premier. Prodi ha ricordato che dopo il giudizio dell'azienda - il cui consiglio di amministrazione ha scelto il 21 dicembre scorso Air France-Klm per avviare la trattativa in esclusiva per la cessione della quota detenuta dall'azionista Tesoro (49,9%) - il governo esaminerà "non solo gli aspetti finanziari ed economici,ma anche quelli di influenza: la spinta o il freno nei confronti della società italiana" cioé "tenendo presente gli interessi della compagnia e dell'Italia". Mentre il vettore franco-olandese e l'esclusa ma non rassegnata AirOne (che partecipa con la finanziaria Ap Holding supportata da Intesa SanPaolo) in questi giorni hanno messo in atto una schermaglia per affermare i vantaggi del proprio piano industriale e finanziario per il futuro della disastrata Alitalia e i limiti di quello dell'avversario, il governo dovrà trovare una sintesi ma soprattutto un accordo al proprio interno, superando le divergenze che via via si sono manifestate nella maggioranza. Dal premier e dal ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa non c'é mai stata una esposizione esplicita ma si è sempre detto che vedono con favore Air France-Klm, posizione analoga a quella del ministro dello Sviluppo Economico, Pier Luigi Bersani. E' rimasto defilato, invece, il vice premier Massimo D'Alema che sarebbe più favorevole alla soluzione italiana. Soluzione per la quale si sono espressi apertamente il vice premier Francesco Rutelli, i ministri delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, dei Trasporti, Alessandro Bianchi, passando per il presidente del Senato, Franco Marini e, nelle file dell'opposizione, da Silvio Berlusconi a Gianfranco Fini, e, nel mondo economico, il numero uno di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo. Spaccato anche il fronte sindacale: dall'associazione dei piloti Anpac e da quelle degli assistenti di volo Anpav e Avia c'é il sostegno pieno al progetto d'oltralpe e l'Avia ha annunciato che lo dimostrerà con un referendum che partirà dal 3 gennaio nei centri equipaggio e i cui risultati saranno consegnati al governo. Resistenza alla soluzione Air France-Klm viene fatta da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl e Sdl che continuano a contestare il fatto di non aver avuto un confronto sul piano di Air France-Klm come invece avvenuto con il patron di AirOne Carlo Toto e di non aver ricevuto, da oltre un anno, né aggiornamenti né una convocazione da palazzo Chigi. Situazione che aveva fatto minacciare uno sciopero a Natale, rientrato dopo la decisione del cda Alitalia. Ma la possibilità di proteste potrebbe riaffiorare.(ANSA).
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Premio per il miglior neologismo dell'annorobbyy ha scritto: ...e nn li si è mai dioscriminalizzati o no?)



Andrea
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ha detto prodi alla conferenza di fine anno a villa madama che nel decidere a favore o contro air france non terrà assolutamente conto di proteste,lamentele e corporativismi
ha chiuso la conferenza affermando che se il nord vuole farsi la sua compagnia è libero di farlo....ma che lo facesse sul serio però
az è dell'italia e non della lombardia solamente,bensì anche della lombardia,ma anche di tutte le altre 19 regioni italiane
così ha detto prodi
ha chiuso la conferenza affermando che se il nord vuole farsi la sua compagnia è libero di farlo....ma che lo facesse sul serio però
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così ha detto prodi
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AF contro AP non so ancora scegliere però volevo dire una cosa:
AF ha affermato di comprare 2-3 aerei l'anno... quindi 10 aerei nuovi in 3 anni... dove sta lo sviluppo? In 3 anni Ryanair ci mangia vivi.
Inoltre negli articoli riportati da arial14 prima si critica l'idea di AP percHé creerebbe monopolio su LIN-FCO... poi però si fa notare quando l'antitrust italiano sia il più duro d'Europa... quindi pensate veramente che si creerebbe monopolio?? Ne dubito fortemente. Se arriveranno le low cost su LIN AP avrà il suo bel da fare ma dubito che le low cost rimarranno tali su aeroporti che hanno elevate tasse!
AF ha affermato di comprare 2-3 aerei l'anno... quindi 10 aerei nuovi in 3 anni... dove sta lo sviluppo? In 3 anni Ryanair ci mangia vivi.
