threecharlie ha scritto:Vi prego di interpretare correttamente la mia idea, nulla di filo-nazista o simile. Un veicolo storico è un
veicolo storico , ovvero appartenuto ad un periodo storico ben preciso e che ha per questo delle connotazioni precise. Benché in Germania sia ancora vietato, per quel che ne so, riprodurre svastiche naziste, direi che sarebbe ora di dimenticare certi provincialismi e di lasciare le livree originali in tutta la loro bellezza grafica. Per lo stesso motivo, dato che i libri di storia li scrivono sempre i vincitori, dovremmo evitare di dare la colorazione di guerra ad un qualsiasi velivolo, modello, replica o originale, che abbia combattuto con una forza aerea che risulti sconfitta o poco simpatica. Per lo stesso motivo bisognerebbe cancellare le coccarde degli aerei usati dagli Iracheni, o quelli dei velivoli storici repubblcani che hanno partecipato alla guerra civile spagnola, o forse dato che il "cattivo" era il generale Franco, bisognerebbe cancellare le coccarde nere?
Sarei proprio curioso di sapere cosa ne pensate.

Il tuo ragionamento sul piano storico in generale non fa una grinza. Chi di voi come me vive o gravita su Roma ben saprà che davanti al Foro Italico, dietro al quale c'è lo Stadio Olimpico, c'è una bella stele in marmo alta direi una ventina di metri, una sorta di obelisco in chiave futurista. Sopra, in caratteri cubitali spicca in verticale: «MVSSOLINI DVX», con la U scritta secondo gli stilemi della antica romanità.
Ora per le Olimpiadi di Roma del '60, quando lo stadio venne ampliato appunto per farlo diventare Stadio Olimpico, ci fu una quasi unanime intenzione di cancellare via le scritte, rilavorando la superficie interessata sino a togliere lo spessor di materiale per arrivare al "fondo delle incisioni". Un noto politico del tempo si oppose con tutte le sue forze, argomentando che quello era il foro voluto da Mussolini, simbolo di un epoca ormai storicizzata e interessante retaggio dell'architettura razionalista italiana degli anni '30 ecc ecc che il rischio di un ritorno del fascismo non esisteva e che perciò la "damnatio memoriae" doveva un bel giorno aver fine, ecc ecc
Riuscireste a immaginare chi era questo politico? Almirante? Mirko Tremaglia? Macché: il senatore Umberto Terracini, Partito Comunista Italiano, già firmatario della carta costituzionale nata (anche) dalla resistenza antifascista. Lui ebbe il coraggio di opporsi, in una visione correttamente storica del problema, a quello che era "politically correct" in quel tempo e che tutti i democristiani repubblicani ecc erano pronti a fare.
Passando agli aerei, quel che dici tu in linea di principio è impeccabile, limitatamente alla svastica, però, si pone qualche problema in più. Un conto è un velivolo restaurato e "statico", appeso ai cavi d'acciaio in un museo dell'aviazione: qui un Fokker con la svastica, là un Hurricane con la coccarda della RAF, laggiù un Siai Marchetti con i tre fasci littori affiancati... Va tutto bene. Sono come coleotteri infilati con lo spillo in una teca per entomologi.
Il problema è che la svastica è ancora attuale, in quanto spesso dipinta con le bombolette da qualche residuo facinoroso che crede di essere neonazi senza nemmeno capire cosa sta dicendo, eppure anche se ha preso mai più di "tre meno meno" in storia a sQuola, si sente un sacco macho quando scrive "
juden raus" su qualche saracinesca di negozio. Te lo immagini che cosa potrebbe comportare un biplano con la svastica nera in campo bianco cerchiata di rosso che se ne svolazza nei dintorni di un aeroporto da turismo? Corri il rischio che il naziskin pelato se ne esalti, così come che un simmetrico gruppo di imbecilli usciti da qualche centro sociale se ne sentano provocati e si sentano "grandi partigiani" perché magari organizzano di intrufolarsi nell'hangar di notte per dargli fuoco... distruggendo l'odioso simbolo della tirannide nazista...
Così magari di quel biplano ce n'erano rimasti sei al mondo, di cui solo tre completi e uno solo in condizoni di volo, e te lo sei giocato... magari alla fine di sei anni di pazienti e amorevoli restauri.
Bel risultato... insomma mi sa che per la svastica è presto. Per la coccarda nera di Franco il discorso non vale, perché ad esempio in Italia se la vedessero volare dipinta su un biplano d'epoca, quanti saprebbero decifrarla?