La vicenda Alitalia
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Re: La vicenda Alitalia
Alitalia: allarme Citigroup, Soldi finiranno a fine anno
ROMA - La liquidità di Alitalia potrebbe esaurirsi entro l'anno. L'allarme è degli analisti di Citigroup che prevedono 550 milioni di euro di spese per il vettore italiano. "I 300 milioni di piano d'emergenza del governo italiano dovrebbero aiutare Alitalia a sopravvivere fino alla fine del 2008, ma sarebbero insufficienti per il 2009", ha dichiarato Citigroup. Il rating di Alitalia è stato quindi abbassato da "neutral" a "sell". Citigroup interviene anche sulle ipotesi di fusione: "L'unica possibile e sensata è con Air One". La fusione, però, deve essere affiancata da un taglio netto dell'attuale capacità della compagnia di bandiera italiana. Per portare avanti l'operazione, sempre secondo gli analisti, bisognerebbe spendere un miliardo di dollari. La banca ha previsto, infine, perdite nette per 720 milioni di euro per il 2008 e svalutazioni della flotta. Il fatturato dovrebbe essere ridotto del 20% e il traffico del 23%. (Agr)
ROMA - La liquidità di Alitalia potrebbe esaurirsi entro l'anno. L'allarme è degli analisti di Citigroup che prevedono 550 milioni di euro di spese per il vettore italiano. "I 300 milioni di piano d'emergenza del governo italiano dovrebbero aiutare Alitalia a sopravvivere fino alla fine del 2008, ma sarebbero insufficienti per il 2009", ha dichiarato Citigroup. Il rating di Alitalia è stato quindi abbassato da "neutral" a "sell". Citigroup interviene anche sulle ipotesi di fusione: "L'unica possibile e sensata è con Air One". La fusione, però, deve essere affiancata da un taglio netto dell'attuale capacità della compagnia di bandiera italiana. Per portare avanti l'operazione, sempre secondo gli analisti, bisognerebbe spendere un miliardo di dollari. La banca ha previsto, infine, perdite nette per 720 milioni di euro per il 2008 e svalutazioni della flotta. Il fatturato dovrebbe essere ridotto del 20% e il traffico del 23%. (Agr)
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Re: La vicenda Alitalia
Alitalia: Cirigroup ricorda che il tempo stringe
da finanzablog.it
Notizie negative per Alitalia la cui liquidita’, secondo Citigroup, sarebbe quasi agli sgoccioli. In base a un report elaborato dall’ufficio studi dell’importante banca americana e divulgato ieri, le casse della compagnia di bandiera toccheranno il fondo entro fine 2008. Questo solo grazie ai 300 milioni di euro iniettati dal governo Prodi (operazione sottoposta a indagine dalla Commissione Europea), senza i quali si sarebbero i fondi si sarebbero esauriti gia’ alla fine del terzo trimestre.
Secondo gli analisti di Citigroup, nel corso di questo esercizio Alitalia perdera’ 550 milioni di euro di liquidita’, ovvero un milione e mezzo al giorno. Considerando anche le svalutazioni della flotta, le perdite a fine anno potrebbero ammontare a 720 milioni di euro. Ancora pochi mesi quindi e, in assenza di una soluzione definitiva, la compagnia di bandiera si trovera’ punto e a capo, ovvero con la necessita’ di ricevere ulteriori fondi (perduti), pena il fallimento.
L’attuale esecutivo e’ al lavoro e nei giorni scorsi sembrava che entro breve termine potesse essere giungere una decisione sul piano che l’advisor Intesa San Paolo sta elaborando. Nel Governo stanno pero’ emergendo due correnti di pensiero diverse: una piu’ drastica che vorrebbe entro l’8 agosto (cda per i risultati al 30 giugno) il commissariamento e la nomina di un nuovo presidente/amministratore delegato (circola il nome di Rocco Sabelli) al posto dell’attuale Aristide Police.
L’altra strada, che si dice sia avallata dal premier Silvio Berlusconi, prevede il rinvio della questione a dopo Ferragosto, in modo da guadagnare tempo per modificare la legge Marzano e quindi favorire la scissione di Alitalia in una bad company e in una compagnia “sana” in cui la cordata italiana sarebbe disposta ad investire, in vista di una fusione con Air One.
Resta da affrontare il nodo esuberi, in quanto nella bad company andrebbero a confluire debiti e personale in esubero, esuberi per i quali dovrebbero essere studiati sistemi quanto piu’ possibile indolori al fine di non creare scontri con i sindacati. Situazione ancora molto complessa quindi quella di Alitalia, che si va tra l’altro ad inserire in un contesto globale difficile, nonostante il recente storno del prezzo del greggio. Da ricordare il crollo in borsa di Ryanair dopo una trimestrale deludente a causa della crescita del costo dei carburanti.
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Notizie negative per Alitalia la cui liquidita’, secondo Citigroup, sarebbe quasi agli sgoccioli. In base a un report elaborato dall’ufficio studi dell’importante banca americana e divulgato ieri, le casse della compagnia di bandiera toccheranno il fondo entro fine 2008. Questo solo grazie ai 300 milioni di euro iniettati dal governo Prodi (operazione sottoposta a indagine dalla Commissione Europea), senza i quali si sarebbero i fondi si sarebbero esauriti gia’ alla fine del terzo trimestre.
Secondo gli analisti di Citigroup, nel corso di questo esercizio Alitalia perdera’ 550 milioni di euro di liquidita’, ovvero un milione e mezzo al giorno. Considerando anche le svalutazioni della flotta, le perdite a fine anno potrebbero ammontare a 720 milioni di euro. Ancora pochi mesi quindi e, in assenza di una soluzione definitiva, la compagnia di bandiera si trovera’ punto e a capo, ovvero con la necessita’ di ricevere ulteriori fondi (perduti), pena il fallimento.
L’attuale esecutivo e’ al lavoro e nei giorni scorsi sembrava che entro breve termine potesse essere giungere una decisione sul piano che l’advisor Intesa San Paolo sta elaborando. Nel Governo stanno pero’ emergendo due correnti di pensiero diverse: una piu’ drastica che vorrebbe entro l’8 agosto (cda per i risultati al 30 giugno) il commissariamento e la nomina di un nuovo presidente/amministratore delegato (circola il nome di Rocco Sabelli) al posto dell’attuale Aristide Police.
L’altra strada, che si dice sia avallata dal premier Silvio Berlusconi, prevede il rinvio della questione a dopo Ferragosto, in modo da guadagnare tempo per modificare la legge Marzano e quindi favorire la scissione di Alitalia in una bad company e in una compagnia “sana” in cui la cordata italiana sarebbe disposta ad investire, in vista di una fusione con Air One.
Resta da affrontare il nodo esuberi, in quanto nella bad company andrebbero a confluire debiti e personale in esubero, esuberi per i quali dovrebbero essere studiati sistemi quanto piu’ possibile indolori al fine di non creare scontri con i sindacati. Situazione ancora molto complessa quindi quella di Alitalia, che si va tra l’altro ad inserire in un contesto globale difficile, nonostante il recente storno del prezzo del greggio. Da ricordare il crollo in borsa di Ryanair dopo una trimestrale deludente a causa della crescita del costo dei carburanti.
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Re: La vicenda Alitalia
Alitalia: parte inchiesta a Milano
(ANSA)- MILANO, 29 LUG - L'indagine avviata lo scorso anno dalla Procura di Roma sulle sensibili fluttuazioni del titolo di Alitalia ora si divide tra Roma e Milano. Quest'ultima, per competenza territoriale, ha acquisito il troncone sull'ipotesi di insider trading. A renderlo noto e' il sindacato dell'Unione Trasporti, il cui ex segretario nazionale, Pietro Zannoni, risulta indagato proprio per insider trading. L'inchiesta e' stato affidata al pubblico ministero milanese Carlo Nocerino.
