questa l avevo sentita anch io. ma non vedo l utilità di queste figure, soprattutto perchè AZ non immette un velivolo in servizio dal 2004. l ultimo è stato un EMB-170 (EI-DFL) il 16.07.2004air4you ha scritto:A proposito ma ci sono sempre quelli che vengono pagati per dare i nomi agli aerei in Alitalia ?
la trattativa con air france
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Re: la trattativa con air france
la hostess ideale? quella che vi chiede: caffè, the o me
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Re: la trattativa con air france
Aridagli con questa storia dei dipendenti in esubero.air4you ha scritto: A proposito ma ci sono sempre quelli che vengono pagati per dare i nomi agli aerei in Alitalia ?
Se AF con 193 dipendenti per aereo non ha esuberi e fa utile, come mai che AZ con soli 108 ha tutto il mondo in esubero?
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Re: la trattativa con air france
Cioé AF ha più gente da pagare di quanti ne trasporta (per un velivolo di medio raggio)??? Stica!!air.surfer ha scritto:Aridagli con questa storia dei dipendenti in esubero.
Se AF con 193 dipendenti per aereo non ha esuberi fa utile, come mai che AZ con soli 108 ha personale in esubero?
E come diavolo fa a fare utili?

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Re: la trattativa con air france
Perchè ha un governo con le strapalle dietro. Mica una manica di buffoni come i nostri.mcgyver79 ha scritto: Cioé AF ha più gente da pagare di quanti ne trasporta (per un velivolo di medio raggio)??? Stica!!
E come diavolo fa a fare utili?![]()
Ciaooooo.
Per gli scettici, i dati li ho presi qui
http://corporate.airfrance.com/en/the-a ... index.html
(PS errata corrige. Per AF Sono 195 circa..)
Fate la stessa cosa con i dati alitalia...
Ultima modifica di air.surfer il 23 marzo 2008, 11:03, modificato 1 volta in totale.
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Re: la trattativa con air france
E`solo un'ipotesi, magari AZ mantiene i dipendenti in posizioni meno produttive di quanto faccia AF\KL?air.surfer ha scritto:Aridagli con questa storia dei dipendenti in esubero.air4you ha scritto: A proposito ma ci sono sempre quelli che vengono pagati per dare i nomi agli aerei in Alitalia ?
Se AF con 193 dipendenti per aereo non ha esuberi e fa utile, come mai che AZ con soli 108 ha tutto il mondo in esubero?
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Re: la trattativa con air france
In realtà non capisco come ii Governo dei mangiaformaggio possa sopperire alle presunte ingenti spese per il personale di AF... se aggiungo a quello i costi operativi continuo a far fatica a comprendere quali dinamiche possano portare AF in attivo.air.surfer ha scritto:Perchè ha un governo con le strapalle dietro. Mica una manica di buffoni come i nostri.
Domanda: Air France guadagna anche sul medio raggio o fa gli utili grossi sul lungo?
Ciaooooo.
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Re: la trattativa con air france
potrebbe anche non essere solo un'ipotesi. se queti sono i dati, la siegazione è solo una: in AZ c è una cattiva gestione del personale. non credete?ADBlues ha scritto:E`solo un'ipotesi, magari AZ mantiene i dipendenti in posizioni meno produttive di quanto faccia AF\KL?air.surfer ha scritto:Aridagli con questa storia dei dipendenti in esubero.air4you ha scritto: A proposito ma ci sono sempre quelli che vengono pagati per dare i nomi agli aerei in Alitalia ?
Se AF con 193 dipendenti per aereo non ha esuberi e fa utile, come mai che AZ con soli 108 ha tutto il mondo in esubero?
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Re: la trattativa con air france
a proposito della cordata leggete un po' cosa scrive Scalfari su LaRepubblica
Alitalia, chi pagherà i conti
della "cordata elettorale"
di EUGENIO SCALFARI
BERLUSCONI, per come racconta la cronaca e come lo ricordo io che fui anche testimone diretto, è stato l'inventore delle cordate fasulle.
La più celebre fu quella della Sme, passata anche sui tavoli della giustizia civile e penale. Per bloccare il contratto già firmato tra De Benedetti e l'Iri, s'inventò un'inesistente cordata guidata da un suo prestanome, certo Scalera, che rimise in gioco l'accordo per il tempo necessario a riaprire il gioco. Poi Scalera scomparve, scomparve fisicamente, e la cordata Fininvest-Ferrero-Barilla ne prese il posto, ma era fasulla anche quella. Alla fine lui si ritirò e Ferrero-Barilla si divisero le spoglie della Sme.
In quel caso la Fininvest non aveva altro interesse che fare un favore politico a Craxi. Il compenso fu il famoso decreto soprannominato "decreto Berlusconi" con il quale il governo bloccò la sentenza della Corte Costituzionale autorizzando le televisioni Fininvest a trasmettere in barba alla sentenza della Corte e dei tribunali che le avevano emesse.
Non fu il solo caso. Ce n'erano stati altri all'epoca della guerra di Segrate, che vide ancora una volta opposti lui da un lato e la Cir di De Benedetti dall'altro e che culminarono nel famoso "lodo Mondadori" anch'esso transitato sui tavoli della giustizia civile e penale con esiti a volte a lui favorevoli a volte contrari, sepolti infine dalla prescrizione.
Il personaggio è dunque coniato in questo modo, se ne infischia dei conflitti d'interesse, se ne infischia delle leggi e se ne strainfischia delle norme europee. Guarda al sodo, al suo interesse, animato dall'istinto del combattente e dagli spiriti animali d'un capitalismo senza regole.
Però questa volta non gioca sul tavolo delle tre carte. Questa volta - credetemi - fa sul serio.
La cordata italiana lui la vuole veramente e riuscirà a farla decollare in un modo o in un altro, magari imbarcando per la strada i tedeschi o i fondi americani o qualche arabo di quelli che lui conosce.
Questa volta gioca da presidente del Consiglio "in pectore". L'Alitalia la considera cosa sua e considera cosa sua anche l'hub di Malpensa e quello di Fiumicino. Considera cosa sua i sindacati di Alitalia e quelli della Sea. Anche di Linate. Anche i dieci aeroporti che infiocchettano il lombardo-veneto da Bergamo a Treviso.
Si è calato interamente nella figura del leader autoritario preconizzato da Giulio Tremonti. Decide la politica, l'economia segue. Il mercato, se ostacola i suoi disegni, vada a farsi fottere. E se necessario vada a farsi fottere anche l'Europa tecnocratica.
Dio, Patria, Famiglia e ora anche Alitalia. Tremonti dixit.
* * *
È opportuno a questo punto valutare oggettivamente i costi dell'operazione cominciando dall'Alitalia e dal piano industriale presentato da Air France, che prevede un investimento immediato di due miliardi di euro.
Questa cifra è la somma di 150 milioni di esborso per gli azionisti di Alitalia, più 600 milioni di rimborso delle obbligazioni emesse da quella società, più l'assunzione dei debiti che figurano nel bilancio della Compagnia di bandiera. Air France si è anche impegnata a ricapitalizzare l'azienda con un miliardo di capitale. E fanno tre. Ci vogliono dunque tre miliardi per assumere il controllo di Alitalia e assicurarle il capitale di funzionamento. Ma resta che la Compagnia continuerà a perdere a dir poco 350 milioni l'anno se non sarà risanata e rilanciata.
Il corso Spinetta, che fa l'amore col progetto Alitalia ormai da quindici anni, prevede di portare la società al profitto entro cinque anni col taglio degli esuberi, il rinnovamento della flotta, l'abbandono di Malpensa e un investimento complessivo di 6,5 miliardi entro il 2013 nel quadro di un grande gruppo che comprende Air France, Klm, e la stessa Alitalia.
L'impegno totale dell'acquisto e del rilancio contempla dunque 10 miliardi di investimenti. Queste sono le cifre di partenza.
* * *
Ma per una cordata patriottica che abbia come obiettivo di rilanciare non solo Alitalia ma anche Malpensa tutelando i sindacati interni delle due aziende senza tuttavia smantellare Linate e tanto meno gli altri aeroporti padani, il costo dell'investimento non si ferma qui.
