Area dedicata alla discussione sulle compagnie aeree. Si parla di Alitalia, Air One, Air Dolomiti, Meridiana e tutte le altre compagnie aeree italiane e straniere
non mi preoccupa... se il nano dice ai telegiornali di dire per 15 giorni che e´ giusto salvare alitalia vedi che il sondaggio si inverte... esattamente come e´ avvenuto col nucleare...
comunque alle domande che ti ho fatto almeno accenna ad una risposta...
Einstein:"Tutti sanno che una cosa é impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa."
Einstein:"Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima."
Einstein:"Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore."
Sono una goccia... Plic Plic Plic http://www.taize.fr
PRESIDENTE DI BIRRA POINT- IL PUNTO DI INCONTRO MASCHILE DI MD80.IT
ALITALIA: BONANNI; NO PROVINCIALI, MA CHIARIMENTO CON EUROPA
(ANSA) - CAGLIARI, 4 GIU - Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, auspica un chiarimento con la Commissione Ue riguardo un'eventuale apertura della procedura di infrazione per aiuti di stato a carico dell'Italia per il prestito ponte di 300 milioni ad Alitalia. ''Gli altri Paesi difendono le proprie economie, invece noi facciamo di tutto per debilitarle - ha detto a margine del Consiglio generale del sindacato sardo - l'Europa interviene quando nessuno gli spiega bene come stanno le cose. Non dobbiamo essere provinciali, ci sono aziende pubbliche e parastatali in Germania, in Francia, in Inghilterra e nei grandi Paesi europei, in cui queste operazioni vengono fatte con il beneplacito dei Governi nazionali e con la comprensione delle autorita' europee, dopo i necessari chiarimenti''. Per Bonanni ''e' bene che la classe dirigente nazionale parli con le autorita' europee in modo bipartisan, avendo tutti la stesa opinione, perche' stiamo assistendo talvolta a situazioni anche incresciose''.(ANSA). YE8-AR
ALITALIA: L'11 GIUGNO BRUXELLES DECIDE APERTURA INCHIESTA
(ANSA) - BRUXELLES, 4 GIU - La Commissione europea decidera' mercoledi' 11 giugno di aprire una procedura d'inchiesta nei confronti dell'Italia per il prestito ponte concesso ad Alitalia. Lo hanno riferito fonti qualificate europee. La proposta - secondo le fonti - sara' avanzata dal commissario ai trasporti Antonio Tajani poiche' i chiarimenti forniti finora dall'Italia sulla vicenda non sono stati ritenuti sufficienti per garantire che il prestito non rappresenti un aiuto di Stato. La ''procedura d'investigazione'', rilevano le fonti, ''servira' ad approfondire la questione; la decisione in se' non rappresenta un atteggiamento pregiudiziale ma e' in coerenza con il comportamento seguito dall'esecutivo comunitario in molti casi analoghi a questo''.(ANSA). CLG
ALITALIA: DA COMMISSIONE UE NO COMMENT SU INCHIESTA
(ANSA) - BRUXELLES, 4 GIU - Il dossier sul prestito ponte concesso all'Alitalia e' oggetto di esame a Bruxelles e solo quando sara' completata l'analisi in corso la Commissione europea ''decidera' e rivelera' cosa e' stato deciso''. Questa la posizione ufficiale di Bruxelles espressa dal portavoce dell'esecutivo comunitario Johannes Laitenberger il quale ha risposto con un secco ''no comment'' sulla possibilita' che mercoledi' 11 giugno Bruxelles avra' sul tavolo la decisione di aprire una procedura di inchiesta sul caso. Dopo i chiarimenti ricevuti da Roma il 30 maggio scorso, i servizi della Commissione stanno portando avanti l'analisi del dossier. ''La Commissione europea - ha detto ancora il portavoce - dovra' decidere se e' gia' in possesso di tutte le informazioni che occorrono o se sara' necessario avviare un'indagine formale''. (ANSA). TI/CIP
la hostess ideale? quella che vi chiede: caffè, the o me
ALITALIA: GOZI, GOVERNO AVVII NUOVO PIANO PRIVATIZZAZIONE
(ANSA) - ROMA, 4 GIU - La procedura di infrazione su Alitalia preannunciata da Bruxelles e' ''l'ultima opportunita''' per il governo italiano ''per avviare un nuovo piano di privatizzazione'' della compagnia di bandiera. Lo afferma Sandro Gozi, capogruppo del Pd in commissione Politiche Ud e parlamentare vicino all'ex premier Romano Prodi. ''Le notizie che giungono da Bruxelles - ha detto Gozi - non fanno altro che confermare la posizione del Pd. Durante la discussione nella commissione Politiche dell' Unione europea avevamo indicato molto chiaramente la nostra contrarieta' ad un provvedimento che, dopo le modifiche del governo Berlusconi, e' in fragrante violazione degli impegni europei dell'Italia''. ''Avevamo in particolare sottolineato - ricorda il parlamentare del Pd - come un intervento dell'esecutivo che ha riconvertito il prestito ponte in aiuto di Stato non potesse venire erogato in base ai principi comunitari che tutelano i cittadini e i consumatori, garantendo servizi piu' efficienti e tariffe piu' basse nei settori liberalizzati''. ''Anziche' invocare l'italianita' a tutti i costi in un contesto globale altamente competitivo - prosegue - e' necessario, piuttosto, varare un piano economico industriale operativo che non ci esponga a sanzioni europee e che non gravi ulteriormente sui contribuenti italiani''. ''La procedura di infrazione che la Commissione europea si accinge ad avviare - sostiene quindi Gozi - rappresenta, in realta', l'ultima opportunita' di cui il governo dispone dopo l'atteggiamento irresponsabile tenuto nella vicenda Air France. Aprendo la procedura, la Commissione di fatto evita che i concorrenti di Alitalia presentino dei ricorsi contro il provvedimento Berluscono-Tremonti e concede all'Italia almeno 4 mesi di tempo per avviare un nuovo piano di privatizzazione. Ma il governo sapra' e vorra' utilizzare veramente questo tempo per salvare e rilanciare Alitalia?''. (ANSA). COM-IA
