
la trattativa con air france
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Re: la trattativa con air france
non preoccuparti.so che stai scherzando! 

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Re: la trattativa con air france
pare che i sindacati si siano ammorbiditi avendo capito che l'alternativa ad AF si chiamma amministrazione straordinaria dopo le elezioni
pare anche che governo e sea stiano per discutere il ritiro del ricorso,la sea avrebbe in cambio i fondi per la terza pista,e la rivistazione di alcuni bilaterali
sembra anche che il governo stia mediando con af per ottenere condizioni migliori per i sindacati al fine di trovare l'accordo
invito a leggere il sole 24 ore di oggi
pare infine che il calo delle merci a mxp sia stato meno del previsto cira il 5% contro il 20% preventivato
parlo di cargo imbarcato
e infine pare che il traffico pax a mxp non abbia subito un calo del 30% bensì del 44%,a dimostrazione che il bacino o/d di mxp non è quello che la sea dichiara,e che molti si sono spostati su linate,preferendolo,guarda un pò che caso a mxp
pare anche che governo e sea stiano per discutere il ritiro del ricorso,la sea avrebbe in cambio i fondi per la terza pista,e la rivistazione di alcuni bilaterali
sembra anche che il governo stia mediando con af per ottenere condizioni migliori per i sindacati al fine di trovare l'accordo
invito a leggere il sole 24 ore di oggi
pare infine che il calo delle merci a mxp sia stato meno del previsto cira il 5% contro il 20% preventivato
parlo di cargo imbarcato
e infine pare che il traffico pax a mxp non abbia subito un calo del 30% bensì del 44%,a dimostrazione che il bacino o/d di mxp non è quello che la sea dichiara,e che molti si sono spostati su linate,preferendolo,guarda un pò che caso a mxp
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Re: la trattativa con air france
Roma, 16:23
ALITALIA: LETTA, CONTIAMO SU INTESA PROSSIMA SETTIMANA
"Contiamo di arrivare a un'intesa la prossima settimana". E' quanto ha affermato il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi. E in questi giorni il Governo cerchera' di risolvere "i problemi dell'ultimo miglio". Attorno a questi problemi ci deve essere la consapevolezza che "questa seconda opportunita' e' l'ultima
repubblica
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 10 apr - Letta, secondo quanto riferiscono sempre fonti sindacali, ha spiegato che "il Governo puo' avere un ruolo di iniziativa che abbia tutte le parti in causa come interlocutori. Una prima deve essere fatta di contatti informali. Una seconda fase - ha aggiunto - sara' formale". In questa ci saranno gli esiti della prima e "la presentazione di un nostro documento con cui far tornare" al tavolo della trattativa Air France. I tempi indicati sono quelli della prossima settimana. Zam (RADIOCOR) 10-04-08 13:42:36
ALITALIA: LETTA, CONTIAMO SU INTESA PROSSIMA SETTIMANA
"Contiamo di arrivare a un'intesa la prossima settimana". E' quanto ha affermato il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi. E in questi giorni il Governo cerchera' di risolvere "i problemi dell'ultimo miglio". Attorno a questi problemi ci deve essere la consapevolezza che "questa seconda opportunita' e' l'ultima
repubblica
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 10 apr - Letta, secondo quanto riferiscono sempre fonti sindacali, ha spiegato che "il Governo puo' avere un ruolo di iniziativa che abbia tutte le parti in causa come interlocutori. Una prima deve essere fatta di contatti informali. Una seconda fase - ha aggiunto - sara' formale". In questa ci saranno gli esiti della prima e "la presentazione di un nostro documento con cui far tornare" al tavolo della trattativa Air France. I tempi indicati sono quelli della prossima settimana. Zam (RADIOCOR) 10-04-08 13:42:36
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Re: la trattativa con air france
ALITALIA:SEA SCRIVE A CLIENTI VIP,C'E' LA CIG SCUSATE DISAGI
(ANSA) - MILANO, 10 APR - La crisi di Alitalia e conseguentemente dell'aeroporto di Malpensa non conosce ostacoli e non sembra guardare in faccia ad alcuno. Tanto che, in questi giorni, non con il solito telegramma ma con biglietto patinato bianco candido, la Sea dopo aver posto in cassaintegrazione anche i dipendenti top del SeaClub, ha avvisato i clienti dei disagi che avrebbero potuto di conseguenza incontrare a causa dei tagli di personale. ''Gentile socio - recita il bigliettino inviato loro, con tanto di stemma del Sea Club - la nostra azienda, a fronte della crisi legata alla riduzione di voli operata da Alitalia sullo scalo di Malpensa, ha richiesto e ottenuto di utilizzare la cassa integrazione straordinaria per un periodo di ventiquattro mesi. Tale provvedimento - continua - e' distribuito su tutti i dipendenti del gruppo Sea per evitare penalizzanti ricadute sulle sole persone la cui attivita'risultava strettamente legata ai voli Alitalia''. Conseguenza, ''anche il personale Club Sea e' coinvolto dalla cassa integrazione''. Quindi, rivolto direttamente al cliente, nel biglietto si legge: ''Confidiamo sulla sua comprensionese si dovessero verificare rallentamenti nell'attivita'''. (ANSA). PG
(ANSA) - MILANO, 10 APR - La crisi di Alitalia e conseguentemente dell'aeroporto di Malpensa non conosce ostacoli e non sembra guardare in faccia ad alcuno. Tanto che, in questi giorni, non con il solito telegramma ma con biglietto patinato bianco candido, la Sea dopo aver posto in cassaintegrazione anche i dipendenti top del SeaClub, ha avvisato i clienti dei disagi che avrebbero potuto di conseguenza incontrare a causa dei tagli di personale. ''Gentile socio - recita il bigliettino inviato loro, con tanto di stemma del Sea Club - la nostra azienda, a fronte della crisi legata alla riduzione di voli operata da Alitalia sullo scalo di Malpensa, ha richiesto e ottenuto di utilizzare la cassa integrazione straordinaria per un periodo di ventiquattro mesi. Tale provvedimento - continua - e' distribuito su tutti i dipendenti del gruppo Sea per evitare penalizzanti ricadute sulle sole persone la cui attivita'risultava strettamente legata ai voli Alitalia''. Conseguenza, ''anche il personale Club Sea e' coinvolto dalla cassa integrazione''. Quindi, rivolto direttamente al cliente, nel biglietto si legge: ''Confidiamo sulla sua comprensionese si dovessero verificare rallentamenti nell'attivita'''. (ANSA). PG
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Re: la trattativa con air france
..toh, chi l'avrebbe mai detto?airbusfamilydriver ha scritto: e infine pare che il traffico pax a mxp non abbia subito un calo del 30% bensì del 44%,a dimostrazione che il bacino o/d di mxp non è quello che la sea dichiara,e che molti si sono spostati su linate,preferendolo,guarda un pò che caso a mxp


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Nanni Moretti (in Palombella rossa)
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Re: la trattativa con air france
berlusconi avrebbe detto durante la registrazione di porta a porta che in caso di accordo tra AF e sindati,lui non ne terrà conto ma lo traslerà su una nuova componente azionaria(famosa cordata)
penso che in tal caso un accordo raggiunto con AF non possa essere traslato ad un nuova azionista senza rivedere la trattativa,cambiando i soggetti della trattativa
a me sembra un ipotesi ridicola per due motivi
primo perchè a quel punto altro che aeroporti bloccati,penso che i 19000 dipendenti di az sarebbero pronti a dare il benvenuto al nuovo presidente del consiglio
secondo perchè mi chiederei come mai con spinettà 2100 sarebbero troppi mentre andrebbero bene con un eventuale azionista di cordata
secondo me sta cordata è un bluff elettorale
penso che in tal caso un accordo raggiunto con AF non possa essere traslato ad un nuova azionista senza rivedere la trattativa,cambiando i soggetti della trattativa
a me sembra un ipotesi ridicola per due motivi