Senza eliminare gli esuberi non si risana un bel niente. Quanto a Malpensa le perdite attuali ammontano a 200 milioni annui. Per arrivare all'aeroporto partendo da Milano si impegna un'ora e venti minuti. Ci vogliono quindi altri investimenti indispensabili in strada e ferrovia. I diritti di traffico dell'Alitalia dovranno poi essere divisi tra i tre aeroporti di Malpensa, Fiumicino e Linate. La Sea non ha un soldo e deve essere ricapitalizzata.
Non si è dunque lontani dal vero ipotizzando che la cordata patriottica dovrà darsi carico di almeno altri 4 miliardi entro il 2013, da aggiungere ai 10 previsti da Air France. Totale quattordici. Ammesso che due hub siano un peso sostenibile.
Non mi sembra che Toto sia affidabile per un'impresa di queste dimensioni né mi sembra che Banca Intesa si possa accollare da sola una responsabilità di questo genere.
I nomi chiamati in causa e cioè Ligresti, Bracco, Soglia, Moratti, Fininvest, Della Valle, possono mobilitare l'un per l'altro 200 milioni a testa. Sapendo che nessuno di loro guiderà l'operazione. Cordata patriottica, appunto. Come la fede d'oro per finanziare la conquista dell'Impero.
Comunque un miliardo o giù di lì. Ne mancano almeno altri tredici. Ma il leader patriottico non bada a queste quisquilie. Lui guiderà il governo, su questo non ha dubbi. È in grado di compensare chi lo aiuta. Troverà il modo. E poi c'è lo Stato. Lo Stato pagherà. Il rischio e l'investimento saranno distribuiti sulle spalle dei contribuenti e dei risparmiatori. Sarà lanciato un prestito obbligazionario. Si formerà un consorzio di banche. Al Tesoro ci sarà Tremonti il creativo. Tremonti il protezionista. Tremonti il colbertiano. Che vuole la politica autoritaria alla testa dell'Europa e dell'Italia. Amico di Sarkozy.
La Cassa Depositi e Prestiti avrà un ruolo. Mediobanca anche.
Naturalmente le risorse che saranno gettate su Alitalia-Malpensa dovranno essere sottratte da altri impieghi. Ma la decisione è politica. Se il Capo è d'accordo, si va alla guerra e così sia.
Dio, naturalmente, è con noi e intanto ci farà vincere le elezioni, che è ciò che conta.
* * *
I sindacati incontreranno Spinetta il 25 prossimo, dopodomani. Forse sul cargo tratteranno (cinque vecchi aerei, 135 piloti per guidarli, 200 milioni di fatturato annuo, 70 milioni annui di perdita). Forse si aprirà uno spiraglio sugli esuberi di AZ Servizi e sul tempo di dismissione.
Se rompono la crisi sarà immediata. Se rompono si assumono i rischi della rottura perché Spinetta è stato chiaro su questo punto: senza l'accordo con i lavoratori mi ritiro. E' un ricatto? A me sembra un dato di fatto e un segno di considerazione. Ma ognuno decide con la sua testa.
Può darsi però che i sindacati non rompano, che il piano industriale francese li convinca, ma che abbiano bisogno di qualche giorno per perfezionarlo.
Può darsi che cinque giorni, dal 25 al 31 marzo, non bastino. Può darsi che ne vogliano dieci o giù di lì. Spinetta concederà quei pochi giorni fissando una data certa e accettata? Prodi e Padoa-Schioppa accetteranno una proroga breve con data prefissata e non superabile?
Esprimo un'opinione personale: una proroga di cinque o sei giorni oltre il 31 marzo sembra accettabile. Oltre quel limite non lo è.
Quanto al prestito che Berlusconi chiede al governo, Prodi ha già detto che non si può fare se non è garantito da un soggetto bancabile. La Ue vieta operazioni di prestito a rischio da parte di un governo ad una società per azioni.
Al di là di questo non ci sono altri orizzonti che l'amministrazione controllata. Significa congelamento dei debiti, nomina d'un commissario giudiziale, risanamento con vendita delle poche attività e concordato con i creditori. Esuberi? Da quel momento la controparte dei sindacati sarà il commissario. La flotta continuerà a volare? Così come Parmalat continuò a produrre il suo latte e i suoi yogurt?
C'è una differenza di fondo tra i due casi: la gestione di Parmalat era attiva ma il capitale finanziario non c'era più. Per Alitalia invece il capitale finanziario non c'è più e la gestione è in pesante passivo.
Affinché la flotta continui a volare occorre che i fornitori vendano il carburante a credito, la manutenzione e il personale di volo e di terra lavori senza sapere se a fine mese gli stipendi saranno pagati. Una situazione ovviamente impossibile quale che siano le opinioni in proposito di Giordano, Diliberto e Pecoraro Scanio.
Berlusconi strillerà e con lui Fini. E con loro Formigoni e la Moratti che sono tra i principali responsabili del flop di Malpensa. E gli elettori?
Nessuno può dire quale sarà l'effetto dell'affaire Alitalia-Malpensa sugli elettori del Nord. Forse la maggioranza se ne infischia o forse no. Quanto agli industriali, è un fatto che in quindici anni da quando dura quest'agonia sotto quattro diversi governi, gli industriali del Nord nessuno li ha visti. Avevano altri pensieri. Li vedremo oggi? Daranno oro alla Patria? In barba al mercato? Col solo vantaggio d'essere i finanziatori di Berlusconi?
Tutto è possibile. Nel 1921 finanziarono Mussolini pensando che sarebbe stato una marionetta nelle loro mani. Non fu così, ma quando se ne accorsero era troppo tardi. Dovettero aspettare vent'anni e una catastrofe epocale.
Qui se ne preparano altri cinque e siamo ancora alle prese con lo stesso leader, lo stesso personale politico, la stessa Lega, lo stesso Fini, gli stessi "ascari" con i cannoli o senza cannoli.
Ma il popolo è sovrano. A volte decide per il suo bene, a volte si dà il martello sui piedi, a volte resta a casa a guardare lo spettacolo dalla finestra. E questa è la cosa peggiore che possa accadere.
Alitalia, chi pagherà i conti
della "cordata elettorale"
di EUGENIO SCALFARI
BERLUSCONI, per come racconta la cronaca e come lo ricordo io che fui anche testimone diretto, è stato l'inventore delle cordate fasulle.
La più celebre fu quella della Sme, passata anche sui tavoli della giustizia civile e penale. Per bloccare il contratto già firmato tra De Benedetti e l'Iri, s'inventò un'inesistente cordata guidata da un suo prestanome, certo Scalera, che rimise in gioco l'accordo per il tempo necessario a riaprire il gioco. Poi Scalera scomparve, scomparve fisicamente, e la cordata Fininvest-Ferrero-Barilla ne prese il posto, ma era fasulla anche quella. Alla fine lui si ritirò e Ferrero-Barilla si divisero le spoglie della Sme.
In quel caso la Fininvest non aveva altro interesse che fare un favore politico a Craxi. Il compenso fu il famoso decreto soprannominato "decreto Berlusconi" con il quale il governo bloccò la sentenza della Corte Costituzionale autorizzando le televisioni Fininvest a trasmettere in barba alla sentenza della Corte e dei tribunali che le avevano emesse.
Non fu il solo caso. Ce n'erano stati altri all'epoca della guerra di Segrate, che vide ancora una volta opposti lui da un lato e la Cir di De Benedetti dall'altro e che culminarono nel famoso "lodo Mondadori" anch'esso transitato sui tavoli della giustizia civile e penale con esiti a volte a lui favorevoli a volte contrari, sepolti infine dalla prescrizione.
Il personaggio è dunque coniato in questo modo, se ne infischia dei conflitti d'interesse, se ne infischia delle leggi e se ne strainfischia delle norme europee. Guarda al sodo, al suo interesse, animato dall'istinto del combattente e dagli spiriti animali d'un capitalismo senza regole.
Però questa volta non gioca sul tavolo delle tre carte. Questa volta - credetemi - fa sul serio.
La cordata italiana lui la vuole veramente e riuscirà a farla decollare in un modo o in un altro, magari imbarcando per la strada i tedeschi o i fondi americani o qualche arabo di quelli che lui conosce.
Questa volta gioca da presidente del Consiglio "in pectore". L'Alitalia la considera cosa sua e considera cosa sua anche l'hub di Malpensa e quello di Fiumicino. Considera cosa sua i sindacati di Alitalia e quelli della Sea. Anche di Linate. Anche i dieci aeroporti che infiocchettano il lombardo-veneto da Bergamo a Treviso.