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Se il nord è la locomotiva d'italia allora mi domando perchè usa la parola "sacrificare" se AZ decide di non fare piu' di MXP il suo HUB?Maxlanz ha scritto: Anche questo è un rischio in parte previsto, ma ormai abbiamo capito tutti che MXP va sacrificata per questioni che io vedo più politiche e clientelari che economiche.
Ma tant'è...c'è chi nega che la locomotiva dell'Italia sia il nord. o
Non sarà che è stata costruita sulle spalle della Compagnia?
Perchè hanno cosi' paura che AZ abbandoni MXP? Non ci sono altre compagnie disposte a prendere il suo posto?
Sono solo quesiti eh? Per alimentare la discussione.
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air.surfer ha scritto:Se il nord è la locomotiva d'italia allora mi domando perchè usa la parola "sacrificare" se AZ decide di non fare piu' di MXP il suo HUB?Maxlanz ha scritto: Anche questo è un rischio in parte previsto, ma ormai abbiamo capito tutti che MXP va sacrificata per questioni che io vedo più politiche e clientelari che economiche.
Ma tant'è...c'è chi nega che la locomotiva dell'Italia sia il nord. o
Non sarà che è stata costruita sulle spalle della Compagnia?
Perchè hanno cosi' paura che AZ abbandoni MXP? Non ci sono altre compagnie disposte a prendere il suo posto?
Sono solo quesiti eh? Per alimentare la discussione.
..ma infatti con o senza AZ il numero di passeggeri non dovrebbe variare!..prendono solo altre strade..
mmmh...
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air.surfer ha scritto:Appunto... non capisco tutto sto casino...giangia ha scritto: ..ma infatti con o senza AZ il numero di passeggeri non dovrebbe variare!..prendono solo altre strade..
mmmh...
...anzi..teoricamente aumentera` anche il traffico aereo!
.ma lo hai detto tu!...non e´che mxp e´stata fatta sulla groppa di AZ!?
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Notizia FRESCA FRESCA ....
IO SONO CON LORO... forza fate valere il vostro peso
Giovedì 27 Dicembre 2007, 16:11
Alitalia: Piloti e Hostess, Pronti a Paralizzare Il Paese
(ANSA) - ROMA, 27 DIC - I piloti e gli assistenti di volo delle associazioni Anpac, Anpav e Avia che lavorano in Alitalia, in coordinamento con gruppi organizzati che spontaneamente stanno nascendo tra i dipendenti di terra e tra la dirigenza, "sono pronti a paralizzare il Paese per giorni, qualora il Governo sconfessasse le determinazioni a favore di Air France-Klm prese dal consiglio di amministrazione di Alitalia presieduto da Maurizio Prato e cedesse quindi alle improprie pressioni messe in atto da alcuni esponenti del mondo politico, istituzionale e sindacale".
Lo affermano Anpac, Anpav e Avia in una nota congiunta in cui "manifestano sdegno e assoluta disapprovazione in merito alle prese di posizione di una parte del mondo politico-istituzionale e del sindacato confederale, in particolare Cgil e Cisl, contro l'entrata di Alitalia all'interno della più grande alleanza europea. Così facendo, di fatto, tali soggetti favoriscono l'offerta alternativa a quella di Air France-Klm che, oltre ad essere industrialmente debole, costringerebbe il Governo a svendere Alitalia per circa sette milioni di euro".
Per troppo tempo ormai, e certo non per colpa dei lavoratori - si legge nella nota - "si è assistito ad una Alitalia simbolo dell'inefficienza e del malgoverno, frutto di anni di scelte sbagliate in materia di trasporto aereo, dove i localismi e gli interessi di parte hanno prevalso sulla capacità di costruire un sistema efficiente al servizio della collettività.
L'intensa campagna mediatica orchestrata in questi giorni dimostra quanto sia ancora radicato nel Paese questo intrecciato e complesso sistema di potere politico e finanziario che ancora oggi non vuole lasciare Alitalia libera di operare sul mercato.
I diversi politici dell'area milanese - proseguono le tre sigle sindacali - dovrebbero spiegare ai loro stessi concittadini come mai in tutti questi anni non hanno messo in atto le dovute azioni necessarie a salvaguardare Malpensa. Le carenti infrastrutture (ricordiamo che il treno da Malpensa non arriva né alla stazione centrale di Milano né alla stazione Garibaldi) e le mancate decisioni su Linate hanno comportato il grave stato che oggi tutti conoscono. In assenza dei suddetti interventi infrastrutturali e di riordino del sistema aeroportuale milanese - insistono Anpac, Anpav e Avia - nessuno potrà sostituire Alitalia nei voli intercontinentali su Malpensa, perché nessuno potrà sostenere i costi di alimentazione di un hub che non riesce a raccogliere le preferenze della maggior parte del pregiato traffico business dell'area padana (solo un passeggero del nord Italia su otto preferisce Malpensa ai grandi hub europei)".
