La vicenda Alitalia
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
da borse.it
02/06/2008 09:21 - Alitalia: liquidità aprile cala a 174 mln, debito stabile a 1,35 mld
Alitalia ha comunicato che la posizione finanziaria netta del Gruppo al 30 aprile 2008 era pari a -1.358 milioni di euro (-1.353 a fine marzo) e quella della capogruppo a -1.340 milioni (-1.347 milioni a fine marzo). Le disponibilità e i crediti finanziari a breve del Gruppo al 30 aprile 2008 ammontavano a 174 milioni contro i 180 mln di marzo
02/06/2008 09:21 - Alitalia: liquidità aprile cala a 174 mln, debito stabile a 1,35 mld
Alitalia ha comunicato che la posizione finanziaria netta del Gruppo al 30 aprile 2008 era pari a -1.358 milioni di euro (-1.353 a fine marzo) e quella della capogruppo a -1.340 milioni (-1.347 milioni a fine marzo). Le disponibilità e i crediti finanziari a breve del Gruppo al 30 aprile 2008 ammontavano a 174 milioni contro i 180 mln di marzo
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
Per Alitalia ci vuole l'esorcista, parola di Spinetta
Per Alitalia ci vuole l'esorcista: aveva ragione l'ex presidente Maurizio Prato, sembra proprio che non ci siano altre strade per salvare quella compagnia".
Il numero uno di Air France-Klm, Jean-Cyril Spinetta, commenta cosi' con l'ANSA il fallimento del progetto di acquisizione di Alitalia e aggiunge: "mi dispiace ancora molto".
Quanto al nuovo tentativo di cessione avviato dal governo Berlusconi "ne restiamo fuori", afferma Spinetta, con Air France "non c'e' stato alcun contatto".
Prato affermo' la stessa cosa il 3 aprile il giorno che decise di dimettersi dai vertici di Alitalia a seguito del fallimento della trattativa con AirFrance Klm e del conseguente ritiro dell'offerta da parte del gruppo franco olandese.
Ieri in una intervista al programma In mezz'ora il leader della CGIL Guglielmo Epifani ha detto che il sindacato dei piani del governo su Alitalia "non sa nulla" e questo non e' "trasparente", ma l'ipotesi di "mettere insieme Alitalia e AirOne", creando una compagnia "in grado di avere il 70% del mercato nazionale per poi collegarla a un grande vettore nazionale" e' una delle due uniche strade possibili per il salvataggio di Alitalia.
Secondo Epifani, ci sono solo due strade per Alitalia. Una e' quella di "rivolgersi a un grande vettore internazionale, quello piu' compatibile con la condizione di Alitalia, e fare un accordo".
L'altra e' appunto quella di un'alleanza Alitalia-AirOne, con l'ingresso di un soggetto internazionale in seconda battuta. Quanto
"Dobbiamo vedere il piano industriale - ha aggiunto - e discutere sul rapporto tra gli hub, Malpensa e Fiumicino. Poi ci vuole un vettore internazionale, o Lufthansa, o Air France. Altrimenti, con un prezzo cosi' alto del petrolio, non si puo' reggere".
Per Alitalia ci vuole l'esorcista: aveva ragione l'ex presidente Maurizio Prato, sembra proprio che non ci siano altre strade per salvare quella compagnia".
Il numero uno di Air France-Klm, Jean-Cyril Spinetta, commenta cosi' con l'ANSA il fallimento del progetto di acquisizione di Alitalia e aggiunge: "mi dispiace ancora molto".
Quanto al nuovo tentativo di cessione avviato dal governo Berlusconi "ne restiamo fuori", afferma Spinetta, con Air France "non c'e' stato alcun contatto".
Prato affermo' la stessa cosa il 3 aprile il giorno che decise di dimettersi dai vertici di Alitalia a seguito del fallimento della trattativa con AirFrance Klm e del conseguente ritiro dell'offerta da parte del gruppo franco olandese.
Ieri in una intervista al programma In mezz'ora il leader della CGIL Guglielmo Epifani ha detto che il sindacato dei piani del governo su Alitalia "non sa nulla" e questo non e' "trasparente", ma l'ipotesi di "mettere insieme Alitalia e AirOne", creando una compagnia "in grado di avere il 70% del mercato nazionale per poi collegarla a un grande vettore nazionale" e' una delle due uniche strade possibili per il salvataggio di Alitalia.
Secondo Epifani, ci sono solo due strade per Alitalia. Una e' quella di "rivolgersi a un grande vettore internazionale, quello piu' compatibile con la condizione di Alitalia, e fare un accordo".
L'altra e' appunto quella di un'alleanza Alitalia-AirOne, con l'ingresso di un soggetto internazionale in seconda battuta. Quanto
"Dobbiamo vedere il piano industriale - ha aggiunto - e discutere sul rapporto tra gli hub, Malpensa e Fiumicino. Poi ci vuole un vettore internazionale, o Lufthansa, o Air France. Altrimenti, con un prezzo cosi' alto del petrolio, non si puo' reggere".
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
Gli esorcisti spesso compiono egregiamente il loro dovere, in barba a demoni, diavoli e soprattutto gufi!!!i_disa ha scritto:Per Alitalia ci vuole l'esorcista, parola di Spinetta
Per Alitalia ci vuole l'esorcista: aveva ragione l'ex presidente Maurizio Prato, sembra proprio che non ci siano altre strade per salvare quella compagnia".
Il numero uno di Air France-Klm, Jean-Cyril Spinetta, commenta cosi' con l'ANSA il fallimento del progetto di acquisizione di Alitalia e aggiunge: "mi dispiace ancora molto".
Quanto al nuovo tentativo di cessione avviato dal governo Berlusconi "ne restiamo fuori", afferma Spinetta, con Air France "non c'e' stato alcun contatto".
Prato affermo' la stessa cosa il 3 aprile il giorno che decise di dimettersi dai vertici di Alitalia a seguito del fallimento della trattativa con AirFrance Klm e del conseguente ritiro dell'offerta da parte del gruppo franco olandese.
Ieri in una intervista al programma In mezz'ora il leader della CGIL Guglielmo Epifani ha detto che il sindacato dei piani del governo su Alitalia "non sa nulla" e questo non e' "trasparente", ma l'ipotesi di "mettere insieme Alitalia e AirOne", creando una compagnia "in grado di avere il 70% del mercato nazionale per poi collegarla a un grande vettore nazionale" e' una delle due uniche strade possibili per il salvataggio di Alitalia.
Secondo Epifani, ci sono solo due strade per Alitalia. Una e' quella di "rivolgersi a un grande vettore internazionale, quello piu' compatibile con la condizione di Alitalia, e fare un accordo".
L'altra e' appunto quella di un'alleanza Alitalia-AirOne, con l'ingresso di un soggetto internazionale in seconda battuta. Quanto
"Dobbiamo vedere il piano industriale - ha aggiunto - e discutere sul rapporto tra gli hub, Malpensa e Fiumicino. Poi ci vuole un vettore internazionale, o Lufthansa, o Air France. Altrimenti, con un prezzo cosi' alto del petrolio, non si puo' reggere".


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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
1. Vabbè Alitalia va male perchè è sfortunata...poi però non lamentatevi se gli italiani si stufano di pagare i debiti e vorrebbero giustamente la chiusura del baraccone.air.surfer ha scritto:No, non confermo. O porti dati precisi oppure dire che "c'è del marcio in tutti i settori" equivale a dire che non esistono piu' le mezze stagioni. Parlare di luoghi comuni mi annoia.Davidino ha scritto: 1. Quindi confermi? Sai vista la possibilità più pareri si sentono e più ci si fa un quadro preciso.
Da questa affermazione si capisce il tuo orientamento politico. Nulla da dire in merito ovviamente, ma ti ricordo che qui non è permesso parlare di politica.Davidino ha scritto: 2. Evidentemente molti italiani avevano dimenticato i disastri precedenti dal 2001 al 2006.Gli altri non ti avrebbero dato un euro, non avrebbero sviluppato la compagnia e si sarebbero riservati l'opzione di vendere (smembrare) tutta la baracca entro il 2010 se i conti non fossero andati bene. Tutto questo con il 40% in meno della flotta, incluso tutto il cargo e tutta l'area dei dipendenti di terra rientrata nel perimetro aziendale.Davidino ha scritto:3. Beh, è evidente il guadagno netto fra rimetterci altri soldi e chissà quanti ancora e prenderne anche pochi ma affidare ad altri i debiti e l'impegno a sistemare le cose!
Ma di questo se ne è già parlato.
Vedremo.Davidino ha scritto: 4. Purtroppo non sarà la soluzione ideale nè per gli italiani , nè per voi dipendenti...
2. Sei tu che hai parlato di ricordarsene al momento del voto, ti ripeto evidentemente non se ne sono ricordati oppure andava bene così.
3. Intanto Air France avrebbe dato dei soldini, certo non voleva portarsi dietro tutto il carrozzone. E invece gli italiani continuano a vedersi mettere le mani in tasca per foraggiare il baraccone dell'Alitalia, se Alitalia funzionasse dignitosamente e producesse utili problemi non ce ne sarebbero, IMHO è giusto che il mercato faccia il suo corso è impossibile volere una compagnia sana e mantenere le cause dei problemi.
La vedo dura che qualche compagnia europea importante si metta in un problema del genere senza chiedere mano libera su una ristrutturazione pesante e infatti si andrà con una soluzione che salvaguardi gli amici degli amici, poi però non lamentiamoci.
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
in questi giorni dai passeeggeri che sbarcavano non ho sentito dire nemmeno un..."dovete fallire"...piuttosto ho perso il conto dei ...."speriamo che la salvino"Davidino ha scritto:gli italiani si stufano di pagare i debiti e vorrebbero giustamente la chiusura del baraccone.

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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
Non ho capito il nesso.Davidino ha scritto: 1. Vabbè Alitalia va male perchè è sfortunata...poi però non lamentatevi se gli italiani si stufano di pagare i debiti e vorrebbero giustamente la chiusura del baraccone.