ALITALIA: VIETTI (UDC), GOVERNO SPIEGHI QUAL E' SOLUZIONE
(ANSA) - ROMA, 4 GIU - ''L'UDC questa mattina in aula ha contestato al Governo il modo di procedere sulla vicenda Alitalia: tre decreti legge successivi sulla stessa materia che cambiavano man mano le soluzioni in una sorta di gioco di prestigio. Non c'e' piu' traccia del prestito ponte, ma si parla di una dismissione, in deroga alle normative europee, senza sapere chi dovrebbe acquistare. Il Governo deve dire al Parlamento qual e' la sua soluzione per Alitalia, se c'e', e consentire una discussione informata e complessiva''. lo afferma Michele Vietti dell'Udc. (ANSA). COM-TG
ALITALIA: ICHINO, AIR FRANCE ERA L'UNICA SOLUZIONE VALIDA
(ANSA) - ROMA, 4 GIU - ''Probabilmente ora la compagnia francese non e' piu' disponibile, invece quella era l'unica soluzione per avere un partner internazionale di primissima qualita'''. Il senatore del Pd, Pietro Ichino, intervistato da Sky Tg24, ritiene che per responsabilita' dei sindacati e di Silvio Berlusconi la compagnia aerea abbia perso una buona occasione. ''L'abbiamo perduta - sostiene Ichino - per una miopia dei sindacati che non hanno capito la gravita' della situazione e il fatto che quella era l'unica soluzione disponibile, anche perche' l'intervento di Berlusconi in piena campagna elettorale ha indotto i sindacati a compiere quell'errore''.(ANSA). COM-SES
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ALITALIA: BERSANI, PROBLEMA DI TUTTO IL PAESE
(ANSA) - ROMA, 4 GIU - ''Che Ermolli vada in giro ad offrire Alitalia, che e' un bene anche mio, non e' solo un problema dell'opposizione, ma e' un problema generale di tutto il paese, che deve capire se vuole essere intimamente liberale''. A dirlo e' Pier Luigi Bersani (PD) intervenendo questa mattina a Omnibus su LA7. ''Quando ero Ministro dei Trasporti nel 2001 - ha aggiunto Bersani- Alitalia valeva otto euro ad azione. Quando ce l'avete ridata ne valeva uno. Quindi non guardiamo indietro, perche' avete governato cinque anni e per Alitalia sono stati gli anni del precipizio''. (ANSA). DEL
queste parole fanno pensare molto su come sia stata gestita alitalia dal 2001 in poi..
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ALITALIA: PASSERA, DA OGGI AL LAVORO PER UNA SOLUZIONE
(ANSA) - MILANO, 4 GIU - Quello di Alitalia ''e' un tema talmente importante che dobbiamo impegnarci tutti per cercare una soluzione''. Lo ha detto l'amministratore delegato di Intesa SanPaolo, Corrado Passera, a margine della presentazione del progetto 'Primi-Progetti Imprenditori Immigrati'. Passera aveva inizialmente ricordato che ''oggi inizia il nostro mandato''. E alla domanda se ci siano gia' stati dei contatti, lo ha ribadito: ''oggi inizia il nostro lavoro'', ha detto. (ANSA). RS/GT
era quasi ora!
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bomber78 ha scritto:Branson attacca: "Il Governo deve liberarsi di Alitalia"
"Il Governo italiano dovrebbe lasciare morire Alitalia per fare in modo che nuove compagnie italiane con idee migliori la rimpiazzino". Richard Branson, in una lunga intervista rilasciata a Style, il magazine del Corriere della Sera, non risparmia frecciate ad Az e sottolinea che "se il Governo se ne sbarazzasse, sarei felice di costruire una Virgin Italia perché meritate una grande compagnia aerea. Non potete permettervi di essere il parente povero d'Europa"
Sapete dove se la può mettere la sua Virgin Italia? Beh, lascio intuire a voi, o popolo dedito all'aviazione.
Comunque, non lo smetterò mai di dirlo, povera Alitalia. Vorremmo, o almeno vorrei, che sopravvivesse solo per poi mandare a c***re tutti quei carissimi gufi...
Nel caso in cui Branson creasse seriamente la Virgin Italia, state pur certi che a me non mi vedranno mai su quei voli; è una promessa
Madames et Monsieurs bonjour et bienvenu à bord. Nous vous souhaiton un bon vol avec la flotte d'Air France, membre de l'alliance SkyTeam
non mi preoccupa... se il nano dice ai telegiornali di dire per 15 giorni che e´ giusto salvare alitalia vedi che il sondaggio si inverte... esattamente come e´ avvenuto col nucleare...
comunque alle domande che ti ho fatto almeno accenna ad una risposta...
ma guarda che ti ho gia risposto piu volte
ripeto: se una azienda fallisce ( e di aziende ne falliscono ogni giorno) il vuoto che si viene a creare viene subito riempito, quindi l'indotto, i fornitori e annessi e connessi ripartiranno con chi arriverà.Il mer cato aereo ( a differenza di quello dei trasporti strettamente municipali) gode di concorrenza, quindi se alitalia fa puff arriverà al volo tizio caio o semprogno che non ce ne farà assolutamente sentire la mancanza
bomber78 ha scritto:se una azienda fallisce ( e di aziende ne falliscono ogni giorno) il vuoto che si viene a creare viene subito riempito, quindi l'indotto, i fornitori e annessi e connessi ripartiranno con chi arriverà
concordo sul fatto che il vuoto lasciato verrà subito colmato, ma è rarissimo che aziende statali falliscono!