Anpac, Anpav e Avia, "che rappresentano la maggioranza assoluta dei piloti e degli assistenti di volo del gruppo Alitalia - si rileva nel comunicato -, lanciano quindi un monito al Governo ed alle forze politiche perché non si facciano condizionare dalle forti pressioni messe in atto da chi non ha a cuore le reali sorti di Alitalia ma agisce per fini diversi e certamente non con l'interesse di fornire ai cittadini una rinnovata e grande compagnia di bandiera".
"I piloti e gli assistenti di volo di Alitalia, e con essi la quasi totalità degli altri lavoratori che in questi giorni fanno fatica a farsi rappresentare da una parte del sindacato, tanto da essere costretti ad organizzare spontanee raccolte di firme a favore della soluzione Air France-Klm - conclude la nota - rivolgono un appello al presidente del Consiglio Romano Prodi ed all'intero consiglio dei ministri perché agiscano con tempestività nell'esclusivo interesse del Paese, di Alitalia e dei suoi dipendenti".(ANSA).
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Giovedì 27 Dicembre 2007, 16:11
Alitalia: Piloti e Hostess, Pronti a Paralizzare Il Paese
(ANSA) - ROMA, 27 DIC - I piloti e gli assistenti di volo delle associazioni Anpac, Anpav e Avia che lavorano in Alitalia, in coordinamento con gruppi organizzati che spontaneamente stanno nascendo tra i dipendenti di terra e tra la dirigenza, "sono pronti a paralizzare il Paese per giorni, qualora il Governo sconfessasse le determinazioni a favore di Air France-Klm prese dal consiglio di amministrazione di Alitalia presieduto da Maurizio Prato e cedesse quindi alle improprie pressioni messe in atto da alcuni esponenti del mondo politico, istituzionale e sindacale".
Lo affermano Anpac, Anpav e Avia in una nota congiunta in cui "manifestano sdegno e assoluta disapprovazione in merito alle prese di posizione di una parte del mondo politico-istituzionale e del sindacato confederale, in particolare Cgil e Cisl, contro l'entrata di Alitalia all'interno della più grande alleanza europea. Così facendo, di fatto, tali soggetti favoriscono l'offerta alternativa a quella di Air France-Klm che, oltre ad essere industrialmente debole, costringerebbe il Governo a svendere Alitalia per circa sette milioni di euro".
Per troppo tempo ormai, e certo non per colpa dei lavoratori - si legge nella nota - "si è assistito ad una Alitalia simbolo dell'inefficienza e del malgoverno, frutto di anni di scelte sbagliate in materia di trasporto aereo, dove i localismi e gli interessi di parte hanno prevalso sulla capacità di costruire un sistema efficiente al servizio della collettività.
L'intensa campagna mediatica orchestrata in questi giorni dimostra quanto sia ancora radicato nel Paese questo intrecciato e complesso sistema di potere politico e finanziario che ancora oggi non vuole lasciare Alitalia libera di operare sul mercato.
I diversi politici dell'area milanese - proseguono le tre sigle sindacali - dovrebbero spiegare ai loro stessi concittadini come mai in tutti questi anni non hanno messo in atto le dovute azioni necessarie a salvaguardare Malpensa. Le carenti infrastrutture (ricordiamo che il treno da Malpensa non arriva né alla stazione centrale di Milano né alla stazione Garibaldi) e le mancate decisioni su Linate hanno comportato il grave stato che oggi tutti conoscono. In assenza dei suddetti interventi infrastrutturali e di riordino del sistema aeroportuale milanese - insistono Anpac, Anpav e Avia - nessuno potrà sostituire Alitalia nei voli intercontinentali su Malpensa, perché nessuno potrà sostenere i costi di alimentazione di un hub che non riesce a raccogliere le preferenze della maggior parte del pregiato traffico business dell'area padana (solo un passeggero del nord Italia su otto preferisce Malpensa ai grandi hub europei)".
