Tanto per cambiare... paura di volare!
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Tanto per cambiare... paura di volare!
...però questa volta è un pò diverso. Innanzitutto mi presento, sono Fabio. Il mio avatar è un super80 dell'ATI perchè ero molto legato a quell'aereo blu, tra i primi su cui abbia messo piede (beh, nemmeno piede, quando si hanno 3 mesi il piede lo mette tua madre).
Fino al 2001 l'aereo lo prendevo con qualche apprensione occasionale, per lo più dovuta al decollo, la fase più critica per me di tutto il viaggio (mi girava la testa) ma tutto normale, o meglio, risolvibile.
Purtroppo, tornando dalla Spagna, prendemmo una turbolenza mentre scendevamo alla Malpensa, anche piuttosto forte. Figuratevi che altra gente coi nervi a fior di pelle come me urlava invocazioni a Santi e Madonne, rendetevi conto un pò voi della scena.
Da allora, da quel viaggio per me maledetto, i miei piedi (e per chiarirci nemmeno quelli di mia madre) sono più saliti su un aereo. Nulla di anormale, se uno non viaggiasse: si vive anche senza salire in aereo. Però dire di no a degli inviti anche in posti molto belli (Creta) perchè non hai voglia di farti un volo di 5 orette tra cambi e tutto... è brutto. Per questo mi piacerebbe tornarci, sull'aereo. Purtroppo, appena penso che dovrei stare anche solo 10 minuti lassù vengo colto dalla scoraggiante sindrome del "trova gli orari della nave". Non riesco proprio ad immaginarmi a 10000 metri da terra, in balia delle perturbazioni metereologiche.
Finisco il papiro ringraziando fin d'ora chiunque vorrà intervenire. Ciao!!
Fino al 2001 l'aereo lo prendevo con qualche apprensione occasionale, per lo più dovuta al decollo, la fase più critica per me di tutto il viaggio (mi girava la testa) ma tutto normale, o meglio, risolvibile.
Purtroppo, tornando dalla Spagna, prendemmo una turbolenza mentre scendevamo alla Malpensa, anche piuttosto forte. Figuratevi che altra gente coi nervi a fior di pelle come me urlava invocazioni a Santi e Madonne, rendetevi conto un pò voi della scena.
Da allora, da quel viaggio per me maledetto, i miei piedi (e per chiarirci nemmeno quelli di mia madre) sono più saliti su un aereo. Nulla di anormale, se uno non viaggiasse: si vive anche senza salire in aereo. Però dire di no a degli inviti anche in posti molto belli (Creta) perchè non hai voglia di farti un volo di 5 orette tra cambi e tutto... è brutto. Per questo mi piacerebbe tornarci, sull'aereo. Purtroppo, appena penso che dovrei stare anche solo 10 minuti lassù vengo colto dalla scoraggiante sindrome del "trova gli orari della nave". Non riesco proprio ad immaginarmi a 10000 metri da terra, in balia delle perturbazioni metereologiche.
Finisco il papiro ringraziando fin d'ora chiunque vorrà intervenire. Ciao!!
Ciao Fabio benvenuto!
Vedrai che ci torni, in aereo... è vero che si vive anche senza volare, ma se sei qui significa che vuoi superare questo limite e non ti garba tanto di raggiungere Creta in nave
. Come avrai notato sei in buona compagnia, nel forum trovi un sacco di racconti di persone che condividevano i tuoi timori... e adesso volano. Hai già dato un'occhiata alle loro esperienze, e soprattutto alle 4 regole?
Il tuo ultimo volo è stato sicuramente poco piacevole, ma prova a considerare l'accaduto: tanto spavento, imprecazioni... e tutti a casa sani e salvi. Le turbolenze hanno di questi effetti sui passeggeri... ma non sono pericolose per l'aereo. O meglio, quelle che potrebbero davvero danneggiarlo vengono evitate (i piloti le vedono in anticipo, e valutano se attraversarle o meno). Quindi, anche se volando capita di ballare un po', non si è mai in balia degli elementi
.
Comunque, non tutti i voli sono così ballerini... non fissare la tua attenzione soltanto sull'ultimo aereo che hai preso, ricorda che hai volato altre volte!


Il tuo ultimo volo è stato sicuramente poco piacevole, ma prova a considerare l'accaduto: tanto spavento, imprecazioni... e tutti a casa sani e salvi. Le turbolenze hanno di questi effetti sui passeggeri... ma non sono pericolose per l'aereo. O meglio, quelle che potrebbero davvero danneggiarlo vengono evitate (i piloti le vedono in anticipo, e valutano se attraversarle o meno). Quindi, anche se volando capita di ballare un po', non si è mai in balia degli elementi