Oramai è tardi per ripensarci.Davidino ha scritto:2. Sei tu che hai parlato di ricordarsene al momento del voto, ti ripeto evidentemente non se ne sono ricordati oppure andava bene così.
Forse non hai seguito la vicenda...Davidino ha scritto: 3. Intanto Air France avrebbe dato dei soldini, certo non voleva portarsi dietro tutto il carro***ne. E invece gli italiani continuano a vedersi mettere le mani in tasca per foraggiare il baraccone dell'Alitalia, se Alitalia funzionasse dignitosamente e producesse utili problemi non ce ne sarebbero, IMHO è giusto che il mercato faccia il suo corso è impossibile volere una compagnia sana e mantenere le cause dei problemi.
Veramente sei tu che ti stai lamentando...Davidino ha scritto:La vedo dura che qualche compagnia europea importante si metta in un problema del genere senza chiedere mano libera su una ristrutturazione pesante e infatti si andrà con una soluzione che salvaguardi gli amici degli amici, poi però non lamentiamoci.
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
Quoto, quoto e straquoto!araial14 ha scritto:Gli esorcisti spesso compiono egregiamente il loro dovere, in barba a demoni, diavoli e soprattutto gufi!!!


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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
ALITALIA: MAYRHUBER (LUFTHANSA), NESSUN CONTATTO
ISTANBUL - ''Non voglio commentare ancora la vicenda di Alitalia, posso solo dire che con Lufthansa non c'e' nessun contatto''. L'amministratore delegato di Lufthansa, Wolfgang Mayrhuber, lo ha detto a margine dell'assemblea annuale della Iata a Istanbul. ''Nessun contatto'', ripete anche rispondendo ad una domanda sulle indiscrezioni della stampa italiana sulla possibilita' di incontri tra i vertici di Lufthansa e Air One per studiare insieme un progetto di acquisizione di Alitalia. RUB
ISTANBUL - ''Non voglio commentare ancora la vicenda di Alitalia, posso solo dire che con Lufthansa non c'e' nessun contatto''. L'amministratore delegato di Lufthansa, Wolfgang Mayrhuber, lo ha detto a margine dell'assemblea annuale della Iata a Istanbul. ''Nessun contatto'', ripete anche rispondendo ad una domanda sulle indiscrezioni della stampa italiana sulla possibilita' di incontri tra i vertici di Lufthansa e Air One per studiare insieme un progetto di acquisizione di Alitalia. RUB
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
Alitalia:Ryanair,lasciatela fallire
'Oltraggioso' il prestito-ponte del governo italiano
(ANSA) - MILANO, 3 GIU - 'Dovrebbero lasciare ad Alitalia la possibilita' di fallire'. Lo afferma Jimmy Dempsey, il responsabile finanziario di Ryanair. Dempsey definisce 'oltraggioso' il prestito-ponte del governo italiano convertito in patrimonio netto e ritiene 'Air -France-Klm ancora interessata' alla vicenda. 'Finora i prestiti del governo hanno mantenuto in piedi Alitalia', 'noi continuiamo a segnalare alla Commissione Ue queste irregolarita' ma non abbiamo segnali' di interventi da parte di Bruxelles.
Ragazzi, che schifo. Ma perchè ryan non si fa una barcata di c***i propri, che ne ha di gatte da pelare? E proprio vero che nessuno a sto mondo guarda il proprio giardino, invece di gufare che quello del vicino secchi..
'Oltraggioso' il prestito-ponte del governo italiano
(ANSA) - MILANO, 3 GIU - 'Dovrebbero lasciare ad Alitalia la possibilita' di fallire'. Lo afferma Jimmy Dempsey, il responsabile finanziario di Ryanair. Dempsey definisce 'oltraggioso' il prestito-ponte del governo italiano convertito in patrimonio netto e ritiene 'Air -France-Klm ancora interessata' alla vicenda. 'Finora i prestiti del governo hanno mantenuto in piedi Alitalia', 'noi continuiamo a segnalare alla Commissione Ue queste irregolarita' ma non abbiamo segnali' di interventi da parte di Bruxelles.
Ragazzi, che schifo. Ma perchè ryan non si fa una barcata di c***i propri, che ne ha di gatte da pelare? E proprio vero che nessuno a sto mondo guarda il proprio giardino, invece di gufare che quello del vicino secchi..


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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
ALITALIA: BISIGNANI,POSIZIONE BRITISH DIFFUSA,GIUDICHERA' UE
ISTANBUL - La posizione dell'amministratore delegato di British Airways Willie Walsh, che auspica un intervento di Bruxelles contro il sostegno del governo ad Alitalia, risponde ad ''un sentimento molto diffuso tra tutte le compagnie aeree''. Il numero uno della Iata, l'amministratore delegato e direttore generale Giovanni Bisignani, a margine dell'assemblea annuale dell'associazione delle compagnie aeree commenta cosi' le parole di Walsh. ''Sara' Bruxelles a giudicare se si tratta o no di un sussidio non consentito, ma di sicuro noi siamo contrari ad ogni sussidio'', dice Bisignani. L'Europa, aggiunge, ''per il settore ha adottato una politica molto saggia: in una prima fase ha dato la possibilita' di interventi degli Stati, e sono stati consentiti dei sussidi, ma poi ha detto basta''. Cosi', aggiunge, in Europa ci sono solo ''due casi anomali, quello di Olimpic e quello di Alitalia''. Alitalia, ribadisce il numero uno della Iata ''e' una vigilata speciale'': come gia' aveva fatto in passato, Bisignani ricorda che se la situazione finanziaria della compagnia precipitasse Alitalia verrebbe esclusa dal sistema Iata. Una cosa che, nel caso, faremo in modo estremamente rapido: anche parlando con Bruxelles avevamo valutato che poteva essere questione di settimane. Poi e' intervenuto il governo e ha dato ossigeno: sara' Bruxelles a valutare se questo intervento e' stato corretto''. RUB
ISTANBUL - La posizione dell'amministratore delegato di British Airways Willie Walsh, che auspica un intervento di Bruxelles contro il sostegno del governo ad Alitalia, risponde ad ''un sentimento molto diffuso tra tutte le compagnie aeree''. Il numero uno della Iata, l'amministratore delegato e direttore generale Giovanni Bisignani, a margine dell'assemblea annuale dell'associazione delle compagnie aeree commenta cosi' le parole di Walsh. ''Sara' Bruxelles a giudicare se si tratta o no di un sussidio non consentito, ma di sicuro noi siamo contrari ad ogni sussidio'', dice Bisignani. L'Europa, aggiunge, ''per il settore ha adottato una politica molto saggia: in una prima fase ha dato la possibilita' di interventi degli Stati, e sono stati consentiti dei sussidi, ma poi ha detto basta''. Cosi', aggiunge, in Europa ci sono solo ''due casi anomali, quello di Olimpic e quello di Alitalia''. Alitalia, ribadisce il numero uno della Iata ''e' una vigilata speciale'': come gia' aveva fatto in passato, Bisignani ricorda che se la situazione finanziaria della compagnia precipitasse Alitalia verrebbe esclusa dal sistema Iata. Una cosa che, nel caso, faremo in modo estremamente rapido: anche parlando con Bruxelles avevamo valutato che poteva essere questione di settimane. Poi e' intervenuto il governo e ha dato ossigeno: sara' Bruxelles a valutare se questo intervento e' stato corretto''. RUB
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
ALITALIA: ALTOLA' BRITISH, UE NON CONSENTA AIUTI GOVERNO
ISTANBUL - Alitalia ''difficilmente puo' sopravvivere'', dice l'amministratore delegato di British Airways, Willie Walsh. Ma, aggiunge in una intervista all'ANSA, il ''sostegno finanziario'' del governo italiano ''non e' giusto'', altera la concorrenza: la Commissione Europea dovrebbe intervenire ''in modo netto'', prendendo ''una posizione chiara contro questo intervento''. Il numero uno di British Airways, in un colloquio a margine dell'assemblea annuale dell'associazione delle compagnie aeree Iata a Istanbul, rileva che Alitalia ''e'' in una situazione di difficolta' incredibile perche' la compagnia non ha piu' forza finanziaria''. ''Io mi chiedo semplicemente - dice Willie Walsh - come possa sopravvivere''. L'intervento del governo italiano con l'utilizzo del prestito da 300 milioni per salvare il capitale altera la concorrenza? ''Penso che non sia giusto che il governo italiano dia sostegno finanziario ad Alitalia, non sono d'accordo'', dice Walsh, che sollecita un intervento di Bruxelles: ''Credo che la Commissione Europea debba assumere una posizione netta e chiara. Penso che la situazione di Alitalia richieda che sia la stessa Alitalia a doverla affrontare. E non il governo italiano''. Bruxelels ''deve prendere una posizione forte per avere credibilita' non solo in Europa, ma in tutto il mondo. E questo significa che le possibilita' di sopravvivenza per Alitalia sono molto basse''. British Airway non ha alcun interesse per la compagnia italiana e non ha valutato un progetto di acquisizione, indica Walsh. ''No, nessun progetto. Io so che c'erano alcune compagnie interessate, come Airfrance-Klm, ma British non ha mai avuto alcun interesse, e ancor meno adesso. Alitalia non aggiungerebbe alcun valore strategico a British Airways''. Alitalia, spiega, ''e' una situazione molto difficile'', anche perche' non ha vissuto la fase di cambiamento, negli anni scorsi, che ha reso piu' forti molte altre compagnie. ''Se si guarda a come l'industria del settore europea si e' ristrutturata negli ultimi anni non sembra che Alitalia abbia attraversato lo stesso percorso''. Ed oggi, rileva Walsh a Istanbul, dove le compagnie aeree di tutto il mondo si stanno confrontando sull'emergenza dell'impatto sui costi del carburante dei record del petrolio, Alitalia deve aggiungere ai suoi problemi le difficolta' dell'intero settore del trasporto aereo. ''Sta attraversando un contesto molto difficile: Alitalia aveva grandi difficolta' ancora prima che il petrolio salisse oltre 100 dollari, ed ora io posso solo dire che adesso non vedo proprio come possa sopravvivere''. RUB