Si è calato interamente nella figura del leader autoritario preconizzato da Giulio Tremonti. Decide la politica, l'economia segue. Il mercato, se ostacola i suoi disegni, vada a farsi fottere. E se necessario vada a farsi fottere anche l'Europa tecnocratica.
Dio, Patria, Famiglia e ora anche Alitalia. Tremonti dixit.
* * *
È opportuno a questo punto valutare oggettivamente i costi dell'operazione cominciando dall'Alitalia e dal piano industriale presentato da Air France, che prevede un investimento immediato di due miliardi di euro.
Questa cifra è la somma di 150 milioni di esborso per gli azionisti di Alitalia, più 600 milioni di rimborso delle obbligazioni emesse da quella società, più l'assunzione dei debiti che figurano nel bilancio della Compagnia di bandiera. Air France si è anche impegnata a ricapitalizzare l'azienda con un miliardo di capitale. E fanno tre. Ci vogliono dunque tre miliardi per assumere il controllo di Alitalia e assicurarle il capitale di funzionamento. Ma resta che la Compagnia continuerà a perdere a dir poco 350 milioni l'anno se non sarà risanata e rilanciata.
Il corso Spinetta, che fa l'amore col progetto Alitalia ormai da quindici anni, prevede di portare la società al profitto entro cinque anni col taglio degli esuberi, il rinnovamento della flotta, l'abbandono di Malpensa e un investimento complessivo di 6,5 miliardi entro il 2013 nel quadro di un grande gruppo che comprende Air France, Klm, e la stessa Alitalia.
L'impegno totale dell'acquisto e del rilancio contempla dunque 10 miliardi di investimenti. Queste sono le cifre di partenza.
* * *
Ma per una cordata patriottica che abbia come obiettivo di rilanciare non solo Alitalia ma anche Malpensa tutelando i sindacati interni delle due aziende senza tuttavia smantellare Linate e tanto meno gli altri aeroporti padani, il costo dell'investimento non si ferma qui.
Senza eliminare gli esuberi non si risana un bel niente. Quanto a Malpensa le perdite attuali ammontano a 200 milioni annui. Per arrivare all'aeroporto partendo da Milano si impegna un'ora e venti minuti. Ci vogliono quindi altri investimenti indispensabili in strada e ferrovia. I diritti di traffico dell'Alitalia dovranno poi essere divisi tra i tre aeroporti di Malpensa, Fiumicino e Linate. La Sea non ha un soldo e deve essere ricapitalizzata.
Non si è dunque lontani dal vero ipotizzando che la cordata patriottica dovrà darsi carico di almeno altri 4 miliardi entro il 2013, da aggiungere ai 10 previsti da Air France. Totale quattordici. Ammesso che due hub siano un peso sostenibile.
Non mi sembra che Toto sia affidabile per un'impresa di queste dimensioni né mi sembra che Banca Intesa si possa accollare da sola una responsabilità di questo genere.
I nomi chiamati in causa e cioè Ligresti, Bracco, Soglia, Moratti, Fininvest, Della Valle, possono mobilitare l'un per l'altro 200 milioni a testa. Sapendo che nessuno di loro guiderà l'operazione. Cordata patriottica, appunto. Come la fede d'oro per finanziare la conquista dell'Impero.
Comunque un miliardo o giù di lì. Ne mancano almeno altri tredici. Ma il leader patriottico non bada a queste quisquilie. Lui guiderà il governo, su questo non ha dubbi. È in grado di compensare chi lo aiuta. Troverà il modo. E poi c'è lo Stato. Lo Stato pagherà. Il rischio e l'investimento saranno distribuiti sulle spalle dei contribuenti e dei risparmiatori. Sarà lanciato un prestito obbligazionario. Si formerà un consorzio di banche. Al Tesoro ci sarà Tremonti il creativo. Tremonti il protezionista. Tremonti il colbertiano. Che vuole la politica autoritaria alla testa dell'Europa e dell'Italia. Amico di Sarkozy.
La Cassa Depositi e Prestiti avrà un ruolo. Mediobanca anche.
Naturalmente le risorse che saranno gettate su Alitalia-Malpensa dovranno essere sottratte da altri impieghi. Ma la decisione è politica. Se il Capo è d'accordo, si va alla guerra e così sia.
Dio, naturalmente, è con noi e intanto ci farà vincere le elezioni, che è ciò che conta.
* * *
I sindacati incontreranno Spinetta il 25 prossimo, dopodomani. Forse sul cargo tratteranno (cinque vecchi aerei, 135 piloti per guidarli, 200 milioni di fatturato annuo, 70 milioni annui di perdita). Forse si aprirà uno spiraglio sugli esuberi di AZ Servizi e sul tempo di dismissione.
Se rompono la crisi sarà immediata. Se rompono si assumono i rischi della rottura perché Spinetta è stato chiaro su questo punto: senza l'accordo con i lavoratori mi ritiro. E' un ricatto? A me sembra un dato di fatto e un segno di considerazione. Ma ognuno decide con la sua testa.
Può darsi però che i sindacati non rompano, che il piano industriale francese li convinca, ma che abbiano bisogno di qualche giorno per perfezionarlo.
Può darsi che cinque giorni, dal 25 al 31 marzo, non bastino. Può darsi che ne vogliano dieci o giù di lì. Spinetta concederà quei pochi giorni fissando una data certa e accettata? Prodi e Padoa-Schioppa accetteranno una proroga breve con data prefissata e non superabile?
Esprimo un'opinione personale: una proroga di cinque o sei giorni oltre il 31 marzo sembra accettabile. Oltre quel limite non lo è.
Quanto al prestito che Berlusconi chiede al governo, Prodi ha già detto che non si può fare se non è garantito da un soggetto bancabile. La Ue vieta operazioni di prestito a rischio da parte di un governo ad una società per azioni.
Al di là di questo non ci sono altri orizzonti che l'amministrazione controllata. Significa congelamento dei debiti, nomina d'un commissario giudiziale, risanamento con vendita delle poche attività e concordato con i creditori. Esuberi? Da quel momento la controparte dei sindacati sarà il commissario. La flotta continuerà a volare? Così come Parmalat continuò a produrre il suo latte e i suoi yogurt?
C'è una differenza di fondo tra i due casi: la gestione di Parmalat era attiva ma il capitale finanziario non c'era più. Per Alitalia invece il capitale finanziario non c'è più e la gestione è in pesante passivo.
Affinché la flotta continui a volare occorre che i fornitori vendano il carburante a credito, la manutenzione e il personale di volo e di terra lavori senza sapere se a fine mese gli stipendi saranno pagati. Una situazione ovviamente impossibile quale che siano le opinioni in proposito di Giordano, Diliberto e Pecoraro Scanio.
Berlusconi strillerà e con lui Fini. E con loro Formigoni e la Moratti che sono tra i principali responsabili del flop di Malpensa. E gli elettori?
Nessuno può dire quale sarà l'effetto dell'affaire Alitalia-Malpensa sugli elettori del Nord. Forse la maggioranza se ne infischia o forse no. Quanto agli industriali, è un fatto che in quindici anni da quando dura quest'agonia sotto quattro diversi governi, gli industriali del Nord nessuno li ha visti. Avevano altri pensieri. Li vedremo oggi? Daranno oro alla Patria? In barba al mercato? Col solo vantaggio d'essere i finanziatori di Berlusconi?
Tutto è possibile. Nel 1921 finanziarono Mussolini pensando che sarebbe stato una marionetta nelle loro mani. Non fu così, ma quando se ne accorsero era troppo tardi. Dovettero aspettare vent'anni e una catastrofe epocale.
Qui se ne preparano altri cinque e siamo ancora alle prese con lo stesso leader, lo stesso personale politico, la stessa Lega, lo stesso Fini, gli stessi "ascari" con i cannoli o senza cannoli.
Ma il popolo è sovrano. A volte decide per il suo bene, a volte si dà il martello sui piedi, a volte resta a casa a guardare lo spettacolo dalla finestra. E questa è la cosa peggiore che possa accadere.
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Re: la trattativa con air france
http://www.repubblica.it/2008/03/sezion ... talia.html
...non bastavano Passera e Berlusconi che si smentiscono l'un l'altro, ora ci si mettono anche due ministri dello stesso governo...