ALITALIA: SCAJOLA, COMPETENZA E' MINISTERO ECONOMIA
(ANSA) - MOSCA - Il ministro per lo Sviluppo economico Claudio Scajola non ha voluto dilungarsi, nella sua visita odierna a Mosca, sulla vicenda Alitalia e gli emendamenti necessari alla legge Marzano per risolvere la crisi. ''Il problema dello strumento per la vicenda Alitalia - ha detto - e' di competenza del ministero dell'Economia e della compagnia di bandiera stessa''.(ANSA). OT/FV
(ANSA)- MILANO, 29 LUG - L'indagine avviata lo scorso anno dalla Procura di Roma sulle sensibili fluttuazioni del titolo di Alitalia ora si divide tra Roma e Milano. Quest'ultima, per competenza territoriale, ha acquisito il troncone sull'ipotesi di insider trading. A renderlo noto e' il sindacato dell'Unione Trasporti, il cui ex segretario nazionale, Pietro Zannoni, risulta indagato proprio per insider trading. L'inchiesta e' stato affidata al pubblico ministero milanese Carlo Nocerino.
ALITALIA: SCAJOLA, COMPETENZA E' MINISTERO ECONOMIA
(ANSA) - MOSCA - Il ministro per lo Sviluppo economico Claudio Scajola non ha voluto dilungarsi, nella sua visita odierna a Mosca, sulla vicenda Alitalia e gli emendamenti necessari alla legge Marzano per risolvere la crisi. ''Il problema dello strumento per la vicenda Alitalia - ha detto - e' di competenza del ministero dell'Economia e della compagnia di bandiera stessa''.(ANSA). OT/FV
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Re: La vicenda Alitalia
Alitalia L'esecutivo deciderà sulle modifiche alla Legge Marzano ad agosto
Pronto il piano di Intesa, ora tocca al governo
Toto potrebbe vendere Airone ai nuovi soci per 300 milioni. Governance, Colaninno chiede un ruolo «primario»
Cominciamo da un numero (e da un dubbio): il piano Alitalia predisposto da Jean Cyril Spinetta per conto di Air France prevedeva un prezzo del petrolio a 86 dollari il barile. Avrebbe la società francese confermato i passaggi-chiave di quel documento con l'oro nero che viaggia attorno ai 130 dollari? Il quesito è più che legittimo in virtù del giro di vite che Air France-Klm, come tutti gli altri big del cielo inclusi i vettori low cost, è stata costretta a imprimere alla struttura dei costi.
Avanzato il dubbio, guai però a usare come alibi l'ipotetica defezione dei francesi. All'Alitalia serve una soluzione di mercato che risulti accettabile a tutti gli stakeholder della compagnia. E' questo il ragionamento che vanno facendo gli uomini di Intesa Sanpaolo che hanno lavorato alacremente alle ipotesi per un piano di rilancio di Alitalia e che, proprio per non peccare di sospetto ottimismo, hanno stimato anche per i prossimi due anni il prezzo del petrolio a 133 dollari. Oltre il 50% in più rispetto al piano di Spinetta.
Corrado Passera e Gaetano Miccichè hanno pressoché ultimato il loro lavoro e nei prossimi giorni lo consegneranno ai ministri. E' finita la Fase Uno, dicono e ora il testimone — o se preferite il cerino — passa al governo. Nei trenta giorni di agosto, feste comprese, l'esecutivo dovrà sciogliere un nodo: chi tratterà a settembre per conto di Alitalia. Sarà l'attuale consiglio d' amministrazione, optando quindi per una soluzione in bonis o arriverà un commissario? Ad oggi non è dato saperlo e non resta che registrare le quotidiane dichiarazioni dei ministri e catalogarle nella cartellina dei falchi o in quella delle colombe. Un gioco estivo che sta mostrando la corda. Tocca al governo decidere se dar vita alla nuova Alitalia con mezzi ordinari o con procedure straordinarie (restyling della legge Marzano) e molto probabilmente dipenderà dalla semestrale di agosto. La revisione della Marzano sembra offrire a ai nuovi potenziali azionisti e all'advisor maggiori certezze e soprattutto tempi ridotti. Una cosa comunque è certa: passi agosto ma non si non si potrà impiegare anche tutto settembre a cincischiare sul futuro dell'Alitalia.
«FASE UNO» FINITA, NIENTE SPEZZATINO
I consulenti di Intesa Sanpaolo non amano la parola "spezzatino", anzi nelle loro simulazioni Az Servizi torna all' interno di Alitalia ponendo fine a quello che oggi è uno malcelato spezzatino. Dovrebbe nascere, così, una compagnia con perimetro di business più largo dell'attuale Alitalia grazie all' integrazione con Air One e conseguente rafforzamento sul mercato domestico. I francesi e i tedeschi si giovano di una posizione di grande forza sui rispettivi territori (in un caso oltre il 90%) perché, argomentano, non dovrebbe farlo la nuova Alitalia che supererebbe di poco il 60%? E se l'Antitrust, come appare più che probabile, aprirà un'istruttoria sulla posizione dominante nella tratta regina, la Linate-Fiumicino, secondo gli advisor la nuova società e i suoi nuovi azionisti potrebbero concordare con il garante "opportune misure" pro consumatori, così come succede per svariate altre rotte europee. Comunque vale la pena ricordare che con l'avvento del servizio ferroviario di alta velocità Roma-Milano è prevista un'ampia trasmigrazione di passeggeri dall'aereo al treno. La concorrenza sarà dunque assicurata, gli studi di mercato prevedono che il treno in pochi anni possa arrivare addirittura al 50% del mercato. Insomma mentre Air France avrebbe ridotto Az a compagnia regionale al servizio dell'hub di Parigi, per Intesa Sanpaolo la nuova Alitalia sarà un vettore tutt'altro che smilzo e in virtù del controllo del proprio mercato potrà trattare con un partner internazionale (la stessa Air France o Lufthansa o British Airways) un accordo vantaggioso per l'ottimizzazione della rete internazionale e per i voli intercontinentali con scalo da e per l'Italia.
Quanti posti di lavoro costerà la ristrutturazione che Alitalia non ha mai fatto — nemmeno quando ha cancellato i voli da Malpensa — e che stavolta non può più eludere? Il panorama internazionale non invita all'ottimismo. Si stima che nel settore ballino qualcosa come 100 mila posti di lavoro tra Europa e Stati Uniti. I numeri previsti da Intesa Sanpaolo oscillano tra i 5 e i 6.000 esuberi (compresi i contratti a termine) che potrebbero essere governati a legislazione invariata, facendo ricorso agli ammortizzatori sociali già vigenti. Operazioni simili e anche più corpose sono state realizzate in altri settori, come banche e auto, dove le ristrutturazioni sono state gestite in pieno raccordo con i sindacati. Il raffronto con il piano Spinetta è presto fatto: Air France prevedeva 2.100 esuberi diretti e poi manteneva tra i 3.300 e gli oltre 4000 lavoratori in Az Servizi-Fintecna con stipendio garantito dallo Stato italiano per cinque anni. A questi si dovevano aggiungere circa 1500 contratti a tempo determinato che non sarebbero stati rinnovati. Il tutto però con l'equivoco del petrolio a 89 dollari.