ISTANBUL - Alitalia ''difficilmente puo' sopravvivere'', dice l'amministratore delegato di British Airways, Willie Walsh. Ma, aggiunge in una intervista all'ANSA, il ''sostegno finanziario'' del governo italiano ''non e' giusto'', altera la concorrenza: la Commissione Europea dovrebbe intervenire ''in modo netto'', prendendo ''una posizione chiara contro questo intervento''. Il numero uno di British Airways, in un colloquio a margine dell'assemblea annuale dell'associazione delle compagnie aeree Iata a Istanbul, rileva che Alitalia ''e'' in una situazione di difficolta' incredibile perche' la compagnia non ha piu' forza finanziaria''. ''Io mi chiedo semplicemente - dice Willie Walsh - come possa sopravvivere''. L'intervento del governo italiano con l'utilizzo del prestito da 300 milioni per salvare il capitale altera la concorrenza? ''Penso che non sia giusto che il governo italiano dia sostegno finanziario ad Alitalia, non sono d'accordo'', dice Walsh, che sollecita un intervento di Bruxelles: ''Credo che la Commissione Europea debba assumere una posizione netta e chiara. Penso che la situazione di Alitalia richieda che sia la stessa Alitalia a doverla affrontare. E non il governo italiano''. Bruxelels ''deve prendere una posizione forte per avere credibilita' non solo in Europa, ma in tutto il mondo. E questo significa che le possibilita' di sopravvivenza per Alitalia sono molto basse''. British Airway non ha alcun interesse per la compagnia italiana e non ha valutato un progetto di acquisizione, indica Walsh. ''No, nessun progetto. Io so che c'erano alcune compagnie interessate, come Airfrance-Klm, ma British non ha mai avuto alcun interesse, e ancor meno adesso. Alitalia non aggiungerebbe alcun valore strategico a British Airways''. Alitalia, spiega, ''e' una situazione molto difficile'', anche perche' non ha vissuto la fase di cambiamento, negli anni scorsi, che ha reso piu' forti molte altre compagnie. ''Se si guarda a come l'industria del settore europea si e' ristrutturata negli ultimi anni non sembra che Alitalia abbia attraversato lo stesso percorso''. Ed oggi, rileva Walsh a Istanbul, dove le compagnie aeree di tutto il mondo si stanno confrontando sull'emergenza dell'impatto sui costi del carburante dei record del petrolio, Alitalia deve aggiungere ai suoi problemi le difficolta' dell'intero settore del trasporto aereo. ''Sta attraversando un contesto molto difficile: Alitalia aveva grandi difficolta' ancora prima che il petrolio salisse oltre 100 dollari, ed ora io posso solo dire che adesso non vedo proprio come possa sopravvivere''. RUB
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
ALITALIA: BISIGNANI,DIFFICILE CEDERLA,FOLLIA NO A AIR FRANCE
ISTANBUL - Per definire il fallimento del progetto di salvataggio di Alitalia integrandola in Air France-Klm ''inspiegabile e' una parola elegante. E' una follia''. Il numero uno dell'associazione mondiale delle compagnie aeree, l'italiano Giovanni Bisignani, non e' ottimista sul futuro della compagnia italiana oggi che ''alla crisi dell'azienda si e' aggiunta la situazione drammatica per tutto il settore'' innescata dal prezzo record del petrolio e dal rallentamento economico. Alitalia ''non puo' farcela con un progetto stand alone''. Ma le condizioni del mercato ''sono rapidamente cambiate'' ed in questo nuovo contesto, dice Bisignani, ''non e' facile trovare un acquirente, e' difficile immaginare che un manager possa presentare un progetto di acquisizione di Alitalia al suo cda. Bisogna aspettare che passi questa crisi, solo dopo si puo' pensare di trovare una compagnia interessata''. ''Non posso essere io a indicare una ricetta ad Alitalia'', aggiunge l'amministratore delegato e direttore generale della Iata: ''Guardiamo all'esperienza di altre compagnie, ci insegna che in questi casi e' servita una ristrutturazione dura, anche drammatica, utilizzando gli strumenti che lo Stato mette a disposizione, sul modello di Swiss in Svizzera (fallita e poi rinata, ndr), o del ricorso al chapter 11 negli Stati Uniti. In Italia c'e' la legge Marzano'', il commissariamento. Alitalia oggi puo' solo 'cercare di sopravvivere, con una ristrutturazione ed una struttura piu' leggera. Poi, quando le difficolta' del settore saranno superate, puo' darsi che qualche interessato verra' fuori''. Da sola non puo' farcela: ''Una ristrutturazione puo' servire a fronteggiare l'emergenza, solo per qualche mese e per attendere qualcuno che possa essere interessato a rilevarla, ma non e' una soluzione ipotizzabile per il futuro. Oggi per Alitalia parliamo di lotta per la sopravvivenza''. RUB
ISTANBUL - Per definire il fallimento del progetto di salvataggio di Alitalia integrandola in Air France-Klm ''inspiegabile e' una parola elegante. E' una follia''. Il numero uno dell'associazione mondiale delle compagnie aeree, l'italiano Giovanni Bisignani, non e' ottimista sul futuro della compagnia italiana oggi che ''alla crisi dell'azienda si e' aggiunta la situazione drammatica per tutto il settore'' innescata dal prezzo record del petrolio e dal rallentamento economico. Alitalia ''non puo' farcela con un progetto stand alone''. Ma le condizioni del mercato ''sono rapidamente cambiate'' ed in questo nuovo contesto, dice Bisignani, ''non e' facile trovare un acquirente, e' difficile immaginare che un manager possa presentare un progetto di acquisizione di Alitalia al suo cda. Bisogna aspettare che passi questa crisi, solo dopo si puo' pensare di trovare una compagnia interessata''. ''Non posso essere io a indicare una ricetta ad Alitalia'', aggiunge l'amministratore delegato e direttore generale della Iata: ''Guardiamo all'esperienza di altre compagnie, ci insegna che in questi casi e' servita una ristrutturazione dura, anche drammatica, utilizzando gli strumenti che lo Stato mette a disposizione, sul modello di Swiss in Svizzera (fallita e poi rinata, ndr), o del ricorso al chapter 11 negli Stati Uniti. In Italia c'e' la legge Marzano'', il commissariamento. Alitalia oggi puo' solo 'cercare di sopravvivere, con una ristrutturazione ed una struttura piu' leggera. Poi, quando le difficolta' del settore saranno superate, puo' darsi che qualche interessato verra' fuori''. Da sola non puo' farcela: ''Una ristrutturazione puo' servire a fronteggiare l'emergenza, solo per qualche mese e per attendere qualcuno che possa essere interessato a rilevarla, ma non e' una soluzione ipotizzabile per il futuro. Oggi per Alitalia parliamo di lotta per la sopravvivenza''. RUB
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
ALITALIA: BISIGNANI, PRATO MIGLIOR MANAGER CHE ABBIA AVUTO
ISTANBUL - L' ex presidente Maurizio Prato ''e' la persona piu' valida che Alitalia abbia mai avuto''. L'ad e direttore generale dell'associazione mondiale delle compagnie aeree Iata Giovanni Bisignani parla cosi', a margine dell' assemblea annuale a Istanbul, del manager che ha guidato la difficile trattativa per la cessione di Alitalia ad Air France. Piu' in generale, dice, ''non posso certo essere io a esprimere giudici sul management'' che in questi anni si e' avvicendato al timone della compagnia. RUB
infatti, penso la stessa cosa. come ho già detto, a mio avviso, è stato l unico a cercare di risolvere i problemi della compagnia, a differenza dei suoi predecessori
ISTANBUL - L' ex presidente Maurizio Prato ''e' la persona piu' valida che Alitalia abbia mai avuto''. L'ad e direttore generale dell'associazione mondiale delle compagnie aeree Iata Giovanni Bisignani parla cosi', a margine dell' assemblea annuale a Istanbul, del manager che ha guidato la difficile trattativa per la cessione di Alitalia ad Air France. Piu' in generale, dice, ''non posso certo essere io a esprimere giudici sul management'' che in questi anni si e' avvicendato al timone della compagnia. RUB
infatti, penso la stessa cosa. come ho già detto, a mio avviso, è stato l unico a cercare di risolvere i problemi della compagnia, a differenza dei suoi predecessori
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
ALITALIA: COLANINNO (PD), SOLDI TOLTI A COMPETITIVITA'
(ANSA) - PALERMO, 3 GIU - ''I 300 milioni dati dal governo ad Alitalia, e diventati da prestito ponte a somme che vanno al patrimonio netto dell'azienda, prosciugano il fondo rotativo della ricerca e dell'innovazione, togliendo risorse alla produttivita' del sistema. Questo governo, che si dice vicino agli imprenditori, taglia su produttivita' e competitivita', creando un paradosso''. L'ha detto a Palermo Matteo Colaninno, ministro ombra allo Sviluppo economico del Pd.(ANSA). TE
(ANSA) - PALERMO, 3 GIU - ''I 300 milioni dati dal governo ad Alitalia, e diventati da prestito ponte a somme che vanno al patrimonio netto dell'azienda, prosciugano il fondo rotativo della ricerca e dell'innovazione, togliendo risorse alla produttivita' del sistema. Questo governo, che si dice vicino agli imprenditori, taglia su produttivita' e competitivita', creando un paradosso''. L'ha detto a Palermo Matteo Colaninno, ministro ombra allo Sviluppo economico del Pd.(ANSA). TE
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
Killua_727 ha scritto: Ragazzi, che schifo. Ma perchè ryan non si fa una barcata di c***i propri, che ne ha di gatte da pelare? E proprio vero che nessuno a sto mondo guarda il proprio giardino, invece di gufare che quello del vicino secchi..