primo perchè a quel punto altro che aeroporti bloccati,penso che i 19000 dipendenti di az sarebbero pronti a dare il benvenuto al nuovo presidente del consiglio
secondo perchè mi chiederei come mai con spinettà 2100 sarebbero troppi mentre andrebbero bene con un eventuale azionista di cordata
secondo me sta cordata è un bluff elettorale
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Re: la trattativa con air france
perchè ci credevi ancora?airbusfamilydriver ha scritto:secondo me sta cordata è un bluff elettorale

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Re: la trattativa con air france
AFD, hai dimenticato questo:
ALITALIA: BERLUSCONI, OK CORDATA DA DECINE DI IMPRESE
(ANSA) - ROMA - ''Sono diverse le decine di imprese che hanno accolto il mio appello a fare la propria parte su Alitalia''. Lo afferma il candidato premier del Pdl, Silvio Berlusconi, tornando nel corso di ''Porta a Porta'' sulla cordata italiana per Alitalia. (ANSA). CAP-FLB/FCC
ALITALIA: BERLUSCONI, OK CORDATA DA DECINE DI IMPRESE
(ANSA) - ROMA - ''Sono diverse le decine di imprese che hanno accolto il mio appello a fare la propria parte su Alitalia''. Lo afferma il candidato premier del Pdl, Silvio Berlusconi, tornando nel corso di ''Porta a Porta'' sulla cordata italiana per Alitalia. (ANSA). CAP-FLB/FCC
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Re: la trattativa con air france
ALITALIA: GOVERNO, INTESA CON AF E' UNICA CONCRETA SOLUZIONE
(ANSA) - ROMA - ''Al termine della riunione il governo esprime la convinzione che l'intesa tra Alitalia ed Air France-Klm rappresenta l'unica concreta soluzione per dare un futuro alla compagnia di bandiera''. E' quanto si legge in una nota della presidenza del Consiglio al termine della riunione con i sindacati. (ANSA). SCA-DR
ALITALIA: ESPERTI, TAGLI IMPOSSIBILI, SENZA AF CROLLO/ANSA
(ANSA) - ROMA - Il destino di Alitalia nelle prossime settimane non sara' una lenta agonia. Per lei o ci sara' un accordo con Air France o sara' il fallimento. Sono infatti sostanzialmente impraticabili - sostengono gli esperti del settore aereo - altre strade che tentino di prolungare l'attivita' della compagnia attraverso il taglio progressivo di servizi e costi. Nelle condizioni in cui e' la compagnia trattare con il sindacato tagli di rotte o di servizi e' impossibile, oltre che antieconomico ''perche' prolungherebbe la vita per un mese ma renderebbe piu' difficile un recupero successivo''. Ne e' convinto Marco Ponti, docente del Politecnico di Milano e collaboratore della Voce.info secondo il quale ''tagli in questo contesto sono difficili da prevedere perche' significherebbe cessare delle attivita' e in questa situazione la trattativa con i sindacati sarebbe ancora molto difficile''.In prospettiva, dunque, non ci saranno riduzioni di servizi essenziali, come allentamenti sulla sicurezza, la cui gestione e' rigidamente stabilita da norme e regolamenti, ma non sara' possibile nemmeno risparmiare su servizi come il catering o l'assistenza ai passeggeri. A fine marzo Alitalia aveva una disponibilita' finanziaria di soli 170 milioni di euro, a febbraio erano 180, a gennaio 282, a dicembre 367. Una emorragia che ha fatto scrivere nel comunicato emesso al termine dell'ultima riunione del cda che c'erano margini di manovra solo nel ''brevissimo tempo'' e che un'iniezione di capitali come quella che prevede Air France era sempre piu' indispensabile. ''Interventi immediati si possono anche fare: ridurre gli straordinari dei dipendenti, tagliare le spese su forniture e appalti che non potranno essere rinnovati. Ma non sono questi interventi che possono incidere sulla sopravvivenza di Alitalia'' dice da parte sua il segretario generale di Assaereo, Cesare Stumpo secondo il quale, ''ormai i giochi sono fatti: l'unica chance che Alitalia ha e' quella di inserirsi in una grande alleanza. La sua sopravvivenza non si puo' giocare con misure fatte in casa e il sindacato deve prendere atto che non esiste piu' l'Iri, che non ci sono piu' escamotage per non affrontare la realta'''. La pensa cosi' anche Ponti, dal cui punto di vista anche'' la soluzione Air France non e' molto dura visto che i dipendenti che Spinetta non prenderebbe resterebbero comunque nelle mani di Fintecna''. E questo, precisa, non per dare addosso al sindacato ''che fa il suo mestiere. La colpa di questa situazione non e' del sindacato ma della politica e della controparte che e' di polenta: con una gestione demente e' ovvio - continua - che il sindacato occupi tutti gli spazi che gli vengono concessi ''. ''Date queste premesse le traiettorie possibili sono molto poche. Puo' essere applicata la Marzano ma tutti gli studiosi dubitano che possa funzionare come con Parmalat. La procedura della Marzano funziona solo se l'impresa e' sana, ma nel caso di Alitalia la situazione industriale e' ancora piu' pesante di quella finanziaria'' dice Ponti. Un'altra alternativa potrebbe essere quella di sospendere le attivita' piu' in perdita, come nel caso di quelle gestite da Az service, o tagliare sui voli meno remunerativi: ma, sostiene ancora Ponti, ''avremmo ugualmente dei guai, perche' la presenza sul mercato della compagnia ne risentirebbe e, visto che uno dei pochi valori che Alitalia possiede sono gli slot, rinuncerebbe in prospettiva ad un valore. Con i tagli, inoltre, ne soffrirebbe la parte industriale che si avvantaggia di economie di scala''. Soprattutto, afferma Ponti, ''le prospettive non sembrano buone neppure per il contesto competitivo. Quello che pavento nella ripresa delle trattative, e' che una delle contropartite che Af chiedera' al governo per trattare minori tagli al personale sia un'ulteriore protezione dalla concorrenza: un impegno, ad esempio, a non accelerare la liberalizzazione delle rotte bilaterali con il Nord America. Ma - sottolinea Ponti - ogni azione di protezione di compagnie di bandiera si trasforma in un danno per i cittadini''. Altra soluzione potrebbe essere quella di vendere qualche aeroplano ma, in ogni caso, ''ritengo difficile, a causa della pressione sindacale, riduzioni di costi. I costi non si riducono in un mese. Per un qualche settimana o mese tutti i santi aiutano: faccio cassa vendendo qualche cosa'', come e' stato con la partecipazione in Air France. Ma, ripete il docente del Politecnico, ''quello che vedo come rischio maggiore e' che si chiedano condizioni protezionistiche. E, per mettere le zeppe alla concorrenza, ci sono mille modi''. Per evitare il fallimento Alitalia, dice infine il responsabile di Assaereo, ha solo due strade da percorrere: l'alleanza con Air France o l'acquisto da parte di una cordata di imprenditori. E - conclude - un patto industriale che la consolidi in una delle grandi alleanze internazionali, come Sky Team. (ANSA). CHI
(ANSA) - ROMA - ''Al termine della riunione il governo esprime la convinzione che l'intesa tra Alitalia ed Air France-Klm rappresenta l'unica concreta soluzione per dare un futuro alla compagnia di bandiera''. E' quanto si legge in una nota della presidenza del Consiglio al termine della riunione con i sindacati. (ANSA). SCA-DR
ALITALIA: ESPERTI, TAGLI IMPOSSIBILI, SENZA AF CROLLO/ANSA
