
Alitalia sceglie Air France
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- Fabri88
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Ma è obbligatorio che le compagnie di bandiera abbiano una sola base di armamento equipaggi?
LH come fa con MUC? Paga le sempre le trasferte ad hostess, steward e piloti?
Se AZ avesse come base di armamento anche MXP non avrebbe da pagare tante trasferte come fa adesso.
O no?
Spiegatemi...
Altra cosa, è meglio AZ branca regionale di AF-KL o AZ comprata da AP? Io penso la seconda.
Ma nel piano di AF c'è in discussione l'acquisto di 772 o 772ER? No perchè ho visto le performances dei 2 modelli e ho visto che i 333 hanno più autonomia dei 772 ma meno dei 772ER.
LH come fa con MUC? Paga le sempre le trasferte ad hostess, steward e piloti?
Se AZ avesse come base di armamento anche MXP non avrebbe da pagare tante trasferte come fa adesso.
O no?
Spiegatemi...
Altra cosa, è meglio AZ branca regionale di AF-KL o AZ comprata da AP? Io penso la seconda.
Ma nel piano di AF c'è in discussione l'acquisto di 772 o 772ER? No perchè ho visto le performances dei 2 modelli e ho visto che i 333 hanno più autonomia dei 772 ma meno dei 772ER.
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alitalia la base a milano ce l'ha eccome sia di piloti,che di assistenti di volo nonchè di tecniciFabri88 ha scritto:Ma è obbligatorio che le compagnie di bandiera abbiano una sola base di armamento equipaggi?
LH come fa con MUC? Paga le sempre le trasferte ad hostess, steward e piloti?
Se AZ avesse come base di armamento anche MXP non avrebbe da pagare tante trasferte come fa adesso.
O no?
Spiegatemi...
Altra cosa, è meglio AZ branca regionale di AF-KL o AZ comprata da AP? Io penso la seconda.
Ma nel piano di AF c'è in discussione l'acquisto di 772 o 772ER? No perchè ho visto le performances dei 2 modelli e ho visto che i 333 hanno più autonomia dei 772 ma meno dei 772ER.
ti dirò di più
ci sono molti colleghi che chiedono da anni di operare da milano e sono "costretti" a operare da roma per scelta aziendale,quindi basta con la scusa delle resistenze ai trasferimenti
non è così
nel piano di AF/prato sono previsti 3 777 in più nell'arco di piano 2008-2010
infine az comrpata da ap dura meno di un anno
chiudono entrambe molto rapidamente
ap 600 milioni di fatturato 6 milioni di utili
af 23 miliardi di fatturato 1 miliardo di utile
scusa se è poco
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Draklor ha scritto:Esatto,nessun imprenditore che mette il proprio nome,la propria faccia,i propri capitali(si,ci mette anche i suoi Toto,non solo quelli delle banche) e la propria azienda(AP) in un operazione del genere evidentemente è convinto di poter fare bene,altrimenti sono CAVOLI suoi.
Per AF più di tanto il rischio non si pone invece.
http://www.soldiblog.it/post/406/codaco ... -ad-airone
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Econ ... rone.shtml
Ultima modifica di air4you il 12 marzo 2008, 21:10, modificato 1 volta in totale.
- blusky
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finche mxp non avra un serio collegamento ferrioviario sarà un aeroporto handicappato...
Einstein:"Tutti sanno che una cosa é impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa."
Einstein:"Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima."
Einstein:"Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore."
Sono una goccia... Plic Plic Plic
http://www.taize.fr
PRESIDENTE DI BIRRA POINT- IL PUNTO DI INCONTRO MASCHILE DI MD80.IT

Einstein:"Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima."
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Sole24ore 18 GENNAIO 2008
"Che le giornate di Alessandro Profumo siano intense è un'ovvietà da non dire. Ma quando lo sono perché riempite da beghe e polemiche tutte italiane, la cosa fa senz'altro notizia. Se potesse, il banchiere passerebbe negli uffici UniCredit di piazza Cordusio meno tempo possibile.Il mare che preferisce, oltre a quello delle Maldive, è quello aperto dei mercati internazionali,dove a nessuno viene in mente di tirarlo per la giacchetta perché batta un colpo sulle complicate e invero noiose partite domestiche.
Purtroppo però anche chi ambisce a fare del mondo la sua scena ogni tanto non può esimersi dall'occuparsi di quelle che considera minuzie, siano esse la ribellione di una piccola provincia meridionale del grande impero, i mugugni su qualche derivato, o le prosaiche sorti della nostra compagnia di bandiera,sulle cui vicende gli è persino toccato partecipare a un pranzo milanese tra i devoti di Malpensa e Tommaso Padoa Schioppa venuto a tastar loro il polso.
Anche se quella che doveva essere una pura presenza di cortesia nei confronti del ministro del Tesoro è stata ripagata dal sentire un inedito Giovanni Bazoli perorare con fervore la causa di Alitalia-Air One.
Ma terminata la italica tre giorni, Profumo è finalmente tornato ad occuparsi delle cose che predilige........."
Si vuole riaprire il dossier Airone beh allora siamo alla frutta....
"Che le giornate di Alessandro Profumo siano intense è un'ovvietà da non dire. Ma quando lo sono perché riempite da beghe e polemiche tutte italiane, la cosa fa senz'altro notizia. Se potesse, il banchiere passerebbe negli uffici UniCredit di piazza Cordusio meno tempo possibile.Il mare che preferisce, oltre a quello delle Maldive, è quello aperto dei mercati internazionali,dove a nessuno viene in mente di tirarlo per la giacchetta perché batta un colpo sulle complicate e invero noiose partite domestiche.
Purtroppo però anche chi ambisce a fare del mondo la sua scena ogni tanto non può esimersi dall'occuparsi di quelle che considera minuzie, siano esse la ribellione di una piccola provincia meridionale del grande impero, i mugugni su qualche derivato, o le prosaiche sorti della nostra compagnia di bandiera,sulle cui vicende gli è persino toccato partecipare a un pranzo milanese tra i devoti di Malpensa e Tommaso Padoa Schioppa venuto a tastar loro il polso.
Anche se quella che doveva essere una pura presenza di cortesia nei confronti del ministro del Tesoro è stata ripagata dal sentire un inedito Giovanni Bazoli perorare con fervore la causa di Alitalia-Air One.
Ma terminata la italica tre giorni, Profumo è finalmente tornato ad occuparsi delle cose che predilige........."
Si vuole riaprire il dossier Airone beh allora siamo alla frutta....
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Non sarebbe un impresa farlo. In fondo la stazione di Cadorna è proprio IN CENTRO a Milano e se da questa partisse un treno ogni 10 minuti invece che ogni ora come adesso saremmo non dico a posto ma quasi.blusky ha scritto:finche mxp non avra un serio collegamento ferrioviario sarà un aeroporto handicappato...
Il problema che non è una ferrovia dello stato? Beh, non penso che prendere la Metropolitana Linea 2 "Verde" e farsi Cadorna-Lanza-Moscova-Garibaldi F.S.-Gioia-Centrale F.S. sia un problema.
La Città di Milano da come la vedo io è molto ben servita dai mezzi pubblici.
Questo ovviamente per quanto riguarda Milano.