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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
perchè? non hanno forse ragione ( guardacaso le stesse dichiarazioni sono state fatte da i CEO di tutte le maggiori compagnie europeezittozitto ha scritto:Killua_727 ha scritto: Ragazzi, che schifo. Ma perchè ryan non si fa una barcata di c***i propri, che ne ha di gatte da pelare? E proprio vero che nessuno a sto mondo guarda il proprio giardino, invece di gufare che quello del vicino secchi..![]()
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
mai sentito un dirigente AZ fare commenti sui giornali a proposito delle politiche aziendali e/o commerciali di raiane'.bomber78 ha scritto:perchè? non hanno forse ragione ( guardacaso le stesse dichiarazioni sono state fatte da i CEO di tutte le maggiori compagnie europeezittozitto ha scritto:Killua_727 ha scritto: Ragazzi, che schifo. Ma perchè ryan non si fa una barcata di c***i propri, che ne ha di gatte da pelare? E proprio vero che nessuno a sto mondo guarda il proprio giardino, invece di gufare che quello del vicino secchi..![]()
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ovviamente chi si pronuncia in merito al prestito è chi ha da perderci. no ?
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
zittozitto ha scritto: mai sentito un dirigente AZ fare commenti sui giornali a proposito delle politiche aziendali e/o commerciali di raiane'.
ovviamente chi si pronuncia in merito al prestito è chi ha da perderci. no ?


e sappiamo tutti che possiamo dipingere il prestito come vogliamo, ma si tratta di un aiuto di stato al 1000%

Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
anche di piùbomber78 ha scritto:zittozitto ha scritto: mai sentito un dirigente AZ fare commenti sui giornali a proposito delle politiche aziendali e/o commerciali di raiane'.
ovviamente chi si pronuncia in merito al prestito è chi ha da perderci. no ?ma qua non si parla di politiche aziendali ma di violazione di norme comunitarie
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e sappiamo tutti che possiamo dipingere il prestito come vogliamo, ma si tratta di un aiuto di stato al 1000%

avevate visto quanto pagava di tasse sui biglietti BA mentre tutti pagavano le percentuali Standard ? cercare ...
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
Alitalia: Berlusconi e Sarkozy rilanciano ipotesi Air France
3 giugno 2008
«È l'Air France che deve prendere le sue decisioni, ci potrebbe essere sempre un'altra possibilità di collaborare, sono eventualità sempre benvenute». Il presidente francese Nicolas Sarkozy interviene così, nella conferenza stampa con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sulla possibilità di un rientro in gioco della compagnia francese nel futuro di Alitalia. «L'Italia non può privarsi della compagnia di bandiera», ma Berlusconi non esclude comunque che l'Alitalia italiana possa stipulare accordi con Air France. In futuro Alitalia, spiega il premier al termine dell'incontro con Sarkozy, «avrà convenienza a trovare accordi con compagnie internazionali, in questo caso Air France potrebbe essere una buona soluzione». Con Sarkozy si é "certamente" parlato anche di Alitalia. «Noi abbiamo chiare le motivazioni- dice il premier ricordando il no dei sindacati agli esuberi- per cui si sono dovuti interrompere i rapporti con Air France, e credo siano chiare a tutti». Il punto, ribadisce Berlusconi, é che le «condizioni aggiuntive» poste nell'offerta di Air France «non erano corrispondenti all'interesse italiano
che non può privarsi di una compagnia di bandiera». Sarkozy ha riconosciuto al presidente del Consiglio italiano la volontà «di non chiudersi nessuna porta alle spalle».
Incontro cordiale, quello che si è svolto a Palazzo Chigi l'incontro fra il premier Silvio Berlusconi e il presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy. All'inizio Berlusconi e Sarkozy hanno passato in rassegna, nel cortile della Presidenza del Consiglio, il picchetto d'onore dei granatieri di Sardegna. Tra i temi annunciati dell'incontro il semestre di presidenza francese dell'Ue che inizia a luglio, l'immigrazione, per il quale Sarkozy ha proposto un patto europeo che riguarda anche l'istituto dell'asilo e il rifiuto di regolarizzazioni di massa. L'immigrazione clandestina non è un reato ma una aggravante, ha sottolineato il premier Silvio Berlusconi spiegando il senso delle norme sull'immigrazione clandestina contenute nel ddl sulla sicurezza. Dall'Onu «nessun monito» sul reato di immigrazione clandestina clandestinità, ha detto il premier, ma una semplice «dichiarazione smentita dallo stesso portavoce dell'Onu circa un giudizio negativo su un qualcosa che deve ancora avvenire». La parola finale è, comunque, nelle mani del Parlamento.
«Sarkozy - ha detto il Cavaliere - mi ha esposto alcuni progetti che intende sviluppare nel corso del semestre di presidenza francese dell'Ue e io non ho potuto che trovarli giusti, utili e gli ho assicurato» il sostegno dell'Italia nello sviluppo di questi progetti. Italia e Francia sono Paesi amici, ha detto il premier, «perciò cercheremo di sviluppare sempre di più gli scambi commerciali e gli scambi di partecipazioni industriali». «Il prezzo del petrolio - ha sottolineato Sarkozy - è raddoppiato in un anno. Vogliamo una risposta europea a questa questione». «Siamo entrambi persone molto concrete - ha detto il premier Berlusconi nel corso della conferenza stampa al termine dell'incontro - abbiamo la stessa opinione della politica: deve risolvere i problemi della gente». (N.Co.)
fonte: ilsole24ore.com
3 giugno 2008
«È l'Air France che deve prendere le sue decisioni, ci potrebbe essere sempre un'altra possibilità di collaborare, sono eventualità sempre benvenute». Il presidente francese Nicolas Sarkozy interviene così, nella conferenza stampa con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sulla possibilità di un rientro in gioco della compagnia francese nel futuro di Alitalia. «L'Italia non può privarsi della compagnia di bandiera», ma Berlusconi non esclude comunque che l'Alitalia italiana possa stipulare accordi con Air France. In futuro Alitalia, spiega il premier al termine dell'incontro con Sarkozy, «avrà convenienza a trovare accordi con compagnie internazionali, in questo caso Air France potrebbe essere una buona soluzione». Con Sarkozy si é "certamente" parlato anche di Alitalia. «Noi abbiamo chiare le motivazioni- dice il premier ricordando il no dei sindacati agli esuberi- per cui si sono dovuti interrompere i rapporti con Air France, e credo siano chiare a tutti». Il punto, ribadisce Berlusconi, é che le «condizioni aggiuntive» poste nell'offerta di Air France «non erano corrispondenti all'interesse italiano
che non può privarsi di una compagnia di bandiera». Sarkozy ha riconosciuto al presidente del Consiglio italiano la volontà «di non chiudersi nessuna porta alle spalle».
Incontro cordiale, quello che si è svolto a Palazzo Chigi l'incontro fra il premier Silvio Berlusconi e il presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy. All'inizio Berlusconi e Sarkozy hanno passato in rassegna, nel cortile della Presidenza del Consiglio, il picchetto d'onore dei granatieri di Sardegna. Tra i temi annunciati dell'incontro il semestre di presidenza francese dell'Ue che inizia a luglio, l'immigrazione, per il quale Sarkozy ha proposto un patto europeo che riguarda anche l'istituto dell'asilo e il rifiuto di regolarizzazioni di massa. L'immigrazione clandestina non è un reato ma una aggravante, ha sottolineato il premier Silvio Berlusconi spiegando il senso delle norme sull'immigrazione clandestina contenute nel ddl sulla sicurezza. Dall'Onu «nessun monito» sul reato di immigrazione clandestina clandestinità, ha detto il premier, ma una semplice «dichiarazione smentita dallo stesso portavoce dell'Onu circa un giudizio negativo su un qualcosa che deve ancora avvenire». La parola finale è, comunque, nelle mani del Parlamento.
«Sarkozy - ha detto il Cavaliere - mi ha esposto alcuni progetti che intende sviluppare nel corso del semestre di presidenza francese dell'Ue e io non ho potuto che trovarli giusti, utili e gli ho assicurato» il sostegno dell'Italia nello sviluppo di questi progetti. Italia e Francia sono Paesi amici, ha detto il premier, «perciò cercheremo di sviluppare sempre di più gli scambi commerciali e gli scambi di partecipazioni industriali». «Il prezzo del petrolio - ha sottolineato Sarkozy - è raddoppiato in un anno. Vogliamo una risposta europea a questa questione». «Siamo entrambi persone molto concrete - ha detto il premier Berlusconi nel corso della conferenza stampa al termine dell'incontro - abbiamo la stessa opinione della politica: deve risolvere i problemi della gente». (N.Co.)
fonte: ilsole24ore.com
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
Da Corriere.it
ROMA - ''Per il futuro, Alitalia avra' convenienza a trovare accordi con compagnie internazionali, ed Air France potrebbe essere un'ottima soluzione''. Lo ha affermato il premier Silvio Berlusconi, dopo il colloquio a Palazzo Chigi con il presidente francese Nicolas Sarkozy. (Agr)
ROMA - ''Per il futuro, Alitalia avra' convenienza a trovare accordi con compagnie internazionali, ed Air France potrebbe essere un'ottima soluzione''. Lo ha affermato il premier Silvio Berlusconi, dopo il colloquio a Palazzo Chigi con il presidente francese Nicolas Sarkozy. (Agr)
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
(ANSA) - ROMA, 3 GIU - Non poteva che finire al centro del
colloquio bilaterale a Palazzo Chigi tra Silvio Berlusconi e
Nicolas Sarkozy il 'fallimento' della trattativa tra Air France
ed Alitalia, per mesi al centro delle cronache, con una
riapertura a sorpresa di una possibile collaborazione da parte
del premier italiano. Proprio nelle ore in cui il Cda della
compagnia tricolore si appresta a conferire ad Intesa Sanpaolo
il ruolo di advisor ed il numero uno di AirFrance-Klm sostiene,
citando Maurizio Prato, che "per Alitalia ci vuole
l'esorcista".