Andrea
Dilige et quod vis fac
Sant'Agostino
La libertà è una forma di disciplina
C.S.I.
Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti
Nanni Moretti (in Palombella rossa)
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Re: la trattativa con air france
Odio generalizzare, ma qui sia una parte che l'altra stanno veramente facendo vedere uno spettacolo ignobile.aeb ha scritto:http://www.repubblica.it/2008/03/sezion ... talia.html
...non bastavano Passera e Berlusconi che si smentiscono l'un l'altro, ora ci si mettono anche due ministri dello stesso governo...
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Vabbè, facciano come preferiscono, tanto questo Paese è andato definitivamente a pu***** !

Domani volo con Air France

BUONA PASQUA
"Se è vero che esiste un potere, questo potere è solo quello dello Stato, delle sue Istituzioni e delle sue Leggi; non possiamo oltre delegare questo potere né ai prevaricatori, né ai prepotenti, né ai disonesti" (Carlo Alberto Dalla Chiesa)
http://www.flickr.com/photos/dave_italy
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Re: la trattativa con air france
LA POLEMICA
Alitalia, allarme di Padoa-Schioppa
Dietro l'angolo c'è Lufthansa
Il ministro dell'Economia avverte:
poco ossigeno, presto aerei a terra.
Bonanni attacca il governo: «Giochi
puerili e la situazione è colpa loro»
ROMA
Alitalia continua a far discutere e cresce il pressing dei sindacati per ottenere migliori condizioni dell’offerta per Alitalia. Secondo il segretario della Cisl Raffaele Bonanni il «ricatto» del commissariamento «è un giochetto puerile del governo nel quale non entro». Prosegue intanto il lavoro del presidente di Air France Jean Cyril Spinetta che sta mettendo a punto il documento che presenterà all’incontro di martedì.
Sindacati in pressing
Bonanni incalza l'esecutivo: «La responsabilità è tutta del governo che ha avallato un piano e un trattativa senza rivelare a nessuno i punti irrinunciabili che aveva posto. Questo non va bene, perchè le azioni Alitalia sono un possesso pubblico e non privato». Preme anche il numero uno della Uil, Luigi Angeletti: Spinetta si presenti al tavolo di martedì «con condizioni meno gravose per il sindacato. Se la trattativa fallisce è colpa di Air France che non vuole fare l’ accordo». Semaforo verde dei sindacati invece alla richiesta del patron di Airone, Carlo Toto, di vedere i conti della disastrata compagnia.
Le mosse di Air France
Al tavolo di martedì Spinetta porterà probabilmente un piano con degli aggiustamenti ma non stravolto. Al di là delle esternazioni della politica, il presidente di Air France «sta lavorando con determinazione e serietà», riferiscono ambienti vicini alla compagnia, per cercare di venire in qualche modo incontro ad alcune richieste fatte nel precedente incontro. Ma si tratterebbe appunto di aggiustamenti e non di uno stravolgimento del progetto. Il sindacato chiede invece segnali concreti: tagli agli esuberi del 40% tra piloti, assistenti di volo e personale di terra, per un massimo di 1.100 unità, per la Uilt. Solo esuberi transitori, acquisto dell’intero pacchetto Az Fly e Az Service e aumento della flotta di lungo raggio, incalza la Filt.
L'allarme del Tesoro
La compagnia «ha ossigeno per poche settimane», ha detto al Financial Times il ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa. Alcuni tra i sindacati non fanno mistero di contare sulla per ora ipotetica cordata italiana, e per questo sono disposti ad attendere il dopo-elezioni. «Mi irrita che la vicenda Alitalia sia inquinata dalla campagna elettorale», dice Angeletti sperando in una soluzione-Iberia, un gruppo di imprenditori spagnoli spuntato appena in tempo per evitare la cessione a British Airways.
Bufera sulla privatizzazione
E la vicenda Alitalia resta dunque al centro della campagna elettorale. Nel centrosinistra sono diverse le voci critiche contro la linea scelta da Berlusconi che ha confermato l'esistenza di una cordata italiana e ha chiesto tre-quattro settimane di tempo. Mentre Veltroni sostiene che «la vicenda Alitalia andrebbe gestito con spirito bipartisan», è Antonio Di Pietro, leader dell’Italia dei Valori, a entrare nella polemica scatenata dalle affermazioni di Berlusconi. «Il Cavaliere sta facendo insider trading facendo credere contrariamente al vero che c’è qualcuno che vuole comprare Alitalia». Secondo Di Pietro queste «operazioni prima si fanno poi si annunciano. Annunciare per creare distorsione del mercato è un reato e io ritengo che farlo soprattutto sotto elezioni sia immorale e illegale».
Bersani: «Alitalia è andata nel rosso profondo nel governo Berlusconi»
Di Pietro, infine, spiega che il disastro di Alitalia ha nomi ben precisi e «sono quelli degli amministratori delegati che Berlusconi ha messo durante il suo governo, amministratori che hanno messo sul lastrico Alitalia perchè non hanno saputo fare e portare avanti alcun piano industriale». Duro anche il commento del candidato sindaco di Roma Rutelli: «Il centro destra non scherzi su Alitalia. Un rinvio non può esserci. Dicano con chiarezza se hanno alternative da mettere in campo. Altrimenti si prenderanno la responsabilità di un fallimento devastante per tutta l’economia nazionale». Anche Bersani sferza il Cavaliere: «Capisco le esigenze elettorali, ma ci vuole senso di responsabilità. Noi siamo agli sgoccioli e non per colpa del governo Prodi: nei cinque anni di governo Berlusconi Alitalia è andata nel rosso profondo. Cerchiamo di essere tutti responsabili: dobbiamo trovare presto una soluzione, altrimenti si va ad un commissariamento con esiti non valutabili».
Padoa-Schioppa: «Perso il senso della realtà»
«Quel che stiamo rilevando è prima di tutto una estremamente drammatica e sorprendente perdita del senso della realtà»: è il commento del ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa alle ultime vicende dell’Alitalia, in una battuta rilasciata al Financial Times. «La gente sta continuando a sognare che c’è ancora tempo, che esistono acquirenti alternativi e soluzioni alternative. L’Alitalia - osserva invece il ministro - ha ossigeno per poche settimane». «La tempistica è quella imposta dalle condizioni della compagnia, qualunque cosa i politici al riguardo possano pensare. Non siamo nell’ambito della discrezione politica, ma in quello delle dinamiche di una crisi economica e finanziaria. Qui ciascuno sta giocando - conclude Padoa-Schioppa - alla politica del "rischio calcolato", ma il centro di gravità di questa compagnia è stato spinto in modo irresponsabile oltre l’orlo del baratro».
Lufthansa è interessata
Il centrodestra chiede invece tempo. Secondo Alemanno «per Alitalia è necessario un intervento ponte che consenta di rinviare le decisioni al nuovo governo, che dovrà fare scelte chiare sul futuro della compagnia aerea». Calderoli invece preme per l'ipotesi-Lufthansa: «A questi prezzi, credo che non solo ci saranno imprenditori ma credo che anche Lufthansa sarà molto interessata». Mentre Maroni avverte che «l’Ue è stata molto chiara e ha detto che non si può più mettere nemmeno un centesimo di soldi pubblici in Alitalia». Più netto il segretario della democrazia Cristiana per le Autonomie, Gianfranco Rotondi: «La scelta unica di Air France è sbagliata. Si tenga conto della cordata italiana che vuole giustamente veder chiaro nei bilanci della nostra compagnia di bandiera. L’Alitalia deve rimanere italiana senza se e senza ma».
http://www.lastampa.it
Alitalia, allarme di Padoa-Schioppa
Dietro l'angolo c'è Lufthansa
Il ministro dell'Economia avverte:
poco ossigeno, presto aerei a terra.
Bonanni attacca il governo: «Giochi
puerili e la situazione è colpa loro»
ROMA
Alitalia continua a far discutere e cresce il pressing dei sindacati per ottenere migliori condizioni dell’offerta per Alitalia. Secondo il segretario della Cisl Raffaele Bonanni il «ricatto» del commissariamento «è un giochetto puerile del governo nel quale non entro». Prosegue intanto il lavoro del presidente di Air France Jean Cyril Spinetta che sta mettendo a punto il documento che presenterà all’incontro di martedì.
Sindacati in pressing
Bonanni incalza l'esecutivo: «La responsabilità è tutta del governo che ha avallato un piano e un trattativa senza rivelare a nessuno i punti irrinunciabili che aveva posto. Questo non va bene, perchè le azioni Alitalia sono un possesso pubblico e non privato». Preme anche il numero uno della Uil, Luigi Angeletti: Spinetta si presenti al tavolo di martedì «con condizioni meno gravose per il sindacato. Se la trattativa fallisce è colpa di Air France che non vuole fare l’ accordo». Semaforo verde dei sindacati invece alla richiesta del patron di Airone, Carlo Toto, di vedere i conti della disastrata compagnia.
Le mosse di Air France
Al tavolo di martedì Spinetta porterà probabilmente un piano con degli aggiustamenti ma non stravolto. Al di là delle esternazioni della politica, il presidente di Air France «sta lavorando con determinazione e serietà», riferiscono ambienti vicini alla compagnia, per cercare di venire in qualche modo incontro ad alcune richieste fatte nel precedente incontro. Ma si tratterebbe appunto di aggiustamenti e non di uno stravolgimento del progetto. Il sindacato chiede invece segnali concreti: tagli agli esuberi del 40% tra piloti, assistenti di volo e personale di terra, per un massimo di 1.100 unità, per la Uilt. Solo esuberi transitori, acquisto dell’intero pacchetto Az Fly e Az Service e aumento della flotta di lungo raggio, incalza la Filt.
L'allarme del Tesoro
La compagnia «ha ossigeno per poche settimane», ha detto al Financial Times il ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa. Alcuni tra i sindacati non fanno mistero di contare sulla per ora ipotetica cordata italiana, e per questo sono disposti ad attendere il dopo-elezioni. «Mi irrita che la vicenda Alitalia sia inquinata dalla campagna elettorale», dice Angeletti sperando in una soluzione-Iberia, un gruppo di imprenditori spagnoli spuntato appena in tempo per evitare la cessione a British Airways.