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non mi preoccupa... se il nano dice ai telegiornali di dire per 15 giorni che e´ giusto salvare alitalia vedi che il sondaggio si inverte... esattamente come e´ avvenuto col nucleare...
comunque alle domande che ti ho fatto almeno accenna ad una risposta...
ma guarda che ti ho gia risposto piu volte
ripeto: se una azienda fallisce ( e di aziende ne falliscono ogni giorno) il vuoto che si viene a creare viene subito riempito, quindi l'indotto, i fornitori e annessi e connessi ripartiranno con chi arriverà.Il mer cato aereo ( a differenza di quello dei trasporti strettamente municipali) gode di concorrenza, quindi se alitalia fa puff arriverà al volo tizio caio o semprogno che non ce ne farà assolutamente sentire la mancanza
non mi sembra una gran tragedia
ti chiedo ancora se bisogna lasciar fallire anche le aziende dei tram ed autobus... dubito che qualcuno faccia viaggiare tram o metro senza che il bilancio vnga poi appianato... sono aziende in perdita quelle pubbliche... bisogna lasciarle fallire tutte... ospedali compresi... oppure no??? come e sbagliato il prestito ponte ad alitalia, e sbagliato anche il resto... poi senza mezzi pubblici come ci si muove???
Einstein:"Tutti sanno che una cosa é impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa."
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PRESIDENTE DI BIRRA POINT- IL PUNTO DI INCONTRO MASCHILE DI MD80.IT
Dalle ultimissime notizie sembra confermato che la restituzione del prestito avverrà tramite trattenuta diretta dalle buste paga di tutti i piloti bianchi di sesso maschile che scrivono sui forum di aviazione.
Il prelievo avverrà in base alla sigla dell'aereo:
MD80: 80 euro, A320: 320 euro e così via.
Sono preoccupatissimi quelli del lungo raggio (B767 e 777 )
Ciao
Massimo
gran premio della critica!
Andrea
Dilige et quod vis fac
Sant'Agostino
La libertà è una forma di disciplina
C.S.I.
Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti
Nanni Moretti (in Palombella rossa)
non mi preoccupa... se il nano dice ai telegiornali di dire per 15 giorni che e´ giusto salvare alitalia vedi che il sondaggio si inverte... esattamente come e´ avvenuto col nucleare...
comunque alle domande che ti ho fatto almeno accenna ad una risposta...
ma guarda che ti ho gia risposto piu volte
ripeto: se una azienda fallisce ( e di aziende ne falliscono ogni giorno) il vuoto che si viene a creare viene subito riempito, quindi l'indotto, i fornitori e annessi e connessi ripartiranno con chi arriverà.Il mer cato aereo ( a differenza di quello dei trasporti strettamente municipali) gode di concorrenza, quindi se alitalia fa puff arriverà al volo tizio caio o semprogno che non ce ne farà assolutamente sentire la mancanza
non mi sembra una gran tragedia
c'hai mai pensato che tizio caio e sempronio potrebbero "smettere" di paga una stecca di bicchieri di plastica 100 euro,e potrebbero magari anche smettere di pagare servizi non fruiti o pagare tasse negli aeroporti a prezzo pieno?
non mi preoccupa... se il nano dice ai telegiornali di dire per 15 giorni che e´ giusto salvare alitalia vedi che il sondaggio si inverte... esattamente come e´ avvenuto col nucleare...
comunque alle domande che ti ho fatto almeno accenna ad una risposta...
ma guarda che ti ho gia risposto piu volte
ripeto: se una azienda fallisce ( e di aziende ne falliscono ogni giorno) il vuoto che si viene a creare viene subito riempito, quindi l'indotto, i fornitori e annessi e connessi ripartiranno con chi arriverà.Il mer cato aereo ( a differenza di quello dei trasporti strettamente municipali) gode di concorrenza, quindi se alitalia fa puff arriverà al volo tizio caio o semprogno che non ce ne farà assolutamente sentire la mancanza
non mi sembra una gran tragedia
ti chiedo ancora se bisogna lasciar fallire anche le aziende dei tram ed autobus... dubito che qualcuno faccia viaggiare tram o metro senza che il bilancio vnga poi appianato... sono aziende in perdita quelle pubbliche... bisogna lasciarle fallire tutte... ospedali compresi... oppure no??? come e sbagliato il prestito ponte ad alitalia, e sbagliato anche il resto... poi senza mezzi pubblici come ci si muove???
ti straquoto bomber non ha capito ancora che certi servizi indispensabili e necessari per la collettività vengono mantenuti anche in perdita
ottimo l'esempio della sanità e delle ferrovie
ah bomber fattene una ragione...
airbusfamilydriver ha scritto:
ti straquoto bomber non ha capito ancora che certi servizi indispensabili e necessari per la collettività vengono mantenuti anche in perdita
alitalia è un servizio indispensabile per la collettività???
airbusfamilydriver ha scritto:
ti straquoto bomber non ha capito ancora che certi servizi indispensabili e necessari per la collettività vengono mantenuti anche in perdita
alitalia è un servizio indispensabile per la collettività???
lasem pert
mai provato a vedere le immagini al TG quando c'è uno sciopero AZ?
hai fatto caso,tante volte al numero delle persone bloccate in aeroporto,buttate per terra o sulle valigie e incazz..?
airbusfamilydriver ha scritto:
ti straquoto bomber non ha capito ancora che certi servizi indispensabili e necessari per la collettività vengono mantenuti anche in perdita
alitalia è un servizio indispensabile per la collettività???
lasem pert
mai provato a vedere le immagini al TG quando c'è uno sciopero AZ?
hai fatto caso,tante volte al numero delle persone bloccate in aeroporto,buttate per terra o sulle valigie e incazz..?
calma calma.....non dico che il trasporto aereo non è indispensabile alla collettività...dico che alitalia non è indispensabile alla collettività.
alitalia oggi come oggi è dannosa alla collettività, e dall'esempio che hai portato tu non solo ora ehehehehe
la speranza è che venga rimpiazzata da qualcuno che possa offrire un servizio migliore, e se le cose vanno come spero nel giro di qualche annetto con un "star alliance hub" avremo tutto cio
blusky ha scritto:
ti chiedo ancora se bisogna lasciar fallire anche le aziende dei tram ed autobus... dubito che qualcuno faccia viaggiare tram o metro senza che il bilancio vnga poi appianato... sono aziende in perdita quelle pubbliche... bisogna lasciarle fallire tutte... ospedali compresi... oppure no??? come e sbagliato il prestito ponte ad alitalia, e sbagliato anche il resto... poi senza mezzi pubblici come ci si muove???
ti straquoto bomber non ha capito ancora che certi servizi indispensabili e necessari per la collettività vengono mantenuti anche in perdita
ottimo l'esempio della sanità e delle ferrovie
ah bomber fattene una ragione...