(ANSA) - ROMA - Il destino di Alitalia nelle prossime settimane non sara' una lenta agonia. Per lei o ci sara' un accordo con Air France o sara' il fallimento. Sono infatti sostanzialmente impraticabili - sostengono gli esperti del settore aereo - altre strade che tentino di prolungare l'attivita' della compagnia attraverso il taglio progressivo di servizi e costi. Nelle condizioni in cui e' la compagnia trattare con il sindacato tagli di rotte o di servizi e' impossibile, oltre che antieconomico ''perche' prolungherebbe la vita per un mese ma renderebbe piu' difficile un recupero successivo''. Ne e' convinto Marco Ponti, docente del Politecnico di Milano e collaboratore della Voce.info secondo il quale ''tagli in questo contesto sono difficili da prevedere perche' significherebbe cessare delle attivita' e in questa situazione la trattativa con i sindacati sarebbe ancora molto difficile''.In prospettiva, dunque, non ci saranno riduzioni di servizi essenziali, come allentamenti sulla sicurezza, la cui gestione e' rigidamente stabilita da norme e regolamenti, ma non sara' possibile nemmeno risparmiare su servizi come il catering o l'assistenza ai passeggeri. A fine marzo Alitalia aveva una disponibilita' finanziaria di soli 170 milioni di euro, a febbraio erano 180, a gennaio 282, a dicembre 367. Una emorragia che ha fatto scrivere nel comunicato emesso al termine dell'ultima riunione del cda che c'erano margini di manovra solo nel ''brevissimo tempo'' e che un'iniezione di capitali come quella che prevede Air France era sempre piu' indispensabile. ''Interventi immediati si possono anche fare: ridurre gli straordinari dei dipendenti, tagliare le spese su forniture e appalti che non potranno essere rinnovati. Ma non sono questi interventi che possono incidere sulla sopravvivenza di Alitalia'' dice da parte sua il segretario generale di Assaereo, Cesare Stumpo secondo il quale, ''ormai i giochi sono fatti: l'unica chance che Alitalia ha e' quella di inserirsi in una grande alleanza. La sua sopravvivenza non si puo' giocare con misure fatte in casa e il sindacato deve prendere atto che non esiste piu' l'Iri, che non ci sono piu' escamotage per non affrontare la realta'''. La pensa cosi' anche Ponti, dal cui punto di vista anche'' la soluzione Air France non e' molto dura visto che i dipendenti che Spinetta non prenderebbe resterebbero comunque nelle mani di Fintecna''. E questo, precisa, non per dare addosso al sindacato ''che fa il suo mestiere. La colpa di questa situazione non e' del sindacato ma della politica e della controparte che e' di polenta: con una gestione demente e' ovvio - continua - che il sindacato occupi tutti gli spazi che gli vengono concessi ''. ''Date queste premesse le traiettorie possibili sono molto poche. Puo' essere applicata la Marzano ma tutti gli studiosi dubitano che possa funzionare come con Parmalat. La procedura della Marzano funziona solo se l'impresa e' sana, ma nel caso di Alitalia la situazione industriale e' ancora piu' pesante di quella finanziaria'' dice Ponti. Un'altra alternativa potrebbe essere quella di sospendere le attivita' piu' in perdita, come nel caso di quelle gestite da Az service, o tagliare sui voli meno remunerativi: ma, sostiene ancora Ponti, ''avremmo ugualmente dei guai, perche' la presenza sul mercato della compagnia ne risentirebbe e, visto che uno dei pochi valori che Alitalia possiede sono gli slot, rinuncerebbe in prospettiva ad un valore. Con i tagli, inoltre, ne soffrirebbe la parte industriale che si avvantaggia di economie di scala''. Soprattutto, afferma Ponti, ''le prospettive non sembrano buone neppure per il contesto competitivo. Quello che pavento nella ripresa delle trattative, e' che una delle contropartite che Af chiedera' al governo per trattare minori tagli al personale sia un'ulteriore protezione dalla concorrenza: un impegno, ad esempio, a non accelerare la liberalizzazione delle rotte bilaterali con il Nord America. Ma - sottolinea Ponti - ogni azione di protezione di compagnie di bandiera si trasforma in un danno per i cittadini''. Altra soluzione potrebbe essere quella di vendere qualche aeroplano ma, in ogni caso, ''ritengo difficile, a causa della pressione sindacale, riduzioni di costi. I costi non si riducono in un mese. Per un qualche settimana o mese tutti i santi aiutano: faccio cassa vendendo qualche cosa'', come e' stato con la partecipazione in Air France. Ma, ripete il docente del Politecnico, ''quello che vedo come rischio maggiore e' che si chiedano condizioni protezionistiche. E, per mettere le zeppe alla concorrenza, ci sono mille modi''. Per evitare il fallimento Alitalia, dice infine il responsabile di Assaereo, ha solo due strade da percorrere: l'alleanza con Air France o l'acquisto da parte di una cordata di imprenditori. E - conclude - un patto industriale che la consolidi in una delle grandi alleanze internazionali, come Sky Team. (ANSA). CHI
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Re: la trattativa con air france
Permettetemi di suggerirvi questo link :
http://mediacenter.corriere.it/MediaCen ... 144f486ba6
e questo: http://ansa.it/opencms/export/site/noti ... 53042.html
" DOPO TANTE BATTAGLIE, SEMPRE INVIDIATO PER LA BELLEZZA, LA DISARMANTE E GENIALE SEMPLICITA', AMMIRATO ANCHE PER SAPER STARE A GALLA.... ABBIAMO VISTO LA SCOMPARSA DEL NOSTRO MD80 DA GUERRA! "
Cercate su yuotube atitech, in questi giorni.
Non commento le vostre opinioni sulla vicenda Alitalia, perchè so che sono fatte senza acredine. Io sono uno di " quelli " che sta vivendo questa vicenda. So cosa viene raccontato e cosa stiamo vivendo realmente.
Spero in una soluzione: UNA soluzione, non tante come al solito.
Solo due raccomandazioni prima di salutarvi e ridiventare "lettore",
a) non fate paralleli con Parmalat e simili, qui i soldi non ci sono e senza soldi niente prodotto... il taxi senza benzina non può guadagnarsi altra benzina... ( i SORDI SE LI SO MAGNATI )
b) non considerate le compagnie " fallite " all'estero, swiss la stessa air france, etc. Noi Voi LORO si vive qui in Italia,in bananopoli, dove tutti dicono e fanno ma non si vede mai niente di fatto, e nessuno per questo viene punito,non negli altri paesi. Volare si doveva comprare az, e poi è fallita ....
Assolutamente senza spirito plitico.
Vi stimo tutti, complimenti in particolare ai professionisti; un plauso ai non professionisti che sono terribilmente preparati.
Vediamo come va a finire...
Ciao
Quack!
http://mediacenter.corriere.it/MediaCen ... 144f486ba6
e questo: http://ansa.it/opencms/export/site/noti ... 53042.html
" DOPO TANTE BATTAGLIE, SEMPRE INVIDIATO PER LA BELLEZZA, LA DISARMANTE E GENIALE SEMPLICITA', AMMIRATO ANCHE PER SAPER STARE A GALLA.... ABBIAMO VISTO LA SCOMPARSA DEL NOSTRO MD80 DA GUERRA! "
Cercate su yuotube atitech, in questi giorni.
Non commento le vostre opinioni sulla vicenda Alitalia, perchè so che sono fatte senza acredine. Io sono uno di " quelli " che sta vivendo questa vicenda. So cosa viene raccontato e cosa stiamo vivendo realmente.
Spero in una soluzione: UNA soluzione, non tante come al solito.
Solo due raccomandazioni prima di salutarvi e ridiventare "lettore",
a) non fate paralleli con Parmalat e simili, qui i soldi non ci sono e senza soldi niente prodotto... il taxi senza benzina non può guadagnarsi altra benzina... ( i SORDI SE LI SO MAGNATI )
b) non considerate le compagnie " fallite " all'estero, swiss la stessa air france, etc. Noi Voi LORO si vive qui in Italia,in bananopoli, dove tutti dicono e fanno ma non si vede mai niente di fatto, e nessuno per questo viene punito,non negli altri paesi. Volare si doveva comprare az, e poi è fallita ....
Assolutamente senza spirito plitico.
Vi stimo tutti, complimenti in particolare ai professionisti; un plauso ai non professionisti che sono terribilmente preparati.
Vediamo come va a finire...
Ciao
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Odiamo gli altri perchè vediamo noi stessi riflessi negli altri
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Re: la trattativa con air france
grazie e, come più volte detto, speriamo bene per il Vostro futuro!donald ha scritto:Vi stimo tutti, complimenti in particolare ai professionisti; un plauso ai non professionisti che sono terribilmente preparati.
Vediamo come va a finire...
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Re: la trattativa con air france
Guarda che puoi anche scrivere, il tuo contributo è gradito come quello di chiunque altro!!! Non puoi tornare a lurkare un altro anno e mezzo...donald ha scritto:Solo due raccomandazioni prima di salutarvi e ridiventare "lettore",



Ciaooooo.