AZIONISTI E MANAGER
L'ipotesi di piano di Intesa Sanpaolo prevede anche che Malpensa abbia un numero di voli internazionali e intercontinentali superiore ad oggi e anche a quelli di Fiumicino perché il mercato della Lombardia lo consente. Ed è anche questa una delle leve che ha permesso agli advisor di aggregare un pacchetto di investitori di tutto rilievo. Ai nomi già circolati (Benetton, Riva, Marcegaglia, Aponte, Fossati e Ligresti) si potrebbero aggiungere due banche d'affari come la Morgan Stanley e Nomura e due fondi di private equity (Equinox e Clessidra). Intesa — se richiesta — con tutta probabilità sottoscriverà anch'essa il 10% del capitale (lo ha già fatto in decine di altri casi come Piaggio, Prada, Esaote e Nh Hoteles) mentre restano ancora da definire i rapporti con Roberto Colaninno e Carlo Toto. L'industriale mantovano è fortemente intenzionato ad entrare nella nuova compagine ma vorrebbe farlo con la garanzia di una governance che gli permetta di giocare un ruolo da primus inter pares, valorizzando al meglio la sua capacità imprenditoriale. Magari in stretto raccordo con il nuovo amministratore delegato, Rocco Sabelli, un manager che ha lavorato con Colaninno in Piaggio e che avrebbe nella nuova Alitalia ampi poteri. Toto, invece, dovrà scegliere se entrare nell'azionariato apportando asset e slot di Air One oppure vendere direttamente la sua società ai nuovi azionisti di Alitalia e dedicarsi ad altri business (autostrade ed energia). Gli advisor e gli altri azionisti vorrebbero fortemente che restasse anche in virtù dell'esperienza che ha fatto in questi anni, ma in caso contrario gli verrebbe versato un corrispettivo stimato attorno ai 300 milioni. Toto poi potrebbe reinvestirne una parte nella nuova Alitalia. Nel caso di acquisizione di Air One la raccolta di capitali necessaria per dar vita alla newco dovrebbe salire almeno attorno al miliardo di euro.
«ALITALIA E' RISANABILE»
In attesa quindi che il governo impieghi bene il mese di agosto gli advisor potranno prendersi qualche giorno di riposo. Tutto appare pronto per far partire a settembre la nuova Alitalia e anche il confronto che si è avuto nei due consigli di Intesa Sanpaolo tenutisi venerdì scorso, quello di gestione e quello di sorveglianza, sembra essere servito a chiarire i dubbi. L'Alitalia, si è concluso, è risanabile ma solo se ci sarà una forte discontinuità gestionale e se si avrà il coraggio di fare gli interventi e gli investimenti necessari per rendere la compagnia competitiva su un mercato sempre più difficile. E nessun banchiere d'affari in Europa opera mai chiedendosi se il successo del suo lavoro finisce per rafforzare o meno la credibilità del governo che lo ha ingaggiato. Il cui prodest, il chiedersi a chi giova, sarebbe l'ennesima anomalia italiana.
Dario Di Vico
30 luglio 2008
Pronto il piano di Intesa, ora tocca al governo
Toto potrebbe vendere Airone ai nuovi soci per 300 milioni. Governance, Colaninno chiede un ruolo «primario»
Cominciamo da un numero (e da un dubbio): il piano Alitalia predisposto da Jean Cyril Spinetta per conto di Air France prevedeva un prezzo del petrolio a 86 dollari il barile. Avrebbe la società francese confermato i passaggi-chiave di quel documento con l'oro nero che viaggia attorno ai 130 dollari? Il quesito è più che legittimo in virtù del giro di vite che Air France-Klm, come tutti gli altri big del cielo inclusi i vettori low cost, è stata costretta a imprimere alla struttura dei costi.
Avanzato il dubbio, guai però a usare come alibi l'ipotetica defezione dei francesi. All'Alitalia serve una soluzione di mercato che risulti accettabile a tutti gli stakeholder della compagnia. E' questo il ragionamento che vanno facendo gli uomini di Intesa Sanpaolo che hanno lavorato alacremente alle ipotesi per un piano di rilancio di Alitalia e che, proprio per non peccare di sospetto ottimismo, hanno stimato anche per i prossimi due anni il prezzo del petrolio a 133 dollari. Oltre il 50% in più rispetto al piano di Spinetta.
Corrado Passera e Gaetano Miccichè hanno pressoché ultimato il loro lavoro e nei prossimi giorni lo consegneranno ai ministri. E' finita la Fase Uno, dicono e ora il testimone — o se preferite il cerino — passa al governo. Nei trenta giorni di agosto, feste comprese, l'esecutivo dovrà sciogliere un nodo: chi tratterà a settembre per conto di Alitalia. Sarà l'attuale consiglio d' amministrazione, optando quindi per una soluzione in bonis o arriverà un commissario? Ad oggi non è dato saperlo e non resta che registrare le quotidiane dichiarazioni dei ministri e catalogarle nella cartellina dei falchi o in quella delle colombe. Un gioco estivo che sta mostrando la corda. Tocca al governo decidere se dar vita alla nuova Alitalia con mezzi ordinari o con procedure straordinarie (restyling della legge Marzano) e molto probabilmente dipenderà dalla semestrale di agosto. La revisione della Marzano sembra offrire a ai nuovi potenziali azionisti e all'advisor maggiori certezze e soprattutto tempi ridotti. Una cosa comunque è certa: passi agosto ma non si non si potrà impiegare anche tutto settembre a cincischiare sul futuro dell'Alitalia.
«FASE UNO» FINITA, NIENTE SPEZZATINO
I consulenti di Intesa Sanpaolo non amano la parola "spezzatino", anzi nelle loro simulazioni Az Servizi torna all' interno di Alitalia ponendo fine a quello che oggi è uno malcelato spezzatino. Dovrebbe nascere, così, una compagnia con perimetro di business più largo dell'attuale Alitalia grazie all' integrazione con Air One e conseguente rafforzamento sul mercato domestico. I francesi e i tedeschi si giovano di una posizione di grande forza sui rispettivi territori (in un caso oltre il 90%) perché, argomentano, non dovrebbe farlo la nuova Alitalia che supererebbe di poco il 60%? E se l'Antitrust, come appare più che probabile, aprirà un'istruttoria sulla posizione dominante nella tratta regina, la Linate-Fiumicino, secondo gli advisor la nuova società e i suoi nuovi azionisti potrebbero concordare con il garante "opportune misure" pro consumatori, così come succede per svariate altre rotte europee. Comunque vale la pena ricordare che con l'avvento del servizio ferroviario di alta velocità Roma-Milano è prevista un'ampia trasmigrazione di passeggeri dall'aereo al treno. La concorrenza sarà dunque assicurata, gli studi di mercato prevedono che il treno in pochi anni possa arrivare addirittura al 50% del mercato. Insomma mentre Air France avrebbe ridotto Az a compagnia regionale al servizio dell'hub di Parigi, per Intesa Sanpaolo la nuova Alitalia sarà un vettore tutt'altro che smilzo e in virtù del controllo del proprio mercato potrà trattare con un partner internazionale (la stessa Air France o Lufthansa o British Airways) un accordo vantaggioso per l'ottimizzazione della rete internazionale e per i voli intercontinentali con scalo da e per l'Italia.
Quanti posti di lavoro costerà la ristrutturazione che Alitalia non ha mai fatto — nemmeno quando ha cancellato i voli da Malpensa — e che stavolta non può più eludere? Il panorama internazionale non invita all'ottimismo. Si stima che nel settore ballino qualcosa come 100 mila posti di lavoro tra Europa e Stati Uniti. I numeri previsti da Intesa Sanpaolo oscillano tra i 5 e i 6.000 esuberi (compresi i contratti a termine) che potrebbero essere governati a legislazione invariata, facendo ricorso agli ammortizzatori sociali già vigenti. Operazioni simili e anche più corpose sono state realizzate in altri settori, come banche e auto, dove le ristrutturazioni sono state gestite in pieno raccordo con i sindacati. Il raffronto con il piano Spinetta è presto fatto: Air France prevedeva 2.100 esuberi diretti e poi manteneva tra i 3.300 e gli oltre 4000 lavoratori in Az Servizi-Fintecna con stipendio garantito dallo Stato italiano per cinque anni. A questi si dovevano aggiungere circa 1500 contratti a tempo determinato che non sarebbero stati rinnovati. Il tutto però con l'equivoco del petrolio a 89 dollari.