Anpac, Anpav e Avia, "che rappresentano la maggioranza assoluta dei piloti e degli assistenti di volo del gruppo Alitalia - si rileva nel comunicato -, lanciano quindi un monito al Governo ed alle forze politiche perché non si facciano condizionare dalle forti pressioni messe in atto da chi non ha a cuore le reali sorti di Alitalia ma agisce per fini diversi e certamente non con l'interesse di fornire ai cittadini una rinnovata e grande compagnia di bandiera".
"I piloti e gli assistenti di volo di Alitalia, e con essi la quasi totalità degli altri lavoratori che in questi giorni fanno fatica a farsi rappresentare da una parte del sindacato, tanto da essere costretti ad organizzare spontanee raccolte di firme a favore della soluzione Air France-Klm - conclude la nota - rivolgono un appello al presidente del Consiglio Romano Prodi ed all'intero consiglio dei ministri perché agiscano con tempestività nell'esclusivo interesse del Paese, di Alitalia e dei suoi dipendenti".(ANSA).
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qualcuno per un blocco autostradale si augurava il carcere qualche post più in su...air4you ha scritto:Notizia FRESCA FRESCA ....
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Alitalia: Piloti e Hostess, Pronti a Paralizzare Il Paese
(ANSA) - ROMA, 27 DIC -
[CUT]

...giusto per essere chiaro...io sono assolutamente PRO il diritto di scioperare e sono anche convinto che finchè ci saranno scioperi "regolamentati" (fasce orarie-protezioni etc etc) gli scioperi avranno una valenza minore rispetto al dovuto...quello che non mi piace è l'utilizzo di due pesi e due misure.
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Il 21 dicembre, alitalia mi ha emesso un biglietto premio millemiglia sulla tratta MXP-ORD, per aprile 2008... peccato che quel volo verrà soppresso da fine marzo, e lo sapevano visto che è già sparito dal sistema delle prenotazioni. Il giro da Roma non lo faccio sicuro, ci vogliono almeno 10 ore in più... vediamo che succede, ma se l'italianità da difendere è questa...ed è un biglietto premio.
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... io la domanda più volte l'ho posta, ma senza mai avere risposta.....air.surfer ha scritto: Se il nord è la locomotiva d'italia allora mi domando perchè usa la parola "sacrificare" se AZ decide di non fare piu' di MXP il suo HUB?
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Vabbe', per fortuna NON siamo il consiglio dei ministri e quindi non dobbiamo essere per forza d'accordo. Ti rispondo io perché sono fra quelli che deplorava il blocco autostradale, e aggiungo solo che deploro anche gli scioperi non regolamentati soprattutto per quanto riguarda il preavviso e il rispetto di quanto preavvisato.jasair ha scritto:qualcuno per un blocco autostradale si augurava il carcere qualche post più in su...![]()
...giusto per essere chiaro...io sono assolutamente PRO il diritto di scioperare e sono anche convinto che finchè ci saranno scioperi "regolamentati" (fasce orarie-protezioni etc etc) gli scioperi avranno una valenza minore rispetto al dovuto...quello che non mi piace è l'utilizzo di due pesi e due misure.
Beh, si vede che sono un reazionario e il mio voto a sinistra è di scambio

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Milano Roma in 10 ore? A passo del leopardo?fanana ha scritto:Il 21 dicembre, alitalia mi ha emesso un biglietto premio millemiglia sulla tratta MXP-ORD, per aprile 2008... peccato che quel volo verrà soppresso da fine marzo, e lo sapevano visto che è già sparito dal sistema delle prenotazioni. Il giro da Roma non lo faccio sicuro, ci vogliono almeno 10 ore in più... vediamo che succede, ma se l'italianità da difendere è questa...ed è un biglietto premio.

- air.surfer
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In effetti ancora non ho pensato di parcheggiare un 80 pieno di passeggeri inferociti davanti al box di casa tua... anche se, ad essere onesto, l'idea mi alletta molto. Come esperienza devo renderla piu' devastante pero'.. se dovessi farlo, scegliero' un 80 con l'apu rotto... mica mi vorrai far lasciare l'aereo pieno senza condizionamento... un motore in moto lo devo pur tenere!jasair ha scritto: qualcuno per un blocco autostradale si augurava il carcere qualche post più in su...![]()
roooOOOTTFFLLL!!!!