McGyver
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Re: la trattativa con air france
fonte?aeb ha scritto:..toh, chi l'avrebbe mai detto?airbusfamilydriver ha scritto: e infine pare che il traffico pax a mxp non abbia subito un calo del 30% bensì del 44%,a dimostrazione che il bacino o/d di mxp non è quello che la sea dichiara,e che molti si sono spostati su linate,preferendolo,guarda un pò che caso a mxp![]()
![]()
direi che è normale, anzi, il problema è un altro, i pax hanno abbandonato alitalia, non mxp, a fronte del dimezzamento dei voli si è passati da 38000 passeggeri che volavano con alitalia da milano a 5000 ( fonte tg5 di ieri sera). se io devo quindi volare con lh a qs punto è logico che parto da lin.
una sola nota...guardate lo yeld di qs voli in patrtenza da mxp, stesso giorno stessa ora......direi che qs dato fa mooooooooooooooolto riflettere
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Re: la trattativa con air france
forse qui sono OT, ma mi spieghi il significato di quello che hai riportato ? a che cosa si riferiscono le cifre ? chiedo scusa agli altri se non è attinente con la trattativa AF-AZbomber78 ha scritto:fonte?aeb ha scritto:..toh, chi l'avrebbe mai detto?airbusfamilydriver ha scritto: e infine pare che il traffico pax a mxp non abbia subito un calo del 30% bensì del 44%,a dimostrazione che il bacino o/d di mxp non è quello che la sea dichiara,e che molti si sono spostati su linate,preferendolo,guarda un pò che caso a mxp![]()
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direi che è normale, anzi, il problema è un altro, i pax hanno abbandonato alitalia, non mxp, a fronte del dimezzamento dei voli si è passati da 38000 passeggeri che volavano con alitalia da milano a 5000 ( fonte tg5 di ieri sera). se io devo quindi volare con lh a qs punto è logico che parto da lin.
una sola nota...guardate lo yeld di qs voli in patrtenza da mxp, stesso giorno stessa ora......direi che qs dato fa mooooooooooooooolto riflettere
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e che cosa potrebbe succedermi? sono su un aereo
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Re: la trattativa con air france
Sembra che effettivamente i passeggeri che vanno a prendere la coincidenza "in su" siano molti di più del previsto rispetto a quelli che si pensava andassero a prenderla "in giù".bomber78 ha scritto:fonte?aeb ha scritto:..toh, chi l'avrebbe mai detto?airbusfamilydriver ha scritto: e infine pare che il traffico pax a mxp non abbia subito un calo del 30% bensì del 44%,a dimostrazione che il bacino o/d di mxp non è quello che la sea dichiara,e che molti si sono spostati su linate,preferendolo,guarda un pò che caso a mxp![]()
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direi che è normale, anzi, il problema è un altro, i pax hanno abbandonato alitalia, non mxp, a fronte del dimezzamento dei voli si è passati da 38000 passeggeri che volavano con alitalia da milano a 5000 ( fonte tg5 di ieri sera). se io devo quindi volare con lh a qs punto è logico che parto da lin.
Quindi AZ non si è portata giù tutta la gente che pensava.
Ciao
Massimo
Ultima modifica di Maxlanz il 11 aprile 2008, 11:04, modificato 1 volta in totale.
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Re: la trattativa con air france
le cifre dicono che il volo alitalia è vuoto, mentre quello airone (stessa ora, stessa tratta, stesso aereo) è decisamente piu pieno, quindi la gente non sta abbandonando malèpensa ma sta abbandonando alitalia, anche per i voli a breve raggiofabrizio_72 ha scritto:
forse qui sono OT, ma mi spieghi il significato di quello che hai riportato ? a che cosa si riferiscono le cifre ? chiedo scusa agli altri se non è attinente con la trattativa AF-AZ
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Re: la trattativa con air france
ok, quindi le cifre rappresentano in qualche modo "quanto spazio c'è ancora per ogni classe". grazie mille.bomber78 ha scritto:le cifre dicono che il volo alitalia è vuoto, mentre quello airone (stessa ora, stessa tratta, stesso aereo) è decisamente piu pieno, quindi la gente non sta abbandonando malèpensa ma sta abbandonando alitalia, anche per i voli a breve raggiofabrizio_72 ha scritto:
forse qui sono OT, ma mi spieghi il significato di quello che hai riportato ? a che cosa si riferiscono le cifre ? chiedo scusa agli altri se non è attinente con la trattativa AF-AZ
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Re: la trattativa con air france
sifabrizio_72 ha scritto:ok, quindi le cifre rappresentano in qualche modo "quanto spazio c'è ancora per ogni classe". grazie mille.
la hostess ideale? quella che vi chiede: caffè, the o me
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Re: la trattativa con air france
Un volo non credo sia significativo, bisognerebbe prenderne un numero statisticamente ragionevole. del resto, che il load factor di Airone sia significamente piu' basso di quello di AZ, è un dato di fatto. Mi sembra di aver postato le tabelle relative.
Che poi ci sia stato un calo di prenotazioni di AZ credo sia normale, vista la situazione di incertezza attuale e con un ministro (TPS) che getta benzina sul fuoco facendo credere che nel giro di 15 giorni AZ sarebbe fallita...
Pare che il calo sia stato del 30-40%...
Che poi ci sia stato un calo di prenotazioni di AZ credo sia normale, vista la situazione di incertezza attuale e con un ministro (TPS) che getta benzina sul fuoco facendo credere che nel giro di 15 giorni AZ sarebbe fallita...
Pare che il calo sia stato del 30-40%...
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Re: la trattativa con air france
Alitalia: un’orgia di sprechi e spese folli per uccidere un’azienda
redazione Venerdì 11 Aprile 2008 alle 11:09
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di Gianluigi Nuzzi
Lo spettro di Malpensa insegue l’Alitalia e ne divora, ancora, i conti. Quello che doveva essere l’hub orgoglio nazionale, il polmone per l’economia, si è trasformato per la compagnia in una centrale di costi, un’emorragia cronica e insanabile, dovuta a cause note come l’iniziale carenza di infrastrutture e la fratricida competizione con Fiumicino. Ma anche a una gestione operativa dell’aeroporto lombardo da parte dell’Alitalia che fin dall’inizio e nel corso degli anni ha determinato disfunzioni e generato spese inutili.
Qualche esempio? Ci sono stati hangar presi in affitto a 1,4 milioni di euro l’anno e non utilizzati per mesi; un numero esorbitante (fra 11 e14 mila) di camere d’albergo pagate ogni mese per gli equipaggi in trasferta con casi grotteschi come quello delle 60 camere con vista sul lago Maggiore pagate per 180 giorni, ma sdegnate dai piloti perchè “Stresa è triste d’inverno”. Imbarcarsi per New York o Tokio, poi può risultare un terno al lotto: se è finito il toner o si inceppa la carta del fax, da Roma non arrivano le mappe neccesarie in cabina. E, inevitabilmente la partenza ritarda. Ecco
Camere affittate e mai usate. Ancora oggi l’Alitalia non riesce a far partire da Fiumicino i piloti che vivono a Roma e dalla Malpensa quelli che hanno casa in Lombardia. Con costi spropositati di trasferte e idennità che Panorama è in grado di ricostruire. Fino al 2005 Alitalia pagava una cifra fra 10.500 e 11 mila camere d’albergo ogni mese a Milano per ospitare i propri equipaggi, registrando anche punte di 14 mila camere al mese con una spesa di circa cento euro a persona per notte. Solo per il pernottamento si spendevano anche 1,4 milioni di euro al mese ai quali bisogna aggiungerne almeno altri 500 mila di diaria di missione (44 euro al giorno). Oggi la situazione è più contenuta. Ma solo relativamente. Alitalia paga 5 mila camere al mese per gli equipaggi su Milano non essendo riuscita a trovare soluzioni alternative.
In effetti si era cercato di aumentare il numero dei 300 piloti e delle 800 hostess con sede in Lombardia. Ma dopo un breve periodo altri 300 piloti destinati agli scali milanesi sono stati trasferiti definitivamente a Roma. Per poi partire comunque da Milano visto che fino al 1 aprile ogni mattina 125 persone tra comandanti e hostess raggiungevano Malpensa da Fiumicino, con il servizio del pullmino (che passava a prenderli sotto casa) garantito dalla compagnia ai dipendenti della capitale in trasferta.