Bufera sulla privatizzazione
E la vicenda Alitalia resta dunque al centro della campagna elettorale. Nel centrosinistra sono diverse le voci critiche contro la linea scelta da Berlusconi che ha confermato l'esistenza di una cordata italiana e ha chiesto tre-quattro settimane di tempo. Mentre Veltroni sostiene che «la vicenda Alitalia andrebbe gestito con spirito bipartisan», è Antonio Di Pietro, leader dell’Italia dei Valori, a entrare nella polemica scatenata dalle affermazioni di Berlusconi. «Il Cavaliere sta facendo insider trading facendo credere contrariamente al vero che c’è qualcuno che vuole comprare Alitalia». Secondo Di Pietro queste «operazioni prima si fanno poi si annunciano. Annunciare per creare distorsione del mercato è un reato e io ritengo che farlo soprattutto sotto elezioni sia immorale e illegale».
Bersani: «Alitalia è andata nel rosso profondo nel governo Berlusconi»
Di Pietro, infine, spiega che il disastro di Alitalia ha nomi ben precisi e «sono quelli degli amministratori delegati che Berlusconi ha messo durante il suo governo, amministratori che hanno messo sul lastrico Alitalia perchè non hanno saputo fare e portare avanti alcun piano industriale». Duro anche il commento del candidato sindaco di Roma Rutelli: «Il centro destra non scherzi su Alitalia. Un rinvio non può esserci. Dicano con chiarezza se hanno alternative da mettere in campo. Altrimenti si prenderanno la responsabilità di un fallimento devastante per tutta l’economia nazionale». Anche Bersani sferza il Cavaliere: «Capisco le esigenze elettorali, ma ci vuole senso di responsabilità. Noi siamo agli sgoccioli e non per colpa del governo Prodi: nei cinque anni di governo Berlusconi Alitalia è andata nel rosso profondo. Cerchiamo di essere tutti responsabili: dobbiamo trovare presto una soluzione, altrimenti si va ad un commissariamento con esiti non valutabili».
Padoa-Schioppa: «Perso il senso della realtà»
«Quel che stiamo rilevando è prima di tutto una estremamente drammatica e sorprendente perdita del senso della realtà»: è il commento del ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa alle ultime vicende dell’Alitalia, in una battuta rilasciata al Financial Times. «La gente sta continuando a sognare che c’è ancora tempo, che esistono acquirenti alternativi e soluzioni alternative. L’Alitalia - osserva invece il ministro - ha ossigeno per poche settimane». «La tempistica è quella imposta dalle condizioni della compagnia, qualunque cosa i politici al riguardo possano pensare. Non siamo nell’ambito della discrezione politica, ma in quello delle dinamiche di una crisi economica e finanziaria. Qui ciascuno sta giocando - conclude Padoa-Schioppa - alla politica del "rischio calcolato", ma il centro di gravità di questa compagnia è stato spinto in modo irresponsabile oltre l’orlo del baratro».
Lufthansa è interessata
Il centrodestra chiede invece tempo. Secondo Alemanno «per Alitalia è necessario un intervento ponte che consenta di rinviare le decisioni al nuovo governo, che dovrà fare scelte chiare sul futuro della compagnia aerea». Calderoli invece preme per l'ipotesi-Lufthansa: «A questi prezzi, credo che non solo ci saranno imprenditori ma credo che anche Lufthansa sarà molto interessata». Mentre Maroni avverte che «l’Ue è stata molto chiara e ha detto che non si può più mettere nemmeno un centesimo di soldi pubblici in Alitalia». Più netto il segretario della democrazia Cristiana per le Autonomie, Gianfranco Rotondi: «La scelta unica di Air France è sbagliata. Si tenga conto della cordata italiana che vuole giustamente veder chiaro nei bilanci della nostra compagnia di bandiera. L’Alitalia deve rimanere italiana senza se e senza ma».
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Re: la trattativa con air france
E intanto Bianchi dice il contrario. Si mettano d'accordo.
Questo e' tratto da Repubblica, ma e' la notizia del giorno:
Il titolare del ministero dei Trasporti rivela che la compagnia ha risorse
per andare avanti ancora mesi. "La data del 31 marzo decisa da Air France"
Alitalia, il ministro Bianchi assicura
"Ci sono risorse per tutto il 2008"
<B>Alitalia, il ministro Bianchi assicura<br>"Ci sono risorse per tutto il 2008"</B>
ROMA - Alitalia ha risorse e liquidità per vivere per tutto il 2008. Non è vero, quindi, quello che Padoa Schioppa ha ribadito ieri quando ha parlato di "tempo quasi scaduto e "poche settimane di sopravvivenza". Lo dice il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, indipendente di Rifondazione, in un'intervista a Popolare network. Dichiarazioni destinate a lasciare il segno nella complessa trattativa che vede Air France-Klm convinta di acquistare la compagnia aerea italiana, il governo che ha dato il via libera e il Pdl ostile ad una "svendita" e sponsor di una cordata italiana in grado di acquistarla.
"I dati ufficiali dicono che Alitalia ha presentato qualche mese fa un piano cosiddetto di sopravvivenza dove prevedeva che per tutto il 2008 ci sarebbe stata liquidità sufficiente" dice Bianchi. "Ora - ha aggiunto - posso anche pensare che in questi primi tre mesi dell'anno la situazione si sia complicata e aggravata, magari non si può arrivare fino alla fine dell'anno, ma escludo che ci siano solo poche settimane di sopravvivenza. Mi sembra un allarme non giustificato, a meno che Alitalia non ci faccia vedere effettivamente qual è la situazione attuale dei conti. Per ora dobbiamo stare a quello che ha messo per iscritto".
Le parole del ministro sono, paradossalmente, miele per i disegni di Berlusconi che ha fatto diventare Alitalia una questione di orgoglio nazionale e l'hub di Malpensa "la" questione regine nel nord Italia. Sul 31 marzo Bianchi precisa che "quella data è stata fissata da Air France, non esiste una scadenza perentoria di nessun tipo. Hanno chiesto di avere una risposta per quella data, ma una richiesta non deve essere per forza accolta. Se serve più tempo immagino non ci sarà motivo per non averlo e valutare la situazione".
"Non c'è motivo di affrettarci - ha detto ancora il ministro - ci sono molte ragioni che lo sconsigliano, intanto perchè bisogna evitare che la gatta frettolosa faccia gattini ciechi, poi siamo in prossimità delle elezioni e infine credo che come in tutte le trattative bisogna portare avanti quella con Air France con la pazienza e con la determinazione che serve. E intanto aprire l'altra perchè questo ci può consentire di avere due offerte e scegliere la migliore".
(23 marzo 2008)
http://www.repubblica.it/2008/03/sezion ... talia.html
Questo e' tratto da Repubblica, ma e' la notizia del giorno:
Il titolare del ministero dei Trasporti rivela che la compagnia ha risorse
per andare avanti ancora mesi. "La data del 31 marzo decisa da Air France"
Alitalia, il ministro Bianchi assicura
"Ci sono risorse per tutto il 2008"
<B>Alitalia, il ministro Bianchi assicura<br>"Ci sono risorse per tutto il 2008"</B>
ROMA - Alitalia ha risorse e liquidità per vivere per tutto il 2008. Non è vero, quindi, quello che Padoa Schioppa ha ribadito ieri quando ha parlato di "tempo quasi scaduto e "poche settimane di sopravvivenza". Lo dice il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, indipendente di Rifondazione, in un'intervista a Popolare network. Dichiarazioni destinate a lasciare il segno nella complessa trattativa che vede Air France-Klm convinta di acquistare la compagnia aerea italiana, il governo che ha dato il via libera e il Pdl ostile ad una "svendita" e sponsor di una cordata italiana in grado di acquistarla.
"I dati ufficiali dicono che Alitalia ha presentato qualche mese fa un piano cosiddetto di sopravvivenza dove prevedeva che per tutto il 2008 ci sarebbe stata liquidità sufficiente" dice Bianchi. "Ora - ha aggiunto - posso anche pensare che in questi primi tre mesi dell'anno la situazione si sia complicata e aggravata, magari non si può arrivare fino alla fine dell'anno, ma escludo che ci siano solo poche settimane di sopravvivenza. Mi sembra un allarme non giustificato, a meno che Alitalia non ci faccia vedere effettivamente qual è la situazione attuale dei conti. Per ora dobbiamo stare a quello che ha messo per iscritto".
Le parole del ministro sono, paradossalmente, miele per i disegni di Berlusconi che ha fatto diventare Alitalia una questione di orgoglio nazionale e l'hub di Malpensa "la" questione regine nel nord Italia. Sul 31 marzo Bianchi precisa che "quella data è stata fissata da Air France, non esiste una scadenza perentoria di nessun tipo. Hanno chiesto di avere una risposta per quella data, ma una richiesta non deve essere per forza accolta. Se serve più tempo immagino non ci sarà motivo per non averlo e valutare la situazione".
"Non c'è motivo di affrettarci - ha detto ancora il ministro - ci sono molte ragioni che lo sconsigliano, intanto perchè bisogna evitare che la gatta frettolosa faccia gattini ciechi, poi siamo in prossimità delle elezioni e infine credo che come in tutte le trattative bisogna portare avanti quella con Air France con la pazienza e con la determinazione che serve. E intanto aprire l'altra perchè questo ci può consentire di avere due offerte e scegliere la migliore".
(23 marzo 2008)
http://www.repubblica.it/2008/03/sezion ... talia.html
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Re: la trattativa con air france
Repetita iuvant.... vedi sopraindaco1 ha scritto:E intanto Bianchi dice il contrario. Si mettano d'accordo.
Questo e' tratto da Repubblica, ma e' la notizia del giorno:
http://www.repubblica.it/2008/03/sezion ... talia.html

