Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino???

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liliana
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Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino???

Messaggio da liliana »

Ciao a tutti, sono Liliana, e' un po' che non ci sentivamo e pur avendo continuato a volare la mia paura non e' affatto diminuita. Aime' mi vengono i mente pure i proverbi!!!!! Purtroppo cio' che e' successo nella mia testa e' proprio questo, e' un po' come se una parte di me mi dicesse : attenta!!! hai gia' sfidato troppo il destino....ti e' gia' andata bene troppe volte......accontentati di esserci riuscita e non giocare piu' alla roulette russa!!!! Anche se razionalmente capisco tutto cio' che c'e' da capire, non riesco a togliermi dalla testa questo pensiero apocalittico. Pensavo che con 5 o 6 voli al mio attivo questa paura si potesse considerare debellata, ma purtroppo non e' cosi'. Help me perche' il mio prossimo volo e' venerdi' questo. :cry:
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Monique
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Re: Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino???

Messaggio da Monique »

Ciao Liliana!

Vorrei chiederti una cosa...perche' ti senti di sfidare il destino? Io ad esempio, come te, ho questa stessa sensazione (e mille altre paure!), lo penso perche' di carattere pratico poco il positive thinking; pensare al negativo e al peggio mi sono stati insegnati durante la crescita come arma di prevenzione e difesa... :roll:
Ti capita solo con l'aereo o anche quando vuoi davvero qualche cosa con tutta te stessa? Dico...magari in due troviamo una qualche uscitina. :mrgreen:
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Re: Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino???

Messaggio da marcello.rossa »

Tranquilla.... tranquilla.... Devi solo pensare una cosa che volare è forse una delle emozioni più belle che si possono provare e non avere nessuna paura perchè non c'e' da averne. Io ad esempio ho molta più paura a girare a Milano in macchina..... (Ed è moooolto + pericoloso).......

Pensa che io ho perso il conto di quanti aerei ho preso in 20 anni che volo (mediamente una trentina all'anno) e su tutti ho trovato qualcosa di interessante..... L'unico preoccupante era il classico voletto da Atene a Paros (Dornier 228 che stava insieme grazie al vinavil) da classica vacanza greca, ma non per l'aereo quanto per la pista (è più grande il parcheggio di casa mia....... :shock: )

Se seguissi la tua filosofia avrei fatto bancarotta ed esaurito i santi a cui accendere un cero :mrgreen:
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flyingbrandon
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Re: Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino???

Messaggio da flyingbrandon »

liliana ha scritto: attenta!!! hai gia' sfidato troppo il destino....ti e' gia' andata bene troppe volte......accontentati di esserci riuscita e non giocare piu' alla roulette russa!!!! :cry:
Caspita....certo che allora il personale navigante ha una fortuna sfacciata...non trovi? :mrgreen:
Ciao!
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Re: Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino???

Messaggio da Tiennetti »

Infatti!!

Con circa 600 voli nelll'ultimo anno... dovrei provare a giocare un paiodi numeri, devo vinvere per forza!!
David
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Re: Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino???

Messaggio da evaSart »

liliana ha scritto:......accontentati di esserci riuscita e non giocare piu' alla roulette russa!!!!
ciao liliana!

a mente fredda e con i piedi a terra (e comunque è l'unico pesiero positivo che sono riuscita formulare durante i miei voli) direi che gli aerei sono come delle pistole con infiniti buchi per i proiettili, ma tutti, assolutamente tutti, vuoti...
a parte quelli appartenenti alla lista nera :wink:
eva

Qual è l'impresa più incredibile che hai mai compiuto? Quale sarà la prossima?
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Re: Ogni cosa ha una fine, la salsiccia ne ha due!

Messaggio da Otaku »

liliana ha scritto:...e' un po' come se una parte di me mi dicesse : attenta!!! hai gia' sfidato troppo il destino....ti e' gia' andata bene troppe volte......accontentati di esserci riuscita e non giocare piu' alla roulette russa!!!!
Conti aperti con il destino? 8)
Se le cose stessero così, allora sfiderebbero il destino anche quelli che abitano sotto alle rotte che percorri. Pensaci. Quelli che abitano a S.Donato (sotto l'avvicinamento a Linate) devono essere dei pazzi...