Così il volo Md 80 all’alba da Fiumicino vedeva quasi la totalità dei passeggeri indossare la divisa Alitalia. Anche oggi, dopo i tagli, siamo al paradosso: gran parte dei piloti che partono con i cargo Md11 e i B777 intercontinentali da Malpensa, provengono da Roma, mentre i voli B767 trasferiti a Fiumicino vedono alla cloche piloti con base a Milano e che fanno quindi i pendolari. Spesati di tutto. Fino al 2005 si è tentata invece l’esperienza della mini base. Con i piloti che andavano a Milano per due mesi con diaria e camera pagata e sempre a disposizione anche se poi ci dormivano poche notti, preferendo rientrare nella capitale. Insomma, non si è mai trovata una soluzione.
La palma dello spreco risale al 2000 quando vennero prese in affitto per sei mesi 60 camere di un albergo a Stresa. Ma dopo un breve periodo i piloti si sono rifiutati di soggiornare sul lago: “È un posto morto”, hanno spiegato. I sindacati sono intervenuti e si è tornati agli alberghi di sempre. Del resto i trasferimenti trovano scarsa logica. Si pensi solo alle riunioni periodiche di aggiornamento per piloti e assistenti di volo. Da Malpensa gruppi di 10-15 persone si trasferiscono nella capitale per l’incontro con i due istruttori quando sarebbe più economico fare il contrario, con i due esperti che raggiungono il gruppo. Oppure i voli a lungo raggio che non vedono mai l’equipaggio (sino a 15 persone nei B777) provenire dalla stessa città. Con rischi e ritardi per le hostess che arrivano da Bari e da Napoli alla Malpensa, sempre in agguato.
Affitti d’oro. Dal 1° gennaio 2005 l’Alitalia ha preso in affitto un colossale hangar a Malpensa per riparare i propri veicoli. Ogni anno paga 1,4 milioni di euro alla Sea, la società che gestisce lo scalo, più 230 mila euro di assicurazione. Progettato assecondando le richieste della compagnia di riferimento per lo scalo, consegnato senza gara lasciando di sale il management di Eurofly e Blu Panorama, l’hangar è rimasto fino alla fine del 2005 pressoché inutilizzato. In pratica, fino al 2006, nell’hub più importante d’Italia l’aereo veniva trasferito a Fiumicino con il cosiddetto ferry flight (solo equipaggio), sostenendo spese supplettive.
C’è chi ricorda ancora quando, nel 2003, un volo cargo partì da Malpensa con ernorme ritardo perché il tecnico della manutenzione preferì andare al ristorante prima di riparare il guasto. Il veicolo aveva un problema alla paletta di un motore. Non essendo presente in aeroporto un esperto abilitato ne venne chiamato uno da Roma. Capitava spesso: al tecnico della capitale veniva pagato l’albergo, il ristorante e l’auto per spostarsi. Ma quando questo esperto arrivò da Fiumicino era l’ora di pranzo: quindi prima andò a colazione e poi raggiunse le piste. Risultato: nove ore di ritardo. Anche dopo il taglio drastico dei voli Alitalia dalla Malpensa, passati da 167 a 50, la compagnia continua a tenersi l’hangar e continuerà a pagare l’affitto almeno fino alla fine del 2008 dal momento che occorre dare la disdetta con 18 mesi di preavviso.
Altro contratto d’affitto per uffici sottodimensionati è quello sottoscritto da Alitalia per il suo Crew briefing center (Cbc) ovvero il centro per i servizi di equipaggi e tecnici, ospitato all’intero piano terra di una palazzina alprezzo di 400 mila euro l’anno. Iniziata nel 1998, la locazione doveva durare cinque anni: quanto bastava, cioè, perché venisse costruito il “satellite C” dell’hub destinato ai nuovi uffici. “Ma l’Alitalia non forniva le disposizioni logistiche che servivano per realizzare i lavori”, racconta un dirigente della compagnia “Così siamo tuttora lì a pagare 1.100 euro al giorno”. Nemmeno oggi con la riduzione del personale e del traffico aereo, l’Alitalia ha pensato di disdire con i rituali sei mesi d’anticipo il contratto d’affitto.
Piantine, mappe e fax. Che la scommessa Malpensa dovesse essere vinta lo credevano in pochi oltre a Domenico Cempella, l’amministratore delegato della compagnia che credette fortemente nell’hub del nord. E non tanto per i disagi dei primi giorni e le soluzioni artigianali, improvvisate come quella degli autisti dei pullmini per gli equipaggi lasciati senza le mappe che indicavano le piazzole degli aerei (”Ne vennero distribuite alcune fatte a mano”, ricorda un dirigente della compagnia). Quanto perché il rischio che il volo venisse cancellato o partisse in ritardo era troppo alto. “Per ogni decisione si dipendeva da Roma” ricordano alcuni comandanti “l’esempio classico è la situazione difficile come il giorno di sciopero o la nevicata: non partiva più nessuno. L’eventuale possibilità di far decollare un aereo, infatti, sfumava perché da Roma non erano in grado di decidere la composizione dell’equipaggio tra le 30-40 persone di equipaggio disponibili e in attesa”. Così si accumulava ritardo (che alla compagnia costa 50 dollari al minuto a terra e 150 in volo), sino alle cancellazioni con “riprotezione” dei passeggeri e costi alle stelle per la compagnia di bandiera. Infatti un passeggero inserito sul volo di un’altra compagnia non convenzionata, paga il biglietto a tariffa intera. Inoltre occorre calcolare il costo dell’albergo per l’equipaggio, per i passeggeri oltre alle spese per i passeggeri che si sarebbero dovuti imbarcare sull’aereo non partito per fare la rotta in senso inverso.
Un caso surreale che si ripete ancora oggi è invece quello delle cartine “alternative etops” quelle, cioè, destinate ai voli a lungo raggio che riportano le indicazioni per gli aeroporti alternativi da utilizzare per eventuali atterraggi d’emergenza e i relativi bollettini meteo locali. Indispensabili in cabina, ancora oggi vengono trasmesse alla Malpensa da Roma via fax. Se finisce il toner o si inceppa la carta, il volo ritarda. Proprio come nelle barzellette. Anzi all’Alitalia.
Il governo si gioca la sua ultima chance con Air France-Klm per salvare Alitalia e la prossima settimana presenterà un nuovo piano a Spinetta.
Parole chiare con cui il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta, si è rivolto oggi ai sindacati a Palazzo Chigi. “Smaltiamo le tossine delle elezioni politiche: siamo in una cristalleria e ogni mossa può rompere tutto ma c’è la disponibilità a una seconda occasione, la porta Air France si può riaprire” ha detto Letta anticipando anche che presenterà anche un nuovo piano per l’Alitalia che potrebbe piacere al gruppo Air France-Klm. Letta ha quindi richiamato alla responsabilità i sindacati. “Assumersi oggi responsabilità” per le sorti di Alitalia, ha detto, “vuol dire comprendere che Air France-Klm è l’unica proposta sul tavolo, la nostra compagnia di bandiera non può rimanere in piedi da sola e che, come certificato dal Cda dell’Alitalia, la liquidità dell’azienda è in fase di esaurimento, e che, come ricordato dal commissario europea alla concorrenza, l’immissione di nuovi fondi pubblici è impossibile”. Il tentativo è quello di crearsi una “seconda possibilità” dopo che la compagnia transalpina ha lasciato il tavolo delle trattative sbattendo la porta e senza più dare spiragli negoziali. “Siamo però anche convinti - ha precisato Letta - che terze occasioni non si presenteranno”.
Al tavolo di stamane con le nove sigle sindacali, oltre a Letta, il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, il ministro per lo Sviluppo Economico, Pier Luigi Bersani, il sottosegretario all’Economia, Massimo Tononi. “Mi auguro che il Governo abbia sondato bene le intenzioni di Air France” ha detto intanto il segretario generale della Uil Trasporti, Giuseppe Caronia, dichiarando anche che il sindacato “è pronto ad assumersi responsabilità ma non accetta di assumersi le colpe dell’andamento negativo della trattativa.