Quello che non capisco è perchè lo stato non ha mai pensato a fare una linea ferroviaria delle FFSS che passi per MXP: non ci vuole tanto, basterebbe fare una deviazione a Gallarate, a Casorate Sempione o a Somma Lombardo e fare 2 fermate, T2 prima e T1 dopo. Meglio se poi questa ferrovia passasse sotterranea.
Abbiamo fatto 30? facciamo 31 e completiamo l'opera. Altrimenti i soldi spesi per la Busto-Boffalora non dico che sono stati buttati via ma quasi.
MXP non è tanto importante per quello che succede al suo interno (non potrà mai essere ai livelli che so, di un Madrid Barajas o di un Los Angeles International) ma per quanto è il circondario.
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L'abbiamo mandata a pezzi? L'abbiamo chi???spazio ha scritto:L'avete mandata a pezzi e ora vi stringe e'???
L'abbiamo mantenuta, MANTENUTA, altrochè!
E se vuoi saperlo non mi stringe proprio; non me ne frega un benemerito c***o di che fine farà!
Massimo
Ultima modifica di Maxlanz il 19 gennaio 2008, 11:22, modificato 1 volta in totale.
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AFD...per piacere....airbusfamilydriver ha scritto: alitalia la base a milano ce l'ha eccome sia di piloti,che di assistenti di volo nonchè di tecnici
ti dirò di più
ci sono molti colleghi che chiedono da anni di operare da milano e sono "costretti" a operare da roma per scelta aziendale,quindi basta con la scusa delle resistenze ai trasferimenti
non è così
Capisco la tua posizione e il tuo trasporto nel difendere l'azienda ed i colleghi (e quando sei nel cockpit ti invidio, ma questo te lo avevo già detto

Ma insomma...



Ciao
Massimo
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Ecco, qui sono d'accordo con te.airbusfamilydriver ha scritto:ma i soldi ia sarebbero stati suoiDraklor ha scritto:Allora Toto è un matto che vuole perdere tutto quello che ha?
sarebbe stata banca intesa a perdere tutto,ma siccome non si è mai vista una banca perdere,le perdite sarebbero state rigirate sulla colletttività
vedi parmalat e i bond sola

Ciao
Massimo
Che tristezza sempre i soliti discorsi. La cosa bella è che tutti mettono bocca sull'alitalia come sulla nazionale e poi rendersi conto che non conosciamo niente dei veri problemi. E un qualcosa di tipicamente italiano giudicare senza conoscere......per maxland beato te che conosci le disponibilta di personale di az su milano e quelle che servirebbero....
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Hai ragione, hai perfettamente ragione.peterfly 65 ha scritto:Che tristezza sempre i soliti discorsi. La cosa bella è che tutti mettono bocca sull'alitalia come sulla nazionale e poi rendersi conto che non conosciamo niente dei veri problemi. E un qualcosa di tipicamente italiano giudicare senza conoscere......per maxland beato te che conosci le disponibilta di personale di az su milano e quelle che servirebbero....
Nessuno qui sa nulla e parla a sproposito non solo di Az ma di tutte le altre compagnie, di aerei et similia. Miliardi di post pieni di sciocchezze.
I soliti italioti che senza averne diritto pontificano su tutto senza sapere di cosa parlano..
Meno male che arrivano i filosofi come te a ricordarcelo.
Chiediamo umilmente scusa, cospargiamoci il capo di cenere e a questo punto sbaracchiamo pure anche il forum. Cosa lo tenete a fare se quelli che ci scrivono non sanno di cosa parlano?

Vado a mettermi il cilicio così imparo ad esprimere qualche innocente giudizio su qualcosa che nel mio piccolo avevo contribuito a tenere in vita.

Sed ab usus non tollit usum

Massimo
Non sono filosofo ma ti invidio perche hai una grossa cultura riguardo all'alitalia...magari ci lavori. E poi suvvia come sei permaloso il mio era solo uno sfogo su questa vicenda anche l'unione consumatori parla di questo.....e poi scusa abbiamo la possibilita di levarci dalle p.... un azienda che ci è sempre costata un sacco di soldi .............Maxlanz ha scritto:Hai ragione, hai perfettamente ragione.peterfly 65 ha scritto:Che tristezza sempre i soliti discorsi. La cosa bella è che tutti mettono bocca sull'alitalia come sulla nazionale e poi rendersi conto che non conosciamo niente dei veri problemi. E un qualcosa di tipicamente italiano giudicare senza conoscere......per maxland beato te che conosci le disponibilta di personale di az su milano e quelle che servirebbero....
Nessuno qui sa nulla e parla a sproposito non solo di Az ma di tutte le altre compagnie, di aerei et similia. Miliardi di post pieni di sciocchezze.
I soliti italioti che senza averne diritto pontificano su tutto senza sapere di cosa parlano..
Meno male che arrivano i filosofi come te a ricordarcelo.
Chiediamo umilmente scusa, cospargiamoci il capo di cenere e a questo punto sbaracchiamo pure anche il forum. Cosa lo tenete a fare se quelli che ci scrivono non sanno di cosa parlano?![]()
Vado a mettermi il cilicio così imparo ad esprimere qualche innocente giudizio su qualcosa che nel mio piccolo avevo contribuito a tenere in vita.![]()
Sed ab usus non tollit usum![]()
Massimo
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Non lavoro in Az, solo solo un ex cliente.peterfly 65 ha scritto:Non sono filosofo ma ti invidio perche hai una grossa cultura riguardo all'alitalia...magari ci lavori. E poi suvvia come sei permaloso il mio era solo uno sfogo su questa vicenda anche l'unione consumatori parla di questo.....e poi scusa abbiamo la possibilita di levarci dalle p.... un azienda che ci è sempre costata un sacco di soldi .............
E poi non sono nemmeno permaloso, visto che le faccine dimostravano che la risposta era intrisa di battute.

Però francamente non condivido l'impostazione che avevi dato alla questione.
Questo, come altri, è un forum aperto non solo ad ingegneri aeronautici o Cpt di A380, ma a tutti gli appassionati anche a quelli ignorantoni come il sottoscritto.

Tu dici che di AZ dovrebbero occuparsene solo gli esperti? Cioè come hanno fatto fino ad ora?

Io credo che tutti qui possano esprimere giudizi, poi se nel merito ritieni che qualcosa sia sbagliato eventuali rettifiche e precisazioni sono sicuramente le benvenute.
E se credi che solo gli italiani pontifichino...beh allora non hai mai frequentato forum stranieri.

Ciao
Massimo
No dico che solo gli esperti devono parlare di az anzi però la tua affermazione su la base milano era molto precisa e quindi hai dato un tuo giudizio che forse e dico forse non è supportato da una conoscienza della questione. Io poi non ho impostato la questione su niente ho solo espresso un mio malessere .Per ultimo,frequento anche i forum stranieri e sono anche spesso all'estero. è evidente che tutti possono dare giudizi siamoliberi e poi i forum esistono anche per questo.
P.S anch'io sono ignorantone
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Maxlanz ha scritto:Hai ragione, hai perfettamente ragione.peterfly 65 ha scritto:Che tristezza sempre i soliti discorsi. La cosa bella è che tutti mettono bocca sull'alitalia come sulla nazionale e poi rendersi conto che non conosciamo niente dei veri problemi. E un qualcosa di tipicamente italiano giudicare senza conoscere......per maxland beato te che conosci le disponibilta di personale di az su milano e quelle che servirebbero....