Comunque, non tutti i voli sono così ballerini... non fissare la tua attenzione soltanto sull'ultimo aereo che hai preso, ricorda che hai volato altre volte!
- lennon81
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SÌ, qualcosina avevo letto anche tempo fa. Poi ora sto proprio passando in rassegna tutti i racconti. Per le turbolenze... sai com'è... quando intorno a te c'è il panico e tu sei già agitato è ancora peggio!
Che non tutti i voli siano ballerini è pura verità, però ci sono due parti: una razionale che dice "a scemo, non c'è pericolo" e l'altra irrazionale che dice "parte razionale, tu hai ragione ma non ci salgo lo stesso, ho paura, ti sei dimenticata dell'altra volta?!".
Il problema, come per tutti noi paurosi, è la testa...
Che non tutti i voli siano ballerini è pura verità, però ci sono due parti: una razionale che dice "a scemo, non c'è pericolo" e l'altra irrazionale che dice "parte razionale, tu hai ragione ma non ci salgo lo stesso, ho paura, ti sei dimenticata dell'altra volta?!".
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Giusto!!! come dice hirundo...se stai qui, hai già fatto il primo passo per superare tutto!...sai, le turbolenze sono come le donne...prima o poi incontriamo quella che ci fa tribolare e dici: no! basta con l'amore(amore=volare)...intanto sei già lì a pensare come sarà la prossima volta?!
Scherzi a parte, ti capisco perfettamente...se hai letto qualche mio post, capisci perchè...continua a leggere, chiedere e assimilare da qui..ti servirà molto...la tua parte razionale, mandale in vacanza nello stesso paese dove ho mandato la mia...molti qui l'hanno fatto...sarà in buona compagnia


Scherzi a parte, ti capisco perfettamente...se hai letto qualche mio post, capisci perchè...continua a leggere, chiedere e assimilare da qui..ti servirà molto...la tua parte razionale, mandale in vacanza nello stesso paese dove ho mandato la mia...molti qui l'hanno fatto...sarà in buona compagnia


- diginex
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Re: Tanto per cambiare... paura di volare!
Mi permetto di rispondere a questa tua paura con un paragone "terreno":lennon81 ha scritto:Purtroppo, tornando dalla Spagna, prendemmo una turbolenza mentre scendevamo alla Malpensa, anche piuttosto forte. Figuratevi che altra gente coi nervi a fior di pelle come me urlava invocazioni a Santi e Madonne, rendetevi conto un pò voi della scena.
Sei in automobile; ad un certo punto una raffica di vento ti spazza via dalla tua carreggiata, facendoti sbandare. Ora, analizziamo:
Automobile: se ti va bene, rallenti e amen. Se ti va male, la folata ti sbatte sul guard-rail; o ti fa andare in testacoda; o ti spinge verso un altro automezzo; o ti porta fuori strada.
Aereo: in ogni caso, l'unico effetto che otterrai sarà quello di vedere l'aereo che si allontana di poco (POCHISSIMO) dalla sua linea orizzontale o verticale di navigazione. E attenzione: questa linea viene IMMEDIATAMENTE ricatturata dal pilota in comando o dall'autopilota, sia chiaro. Non è che una folata ti porta l'aereo fuori rotta; su questo puoi stare tranquillo. Infine, tieni sempre bene a mente un fattore molto molto importante: si atterra solo e SOLTANTO se si può. Se le condizioni sono tali da non permetterlo, l'aereo rimarrà in attesa nei cieli (non ti preoccupare; carburante ce n'è quanto ne vuoi) o andrà al suo aeroporto alternato, distante qualche decina di miglia (meno di quanto tu creda).
Infine...mi parli della nave... Guarda. Non voglio togliere assolutamente niente ad altri mezzi di trasporto però...io non darei la nave come alternativa più sicura all'aereo. Parere personale, eh.

E tieni sempre sotto memoria una cosa: avanti avanti, in quella cabina 3 metri x 3 metri non ci sono Pippo e Topolino ma gente che ha sudato, studiato ed è preparata ad affrontare TUTTE (e attenzione: TUTTE) le situazioni.
Se una turbolenza non dev'essere presa, l'aereo girerà ampiamente al largo, rispetto ad essa. C'è un simpatico aggeggino in cabina, chiamato Radar Meteo, che serve proprio a questo. Tu lo guardi e ti dice se c'è un cataclisma di fronte a te o, comunque, sulla tua rotta. Se il suo responso è apocalittico, effettui una deviazione; e sempre in piena sicurezza, dato che sei sempre sotto un radar con un controllore che ti tiene separato dagli altri.lennon81 ha scritto:SÌ, qualcosina avevo letto anche tempo fa. Poi ora sto proprio passando in rassegna tutti i racconti. Per le turbolenze... sai com'è... quando intorno a te c'è il panico e tu sei già agitato è ancora peggio!
Detto questo, non posso far altro che sperare di vederti di nuovo in un avioncino.