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Re: la trattativa con air france
Tanto per dirtene una, ha piu' del 90% del traffico interno. E guai a chi glielo tocca.mcgyver79 ha scritto: In realtà non capisco come ii Governo dei mangiaformaggio possa sopperire alle presunte ingenti spese per il personale di AF... se aggiungo a quello i costi operativi continuo a far fatica a comprendere quali dinamiche possano portare AF in attivo.Domanda: Air France guadagna anche sul medio raggio o fa gli utili grossi sul lungo?
Ciaooooo.
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Re: la trattativa con air france
Avessero mai detto entrambi una cosa che confermasse quella dell'altro...e meno male che son due ministri dello stesso governoindaco1 ha scritto:E intanto Bianchi dice il contrario. Si mettano d'accordo.



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Re: la trattativa con air france
Quoto..la cosiddetta "cordata italiana" mi sa tanto di mossa elettorale...giusto giusto per accattare qualche voto dal personale coinvolto in questa privatizzazione. Per me, al 15 Aprile, giorno dopo le elezioni, questa proposta sparirà nel nulla, così come la nostra compagnia di bandiera...marcopolo ha scritto:Finche Lufthansa non conferma, credo che sia un ipotesi da non prendere neanche in considerazione.

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Re: la trattativa con air france
che si trattava di sola propaganda elettorale non c erano dubbi appena è arrivata la smentita di LH.Air France è l ultima spiaggia!Killua_727 ha scritto:Quoto..la cosiddetta "cordata italiana" mi sa tanto di mossa elettorale...giusto giusto per accattare qualche voto dal personale coinvolto in questa privatizzazione. Per me, al 15 Aprile, giorno dopo le elezioni, questa proposta sparirà nel nulla, così come la nostra compagnia di bandiera...marcopolo ha scritto:Finche Lufthansa non conferma, credo che sia un ipotesi da non prendere neanche in considerazione.
la hostess ideale? quella che vi chiede: caffè, the o me
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Re: la trattativa con air france
Attenzione.Killua_727 ha scritto:Quoto..la cosiddetta "cordata italiana" mi sa tanto di mossa elettorale...giusto giusto per accattare qualche voto dal personale coinvolto in questa privatizzazione. Per me, al 15 Aprile, giorno dopo le elezioni, questa proposta sparirà nel nulla, così come la nostra compagnia di bandiera...marcopolo ha scritto:Finche Lufthansa non conferma, credo che sia un ipotesi da non prendere neanche in considerazione.
Sulla Stampa di ieri in un'intervista al responsabile italiano di LH (non riesco a trovarla in rete ,ma basta dare uno sguardo al giornale) non c'erano conferme, ma neppure smentite. Anzi,da quel che asseriva (è chiaro che usava molta cautela) l'interesse di Lufthansa c'è èd è molto forte.Per LH l'Italia è al secondo posto ,dopo gli USA,come mercato.
Ultima modifica di araial14 il 24 marzo 2008, 10:07, modificato 1 volta in totale.


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Re: la trattativa con air france
Ah, non lo so. Ma da qualche parte questi soldi andranno.ADBlues ha scritto: E`solo un'ipotesi, magari AZ mantiene i dipendenti in posizioni meno produttive di quanto faccia AF\KL?
Oltre alla metà dei dipendenti per aereo che ha AF, Alitalia ha anche solo 5,7 punti percentuale in meno di load factor rispetto ad AF. (74,9 contro 80,6)
http://www.avionews.it/index.php?corpo= ... =index.php
Piccolo inciso, AirOne e il suo topmanager Toto ,indicati da molti come in grado di condurre AZ, segnano solo un 57,6% che considerato insieme ai 500 milioni circa di indebitamento lo espongono in maniera preoccupante, soprattutto in vista dell'apertura delle operazioni long haul.
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Re: la trattativa con air france
e leggi un po' qua che cosa dice LH ?araial14 ha scritto:Attenzione.Killua_727 ha scritto:Quoto..la cosiddetta "cordata italiana" mi sa tanto di mossa elettorale...giusto giusto per accattare qualche voto dal personale coinvolto in questa privatizzazione. Per me, al 15 Aprile, giorno dopo le elezioni, questa proposta sparirà nel nulla, così come la nostra compagnia di bandiera...marcopolo ha scritto:Finche Lufthansa non conferma, credo che sia un ipotesi da non prendere neanche in considerazione.
Sulla Stampa di ieri in un'intervista al responsabile italiano di LH (non riesco a trovarla in rete ,ma basta dare uno sguardo al giornale) non c'erano conferme, ma neppure smentite. Anzi,da quel che asseriva (è chiaro che usava molta cautela) l'interesse di Lufthansa c'è èd è molto forte.Per LH l'Italia è al secondo posto ,dopo gli USA,come mercato.
http://www.agi.it/news/notizie/20080320 ... 9-art.html
ma io non posso credere che ci sia gente ancora che creda che LH possa fare di meglio con AZ di quanto AF KL non possano fare. Vi domando e vi chiedo: una volta che l'eventuale cordata italiana, Airone (che a questo punto dovrà spartirsi la torta con altr 8 p imprenditori che dovrebbero SBORSARE 200 mila euro sull'unghia), nel caso in cui venisse rifiutata la proposta di AF KL e nel caso in cui poco probabilmente non dovesse essere commissariata, credete che vedendo i conti e vedendo che perde al giorno MILIONI DI EURO potrebbero ancora portare avanti la proposta della lega e di formigoni di far vivere MALPENSA? Si perchè il problema è solo quello. Malpensa l'isola nel deserto.... Inoltre i sindacati hanno detto che tutto deve rimanere come prima e cioè : MALPENSA che fa perdere soldi ad AZ, il personale che è in esubero evidentemente a fronte delle milionarie perdite di AZ, e il CARGO che perde 273 mila euro... Insomma GARANTIRE la continuità di questa gestione destinata al fallimento dopo qualche mese comunque....
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Re: la trattativa con air france
Qui non si tratta di "credere" o "non credere". Si tratta e basta. Nel senso che si tratta un argomento nel quale ognuno esprime attraverso le cognizioni che ha un'idea propria.Per quello che mi riguarda io la penso esattamente come te e vedo solo in AF-KLM la possibile (ma non certa) salvezza di AZ. Aggiungo altresì, ma è un'affermazione esclusivamente emotiva che avrei preferito la nostra compagnia di bandiera sotto la giurisdizione economica dei tedeschi piuttosto che in quella francocentrica di AF...affermazione emotiva poi fino ad un certo punto.air4you ha scritto: ma io non posso credere che ci sia gente ancora che creda che LH possa fare di meglio con AZ di quanto AF KL non possano fare.
Ciao.