Nessuno qui sa nulla e parla a sproposito non solo di Az ma di tutte le altre compagnie, di aerei et similia. Miliardi di post pieni di sciocchezze.
I soliti italioti che senza averne diritto pontificano su tutto senza sapere di cosa parlano..
Meno male che arrivano i filosofi come te a ricordarcelo.
Chiediamo umilmente scusa, cospargiamoci il capo di cenere e a questo punto sbaracchiamo pure anche il forum. Cosa lo tenete a fare se quelli che ci scrivono non sanno di cosa parlano?![]()
Vado a mettermi il cilicio così imparo ad esprimere qualche innocente giudizio su qualcosa che nel mio piccolo avevo contribuito a tenere in vita.![]()
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Massimo



- blusky
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se sei a schipol e poi atterri a malpensa fidati che piangi...Fabri88 ha scritto:Non sarebbe un impresa farlo. In fondo la stazione di Cadorna è proprio IN CENTRO a Milano e se da questa partisse un treno ogni 10 minuti invece che ogni ora come adesso saremmo non dico a posto ma quasi.blusky ha scritto:finche mxp non avra un serio collegamento ferrioviario sarà un aeroporto handicappato...
Il problema che non è una ferrovia dello stato? Beh, non penso che prendere la Metropolitana Linea 2 "Verde" e farsi Cadorna-Lanza-Moscova-Garibaldi F.S.-Gioia-Centrale F.S. sia un problema.
La Città di Milano da come la vedo io è molto ben servita dai mezzi pubblici.
Questo ovviamente per quanto riguarda Milano.
Quello che non capisco è perchè lo stato non ha mai pensato a fare una linea ferroviaria delle FFSS che passi per MXP: non ci vuole tanto, basterebbe fare una deviazione a Gallarate, a Casorate Sempione o a Somma Lombardo e fare 2 fermate, T2 prima e T1 dopo. Meglio se poi questa ferrovia passasse sotterranea.
Abbiamo fatto 30? facciamo 31 e completiamo l'opera. Altrimenti i soldi spesi per la Busto-Boffalora non dico che sono stati buttati via ma quasi.
MXP non è tanto importante per quello che succede al suo interno (non potrà mai essere ai livelli che so, di un Madrid Barajas o di un Los Angeles International) ma per quanto è il circondario.
- air4you
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"Sabato 19 Gennaio 2008, 15:48
Alitalia: Fonti Air France-Klm, Formigoni Sbaglia Su Marchio
(ANSA) - ROMA, 19 GEN - "Non eravamo al corrente che il presidente Roberto Formigoni potesse parlare anche per conto di Klm. Quanto ha affermato oggi non è vero". Così fonti vicine al gruppo franco-olandese in merito all'affermazione del governatore della Lombardia a proposito della 'pretesa' di Klm di non inserire il marchio Alitalia nel nome del gruppo, nel caso andasse a buon fine l'acquisto della compagnia italiana.
"Air France-Klm sta lavorando nel quadro dell'esclusiva che gli è stata concessa e nessuna decisione è stata ancora assunta a proposito del nome del gruppo che potrebbe allargarsi ad Alitalia. (ANSA)"
Alitalia: Fonti Air France-Klm, Formigoni Sbaglia Su Marchio
(ANSA) - ROMA, 19 GEN - "Non eravamo al corrente che il presidente Roberto Formigoni potesse parlare anche per conto di Klm. Quanto ha affermato oggi non è vero". Così fonti vicine al gruppo franco-olandese in merito all'affermazione del governatore della Lombardia a proposito della 'pretesa' di Klm di non inserire il marchio Alitalia nel nome del gruppo, nel caso andasse a buon fine l'acquisto della compagnia italiana.
"Air France-Klm sta lavorando nel quadro dell'esclusiva che gli è stata concessa e nessuna decisione è stata ancora assunta a proposito del nome del gruppo che potrebbe allargarsi ad Alitalia. (ANSA)"
Ultima modifica di air4you il 12 marzo 2008, 21:11, modificato 1 volta in totale.
- araial14
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E' una campagna elettorale(sempre in stagione nel nostro paese) che come tale è possibile lasci il tempo che trova...Penso ci voglia qualcosa di più consistente ed autorevole del Governatore della Lombardia per sfibrare i francesi e l'acquisizione di AZ.air4you ha scritto:Mettete un bel bavaglio a quell'uomo... Starnazza e blatera cose che ci stanno mettendo agli occhi del mondo intero nel ridicolo.
Adesso Airfrance fa sentire la sua autorevole voce soprattutto dopo che l'oca aveva starnazzato che KLM non voleva che il nome di Alitalia venisse messo nel gruppo.
E' arrivata la replica di AF KL (speriamo AZ) che ha detto quanto segue
"Sabato 19 Gennaio 2008, 15:48
Alitalia: Fonti Air France-Klm, Formigoni Sbaglia Su Marchio
(ANSA) - ROMA, 19 GEN - "Non eravamo al corrente che il presidente Roberto Formigoni potesse parlare anche per conto di Klm. Quanto ha affermato oggi non è vero". Così fonti vicine al gruppo franco-olandese in merito all'affermazione del governatore della Lombardia a proposito della 'pretesa' di Klm di non inserire il marchio Alitalia nel nome del gruppo, nel caso andasse a buon fine l'acquisto della compagnia italiana.
"Air France-Klm sta lavorando nel quadro dell'esclusiva che gli è stata concessa e nessuna decisione è stata ancora assunta a proposito del nome del gruppo che potrebbe allargarsi ad Alitalia. (ANSA)"
Lui che fa parte di Comunione e Liberazione dovrebbe essere più liberale e invece starnazza come un oca... Sta cercando in questa maniera di portare AF KL all'esasperazione e di fare impantanare la privatizzazione dell'AZienda oramai agli sgoccioli.
Fermate quell'uomo che fino ad oggi non ha fatto nulla per salvare quello che oramai è inevitabile... Se lui è così bravo a risollevare le sorti del sistema aeroportuale di Malpensa allora cambi lavoro.
E' un continuo di prese di posizioni contro quella che è l'unica soluzione ma dimentica che il piano che si attuerà a breve non è di AF KL (dondone ad essi la colpa) ma bensì dello stesso Prato e risale e mesi prima. AF KL non ha fatto altro che accettare il piano di sopravvivenza di Prato.
Anche lui cone il Sig. Airone devono salvare capre e cavoli... Ma se è proprio convinto che Malpensa non potrà vivere se Alitalia va via allora da ragione anche a Spinetta che sostiene che è inammissibile in questa situazione per Alitalia due hubs.
Fermate quell'uomo e quel piano che ha in mente che comprometterebbe tutta l'operazione di privatizzazione inevitabilmente.