Mazzei Paolo
Accadde sul 767 DiGiNeX Airlines...
Passeggero: "Hostess; la mia forchetta puzza."
Steward: "Uh guardi, l'abito non fa il mona."
Passeggero: "Scusi?"
Steward: "Lei mi fa credere cum pompa magna che il tarapia tapioca ha perso i contatti per la destra."
Passeggero: "Ma che sta dicendo...?"
Steward: "Occhiello di privilegio come se fosse antani per lei; ossequi."
Passeggero: "..."
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- Alfa Victor Mike
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Ciao Fabio e benvenuto su questo forum!
Qui potrai trovare tutta l'assistenza di cui hai bisogno.
La tua paura di volare è solamente legata alle turbolenze oppure c'è dell'altro? Intendo attacchi di panico, ansia generalizzata ecc.?
Riguardo alle condizioni metereologiche queste non condizionano in alcun modo la sicurezza del volo anche perchè un volo non viene mai effettuato in condizioni climatiche estreme! La turbolenza può essere fastidiosa e "stomachevole" ma non pregiudicherà mai la tua incolumità e quella degli altri passeggeri. La gente a bordo che urla o inpreca verso tutti i santi del calendario durante una turbolenza intensa non deve MAI condizionarti! I piloti hanno un radar meteo il quale può individuare zone di turbolenza a distanza di centinaia di km, perciò potranno stare al largo da quelle più severe e passargli intorno. Ovviamente lo faranno per evitare ai passeggeri di strapazzarsi come uova e non perchè l'aereo ne risenta a livello strutturale!
Qui potrai trovare tutta l'assistenza di cui hai bisogno.
La tua paura di volare è solamente legata alle turbolenze oppure c'è dell'altro? Intendo attacchi di panico, ansia generalizzata ecc.?
Riguardo alle condizioni metereologiche queste non condizionano in alcun modo la sicurezza del volo anche perchè un volo non viene mai effettuato in condizioni climatiche estreme! La turbolenza può essere fastidiosa e "stomachevole" ma non pregiudicherà mai la tua incolumità e quella degli altri passeggeri. La gente a bordo che urla o inpreca verso tutti i santi del calendario durante una turbolenza intensa non deve MAI condizionarti! I piloti hanno un radar meteo il quale può individuare zone di turbolenza a distanza di centinaia di km, perciò potranno stare al largo da quelle più severe e passargli intorno. Ovviamente lo faranno per evitare ai passeggeri di strapazzarsi come uova e non perchè l'aereo ne risenta a livello strutturale!
- aeb
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Capita, non ti preoccupare... l'importante è riuscire a rimetterci piede sull'aereo (nel peggiore dei casi, portandoti dietro ansie, fobie e quant'altro... buona parte te le lascerai alle spalle al "primo" volo
)

Andrea
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Nanni Moretti (in Palombella rossa)
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Diciamo che quello che mi fa paura è il cascare sapendo di cascare. Non si casca, e la mia parte razionale lo sa benissimo, però c'è sempre quel credere allo 0,00001% o non so quanto che mi dice "hai vinto la lotteria! Cadi!". Perchè le percentuali sono quelle, più o meno, eh?Alfa Victor Mike ha scritto: La tua paura di volare è solamente legata alle turbolenze oppure c'è dell'altro? Intendo attacchi di panico, ansia generalizzata ecc.?
Poi anche un pò il fatto che mi gira la testa al decollo (soffro di vertigini, anche se guardo giù dai palazzi mi succede) influisce molto...
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- diginex
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Quello è un fenomeno più che normale. Non c'entrano le vertigini: è da imputare all'elevatissima accelerazione alla quale il tuo corpo viene sottoposto. Anche se tu stessi in un'automobile molto potente e affondassi l'acceleratore, avresti gli stessi giramenti. Garantisco io.lennon81 ha scritto:Poi anche un pò il fatto che mi gira la testa al decollo (soffro di vertigini, anche se guardo giù dai palazzi mi succede) influisce molto...

Mazzei Paolo
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diginex ha scritto:Quello è un fenomeno più che normale. Non c'entrano le vertigini: è da imputare all'elevatissima accelerazione alla quale il tuo corpo viene sottoposto. Anche se tu stessi in un'automobile molto potente e affondassi l'acceleratore, avresti gli stessi giramenti. Garantisco io.lennon81 ha scritto:Poi anche un pò il fatto che mi gira la testa al decollo (soffro di vertigini, anche se guardo giù dai palazzi mi succede) influisce molto...
..meglio "accelerazione" semplicemente: lasciamo stare "elevatissima", che poi la gente si convince di essere su un missile.....

Andrea
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Cabin crew prepare for lunch!aeb ha scritto:diginex ha scritto:Quello è un fenomeno più che normale. Non c'entrano le vertigini: è da imputare all'elevatissima accelerazione alla quale il tuo corpo viene sottoposto. Anche se tu stessi in un'automobile molto potente e affondassi l'acceleratore, avresti gli stessi giramenti. Garantisco io.lennon81 ha scritto:Poi anche un pò il fatto che mi gira la testa al decollo (soffro di vertigini, anche se guardo giù dai palazzi mi succede) influisce molto...
..meglio "accelerazione" semplicemente: lasciamo stare "elevatissima", che poi la gente si convince di essere su un missile.....![]()
ops...launch!!!

Si,insomma,preparatevi!