"Per il futuro - apre Berlusconi - Alitalia avrà
convenienza a trovare accordi con compagnie internazionali e Air
France potrebbe essere un'ottima soluzione".
Il presidente francese Nicolas Sarkozy non chiude la porta.
"E' il management di Air France che deve prendere la sua
decisione", afferma in conferenza stampa congiunta con
Berlusconi a Palazzo Chigi, aggiungendo che la posizione del
premier italiano rappresenta "la volontà di non chiudersi
nessuna porta alle spalle". "Ci potrebbe essere sempre
un'altra opportunità di collaborare", aggiunge Sarkò.
Al premier però preme sottolineare le cause "chiare a
tutti", del fallimento della trattativa nei mesi scorsi. "Sono
chiare a tutti le motivazioni per le quali si sono dovuti
interrompere i rapporti con Air France - sottolinea Berlusconi
-: come condizione necessaria AF poneva la riduzione dei
lavoratori e su questo i sindacati hanno preso posizione.
Inoltre, le condizioni poste da AF non corrispondevano
all'interesse italiano di non privarsi di una compagnia di
bandiera".(ANSA).
colloquio bilaterale a Palazzo Chigi tra Silvio Berlusconi e
Nicolas Sarkozy il 'fallimento' della trattativa tra Air France
ed Alitalia, per mesi al centro delle cronache, con una
riapertura a sorpresa di una possibile collaborazione da parte
del premier italiano. Proprio nelle ore in cui il Cda della
compagnia tricolore si appresta a conferire ad Intesa Sanpaolo
il ruolo di advisor ed il numero uno di AirFrance-Klm sostiene,
citando Maurizio Prato, che "per Alitalia ci vuole
l'esorcista".
"Per il futuro - apre Berlusconi - Alitalia avrà
convenienza a trovare accordi con compagnie internazionali e Air
France potrebbe essere un'ottima soluzione".
Il presidente francese Nicolas Sarkozy non chiude la porta.
"E' il management di Air France che deve prendere la sua
decisione", afferma in conferenza stampa congiunta con
Berlusconi a Palazzo Chigi, aggiungendo che la posizione del
premier italiano rappresenta "la volontà di non chiudersi
nessuna porta alle spalle". "Ci potrebbe essere sempre
un'altra opportunità di collaborare", aggiunge Sarkò.
Al premier però preme sottolineare le cause "chiare a
tutti", del fallimento della trattativa nei mesi scorsi. "Sono
chiare a tutti le motivazioni per le quali si sono dovuti
interrompere i rapporti con Air France - sottolinea Berlusconi
-: come condizione necessaria AF poneva la riduzione dei
lavoratori e su questo i sindacati hanno preso posizione.
Inoltre, le condizioni poste da AF non corrispondevano
all'interesse italiano di non privarsi di una compagnia di
bandiera".(ANSA).
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
Forse perchè molti viaggiano regolarmente con altre compagnie?airbusfamilydriver ha scritto:in questi giorni dai passeeggeri che sbarcavano non ho sentito dire nemmeno un..."dovete fallire"...piuttosto ho perso il conto dei ...."speriamo che la salvino"Davidino ha scritto:gli italiani si stufano di pagare i debiti e vorrebbero giustamente la chiusura del baraccone.
E' naturale poi in un forum di appassionati che si speri nel salvataggio, io compreso, però va capito l'italiano medio che si è rotto le scatole di dover mantenere un carrozzone succhiasoldi come Alitalia, che vorrei ricordarti che per non farla fallire stanno mettendo continuamente le mani nelle tasce degli italiani.
Altra cosa, ci sarà un motivo se tutte le maggiori compagnie europee considerano l'Alitalia insalvabile e non è da sottovalutare il parere fortemente critico che hanno dei sindacati italiani.
Comunque vedo molta difesa delle proprie posizioni e poca voglia di risolvere la situazione facendo diventare Alitalia competitiva e non un carrozzone per foraggiare gli amici degli amici.
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
Davidino ha scritto:Forse perchè molti viaggiano regolarmente con altre compagnie?airbusfamilydriver ha scritto:in questi giorni dai passeeggeri che sbarcavano non ho sentito dire nemmeno un..."dovete fallire"...piuttosto ho perso il conto dei ...."speriamo che la salvino"Davidino ha scritto:gli italiani si stufano di pagare i debiti e vorrebbero giustamente la chiusura del baraccone.
E' naturale poi in un forum di appassionati che si speri nel salvataggio, io compreso, però va capito l'italiano medio che si è rotto le scatole di dover mantenere un carro***ne succhiasoldi come Alitalia, che vorrei ricordarti che per non farla fallire stanno mettendo continuamente le mani nelle tasce degli italiani.
Altra cosa, ci sarà un motivo se tutte le maggiori compagnie europee considerano l'Alitalia insalvabile e non è da sottovalutare il parere fortemente critico che hanno dei sindacati italiani.
Comunque vedo molta difesa delle proprie posizioni e poca voglia di risolvere la situazione facendo diventare Alitalia competitiva e non un carro***ne per foraggiare gli amici degli amici.
non capisco se secondo te la maggior parte degli italiani volano con altri vettori perchè sento più spesso dire speriamo che la salvino e non speriamo che fallisca?

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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
ALITALIA:TREMONTI,AIUTI AMMISSIBILI,CADUTA STILE DI SPINETTA
(ANSA) - LUSSEMBURGO, 3 GIU - Il Trattato europeo non vieta tutti gli aiuti di Stato. E' quanto ha osservato il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, riferendosi all'intervento pubblico in favore di Alitalia, finito sotto la lente della Commissione europea per verificarne la compatibilita' con le norme comunitarie. ''Un conto e' un aiuto a freddo - ha spiegato Tremonti - un conto e' un aiuto che non e' fine a se' stesso ma e' strumentale ad un'operazione di mercato, cioe' la privatizzazione''; in questo caso, per il ministro, l'intervento potrebbe essere ammesso. Al termine del consiglio Ecofin svoltosi a Lussemburgo, Tremonti ha ribadito che il decreto varato dal governo Berlusconi per destinare al patrimonio netto i 300 milioni inizialmente finalizzati a un prestito ponte, si e' reso necessario per evitare che i libri della compagnia venissero portati in tribunale. Tremonti ha anche giudicato una ''caduta di stile'' le ultime dichiarazioni a proposito di Alitalia giunte dai vertici di Air France, soprattutto se paragonate a quelle con cui la compagnia francese annuncio' la fine del suo interessamento all'acquisto della societa' italiana. (ANSA). TI/FV
(ANSA) - LUSSEMBURGO, 3 GIU - Il Trattato europeo non vieta tutti gli aiuti di Stato. E' quanto ha osservato il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, riferendosi all'intervento pubblico in favore di Alitalia, finito sotto la lente della Commissione europea per verificarne la compatibilita' con le norme comunitarie. ''Un conto e' un aiuto a freddo - ha spiegato Tremonti - un conto e' un aiuto che non e' fine a se' stesso ma e' strumentale ad un'operazione di mercato, cioe' la privatizzazione''; in questo caso, per il ministro, l'intervento potrebbe essere ammesso. Al termine del consiglio Ecofin svoltosi a Lussemburgo, Tremonti ha ribadito che il decreto varato dal governo Berlusconi per destinare al patrimonio netto i 300 milioni inizialmente finalizzati a un prestito ponte, si e' reso necessario per evitare che i libri della compagnia venissero portati in tribunale. Tremonti ha anche giudicato una ''caduta di stile'' le ultime dichiarazioni a proposito di Alitalia giunte dai vertici di Air France, soprattutto se paragonate a quelle con cui la compagnia francese annuncio' la fine del suo interessamento all'acquisto della societa' italiana. (ANSA). TI/FV
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
ALITALIA: DEAGLIO, MEGLIO FARLA FALLIRE
(ANSA) - MILANO, 3 GIU - E' ''meglio'' far fallire l'Alitalia, ''cosi' si ripartirebbe prima''. Ne e' convinto l'economista Mario Deaglio, interpellato sul tema nel corso della presentazione della XIII edizione del Rapporto sull'economia globale e l'Italia. Secondo Deaglio, ''di fatto la faremo fallire comunque''. ''La flotta Alitalia e' composta da tantissimi tipi di aerei comprati in varie circostanze e comporta fortissimi costi di manutenzione e gestione e spesso non sono piu' adatti''. Se anche Alitalia decidesse oggi di rifare la propria flotta, ha notato l'economista, ''i due principali costruttori, Airbus e Boeing, hanno liste d'attesa di tre anni. Tant'e' che nel programma di Air France era scritto che avrebbe fornito ad Alitalia una certa cifra di aerei ogni anno''. La compagnia di bandiera, ha detto Deaglio, potrebbe piuttosto ritagliarsi un ruolo particolare, ''bisognerebbe scegliere un'area di riferimento, che vista la nostra collocazione, potrebbe essere il Medio Oriente o l'Est Europa''. (ANSA). RS
sono un pò perplesso su quano detto dall economista: gli aerei piu vecchi in servizio con AZ dovrebbero essere gli MD80, gli altri sono tipi diffusi in diverse compagnie e, se avessero costi di manutenzione così elevati, li avrebbero gia messi a terra diverse compagnie, non credete?!
(ANSA) - MILANO, 3 GIU - E' ''meglio'' far fallire l'Alitalia, ''cosi' si ripartirebbe prima''. Ne e' convinto l'economista Mario Deaglio, interpellato sul tema nel corso della presentazione della XIII edizione del Rapporto sull'economia globale e l'Italia. Secondo Deaglio, ''di fatto la faremo fallire comunque''. ''La flotta Alitalia e' composta da tantissimi tipi di aerei comprati in varie circostanze e comporta fortissimi costi di manutenzione e gestione e spesso non sono piu' adatti''. Se anche Alitalia decidesse oggi di rifare la propria flotta, ha notato l'economista, ''i due principali costruttori, Airbus e Boeing, hanno liste d'attesa di tre anni. Tant'e' che nel programma di Air France era scritto che avrebbe fornito ad Alitalia una certa cifra di aerei ogni anno''. La compagnia di bandiera, ha detto Deaglio, potrebbe piuttosto ritagliarsi un ruolo particolare, ''bisognerebbe scegliere un'area di riferimento, che vista la nostra collocazione, potrebbe essere il Medio Oriente o l'Est Europa''. (ANSA). RS
sono un pò perplesso su quano detto dall economista: gli aerei piu vecchi in servizio con AZ dovrebbero essere gli MD80, gli altri sono tipi diffusi in diverse compagnie e, se avessero costi di manutenzione così elevati, li avrebbero gia messi a terra diverse compagnie, non credete?!