AZIONISTI E MANAGER
L'ipotesi di piano di Intesa Sanpaolo prevede anche che Malpensa abbia un numero di voli internazionali e intercontinentali superiore ad oggi e anche a quelli di Fiumicino perché il mercato della Lombardia lo consente. Ed è anche questa una delle leve che ha permesso agli advisor di aggregare un pacchetto di investitori di tutto rilievo. Ai nomi già circolati (Benetton, Riva, Marcegaglia, Aponte, Fossati e Ligresti) si potrebbero aggiungere due banche d'affari come la Morgan Stanley e Nomura e due fondi di private equity (Equinox e Clessidra). Intesa — se richiesta — con tutta probabilità sottoscriverà anch'essa il 10% del capitale (lo ha già fatto in decine di altri casi come Piaggio, Prada, Esaote e Nh Hoteles) mentre restano ancora da definire i rapporti con Roberto Colaninno e Carlo Toto. L'industriale mantovano è fortemente intenzionato ad entrare nella nuova compagine ma vorrebbe farlo con la garanzia di una governance che gli permetta di giocare un ruolo da primus inter pares, valorizzando al meglio la sua capacità imprenditoriale. Magari in stretto raccordo con il nuovo amministratore delegato, Rocco Sabelli, un manager che ha lavorato con Colaninno in Piaggio e che avrebbe nella nuova Alitalia ampi poteri. Toto, invece, dovrà scegliere se entrare nell'azionariato apportando asset e slot di Air One oppure vendere direttamente la sua società ai nuovi azionisti di Alitalia e dedicarsi ad altri business (autostrade ed energia). Gli advisor e gli altri azionisti vorrebbero fortemente che restasse anche in virtù dell'esperienza che ha fatto in questi anni, ma in caso contrario gli verrebbe versato un corrispettivo stimato attorno ai 300 milioni. Toto poi potrebbe reinvestirne una parte nella nuova Alitalia. Nel caso di acquisizione di Air One la raccolta di capitali necessaria per dar vita alla newco dovrebbe salire almeno attorno al miliardo di euro.
«ALITALIA E' RISANABILE»
In attesa quindi che il governo impieghi bene il mese di agosto gli advisor potranno prendersi qualche giorno di riposo. Tutto appare pronto per far partire a settembre la nuova Alitalia e anche il confronto che si è avuto nei due consigli di Intesa Sanpaolo tenutisi venerdì scorso, quello di gestione e quello di sorveglianza, sembra essere servito a chiarire i dubbi. L'Alitalia, si è concluso, è risanabile ma solo se ci sarà una forte discontinuità gestionale e se si avrà il coraggio di fare gli interventi e gli investimenti necessari per rendere la compagnia competitiva su un mercato sempre più difficile. E nessun banchiere d'affari in Europa opera mai chiedendosi se il successo del suo lavoro finisce per rafforzare o meno la credibilità del governo che lo ha ingaggiato. Il cui prodest, il chiedersi a chi giova, sarebbe l'ennesima anomalia italiana.
Dario Di Vico
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Re: La vicenda Alitalia
ALITALIA: BERLUSCONI, CI SONO 5. 000 ESUBERI
(AGI) - Roma, 30 lug. - Cinquemila esuberi, novanta nuovi aerei in arrivo, ripristino delle piu' importanti rotte internazionali. Secondo quanto apprende l'Agi Silvio Berlusconi ha illustrato il nuovo piano dell'Alitalia ai senatori del Pdl riuniti a cena questa sera. "I cinquemila esuberi - ha rivelato il premier secondo quanto viene riferito da alcuni partecipanti - verranno attutiti da alcune misure. Ci saranno degli scivoli, dei prepensionamenti. Inoltre misure di ammortizzatori sociali saranno accompagnate da altre soluzioni". Pero' - ha aggiunto il presidente del Consiglio - i sindacati non dovranno mettere il bastone tra le ruote, "altrimenti salta tutto". Inoltre "ci saranno varie sinergie con Parigi". Ottimismo, ad ogni modo, sul salvataggio della compagnia di bandiera. "C'e' - ha affermato - il piano, c'e' la soluzione, ci sono i soldi, tanto che ho dovuto dire molti no. Certo - ha ribadito secondo quanto riportano le stesse fonti - non si potranno tenere tutti i dipendenti, si cerchera' un modo indolore per salavaguardare il maggior numero di persone, ma e' chiaro - ha concluso - che questa e' l'unica operazione che si puo' fare".
AGI
(AGI) - Roma, 30 lug. - Cinquemila esuberi, novanta nuovi aerei in arrivo, ripristino delle piu' importanti rotte internazionali. Secondo quanto apprende l'Agi Silvio Berlusconi ha illustrato il nuovo piano dell'Alitalia ai senatori del Pdl riuniti a cena questa sera. "I cinquemila esuberi - ha rivelato il premier secondo quanto viene riferito da alcuni partecipanti - verranno attutiti da alcune misure. Ci saranno degli scivoli, dei prepensionamenti. Inoltre misure di ammortizzatori sociali saranno accompagnate da altre soluzioni". Pero' - ha aggiunto il presidente del Consiglio - i sindacati non dovranno mettere il bastone tra le ruote, "altrimenti salta tutto". Inoltre "ci saranno varie sinergie con Parigi". Ottimismo, ad ogni modo, sul salvataggio della compagnia di bandiera. "C'e' - ha affermato - il piano, c'e' la soluzione, ci sono i soldi, tanto che ho dovuto dire molti no. Certo - ha ribadito secondo quanto riportano le stesse fonti - non si potranno tenere tutti i dipendenti, si cerchera' un modo indolore per salavaguardare il maggior numero di persone, ma e' chiaro - ha concluso - che questa e' l'unica operazione che si puo' fare".
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Re: La vicenda Alitalia
Alitalia: Benetton, non investo prima di vedere piano (Sole)
ROMA (MF-DJ)--"Ci e' stato chiesto di partecipare alla cordata italiana ed in via di principio riteniamo di poter dare il nostro contributo al rilancio della compagnia di bandiera, ma non abbiamo ancora visto un piano industriale, dei numeri o una proposta concreta da Banca Intesa. Non solo: non e' pensabile che il piano abbia successo senza la presenza di un partner internazionale disposto ad investire subito non tra due o tre anni".
Lo ha dichiarato a il Sole 24 Ore Gilberto Benetton, che aggiunge come "la soluzione migliore per Alitalia sarebbe stata quella di vendere ad Air France, purtroppo le cose sono andate diversamente". Inoltre, prima di parlare di un investimento della famiglia Benetton in Alitalia, "bisogna valutare con attenzione il possibile conflitto di interessi, data la partecipazione posseduta in Aeroporti di Roma, e che i soci di Sintonia hanno diritto di voto, oltre che di veto sugli investimenti significativi".
Per questa ragione, aggiunge Benetton, "il miglior servizio che possiamo fare come gruppo ad Alitalia, e' quello di fare di Aeroporti di Roma e di Fiumicino un grande scalo europeo". Per l'imprenditore, quindi, "non e' una questione di soldi, ma di rispetto delle regole e di correttezza nei confronti degli azionisti: e poi nessun imprenditore puo' investire sul progetto Alitalia senza vedere prima un piano industriale". red/car
ROMA (MF-DJ)--"Ci e' stato chiesto di partecipare alla cordata italiana ed in via di principio riteniamo di poter dare il nostro contributo al rilancio della compagnia di bandiera, ma non abbiamo ancora visto un piano industriale, dei numeri o una proposta concreta da Banca Intesa. Non solo: non e' pensabile che il piano abbia successo senza la presenza di un partner internazionale disposto ad investire subito non tra due o tre anni".
Lo ha dichiarato a il Sole 24 Ore Gilberto Benetton, che aggiunge come "la soluzione migliore per Alitalia sarebbe stata quella di vendere ad Air France, purtroppo le cose sono andate diversamente". Inoltre, prima di parlare di un investimento della famiglia Benetton in Alitalia, "bisogna valutare con attenzione il possibile conflitto di interessi, data la partecipazione posseduta in Aeroporti di Roma, e che i soci di Sintonia hanno diritto di voto, oltre che di veto sugli investimenti significativi".
