
Una storia ed un successo in questo senso comune a quella di altri ex-paurosi ma dove la passione per l'aeronautica civile è grande come la paura che si ripresenta prima di ogni volo.
Credo in questo senso di avere una paura un pò atipica che muta, appare e sparisce a seconda dei momenti e delle circostanze.

Per fare un esempio sabato mattina dovevo prendere un volo che avevo prenotato qualche tempo prima con molta tranquillità ed entusiasmo.
La sera prima del volo ero solo ed immerso nei miei pensieri, e lì, ma forse anche prima, deve essere scattato qualcosa per cui la mattina dopo, terrorizzato all'idea di imbarcarmi e trovarmi a bordo (guarda caso di un MD-80) in un breve volo nazionale, poco prima di arrivare all'aeroporto ho deciso di puntare con la mia macchina da Roma verso la destinazione del Nord Italia in cui sarei dovuto arrivare.
Non so cosa mi sia successo, gli strumenti per superare il momento li avevo ed ho sempre cercato di usarli con rigore, l'ultimo volo l'avevo anche fatto due mesi prima... Mi sento quasi un veterano della problematica.
Chissà, probabilmente la paura di non farcela, il desiderio di non voler più soffrire nè faticare tanto mi hanno portato a decidere di affrontare un massacrante viaggio di 7 ore (moltiplicato x a/r) di filato e di buttare al vento il costo del biglietto. Ed il bello è che pochi km dopo il bivio decisivo tra l'aeroporto e l'autostrada, passate tutte le ansie e le paure, non avrei avuto più alcun timore ad immaginarmi lì a bordo.
Che frustrazione...

A qualcuno è mai capitato di superare/non superare la paura in questa maniera?
Cioè ogni due voli che finalmente riesci a fare (bene se non fosse per la paura che precede il volo), per uno proprio non ce la fai e rinunci...
Ciao a tutti
Pauster