“Spero che si arrivi ad una soluzione nella trattativa con Air France. Non vedo un altro candidato” si è augurata la ministra delle Politiche comunitarie, Emma Bonino, augurandosi anche che il sindacato “diventi più ragionevole, si è aperto un dibattito utile al proseguo del lavoro. Mi auguro che vada avanti, serve un po di senso di realtà che aiuterebbe la trattativa”. “Siamo a un passaggio urgente - ha aggiunto Bersani - il ruolo del Governo è a valle di un’intesa”.
Mentre all’interno di Palazzo Chigi si tenta di ricucire le fila del negoziato francese, fuori è la protesta: le forze dell’ordine hanno bloccato l’accesso a Palazzo Chigi dove stava cercando di affluire una folta delegazione di dipendenti Atitech. I manifestanti, alcune centinaia con in mano bandiere della Cgil, Cisl, Uil e Ugl, sono poi stati invitati a confluire in piazza Montecitorio, dietro le apposite transenne che proteggono l’accesso alla Camera.
redazione Venerdì 11 Aprile 2008 alle 11:09
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di Gianluigi Nuzzi
Lo spettro di Malpensa insegue l’Alitalia e ne divora, ancora, i conti. Quello che doveva essere l’hub orgoglio nazionale, il polmone per l’economia, si è trasformato per la compagnia in una centrale di costi, un’emorragia cronica e insanabile, dovuta a cause note come l’iniziale carenza di infrastrutture e la fratricida competizione con Fiumicino. Ma anche a una gestione operativa dell’aeroporto lombardo da parte dell’Alitalia che fin dall’inizio e nel corso degli anni ha determinato disfunzioni e generato spese inutili.
Qualche esempio? Ci sono stati hangar presi in affitto a 1,4 milioni di euro l’anno e non utilizzati per mesi; un numero esorbitante (fra 11 e14 mila) di camere d’albergo pagate ogni mese per gli equipaggi in trasferta con casi grotteschi come quello delle 60 camere con vista sul lago Maggiore pagate per 180 giorni, ma sdegnate dai piloti perchè “Stresa è triste d’inverno”. Imbarcarsi per New York o Tokio, poi può risultare un terno al lotto: se è finito il toner o si inceppa la carta del fax, da Roma non arrivano le mappe neccesarie in cabina. E, inevitabilmente la partenza ritarda. Ecco
Camere affittate e mai usate. Ancora oggi l’Alitalia non riesce a far partire da Fiumicino i piloti che vivono a Roma e dalla Malpensa quelli che hanno casa in Lombardia. Con costi spropositati di trasferte e idennità che Panorama è in grado di ricostruire. Fino al 2005 Alitalia pagava una cifra fra 10.500 e 11 mila camere d’albergo ogni mese a Milano per ospitare i propri equipaggi, registrando anche punte di 14 mila camere al mese con una spesa di circa cento euro a persona per notte. Solo per il pernottamento si spendevano anche 1,4 milioni di euro al mese ai quali bisogna aggiungerne almeno altri 500 mila di diaria di missione (44 euro al giorno). Oggi la situazione è più contenuta. Ma solo relativamente. Alitalia paga 5 mila camere al mese per gli equipaggi su Milano non essendo riuscita a trovare soluzioni alternative.
In effetti si era cercato di aumentare il numero dei 300 piloti e delle 800 hostess con sede in Lombardia. Ma dopo un breve periodo altri 300 piloti destinati agli scali milanesi sono stati trasferiti definitivamente a Roma. Per poi partire comunque da Milano visto che fino al 1 aprile ogni mattina 125 persone tra comandanti e hostess raggiungevano Malpensa da Fiumicino, con il servizio del pullmino (che passava a prenderli sotto casa) garantito dalla compagnia ai dipendenti della capitale in trasferta.
Così il volo Md 80 all’alba da Fiumicino vedeva quasi la totalità dei passeggeri indossare la divisa Alitalia. Anche oggi, dopo i tagli, siamo al paradosso: gran parte dei piloti che partono con i cargo Md11 e i B777 intercontinentali da Malpensa, provengono da Roma, mentre i voli B767 trasferiti a Fiumicino vedono alla cloche piloti con base a Milano e che fanno quindi i pendolari. Spesati di tutto. Fino al 2005 si è tentata invece l’esperienza della mini base. Con i piloti che andavano a Milano per due mesi con diaria e camera pagata e sempre a disposizione anche se poi ci dormivano poche notti, preferendo rientrare nella capitale. Insomma, non si è mai trovata una soluzione.
La palma dello spreco risale al 2000 quando vennero prese in affitto per sei mesi 60 camere di un albergo a Stresa. Ma dopo un breve periodo i piloti si sono rifiutati di soggiornare sul lago: “È un posto morto”, hanno spiegato. I sindacati sono intervenuti e si è tornati agli alberghi di sempre. Del resto i trasferimenti trovano scarsa logica. Si pensi solo alle riunioni periodiche di aggiornamento per piloti e assistenti di volo. Da Malpensa gruppi di 10-15 persone si trasferiscono nella capitale per l’incontro con i due istruttori quando sarebbe più economico fare il contrario, con i due esperti che raggiungono il gruppo. Oppure i voli a lungo raggio che non vedono mai l’equipaggio (sino a 15 persone nei B777) provenire dalla stessa città. Con rischi e ritardi per le hostess che arrivano da Bari e da Napoli alla Malpensa, sempre in agguato.
Affitti d’oro. Dal 1° gennaio 2005 l’Alitalia ha preso in affitto un colossale hangar a Malpensa per riparare i propri veicoli. Ogni anno paga 1,4 milioni di euro alla Sea, la società che gestisce lo scalo, più 230 mila euro di assicurazione. Progettato assecondando le richieste della compagnia di riferimento per lo scalo, consegnato senza gara lasciando di sale il management di Eurofly e Blu Panorama, l’hangar è rimasto fino alla fine del 2005 pressoché inutilizzato. In pratica, fino al 2006, nell’hub più importante d’Italia l’aereo veniva trasferito a Fiumicino con il cosiddetto ferry flight (solo equipaggio), sostenendo spese supplettive.
C’è chi ricorda ancora quando, nel 2003, un volo cargo partì da Malpensa con ernorme ritardo perché il tecnico della manutenzione preferì andare al ristorante prima di riparare il guasto. Il veicolo aveva un problema alla paletta di un motore. Non essendo presente in aeroporto un esperto abilitato ne venne chiamato uno da Roma. Capitava spesso: al tecnico della capitale veniva pagato l’albergo, il ristorante e l’auto per spostarsi. Ma quando questo esperto arrivò da Fiumicino era l’ora di pranzo: quindi prima andò a colazione e poi raggiunse le piste. Risultato: nove ore di ritardo. Anche dopo il taglio drastico dei voli Alitalia dalla Malpensa, passati da 167 a 50, la compagnia continua a tenersi l’hangar e continuerà a pagare l’affitto almeno fino alla fine del 2008 dal momento che occorre dare la disdetta con 18 mesi di preavviso.
Altro contratto d’affitto per uffici sottodimensionati è quello sottoscritto da Alitalia per il suo Crew briefing center (Cbc) ovvero il centro per i servizi di equipaggi e tecnici, ospitato all’intero piano terra di una palazzina alprezzo di 400 mila euro l’anno. Iniziata nel 1998, la locazione doveva durare cinque anni: quanto bastava, cioè, perché venisse costruito il “satellite C” dell’hub destinato ai nuovi uffici. “Ma l’Alitalia non forniva le disposizioni logistiche che servivano per realizzare i lavori”, racconta un dirigente della compagnia “Così siamo tuttora lì a pagare 1.100 euro al giorno”. Nemmeno oggi con la riduzione del personale e del traffico aereo, l’Alitalia ha pensato di disdire con i rituali sei mesi d’anticipo il contratto d’affitto.
