Gatina1988 ha scritto:Buongiorno,
sono Valentina e per caso ho visto questo vostro forum, cosi mi sono iscritta per spiegarvi il mio problema.
la mia non è paura di volare, perchè ho fatto (solo) 3/4 viaggi in aereo e non ho mai avuto nessun problema, nessuna paura.
il vero problema è che con la scuola, l'anno scorso ho visto il film dell' 11 settembre.. World trade center.. ebbene mi ha così scioccato che ho avuto una crisi d'ansia.. e sono dovuta uscire dal cinema... improvvisamente mi è mancata l'aria e ho avuto paura... e non so spiegarmi come mai...
da quel momento in poi non ho avuto più occasioni di prendere un aereo, ma mi piacerebbe riprovare.. ma vorrei non avere paura...
ho paura che mi possa mancare l'aria.. forse è claustrofobia? bo...
spero sappiate aiutarmi a capirci meglio...
Grazie.. Valentina

Ciao Valentina...Vediamo un pò....
La claustrofobia è sicuramente una delle fobie più diffuse. II claustrofobico è un soggetto affetto dalla paura eccessiva e irrazionale degli spazi stretti e chiusi come tunnel o ascensori. In situazioni simili, il soggetto farà di tutto per uscire all'aperto e godere pienamente di quel senso di libertà che solo il sentirsi "libero di respirare" gli può consentire. Le paure correlate più frequenti sono il timore che il soffitto e il pavimento si chiudano, schiacciando le persone che si trovano nella stanza, il timore che il rifornimento d'aria si esaurisca e si muoia soffocati, il timore di svenire a causa della mancanza di aria e luce. Il cinema, inteso ovviamente come locale, è un posto poco piacevole per chi soffre di questa fobia: non vi sono finestre, le uscite non sempre sono controllabili, c'è molta gente in sala, e spesso non ci si può muovere con libertà per non disturbare le altre persone. Tutte queste sensazioni sgradevoli fanno spesso rinunciare alla frequentazione di queste sale. Uno degli eventi più temuti dal claustrofobico è quello di doversi sottoporre ad una risonanza magnetica, esame che prevede l'inserimento dell'intera persona in un tubo molto stretto e totalmente chiuso. Non sono rari, ovviamente, coloro che soffrono di questo disturbo in ascensore.
Altro posto che mette in crisi tanta parte della popolazione è la metropolitana. Qui c'è proprio di tutto: oscurità, sotterranei, cunicoli, affollamento, odori sgradevoli, ventate improvvise d'aria e rumori stridenti dei treni.
Oltre alle classiche manovre di evitamento o di fuga di fronte alla situazione fobica, il claustrofobico tiene a bada l'ansia cercando delle giustificazioni apparentemente logiche che spieghino il motivo di una scelta che altri considerano un po' strana o quanto meno poco usuale. E così queste persone preferiscono salire le scale, adducendo i più svariati motivi: l'opportunità di fare del moto per tenersi in forma, la necessità di raccogliere le idee prima di andare a parlare con qualcuno (l'ascensore è sempre troppo veloce!),dall'aereo non posso uscire, e via dicendo.
Reazioni come la tua, sono abbastanza comuni. il film che hai visto, nella sua tragica irrealtà ma con una dolorosa corrispondenza nella storia , ha probabilmente innescato in te una reazione di claustrofobia momentanea proprio dovuta al fatto che le immagini che ti hanno coinvolto erano in un ambiente chiuso : il cinema appunto. Se tu avessi assistito ad una proiezione (ti faccio un esempio per eccesso) della Disney, tutto avrebbe avuto il suo normalissimo iter di svagata e tranquilla visione.Fai una prova, prendi l'ascensore o chiuditi in una stanza, preferibilmente buia, ed osserva le tue reazioni, ma senza associare la tua "clausura" ad immagini come quelle viste al cinema.Prova (naturalmente non in ascensore

) ad ascoltare della musica rilassante e a respirare profondamente con regolarità.Se il disagio persiste, beh, nulla di grave, attraverso una terapia di tipo psicoterapeutico si hanno risultati ottimi. Se al contrario,cosa che io penso, non avrai reazioni di apnea o desideri di fuga, allora tutto è da ridimensionare al solo momento del film...

Semper ad maiora!