Ragazzi non ci siamo...il problema (qualcuno direbbe fortuna) è che AZ non è in monopolio, ferrovie et similia si...
....se voglio muovermi per Milano con i mezzi pubblici DEVO prendere ATM....se voglio andare da Milano a Roma in treno DEVO prendere Trenitalia...se da Milano a Roma voglio usare l'aereo ho almeno 3 compagnie disponibili...è tutto qui il punto...
airbusfamilydriver ha scritto:
ti straquoto bomber non ha capito ancora che certi servizi indispensabili e necessari per la collettività vengono mantenuti anche in perdita
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lasem pert
mai provato a vedere le immagini al TG quando c'è uno sciopero AZ?
hai fatto caso,tante volte al numero delle persone bloccate in aeroporto,buttate per terra o sulle valigie e incazz..?
calma calma.....non dico che il trasporto aereo non è indispensabile alla collettività...dico che alitalia non è indispensabile alla collettività.
alitalia oggi come oggi è dannosa alla collettività, e dall'esempio che hai portato tu non solo ora ehehehehe
la speranza è che venga rimpiazzata da qualcuno che possa offrire un servizio migliore, e se le cose vanno come spero nel giro di qualche annetto con un "star alliance hub" avremo tutto cio
ammazza quanto te rode
mi raccomando continua a sperare.....non demordere eh....
l'esempio dello sciopero era per far capire che se c'è uno sciopero AZ di gente aterra incaxx ne resta tantissima,quindi a qualcuno serve ancora,certo non a bomber78,infatti sui nostri aerei la gente non scende speriamo che falliate,quelli li lasciano volentieri alla super concorrenza
airbusfamilydriver ha scritto:
ti straquoto bomber non ha capito ancora che certi servizi indispensabili e necessari per la collettività vengono mantenuti anche in perdita
alitalia è un servizio indispensabile per la collettività???
lasem pert
mai provato a vedere le immagini al TG quando c'è uno sciopero AZ?
hai fatto caso,tante volte al numero delle persone bloccate in aeroporto,buttate per terra o sulle valigie e incazz..?
calma calma.....non dico che il trasporto aereo non è indispensabile alla collettività...dico che alitalia non è indispensabile alla collettività.
alitalia oggi come oggi è dannosa alla collettività, e dall'esempio che hai portato tu non solo ora ehehehehe
la speranza è che venga rimpiazzata da qualcuno che possa offrire un servizio migliore, e se le cose vanno come spero nel giro di qualche annetto con un "star alliance hub" avremo tutto cio
ammazza quanto te rode
mi raccomando continua a sperare.....non demordere eh....
Beh visto che AZ vuole basarsi su Fiumicino potremmo sempre avere un "star alliance hub" su mxp
Provocazioni a parte. Come commentare Toto......?!?!
AirOne è tuttora interessata ad Alitalia: il vettore guidato da Carlo Toto non intende acquisire l'ex compagnia di bandiera ma eventualmente confluire nell'azienda. È quanto ha affermato lo stesso Toto nel corso della conferenza stampa di presentazione del contratto per l'acquisto di 24 aerei Airbus.
«Siamo interessati» all'Alitalia, ha affermato Toto, «qualcuno scrive che il topo vuole mangiare il gatto ma non è così. AirOne - ha sottolineato l'imprenditore abruzzese - eventualmente confluirà in Alitalia per apportare la sua cultura manageriale e riprendere il mercato italiano».
vai bomber continua a sperare che toto abbia i soldi per comprare 24wide body da solo.....però mi sa tanto che non è così....
Roma, 17:02
ALITALIA: TOTO, EVENTUALMENTE CONFLUIREMO IN AZIENDA
AirOne e' tuttora interessata ad Alitalia: il vettore guidato da Carlo Toto non intende acquisire l'ex compagnia di bandiera ma eventualmente confluire nell'azienda. E' quanto ha affermato lo stesso Toto nel corso della conferenza stampa di presentazione del contratto per l'acquisto di 24 aerei dalla Airbus. "Siamo interessati" all'Alitalia, ha affermato Toto, "qualcuno scrive che il topo vuole mangiare il gatto ma non e' cosi'. AirOne - ha sottolineato l'imprenditore abruzzese -eventualmente confluira' in Alitalia per apportare la sua cultura manageriale e riprendere il mercato italiano"[/b]. "Avevamo un piano credibile - ha ricordato Toto - e ora c'e' un advisor. Rimaniamo in attesa di vedere cosa sara' fatto. Anche da italiani - ha detto ancora - ci teniamo che il problema possa essere risolto perche' un'Alitalia in queste condizioni - ha concluso Toto - non giova a nessuno".
AirOne potrebbe confluire in Alitalia. E intanto compra 24 jet Airbus a lungo raggio
AirOne è tuttora interessata ad Alitalia: il vettore guidato da Carlo Toto non intende acquisire l'ex compagnia di bandiera ma eventualmente confluire nell'azienda. È quanto ha affermato lo stesso Toto nel corso della conferenza stampa di presentazione del contratto per l'acquisto di 24 aerei Airbus.
«Siamo interessati» all'Alitalia, ha affermato Toto, «qualcuno scrive che il topo vuole mangiare il gatto ma non è così. AirOne - ha sottolineato l'imprenditore abruzzese - eventualmente confluirà in Alitalia per apportare la sua cultura manageriale e riprendere il mercato italiano». «Avevamo un piano credibile - ha ricordato Toto - e ora c'è un advisor. Rimaniamo in attesa di vedere cosa sarà fatto. Anche da italiani - ha detto ancora - ci teniamo che il problema possa essere risolto perchè un'Alitalia in queste condizioni - ha concluso Toto - non giova a nessuno».