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perterfly ha ragione e ti ha risposto giustamenteMaxlanz ha scritto:AFD...per piacere....airbusfamilydriver ha scritto: alitalia la base a milano ce l'ha eccome sia di piloti,che di assistenti di volo nonchè di tecnici
ti dirò di più
ci sono molti colleghi che chiedono da anni di operare da milano e sono "costretti" a operare da roma per scelta aziendale,quindi basta con la scusa delle resistenze ai trasferimenti
non è così
Capisco la tua posizione e il tuo trasporto nel difendere l'azienda ed i colleghi (e quando sei nel cockpit ti invidio, ma questo te lo avevo già detto)
Ma insomma...![]()
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Ciao
Massimo
hai dato un giudizio,da ex cliente,senza conoscere le cose come le conosce magari un pur semplicissimo dipendente come me,che incontra tutti giorni colleghi,con i quali parla,molto più di quanto tu possa leggere sui giornali
credo di conoscere l'ambiente un pochino più di te,senza presunzione lo dico
l'affermazione che ho fatto è basata su dati reali,su amici che da anni chiedono di operare da milano e l'azienda che non ce li manda oppure ce li manda ma gli da il residence
in cui loro non vanno e che non vogliono....ma glielo danno
se poi tu pensi che i giornali riportino la verità continua pure ad avere la tua opinione
io la mia opinione l'ho fondata su esempi di vita quotidiana a cui tu sei libero di non credere
saluti
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Comunque., a prescindere dall'argomento MXP vs FCO, i licenziamenti sono sempre una notizia dolorosa, soprattutto per chi li vive e vivrà sulla propria pelle.
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Malpensa senza soluzione
Iniziano i licenziamenti
il caso Malpensa esce con le ossa rotte dal Tavolo Milano. Il governo conferma: i voli intercontinentali di Alitalia vanno focalizzati su un solo hub: Fiumicino. Deluso Formigoni. Iniziano i primi tagli di personale.
Non è possibile rivedere le "scelte obbligate" del piano industriale di sopravvivenza e transizione varato dal presidente di Alitalia, Maurizio Prato. Il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, non lascia spazio al dubbio: "Alitalia non è in grado di alimentare in modo efficiente e produttivo due hub. L'alternativa sarebbe un precipitare della situazione, con ben maggiore impatto sui complessivi assetti industriali, sociali ed in termini di ricadute sul territorio". Ovvero: il fallimento di Alitalia. Nessuna apertura dunque del governo alla richiesta di moratoria avanzata dal presidente della Lombardia Roberto Formigoni, che aveva chiesto di imporre ad Air France di aspettare quattro anni prima di smobilitare i voli. Aperture invece da parte del ministro dell'Attuazione del programma di governo, Giulio Santagata, che indica la strada di scindere i destini di Malpensa da quelli di Alitalia liberalizzando il mercato dei voli e mettendo a disposizione gli slot lasciati liberi da Alitalia.
200 contratti non rinnovati.Intanto i sindacati denunciano i primi tagli di personale. Il 31 gennaio a quasi 200 lavoratori di Sea non verrà confermato il rapporto di lavoro. Lo annuncia la Filt-Cgil Lombardia, secondo cui si tratta, in molti casi, di "finti precari" (tempi determinati) che da circa 4 anni operano in modo continuativo a Malpensa, nella stragrande maggioranza, e a Linate. Contemporaneamente, aggiunge la Cgil in una nota, analoghi provvedimenti di riduzione del personale sono in atto in altre imprese del settore catering: "Ne seguiranno altri nei mesi di febbraio e marzo per un totale di circa 700. Sono la conseguenza del taglio dei voli del Piano di sopravvivenza di Alitalia e che sono stati confermati integralmente da Air France". City
http://www.city.corriere.it
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Malpensa senza soluzione
Iniziano i licenziamenti
il caso Malpensa esce con le ossa rotte dal Tavolo Milano. Il governo conferma: i voli intercontinentali di Alitalia vanno focalizzati su un solo hub: Fiumicino. Deluso Formigoni. Iniziano i primi tagli di personale.
Non è possibile rivedere le "scelte obbligate" del piano industriale di sopravvivenza e transizione varato dal presidente di Alitalia, Maurizio Prato. Il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, non lascia spazio al dubbio: "Alitalia non è in grado di alimentare in modo efficiente e produttivo due hub. L'alternativa sarebbe un precipitare della situazione, con ben maggiore impatto sui complessivi assetti industriali, sociali ed in termini di ricadute sul territorio". Ovvero: il fallimento di Alitalia. Nessuna apertura dunque del governo alla richiesta di moratoria avanzata dal presidente della Lombardia Roberto Formigoni, che aveva chiesto di imporre ad Air France di aspettare quattro anni prima di smobilitare i voli. Aperture invece da parte del ministro dell'Attuazione del programma di governo, Giulio Santagata, che indica la strada di scindere i destini di Malpensa da quelli di Alitalia liberalizzando il mercato dei voli e mettendo a disposizione gli slot lasciati liberi da Alitalia.
200 contratti non rinnovati.Intanto i sindacati denunciano i primi tagli di personale. Il 31 gennaio a quasi 200 lavoratori di Sea non verrà confermato il rapporto di lavoro. Lo annuncia la Filt-Cgil Lombardia, secondo cui si tratta, in molti casi, di "finti precari" (tempi determinati) che da circa 4 anni operano in modo continuativo a Malpensa, nella stragrande maggioranza, e a Linate. Contemporaneamente, aggiunge la Cgil in una nota, analoghi provvedimenti di riduzione del personale sono in atto in altre imprese del settore catering: "Ne seguiranno altri nei mesi di febbraio e marzo per un totale di circa 700. Sono la conseguenza del taglio dei voli del Piano di sopravvivenza di Alitalia e che sono stati confermati integralmente da Air France". City
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Scusate, è un po' che manco...ma...ricordate quando è stata venduta l'Alfa Romeo? Hanno voluto che restasse italiana e così è andata alla Fiat, con il risultato che i motori alfa sono spariti (quelli veri intendo...). Se fosse andata alla Ford sarebbero rimasti gli "alfa" originali...Non vorrei che, con la scusa dell'italianità si commettesse lo stesso errore...cioè che alla fine l'azienda fornisca un prodotto scarso o per lo meno non a livello di ciò che era una volta. Se non sbaglio, qualche annetto fa volare con Alitalia era un vanto...
Personalmente spero che passi ad Air France e di tornare a volare con Alitalia, cosa che oggi non faccio (se posso).
Ciao
Personalmente spero che passi ad Air France e di tornare a volare con Alitalia, cosa che oggi non faccio (se posso).
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quindi considerando che ai tempi pre-prato(non mi ricordo il nome del vecchio a.d.), perde un 1 milione di euro al giorno ,dopo 6 giorni ci siamo fumati un anno di fatturato ap,così rimaniamo con meridiano compagnia di bandiera,per specificare ,la compagnia con la flota più ampia al mondo è AA,ma quella che genera più introiti è AF-KL!!airbusfamilydriver ha scritto:alitalia la base a milano ce l'ha eccome sia di piloti,che di assistenti di volo nonchè di tecniciFabri88 ha scritto:Ma è obbligatorio che le compagnie di bandiera abbiano una sola base di armamento equipaggi?
LH come fa con MUC? Paga le sempre le trasferte ad hostess, steward e piloti?
Se AZ avesse come base di armamento anche MXP non avrebbe da pagare tante trasferte come fa adesso.
O no?
Spiegatemi...
Altra cosa, è meglio AZ branca regionale di AF-KL o AZ comprata da AP? Io penso la seconda.