Per questa ragione, aggiunge Benetton, "il miglior servizio che possiamo fare come gruppo ad Alitalia, e' quello di fare di Aeroporti di Roma e di Fiumicino un grande scalo europeo". Per l'imprenditore, quindi, "non e' una questione di soldi, ma di rispetto delle regole e di correttezza nei confronti degli azionisti: e poi nessun imprenditore puo' investire sul progetto Alitalia senza vedere prima un piano industriale". red/car
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Re: La vicenda Alitalia
ALITALIA: OGGI POLICE CONVOCA CDA PER PIANO INTESA (IL MESSAGGERO)
(ASCA) - Roma, 30 lug - Oggi, intorno alle 16, ci sara' un Cda dell'Alitalia presieduto da Aristide Police e Gaetano Micciche' per esaminare le linee guida del piano dell'advisor Intesa SanPaolo. Lo scrive oggi Il Messaggero, secondo il quale, il board prendera' atto del documento riservandosi una valutazione approfondita. Quindi, prosegue il giornale, e' escluso che l'organo della Magliana accetti il piano, lo faccia suo e prenda le decisioni conseguenti.
(ASCA) - Roma, 30 lug - Oggi, intorno alle 16, ci sara' un Cda dell'Alitalia presieduto da Aristide Police e Gaetano Micciche' per esaminare le linee guida del piano dell'advisor Intesa SanPaolo. Lo scrive oggi Il Messaggero, secondo il quale, il board prendera' atto del documento riservandosi una valutazione approfondita. Quindi, prosegue il giornale, e' escluso che l'organo della Magliana accetti il piano, lo faccia suo e prenda le decisioni conseguenti.
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Re: La vicenda Alitalia
Berlusconi: «Alitalia, il piano c'è ma con 5 mila esuberi»
dal corriere.it
ROMA - Cinquemila esuberi, novanta nuovi aerei in arrivo, ripristino delle più importanti rotte internazionali. Secondo quanto riporta l'Agi, Silvio Berlusconi ha illustrato il nuovo piano dell'Alitalia ai senatori del Pdl riuniti a cena. Punto per punto. «I cinquemila esuberi - ha rivelato il premier secondo quanto viene riferito da alcuni partecipanti - verranno attutiti da alcune misure. Ci saranno degli scivoli, dei prepensionamenti. Inoltre misure di ammortizzatori sociali saranno accompagnate da altre soluzioni».
SINERGIE CON PARIGI - Però - ha aggiunto il presidente del Consiglio - i sindacati non dovranno mettere il bastone tra le ruote, «altrimenti salta tutto». Berlusconi ha ricordato che nella trattativa con Air France «erano state poste delle condizioni inaccettabili», e comunque - ha reso noto - «ho parlato con il ministro dei Trasporti francesi. Ci saranno varie sinergie con Parigi». Il premier non ha indicato quali saranno queste sinergie, «nessuno accordo organico», si è limitato a dire, presupponendo delle intese per quanto riguardo il piano delle rotte internazionali. Dunque il Cavaliere si è detto assolutamente ottimista per il salvataggio della compagnia di bandiera. «C'è - ha affermato entusiasta - il piano, c'è la soluzione, ci sono i soldi, tanto che ho dovuto dire molti no. Certo - ha ribadito secondo quanto riportano le stesse fonti - non si potranno tenere tutti i dipendenti, si cercherà un modo indolore per salavaguardare il maggior numero di persone, ma è chiaro - ha concluso - che questa è l'unica operazione che si può fare».
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ROMA - Cinquemila esuberi, novanta nuovi aerei in arrivo, ripristino delle più importanti rotte internazionali. Secondo quanto riporta l'Agi, Silvio Berlusconi ha illustrato il nuovo piano dell'Alitalia ai senatori del Pdl riuniti a cena. Punto per punto. «I cinquemila esuberi - ha rivelato il premier secondo quanto viene riferito da alcuni partecipanti - verranno attutiti da alcune misure. Ci saranno degli scivoli, dei prepensionamenti. Inoltre misure di ammortizzatori sociali saranno accompagnate da altre soluzioni».
SINERGIE CON PARIGI - Però - ha aggiunto il presidente del Consiglio - i sindacati non dovranno mettere il bastone tra le ruote, «altrimenti salta tutto». Berlusconi ha ricordato che nella trattativa con Air France «erano state poste delle condizioni inaccettabili», e comunque - ha reso noto - «ho parlato con il ministro dei Trasporti francesi. Ci saranno varie sinergie con Parigi». Il premier non ha indicato quali saranno queste sinergie, «nessuno accordo organico», si è limitato a dire, presupponendo delle intese per quanto riguardo il piano delle rotte internazionali. Dunque il Cavaliere si è detto assolutamente ottimista per il salvataggio della compagnia di bandiera. «C'è - ha affermato entusiasta - il piano, c'è la soluzione, ci sono i soldi, tanto che ho dovuto dire molti no. Certo - ha ribadito secondo quanto riportano le stesse fonti - non si potranno tenere tutti i dipendenti, si cercherà un modo indolore per salavaguardare il maggior numero di persone, ma è chiaro - ha concluso - che questa è l'unica operazione che si può fare».
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Re: La vicenda Alitalia
Ma gli aerei sono telecomandati da un cervellone unico computerizzato?i_disa ha scritto:Berlusconi: «Alitalia, il piano c'è ma con 5 mila esuberi»
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ROMA - Cinquemila esuberi, novanta nuovi aerei in arrivo».
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Re: La vicenda Alitalia
penso che questi 90 aerei servano a sostituire gli MD-80 

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Re: La vicenda Alitalia
Probabile, mi sembra che sia l'attuale consistenza di MD80 di Alitalia... ma che tipo di aerei? E poi in quanto tempo? (90 non è un numero da poco!)i_disa ha scritto:penso che questi 90 aerei servano a sostituire gli MD-80
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Re: La vicenda Alitalia
Posso dire che non credo ad una virgola di quanto dichiarato???
Aspetto la rettifica del giorno dopo...
Ciaooooo.

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McGyver
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Re: La vicenda Alitalia
Ne hai facoltàmcgyver79 ha scritto:Posso dire che non credo ad una virgola di quanto dichiarato???![]()
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Re: La vicenda Alitalia
sembra proprio che toto esca,o che rimanga con un ruolo subordinatobomber78 ha scritto: Toto, invece, dovrà scegliere se entrare nell'azionariato apportando asset e slot di Air One oppure vendere direttamente la sua società ai nuovi azionisti di Alitalia e dedicarsi ad altri business (autostrade ed energia). Gli advisor e gli altri azionisti vorrebbero fortemente che restasse anche in virtù dell'esperienza che ha fatto in questi anni, ma in caso contrario gli verrebbe versato un corrispettivo stimato attorno ai 300 milioni.
di certo non avrà la cloche di az come un anno fa quando voleva comprare az

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Re: La vicenda Alitalia
però....i_disa ha scritto:
novanta nuovi aerei in arrivo
SINERGIE CON PARIGI
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Re: La vicenda Alitalia
tutti gli airbus ordinati da toto fiirebbero in azneutrinomu ha scritto:Probabile, mi sembra che sia l'attuale consistenza di MD80 di Alitalia... ma che tipo di aerei? E poi in quanto tempo? (90 non è un numero da poco!)i_disa ha scritto:penso che questi 90 aerei servano a sostituire gli MD-80
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Re: La vicenda Alitalia
sembrava che AF comprasse Alitalia, sembrava che il Milan potesse qualificarsi per la champions, sembrava che Riccò potesse vincere il giro di Franciaairbusfamilydriver ha scritto:
sembra proprio che toto esca,o che rimanga con un ruolo subordinato
di certo non avrà la cloche di az come un anno fa quando voleva comprare az
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Re: La vicenda Alitalia
sembra che bomber78 cominci a temere che non solo AZ si salva ma che si ciuccia pure gli aerei di airone....bomber78 ha scritto:sembrava che AF comprasse Alitalia, sembrava che il Milan potesse qualificarsi per la champions, sembrava che Riccò potesse vincere il giro di Franciaairbusfamilydriver ha scritto:
sembra proprio che toto esca,o che rimanga con un ruolo subordinato
di certo non avrà la cloche di az come un anno fa quando voleva comprare az
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Re: La vicenda Alitalia
La notizia dei 90 aerei non significa niente, se non si aggiunge di che tipo e in quanto tempo. Se è in due anni ha un significato, in venti un altro. Le uniche notizie chiare sono:
a. secondo Berlusconi i sindacati hanno perso il diritto di intervento;
b. secondo i possibili investitori privati o c'è il partner internazionale o non se ne fa nulla
c. nessuno parla più della bad company nella quale parcheggiare debiti e dipendenti da rottamare, il che mi pare molto sospetto (scommettiamo che riappare a fine agosto?)
a. secondo Berlusconi i sindacati hanno perso il diritto di intervento;
b. secondo i possibili investitori privati o c'è il partner internazionale o non se ne fa nulla
c. nessuno parla più della bad company nella quale parcheggiare debiti e dipendenti da rottamare, il che mi pare molto sospetto (scommettiamo che riappare a fine agosto?)