Air One e Airbus hanno firmato un contratto che prevede l'ordine fermo d'acquisto per 24 nuovi aeromobili di lungo raggio per un valore di 4,8 miliardi di dollari e opzioni per altri 20 velivoli che portano il valore della commessa a 8,6 miliardi di dollari.
Ad annunciare l'accordo strategico sono stati il patron di Airone Toto e il presidente e ceo di Airbus Thomas Enders Airone con questo accordo procede nel programma di ampiamento e rinnovo della flotta e si prepara al grande decollo sul lungo raggio. La compagnia di Carlo Toto e Airbus hanno firmato, infatti, un contratto che prevede l'ordine fermo d'acquisto per 24 aeromobili di lungo raggio I nuovi jet ordinati sono dodici Airbus A330-200 e ulteriori dodici Airbus A350-800 xwb, velivoli di ultima generazione ancora non disponibili sul mercato che si distingueranno per la loro efficienza ed eco-sostenibilità.
Il contratto prevede inoltre otto opzioni di acquisto per gli A330 e dodici opzioni per gli A350 Xwb. Gli A330 saranno consegnati entro il 2012, mentre gli A350 entro il 2018. Le opzioni potranno essere esercitate progressivamente sulla base del piano di consegna degli ordini. Grazie a questo nuovo accordo, Air One si colloca tra i maggiori clienti europei di Airbus. I nuovi ordini di aerei sono coerenti con il piano di sviluppo di Air One stand alone che prevede una crescita nell'arco dei prossimi anni, oltre che sul network internazionale, anche su quello a lungo raggio, rivolgendosi prevalentemente al mercato statunitense e al Far East e raggiungendo entro il 2012, 16 destinazioni intercontinentali. L'accordo, oltre a dimostrarsi un significativo successo per la Compagnia, rappresenta un contributo importante per il rilancio del sistema del trasporto aereo nazionale, secondo criteri di qualità ed efficienza. (M.Cia.)
airbusfamilydriver ha scritto:
ammazza quanto te rode
mi raccomando continua a sperare.....non demordere eh....
Non metterla su questo piano, non siamo alla lotta tra pro e contro AZ con rosicate annesse.
Come in tante occasioni una parte di ragione sta in ambo le parti.
Bomber ha ragione quando parla di AZ dal punto di vista prettamente finanziario affermando che il suo status di zombie economico è un salasso per lo stato e per chi di Az non gliene frega nulla e non la usa.
E le soluzioni che prospetta sono basate su ragionamenti ineccepibili per una azienda normale.
Hai un po' di ragione anche tu (e non solo tu) quando attribuisci ad AZ un'importanza che va oltre il mero essere azienda di trasporto aereo (per il servizio, il grande indotto, eccetera).
La situazione è complessa e se non lo fosse probabilmente la soluzione sarebbe già arrivata in fretta.
Purtroppo non è così perchè le forze che tirano da una parte e dall'altra sono molto simili.
Trovare la giusta soluzione è la grande sfida del momento, ma lasciamo stare le rosicate ed il resto.
ALITALIA: BRAGANTINI, IN ATTO CLAMOROSA SOSPENSIONE REGOLE
(ANSA) - MILANO, 4 GIU - Sul caso Alitalia ''e' in atto una clamorosa sospensione delle regole, che non lascia ben sperare''. Lo ha detto l'ex commissario Consob, Salvatore Bragantini, sottolineando che ''adesso per fare la cordata italiana serve tempo, serve qualcuno a cui non rendere conto e quindi vengono sospese le regole delle societa' quotate, ma cosi' viene sospeso anche il buon senso''. Bragantini, intervistato da Radio Popolare, ha poi spiegato che ''la prima sospensione delle regole riguarda la regola del fallimento'', perche' ''Alitalia, in realta', doveva essere gia' fallita. Qualcuno ha fatto fuggire Air France-Klm, parlando poi di una cordata italiana che non si e' vista e che e' ancora tutta da fare''. Il presidente del Mac, il mercato alternativo del capitale, ha poi definito ''sorprendente che una banca, Intesa Sanpaolo, che in passato aveva presentato un offerta per Alitalia oggi sia stata scelta come advisor. Questo e' molto molto singolare, tanto che per farlo si e' dovuta sospendere una legge vigente come quella sulle privatizzazioni. Diciamo che come governo liberalizzatore e privatizzatore parte male''. Infine a Bragantini e' stato chiesto un commento sul modo in cui il presidente del consiglio Berlusconi sta affrontando la questione del gruppo di via della Magliana: ''Abbiamo un signore che crede di essere Lorenzo de' Medici e di essersi comprato lo Stato: stiamo assistendo a una nuova signoria, speriamo bene''. (ANSA). KXT
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ALITALIA: TOTO, SIAMO PRONTI MA NOSTRO PIANO E' UN PO' CAMBIATO
Roma, 4 giu - AirOne continua a guardare con interesse all'Alitalia anche se il piano che venne proposto all'epoca della ricerca di acquirenti promossa dal governo Prodi e' un po' cambiato a causa del prezzo del carburante e del riposizionamento del network da Malpensa a Fiumicino deciso dalla compagnia di bandiera. Lo ha detto il presidente di AirOne, Carlo Toto.
''Alitalia ha bisogno di una sana gestione, di un piano industriale e di aerei nuovi - ha detto Toto -. Noi attendiamo che ci sia presentata una soluzione. Se ci sara' presentata la guarderemo con grande interesse. Siamo li' pronti per vedere e aspettare. Il piano - ha aggiunto il presidente di AirOne - e' sempre li'. E' un po' cambiato a causa dello spostamento dei voli da Malpensa e per il prezzo del petrolio''.