Ma nel piano di AF c'è in discussione l'acquisto di 772 o 772ER? No perchè ho visto le performances dei 2 modelli e ho visto che i 333 hanno più autonomia dei 772 ma meno dei 772ER.
ti dirò di più
ci sono molti colleghi che chiedono da anni di operare da milano e sono "costretti" a operare da roma per scelta aziendale,quindi basta con la scusa delle resistenze ai trasferimenti
non è così
nel piano di AF/prato sono previsti 3 777 in più nell'arco di piano 2008-2010
infine az comrpata da ap dura meno di un anno
chiudono entrambe molto rapidamente
ap 600 milioni di fatturato 6 milioni di utili
af 23 miliardi di fatturato 1 miliardo di utile
scusa se è poco
per gli md80,meglio loro che un 777 che gli parte il sistema elettronico e si schianta
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no in 6 giorni ti sei fumato gli utili di AP (6milioni) il fatturato è 600 milionimadeline ha scritto:quindi considerando che ai tempi pre-prato(non mi ricordo il nome del vecchio a.d.), perde un 1 milione di euro al giorno ,dopo 6 giorni ci siamo fumati un anno di fatturato ap,così rimaniamo con meridiano compagnia di bandiera,per specificare ,la compagnia con la flota più ampia al mondo è AA,ma quella che genera più introiti è AF-KL!!
per gli md80,meglio loro che un 777 che gli parte il sistema elettronico e si schianta
mentre il fatturato di AF si aggira sui 23 miliardi di euro con 1 miliardo di utili
per il 777 direi di aspettare che si concluda l'inchiesta per stabilire colpe e cause
meridiana sarebbe la compagnia di bandiera?? con 20 aeroplani??





alitalia al momento ne ha 170
ma per piacere madeline......quale è la compagnia che porta nel logo/livrea la bandiera italiana che non me lo ricordo tanto...mi aiuti?
- madeline
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intendo dire che un eventuale compagnia AP-AZ chiuderebbe presto bottega e dovremmo promuovere meridiana a compagnia di bandiera...sarcasmoairbusfamilydriver ha scritto:no in 6 giorni ti sei fumato gli utili di AP (6milioni) il fatturato è 600 milionimadeline ha scritto:quindi considerando che ai tempi pre-prato(non mi ricordo il nome del vecchio a.d.), perde un 1 milione di euro al giorno ,dopo 6 giorni ci siamo fumati un anno di fatturato ap,così rimaniamo con meridiano compagnia di bandiera,per specificare ,la compagnia con la flota più ampia al mondo è AA,ma quella che genera più introiti è AF-KL!!
per gli md80,meglio loro che un 777 che gli parte il sistema elettronico e si schianta
mentre il fatturato di AF si aggira sui 23 miliardi di euro con 1 miliardo di utili
per il 777 direi di aspettare che si concluda l'inchiesta per stabilire colpe e cause
meridiana sarebbe la compagnia di bandiera?? con 20 aeroplani??![]()
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alitalia al momento ne ha 170
ma per piacere madeline......quale è la compagnia che porta nel logo/livrea la bandiera italiana che non me lo ricordo tanto...mi aiuti?
- air4you
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Intanto c'è chi ha detto chiaramente che l'operazione Alitalia comporta rischi non sono io ma il numero 1 di Lufthansa per l'Italia.
Se un SuperTop Manager come Hubert Frach, direttore per l'Italia di Lufthansa ha dichiarato quanto segue
«L'ipotesi di un takeover su Alitalia era stata valutata perché si tratta di un brand forte con un network interessante. Tuttavia alcune considerazioni come l'alto livello di rischio e il timore per la riduzione del rating che avrebbe potuto comportare un aumento dei costi sugli investimenti futuri ci ha fatto desistere»
cfr http://www.travelquotidiano.com/parliam ... tqid)/3227
Se un SuperTop Manager come Hubert Frach, direttore per l'Italia di Lufthansa ha dichiarato quanto segue
«L'ipotesi di un takeover su Alitalia era stata valutata perché si tratta di un brand forte con un network interessante. Tuttavia alcune considerazioni come l'alto livello di rischio e il timore per la riduzione del rating che avrebbe potuto comportare un aumento dei costi sugli investimenti futuri ci ha fatto desistere»
cfr http://www.travelquotidiano.com/parliam ... tqid)/3227
Ultima modifica di air4you il 12 marzo 2008, 21:12, modificato 1 volta in totale.
- araial14
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(21/1/2008 08:59) | ALITALIA, MALPENSA: "SENZA MORATORIA UN DANNO DI 1,3 MILIARDI DI EURO L'ANNO PER L'ITALIA"
(Sesto Potere) - Milano - 21 gennaio 2008 - La scure Air France su Malpensa genera un danno economico complessivo di 1,3 miliardi di euro all'anno in termini di minore Pil, cioè di minor ricchezza prodotta. E, di conseguenza, sottrae alle casse dello Stato italiano 600 milioni di euro in termini di minor gettito fiscale.Le cifre, contenute in un recentissimo studio dell'Università Liuc di Castellanza, sono state rese note dal presidente della Regione, Roberto Formigoni, in una conferenza stampa insieme all'assessore alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo, a ulteriore conferma della "necessità" e della "convenienza" per l'Italia e per la Lombardia, di una moratoria per quanto riguarda i voli di Alitalia su Malpensa. "Una strada - ha detto Formigoni - semplice, lineare, gratuita e conveniente", che il Governo dovrebbe assumere come caposaldo nella trattativa con Air France che l'Esecutivo stesso "dovrebbe condurre in prima persona e non delegare ad Alitalia".Sono questi i punti chiave della posizione che la Regione Lombardia conferma e rilancia - in attesa di una nuova seduta del Tavolo Milano "che il Governo si è impegnato a convocare" - alla vigilia di "una settimana che potrebbe essere decisiva" per il destino dello scalo lombardo, e che sarà riproposta come punto di convergenza negli incontri con i sindacati Cgil, Cisl e Uil lunedì, e con il mondo economico, finanziario e imprenditoriale verso fine settimana.Incontri dai quali Formigoni si attende la conferma e il rilancio di una strategia assolutamente unitaria del sistema lombardo. Un sistema che - ha ricordato il presidente - genera il 36,5% dell'import nazionale, il 28,5% dell'export, il 35% degli investimenti italiani all'estero e che attrae il 50% degli investimenti stranieri in Italia.Formigoni insiste nel dire che "le nostre tesi sono assolutamente fondate" e vanno perseguite. Respinge certi inviti a rassegnarsi perché i giochi sarebbero già fatti: "Il Governo infatti deve paragonare in modo trasparente tutte le proposte in campo".Quanto agli ammortizzatori sociali, "sono l'ultima spiaggia - ricorda Formigoni - non certo una cosa positiva, perché significa aziende che chiudono e lavoratori in cassa integrazione. Si possono e si debbono evitare con la moratoria, e così salvare occupazione e competitività del territorio".Già nei giorni scorsi Formigoni aveva mostrato, conti alla mano, che il costo degli ammortizzatori sociali per 7.500 esuberi, che graverebbe sullo Stato (150 milioni all'anno), quasi uguale alle perdite di Alitalia su Malpensa (che il presidente di Air France, Spinetta, calcola in 200 milioni all'anno).Cattaneo ha dal canto suo rese note le cifre di uno studio del Gruppo Clas-Università Bocconi secondo cui, il ridimensionamento di Malpensa previsto nel piano Alitalia/Air France impedirebbe oltre 40.000 nuovi posti di lavoro che diversamente si
creerebbero.Lo studio valuta che nel 1995 Malpensa attivava 13.385 posti di lavoro e una produzione di 1 miliardo (1.043 milioni di euro per la precisione); nel 2005 (dopo il rilancio internazionale di Malpensa) attivava 76.698 posti di lavoro e 5,5 miliardi (5.574 milioni euro) di produzione. Le stime sul 2015 parlano di 120.363 posti di lavoro e di 8,9 miliardi di produzione (8.908 milioni).La stima di oltre 40.000 mancate assunzioni deriva appunto dalla differenza tra i 120.000 posti previsti nel 2015 e gli oltre 76.000 del 2005.Cattaneo ha anche fornito le cifre dei mancati introiti del sistema alberghiero attorno a Malpensa, sempre indotti dal piano Alitalia/Air France: 286 milioni di euro all'anno (più delle perdite Alitalia su Malpensa stimate da Spinetta), cioè 2.600.000 passeggeri/notte in meno al costo medio di 110 euro per pernottamento.E ha anche quantificato i maggiori costi - 200 milioni di euro all'anno - che le aziende dovrebbero sostenere per i loro manager, qualora dovessero perdere tre ore in più nei loro viaggi intercontinentali per partire da un hub europeo anziché da Malpensa. La cifra di 200 milioni è stata calcolata dallo studio della LIUC solo sui 665.000 biglietti business."Nella storia delle compagnie aeree - ha sottolineato infine Cattaneo - c'è stato un solo caso di trasformazione di un hub in scalo per voli point to point, quello di Cincinnati, Usa. L'esito è stato disastroso. In due anni i voli sono scesi da 500.000 a meno di 300.000 e i passeggeri da 23 milioni a 14 milioni. Malpensa non può certo seguire questo modello sbagliato".