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Re: La vicenda Alitalia
per me la bad riappare per forza a fine agosto quando az sarà commissariataFabio27 ha scritto:La notizia dei 90 aerei non significa niente, se non si aggiunge di che tipo e in quanto tempo. Se è in due anni ha un significato, in venti un altro. Le uniche notizie chiare sono:
a. secondo Berlusconi i sindacati hanno perso il diritto di intervento;
b. secondo i possibili investitori privati o c'è il partner internazionale o non se ne fa nulla
c. nessuno parla più della bad company nella quale parcheggiare debiti e dipendenti da rottamare, il che mi pare molto sospetto (scommettiamo che riappare a fine agosto?)
i 90 aerei non sono un numero a caso....
guarda caso corrispondono agli aerei ordinati da toto....che coincidenza
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Re: La vicenda Alitalia
questa cosa l'ho sempre temuta caro, per quello ho sempre sperato nel fallimento. ovvio che se poi come vuole la logica la newco si dovesse spostare a MXP sotto le ali di mamma LH mi va bene anche che alitalia si salviairbusfamilydriver ha scritto:sembra che bomber78 cominci a temere che non solo AZ si salva ma che si ciuccia pure gli aerei di airone....bomber78 ha scritto:sembrava che AF comprasse Alitalia, sembrava che il Milan potesse qualificarsi per la champions, sembrava che Riccò potesse vincere il giro di Franciaairbusfamilydriver ha scritto:
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Re: La vicenda Alitalia
per il momento si parla di sinergie con Parigi,cioè Air France, quindi mi resta difficile pensare che ci sarà spazio anche per la lufthansa, ma staremo a vedere..bomber78 ha scritto:ovvio che se poi come vuole la logica la newco si dovesse spostare a MXP sotto le ali di mamma LH mi va bene anche che alitalia si salvi
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Re: La vicenda Alitalia
Allora mi vien difficile capire cosa c'entrerebbero i 90 velivoli ordinati da AP... così come mi viene difficile riuscire a trovare un collegamento ai singoli annunci inseriti nella dichiarazione di Berlusconi. Qualcosa, in qualunque modo la si pensi, non torna.i_disa ha scritto:per il momento si parla di sinergie con Parigi,cioè Air France, quindi mi resta difficile pensare che ci sarà spazio anche per la lufthansa, ma staremo a vedere..
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Re: La vicenda Alitalia
Con quell´uomo i conti non tornano mai...mcgyver79 ha scritto:Allora mi vien difficile capire cosa c'entrerebbero i 90 velivoli ordinati da AP... così come mi viene difficile riuscire a trovare un collegamento ai singoli annunci inseriti nella dichiarazione di Berlusconi. Qualcosa, in qualunque modo la si pensi, non torna.i_disa ha scritto:per il momento si parla di sinergie con Parigi,cioè Air France, quindi mi resta difficile pensare che ci sarà spazio anche per la lufthansa, ma staremo a vedere..
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Einstein:"Tutti sanno che una cosa é impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa."
Einstein:"Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima."
Einstein:"Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore."
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PRESIDENTE DI BIRRA POINT- IL PUNTO DI INCONTRO MASCHILE DI MD80.IT

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Re: La vicenda Alitalia
e di grazia perchè avresti sperato nel fallimento di az?bomber78 ha scritto:questa cosa l'ho sempre temuta caro, per quello ho sempre sperato nel fallimento. ovvio che se poi come vuole la logica la newco si dovesse spostare a MXP sotto le ali di mamma LH mi va bene anche che alitalia si salviairbusfamilydriver ha scritto:sembra che bomber78 cominci a temere che non solo AZ si salva ma che si ciuccia pure gli aerei di airone....bomber78 ha scritto:sembrava che AF comprasse Alitalia, sembrava che il Milan potesse qualificarsi per la champions, sembrava che Riccò potesse vincere il giro di Franciaairbusfamilydriver ha scritto:
sembra proprio che toto esca,o che rimanga con un ruolo subordinato
di certo non avrà la cloche di az come un anno fa quando voleva comprare az
cosa ti avrebbe portato in più?
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Re: La vicenda Alitalia
Concordo a pieno!!!mcgyver79 ha scritto:Allora mi vien difficile capire cosa c'entrerebbero i 90 velivoli ordinati da AP... così come mi viene difficile riuscire a trovare un collegamento ai singoli annunci inseriti nella dichiarazione di Berlusconi. Qualcosa, in qualunque modo la si pensi, non torna.
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Re: La vicenda Alitalia
(OT sdrammatizzante
)...ultim'ora: al posto di Colaninno nella cordata entra Rocco Siffredi.....
OK, l'ho detta.....



Andrea
Dilige et quod vis fac
Sant'Agostino
La libertà è una forma di disciplina
C.S.I.
Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti
Nanni Moretti (in Palombella rossa)
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Re: La vicenda Alitalia
Alitalia: Epifani, Necessaria allenza con vettore internazionale
ROMA - "Preoccupanti e allarmanti". Così Guglielmo Epifani definisce le "voci incontrollate" sul futuro di Alitalia, in particolare sul numero di esuberi e sul commissariamento. "Qualunque azione di rilancio della compagnia - ha detto il segretario generale della Cgil - non può prescindere da un piano industriale serio e da un'alleanza con un grande vettore internazionale, come quella che in queste ore è oggetto di trattativa fra British Airways e Iberià'. (Agr)
Alitalia, un miliardo per il rilancio
da lastampa.it
La nuova Alitalia prende forma, ma è giallo sul commissariamento che, secondo alcune agenzie di stampa, sarebbe dovuto scattare il 29 agosto. Una nota di Palazzo Chigi la bolla come «notizia priva di ogni fondamento». Dopo la conferma delle anticipazioni sugli esuberi- Berlusconi avrebbe parlato di circa 5000 tagli, usufruendo di scivoli, prepensionamenti e ammortizzatori sociali- arrivano i nomi dei big che scenderanno in campo. Si tratta di Ligresti, Benetton e Aponte. Difficile, invece, un ingresso di Roberto Colaninno. Il piano “Fenice”, presentato oggi, avrà una dotazione iniziale di 1 miliardo, di cui 300 mln grazie al prestito ponte del Governo e 700 milioni dalla cordata italiana. Secondo l’agenzia di stampa Agi, al vertice della nuova Alitalia, resta confermato il nome di Rocco Sabelli. Fuori discussione anche il nome, il marchio e la livrea di Alitalia. Altra novità: nella nuova società, una newco, entrerà Carlo Toto ma con Ap Holding e non direttamente con Air One essendo troppo indebitata. Verrà invece commissariata la "bad" company che resterà in capo all’attuale "numero uno" Police. Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, due le ipotesi sulle quali si sta ragionando: costituire una società sulla falsariga di Gepi (la finanziaria dell’Iri che aveva come compito quello di entrare nel capitale di aziende private in crisi e di agevolarne la ristrutturazione, per poi uscirne), oppure varare un decreto legge ad hoc per la loro ricollocazione. La scelta del partner internazionale resta invece rinviata ad un secondo momento
ROMA - "Preoccupanti e allarmanti". Così Guglielmo Epifani definisce le "voci incontrollate" sul futuro di Alitalia, in particolare sul numero di esuberi e sul commissariamento. "Qualunque azione di rilancio della compagnia - ha detto il segretario generale della Cgil - non può prescindere da un piano industriale serio e da un'alleanza con un grande vettore internazionale, come quella che in queste ore è oggetto di trattativa fra British Airways e Iberià'. (Agr)
Alitalia, un miliardo per il rilancio
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La nuova Alitalia prende forma, ma è giallo sul commissariamento che, secondo alcune agenzie di stampa, sarebbe dovuto scattare il 29 agosto. Una nota di Palazzo Chigi la bolla come «notizia priva di ogni fondamento». Dopo la conferma delle anticipazioni sugli esuberi- Berlusconi avrebbe parlato di circa 5000 tagli, usufruendo di scivoli, prepensionamenti e ammortizzatori sociali- arrivano i nomi dei big che scenderanno in campo. Si tratta di Ligresti, Benetton e Aponte. Difficile, invece, un ingresso di Roberto Colaninno. Il piano “Fenice”, presentato oggi, avrà una dotazione iniziale di 1 miliardo, di cui 300 mln grazie al prestito ponte del Governo e 700 milioni dalla cordata italiana. Secondo l’agenzia di stampa Agi, al vertice della nuova Alitalia, resta confermato il nome di Rocco Sabelli. Fuori discussione anche il nome, il marchio e la livrea di Alitalia. Altra novità: nella nuova società, una newco, entrerà Carlo Toto ma con Ap Holding e non direttamente con Air One essendo troppo indebitata. Verrà invece commissariata la "bad" company che resterà in capo all’attuale "numero uno" Police. Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, due le ipotesi sulle quali si sta ragionando: costituire una società sulla falsariga di Gepi (la finanziaria dell’Iri che aveva come compito quello di entrare nel capitale di aziende private in crisi e di agevolarne la ristrutturazione, per poi uscirne), oppure varare un decreto legge ad hoc per la loro ricollocazione. La scelta del partner internazionale resta invece rinviata ad un secondo momento
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Re: La vicenda Alitalia
Per Alitalia, secondo il Pd, ancora nessuna proposta
da rainews24.it
"L'istruttoria dell'advisor Banca Intesa e' terminata e, per ammissione di autorevoli esponenti
della banca, ma anche di fonti interne alla maggioranza e di importanti imprenditori, come Benetton, non si e' ancora pervenuti ad una proposta chiara e concreta di rilancio aziendale di Alitalia".
Lo afferma Michele Meta, capogruppo del Pd in commissione Trasporti della Camera.
"Tutto questo - aggiunge - mentre Berlusconi continua a coniare slogan pubblicitari privi di ogni sostanza, a mentire agli italiani e ai lavoratori sulle ricadute delle 'mancate scelte dell'esecutivo' e ad affrontare in modo del tutto torbido e poco trasparente la crisi Alitalia".
"Purtroppo mentre il governo italiano e' interessato esclusivamente all'effimero e alla bassa propaganda - dice ancora Meta - nel settore aereo europeo si fanno alleanze significative e si conquistano strategicamente importanti fette del mercato internazionale, a dimostrazione che l'accordo con Air France era efficace e lungimirante e che l'aver rincorso improbabili ricette 'all'italiana' del tutto inadeguate ai tempi".
"Il governo Berlusconi, in piena linea con i contenuti della manovra finanziaria deprime e danneggia il sistema paese e propone anacronistiche ricette. Dopo il criminoso atto che ha fatto saltare l'accordo con i francesi, la soluzione che si prospetta oggi per Alitalia non solo e' confusa ma e' soprattutto dannosa: una compagnia di scala nazionale e' la risposta domestica ad un problema strategico internazionale; gli oltre 5.000 esuberi sono un atto criminoso, che poteva essere evitato, e la strategica messa in campo non ha futuro e le conseguenze disastrose si riverseranno immancabilmente su tutto il settore del trasporto aereo italiano e, in particolare su Roma. Altro che ventata di ottimismo - conclude Meta - Berlusconi paventa scenari disastrosi".
da rainews24.it
"L'istruttoria dell'advisor Banca Intesa e' terminata e, per ammissione di autorevoli esponenti
della banca, ma anche di fonti interne alla maggioranza e di importanti imprenditori, come Benetton, non si e' ancora pervenuti ad una proposta chiara e concreta di rilancio aziendale di Alitalia".
Lo afferma Michele Meta, capogruppo del Pd in commissione Trasporti della Camera.
"Tutto questo - aggiunge - mentre Berlusconi continua a coniare slogan pubblicitari privi di ogni sostanza, a mentire agli italiani e ai lavoratori sulle ricadute delle 'mancate scelte dell'esecutivo' e ad affrontare in modo del tutto torbido e poco trasparente la crisi Alitalia".
"Purtroppo mentre il governo italiano e' interessato esclusivamente all'effimero e alla bassa propaganda - dice ancora Meta - nel settore aereo europeo si fanno alleanze significative e si conquistano strategicamente importanti fette del mercato internazionale, a dimostrazione che l'accordo con Air France era efficace e lungimirante e che l'aver rincorso improbabili ricette 'all'italiana' del tutto inadeguate ai tempi".
"Il governo Berlusconi, in piena linea con i contenuti della manovra finanziaria deprime e danneggia il sistema paese e propone anacronistiche ricette. Dopo il criminoso atto che ha fatto saltare l'accordo con i francesi, la soluzione che si prospetta oggi per Alitalia non solo e' confusa ma e' soprattutto dannosa: una compagnia di scala nazionale e' la risposta domestica ad un problema strategico internazionale; gli oltre 5.000 esuberi sono un atto criminoso, che poteva essere evitato, e la strategica messa in campo non ha futuro e le conseguenze disastrose si riverseranno immancabilmente su tutto il settore del trasporto aereo italiano e, in particolare su Roma. Altro che ventata di ottimismo - conclude Meta - Berlusconi paventa scenari disastrosi".
