Visto che la turbolenza è uno tra i problemi più frequenti delle paure del volo, allora parliamo un po’ nella specifico e per tutti della: turbolenza.
Definizione generica e molto semplice di turbolenza può essere: un movimento di masse d’aria che provocano dei movimenti sussultori e vibranti all’aereoplano durante un volo.
Quindi diciamo che tutto ciò che fa muove l’aereo in quota può essere definito turbolenza.
Esistono vari livelli di turbolenza, evidenziamone alcune: la LIGHT TURBULENCE (leggera turbolenza che provoca solo dei lievi movimenti oscillatori dell’aereo); MODERATE TURBULENCE(di media intensità che provoca dei movimenti più sensibili dell’aereoplano, di solito da passeggero si sta sempre cinturati durante una moderate, sussultori e vibranti); SEVERE TURBULUNCE (sensibili variazioni di assetto dell’aereomobile, di solito queste turbolenze potrebbero essere incontrate durante voli transoceanici, ma è molto difficile su un passeggeri incontrarne con facilità, è più facile se volate su un caccia ) , e comunque sono perfettamente gestibili da quei tipi di aereomobili in volo, se improvvisamente si dovesse incontrate una severe si chiede l’autorizzazione al cambio di rotta o semplicemente a scendere di quota fino ad una zona un più tranquilla e tutto passa).
E’ chiaro che i vari livelli di turbolenza vengono affrontati diversamente dai vari tipi di aereomobile, nel senso che una moderate che incontra un B777 non sarà una moderate che incontra un A320 o un MD80, ma la procedura per aggirarla è la medesima; poi di solito in presenza di turbolenza il personale di condotta segnala via radio all’ATC di riferimento in quel momento la presenza della turbolenza e la procedura adottata affinchè l’ATC potrà a sua volta segnalarla ad altri aerei in transito in quel punto. Quindi sperare sempre di essere sull’aereo “che sta dietro” mai il primo


Alcuni chiedevano come mai sorvolando dei rilievi montuosi si percepisce una turbolenza, bene il motivo è che i monti provocano una interruzione del flusso d’aria così da provocare una sorta di turbolenza che viene definita MOUNTAIN WAVES (sempre light), esempio pratico: una pentola d’acqua che bolle e il vapore che sale (in assenza di vento) perfettamente verticale, poco sopra il vapore poniamo sospesa una presina, starà perfettamente ferma, se all’interno del vapore creiamo del disturbo con un un mestolo, ad esempio, vedremo che si forma un movimento del vapore generando anche il movimento della presina. (esempio molto casalingo).
Abbiamo parlato della Light, la Moderate e la Severe, ma ne esiste un’altra che è la CAT (Clear Air Turbulence) la turbolenza in aria chiara; questo tipo di turbolenza è generata dai JETSTREAM che sono delle correnti a getto che si generano tra la differenza di pressione a confine tra due aree atmosferiche. I jetstream sono visibili ad occhio nudo se alzate il naso all’insù in una chiarissima giornata e vedete quelle nuvole a “strisciata” (ho allegato una foto, e anche un piccolo specchietto per capire visivamente il jetstream). E’ anche (tengo a precisare ANCHE) grazie ai jetstream che se voli dall’occidente verso l’oriente impieghi meno tempo rispetto a volare dall’oriente verso occidente.
Spero di avervi interessato e avervi chiarito almeno un po’ e in maniera semplice cosa è una turbolenza, al prossimo vostro volo spero ricorderete questo post…e non avrete più paura dei sobbalzi guardando fuori dal finestrino e dicendo: “ti conosco bella mia turbolenza”