Intanto Klm ha confermato il no al marchio Alitalia nella compagnia. "Gli olandesi insomma pretendono - lo ha ricordato il presidente Formigoni - che il nome sia sempre Air France/Klm, anche dopo l'acquisto di Alitalia".
http://www.sestopotere.com
(Sesto Potere) - Milano - 21 gennaio 2008 - La scure Air France su Malpensa genera un danno economico complessivo di 1,3 miliardi di euro all'anno in termini di minore Pil, cioè di minor ricchezza prodotta. E, di conseguenza, sottrae alle casse dello Stato italiano 600 milioni di euro in termini di minor gettito fiscale.Le cifre, contenute in un recentissimo studio dell'Università Liuc di Castellanza, sono state rese note dal presidente della Regione, Roberto Formigoni, in una conferenza stampa insieme all'assessore alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo, a ulteriore conferma della "necessità" e della "convenienza" per l'Italia e per la Lombardia, di una moratoria per quanto riguarda i voli di Alitalia su Malpensa. "Una strada - ha detto Formigoni - semplice, lineare, gratuita e conveniente", che il Governo dovrebbe assumere come caposaldo nella trattativa con Air France che l'Esecutivo stesso "dovrebbe condurre in prima persona e non delegare ad Alitalia".Sono questi i punti chiave della posizione che la Regione Lombardia conferma e rilancia - in attesa di una nuova seduta del Tavolo Milano "che il Governo si è impegnato a convocare" - alla vigilia di "una settimana che potrebbe essere decisiva" per il destino dello scalo lombardo, e che sarà riproposta come punto di convergenza negli incontri con i sindacati Cgil, Cisl e Uil lunedì, e con il mondo economico, finanziario e imprenditoriale verso fine settimana.Incontri dai quali Formigoni si attende la conferma e il rilancio di una strategia assolutamente unitaria del sistema lombardo. Un sistema che - ha ricordato il presidente - genera il 36,5% dell'import nazionale, il 28,5% dell'export, il 35% degli investimenti italiani all'estero e che attrae il 50% degli investimenti stranieri in Italia.Formigoni insiste nel dire che "le nostre tesi sono assolutamente fondate" e vanno perseguite. Respinge certi inviti a rassegnarsi perché i giochi sarebbero già fatti: "Il Governo infatti deve paragonare in modo trasparente tutte le proposte in campo".Quanto agli ammortizzatori sociali, "sono l'ultima spiaggia - ricorda Formigoni - non certo una cosa positiva, perché significa aziende che chiudono e lavoratori in cassa integrazione. Si possono e si debbono evitare con la moratoria, e così salvare occupazione e competitività del territorio".Già nei giorni scorsi Formigoni aveva mostrato, conti alla mano, che il costo degli ammortizzatori sociali per 7.500 esuberi, che graverebbe sullo Stato (150 milioni all'anno), quasi uguale alle perdite di Alitalia su Malpensa (che il presidente di Air France, Spinetta, calcola in 200 milioni all'anno).Cattaneo ha dal canto suo rese note le cifre di uno studio del Gruppo Clas-Università Bocconi secondo cui, il ridimensionamento di Malpensa previsto nel piano Alitalia/Air France impedirebbe oltre 40.000 nuovi posti di lavoro che diversamente si
creerebbero.Lo studio valuta che nel 1995 Malpensa attivava 13.385 posti di lavoro e una produzione di 1 miliardo (1.043 milioni di euro per la precisione); nel 2005 (dopo il rilancio internazionale di Malpensa) attivava 76.698 posti di lavoro e 5,5 miliardi (5.574 milioni euro) di produzione. Le stime sul 2015 parlano di 120.363 posti di lavoro e di 8,9 miliardi di produzione (8.908 milioni).La stima di oltre 40.000 mancate assunzioni deriva appunto dalla differenza tra i 120.000 posti previsti nel 2015 e gli oltre 76.000 del 2005.Cattaneo ha anche fornito le cifre dei mancati introiti del sistema alberghiero attorno a Malpensa, sempre indotti dal piano Alitalia/Air France: 286 milioni di euro all'anno (più delle perdite Alitalia su Malpensa stimate da Spinetta), cioè 2.600.000 passeggeri/notte in meno al costo medio di 110 euro per pernottamento.E ha anche quantificato i maggiori costi - 200 milioni di euro all'anno - che le aziende dovrebbero sostenere per i loro manager, qualora dovessero perdere tre ore in più nei loro viaggi intercontinentali per partire da un hub europeo anziché da Malpensa. La cifra di 200 milioni è stata calcolata dallo studio della LIUC solo sui 665.000 biglietti business."Nella storia delle compagnie aeree - ha sottolineato infine Cattaneo - c'è stato un solo caso di trasformazione di un hub in scalo per voli point to point, quello di Cincinnati, Usa. L'esito è stato disastroso. In due anni i voli sono scesi da 500.000 a meno di 300.000 e i passeggeri da 23 milioni a 14 milioni. Malpensa non può certo seguire questo modello sbagliato".
Intanto Klm ha confermato il no al marchio Alitalia nella compagnia. "Gli olandesi insomma pretendono - lo ha ricordato il presidente Formigoni - che il nome sia sempre Air France/Klm, anche dopo l'acquisto di Alitalia".