Toto ha aggiunto che anche le banche che avevano sostenuto il piano di AirOne per Alitalia ''sono ancora li', vive e vegete''.
(ASCA)
la soluzione ora non la propone più lui come fece a suo tempo,ora l'aspetta....sarà che ora a differenza di dicembre a tirare i fili è qualcun'altro?
air.surfer ha scritto:
L'interesse degli italiani, è quello di avere una compagnia aerea che funzioni e che a prezzi ragionevoli assicuri la mobilità del paese. Al contempo, l'interesse degli italiani è quello di non avere sul groppone 20.000 dipendenti piu' l'indotto... guarda nel suo piccolo la sea di malpensa. Quanto ci sono costati gli ammortizzatori?
Altri paesi sono riusciti nell'intento, guarda l'iberia o la stessa airfrance. Se noi non ci riusciamo, secondo me, è anche per le persone che la pensano come te.
Airfrance si sarebbe riservata di vendere la baracca entro il 2010 se il bilancio AZ non fosse andato in positivo. Tutto con piu' di un terzo di aerei a terra, senza il cargo e con il lungoraggio azzoppato e tutti i dipendenti di terra rientrati nel perimetro fly. La mission di AZ, a detta di Spinetta, sarebbe stata quella di contrastare le lowcost con una struttura da global carrier e in un paese dove le lowcost dettano le condizioni per andare in questo o quell'aeroporto. Nel 2010 AZ sarebbe sparita e i francesi si sarebbero trovati da soli (con gli slot AZ) in un mercato che, a dire degli analisti, è l'unico in europa con possibilità di espansione nei prossimi anni fino al 70%.
Direi che piu' che l'interesse degli italiani l'acquisto sarebbe stato negli interessi dei francesi.
Cavolo era così difficile portare questa considerazione subito invece di farla cadere dall'alto?
Ovvio questo è uno degli scenari, attenzione però che quando si da libertà al mercato è strano che un piano del genere passi senza opposizioni di altre compagnie (evidente che verrebbero svantaggiate le major come Lufthansa, British ecc...) e fra l'altro l'alternativa pare sempre più il fallimento.
E fra l'altro non è che sono tutti idioti quelli che pensano che la soluzione Air France fosse la meno peggio, per esempio i tuoi colleghi si erano schierati per Air France, sicuramente non erano quelli che rimanevano a terra, però come puoi vedere anche all'interno i pareri erano discordanti.
E' comunque evidente che non si può tenere in piedi un carrozzone in perdita come l'attuale Alitalia, è evidente che un padrone privato non può altresì farlo e serve una pesante ristrutturazione, è evidente che si rischia di non arrivarci nemmeno al 2010 di questo passo...
Davidino ha scritto:
Cavolo era così difficile portare questa considerazione subito invece di farla cadere dall'alto?
Sei tu che hai detto che hai seguito la vicenda. Ti ho solo detto cose che senz'altro già sapevi. O no?
Davidino ha scritto:Ovvio questo è uno degli scenari, attenzione però che quando si da libertà al mercato è strano che un piano del genere passi senza opposizioni di altre compagnie (evidente che verrebbero svantaggiate le major come Lufthansa, British ecc...) e fra l'altro l'alternativa pare sempre più il fallimento.
Le opposizioni delle altre compagnie lasciamole agli altri. Se proprio vogliamo stare a guardare il capello, RyanAir prende continuamente soldi dalle società di gestione. Da Report della Gabanelli.
Davidino ha scritto:E fra l'altro non è che sono tutti idioti quelli che pensano che la soluzione Air France fosse la meno peggio, per esempio i tuoi colleghi si erano schierati per Air France, sicuramente non erano quelli che rimanevano a terra, però come puoi vedere anche all'interno i pareri erano discordanti.
Tanto per farti capire bene il problema. Io non ero fra quelli che rimanevano a terra. Non subito almeno.... nel 2010 chissà.
Davidino ha scritto:E' comunque evidente che non si può tenere in piedi un carro***ne in perdita come l'attuale Alitalia, è evidente che un padrone privato non può altresì farlo e serve una pesante ristrutturazione, è evidente che si rischia di non arrivarci nemmeno al 2010 di questo passo...
ALITALIA: VERSO OK A 'DECRETONE'; PD, INTERVENGA ANTITRUST
di Chiara Scalise ROMA - Domani il via libera della Camera, poi la palla passera' al Senato: il 'super decreto' Alitalia sara' dunque legge entro fine giugno. Il governo non cambia linea: il prestito ponte da 300 milioni sara' trasferito al patrimonio netto dell'azienda; per la privatizzazione arrivano nuove regole e Intesa Sanpaolo sara' advisor (senza che questo, ad avviso dell'Esecutivo, debba impedirle anche di giocare un ruolo di primo piano, finanziando direttamente la privatizzazione). Le opposizioni non condividono e insistono nel mettere in discussione il metodo e il merito. Anche se con accenti diversi. Il Pd chiede l'intervento del Garante della concorrenza, contesta la scelta di patrimonializzare il prestito, vorrebbe certezze per quanto riguarda il mantenimento dei livelli occupazionali; nonostante tutti questi dubbi non fara' - assicurano pero' i deputati - ostruzionismo. Al contrario dell'Italia dei Valori, che promette battaglia in Parlamento, minacciando di non lasciare l'Aula per tutta la notte. Eppure la scelta di mettere a punto un provvedimento unico, inserendo nel decreto legge sul prestito ponte tutte le misure varate successivamente e che riguardano Alitalia, e' stata presa allo scopo di ''rispondere ai rilievi dell'Unione europea - spiega il ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito - e a quelli dell'opposizione'', che hanno piu' volte evidenziato il rischio che le risorse stanziate si configurino in realta' come aiuti di Stato. Risposte che non soddisfano, ma che allo stesso tempo non fanno alzare alcuna barricata ai Democratici. L'atteggiamento 'soft' del Pd sarebbe motivato dal timore che posizioni troppo determinate possano produrre effetti boomerang. Le alternative non sembrano molte: davanti c'e' la privatizzazione o il commissariamento e dunque il rischio che si vuole evitare - non nascondono i deputati - e' di essere additati come i responsabili del fallimento. Un