Piantine, mappe e fax. Che la scommessa Malpensa dovesse essere vinta lo credevano in pochi oltre a Domenico Cempella, l’amministratore delegato della compagnia che credette fortemente nell’hub del nord. E non tanto per i disagi dei primi giorni e le soluzioni artigianali, improvvisate come quella degli autisti dei pullmini per gli equipaggi lasciati senza le mappe che indicavano le piazzole degli aerei (”Ne vennero distribuite alcune fatte a mano”, ricorda un dirigente della compagnia). Quanto perché il rischio che il volo venisse cancellato o partisse in ritardo era troppo alto. “Per ogni decisione si dipendeva da Roma” ricordano alcuni comandanti “l’esempio classico è la situazione difficile come il giorno di sciopero o la nevicata: non partiva più nessuno. L’eventuale possibilità di far decollare un aereo, infatti, sfumava perché da Roma non erano in grado di decidere la composizione dell’equipaggio tra le 30-40 persone di equipaggio disponibili e in attesa”. Così si accumulava ritardo (che alla compagnia costa 50 dollari al minuto a terra e 150 in volo), sino alle cancellazioni con “riprotezione” dei passeggeri e costi alle stelle per la compagnia di bandiera. Infatti un passeggero inserito sul volo di un’altra compagnia non convenzionata, paga il biglietto a tariffa intera. Inoltre occorre calcolare il costo dell’albergo per l’equipaggio, per i passeggeri oltre alle spese per i passeggeri che si sarebbero dovuti imbarcare sull’aereo non partito per fare la rotta in senso inverso.
Un caso surreale che si ripete ancora oggi è invece quello delle cartine “alternative etops” quelle, cioè, destinate ai voli a lungo raggio che riportano le indicazioni per gli aeroporti alternativi da utilizzare per eventuali atterraggi d’emergenza e i relativi bollettini meteo locali. Indispensabili in cabina, ancora oggi vengono trasmesse alla Malpensa da Roma via fax. Se finisce il toner o si inceppa la carta, il volo ritarda. Proprio come nelle barzellette. Anzi all’Alitalia.
Il governo si gioca la sua ultima chance con Air France-Klm per salvare Alitalia e la prossima settimana presenterà un nuovo piano a Spinetta.
Parole chiare con cui il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta, si è rivolto oggi ai sindacati a Palazzo Chigi. “Smaltiamo le tossine delle elezioni politiche: siamo in una cristalleria e ogni mossa può rompere tutto ma c’è la disponibilità a una seconda occasione, la porta Air France si può riaprire” ha detto Letta anticipando anche che presenterà anche un nuovo piano per l’Alitalia che potrebbe piacere al gruppo Air France-Klm. Letta ha quindi richiamato alla responsabilità i sindacati. “Assumersi oggi responsabilità” per le sorti di Alitalia, ha detto, “vuol dire comprendere che Air France-Klm è l’unica proposta sul tavolo, la nostra compagnia di bandiera non può rimanere in piedi da sola e che, come certificato dal Cda dell’Alitalia, la liquidità dell’azienda è in fase di esaurimento, e che, come ricordato dal commissario europea alla concorrenza, l’immissione di nuovi fondi pubblici è impossibile”. Il tentativo è quello di crearsi una “seconda possibilità” dopo che la compagnia transalpina ha lasciato il tavolo delle trattative sbattendo la porta e senza più dare spiragli negoziali. “Siamo però anche convinti - ha precisato Letta - che terze occasioni non si presenteranno”.
Al tavolo di stamane con le nove sigle sindacali, oltre a Letta, il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, il ministro per lo Sviluppo Economico, Pier Luigi Bersani, il sottosegretario all’Economia, Massimo Tononi. “Mi auguro che il Governo abbia sondato bene le intenzioni di Air France” ha detto intanto il segretario generale della Uil Trasporti, Giuseppe Caronia, dichiarando anche che il sindacato “è pronto ad assumersi responsabilità ma non accetta di assumersi le colpe dell’andamento negativo della trattativa.
“Spero che si arrivi ad una soluzione nella trattativa con Air France. Non vedo un altro candidato” si è augurata la ministra delle Politiche comunitarie, Emma Bonino, augurandosi anche che il sindacato “diventi più ragionevole, si è aperto un dibattito utile al proseguo del lavoro. Mi auguro che vada avanti, serve un po di senso di realtà che aiuterebbe la trattativa”. “Siamo a un passaggio urgente - ha aggiunto Bersani - il ruolo del Governo è a valle di un’intesa”.
Mentre all’interno di Palazzo Chigi si tenta di ricucire le fila del negoziato francese, fuori è la protesta: le forze dell’ordine hanno bloccato l’accesso a Palazzo Chigi dove stava cercando di affluire una folta delegazione di dipendenti Atitech. I manifestanti, alcune centinaia con in mano bandiere della Cgil, Cisl, Uil e Ugl, sono poi stati invitati a confluire in piazza Montecitorio, dietro le apposite transenne che proteggono l’accesso alla Camera.
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Re: la trattativa con air france
ora come ora il load factor di alitalia mi sa che è ai minimi storiciair.surfer ha scritto:Un volo non credo sia significativo, bisognerebbe prenderne un numero statisticamente ragionevole. del resto, che il load factor di Airone sia significamente piu' basso di quello di AZ, è un dato di fatto. Mi sembra di aver postato le tabelle relative.
Che poi ci sia stato un calo di prenotazioni di AZ credo sia normale, vista la situazione di incertezza attuale e con un ministro (TPS) che getta benzina sul fuoco facendo credere che nel giro di 15 giorni AZ sarebbe fallita...
Pare che il calo sia stato del 30-40%...
Crolla il load factor Alitalia a Malpensa
Intanto dovrebbero proseguire le trattative per il risarcimento chiesto da Sea
Nella prima settimana di aprile il load factor dei voli Alitalia su Malpensa è crollato dal 77 dello stesso periodo dell'anno scorso al 49%. E' quanto sottolinea oggi Il Sole-24 Ore in un articolo in cui fa il punto sulla situazione immediatamente successiva ai tagli del vettore di bandiera. Sul fronte pax, il traffico è calato dell'84,8% a causa delle riduzioni, che hanno inciso anche sulla quota di mercato, passata dal 48 al 12%. Tra le motivazioni al calo del riempimento il quotidiano economico cita il venire meno della funzione di feederaggio e l'ipotesi che molti passeggeri abbiano deciso di passare direttamente a un altro vettore.
Intanto, potrebbero proseguire oggi le trattative sul risarcimento chiesto da Sea, come pure sull'aumento del sedime aeroportuale che ha come obiettivo, tra gli altri, la realizzazione di una terza pista.
http://www.guidaviaggi.it/detail.lasso?id=93925
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Re: la trattativa con air france
ecco una statistica maggiore ( ho preso tutti i voli che partono alla stessa ora )
lunedi 14
Air One 2707 Y4 B4 M4 H4 Q4 N4 V4 W4 G4 S0 T0 U0 K0 L4 X0
Alitalia Airlines 1047Y7 B7 M7 H7 K7 V7 T7 N7 S7 Q7 L0 O7 X7 W7 R2
Martedi 15
Air One 2701 Y4 B4 M4 H4 Q4 N4 V4 W4 G0 S0 T0 U0 K4 L4 X0
Alitalia Airlines 1017Y7 B7 M7 H0 K0 V0 T0 N0 S0 Q0 L0 O0 X0 W0 R0
Air One 2703Y4 B4 M4 H4 Q4 N4 V4 W4 G4 S4 T0 U0 K0 L4 X0
Alitalia Airlines 1027 Y7 B7 M7 H7 K7 V7 T0 N7 S0 Q0 L0 O0 X7 W7 R0
Air One 2705 Y4 B4 M4 H4 Q4 N4 V4 W4 G4 S4 T0 U0 K0 L4 X0
Alitalia Airlines 1039 Y7 B7 M2 H0 K0 V0 T0 N0 S0 Q0 L0 O0 X0 W0 R0
Air One 2707 Y4 B4 M4 H4 Q4 N4 V4 W4 G0 S0 T0 U0 K0 L4 X0
Alitalia Airlines 1047 Y7 B7 M7 H7 K7 V5 T0 N0 S7 Q7 L7 O7 X7 W7 R0
lunedi 14
Air One 2707 Y4 B4 M4 H4 Q4 N4 V4 W4 G4 S0 T0 U0 K0 L4 X0
Alitalia Airlines 1047Y7 B7 M7 H7 K7 V7 T7 N7 S7 Q7 L0 O7 X7 W7 R2
Martedi 15
Air One 2701 Y4 B4 M4 H4 Q4 N4 V4 W4 G0 S0 T0 U0 K4 L4 X0
Alitalia Airlines 1017Y7 B7 M7 H0 K0 V0 T0 N0 S0 Q0 L0 O0 X0 W0 R0
Air One 2703Y4 B4 M4 H4 Q4 N4 V4 W4 G4 S4 T0 U0 K0 L4 X0
Alitalia Airlines 1027 Y7 B7 M7 H7 K7 V7 T0 N7 S0 Q0 L0 O0 X7 W7 R0
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Re: la trattativa con air france
il TG 5bomber78 ha scritto:fonte?aeb ha scritto:..toh, chi l'avrebbe mai detto?airbusfamilydriver ha scritto: e infine pare che il traffico pax a mxp non abbia subito un calo del 30% bensì del 44%,a dimostrazione che il bacino o/d di mxp non è quello che la sea dichiara,e che molti si sono spostati su linate,preferendolo,guarda un pò che caso a mxp![]()
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Re: la trattativa con air france
Non ci credo... si può avere il supporto del parere di qualche addetto ai lavori? E poi perchè indispensabili? Non si tratta semplicemente di dati inseriti nel sistema di navigazione?air4you ha scritto: Un caso surreale che si ripete ancora oggi è invece quello delle cartine “alternative etops” quelle, cioè, destinate ai voli a lungo raggio che riportano le indicazioni per gli aeroporti alternativi da utilizzare per eventuali atterraggi d’emergenza e i relativi bollettini meteo locali. Indispensabili in cabina, ancora oggi vengono trasmesse alla Malpensa da Roma via fax. Se finisce il toner o si inceppa la carta, il volo ritarda. Proprio come nelle barzellette. Anzi all’Alitalia.