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Eloquente articolo
da l'opinione.it
Edizione 13 del 21-01-2008
La trattativa con Air France e la capacità di strappare condizioni
Alitalia, se il governo “parlasse” olandese
di Il Velino
Non piace al Nord e in particolar modo alla Lombardia, non è gradita da una parte del mondo politico, non entusiasma la borsa, ma la via francese per Alitalia è ineluttabile. Se ne sono accorti tutti tranne Carlo Toto e Corrado Passera, il duo alla guida della cordata Air One-Intesa SanPaolo. E rintuzzano il ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa che martedì alla Camera ha gelato le loro ambizioni spiegando che l’offerta Air One è “nettamente inferiore” a quella di Air France-Klm. A parte le legittime recriminazioni della cordata italiana, anche uno strenuo oppositore dell’opzione francese come il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, o voci critiche come i sindacati, hanno capito che la discussione va ormai incanalata su altri binari. E cioè comprendere a quali condizioni avverrà la vendita - il 15 sono scattate le otto settimane di trattativa – e quali saranno le ricadute per il Paese. Sullo sfondo c’è l’operazione con cui nel 2004 Air France ha acquisito Klm.
Su Malpensa, ad esempio, il nuovo cavallo di battaglia delle amministrazioni e dei settori produttivi lombardi nonché della Lega si chiama moratoria. In sostanza si chiede al governo di impegnare Air France – il cui piano prevede la cancellazione di circa 160 voli dallo scalo varesino dalla prossima primavera – di mantenere gli attuali collegamenti ancora per tre-cinque anni, un lasso di tempo già concesso dal vettore transalpino all’aeroporto di Shiphol all’epoca della fusione con Klm. Tale “moratoria” sarebbe funzionale a concedere all’hub lombardo il tempo per riorganizzarsi e colmare il vuoto che lascerà Alitalia con i voli di altre compagnie. Una proposta che però, parole di Formigoni, ha incontrato la chiusura “irrazionale e totale” di Padoa-Schioppa. Un’altra questione però, sollevata da Lavoce.info nella newsletter settimanale, è passata finora sotto silenzio. Il sito web di approfondimento economico sottolinea che, una volta ristrutturata e rilanciata, Alitalia presumibilmente tornerà a creare valore. Quindi, “bisogna fin dalle trattative di cessione tenere conto anche delle regole fiscali per evitare che la cessione di Alitalia (oggi) determini anche la cessione della redditività che la compagnia produrrà (domani)”.
L’articolo 8 del modello di convenzione Ocse contro le doppie imposizioni, ricorda Lavoce.info, dispone che le compagnie aeree debbano essere tassate solo nel luogo in cui è localizzata la sede di direzione effettiva (place of effective management). Dove sarà ubicata quest’ultima dopo l’operazione Air France-Alitalia, a Roma o a Parigi? Anche in questo caso Palazzo Chigi dovrebbe far propria la “lezione” olandese dal momento che nel 2004 Air France si impegnò a mantenere ad Amsterdam il place of effective management per Klm. Così facendo, conclude l’analisi del sito fondato dall’economista Tito Boeri, “gli olandesi hanno dimostrato di saper far bene i conti, anche e soprattutto dal punto di vista fiscale, continuando a garantirsi il gettito di Klm, seppur nella sua nuova veste francofona”.
Formigoni. «È chiaro che Alitalia ora è destinata a fallire ma il problema scatta proprio qui: bisogna vedere se conviene vendere l'ex compagnia di bandiera al nostro principale concorrente sotto molti punti di vista, perché Air France rappresenta la Francia», ha detto il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, in un'intervista a 60minuti settimanale di GrParlamento. «Una compagnia di bandiera che come primo atto intende tagliare i collegamenti diretti con Malpensa - ha aggiunto Formigoni - è una sciagura, sia per i nostri operatori che per quelli stranieri che investono in Italia».
Il presidente della Lombardia ha quindi rilanciato le sue proposte: «O tornare a considerare altre offerte d'acquisto più convenenti, e ce ne sono, oppure, se proprio il governo ha deciso in maniera irrevocabile, per lo meno si negozi una moratoria di tre anni nei quali Air France garantisca gli stessi servizi di Alitalia, in modo che il Nord abbia il tempo per costruirsi un'alternativa».
da l'opinione.it
Edizione 13 del 21-01-2008
La trattativa con Air France e la capacità di strappare condizioni
Alitalia, se il governo “parlasse” olandese
di Il Velino
Non piace al Nord e in particolar modo alla Lombardia, non è gradita da una parte del mondo politico, non entusiasma la borsa, ma la via francese per Alitalia è ineluttabile. Se ne sono accorti tutti tranne Carlo Toto e Corrado Passera, il duo alla guida della cordata Air One-Intesa SanPaolo. E rintuzzano il ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa che martedì alla Camera ha gelato le loro ambizioni spiegando che l’offerta Air One è “nettamente inferiore” a quella di Air France-Klm. A parte le legittime recriminazioni della cordata italiana, anche uno strenuo oppositore dell’opzione francese come il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, o voci critiche come i sindacati, hanno capito che la discussione va ormai incanalata su altri binari. E cioè comprendere a quali condizioni avverrà la vendita - il 15 sono scattate le otto settimane di trattativa – e quali saranno le ricadute per il Paese. Sullo sfondo c’è l’operazione con cui nel 2004 Air France ha acquisito Klm.
Su Malpensa, ad esempio, il nuovo cavallo di battaglia delle amministrazioni e dei settori produttivi lombardi nonché della Lega si chiama moratoria. In sostanza si chiede al governo di impegnare Air France – il cui piano prevede la cancellazione di circa 160 voli dallo scalo varesino dalla prossima primavera – di mantenere gli attuali collegamenti ancora per tre-cinque anni, un lasso di tempo già concesso dal vettore transalpino all’aeroporto di Shiphol all’epoca della fusione con Klm. Tale “moratoria” sarebbe funzionale a concedere all’hub lombardo il tempo per riorganizzarsi e colmare il vuoto che lascerà Alitalia con i voli di altre compagnie. Una proposta che però, parole di Formigoni, ha incontrato la chiusura “irrazionale e totale” di Padoa-Schioppa. Un’altra questione però, sollevata da Lavoce.info nella newsletter settimanale, è passata finora sotto silenzio. Il sito web di approfondimento economico sottolinea che, una volta ristrutturata e rilanciata, Alitalia presumibilmente tornerà a creare valore. Quindi, “bisogna fin dalle trattative di cessione tenere conto anche delle regole fiscali per evitare che la cessione di Alitalia (oggi) determini anche la cessione della redditività che la compagnia produrrà (domani)”.
L’articolo 8 del modello di convenzione Ocse contro le doppie imposizioni, ricorda Lavoce.info, dispone che le compagnie aeree debbano essere tassate solo nel luogo in cui è localizzata la sede di direzione effettiva (place of effective management). Dove sarà ubicata quest’ultima dopo l’operazione Air France-Alitalia, a Roma o a Parigi? Anche in questo caso Palazzo Chigi dovrebbe far propria la “lezione” olandese dal momento che nel 2004 Air France si impegnò a mantenere ad Amsterdam il place of effective management per Klm. Così facendo, conclude l’analisi del sito fondato dall’economista Tito Boeri, “gli olandesi hanno dimostrato di saper far bene i conti, anche e soprattutto dal punto di vista fiscale, continuando a garantirsi il gettito di Klm, seppur nella sua nuova veste francofona”.