Questo è un punto importante su cui riflettere. La possibilità di un incidente, anche se infinitesimale, esiste dovunque si vada: in auto, treno, nave, perfino stando seduti nel salotto di casa propria. Però, normalmente non ci si pensa... mentre in aereo sì. Si tratta di capire perchè... che cosa rappresenta per te l'aereo? Come mai se pensi al volo consideri la possibilità di un incidente, mentre (quasi certamente) quando ti metti al volante, o prendi un treno, non ci pensi?lennon81 ha scritto:Diciamo che quello che mi fa paura è il cascare sapendo di cascare. Non si casca, e la mia parte razionale lo sa benissimo, però c'è sempre quel credere allo 0,00001% o non so quanto che mi dice "hai vinto la lotteria! Cadi!". Perchè le percentuali sono quelle, più o meno, eh?
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- lennon81
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E' un'ottima domanda. Credo sia una fonte incredibile di ansie nonchè un mezzo comodissimo.
Dico così perchè, almeno per me, pensare di essere seduto a 10000 metri da terra ti dice "Non sei nel tuo ambiente naturale! Attenzione!". In fondo l'uomo in natura non vola. L'aria non è il nostro elemento, per quanto gli aerei in aria possano andarci e per quanto per molti di noi possa essere un'esperienza molto piacevole. Il treno e la macchina invece sono ben piantati in terra, cosa che l'aereo fa per pochi metri (decollo e atterraggio) e ciò mi rassicura. Persino la superficie liquida, e quindi la nave, mi fa pensare "in caso di incidente c'è qualcosa che ti salva".
E' complesso, è molto complesso... lo so, mi faccio molti, troppi problemi, ma solo pensare di salirci mi procura uno scuotimento di testa dove dico "Tranquillo Fabio, non ci devi andare..." e mi calmo.
Dico così perchè, almeno per me, pensare di essere seduto a 10000 metri da terra ti dice "Non sei nel tuo ambiente naturale! Attenzione!". In fondo l'uomo in natura non vola. L'aria non è il nostro elemento, per quanto gli aerei in aria possano andarci e per quanto per molti di noi possa essere un'esperienza molto piacevole. Il treno e la macchina invece sono ben piantati in terra, cosa che l'aereo fa per pochi metri (decollo e atterraggio) e ciò mi rassicura. Persino la superficie liquida, e quindi la nave, mi fa pensare "in caso di incidente c'è qualcosa che ti salva".
E' complesso, è molto complesso... lo so, mi faccio molti, troppi problemi, ma solo pensare di salirci mi procura uno scuotimento di testa dove dico "Tranquillo Fabio, non ci devi andare..." e mi calmo.
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Ciao Fabio, è normale che le turbolenze scatenino reazioni nel nostro organismo, dal momento che è "programmato" per metterci in allarme non appena si accorge che c'è una sensazione come può essere quella di caduta nel vuoto, di sballottamento, di rapida salita. Probabilmente queste reazioni ci sono anche negli assistenti di volo perché sono spontanee e insorgono quasi meccanicamente. Non dobbiamo però fare l'errore di credere che la presenza in noi di queste reazioni dia automaticamente fondamento ad un rischio reale! Anzi, purtroppo, è quasi la paura della paura a farla da padrone in questi casi.
Credo che ogni volta che si sale in un aereo occorre ricordare che incontreremo probabilmente nella nostra crociera delle situazioni che ci faranno, in maniera del tutto normale, provare degli scossoni, con la consapevolezza che però essi non giustificano alcun reale pericolo
Poi se hai la fortuna di avere un'isolana per fidanzata devi per forza vincere questo timore no? mica la puoi ogni volta raggiungere in traghetto

Credo che ogni volta che si sale in un aereo occorre ricordare che incontreremo probabilmente nella nostra crociera delle situazioni che ci faranno, in maniera del tutto normale, provare degli scossoni, con la consapevolezza che però essi non giustificano alcun reale pericolo

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Laura

« Non sono ebreo - non ho questo onore » (Charlie Chaplin)
La ricchezza e' un metallo, la gloria un'eco e l'amore un'ombra. [Fernando Pessoa]


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- Robybenta
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Re: Tanto per cambiare... paura di volare!
Domanda da uno che vuole diventare ex pauroso..ma sto aggeggio č ė in tutti gli aerei?diginex ha scritto:
C'è un simpatico aggeggino in cabina, chiamato Radar Meteo, che serve proprio a questo. Tu lo guardi e ti dice se c'è un cataclisma di fronte a te o, comunque, sulla tua rotta. Se il suo responso è apocalittico, effettui una deviazione; e sempre in piena sicurezza, dato che sei sempre sotto un radar con un controllore che ti tiene separato dagli altri.
Rob
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Re: Tanto per cambiare... paura di volare!
Si, c'è in tutti gli aerei di linea.Robybenta ha scritto: Domanda da uno che vuole diventare ex pauroso..ma sto aggeggio č ė in tutti gli aerei?
Poi c'è la pianificazione prima del decollo: tempo e previsioni sull'aeroporto di partenza, all'arrivo, in rotta.
Poi c'è il continuo contatto radio con gli enti di controllo, che avvisano in caso di variazioni delle condizioni meteorologiche.
Poi c'è il giudizio dell'equipaggio, che sa cosa può affrontare e da cosa invece è obbligatorio tenersi fuori (in termini di regole generali, di prestazioni dell'aeroplano e di esperienza dei piloti).
Poi c'è sempre la pianificazione, prima della partenza, di uno o più "alternati", dove andare a posare le ruote in caso la destinazione non possa essere raggiunta in sicurezza.
Essere in volo ed essere sorpresi dal maltempo improvviso può capitare solo nei film di 007.
Solo un piccolo spunto di riflessione: in natura l'uomo non ha le ali, è vero... ma nemmeno le pinne e le ruotelennon81 ha scritto:Dico così perchè, almeno per me, pensare di essere seduto a 10000 metri da terra ti dice "Non sei nel tuo ambiente naturale! Attenzione!". In fondo l'uomo in natura non vola. L'aria non è il nostro elemento, per quanto gli aerei in aria possano andarci e per quanto per molti di noi possa essere un'esperienza molto piacevole. Il treno e la macchina invece sono ben piantati in terra, cosa che l'aereo fa per pochi metri (decollo e atterraggio) e ciò mi rassicura. Persino la superficie liquida, e quindi la nave, mi fa pensare "in caso di incidente c'è qualcosa che ti salva".