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Allo sciopero, per come la vedo io, si dovrebbe arrivare solo in casi rarissimi...in quel caso significa che non esiste più nessun dialogo tra le parti...a quel punto lo sciopero DEVE creare disagio e malessere nell'opinione pubblica (che altrimenti non se ne accorgerebbe e, sempre secondo il mio punto di vista, è quello che fa muovere più velocemente le trattative) e DEVE creare un danno all'azienda...Gozer ha scritto: Vabbe', per fortuna NON siamo il consiglio dei ministri e quindi non dobbiamo essere per forza d'accordo. Ti rispondo io perché sono fra quelli che deplorava il blocco autostradale, e aggiungo solo che deploro anche gli scioperi non regolamentati soprattutto per quanto riguarda il preavviso e il rispetto di quanto preavvisato.
Beh, si vede che sono un reazionario e il mio voto a sinistra è di scambio
...escludendo le attività minime indispensabili per le emergenze e per la sicurezza bloccherei tutto il resto ad oltranza...i francesi in questo sono molto bravi...mentre noi italiani abbiamo mille vincoli e limitazioni nello sciopero...a questo punto cosa succede? che invece di fare uno sciopero "duro" che dura magari una settimana si fanno decine di scioperi "regolamentati"...
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ALITALIA: SDL,CON AIRONE E'BENE PER AZIENDA-PAESE-LAVORATORI
(ANSA) - ROMA, 27 DIC - Per il futuro di Alitalia, tutti coloro che operano nel settore, a livello di governo nazionale e locale, sia politico, sia manageriale, e di proprieta', dovrebbero fare ''valutazioni oggettive e finalizzate al bene del Paese, dell'utenza, dell'azienda e di chi ci lavora''. E' cio' che auspica il sindacato dei lavoratori (Sdl) che richiede al Governo una convocazione immediata del sindacato ''prima di operare qualsiasi scelta sulla questione Alitalia: il contrario, a questo punto, non sarebbe assolutamente compreso dai lavoratori''. In un lungo documento - inviato al premier, Romano Prodi, ai vice presidenti del consiglio, Francesco Rutelli e Massimo D'Alema, al sottosegretario Enrico Letta, ai ministri dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, e dei Trasporti, Alessandro Bianchi, a partiti politici, sindacati, stampa, lavoratori di Alitalia e del trasporto aereo - Sdl mette a confronto gli elementi a sua conoscenza dei piani industriali e finanziari di Air France-Klm e del candidato escluso AirOne osservando che ''in mancanza di ulteriori chiarimenti ed approfondimenti da parte di Air France ed in base ai dati in nostro possesso l'ipotesi che prevede la fusione dei due vettori nazionali con l'appoggio di banche ed altri soggetti industriali, continua a rappresentare quella piu' rispondente alle necessita' del Paese, allo sviluppo di Alitalia ed alla maggiore tutela dei lavoratori''. ''Le perplessita' rispetto a tale ipotesi - ricorda Sdl - riguardano i dubbi sull'affidabilita' finanziaria, la competenza del futuro management e le minori capacita' industriali'' che ''se dovessero risultare chiariti da documentazione e garanzie certe, non si potrebbe non tener conto che l'ipotesi prospettata da Ap Holding-Banca Intesa e' quella che avrebbe la maggiore possibilita' non solo di far uscire dalla crisi Alitalia, ma di avviare una fase di sviluppo che trainerebbe l'intero trasporto aereo italiano ed altri settori produttivi''. Secondo Sdl, ''la peggiore delle ipotesi in assoluto sarebbe quella paventata da alcuni organi di stampa in questi giorni per cui, in perfetto stile da prima repubblica, si sceglierebbe di dividere Alitalia e le sue attivita' tra i due contendenti, producendo danni irreparabili non soltanto per i lavoratori, ma anche per l'azienda ed il Paese''. Sdl rileva che ''qualsiasi decisione del Governo deve prendere in esame le posizioni e le valutazioni di tutte le parti sociali'', che ''e' assolutamente inaccettabile che il confronto con il Governo si sia fermato a piu' di un anno fa e che quello con i candidati si sia sviluppato soltanto con AP Holding-Banca Intesa e non con Air France''. Che ''e' incomprensibile che il Governo, che e' anche proprietario dell'azienda, abbia lasciato il cda di Alitalia, composto da rappresentanti del Ministero dell'Economia, libero di esprimersi prima che il Governo stesso si pronunciasse quale proprietario della compagnia''.(ANSA). DR