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
ALITALIA: MERLONI, I COMPETITOR STIANO ZITTI
(ANSA) - ROMA, 3 GIU - ''Sarebbe opportuno che su Alitalia i concorrenti della nostra compagnia di bandiera si astenessero dal fare polemiche interessate o prospettare scenari catastrofistici'': lo afferma Maria Paola Merloni, ministro-ombra per le politiche comunitarie del Partito Democratico. ''La situazione in cui si trova ad operare il sistema-Paese per salvare Alitalia e' delicatissima e, come e' noto, riguarda un asset strategico del Paese nel quale operano decine di migliaia di lavoratori'', sottolinea Merloni. ''E' una sfida capitale per tutta l'Italia, per chi lavora in Alitalia e per i clienti della compagnia, che va affrontata con responsabilita', nervi saldi, fiducia e voglia di fare''. ''I soggetti che hanno titolo in questa fase sono chiari e ben delineati'', conclude il ministro-ombra per le politiche comunitarie: ''E' bene, dunque, che a borse aperte si eviti il piu' possibile il chiacchiericcio attorno alla nostra compagnia di bandiera: devono parlare i fatti concreti, e non le interessate premure dei competitors''. (ANSA). COM-FLB
tutti i torti non li ha merloni
(ANSA) - ROMA, 3 GIU - ''Sarebbe opportuno che su Alitalia i concorrenti della nostra compagnia di bandiera si astenessero dal fare polemiche interessate o prospettare scenari catastrofistici'': lo afferma Maria Paola Merloni, ministro-ombra per le politiche comunitarie del Partito Democratico. ''La situazione in cui si trova ad operare il sistema-Paese per salvare Alitalia e' delicatissima e, come e' noto, riguarda un asset strategico del Paese nel quale operano decine di migliaia di lavoratori'', sottolinea Merloni. ''E' una sfida capitale per tutta l'Italia, per chi lavora in Alitalia e per i clienti della compagnia, che va affrontata con responsabilita', nervi saldi, fiducia e voglia di fare''. ''I soggetti che hanno titolo in questa fase sono chiari e ben delineati'', conclude il ministro-ombra per le politiche comunitarie: ''E' bene, dunque, che a borse aperte si eviti il piu' possibile il chiacchiericcio attorno alla nostra compagnia di bandiera: devono parlare i fatti concreti, e non le interessate premure dei competitors''. (ANSA). COM-FLB
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
ALITALIA: COMPAGNIE CONTRO AIUTO GOVERNO, BRITISH ATTACCA
dell'inviato Paolo Rubino ISTANBUL - Bruxelles deve intervenire ''in modo netto'': l'intervento del governo italiano a sostegno di Alitalia ''non e' giusto'', altera la concorrenza. Il numero uno di British Airways, Willie Walsh, la pensa cosi'. E non sarebbe il solo tra i vertici delle principali compagnie europee. All'assemblea annuale della Iata, l'associazione mondiale dei vettori, l'amministratore delegato e direttore generale Giovanni Bisignani ha raccolto l'umore dei capiazienda: quello che ha detto Walsh, rileva, riflette ''un sentimento molto diffuso tra tutte le compagnie aeree''. Alitalia ''difficilmente puo' sopravvivere'' e oggi con il petrolio a 100 euro e' ancora piu' difficile, dice l'amministratore delegato di British Airways, che chiede alla Commissione Europea ''una posizione chiara'' contro il governo italiano che ha tamponato il rischio di una crisi finanziaria di Alitalia, prima con il prestito ponte da 300 milioni, poi con la norma che ne ha permesso l'utilizzo a copertura dell'erosione per perdite del capitale. Per Wille Walsh la compagnia italiana ''e'' in una situazione di difficolta' incredibile perche' non ha piu' forza finanziaria'' e aggiunge: ''Io mi chiedo semplicemente come possa sopravvivere''. L'intervento del governo altera la concorrenza? ''Penso che non sia giusto che il governo italiano dia sostegno finanziario ad Alitalia, non sono d'accordo'', risponde: ''Credo che la Commissione Europea debba assumere una posizione netta e chiara. Penso che la situazione di Alitalia richieda che sia la stessa Alitalia a doverla affrontare. E non il governo italiano''. Bruxelles ''deve prendere una posizione forte per avere credibilita' non solo in Europa ma in tutto il mondo. E questo significa che le possibilita' di sopravvivenza per Alitalia sono molto basse''. Di sicuro, sottolinea, British Airway non ha alcun interesse per la compagnia italiana: ''Non ha mai avuto alcun interesse in passato, e lo ha ancor meno adesso. Alitalia non aggiungerebbe alcun valore strategico'' al gruppo britannico. In linea di principio la Iata ''e' contraria ad ogni sussidio'', dice da parte sua Bisignani, che rappresenta Alitalia ed altre 230 vettori. La compagnia italiana era sull'orlo della crisi finanziaria ''poi e' intervenuto il governo e ha dato ossigeno'',ma ''sara' Bruxelles a valutare se questo intervento e' stato corretto''. Per il numero uno della Iata e' stata ''una follia'' far naufragare il progetto di cessione ad Air France. L'ex presidente di Alitalia Maurizio Prato, che aveva curato l'operazione, ''e' la persona piu' valida che Alitalia abbia mai avuto''. Oggi ''non puo' farcela da sola'', ha bisogno di un forte partner internazionale ma, avverte Bisignani, con l'inaspettata nuova crisi del settore, ''e' difficile immaginare che un manager possa presentare un progetto di acquisizione di Alitalia al suo cda''. Serve ''una dura ristrutturazione'', guardando anche al modello del fallimento pilotato di Swissair, e senza escludere il ricorso alla commissariamento della legge Marzano. ''Una ristrutturazione dura puo' servire a fronteggiare l'emergenza, per qualche mese'', per attendere una soluzione con ''una struttura piu' leggera''. Poi, ''quando le difficolta' del settore saranno superate puo' darsi che qualche interessato verra' fuori''. (ANSA). RUB
ALITALIA: COMMISSIONE UE, NO COMMENT RICHIESTA BRITISH
(ANSA) - BRUXELLES, 3 GIU - La Commissione Ue non commenta la richiesta giunta dall' amministratore delegato di British Airways, Willie Walsh, di bocciare l'intervento richiesto dal governo italiano a favore di Alitalia. ''No comment'': ha replicato un portavoce dell'esecutivo, ad una domanda dei giornalisti. La Commissione ha ricevuto il 30 maggio scorso la risposta da parte delle autorita' italiane e la sta ancora valutando. (ANSA). OS
dell'inviato Paolo Rubino ISTANBUL - Bruxelles deve intervenire ''in modo netto'': l'intervento del governo italiano a sostegno di Alitalia ''non e' giusto'', altera la concorrenza. Il numero uno di British Airways, Willie Walsh, la pensa cosi'. E non sarebbe il solo tra i vertici delle principali compagnie europee. All'assemblea annuale della Iata, l'associazione mondiale dei vettori, l'amministratore delegato e direttore generale Giovanni Bisignani ha raccolto l'umore dei capiazienda: quello che ha detto Walsh, rileva, riflette ''un sentimento molto diffuso tra tutte le compagnie aeree''. Alitalia ''difficilmente puo' sopravvivere'' e oggi con il petrolio a 100 euro e' ancora piu' difficile, dice l'amministratore delegato di British Airways, che chiede alla Commissione Europea ''una posizione chiara'' contro il governo italiano che ha tamponato il rischio di una crisi finanziaria di Alitalia, prima con il prestito ponte da 300 milioni, poi con la norma che ne ha permesso l'utilizzo a copertura dell'erosione per perdite del capitale. Per Wille Walsh la compagnia italiana ''e'' in una situazione di difficolta' incredibile perche' non ha piu' forza finanziaria'' e aggiunge: ''Io mi chiedo semplicemente come possa sopravvivere''. L'intervento del governo altera la concorrenza? ''Penso che non sia giusto che il governo italiano dia sostegno finanziario ad Alitalia, non sono d'accordo'', risponde: ''Credo che la Commissione Europea debba assumere una posizione netta e chiara. Penso che la situazione di Alitalia richieda che sia la stessa Alitalia a doverla affrontare. E non il governo italiano''. Bruxelles ''deve prendere una posizione forte per avere credibilita' non solo in Europa ma in tutto il mondo. E questo significa che le possibilita' di sopravvivenza per Alitalia sono molto basse''. Di sicuro, sottolinea, British Airway non ha alcun interesse per la compagnia italiana: ''Non ha mai avuto alcun interesse in passato, e lo ha ancor meno adesso. Alitalia non aggiungerebbe alcun valore strategico'' al gruppo britannico. In linea di principio la Iata ''e' contraria ad ogni sussidio'', dice da parte sua Bisignani, che rappresenta Alitalia ed altre 230 vettori. La compagnia italiana era sull'orlo della crisi finanziaria ''poi e' intervenuto il governo e ha dato ossigeno'',ma ''sara' Bruxelles a valutare se questo intervento e' stato corretto''. Per il numero uno della Iata e' stata ''una follia'' far naufragare il progetto di cessione ad Air France. L'ex presidente di Alitalia Maurizio Prato, che aveva curato l'operazione, ''e' la persona piu' valida che Alitalia abbia mai avuto''. Oggi ''non puo' farcela da sola'', ha bisogno di un forte partner internazionale ma, avverte Bisignani, con l'inaspettata nuova crisi del settore, ''e' difficile immaginare che un manager possa presentare un progetto di acquisizione di Alitalia al suo cda''. Serve ''una dura ristrutturazione'', guardando anche al modello del fallimento pilotato di Swissair, e senza escludere il ricorso alla commissariamento della legge Marzano. ''Una ristrutturazione dura puo' servire a fronteggiare l'emergenza, per qualche mese'', per attendere una soluzione con ''una struttura piu' leggera''. Poi, ''quando le difficolta' del settore saranno superate puo' darsi che qualche interessato verra' fuori''. (ANSA). RUB
ALITALIA: COMMISSIONE UE, NO COMMENT RICHIESTA BRITISH
(ANSA) - BRUXELLES, 3 GIU - La Commissione Ue non commenta la richiesta giunta dall' amministratore delegato di British Airways, Willie Walsh, di bocciare l'intervento richiesto dal governo italiano a favore di Alitalia. ''No comment'': ha replicato un portavoce dell'esecutivo, ad una domanda dei giornalisti. La Commissione ha ricevuto il 30 maggio scorso la risposta da parte delle autorita' italiane e la sta ancora valutando. (ANSA). OS
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
1. Non capisci il nesso? Di piuttosto che non lo vuoi capire...air.surfer ha scritto:Non ho capito il nesso.Davidino ha scritto: 1. Vabbè Alitalia va male perchè è sfortunata...poi però non lamentatevi se gli italiani si stufano di pagare i debiti e vorrebbero giustamente la chiusura del baraccone.