Formigoni. «È chiaro che Alitalia ora è destinata a fallire ma il problema scatta proprio qui: bisogna vedere se conviene vendere l'ex compagnia di bandiera al nostro principale concorrente sotto molti punti di vista, perché Air France rappresenta la Francia», ha detto il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, in un'intervista a 60minuti settimanale di GrParlamento. «Una compagnia di bandiera che come primo atto intende tagliare i collegamenti diretti con Malpensa - ha aggiunto Formigoni - è una sciagura, sia per i nostri operatori che per quelli stranieri che investono in Italia».
Il presidente della Lombardia ha quindi rilanciato le sue proposte: «O tornare a considerare altre offerte d'acquisto più convenenti, e ce ne sono, oppure, se proprio il governo ha deciso in maniera irrevocabile, per lo meno si negozi una moratoria di tre anni nei quali Air France garantisca gli stessi servizi di Alitalia, in modo che il Nord abbia il tempo per costruirsi un'alternativa».
Ultima modifica di air4you il 12 marzo 2008, 21:13, modificato 1 volta in totale.
- ninoweb
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Leggendo questo tread, mi viene sempre più da pensare che le opinioni e ancor più le informazioni siano molto confuse.
Il problema di Alitalia non è mai stato avere 1, 2, 3, 4, o 89 hub.
l'Italia non ha mai avuto e mai avrà degli Hub, perchè non ha i collegamenti point to point, non ha una flotta NAZIONALE (non solo Alitalia) in grado di soddisfare la richiesta di un hub, non ha una richiesta di biglietti per giustificare un hub, non ha un economia che giustifica un hub.
L?Italia può avere anche 2 o 3 aeroporti intercontinentali se ci sono gli aerei da farci atterrare. E non ci sono.
A questo punto veniamo alla vendita.
Avevo avuto occasione di dire che Alitalia è fallita nel 2004...per fallita intendo che non è più in grado di volare dal 2004. Vive di sussidi statali, non ha una flotta, non ha passeggeri, non ha aeroporti; Alitalia è invendibile (una società fallita non è vendibile). il governo ha chiesto, pregato, supplicato gli operatori di mercato di accollarsi il debito Alitalia in cambio degli slot e del know how dei dipendenti (queste si due vere ricchezze).
Airone non può comprare Alitalia, può acquisirne la gestione ed affidare il debito ed il rilancio ad un istituto di credito (NON PUO' FARE NIENT'ALTRO..sarebbe esattamente l'identica cosa di un tizio che va in una concessionaria ferrari con un banchiere che fa da garante ed acquista l'auto al posto del suddetto tizio che si impegna a far fruttare le 3500 cambiali che ha firmato al banchiere. TUTTO QUESTO E' IMPOSSIBILE, FISICAMENTE, FINANZIARIAMENTE IMPOSSIBILE, NON AVVERRA' MAI). Il siddetto istituto di credito si accolla il debito di Alitalia, per un solo motivo: cash flow cioè flusso di cassa in cambio di garanzie di rientro...vendita della compagnia. Io non faccio fallire la compagnia, ma ne rilevo i debiti pagandola 2 lire ed aquel punto posso rivenderla, terzializzarla, spezzettarla farne quello che voglio realizzando flusso di cassa che per una banca e' VITA.
Air france. non so per quale arcano motivo si accollerebbe il debito e tutto il carrozzone per inglobare la compagnia, ridimensionarla ed integrarla in un network sano e produttivo che potrebbe (potrebbe) reggere il colpo del debito e dell'inefficienza Alitalia.
L'UNICO modo di far sopravvivere una compagni di bandiera italiana è quello che abbiamo visto in decine di altri casi simili....far fallire la compagnia, liberare spazio e risorse e ripartire da zero con nuovi capitali e nuovi investimenti (vedi swiss).
Questa è la realtà, unica, sola, dettata dai bilanci e dai numeri del mercato. Poi possiamo divertirci in esercizi di pensiero su quale flotta, quali hub, i trenini pr malpensa, milano-roma, sindacati, le foto, la livrea, tedeschi contro francesi ecc. ecc. Ma i numeri sono scritti ed il futuro anche.
Il problema di Alitalia non è mai stato avere 1, 2, 3, 4, o 89 hub.
l'Italia non ha mai avuto e mai avrà degli Hub, perchè non ha i collegamenti point to point, non ha una flotta NAZIONALE (non solo Alitalia) in grado di soddisfare la richiesta di un hub, non ha una richiesta di biglietti per giustificare un hub, non ha un economia che giustifica un hub.
L?Italia può avere anche 2 o 3 aeroporti intercontinentali se ci sono gli aerei da farci atterrare. E non ci sono.
A questo punto veniamo alla vendita.
Avevo avuto occasione di dire che Alitalia è fallita nel 2004...per fallita intendo che non è più in grado di volare dal 2004. Vive di sussidi statali, non ha una flotta, non ha passeggeri, non ha aeroporti; Alitalia è invendibile (una società fallita non è vendibile). il governo ha chiesto, pregato, supplicato gli operatori di mercato di accollarsi il debito Alitalia in cambio degli slot e del know how dei dipendenti (queste si due vere ricchezze).
Airone non può comprare Alitalia, può acquisirne la gestione ed affidare il debito ed il rilancio ad un istituto di credito (NON PUO' FARE NIENT'ALTRO..sarebbe esattamente l'identica cosa di un tizio che va in una concessionaria ferrari con un banchiere che fa da garante ed acquista l'auto al posto del suddetto tizio che si impegna a far fruttare le 3500 cambiali che ha firmato al banchiere. TUTTO QUESTO E' IMPOSSIBILE, FISICAMENTE, FINANZIARIAMENTE IMPOSSIBILE, NON AVVERRA' MAI). Il siddetto istituto di credito si accolla il debito di Alitalia, per un solo motivo: cash flow cioè flusso di cassa in cambio di garanzie di rientro...vendita della compagnia. Io non faccio fallire la compagnia, ma ne rilevo i debiti pagandola 2 lire ed aquel punto posso rivenderla, terzializzarla, spezzettarla farne quello che voglio realizzando flusso di cassa che per una banca e' VITA.
Air france. non so per quale arcano motivo si accollerebbe il debito e tutto il carrozzone per inglobare la compagnia, ridimensionarla ed integrarla in un network sano e produttivo che potrebbe (potrebbe) reggere il colpo del debito e dell'inefficienza Alitalia.
L'UNICO modo di far sopravvivere una compagni di bandiera italiana è quello che abbiamo visto in decine di altri casi simili....far fallire la compagnia, liberare spazio e risorse e ripartire da zero con nuovi capitali e nuovi investimenti (vedi swiss).
Questa è la realtà, unica, sola, dettata dai bilanci e dai numeri del mercato. Poi possiamo divertirci in esercizi di pensiero su quale flotta, quali hub, i trenini pr malpensa, milano-roma, sindacati, le foto, la livrea, tedeschi contro francesi ecc. ecc. Ma i numeri sono scritti ed il futuro anche.
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