(...intanto ti dedico questo famoso proverbio otaku, qualche riga più su.)
liliana
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Messaggio da liliana »

Si Monique credo che il problema sia proprio un modo di pensare che si e' radicato nell'infanzia, in effetti anche i miei genitori mi hanno insegnato qualcosa di simile: pensa al peggio che te ne verra' il meglio. Soltanto che nel mio caso la difesa e la prevenzione stanno assumendo le caratteristiche di un blocco totale verso cio' che considero pericoloso. Mi riconosco davvero molto in cio' che dici. Ma come superare tutto cio'?
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Re:

Messaggio da Fearless flyer »

liliana ha scritto:Si Monique credo che il problema sia proprio un modo di pensare che si e' radicato nell'infanzia, in effetti anche i miei genitori mi hanno insegnato qualcosa di simile: pensa al peggio che te ne verra' il meglio. Soltanto che nel mio caso la difesa e la prevenzione stanno assumendo le caratteristiche di un blocco totale verso cio' che considero pericoloso. Mi riconosco davvero molto in cio' che dici. Ma come superare tutto cio'?
Iniziando ad esplorare...

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Re:

Messaggio da IFACN »

liliana ha scritto:pensa al peggio che te ne verra' il meglio.
Un conto è essere prudenti, un altro paio di maniche è essere negativi.
Prevenire un potenziale problema è buon senso, ma non vuol dire vivere pensando che tutto nasconda un potenziale pericolo.

L'importante non è schivare i problemi, ma saperli affrontare e superare quando è necessario.

Nulla ti vieta di mettere in discussione qualcosa dell'educazione ricevuta e cambiare "rotta", decidendo da te qual'è la strada migliore da percorrere.
liliana ha scritto: Soltanto che nel mio caso la difesa e la prevenzione stanno assumendo le caratteristiche di un blocco totale verso cio' che considero pericoloso.
Non è detto che ciò che consideri pericoloso sia veramente tale.
Soprattutto, bisogna valutare se le energie personali spese in difesa & prevenzione valgano veramente lo sforzo, o se non sia invece più utile risparmiare energie da spendere quando ce ne sarà bisogno.

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Re: Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino???

Messaggio da Fearless flyer »

D'accordo su tutto Andrea!

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Re: Re:

Messaggio da Alessiux »

IFACN ha scritto:
liliana ha scritto:pensa al peggio che te ne verra' il meglio.
Un conto è essere prudenti, un altro paio di maniche è essere negativi.
Prevenire un potenziale problema è buon senso, ma non vuol dire vivere pensando che tutto nasconda un potenziale pericolo.

L'importante non è schivare i problemi, ma saperli affrontare e superare quando è necessario.

Nulla ti vieta di mettere in discussione qualcosa dell'educazione ricevuta e cambiare "rotta", decidendo da te qual'è la strada migliore da percorrere.


Non è detto che ciò che consideri pericoloso sia veramente tale.
Soprattutto, bisogna valutare se le energie personali spese in difesa & prevenzione valgano veramente lo sforzo, o se non sia invece più utile risparmiare energie da spendere quando ce ne sarà bisogno.

A.
é proprio vero...questa riflessione è molto utile anche per me...sembra tanto scontata, eppure non lo è !!! :)
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Re: Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino???

Messaggio da klak_61 »

marcello.rossa ha scritto:Tranquilla.... tranquilla.... Devi solo pensare una cosa che volare è forse una delle emozioni più belle che si possono provare e non avere nessuna paura perchè non c'e' da averne. Io ad esempio ho molta più paura a girare a Milano in macchina..... (Ed è moooolto + pericoloso).......