Se è così, un punto di partenza per vincere la paura potrebbe essere quello di ricordare che in aviazione come in qualunque altro ambito "incidente" non significa necessariamente "disastro". I problemi possono essere gestiti, anche in volo; non direttamente dal passeggero, ma da persone addestrate a farlo. Affidarsi a loro è di gran lunga meglio che contare sulle nostre capacità di improvvisazione

E in ogni caso, anche se noi non siamo fatti per volare, l'aereo è fatto per questo l'aria è il suo elemento naturale

- IFACN
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Re: Tanto per cambiare... paura di volare!
Torno al post iniziale per riflettere su due particolari che ho riportato sopra.lennon81 ha scritto:Fino al 2001 l'aereo lo prendevo con qualche apprensione occasionale, per lo più dovuta al decollo, la fase più critica per me di tutto il viaggio (mi girava la testa) ma tutto normale, o meglio, risolvibile.
...
Da allora, da quel viaggio per me maledetto, i miei piedi (e per chiarirci nemmeno quelli di mia madre) sono più saliti su un aereo.
Come è già stato detto, le sensazioni del volo sono qualcosa di nuovo a cui ci si abitua con il tempo. La macchina, il treno etc normalmente non danno fastidio perchè rientrano nelle nostre abitudini, le sensazioni a cui siamo sottoposti viaggiando su strada o ferrovia fanno parte del nostro quotidiano.
Le sensazioni aeronautiche invece sono più ampie, perchè ci muoviamo anche verso l'alto ed il basso e perchè siamo soggetti ad accelerazioni più elevate; le nuove sensazioni possono mettere in allarme qualcosa che fa parte della nostra istintualità (in realtà noi in aereo siamo fermi e seduti; spesso è la contraddizione fra la ragione che ci dice "sei fermo e seduto" e i sensi che ci dicono "stai salendo/scendendo/virando..." a creare allarme).
L'altro argomento che avevo notato è il riferimento al viaggio con tua madre. Immagino che anche lei si sia spaventata per la turbolenza; forse la paura che ha provato tua mamma ha contribuito ad influenzarti negativamente? Prova a rifletterci...
- aeb
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Incisiva, sintetica, efficace.... Chapeau bas!!hirundo ha scritto: Solo un piccolo spunto di riflessione: in natura l'uomo non ha le ali, è vero... ma nemmeno le pinne e le ruote. A ben guardare quindi non siamo fatti nemmeno per navigare o correre a 130 Km/h. Ciò che cambia, probabilmente, è che a terra o in acqua abbiamo la sensazione (a volte infondata, tra l'altro) di poterci salvare con le nostre forze, e in aereo no.
Se è così, un punto di partenza per vincere la paura potrebbe essere quello di ricordare che in aviazione come in qualunque altro ambito "incidente" non significa necessariamente "disastro". I problemi possono essere gestiti, anche in volo; non direttamente dal passeggero, ma da persone addestrate a farlo. Affidarsi a loro è di gran lunga meglio che contare sulle nostre capacità di improvvisazione.
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Andrea
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Re: Tanto per cambiare... paura di volare!
Hehe, no, sono stato poco chiaro... i viaggi con mia madre erano quelli quand'ero piccolo. L'ultimo viaggio è stato con mio fratello (per la cronaca, pur avendo avuto ai tempi una paura del diavolo anche lui è tornato l'altro giorno da Barcellona con la Ryanair N.d.A.)IFACN ha scritto: L'altro argomento che avevo notato è il riferimento al viaggio con tua madre. Immagino che anche lei si sia spaventata per la turbolenza; forse la paura che ha provato tua mamma ha contribuito ad influenzarti negativamente? Prova a rifletterci...
No, in famiglia ho solo esempi positivi, mia madre non viaggia da molto, ma tutti gli altri miei parenti non hanno assolutamente paura dell'aereo. In riferimento a ciò che dicevi, in effetti a me pesa molto il fatto di vedere quella lucina in alto con le cinture di sicurezza evidenziate che mi dice "casini in vista. E il bello è che devi stare fermo qui". Probabilmente, potendo muovermi gestirei diversamente il nervosismo e quindi il problema. Peccato che non si possa!!!
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Re: Tanto per cambiare... paura di volare!
Perchè casini?lennon81 ha scritto:In riferimento a ciò che dicevi, in effetti a me pesa molto il fatto di vedere quella lucina in alto con le cinture di sicurezza evidenziate che mi dice "casini in vista. E il bello è che devi stare fermo qui".
Vedi, è solo questione di "lettura" che diamo al segnale. Tu quando ti metti la cintura in automobile pensi che succederà per forza un tamponamento?
La cintura ed il relativo avviso sono niente di più che una precauzione.
Guarda, io da quando ho iniziato scuola di volo ho preso l'abitudine di tenere sempre la cintura allacciata anche nei voli di linea. Non per paura di chissà che, ma mi viene naturale, come allacciare la cintura in auto.
In più se in volo voglio dormire sono già allacciato e non mi devo preoccupare di nulla, nè del segnale nè di altro.
(dunque... sedile regolato, ok, cinture allacciate, ok, porte chiuse, ok, ... ops ho chiuso fuori l'istruttore...