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Re: La vicenda Alitalia
Alitalia, Veltroni: ''Governo punta a soluzioni con le tasche degli italiani''
da estense.com
Roma. Nuova riunione del cda di Alitalia. Dopo quella di sabato scorso, a quanto s'apprende, il board dell'aviolinea torna a riunirsi nel pomeriggio di oggi. Non è stato reso noto l'ordine del giorno.Nella tarda serata di ieri, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ha assicurato: "Su Alitalia tutto procede bene. Siamo fiduciosi, i soldi ci sono e l'ho sempre detto che c'erano". Con alcuni senatori, tuttavia, il premier non avrebbe escluso il rischio di qualche migliaio di esuberi nell'ambito del piano di rilancio, sia pure con il ricorso agli ammortizzatori sociali.Secondo il leader del Pd, Walter Veltroni, il governo punta a risolvere la situazione di Alitalia mettendo le mani nelle tasche degli italiani. "Ieri Berlusconi - ha detto il segretario nel corso di una conferenza stampa al Senato - in una cena ha comunicato che vi sono 5.000 esuberi e che una parte dell'assetto della nuova Alitalia sarà prodotto dalla partecipazione di soggetti privati e una parte dalla formazione di una bad company dove si mettono le voci negative del bilancio. In altre parole, in questo caso, i contribuenti si troveranno le tasche occupate dal governo. Una cosa che non sarebbe accaduta se si fosse scelta la strada di Air France". Veltroni critica quindi la soluzione indicata dal premier perché se, da un lato, c'è l'intervento di soggetti privati, dall'altro c'è, invece, la costituzione di una bad company in cui far confluire tutte le passività che richiama necessariamente un nuovo intervento pubblico, bussando così ancora una volta alla porta dei contribuenti. "Soluzioni da camera e cucina", chiosa il leader del Pd, "mentre c'è bisogno di soluzioni elevate, di alleanze con un impatto sociale il più basso possibile". Veltroni guarda alle nozze tra British Airways e Iberia per rimarcare la differenza che passa tra Roma, che si infila nelle soluzioni del passato, e Londra che con Madrid affronta la concorrenza e tutte le problematiche connesse al trasporto aereo in questo momento in modo assai diverso. "Perché il governo Berlusconi ha lasciato cadere l'alleanza con Air France?" a fronte di numeri che rendono inspiegabile tale scelta? "Attendiamo una risposta", incalza Veltroni. Se l'esecutivo riferirà nell'Aula di Palazzo Madama come chiesto dal Pd, la riposta potrebbe arrivare a stretto giro. Il Pd ha chiesto infatti al governo di riferire al Senato sulla vicenda Alitalia dopo le ultime dichiarazioni del presidente del Consiglio. "Abbiamo molte domande da porre", ha spiegato la capogruppo Pd al Senato Anna Finocchiaro
da estense.com
Roma. Nuova riunione del cda di Alitalia. Dopo quella di sabato scorso, a quanto s'apprende, il board dell'aviolinea torna a riunirsi nel pomeriggio di oggi. Non è stato reso noto l'ordine del giorno.Nella tarda serata di ieri, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ha assicurato: "Su Alitalia tutto procede bene. Siamo fiduciosi, i soldi ci sono e l'ho sempre detto che c'erano". Con alcuni senatori, tuttavia, il premier non avrebbe escluso il rischio di qualche migliaio di esuberi nell'ambito del piano di rilancio, sia pure con il ricorso agli ammortizzatori sociali.Secondo il leader del Pd, Walter Veltroni, il governo punta a risolvere la situazione di Alitalia mettendo le mani nelle tasche degli italiani. "Ieri Berlusconi - ha detto il segretario nel corso di una conferenza stampa al Senato - in una cena ha comunicato che vi sono 5.000 esuberi e che una parte dell'assetto della nuova Alitalia sarà prodotto dalla partecipazione di soggetti privati e una parte dalla formazione di una bad company dove si mettono le voci negative del bilancio. In altre parole, in questo caso, i contribuenti si troveranno le tasche occupate dal governo. Una cosa che non sarebbe accaduta se si fosse scelta la strada di Air France". Veltroni critica quindi la soluzione indicata dal premier perché se, da un lato, c'è l'intervento di soggetti privati, dall'altro c'è, invece, la costituzione di una bad company in cui far confluire tutte le passività che richiama necessariamente un nuovo intervento pubblico, bussando così ancora una volta alla porta dei contribuenti. "Soluzioni da camera e cucina", chiosa il leader del Pd, "mentre c'è bisogno di soluzioni elevate, di alleanze con un impatto sociale il più basso possibile". Veltroni guarda alle nozze tra British Airways e Iberia per rimarcare la differenza che passa tra Roma, che si infila nelle soluzioni del passato, e Londra che con Madrid affronta la concorrenza e tutte le problematiche connesse al trasporto aereo in questo momento in modo assai diverso. "Perché il governo Berlusconi ha lasciato cadere l'alleanza con Air France?" a fronte di numeri che rendono inspiegabile tale scelta? "Attendiamo una risposta", incalza Veltroni. Se l'esecutivo riferirà nell'Aula di Palazzo Madama come chiesto dal Pd, la riposta potrebbe arrivare a stretto giro. Il Pd ha chiesto infatti al governo di riferire al Senato sulla vicenda Alitalia dopo le ultime dichiarazioni del presidente del Consiglio. "Abbiamo molte domande da porre", ha spiegato la capogruppo Pd al Senato Anna Finocchiaro
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Re: La vicenda Alitalia
sinergie con air france?? vai tu a diglielo a mister spinettà.....è piu probabile che domani alitalia sia in attivo che una permanenza di qs eventuale newco in skyi_disa ha scritto:per il momento si parla di sinergie con Parigi,cioè Air France, quindi mi resta difficile pensare che ci sarà spazio anche per la lufthansa, ma staremo a vedere..bomber78 ha scritto:ovvio che se poi come vuole la logica la newco si dovesse spostare a MXP sotto le ali di mamma LH mi va bene anche che alitalia si salvi
ps. in francia mica c'è solo air france per una sinergia

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Re: La vicenda Alitalia
mi avrebbe portato una cosa bellissima.....che nessuno avrebbe piu potuto rompere le scatole a mamma lh a mxpairbusfamilydriver ha scritto:
e di grazia perchè avresti sperato nel fallimento di az?
cosa ti avrebbe portato in più?

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Re: La vicenda Alitalia
perchè volare con un alitalia super risanata,finalmente sistemata,con degli aerei nuovi,un nuovo standard,e soprattutto un nuovissimo servizio di bordo ti avrebbe fatto tanto schifo?bomber78 ha scritto:mi avrebbe portato una cosa bellissima.....che nessuno avrebbe piu potuto rompere le scatole a mamma lh a mxpairbusfamilydriver ha scritto:
e di grazia perchè avresti sperato nel fallimento di az?
cosa ti avrebbe portato in più?
eh già l'erba del vicino è sempre più bella,peccato che se ti affacci di code LH sul piazzale di mxp ne vedi ben poche per ora,e quelle che vedi sono tutte dirette a FRA o MUC
tranquillo che fino a che non chiudono Linate LH non la vedi manco col binocolo,anche bonomi ha dovuto mandare già il rospo e accettare di poter cominciare a considerare tale ipotesi qualora LH lo desiderasse
per ora di LH vedrai 6 a/m in air dolomiti colors a fare la spola su e giù con qualche aeorporto in europa,ma non dei 380 ben inteso,saranno 6 regional,con nominativo LH.....
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Re: La vicenda Alitalia
i_disa ha scritto:
La nuova Alitalia prende forma, ma è giallo sul commissariamento che, secondo alcune agenzie di stampa, sarebbe dovuto scattare il 29 agosto. Una nota di Palazzo Chigi la bolla come «notizia priva di ogni fondamento». Dopo la conferma delle anticipazioni sugli esuberi- Berlusconi avrebbe parlato di circa 5000 tagli, usufruendo di scivoli, prepensionamenti e ammortizzatori sociali- arrivano i nomi dei big che scenderanno in campo. Si tratta di Ligresti, Benetton e Aponte. Difficile, invece, un ingresso di Roberto Colaninno. Il piano “Fenice”, presentato oggi, avrà una dotazione iniziale di 1 miliardo, di cui 300 mln grazie al prestito ponte del Governo e 700 milioni dalla cordata italiana. Secondo l’agenzia di stampa Agi, al vertice della nuova Alitalia, resta confermato il nome di Rocco Sabelli. Fuori discussione anche il nome, il marchio e la livrea di Alitalia. Altra novità: nella nuova società, una newco, entrerà Carlo Toto ma con Ap Holding e non direttamente con Air One essendo troppo indebitata. Verrà invece commissariata la "bad" company che resterà in capo all’attuale "numero uno" Police. Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, due le ipotesi sulle quali si sta ragionando: costituire una società sulla falsariga di Gepi (la finanziaria dell’Iri che aveva come compito quello di entrare nel capitale di aziende private in crisi e di agevolarne la ristrutturazione, per poi uscirne), oppure varare un decreto legge ad hoc per la loro ricollocazione. La scelta del partner internazionale resta invece rinviata ad un secondo momento





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«Un sogno scaturito da un grande desiderio: la grande voglia di volare e scoprire altri orizzonti verso i quali andare, con la voglia di nuovo. Per me questa è l'avventura.» Angelo D'Arrigo
«Non prendete la vita troppo sul serio, comunque vada non ne uscirete vivi.» Robert Oppenheimer
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Re: La vicenda Alitalia
Tranquillo, a mamma LH a MXP ci pensa U2....bomber78 ha scritto:mi avrebbe portato una cosa bellissima.....che nessuno avrebbe piu potuto rompere le scatole a mamma lh a mxpairbusfamilydriver ha scritto:
e di grazia perchè avresti sperato nel fallimento di az?
cosa ti avrebbe portato in più?

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