Oramai è tardi per ripensarci.Davidino ha scritto:2. Sei tu che hai parlato di ricordarsene al momento del voto, ti ripeto evidentemente non se ne sono ricordati oppure andava bene così.
Forse non hai seguito la vicenda...Davidino ha scritto: 3. Intanto Air France avrebbe dato dei soldini, certo non voleva portarsi dietro tutto il carro***ne. E invece gli italiani continuano a vedersi mettere le mani in tasca per foraggiare il baraccone dell'Alitalia, se Alitalia funzionasse dignitosamente e producesse utili problemi non ce ne sarebbero, IMHO è giusto che il mercato faccia il suo corso è impossibile volere una compagnia sana e mantenere le cause dei problemi.
Veramente sei tu che ti stai lamentando...Davidino ha scritto:La vedo dura che qualche compagnia europea importante si metta in un problema del genere senza chiedere mano libera su una ristrutturazione pesante e infatti si andrà con una soluzione che salvaguardi gli amici degli amici, poi però non lamentiamoci.
2. Ma infatti se ne giudica il lavoro...finora è stato bocciato nel 1996 e nel 2001.
3. La vicenda l'ho seguita e non sono l'unico a pensare che la vendita ad AF era la cosa migliore, ovviamente tu avendo interessi personali nella situazione hai tutto il diritto di pensarla diversamente, hai interessi diversi dagli italiani.
4. Vabbè, fai pure lo gnorri, sarà che ti reputi superiore a chi ti paga lo stipendio, amen!
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
Cosa vuoi provare con il tuo sondaggio spannometrico?airbusfamilydriver ha scritto:Davidino ha scritto:Forse perchè molti viaggiano regolarmente con altre compagnie?airbusfamilydriver ha scritto:in questi giorni dai passeeggeri che sbarcavano non ho sentito dire nemmeno un..."dovete fallire"...piuttosto ho perso il conto dei ...."speriamo che la salvino"Davidino ha scritto:gli italiani si stufano di pagare i debiti e vorrebbero giustamente la chiusura del baraccone.
E' naturale poi in un forum di appassionati che si speri nel salvataggio, io compreso, però va capito l'italiano medio che si è rotto le scatole di dover mantenere un carro***ne succhiasoldi come Alitalia, che vorrei ricordarti che per non farla fallire stanno mettendo continuamente le mani nelle tasce degli italiani.
Altra cosa, ci sarà un motivo se tutte le maggiori compagnie europee considerano l'Alitalia insalvabile e non è da sottovalutare il parere fortemente critico che hanno dei sindacati italiani.
Comunque vedo molta difesa delle proprie posizioni e poca voglia di risolvere la situazione facendo diventare Alitalia competitiva e non un carro***ne per foraggiare gli amici degli amici.
non capisco se secondo te la maggior parte degli italiani volano con altri vettori perchè sento più spesso dire speriamo che la salvino e non speriamo che fallisca?
E' normale che la gente speri che venga salvata, anch'io lo spero, come è normale che ci si auspichi che diventi una compagnia che funzioni e che si smetta di mettere le mani nelle tasche degli italiani per mantenere gli amici degli amici.
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
Bene, allora lei protesti per il prestito-ponte e noi le facciamo un c**o tanto per le ingenti somme di denaro che si fa pagare dagli aeroporti di mezzo mondo per mantenere aperte le rotte, oltre a non pagare i contributi per TUTTI i suoi dipendenti...bomber78 ha scritto:perchè? non hanno forse ragione ( guardacaso le stesse dichiarazioni sono state fatte da i CEO di tutte le maggiori compagnie europeezittozitto ha scritto:Killua_727 ha scritto: Ragazzi, che schifo. Ma perchè ryan non si fa una barcata di c***i propri, che ne ha di gatte da pelare? E proprio vero che nessuno a sto mondo guarda il proprio giardino, invece di gufare che quello del vicino secchi..![]()
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Se bisogna essere stronzi a sto mondo, facciamolo con la solita classica italiana


Madames et Monsieurs bonjour et bienvenu à bord. Nous vous souhaiton un bon vol avec la flotte d'Air France, membre de l'alliance SkyTeam
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
ALITALIA: A INTESA SANPAOLO SFIDA RICERCA COMPRATORE
(ANSA) - ROMA, 3 GIU - Tocca ad Intesa SanPaolo la sfida, l'ennesima e forse l'ultima, di trovare in tempi brevi un'offerta per salvare Alitalia. E sulla strada potrebbe riaffacciarsi Air France-Klm. O almeno, sarebbe ''un'ottima soluzione'' secondo il premier Silvio Berlusconi. Con Lufthansa, ha ribadito l'amministratore delegato, Wolfgang Mayrhuber, ''non c'e' nessun contatto''. Alitalia ''avra' convenienza a trovare accordi con compagnie internazionali'', ha detto il presidente del Consiglio dopo averne parlato a Palazzo Chigi con il presidente francese Nicolas Sarkozy. Il quale ha ribadito che tocca al management del colosso franco-olandese ''prendere la sua decisione''. Quindi, quella di Berlusconi, ha detto l'inquilino dell'Eliseo, ''e' la volonta' di non chiudersi nessuna porta alle spalle''. Ma Sarkozy ha comunque lasciato aperto uno spiraglio al ritorno del numero uno di Air France, Jean Cyril Spinetta: ''Ci potrebbe essere sempre un'altra opportunita' di collaborare''. Sara', dunque, Intesa SanPaolo a trovare un acquirente per la quota di Alitalia nelle mani del Tesoro. Il consiglio di amministrazione della compagnia ha dato l'incarico di advisor alla banca, sulla base del decreto legge approvato dal consiglio dei ministri il 30 maggio scorso in deroga alle procedure per la dismissione di partecipazioni dello Stato fissate per legge nel 1994, per ''eccezionalita' e urgenza'' in cui versa Alitalia. L'istituto di credito comincera' subito l'esame della situazione patrimoniale e finanziaria della compagnia e l'assistera' nella ricerca di un'offerta che sara' indirizzata all'Alitalia stessa o all'azionista di riferimento. Sulla base della ricognizione, Intesa SanPaolo cerchera' gli investitori industriali e finanziari adeguati, dopo il consenso dell'azienda e del Tesoro. Il governo, intanto, pur di agevolare il cammino del decreto sul prestito da 300 milioni per Alitalia, ha deciso di integrarlo con le misure contenute in altri due provvedimenti, quelle inserite nel decreto fiscale con cui si trasforma il prestito ponte in patrimonio netto e quelle riguardanti la deroga alla disciplina sulle privatizzazioni, che consentono anche l'indicazione dell'advisor. Domattina, ha annunciato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, ''presenteremo, prima in comitato dei nove, poi in commissione, un emendamento al decreto con cui unificare i diversi provvedimenti in modo da avere una discussione piu' agevole in Parlamento come richiesto dalle opposizioni''. E sul prestito, all'esame della Ue e contro cui si sono scagliati da British Airways a Ryanair, il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti ha spiegato che ''si e' reso necessario per evitare che i libri di Alitalia venissero portati in tribunale''. Quindi, ha aggiunto, si e' trattato di ''un aiuto non fine a se stesso ma strumentale ad un'operazione di mercato, cioe' la privatizzazione'', caso, quest'ultimo, in cui l'intervento potrebbe essere ammesso, secondo Tremonti. Intanto, Consob ha annunciato che ''si coordinera' con Borsa Italiana per valutare l'ipotesi di una sospensione dalle negoziazioni del titolo quando il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri del 30 maggio sara' pubblicato in Gazzetta Ufficiale e quindi produrra' i suoi effetti''. DR
(ANSA) - ROMA, 3 GIU - Tocca ad Intesa SanPaolo la sfida, l'ennesima e forse l'ultima, di trovare in tempi brevi un'offerta per salvare Alitalia. E sulla strada potrebbe riaffacciarsi Air France-Klm. O almeno, sarebbe ''un'ottima soluzione'' secondo il premier Silvio Berlusconi. Con Lufthansa, ha ribadito l'amministratore delegato, Wolfgang Mayrhuber, ''non c'e' nessun contatto''. Alitalia ''avra' convenienza a trovare accordi con compagnie internazionali'', ha detto il presidente del Consiglio dopo averne parlato a Palazzo Chigi con il presidente francese Nicolas Sarkozy. Il quale ha ribadito che tocca al management del colosso franco-olandese ''prendere la sua decisione''. Quindi, quella di Berlusconi, ha detto l'inquilino dell'Eliseo, ''e' la volonta' di non chiudersi nessuna porta alle spalle''. Ma Sarkozy ha comunque lasciato aperto uno spiraglio al ritorno del numero uno di Air France, Jean Cyril Spinetta: ''Ci potrebbe essere sempre un'altra opportunita' di collaborare''. Sara', dunque, Intesa SanPaolo a trovare un acquirente per la quota di Alitalia nelle mani del Tesoro. Il consiglio di amministrazione della compagnia ha dato l'incarico di advisor alla banca, sulla base del decreto legge approvato dal consiglio dei ministri il 30 maggio scorso in deroga alle procedure per la dismissione di partecipazioni dello Stato fissate per legge nel 1994, per ''eccezionalita' e urgenza'' in cui versa Alitalia. L'istituto di credito comincera' subito l'esame della situazione patrimoniale e finanziaria