- Alfa Victor Mike
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Questa è davvero forte!! (prendiamola sempre con grande humour) perchè associare il segnale delle cinture ad un qualche casino in vista?In riferimento a ciò che dicevi, in effetti a me pesa molto il fatto di vedere quella lucina in alto con le cinture di sicurezza evidenziate che mi dice "casini in vista. E il bello è che devi stare fermo qui".
La cintura da allacciare è un ulteriore elemento di sicurezza a vantaggio del passeggero e non significa affatto un segnale di pericolo imminente o di "casino incombente".
Pensa al fatto che le cinture in macchina servono a proteggerti e in molti casi a salvarti la vita da incidenti anche gravi e siccome sono anche obbligatorie le teniamo allacciate senza pensare che dovrebbe succederci qualcosa, anzi ci danno + sicurezza!
In aereo il compito della cintura è un pelino diverso: viene richiesto di allacciarla obbligatoriamente in decollo/salita - discesa/atterraggio ma durante il volo può capitare di incontrare turbolenze pericolose per il passeggero (MAI per l'aeromobile).
Una folata di vento o peggio una corrente ascensionale/discensionale potrebbe sbatacchiarti lateralmente o peggio ancora sul tetto...! Ecco allora che la cintura allacciata non ti salva da un incidente "aereo" ma in questo caso da un incidente "personale" in quanto l'aereo continuerà il volo senza fare una piega! Io tengo sempre la cintura allacciata quando volo e la tolgo solamente per alzarmi. Con la cintura allacciata puoi stare tranquillo al tuo posto in tutta sicurezza e dormire cullato dalle "onde".
Una volta ero nel bagno di coda di un 747-200 di British Airways e proprio mentre stavo chiudendo la porta do una craniata bestiale sulla parete per una turbolenza! Esco dal bagno e si accende il segnale di allacciare le cinture...!
Risultato?? L'aereo ha continuato a volare normalmente, io ho continuato a volare con un figozzo sulla fronte fino a Heathrow!!!!!
- Robybenta
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Ecco quella del tetto mi mancava... ma non si era detto che turbolenze cosi forte i piloti le evitano? Sempre a proposito di cinture.. e se al pilota scappa la mano e viriamo piu di 90 gradi. C e un massimo anche in questo? Lo so.. sto davvero delirando ormaiAlfa Victor Mike ha scritto:Questa è davvero forte!! (prendiamola sempre con grande humour) perchè associare il segnale delle cinture ad un qualche casino in vista?In riferimento a ciò che dicevi, in effetti a me pesa molto il fatto di vedere quella lucina in alto con le cinture di sicurezza evidenziate che mi dice "casini in vista. E il bello è che devi stare fermo qui".
La cintura da allacciare è un ulteriore elemento di sicurezza a vantaggio del passeggero e non significa affatto un segnale di pericolo imminente o di "casino incombente".
Pensa al fatto che le cinture in macchina servono a proteggerti e in molti casi a salvarti la vita da incidenti anche gravi e siccome sono anche obbligatorie le teniamo allacciate senza pensare che dovrebbe succederci qualcosa, anzi ci danno + sicurezza!
In aereo il compito della cintura è un pelino diverso: viene richiesto di allacciarla obbligatoriamente in decollo/salita - discesa/atterraggio ma durante il volo può capitare di incontrare turbolenze pericolose per il passeggero (MAI per l'aeromobile).
Una folata di vento o peggio una corrente ascensionale/discensionale potrebbe sbatacchiarti lateralmente o peggio ancora sul tetto...! Ecco allora che la cintura allacciata non ti salva da un incidente "aereo" ma in questo caso da un incidente "personale" in quanto l'aereo continuerà il volo senza fare una piega! Io tengo sempre la cintura allacciata quando volo e la tolgo solamente per alzarmi. Con la cintura allacciata puoi stare tranquillo al tuo posto in tutta sicurezza e dormire cullato dalle "onde".
Una volta ero nel bagno di coda di un 747-200 di British Airways e proprio mentre stavo chiudendo la porta do una craniata bestiale sulla parete per una turbolenza! Esco dal bagno e si accende il segnale di allacciare le cinture...!
Risultato?? L'aereo ha continuato a volare normalmente, io ho continuato a volare con un figozzo sulla fronte fino a Heathrow!!!!!
Rob
- Alfa Victor Mike
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Infatti è vero, le zone di maggiore turbolenza vengono evitate dai piloti in base al radar meteo, i bollettini meteo diramati dalle stazioni e dalle informazioni dei piloti passati con altri voli sulle stesse rotte.Ecco quella del tetto mi mancava... ma non si era detto che turbolenze cosi forte i piloti le evitano? Sempre a proposito di cinture.. e se al pilota scappa la mano e viriamo piu di 90 gradi. C e un massimo anche in questo? Lo so.. sto davvero delirando ormai
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Esistono però in natura delle turbolenze improvvise e non prevedibili, le cosidette "CAT" ossia Clear Air Turbulence. Queste turbolenze si trovano qualche volta in crociera in condizioni climatiche perfette, ossia anche quando il radar meteo non visualizza niente.
Non sono turbolenze pericolose per il volo (perchè in natura non esistono turbolenze pericolose per l'aereo) ma lo possono essere per i passeggeri che magari stanno facendo i piacioni con le hostess nel corridoio dell'aereo e vengono sbatacchiati da uno scossone improvviso.
Perciò stai tranquillo e rilassato e goditi il volo tenendo la cintura sempre allacciata quando stai seduto al tuo posto.
Aggiungo che al pilota non scappa la mano di virare a 90 gradi anche per una questione di istinto oltre che di professionalità. Mi spiego meglio: hai mai girato, per caso, tutto lo sterzo in autostrada in un curvone veloce viaggiando magari a 130 km/h? Ti scapperebbe mai la mano secondo te?? Non credo... saresti consapevole che faresti un gran bel botto in questo modo!!