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Re: la trattativa con air france
a proposito delle dichiarazioni di Bianchi
ma non era quello che aveva detto che se viene rigettato il ricorso di AIRONE al consiglio di stato l'unica trattativa era per AF KL ? ma non era il ministro che aveva detto a PRODI dopo l'avallo del ministero del tesoro di si ad AF KL "obbedisco" ? Le dichiarazioni di Bianchi su questa vicenda che sono state sempre altalenanti lasciano sempre a bocca aperta
Ma come dice giustamente la BONINO basta andare sul sito di alitalia per vedere chi mente
Mente e bisognerebbe dirlo al Calderoli di turno proprio il ministro Bianchi che come sappiamo alle prossime elezioni si oppone al PD di Vetroni. Ancora una volta la vena politica nel tritacarme di Alitalia
http://www.repubblica.it/news/ired/ulti ... ef=hpsbdx1
ma non era quello che aveva detto che se viene rigettato il ricorso di AIRONE al consiglio di stato l'unica trattativa era per AF KL ? ma non era il ministro che aveva detto a PRODI dopo l'avallo del ministero del tesoro di si ad AF KL "obbedisco" ? Le dichiarazioni di Bianchi su questa vicenda che sono state sempre altalenanti lasciano sempre a bocca aperta
Ma come dice giustamente la BONINO basta andare sul sito di alitalia per vedere chi mente
Mente e bisognerebbe dirlo al Calderoli di turno proprio il ministro Bianchi che come sappiamo alle prossime elezioni si oppone al PD di Vetroni. Ancora una volta la vena politica nel tritacarme di Alitalia
http://www.repubblica.it/news/ired/ulti ... ef=hpsbdx1
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Re: la trattativa con air france
Era....proprio LUI!air4you ha scritto:a proposito delle dichiarazioni di Bianchi
ma non era quello che aveva detto che se viene rigettato il ricorso di AIRONE al consiglio di stato l'unica trattativa era per AF KL ? ma non era il ministro che aveva detto a PRODI dopo l'avallo del ministero del tesoro di si ad AF KL "obbedisco" ?




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Re: la trattativa con air france
Vi dico solo una cosa e non intervengo più perchè siamo tutti esasperati e con i nervi a fior di pelle.
LA situazione è che noi di Az vogliamo i franzosi perchè a stò punti è l'unica soluzione e per tutti intendo tutti a Fco quelli che parlano di cordata italiana hanno capito che fanno meglio a starsi zitti.
MA lo dico e lo confermo sè putacaso andiamo in commissariamento o fallimenti qui succederà la guerra ed è meglio chè i cosidetti piagnoni che verranno a farsi belli portando una ipocrita solidarietà meglio che stiano alla larga perchè io stesso personalmente prendo una chiave inglese e gliela piazzo sui denti.
Scusate la franchezza ma questa è la situazione.
LA situazione è che noi di Az vogliamo i franzosi perchè a stò punti è l'unica soluzione e per tutti intendo tutti a Fco quelli che parlano di cordata italiana hanno capito che fanno meglio a starsi zitti.
MA lo dico e lo confermo sè putacaso andiamo in commissariamento o fallimenti qui succederà la guerra ed è meglio chè i cosidetti piagnoni che verranno a farsi belli portando una ipocrita solidarietà meglio che stiano alla larga perchè io stesso personalmente prendo una chiave inglese e gliela piazzo sui denti.
Scusate la franchezza ma questa è la situazione.
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Re: la trattativa con air france
Situazione la vostra più che comprensibile...Più che darti/vi la mia solidarietà ed augurarti/vi che tutto proceda verso il meglio e soprattutto il mantenimento del vs posto di lavoro a condizioni dignitose.worf359 ha scritto:Vi dico solo una cosa e non intervengo più perchè siamo tutti esasperati e con i nervi a fior di pelle.
LA situazione è che noi di Az vogliamo i franzosi perchè a stò punti è l'unica soluzione e per tutti intendo tutti a Fco quelli che parlano di cordata italiana hanno capito che fanno meglio a starsi zitti.
MA lo dico e lo confermo sè putacaso andiamo in commissariamento o fallimenti qui succederà la guerra ed è meglio chè i cosidetti piagnoni che verranno a farsi belli portando una ipocrita solidarietà meglio che stiano alla larga perchè io stesso personalmente prendo una chiave inglese e gliela piazzo sui denti.
Scusate la franchezza ma questa è la situazione.
Un grandissimo in bocca al lupo!!!!


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Re: la trattativa con air france
Vi ringrazio a tutti e vi assicuro chè apprezzo la vostra solidarietà ma solo per far capire a certi personaggi che parlano di commissariamento come soluzione migliore ecco che cosa succederebbe.
Congelamento dei dei debiti e taglio immediato delle rotte meno remunerative:
Verranno messi a terra qualcosa come 75 macchine.
Il commissario comincerà a vendere pezzi di azienda per risanare i debiti e quindi a quel punto,verrà messo in vendita quello che rimane della compagnia.
Rientro immediato di tutto il personale negli scali periferici(o licenziamento).
Per Az airport questo vuol dire:
Chiusura degli scali periferici e recessione dei contratti di handler negli scali di LHR,CTA,PMO,NAP.
TAglio del personale stagionale(solo da noi andranno a casa immediatamente qualcosa come 3000 e ripeto 3000 stagionali tra oua e addetti di scalo.
Qualcuno ancora vuole parlare di commisariamento?
Questo senza contare quello che succederebbe con il navigante ma A.S e ABD possono rispondere loro.
Congelamento dei dei debiti e taglio immediato delle rotte meno remunerative:
Verranno messi a terra qualcosa come 75 macchine.
Il commissario comincerà a vendere pezzi di azienda per risanare i debiti e quindi a quel punto,verrà messo in vendita quello che rimane della compagnia.
Rientro immediato di tutto il personale negli scali periferici(o licenziamento).
Per Az airport questo vuol dire:
Chiusura degli scali periferici e recessione dei contratti di handler negli scali di LHR,CTA,PMO,NAP.
TAglio del personale stagionale(solo da noi andranno a casa immediatamente qualcosa come 3000 e ripeto 3000 stagionali tra oua e addetti di scalo.
Qualcuno ancora vuole parlare di commisariamento?
Questo senza contare quello che succederebbe con il navigante ma A.S e ABD possono rispondere loro.
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Re: la trattativa con air france
Lungi il commissariamento ma credo che siano proprio i sindacati a cui spetta uno dei si all'inevitabile piano AF KL a non voler accettare di dare il loro assenzo
AF KL ha garantito che nessuno subirà un traumatico licenziamento e che gli esuberi sono meno del dovuto
qualcuno parla che Prodi stia svendendo ma a questo punto certo che è una svendita ma è purtroppo inevitabile.
Se il governo di centro destra 5 anni fa invece di dare contro l'UE il prestito ponte che Berlusconi rivuole dare ad alitalia avesse portato avanti la privatizzazione la situazione non sarebbe quella che è purtroppo oggi.

AF KL ha garantito che nessuno subirà un traumatico licenziamento e che gli esuberi sono meno del dovuto
qualcuno parla che Prodi stia svendendo ma a questo punto certo che è una svendita ma è purtroppo inevitabile.
Se il governo di centro destra 5 anni fa invece di dare contro l'UE il prestito ponte che Berlusconi rivuole dare ad alitalia avesse portato avanti la privatizzazione la situazione non sarebbe quella che è purtroppo oggi.