Pensa che io ho perso il conto di quanti aerei ho preso in 20 anni che volo (mediamente una trentina all'anno) e su tutti ho trovato qualcosa di interessante..... L'unico preoccupante era il classico voletto da Atene a Paros (Dornier 228 che stava insieme grazie al vinavil) da classica vacanza greca, ma non per l'aereo quanto per la pista (è più grande il parcheggio di casa mia....... :shock: )

Se seguissi la tua filosofia avrei fatto bancarotta ed esaurito i santi a cui accendere un cero :mrgreen:
L'ho fatta anche io quella tratta con quel velivolo... :D
28 giugno 1992... viaggio di nozze ad Atene e Paros. Prenotammo tutto il viaggio ed i tragitti dall'Italia ma nessuno ci informò dei velivoli utilizzati. Il giorno della partenza per Paros andammo all'aeroporto di Atene, terminal "voli nazionali". Dalla vetrata si vedevano un po'di questi picoli aerei e io dissi a mia moglie "Sai che probabilmente partiremo con uno di questi?" e la vidi sgranare gli occhi...
Quando chiamarono il nostro volo ci fecero uscire sul piazzale insieme ad un altra decina di persone e ci portarono a piedi davanti all'aereo piu piccolo... Appunto il Dornier 228!
http://www.airliners.net/photo/Olympic/ ... id=0021052
http://www.airliners.net/photo/Olympic/ ... id=0200467
Vidi mia moglie "sbiancare" improvvisamente, lei che non ha paura degli aerei ed ha volato sempre tranquillamente...
Anche io avevo un po'di timore, non avevo mai volato su un aereo simile, però per rincuorarla finsi sicurezza.
Salimmo a bordo, la cabina di pilotaggio era separata solo da una tendina (aperta) si vedeva tutta la strumentazione di bordo. Infine salirono il pilota ed il suo secondo, fecero la check-list, tirò una levetta in alto e il motore di sinistra partì, poi quello di destra, l'aereo cominciò lentamente a rullare, quindi decollammo.
Devo dire che fu un viaggio tranquillissimo, la giornata era splendida e senza vento, dal mio sedile potevo vedere l'altimetro che indicava una quota di circa 45.000 piedi (1.500 metri) se non ricordo male e il pilota fu bravissimo, anche in atterraggio toccò dolcemente senza alcun rimbalzo, noi eravamo seduti praticamente sopra il carrello e non sentimmo nulla; ci fu poi una megafrenata con i motori al massimo perchè la pista dell'aeroporto di Paros sarà lunga circa 300 metri o giù di lì...
L'aereo parcheggiò e fecero scendere tutti i passeggeri, tra cui una di quelle vecchiette vestite tutte di nero con tanto di velo in testa che non avevo notato prima perchè era seduta in fondo all'aereo, mentre due addetti provvedevano a scaricare i bagagli e li appoggiavano su un carrello. Con un gesto della mano ci fecero capire che potevamo prenderli e andarcene via!
Questo fu il viaggio di andata, il ritorno ad Atene fu ancora più divertente... Mentre eravamo nella "sala di attesa" dell'aeroporto di Paros (una casetta di 5 x 5 metri che fungeva da sala di attesa, ufficio informazioni, controllo bagagli e stazione meteo...) arrivò un'auto della polizia e ne scese un poliziotto: camicia azzurra, pantoloni neri, baffoni e "pancia" di ordinanza, con pistolone alla cintura, e in mano... un sacchetto di ciambelline e dolciumi vari per i piloti del nostro volo!
Ci disse che doveva fare il controllo delle persone e del bagaglio a mano. Questo si svolgeva in una stanzetta protetta da una tendina tipo camerino di prova, con una mensoletta ove poggiare gli effetti personali.
Fece una perquisizione anche della persona, tastando come si vede nei film. L'unica differenza era che quando controllava gli uomini chiudeva la tenda, controllando le donne la lasciava aperta...
:D :D :D :D
Ho un ricordo piacevolissimo di quel volo, specialmente in questi tempi di iper-controlli.
Ma tu in che anno hai fatto questo tragitto?
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