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Re: la trattativa con air france
è vero vengono mandate da romaaeb ha scritto:Non ci credo... si può avere il supporto del parere di qualche addetto ai lavori? E poi perchè indispensabili? Non si tratta semplicemente di dati inseriti nel sistema di navigazione?air4you ha scritto: Un caso surreale che si ripete ancora oggi è invece quello delle cartine “alternative etops” quelle, cioè, destinate ai voli a lungo raggio che riportano le indicazioni per gli aeroporti alternativi da utilizzare per eventuali atterraggi d’emergenza e i relativi bollettini meteo locali. Indispensabili in cabina, ancora oggi vengono trasmesse alla Malpensa da Roma via fax. Se finisce il toner o si inceppa la carta, il volo ritarda. Proprio come nelle barzellette. Anzi all’Alitalia.
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Re: la trattativa con air france
l'ho visto anche io (sia ieri sera che qs mattina) ma qs dato non l'ho sentito....ma casualemnte lo stato dato è stato dato da un utente di un "altro forum" che lo ha sparato basandosi solo sull'esservazione "organolettica" da frequentatore di Malpensa...chissa che non abbaimo la stessa fonte "organolettica" ehehehehairbusfamilydriver ha scritto:il TG 5bomber78 ha scritto:fonte?aeb ha scritto:..toh, chi l'avrebbe mai detto?airbusfamilydriver ha scritto: e infine pare che il traffico pax a mxp non abbia subito un calo del 30% bensì del 44%,a dimostrazione che il bacino o/d di mxp non è quello che la sea dichiara,e che molti si sono spostati su linate,preferendolo,guarda un pò che caso a mxp![]()
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Re: la trattativa con air france
per tornare sulle parole di berlusconi,premesso che secondo me la storia della cordata è un bluff elettorale
vorrei chiedere agli esimi colleghi quì presenti quali potrebbero essere le conseguenze se berlusconi salisse a palazzo chigi martedì e decidesse di non dare AZ ad AF,e pur di non dare soddisfazione ai francesi,decidesse di darla a qualche amico dell'amico,oppure di portarla al commissariamento-fallimento pilotato,con molti più esuberi?
vorrei chiedere agli esimi colleghi quì presenti quali potrebbero essere le conseguenze se berlusconi salisse a palazzo chigi martedì e decidesse di non dare AZ ad AF,e pur di non dare soddisfazione ai francesi,decidesse di darla a qualche amico dell'amico,oppure di portarla al commissariamento-fallimento pilotato,con molti più esuberi?
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Re: la trattativa con air france
airbusfamilydriver ha scritto:è vero vengono mandate da romaaeb ha scritto:Non ci credo... si può avere il supporto del parere di qualche addetto ai lavori? E poi perchè indispensabili? Non si tratta semplicemente di dati inseriti nel sistema di navigazione?air4you ha scritto: Un caso surreale che si ripete ancora oggi è invece quello delle cartine “alternative etops” quelle, cioè, destinate ai voli a lungo raggio che riportano le indicazioni per gli aeroporti alternativi da utilizzare per eventuali atterraggi d’emergenza e i relativi bollettini meteo locali. Indispensabili in cabina, ancora oggi vengono trasmesse alla Malpensa da Roma via fax. Se finisce il toner o si inceppa la carta, il volo ritarda. Proprio come nelle barzellette. Anzi all’Alitalia.

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Re: la trattativa con air france
Sono anch'io piuttosto sbalordito.airbusfamilydriver ha scritto:è vero vengono mandate da romaaeb ha scritto:Non ci credo... si può avere il supporto del parere di qualche addetto ai lavori? E poi perchè indispensabili? Non si tratta semplicemente di dati inseriti nel sistema di navigazione?air4you ha scritto: Un caso surreale che si ripete ancora oggi è invece quello delle cartine “alternative etops” quelle, cioè, destinate ai voli a lungo raggio che riportano le indicazioni per gli aeroporti alternativi da utilizzare per eventuali atterraggi d’emergenza e i relativi bollettini meteo locali. Indispensabili in cabina, ancora oggi vengono trasmesse alla Malpensa da Roma via fax. Se finisce il toner o si inceppa la carta, il volo ritarda. Proprio come nelle barzellette. Anzi all’Alitalia.
Quindi quanto riportato in quel pezzo di articolo corrispode a verità?

Ciao
Massimo
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Re: la trattativa con air france
Mi piacerebbe che fosse vero il ritorno di interesse di LH e che un'eventuale cordata servisse ad andare verso una soluzione alternativa, possibilmente migliore di quella schifezza proposta da AF.airbusfamilydriver ha scritto:per tornare sulle parole di berlusconi,premesso che secondo me la storia della cordata è un bluff elettorale
vorrei chiedere agli esimi colleghi quì presenti quali potrebbero essere le conseguenze se berlusconi salisse a palazzo chigi martedì e decidesse di non dare AZ ad AF,e pur di non dare soddisfazione ai francesi,decidesse di darla a qualche amico dell'amico,oppure di portarla al commissariamento-fallimento pilotato,con molti più esuberi?
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Ciao
Massimo
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Re: la trattativa con air france
il piano LH metteva a terra 50 aereiMaxlanz ha scritto:Mi piacerebbe che fosse vero il ritorno di interesse di LH e che un'eventuale cordata servisse ad andare verso una soluzione alternativa, possibilmente migliore di quella schifezza proposta da AF.airbusfamilydriver ha scritto:per tornare sulle parole di berlusconi,premesso che secondo me la storia della cordata è un bluff elettorale
vorrei chiedere agli esimi colleghi quì presenti quali potrebbero essere le conseguenze se berlusconi salisse a palazzo chigi martedì e decidesse di non dare AZ ad AF,e pur di non dare soddisfazione ai francesi,decidesse di darla a qualche amico dell'amico,oppure di portarla al commissariamento-fallimento pilotato,con molti più esuberi?
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Ciao
Massimo
non era allora anche quella una svendita?
perchè bossi formigoni e maroni preferiscono -50 ai tedeschi piuttosto che -35 ai francesi?
beh semplice perchè si salvaguarderebbe mxp,però gli esuberi sarebbero molti di più
e se i sindacati si sono messi contro per 2100 esuberi è pensabile che non lo facciano qualora gli esuberi aumentassero?
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Re: la trattativa con air france
Giornale molto serio il sole 24 ore??????????????? prego specificare la fonte








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Re: la trattativa con air france
che fonte?peterfly 65 ha scritto: prego specificare la fonte![]()
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