della compagnia e l'assistera' nella ricerca di un'offerta che sara' indirizzata all'Alitalia stessa o all'azionista di riferimento. Sulla base della ricognizione, Intesa SanPaolo cerchera' gli investitori industriali e finanziari adeguati, dopo il consenso dell'azienda e del Tesoro. Il governo, intanto, pur di agevolare il cammino del decreto sul prestito da 300 milioni per Alitalia, ha deciso di integrarlo con le misure contenute in altri due provvedimenti, quelle inserite nel decreto fiscale con cui si trasforma il prestito ponte in patrimonio netto e quelle riguardanti la deroga alla disciplina sulle privatizzazioni, che consentono anche l'indicazione dell'advisor. Domattina, ha annunciato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, ''presenteremo, prima in comitato dei nove, poi in commissione, un emendamento al decreto con cui unificare i diversi provvedimenti in modo da avere una discussione piu' agevole in Parlamento come richiesto dalle opposizioni''. E sul prestito, all'esame della Ue e contro cui si sono scagliati da British Airways a Ryanair, il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti ha spiegato che ''si e' reso necessario per evitare che i libri di Alitalia venissero portati in tribunale''. Quindi, ha aggiunto, si e' trattato di ''un aiuto non fine a se stesso ma strumentale ad un'operazione di mercato, cioe' la privatizzazione'', caso, quest'ultimo, in cui l'intervento potrebbe essere ammesso, secondo Tremonti. Intanto, Consob ha annunciato che ''si coordinera' con Borsa Italiana per valutare l'ipotesi di una sospensione dalle negoziazioni del titolo quando il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri del 30 maggio sara' pubblicato in Gazzetta Ufficiale e quindi produrra' i suoi effetti''. DR
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
ALITALIA: SARKOZY, E' MANAGEMENT AIR FRANCE A DECIDERE
(ANSA) - ROMA, 3 GIU - ''E' il management di Air France che deve prendere la sua decisione''. Lo ha sottolineato il presidente francese Nicolas Sarkozy, nel corso della conferenza stampa congiunta con Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi, in merito alla vicenda Alitalia, aggiungendo che la posizione del premier italiano rappresenta ''la volonta' di non chiudersi nessuna porta alle spalle''. ''Ci potrebbe essere sempre un'altra opportunita' di collaborare'', ha concluso.(ANSA). KWF
(ANSA) - ROMA, 3 GIU - ''E' il management di Air France che deve prendere la sua decisione''. Lo ha sottolineato il presidente francese Nicolas Sarkozy, nel corso della conferenza stampa congiunta con Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi, in merito alla vicenda Alitalia, aggiungendo che la posizione del premier italiano rappresenta ''la volonta' di non chiudersi nessuna porta alle spalle''. ''Ci potrebbe essere sempre un'altra opportunita' di collaborare'', ha concluso.(ANSA). KWF
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
ALITALIA: VITO,NORME ADVISOR E PATRIMONIO IN DL SU PRESTITO
(ANSA) - ROMA, 3 GIU - Il governo, pur di agevolare il cammino del decreto sul prestito ponte per Alitalia, ha deciso di integrarlo con le misure contenute in altri due provvedimenti, quelle inserite nel decreto fiscale con cui si trasforma il prestito ponte in patrimonio netto e quelle riguardanti la deroga alla disciplina sulle privatizzazione, che consentono anche l'indicazione dell'advisor, incarico che il Cda della compagnia ha affidato oggi a Intesa Sanpaolo. Lo ha reso noto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito. ''Abbiamo deciso di presentare domattina, prima in comitato dei nove, poi in commissione, un emendamento al decreto con cui unificare i diversi provvedimenti in modo da avere una discussione piu' agevole in Parlamento - ha detto Vito - cosi' come richiesto dalle opposizioni. Speriamo che questo gesto venga raccolto dall'opposizione e permetta il dibattito alla Camera e al Senato''.(ANSA). CAP
(ANSA) - ROMA, 3 GIU - Il governo, pur di agevolare il cammino del decreto sul prestito ponte per Alitalia, ha deciso di integrarlo con le misure contenute in altri due provvedimenti, quelle inserite nel decreto fiscale con cui si trasforma il prestito ponte in patrimonio netto e quelle riguardanti la deroga alla disciplina sulle privatizzazione, che consentono anche l'indicazione dell'advisor, incarico che il Cda della compagnia ha affidato oggi a Intesa Sanpaolo. Lo ha reso noto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito. ''Abbiamo deciso di presentare domattina, prima in comitato dei nove, poi in commissione, un emendamento al decreto con cui unificare i diversi provvedimenti in modo da avere una discussione piu' agevole in Parlamento - ha detto Vito - cosi' come richiesto dalle opposizioni. Speriamo che questo gesto venga raccolto dall'opposizione e permetta il dibattito alla Camera e al Senato''.(ANSA). CAP
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
ALITALIA: SDL, NO A POLITICA DEGLI AVVOLTOI
(ANSA) - ROMA, 3 GIU - Su Alitalia ''si sta nuovamente condensando una moltitudine di attenzioni, quasi tutte negative e provenienti da ambienti europei, da ex manager, da concorrenti, da componenti dell'ex governo''. Lo afferma il Sindacato dei Lavoratori in una nota in cui dice 'no' ''alla politica delle vipere, degli avvoltoi e degli sciacalli, diciamo no'' e auspicando ''un immediato coinvolgimento del sindacato da parte del Governo profondamente diverso dalla linea adottata dall'ex ministro Padoa Schioppa e soprattutto che ora, dalle parole e dalle enunciazioni, si passi ai fatti ed alle cose concrete''. I lavoratori del Gruppo Alitalia ed i cittadini di questo Paese ''hanno bisogno di un'azienda che faccia trasporto aereo e non di una continua ed improduttiva polemica'' aggiunge l'Sdl spiegando che ''non possiamo e non vogliamo rispondere a tutti, anche se e' particolarmente difficile pensare ad un Bisignani che giudica l'operato dei manager Alitalia, visti il suo ruolo da ex A.d. della compagnia di bandiera con risultati non certo 'eccezionali'''. A proposito della ''solita Ryanair'', il sindacato ribadisce che ''ottiene da enti locali italiani e societa' di gestione (spesso pubbliche) soldi che di fatto rappresentano aiuti di stato, ma grida allo scandalo per i 300 milioni ad Alitalia e dice che dovrebbe fallire''. Quanto ai concorrenti europei, l'Sdl afferma che ''da anni vivono grazie all'appoggio incondizionato dei loro governi e oggi attaccano Alitalia semplicemente per accaparrarsi ulteriori quote del ricco mercato italiano che gia' controllano sulla scorta della crisi della nostra compagnia''. Infine, in merito alle dichiarazioni ''di alcuni rappresentanti del passato governo che hanno fatto perdere due anni ad Alitalia in un balletto di provvedimenti e gare da far ridere qualsiasi esperto del settore'', secondo l'Sdl essi ''auspicano un liberismo sfrenato da far impallidire qualsiasi uomo di destra''. (ANSA). COM-DR
(ANSA) - ROMA, 3 GIU - Su Alitalia ''si sta nuovamente condensando una moltitudine di attenzioni, quasi tutte negative e provenienti da ambienti europei, da ex manager, da concorrenti, da componenti dell'ex governo''. Lo afferma il Sindacato dei Lavoratori in una nota in cui dice 'no' ''alla politica delle vipere, degli avvoltoi e degli sciacalli, diciamo no'' e auspicando ''un immediato coinvolgimento del sindacato da parte del Governo profondamente diverso dalla linea adottata dall'ex ministro Padoa Schioppa e soprattutto che ora, dalle parole e dalle enunciazioni, si passi ai fatti ed alle cose concrete''. I lavoratori del Gruppo Alitalia ed i cittadini di questo Paese ''hanno bisogno di un'azienda che faccia trasporto aereo e non di una continua ed improduttiva polemica'' aggiunge l'Sdl spiegando che ''non possiamo e non vogliamo rispondere a tutti, anche se e' particolarmente difficile pensare ad un Bisignani che giudica l'operato dei manager Alitalia, visti il suo ruolo da ex A.d. della compagnia di bandiera con risultati non certo 'eccezionali'''. A proposito della ''solita Ryanair'', il sindacato ribadisce che ''ottiene da enti locali italiani e societa' di gestione (spesso pubbliche) soldi che di fatto rappresentano aiuti di stato, ma grida allo scandalo per i 300 milioni ad Alitalia e dice che dovrebbe fallire''. Quanto ai concorrenti europei, l'Sdl afferma che ''da anni vivono grazie all'appoggio incondizionato dei loro governi e oggi attaccano Alitalia semplicemente per accaparrarsi ulteriori quote del ricco mercato italiano che gia' controllano sulla scorta della crisi della nostra compagnia''. Infine, in merito alle dichiarazioni ''di alcuni rappresentanti del passato governo che hanno fatto perdere due anni ad Alitalia in un balletto di provvedimenti e gare da far ridere qualsiasi esperto del settore'', secondo l'Sdl essi ''auspicano un liberismo sfrenato da far impallidire qualsiasi uomo di destra''. (ANSA). COM-DR
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