E' anche inopportuno parlare di "massimo": la virata può essere larga o stretta e in un volo di linea non supera mai una certa inclinazione per non disturbare il confort del passeggero. Oltretutto superando una certa inclinazione la virata è inefficace e quindi non è + neanche fine a se stessa!
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Alfa ha perfettamente ragione tt quello che ha spiegato è vero!!!Tu devi cercare di pensare in maniera positiva!!Se c'è davvero un emergenza cosa che capita 1 volta su 100 i piloti sn pronti a risolverla cosa che spesso succede,quindi nn c'è nessun pericolo!!i piloti sanno cosa fanno!
I MIEI VOLI:
BOLOGNA-CRETA-BLUE PANORAMA-BOEING 737
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BOLOGNA-LANZAROTE-FUERTEVENTURA-BLUE PANORAMA-BOEING 737
FUERTEVENTURA-BOLOGNA-ITALI AIRLINES-MD 80
BOLOGNA-MONASTIR-TUNISAIR-AIRBUS A 321
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BARCELLONA-MINORCA-SPANAIR-MD 81
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Stavo leggendo varie discussioni, sempre in questo thread, e devo dire che effettivamente avete ragione... il problema è mentale, non è a livello (solo) aeronautico. Quello è per me senza dubbio fonte di fastidi (magari per voi volatori è inconcepibile, per me lo è). Però c'è anche qualcosa di esterno... ricordo un dettaglio interessante della prima volta che partii per Barcellona, mi pare nel '98, quindi cinque-sei viaggi prima di quello "incriminato". Non prendevo un aereo da tantissimo eppure ero tranquillo come un bambino, dormii tutta la notte e tutto andò benissimo. Anzi, non vedevo l'ora di prendere ancora l'aereo (!)
Come caspita può essere che ora, alla soglia dei 30 non riesca a PENSARE di essere su un aereo? A cosa può essere dovuto, psicologicamente parlando?!
Come caspita può essere che ora, alla soglia dei 30 non riesca a PENSARE di essere su un aereo? A cosa può essere dovuto, psicologicamente parlando?!
"Verso l'infinito ed oltre!"
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Re: Tanto per cambiare... paura di volare!
Carissimo, capisco la tua paura però...ti sei mai chiesto quante volte rischi la vita andando in auto? A me è sempre piaciuto guidare (e volare) ma negli ultimi tempi ogni volta che prendo in mano l'auto cerco di avere 100 occhi perchè in giro c'è di tutto e ti chiedi come certe persone abbiano più di un sanrto in paradiso per riuscire a tornare vivi a casa...Ti giuro, negli ultimi tempi il senso di insicurezza dovuto ai "fenomeni paranormali" che guidano è aumentato di molto. Se solo chi guida l'auto avesse la testa di chi "guida" l'aereo andrei in giro mooolto più tranquillo. E poi basta guardare le statistiche. Credimi, magari quelle stradali fossero come quelle aeree. Certo staccarsi da terra fa un po' impressione ma (p. es.)se tu cominciassi a fare qualcosa per distrarti al decollo, o un po' di trainig autogeno prima di partire? So di amici che hanno usato lo yoga. Mi dispiace di non poter fare di più, ma quando salirai ancora in arereo pensa che sei più fortunato di quelli sono per la strada...Ciaolennon81 ha scritto:...però questa volta è un pò diverso. Innanzitutto mi presento, sono Fabio. Il mio avatar è un super80 dell'ATI perchè ero molto legato a quell'aereo blu, tra i primi su cui abbia messo piede (beh, nemmeno piede, quando si hanno 3 mesi il piede lo mette tua madre).
Fino al 2001 l'aereo lo prendevo con qualche apprensione occasionale, per lo più dovuta al decollo, la fase più critica per me di tutto il viaggio (mi girava la testa) ma tutto normale, o meglio, risolvibile.
Purtroppo, tornando dalla Spagna, prendemmo una turbolenza mentre scendevamo alla Malpensa, anche piuttosto forte. Figuratevi che altra gente coi nervi a fior di pelle come me urlava invocazioni a Santi e Madonne, rendetevi conto un pò voi della scena.
Da allora, da quel viaggio per me maledetto, i miei piedi (e per chiarirci nemmeno quelli di mia madre) sono più saliti su un aereo. Nulla di anormale, se uno non viaggiasse: si vive anche senza salire in aereo. Però dire di no a degli inviti anche in posti molto belli (Creta) perchè non hai voglia di farti un volo di 5 orette tra cambi e tutto... è brutto. Per questo mi piacerebbe tornarci, sull'aereo. Purtroppo, appena penso che dovrei stare anche solo 10 minuti lassù vengo colto dalla scoraggiante sindrome del "trova gli orari della nave". Non riesco proprio ad immaginarmi a 10000 metri da terra, in balia delle perturbazioni metereologiche.
Finisco il papiro ringraziando fin d'ora chiunque vorrà intervenire. Ciao!!
Cristiano
Stay groovy...stay free.
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Quotozlatan the best ha scritto:Alfa ha perfettamente ragione tt quello che ha spiegato è vero!!!Tu devi cercare di pensare in maniera positiva!!Se c'è davvero un emergenza cosa che capita 1 volta su 100 i piloti sono pronti a risolverla cosa che spesso succede,quindi nn c'è nessun pericolo!!i piloti sanno cosa fanno!
"meraviglioso come a volte ciò che sembra non è!"
Nulla di strano, Fabio. Prova a leggere altre esperienze in questa sezione: troverai tanti casi in cui la paura è comparsa a persone che avevano già volato senza problemi. Scavando un po', di solito si scopre che non ha nessuna relazione con l'aereo, ma piuttosto con altre esperienze personali... La buona notizia è che, come viene, la paura può anche andarsenelennon81 ha scritto:Come caspita può essere che ora, alla soglia dei 30 non riesca a PENSARE di essere su un aereo? A cosa può essere dovuto, psicologicamente parlando?!