(ANSA) - ROMA, 27 DIC - Per il futuro di Alitalia, tutti coloro che operano nel settore, a livello di governo nazionale e locale, sia politico, sia manageriale, e di proprieta', dovrebbero fare ''valutazioni oggettive e finalizzate al bene del Paese, dell'utenza, dell'azienda e di chi ci lavora''. E' cio' che auspica il sindacato dei lavoratori (Sdl) che richiede al Governo una convocazione immediata del sindacato ''prima di operare qualsiasi scelta sulla questione Alitalia: il contrario, a questo punto, non sarebbe assolutamente compreso dai lavoratori''. In un lungo documento - inviato al premier, Romano Prodi, ai vice presidenti del consiglio, Francesco Rutelli e Massimo D'Alema, al sottosegretario Enrico Letta, ai ministri dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, e dei Trasporti, Alessandro Bianchi, a partiti politici, sindacati, stampa, lavoratori di Alitalia e del trasporto aereo - Sdl mette a confronto gli elementi a sua conoscenza dei piani industriali e finanziari di Air France-Klm e del candidato escluso AirOne osservando che ''in mancanza di ulteriori chiarimenti ed approfondimenti da parte di Air France ed in base ai dati in nostro possesso l'ipotesi che prevede la fusione dei due vettori nazionali con l'appoggio di banche ed altri soggetti industriali, continua a rappresentare quella piu' rispondente alle necessita' del Paese, allo sviluppo di Alitalia ed alla maggiore tutela dei lavoratori''. ''Le perplessita' rispetto a tale ipotesi - ricorda Sdl - riguardano i dubbi sull'affidabilita' finanziaria, la competenza del futuro management e le minori capacita' industriali'' che ''se dovessero risultare chiariti da documentazione e garanzie certe, non si potrebbe non tener conto che l'ipotesi prospettata da Ap Holding-Banca Intesa e' quella che avrebbe la maggiore possibilita' non solo di far uscire dalla crisi Alitalia, ma di avviare una fase di sviluppo che trainerebbe l'intero trasporto aereo italiano ed altri settori produttivi''. Secondo Sdl, ''la peggiore delle ipotesi in assoluto sarebbe quella paventata da alcuni organi di stampa in questi giorni per cui, in perfetto stile da prima repubblica, si sceglierebbe di dividere Alitalia e le sue attivita' tra i due contendenti, producendo danni irreparabili non soltanto per i lavoratori, ma anche per l'azienda ed il Paese''. Sdl rileva che ''qualsiasi decisione del Governo deve prendere in esame le posizioni e le valutazioni di tutte le parti sociali'', che ''e' assolutamente inaccettabile che il confronto con il Governo si sia fermato a piu' di un anno fa e che quello con i candidati si sia sviluppato soltanto con AP Holding-Banca Intesa e non con Air France''. Che ''e' incomprensibile che il Governo, che e' anche proprietario dell'azienda, abbia lasciato il cda di Alitalia, composto da rappresentanti del Ministero dell'Economia, libero di esprimersi prima che il Governo stesso si pronunciasse quale proprietario della compagnia''.(ANSA). DR
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Se parti da MXP alle 7,20 invece che alle 10,30, e poi FCO-ORD è alle 14 e qualcosa... più o meno fanno 10 ore, e alzarsi alle 4 del mattino, venendo da parma... conto che invece mi sistemino su qualcosa che va a JFK e poi ORD, o (a questo punto...) CDG-ORD.air.surfer ha scritto:
Milano Roma in 10 ore? A passo del leopardo?
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ma se l'italianità deve essere difesa dai politici lumbard che sono quanto di più lontano possa esistere dalla realtà italiana...allora preferisco credere che il CDA Alitalia abbia operato non bene ma strabene...fanana ha scritto: ma se l'italianità da difendere è questa...ed è un biglietto premio
Nicolino
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Lungi da me l'idea di difendere i politici lumbard o altri.Nicolino ha scritto:ma se l'italianità deve essere difesa dai politici lumbard che sono quanto di più lontano possa esistere dalla realtà italiana...fanana ha scritto: ma se l'italianità da difendere è questa...ed è un biglietto premio
Ma secondo te quali sono i politici vicini alla realtà italiana (per usare parole tue)?
Ciao
Massimo