- worf359
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Re: la trattativa con air france
I sindacati alla fine firmeranno anche perchè è la base stessa a chiederglielo,il fatto è che si vuole evitare di far fare la fine che fece ADR quando venne privatizzata e cioè un bello spezzatino,e non hanno tutti i torti ma purtroppo orami abbiamo superato la V1 e quindi ci tocca firmare.
- air4you
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Re: la trattativa con air france
Ho saputo che il piano LH era molto più duro di quello di AF KL .... e poi i tedeschi non scherzano ce lo ha dimostrato la storia e ce lo dimostra come sono abituati loro a lavorare e a vedere le cose molto diverse da come le vediamo noi.....
Un piccolo esempio che può non azzeccarci nulla ma la dice lunga...
Da Napoli parono treni alla volta della germania che riceve milioni di euro per lo smaltimento della nostra monnezza....
Non solo la ricevono e ci guadagnano pure rivendendo il risultato della trasformazione....
Bene se LH avesse messo le mani in AZ avrebbe fatto peggio di AF KL
Inoltre AF KL non puà trattare molto perchè l'impegno economico e finanziario è rilevante e a rischio per la stessa AF KL ad oggi.... Quindi se si rompono le così dette beh ci mandano a quel paese ... e non li si deve certo accusare di avere mandato la trattativa a monte
Un piccolo esempio che può non azzeccarci nulla ma la dice lunga...
Da Napoli parono treni alla volta della germania che riceve milioni di euro per lo smaltimento della nostra monnezza....
Non solo la ricevono e ci guadagnano pure rivendendo il risultato della trasformazione....
Bene se LH avesse messo le mani in AZ avrebbe fatto peggio di AF KL
Inoltre AF KL non puà trattare molto perchè l'impegno economico e finanziario è rilevante e a rischio per la stessa AF KL ad oggi.... Quindi se si rompono le così dette beh ci mandano a quel paese ... e non li si deve certo accusare di avere mandato la trattativa a monte
- araial14
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Re: la trattativa con air france
Piano di Lufthansa per l'acquisizione di Alitalia
Lufthansa vuole allineare i contratti di lavoro alla produttività dei livelli europei e ridurre l'organico di Alitalia, che aveva 11.262 dipendenti al 30 settembre, di cui circa 6.500 naviganti. La maggioranza di piloti e assistenti di volo dovrebbe spostarsi da Roma a Malpensa. Verrebbero anche concentrati a Malpensa i collegamenti con Buenos Aires e Mumbai, oggi fatti alcuni giorni dalla Lombardia e altri da Roma.
Malpensa perderebbe qualche volo a lungo raggio, ma riceverebbe un maggior numero di frequenze di alimentazione da un bacino più ampio, fino alla Svizzera e Germania. Fiumicino verrebbe impiegato come piattaforma verso Africa e Medio Oriente, anche per il flusso turistico dal Nord Europa a bordo di aerei Airbus a medio raggio, dai costi inferiori rispetto a jet più grandi.
Nelle intenzioni di Lufthansa, Alitalia e la sostenuta domanda del mercato italiano riceverebbero benefici nell'integrazione con la rete dell'alleanza Star Alliance, la più vasta al mondo. Comprende 15 compagnie tra cui Singapore, Thai, All Nippon, United e Us Airways, Swiss, Austrian, Sas.
I tedeschi non disconoscono Az Servizi, di cui Alitalia ha il 51%, purché i sindacati accettino una significativa riduzione dell'organico, in totale 8.300 addetti.
Lufthansa prevede «un'integrazione» con Air Dolomiti, di cui possiede il 100%, mentre rimarca le distanze da Air One. In caso di successo tedesco, Carlo Toto potrebbe rimanere un partner commerciale, ma più probabilmente dovrebbe accasarsi con un altro alleato.
La scelta del compratore di Alitalia dovrebbe essere fatta entro fine mese. Secondo il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, Prato «ha comunicato che sarà intorno al 23 novembre».
C'è l'incognita finanziaria. Lufthansa ha uno schema diverso dall'acquisto attraverso aumento di capitale. Vorrebbe prima comprare il 49,9% del Tesoro (ma a un prezzo inferiore alla Borsa, ieri +1,1% a 0,8585) e poi salire a una partecipazione di larga maggioranza, fino a togliere la compagnia dalla Borsa.
http://www.ilsole24ore.com
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Questo era il piano di LH. A voi il paragone.
Lufthansa vuole allineare i contratti di lavoro alla produttività dei livelli europei e ridurre l'organico di Alitalia, che aveva 11.262 dipendenti al 30 settembre, di cui circa 6.500 naviganti. La maggioranza di piloti e assistenti di volo dovrebbe spostarsi da Roma a Malpensa. Verrebbero anche concentrati a Malpensa i collegamenti con Buenos Aires e Mumbai, oggi fatti alcuni giorni dalla Lombardia e altri da Roma.
Malpensa perderebbe qualche volo a lungo raggio, ma riceverebbe un maggior numero di frequenze di alimentazione da un bacino più ampio, fino alla Svizzera e Germania. Fiumicino verrebbe impiegato come piattaforma verso Africa e Medio Oriente, anche per il flusso turistico dal Nord Europa a bordo di aerei Airbus a medio raggio, dai costi inferiori rispetto a jet più grandi.
Nelle intenzioni di Lufthansa, Alitalia e la sostenuta domanda del mercato italiano riceverebbero benefici nell'integrazione con la rete dell'alleanza Star Alliance, la più vasta al mondo. Comprende 15 compagnie tra cui Singapore, Thai, All Nippon, United e Us Airways, Swiss, Austrian, Sas.
I tedeschi non disconoscono Az Servizi, di cui Alitalia ha il 51%, purché i sindacati accettino una significativa riduzione dell'organico, in totale 8.300 addetti.
Lufthansa prevede «un'integrazione» con Air Dolomiti, di cui possiede il 100%, mentre rimarca le distanze da Air One. In caso di successo tedesco, Carlo Toto potrebbe rimanere un partner commerciale, ma più probabilmente dovrebbe accasarsi con un altro alleato.
La scelta del compratore di Alitalia dovrebbe essere fatta entro fine mese. Secondo il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, Prato «ha comunicato che sarà intorno al 23 novembre».
C'è l'incognita finanziaria. Lufthansa ha uno schema diverso dall'acquisto attraverso aumento di capitale. Vorrebbe prima comprare il 49,9% del Tesoro (ma a un prezzo inferiore alla Borsa, ieri +1,1% a 0,8585) e poi salire a una partecipazione di larga maggioranza, fino a togliere la compagnia dalla Borsa.
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Questo era il piano di LH. A voi il paragone.



- air4you
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Re: la trattativa con air france
un piano prima della due diligence e poi perchè hanno abbandonato ? andiamo a ripescare le dichiarazioni....
se non ricordo male LH dichiarò che erano troppo onerose... ma stiamo anche parlando di una operazione di mesi e mesi fa a cui partecipò anche AF KL e dalla quale quest'ultima si ritirò pure....
ad oggi LH non potrebbe offrire di meglio....
se non ricordo male LH dichiarò che erano troppo onerose... ma stiamo anche parlando di una operazione di mesi e mesi fa a cui partecipò anche AF KL e dalla quale quest'ultima si ritirò pure....
ad oggi LH non potrebbe offrire di meglio....
- araial14
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Re: la trattativa con air france
Visto come stanno andando le cose, potrebbe sicuramente non offrire di meglio, ma di MENO.air4you ha scritto: ad oggi LH non potrebbe offrire di meglio....


- araial14
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Re: la trattativa con air france
Tg5 ore 19,55
Padoa Schioppa : Bisogna vendere subito ad AF
Bianchi : Non bisogna vendere, ci son liquidi fino a fine 2008
Di Pietro : AZ deve esser venduta dal nuovo governo.
Bonino: Bene ad una cordata italiana, ma che si palesi il più presto possibile.
Incredibile!!!!
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Bianchi : Non bisogna vendere, ci son liquidi fino a fine 2008
Di Pietro : AZ deve esser venduta dal nuovo governo.
Bonino: Bene ad una cordata italiana, ma che si palesi il più presto possibile.














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- aeb
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Re: la trattativa con air france
araial14 ha scritto:Tg5 ore 19,55
Padoa Schioppa : Bisogna vendere subito ad AF
Bianchi : Non bisogna vendere, ci son liquidi fino a fine 2008
Di Pietro : AZ deve esser venduta dal nuovo governo.
Bonino: Bene ad una cordata italiana, ma che si palesi il più presto possibile.
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Andrea
Dilige et quod vis fac
Sant'Agostino
La libertà è una forma di disciplina
C.S.I.
Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti
Nanni Moretti (in Palombella rossa)
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- araial14
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Re: la trattativa con air france
Non pensavo che i francesi fossero un popolo stoicamente paziente.....aeb ha scritto:araial14 ha scritto:Tg5 ore 19,55
Padoa Schioppa : Bisogna vendere subito ad AF
Bianchi : Non bisogna vendere, ci son liquidi fino a fine 2008
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Bonino: Bene ad una cordata italiana, ma che si palesi il più presto possibile.
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