Nel tuo post iniziale però dicevi che qualche apprensione c'era anche prima di quel volo traumatico: credo che nel cercare i possibili motivi dovresti tener conto anche di questo.
-
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[quote="lennon81"]SÌ, qualcosina avevo letto anche tempo fa. Poi ora sto proprio passando in rassegna tutti i racconti. Per le turbolenze... sai com'è... quando intorno a te c'è il panico e tu sei già agitato è ancora peggio!
Che non tutti i voli siano ballerini è pura verità, però ci sono due parti: una razionale che dice "a scemo, non c'è pericolo" e l'altra irrazionale che dice "parte razionale, tu hai ragione ma non ci salgo lo stesso, ho paura,[b][color=#FF0000] ti sei dimenticata dell'altra volta?!".[/color][/b]
Il problema, come per tutti noi paurosi, è la testa...[/quote]
Vorrei intervenire pure io anche se sono nuovo del forum.
Vorrei prendere spunto da questa tua frase e farti una domanda:
Cos'è successo l'altra volta?
L'aereo si muoveva piu del solito? ok ma poi in definitiva cos'è successo?
Tutto infatti come anche tu hai già scritto è nella nostra testa, dobbiamo solo trovarev le leve per trasformare una paura in una opportunità di scoperta.
ciao
Walter
Che non tutti i voli siano ballerini è pura verità, però ci sono due parti: una razionale che dice "a scemo, non c'è pericolo" e l'altra irrazionale che dice "parte razionale, tu hai ragione ma non ci salgo lo stesso, ho paura,[b][color=#FF0000] ti sei dimenticata dell'altra volta?!".[/color][/b]
Il problema, come per tutti noi paurosi, è la testa...[/quote]
Vorrei intervenire pure io anche se sono nuovo del forum.
Vorrei prendere spunto da questa tua frase e farti una domanda:
Cos'è successo l'altra volta?
L'aereo si muoveva piu del solito? ok ma poi in definitiva cos'è successo?
Tutto infatti come anche tu hai già scritto è nella nostra testa, dobbiamo solo trovarev le leve per trasformare una paura in una opportunità di scoperta.
ciao
Walter
- Foggy
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Perchè un motivo di ansia in piu? le turbolenze sono normali ed il più delle volte neanche fastidiose, oltretutto l'aereo è costruito per sopportare sollecitazioni ben maggiori di normali turbolenze. In macchine le buche ti creano ansia? non credo!kissene ha scritto:Accidenti, io alle turbolenze nemmeno ci pensavo ed ora ho un motivo di ansia in più![]()
Ma sostanzialmente cosa si prova e si rischia, oltre naturalmente all'infarto?
A quanto ho letto, dovrebbero essere un evento "normale" ma parecchio spaventevole, e come ti sei comportata la volta precedente?
Per l'infarto se non hai grossi problemi cardiaci e ripeto grossi hai le stesse probabilità che ti colga a casa sul divano!
"meraviglioso come a volte ciò che sembra non è!"
- lennon81
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Re:
L'altra volta è successo che, atterrando a Malpensa, l'aereo ha cominciato a sbatacchiarci in modo anche abbastanza forte in atterraggio. Come scrivevo su, attimi di panico da parte di molti, invocanti i più disparati personaggi religiosi e una paura del diavolo. Ora sono terrorizzato all'idea di risalire su un aereo, ci sto male anche perchè mi gira la testa (molto in decollo ma anche in crociera quando sale o scende di quota). Eppure credo di amarli molto: ogni volta che me ne passa uno sopra alzo la testa per guardarlo, stabilire il modello, riconoscere la compagnia ecc.foxglider ha scritto: Vorrei prendere spunto da questa tua frase e farti una domanda:
Cos'è successo l'altra volta?
L'aereo si muoveva piu del solito? ok ma poi in definitiva cos'è successo?
Tutto infatti come anche tu hai già scritto è nella nostra testa, dobbiamo solo trovarev le leve per trasformare una paura in una opportunità di scoperta.
ciao
Walter
Oltretutto quando c'è qualcuno da accompagnare all'aeroporto sono sempre il primo a rendersi disponibile, mi piace l'ambiente, e soprattutto (a Malpensa in particolar modo) la possibilità di vedere aerei atterrare e decollare.
Se pensate che sia strano, vi assicuro che questa è solo la punta dell'iceberg...

"Verso l'infinito ed oltre!"