atteggiamento di cui il governo e' consapevole, quando punta a forzare la mano per accelerare i tempi e minimizzare i possibili ostacoli. Il che non vuol dire che il Partito democratico non punti il dito contro alcune mosse dell'esecutivo. Sotto i riflettori quanto deliberato dal Consiglio dei ministri lo scorso venerdi' e in particolare il 'doppio' ruolo assegnato a Intesa Sanpaolo. Il governo ha infatti individuato l'Istituto di credito come advisor ma senza per questo escludere che possa anche finanziare la vendita della compagnia di bandiera. ''Va bene che il governo - dice Andrea Lulli - e' affezionato al conflitto interessi, ma questa volta sta superando la misura''. Ad avanzare perplessita' non e' pero' solo il mondo della politica. Anche il Servizio bilancio della Camera ha infatti messo nero su bianco, nel consueto dossier che viene preparato per ogni provvedimento all'esame dei deputati, i propri dubbi: nel mirino, il rischio per lo Stato di veder 'sfumare' i 300 milioni del prestito, poi trasferiti a patrimonio netto a Alitalia, in caso di liquidazione. L'Esecutivo sembra pero' intenzionato a tirare dritto, anche se non nasconde un pizzico di scaramanzia: ''Abbiamo portato avanti una linea che ci sembrava giusta - spiega il ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola - e che non riteniamo lesiva di interessi di altri. Una linea che possa contribuire alla speranza che abbiamo di un rilancio di Alitalia. Confidiamo - si lascia andare il ministro - in Santa Intesa e in San Paolo''. SCA
la hostess ideale? quella che vi chiede: caffè, the o me
Davidino ha scritto:
Cavolo era così difficile portare questa considerazione subito invece di farla cadere dall'alto?
Sei tu che hai detto che hai seguito la vicenda. Ti ho solo detto cose che senz'altro già sapevi. O no?
Davidino ha scritto:Ovvio questo è uno degli scenari, attenzione però che quando si da libertà al mercato è strano che un piano del genere passi senza opposizioni di altre compagnie (evidente che verrebbero svantaggiate le major come Lufthansa, British ecc...) e fra l'altro l'alternativa pare sempre più il fallimento.
Le opposizioni delle altre compagnie lasciamole agli altri. Se proprio vogliamo stare a guardare il capello, RyanAir prende continuamente soldi dalle società di gestione. Da Report della Gabanelli.
Davidino ha scritto:E fra l'altro non è che sono tutti idioti quelli che pensano che la soluzione Air France fosse la meno peggio, per esempio i tuoi colleghi si erano schierati per Air France, sicuramente non erano quelli che rimanevano a terra, però come puoi vedere anche all'interno i pareri erano discordanti.
Tanto per farti capire bene il problema. Io non ero fra quelli che rimanevano a terra. Non subito almeno.... nel 2010 chissà.
Davidino ha scritto:E' comunque evidente che non si può tenere in piedi un carro***ne in perdita come l'attuale Alitalia, è evidente che un padrone privato non può altresì farlo e serve una pesante ristrutturazione, è evidente che si rischia di non arrivarci nemmeno al 2010 di questo passo...
Poco ma sicuro.
1. Infatti ti ho chiesto il tuo parere, sicuramente lo avevi espresso ma è difficile da leggersi in decine di pagine del thread.
2. Ryanair infatti farebbe bene a stare zitta, altre compagnie hanno già più diritto di parlare è evidente che però non si risolve la situazione forzando le leggi comunitarie.
3. Come ti dicevo ci sono anche posizioni diverse all'interno, è normale che ci siano all'esterno.
4. Vedi intanto che si vende si può fare qualcosa per renderla appetibile, un punto che è venuto fuori e che mi sembra molto pertinente è che per esempio sarebbe ora di andare a discutere i contratti di fornitura fatti per foraggiare gli amici degli amici, già sarebbe un bel risparmio, è poi il compratore dovrà razionalizzazione della flotta, è da rivedere il sistema a 2 HUB (potrebbe essere interessante per esempio concentrarsi sul point to point visto che era la parte di trasporto verso l'HUB che sdoppiandosi non funzionava visto che sdoppiando c'erano pochi voli e spesso la concorrenza aveva soluzioni migliori verso i suoi HUB, se non addirittura voli diretti.
Con 200 milioni di euro messi per ora metaforicamente sul tavolo, Roberto Colaninno è di gran lunga l'industriale più generoso della cordata di volonterosi che dovrebbe assicurare un futuro italiano alla compagnia di bandiera. Il condizionale è d'uopo per almeno due ragioni: perché i contorni della suddetta cordata appaiono e scompaiono come un fiume carsico senza mai prendere una forma definitiva, perché molti dei suoi partecipanti vorrebbero qualche straccio di garanzia prima di mettere mano al portafoglio. Colaninno, a buon diritto visto la sua disponibilità, è tra questi. Per esempio, per lui è fondamentale che la newco forte di un capitale di 1,5 miliardi cui toccherà di rilevare Alitalia conti tra le sue fila uno che di mestiere fa volare gli aerei. Per il patron della Piaggio il candidato ideale ha un solo nome, e si chiama Lufthansa. I primi approcci però non sono stati incoraggianti: nonostante l'autorevole intermediazione di Antonio Puri Purini, l'ambasciatore italiano a Berlino, i tedeschi sono assai riluttanti a farsi coinvolgere. Il loro non è però un no secco. «Non siamo pronti» dicono sibillinamente, lasciando così socchiusa la porta della speranza. Oltre a questa, l'ex alfiere della razza padana ha messo altre due condizioni: essere lui a comandare, e conoscendolo la cosa non sorprende affatto, visto che da sempre ritiene la sua propensione ad aggiustare giocattoli rotti imprescindibile dal suo pieno e diretto coinvolgimento. Inoltre che lo Stato, ovvero il venditore, non sia esoso e crei un contesto favorevole all'operazione, cosa su cui il futuro acquirente, chiunque esso sia, può già contare. Lo Stato infatti non vede l'ora di liberarsi di una matassa che, tra biasimo delle altre compagnie, soldi quotidianamente bruciati e incontrollato fiorire di ipotesi e presunti cavalli di ritorno, come quello di Air France, si sta vieppiù aggrovigliando.
Curiosamente, dei suoi progetti Colaninno non ha informato Bruno Ermolli, il consulente cui Silvio Berlusconi in piena campagna elettorale ha passato il cerino Alitalia, né Giulio Tremonti, il ministro competente. Come interlocutore ha scelto invece Gianni Letta, ed il motivo è presto detto. Dal più stretto e stimato collaboratore del Cavaliere voleva ottenere, prima di muoversi, un preventivo viatico.
Fuor di metafora, voleva verificare se l'atteggiamento piuttosto ostile tenuto in passato da Berlusconi nei suoi confronti persisteva, oppure se la svolta buonista del neo inquilino di Palazzo Chigi aveva portato anche una moratoria verso coloro che un tempo egli considerava dei nemici.
In particolare, il grande freddo tra i due risale alla scalata di Telecom, e soprattutto al successivo tentativo di creare con La 7 un polo televisivo alternativo (almeno nelle ambizioni) a Mediaset che, pur abortito sul nascere, portò a una improvvisa impennata dei prezzi sul fronte dei contratti ai teledivi che a Cologno monzese non gradirono. Fu allora che Colaninno bollò la levata di scudi del centro destra come un incomprensibile starnazzare di oche esagitate. Da allora però molta acqua è passata sotto i ponti: venduta la Telecom, l'imprenditore mantovano ha guadagnato punti agli occhi del suo avversario salvando la Piaggio, ovvero uno dei marchi di quel made in Italy a lui tanto caro. Non solo, il leader del Pdl non aveva mancato di apprezzare anche la coraggiosa disponibilità a prendersi la Fiat nel momento buio in cui nessuno avrebbe scommesso un euro sulla sua rinascita. Infine, le oche di cui sopra sono arrivate in Campidoglio suggellando trionfalmente il cambio di vento della politica.
Sta di fatto che Berlusconi, non si sa se perché sinceramente ricredutosi o perché chiunque si proponga per risolvere la vicenda Alitalia è un benemerito a prescindere, ha comunicato a Letta il suo via libera. Incassatolo, Colaninno è partito per le sue fabbriche d'oriente non avendo dimenticato che, se gli aerei tricolori rischiano di non volare, anche le motociclette non se la stanno passando benissimo. Lasciando così gli addetti a astrologare sulla reale consistenza della sua disponibilità, nonché su una serie di domande inevase.
Per esempio: come convivranno le sue ambizioni su Alitalia con quelle di Carlo Toto, che sin dall'inizio della tribolata vicenda vuole fare della sua Air One il cardine della privatizzazione? Si sa che sinora i due non si sono mai incontrati, né sentiti per telefono. Si sa anche però che nessuno è disposto a diarchie. Ma la domanda vera è un'altra: che ruolo avrà IntesaSanpaolo nel caso la proposta Colaninno vada avanti? Anche qui, non ci sono stati ancora contatti con Corrado Passera e Gaetano Miccichè, ovvero il suo braccio operativo sul dossier Alitalia. Il ruolo di advisor del governo, di cui con sottile perfidia Tremonti ha investito l'istituto, rischia però di tenere fuori dalla partita la banca che maggiormente ha aiutato l'industriale mantovano a comprarsi la Piaggio, e che ha sostenuto con una determinazione che qualcuno avrebbe voluto per cause migliori la primigenia offerta di Air One.
Mi fanno un po' sorridere le dichiarazioni fatte dal Sig. Toto che non capisco perchè stia parlando su alitalia. Ha riferito che non acquisirà Alitalia.... ma che sarà, cito testualmente, «portatore di una cultura industriale». Ma Alitalia di tutto ha bisogno tranne che di cultura industriale. Quella cultura industriale Alitalia c'è l'ha e non ha bisogno credo del brodo di Airone. Inoltre sempre lo stesso personaggio ha anche detto che il suo piano è cambiato e un po' spappaghellando le parole di Spinetta ha detto che è cambiato causa caro petrolio. Questo lo aveva detto anche Spinetta. Credo che Airone dovrebbe concentrarsi su quello che sta facendo anche perchè dopo l'esposizione dell'ordine di questi 24 airbus comprare Alitalia significherebbe esporsi ancora con alti rischi. Perchè ricordiamoci che Airone non è AF KL nè LH nè AA nè BA ma solo uno di quei vettori che ha fatto fortuna grazie alla caduta in disgrazia di Alitalia. E' sempre uno dei concorrenti di Alitalia. Inoltre la banca con cui è esposta l'Airone è advisor è questo viola un po' di regole .....
Ultima modifica di air4you il 5 giugno 2008, 11:27, modificato 1 volta in totale.
ALITALIA: CASERO, ORIENTAMENTO POSITIVO DELLA UE SU PRESTITO
05/06/2008 10:54
(ASCA) - Roma, 5 giu - Il decreto legge su Alitalia, con le nuove norme sulla trasformazione del prestito ponte in patrimonio e sulla privatizzazione dovrebbe ricevere il via libera da Bruxellex. Lo ha riferito il sottosegretario all'economia, Luigi Casero, intervenuto ieri in Commissione politiche Ue alla Camera. ''Da contatti assunti a livello informale - ha spiegato Casero - sembrerebbe esservi un orientamento positivo della Commissione europea. Il nuovo testo del decreto consentira' di superare le obiezioni emerse in ordine alla natura di aiuto di stato, poiche' rendera' piu' agevole la vendita della compagnia e permettera' quindi, a seguito della sua cessione a privati, la restituzione del debito''.
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